Progetti di iniziativa regionale :

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1 All. A) Direzione Generale POLITICHE FORMATIVE BENI E ATTIVITA CULTURALI Area di Coordinamento Cultura e Sport PIANO INTEGRATO DELLA CULTURA (L.R. 27/06) Attuazione anno 2009 Progetti di iniziativa regionale : Sostegno alle bande, ai cori e alle scuole di musica Qualificare la produzione di spettacolo in Toscana Una rete regionale delle culture della contemporaneità (linee d attuazione regionale) Valorizzazione del paesaggio (Modifica e integrazione DGR 155/2009)

2 ELEMENTI IDENTIFICATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI L.R. 27 del 29 giugno 2006 D.C.R. n. 129 del 5 dicembre 2007 ASSESSORE COMPETENTE Paolo Cocchi DIREZIONE GENERALE Politiche formative, beni e attività culturali SETTORE COMPETENTE Area di coordinamento Cultura e sport DIRIGENTE RESPONSABILE Gian Bruno Ravenni ALTRE STRUTTURE REGIONALI COINVOLTE Settori afferenti L Area di coordinamento Cultura e sport SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI MIBAC Province Circondari Comuni. Comunità montane Soggetti privati senza scopo di lucro Università Strutture teatrali 2

3 INDICE Premessa p.4 Progetto di iniziativa regionale: Sostegno alle bande, ai cori e alle scuole di musica p.5 Progetto di iniziativa regionale: Qualificare la produzione di spettacolo in Toscana p.10 Progetto di iniziativa regionale: Una rete regionale delle culture della contemporaneità p16. (linee d attuazione regionale) Progetto di iniziativa regionale: Valorizzazione del paesaggio p. 24 (Modifica e integrazione DGR 155/2009) 3

4 PREMESSA Il presente documento di attuazione dà esecuzione per l anno 2009 al Piano integrato della Cultura (PIC), approvato dal Consiglio Regionale con Deliberazione n 129 del 5 dicembre 2007 relativamente ai seguenti Progetti di iniziativa regionali correlati ai Progetti locali, di cui all art. 7 della L.R. 27/2006: Sostegno alle bande, ai cori e alle scuole di musica ; Qualificare la produzione di spettacolo in Toscana ; Una rete regionale delle culture della contemporaneità. In particolare il progetto di iniziativa regionale Una rete regionale delle culture della contemporaneità viene attuato mediante il presente atto per quanto riguarda la sola dotazione finanziaria relativa alle linee d azione regionali a valere sull annualità 2009, in quanto i progetti locali erano stati già attuati con DGR 115/2009, vista la necessità di allinearli alla tempistica individuata dal Piano per l impegno e l erogazione delle risorse relative. Il presente documento di attuazione approva, inoltre, la modifica di un intervento con relativo incremento finanziario per l anno 2009, del Progetto di iniziativa regionale Valorizzazione del paesaggio di cui alla DGR 115/2009. Per la redazione del presente documento si è fatto riferimento alle disposizioni contenute nel Modello analitico approvato con decisione della Giunta regionale n. 2 del 6 novembre 2006 ed in particolare al Modello C - Indicazioni per l elaborazione dei documenti di attuazione annuale di piani/programmi pluriennali (art. 10 bis L.R. 49/99). 4

5 PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Sostegno alle bande, ai cori e alle scuole di musica - Annualità SETTORE COMPETENTE: Spettacolo e Progetti speciali per la cultura. Dirigente responsabile: Ilaria Fabbri. 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE SOSTEGNO ALLE BANDE, AI CORI E ALLE SCUOLE DI MUSICA Il Piano Integrato della cultura ha individuato nell ambito dell educazione e formazione alla musica e al canto corale, di cui alla L.R. 88/94, i seguenti obiettivi specifici per il Progetto di iniziativa regionale: 1. Diffusione dell educazione alla musica per l incremento della sua fruizione da parte dei cittadini e delle cittadine. 2. Apprendimento del linguaggio musicale mediante la formazione individuale e collettiva. Tali obiettivi specifici sono stati declinati nel Piano in linee d azione, delle quali il presente Progetto definisce i contenuti e le modalità degli interventi per l annualità DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI ATTUATIVI PER L ANNO 2009 Le linee d azione correlate nel PIC ad ogni singolo obiettivo specifico vengono declinate per l anno 2009 nei seguenti interventi attuativi: Linea d azione Monitoraggio e valutazione di efficienza ed efficacia degli interventi. INTERVENTI La Regione, in collaborazione con le Province cura l organizzazione dei dati relativi agli interventi e alle attività affidate agli enti e alle associazioni di settore dal presente Progetto di iniziativa regionale, i quali confluiranno nel Rapporto di monitoraggio del Piano previsto dal comma 4) art. 6 L.R. 27/2006. I dati richiesti ai destinatari dei contributi regionali saranno organizzati secondo il seguente set di indicatori di realizzazione: - numero dei corsi di educazione musicale di base realizzati all interno di associazioni corali, bandistiche e scuole di musica, per Provincia; - numero di corsi di qualificazione ed aggiornamento per insegnanti di musica realizzati; - numero progetti mirati alla diffusione della cultura musicale. A tale linea d azione non sono riservate specifiche risorse finanziarie. 5

6 Linea d azione Promozione e sostegno a attività di sperimentazione didattica e di ricerca volta alla riqualificazione e all aggiornamento degli insegnanti delle scuole di musica, dei direttori dei cori e delle bande. INTERVENTI La Regione anche per l anno 2009, intende sostenere l attività di ricerca e di sperimentazione didattica volta alla qualificazione ed all aggiornamento degli insegnanti di settore. I contenuti progettuali di tali attività sono espressamente finalizzati al raggiungimento di obiettivi educativi e formativi attraverso la sperimentazione di metodologie pedagogiche avanzate, nonché mediante l utilizzo di strumentazioni didattiche multimediali e di tecniche compositive ed improvvisative. I predetti interventi rivolti ad insegnanti delle Scuole di musica, a Direttori di Coro e di Banda sono realizzati attraverso soggetti di riconosciuta competenza specifica nel settore (art. 5 L.R. 88/1994) maturata in oltre 5 anni di attività: 1. ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLE SCUOLE DI MUSICA - AISM. Giornate sulla Didattica L attività prevede seminari-incontri di studio con le scuole di musica della Toscana rivolti a tutti gli operatori del settore musicale ed in particolare ai docenti delle scuole di musica, per definire obiettivi comuni, verso un curriculum didattico condiviso. Tali incontri rappresentano un importante occasione di dibattito e di scambio di esperienze concrete tra insegnanti di musica, offrendo un panorama anche sulle pratiche di paesi europei. 2. ASSOCIAZIONE CORI DELLA TOSCANA. Corsi per Direttori di Coro L attività prevede corsi di formazione che hanno lo scopo di qualificare professionalmente sotto il profilo didattico i direttori, i coristi e i cori associati, di valorizzare sul piano culturale il canto corale nelle sue più svariate accezioni, di incentivarlo in tutti i settori, di qualificarlo sotto il profilo didattico riguardante le persone e i mezzi, e di sviluppare lo studio e la pratica della musica corale toscana e della musica corale classica favorendo, fra i gruppi associati, la ricerca, la divulgazione dei repertori, lo scambio delle rispettive esperienze. 3.ASSOCIAZIONE NAZIONALE BANDE E CORI ITALIANI MUSICALI AUTONOMI ANBIMA Corsi per Direzione di Banda di base ed avanzato: L attività prevede la valorizzazione e qualificazione dei direttori delle bande musicali toscane con lo svolgimento di corsi che hanno per finalità lo studio delle materie di base, indispensabili per esercitare il ruolo specifico, il consolidamento del grado di preparazione raggiunto che stimoli il discente a esercitare al meglio il delicato e complesso compito del direttore di banda. I predetti corsi prevedono quattro rami di studio: direzione, analisi della partitura, strumentazione per banda, lettura della partitura. 4. ASSOCIAZIONE ITALIANA KODÁLY PER L EDUCAZIONE MUSICALE (AIKEM) Corsi di qualificazione ed aggiornamento per Direttori di coro e insegnanti di musica e di lettura musicale in solmisazione. L attività prevede corsi di formazione secondo i principi del metodo Kodály destinati a tutti coloro che operano nel campo didattico-musicale (direttori di coro, insegnanti di musica) con lo scopo di fornire una elevata qualificazione professionale alla classe docente, promuovere la diffusione della capacità di leggere la musica, favorendo una fruizione più consapevole del patrimonio musicale. 6

7 5. ASSOCIAZIONE INSEGNATI DI CANTO ITALIANA AICI Corso di formazione per docenti di canto Il corso, indirizzato a insegnati di canto, cantanti, direttori di coro, operatori musicali che affiancano cantanti o gruppi vocali, persone che a vario titolo ricoprono funzioni educative nei confronti della voce, si propone di promuovere e sviluppare la pedagogia del canto attraverso l individuazione degli strumenti didattici, la verifica delle strategie operative per un corretto impianto della voce cantata e il consolidarsi di un lessico specifico unificato della pedagogia vocale. A tale linea d azione è destinato un finanziamento di ,00. Linea d azione Sostegno a progetti per la programmazione e lo svolgimento di iniziative corsuali di formazione musicale di base organizzate dalle scuole di musica, bande e cori e per l acquisto di strumenti musicali. INTERVENTI L intervento regionale attuativo di tale linea d azione prevede il sostegno a soggetti individuati mediante i requisiti di cui all art. 3) della L.R. 88/1994. I contenuti della programmazione didattica dei corsi e dei moduli delle Associazioni Bandistiche, Associazioni Corali e delle Scuole di Musica sono indicati al paragrafo del Piano Integrato della Cultura Procedure di attuazione Entro il mese di Aprile la Regione procede alla liquidazione del 100% dei finanziamenti assegnati alle Province per la presente linea d azione sulla base del numero dei corsi effettuati in ciascuna Provincia nell anno Entro il 15 maggio, i soggetti che intendono beneficiare di contributo regionale ex legge regionale 88/1994 devono presentare domanda al Comune nel cui territorio vengono svolti i corsi, allegando il rendiconto relativo all utilizzo di eventuali contributi ricevuti a valere sulla stessa legge nel precedente anno, evidenziando i costi sostenuti ed i risultati conseguiti con il contributo regionale, nonché una scheda dove si dichiara l effettivo svolgimento dei corsi per i quali hanno ricevuto il finanziamento. Le domande devono essere presentate utilizzando l apposita modulistica approvata con decreto dirigenziale n del 9 aprile Coloro che non intendono ripresentare domanda sono obbligati ad inviare alle Province il rendiconto finanziario e la scheda di dichiarazione dei corsi effettivamente svolti relativamente all ultimo anno di attività. Entro il 31 maggio, i Comuni trasmettono alle Province le domande pervenute, corredate di un loro parere. Entro il 31 luglio le Province, in base alle disponibilità finanziarie assegnate loro dalla Regione e di quelle da esse eventualmente disposte, assegnano i contributi ai soggetti beneficiari in base ai corsi ammessi a finanziamento. Entro 15 giorni dall approvazione, l atto di assegnazione dei contributi è trasmesso alla Regione Toscana contestualmente alla dichiarazione relativa al numero dei corsi effettivamente svolti nell anno precedente. 7

8 Ripartizione dei finanziamenti Le percentuali delle risorse finanziarie destinate ai tre settori formativi e ripartite tra le singole Province, calcolate sulla base dei corsi effettuati nell anno 2007, sono le seguenti: a) associazioni bandistiche 12,82 % b) associazioni corali 13,08 % c) scuole di musica 74,10 % % BANDE % CORI % SCUOLE DI MUSICA Arezzo 18,37 10,53 9,17 Firenze 11,61 14,94 38,22 Grosseto 6,59 8,49 5,25 Livorno 9,19 13,41 6,35 Lucca 15,60 13,92 7,01 Massa C. 2,77 5,26 3,39 Pisa 9,36 9,51 10,37 Pistoia 9,19 8,83 6,32 Prato 2,25 2,04 3,48 Siena 15,08 13,07 10,43 Le Province sono autorizzate, con loro atto motivato ed in relazione alle domande pervenute, a variare i finanziamenti ripartiti fra i tre settori (Associazioni bandistiche, Associazioni corali, Scuole di musica) entro i limiti del 10%. 3. QUADRO FINANZIARIO COMPLESSIVO DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Riportiamo nel Box 1 le risorse stanziate nel bilancio regionale per l anno 2009 destinate al Progetto di iniziativa regionale, per il quale non sono previste risorse aggiuntive provenienti da fonti diverse. Fonte UPB Capitoli Importo Regione ,00 Regione ,00 Box 1 4. RACCORDI E SINERGIE DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE CON ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE. Gli interventi attuativi del Progetto di iniziativa regionale (nel Box 2 PIR ) sono coerenti con gli obiettivi e le azioni previste dai seguenti strumenti di programmazione: 8

9 Strumenti di programmazione STRATEGIE PRS STRATEGIE DPEF PIANI E PROGRAMMI REGIONALI DI SETTORE PIANO INTEGRATO DELLA CULTURA (PIC) OBIETTIVI GENERALI PIANO INTEGRATO DELLA CULTURA (PIC) OBIETTIVI SPECIFICI ATTORI PREVISTI Obiettivi /Azioni Il PIR in oggetto esplica le direttive del PRS per quanto agli obiettivi del Progetto integrato regionale 2.8 Organizzazione, produzione e fruizione della cultura e in sinergia con il Progetto integrato regionale 2.1. Qualità della formazione a partire dall infanzia lungo l arco della vita Azione Promozione dell educazione e della formazione alla musica e al canto corale Coerenze con P.I.G.I Obiettivo globale 1. OB. generali : 1. incremento dei livelli di fruizione da parte di tutti i cittadini e cittadine; 5. Innovazione gestionale e di prodotto nel settore della cultura. OB. specifici: 1.6. Diffusione dell educazione alla musica per l incremento della sua fruizione da parte dei cittadini delle cittadine; 5.2. Apprendimento del linguaggio musicale mediante la formazione individuale e collettiva Regione Toscana. Province. Comuni. Associazioni. Scuole di musica. Associazioni bandistiche. Associazioni Corali. Box 2 5. MONITORAGGIO E RISULTATI ATTESI DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE. Ai fini della predisposizione del Rapporto di monitoraggio del Piano integrato della cultura , di cui al comma 4) art. 6 L.R. 27/2006 si individuano i seguenti indicatori di realizzazione degli interventi attuativi del Progetto, in quanto esplicativi degli obiettivi prefissati: OBIETTIVI GENERALI INTEGRATI OBIETTIVI SPECIFICI LINEE D AZIONE P.I.R./P.L. INDICATORI 1. incremento dei livelli di fruizione da parte di tutti i cittadini e cittadine Diffusione dell educazione alla musica per l incremento della sua fruizione da parte dei cittadini delle cittadine Monitoraggio e valutazione di efficienza ed efficacia degli interventi. (PIR) Sostegno a progetti per la programmazione e lo svolgimento di iniziative corsali di formazione musicale di base organizzate dalle scuole di musica, bande e cori e per l acquisto di strumenti musicali. (PIR). n. dei corsi di educazione musicale di base per Provincia 5. innovazione gestionale e di prodotto nel settore della cultura Apprendimento del linguaggio musicale mediante la formazione individuale e collettiva Promozione e sostegno ad attività di sperimentazione didattica e di ricerca volta alla riqualificazione e all aggiornamento degli insegnanti della scuole di musica, dei direttori dei cori e delle bande. (PIR). n. di corsi di qualificazione e aggiornamento per insegnanti di musica realizzati; n. progetti mirati alla diffusione della cultura musicale. 9

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11 PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Qualificare la produzione di spettacolo in Toscana Annualità SETTORE COMPETENTE: Spettacolo e progetti speciali per la cultura. Dirigente responsabile: Ilaria Fabbri 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE QUALIFICARE LA PRODUZIONE DI SPETTACOLO IN TOSCANA Il Piano Integrato della cultura ha individuato nell ambito dell intervento regionale in materia di spettacolo, di cui alla L.R. 45/2000, i seguenti obiettivi specifici per il Progetto di iniziativa regionale: - Sostegno alle attività di produzione di alto livello qualitativo nei settori della musica, della prosa e della danza. Tale obiettivo specifico è stato declinato nel Piano in linee d azione, delle quali il presente Progetto definisce i contenuti e le modalità di intervento. 2. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI ATTUATIVI PER L ANNO 2009 Le linee d azione correlate nel PIC ad ogni singolo obiettivo specifico vengono declinate per l anno 2009 nei seguenti interventi attuativi: Linea d azione Sostegno delle attività di produzione di spettacolo nei settori delle attività della prosa, della danza e della musica lirica, sinfonica o colta e della musica popolare contemporanea. INTERVENTI La Regione Toscana interviene a sostegno della attività di produzione nei campi della musica, della prosa e della danza, al fine di costruire un sistema toscano dello spettacolo che sviluppi, in un disegno progettuale unitario, le potenzialità produttive, formative ed economiche dello spettacolo, con l intenzione di qualificare l offerta della Regione Toscana a livello nazionale ed internazionale, a partire da quanto si esprime a livello territoriale, anche con attenzione al ricambio generazionale. Un sistema aperto capace di valorizzare il potenziale culturale e artistico espresso dalla regione. L intervento regionale attuativo di tale linea d azione prevede il sostegno ai progetti proposti a finanziamento per l attività di produzione di alto livello qualitativo nei settori della musica, della prosa, della danza, e della musica popolare contemporanea intesa quest ultima come ogni forma di espressione musicale diversa dalla musica lirica, sinfonica o colta, realizzata, in una o più fasi del ciclo produttivo-distributivo, in Toscana, da soggetti operanti in Toscana. Sono ricompresi nella definizione di musica popolare contemporanea generi musicali come: jazz, rock, blues, pop, rap, hip-hop, reggae, musica folcloristica o etnica, elettronica. 11

12 Per i soggetti beneficiari, di cui al decreto n. 4937/2008, afferenti ai settori Istituzioni musicali di alta formazione e produzione, Complessi di produzione musicale, Compagnie di prosa, Teatro ragazzi e giovani, Compagnie di danza viene confermato per il 2009 il contributo già assegnato nel 2008 con le modalità previste dal sopra citato decreto. Destinatari dell intervento annuale Soggetti appartenenti alle categorie Giovani formazioni musicali, Giovani gruppi teatrali, Giovani gruppi di danza e Formazioni di giovani e giovani artisti operanti nel campo della musica popolare contemporanea, in particolare di quella toscana come indicato nel Piano integrato della cultura. Giovani formazioni musicali, Giovani gruppi teatrali e Giovani gruppi di danza Requisiti per l ammissibilità I soggetti che svolgono attività all interno di una delle categorie di riferimento sopra indicate che intendono concorrere al finanziamento regionale, devono essere in possesso dei seguenti requisiti: 1. assenza di fini di lucro; 2. svolgimento dell attività da almeno tre anni; 3. compartecipazione finanziaria dei soggetti proponenti al costo totale del progetto, stabilita nella misura minima del 40%; 4. rispetto delle forme contrattuali previste dai Contratti collettivi nazionali di lavoro e/o da normative vigenti specifiche, regolarità nel pagamento degli oneri sociali, assicurativi e fiscali; 5. di impiegare, nell anno in corso, artisti di una fascia di età compresa tra i 18/35 anni, per le Giovani formazioni musicali e i Giovani gruppi teatrali, artisti fino ai 25 anni per i Giovani gruppi di danza, in una quota pari almeno al 70% degli elementi occupati; 6. se beneficiari di contributo regionale nell anno precedente, avere ottemperato agli adempimenti previsti. Valutazioni e ammissione al contributo I progetti in possesso dei requisiti di ammissibilità sono valutati tenendo conto dell attività svolta dal soggetto nell anno precedente e della qualità del progetto presentato, tenuto conto che su un totale di 100 punti complessivi da poter attribuire a ciascun progetto, massimo 40 punti sono riservati alla valutazione quantitativa, effettuata dai competenti uffici regionali sulla base dei dati dichiarati dagli stessi soggetti che hanno presentato domanda di contributo, e i restanti 60 punti alla valutazione qualitativa di una Commissione appositamente istituita. Dalla somma del punteggio quantitativo e del punteggio qualitativo scaturisce il punteggio complessivo attribuito a ciascun soggetto ed il relativo contributo in rapporto all ammontare totale delle risorse disponibili per ciascuna categoria. Criteri quantitativi Criteri quantitativi per i settori dei Giovani gruppi teatrali e di danza: 1. elementi impiegati ; 2. oneri sociali pagati; 3. numero delle nuove produzioni realizzate nell anno precedente; 4. numero delle recite degli spettacoli prodotti; 5. spettatori, da borderò, delle recite degli spettacoli prodotti, 6. incassi, da borderò, delle recite degli spettacoli prodotti. Criteri quantitativi per il settore delle Giovani formazioni musicali 1. elementi impiegati ; 12

13 2. oneri sociali pagati ; 3. numero concerti e/o spettacoli realizzati; 4. numero delle repliche dei concerti e/o spettacoli ; 5. spettatori, da borderò, dei concerti e/o spettacoli ; 6. incassi, da borderò, dei concerti; Criteri qualitativi Criteri qualitativi per i settori dei Giovani gruppi teatrali e di danza: 1. validità del progetto artistico triennale; 2. progetto annuale di dettaglio, con specifico riferimento alle nuove produzioni previste; 3. direzione artistica; 4. sostenibilità finanziaria del progetto; 5. modalità organizzative; 6. coproduzioni realizzate e da realizzare con altre compagnie, teatri, festival ; 7. rapporti con le scuole e le università attuando momenti di informazione idonei a favorire l accrescimento della cultura teatrale e di danza ; 8. iniziative collaterali volte al rapporto con il pubblico e con le scuole. Criteri qualitativi per il settore delle Giovani formazioni musicali: 1. validità del progetto artistico triennale ; 2. progetto annuale di dettaglio, con specifico riferimento ai concerti previsti ; 3. direzione artistica; 4. modalità organizzative; 5. sostenibilità finanziaria del progetto 6. coproduzioni realizzate e da realizzare con altre formazioni e/o istituzioni musicali, teatri e festival; 7. innovazione del linguaggio, delle tecniche di composizione ed esecuzione, promozione della musica contemporanea, anche in riferimento alla sperimentazione di nuovi linguaggi musicali e delle nuove tecnologie; 8. collaborazioni con le scuole e le università per favorire l accrescimento della cultura musicale; Commissione di valutazione per le categorie Giovani Formazioni La Commissione esprime la propria valutazione, sulla base dei criteri qualitativi sopra indicati, sui progetti risultati ammissibili attraverso l assegnazione di un punteggio fino ad un massimo di 60 punti, e determina la relativa graduatoria. La commissione, nominata con successivo atto dirigenziale, è composta dal Presidente, nella persona del Dirigente Responsabile del Settore Spettacolo e progetti speciali per la cultura, e da un membro per ogni singolo settore (prosa, danza, musica) scelti tra esperti di livello nazionale per rispondere alla riconosciuta autorevolezza necessaria per esprimere un giudizio di qualità sui progetti presentati, valutati secondo il loro merito artistico. Sono ammessi al finanziamento regionale i soggetti che avranno ottenuto almeno 30 punti della valutazione qualitativa. Modalità di presentazione delle domande Le modalità di presentazione della domanda di contributo e le relative schede saranno disciplinate con successivo atto dirigenziale. Assegnazione ed erogazione dei finanziamenti 13

14 Il contributo della Regione Toscana sarà assegnato agli ammessi, sulla base di una graduatoria definita a conclusione delle procedure di valutazione. La graduatoria avrà validità annuale. Il contributo sarà liquidato in due soluzioni, l 80% entro 60 giorni dalla certificazione del decreto di approvazione della graduatoria, il rimanente 20% a presentazione del consuntivo finanziario e della attività svolta nel Formazioni di giovani e giovani artisti operanti nel campo della musica popolare contemporanea, in particolare di quella toscana La Regione promuove e sostiene le formazioni di giovani ed i giovani artisti che concorrono alla composizione, alla produzione e diffusione della musica e della cultura musicale popolare contemporanea della Toscana, attraverso la propria attività concertistica e la propria produzione realizzata nel territorio regionale, sulla base dei seguenti requisiti: - età documentata dei componenti dei gruppi o dei singoli musicisti in una fascia d età compresa tra i 14 e i 35 anni; e sulla base dei seguenti criteri: - repertorio concertistico costituito da almeno 2 brani, per una durata totale non inferiore a sessanta minuti, il 70% dei quali costituiti da un brano o da brani originali di musica popolare contemporanea, come da adeguata documentazione; - valorizzazione della tradizione musicale, sperimentazione e sviluppo di nuovi linguaggi, esperienze di auto-produzione. Come per l annualità 2008, l attuazione di questa specifica azione, dato il carattere di sperimentalità e la specificità artistica, verrà demandata a soggetti attuatori di alta specializzazione professionale e che possano garantire qualificate relazioni territoriali, con un indiscussa competenza nel campo della esecuzione e produzione di progetti attinenti alla musica popolare contemporanea, in particolare quella toscana, individuati tramite successivo atto dirigenziale. Articolazione delle risorse finanziarie per le Giovani formazioni Le risorse finanziarie destinate ai progetti proposti a finanziamento regionale per il sostegno alla produzione delle Giovani formazioni musicali, dei Giovani gruppi teatrali e di danza, e le Giovani formazioni o artisti di musica popolare per l anno 2009 sono così ripartite: Giovani Formazioni musicali ,00 Giovani Gruppi Teatrali ,00 Giovani Gruppi di Danza ,00 Giovani formazioni o artisti di musica ,00 popolare Totale ,00 3. QUADRO FINANZIARIO COMPLESSIVO DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Riportiamo nel Box 1 le risorse stanziate nel bilancio regionale per l anno 2009 destinate al Progetto di iniziativa regionale, per il quale non sono previste risorse aggiuntive provenienti da fonti diverse. Fonte UPB Capitoli Importo Regione ,00 14

15 Box 1 Verifiche su dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atti, e controlli amministrativo-contabili La Regione Toscana procederà a verifiche sulle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atti rese ai sensi del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa secondo quanto disposto dall art. 71 del decreto stesso e dalle disposizioni della Giunta Regionale adottate con Deliberazione n.825 del In particolare, così come disposto con Deliberazione di Giunta Regionale n. 499 del , i controlli verranno effettuati a campione sul 15% dei progetti ammessi a contributo in ciascun settore di riferimento. L amministrazione può inoltre procedere a verifiche amministrativo-contabili al fine di accertare la regolarità dei bilanci e degli altri atti riguardanti l attività svolta con il contributo regionale. Tali controlli potranno essere effettuati anche presso la sede del beneficiario e potranno comportare, in caso di esito negativo, una riduzione percentuale del contributo assegnato. 4. RACCORDI E SINERGIE DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE QUALIFICARE LA PRODUZIONE DI SPETTACOLO IN TOSCANA CON ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE. Gli interventi attuativi del Progetto di iniziativa regionale (nel Box 2 PIR ) sono coerenti con gli obiettivi e le azioni previste dai seguenti strumenti di programmazione: Strumenti di programmazione STRATEGIE PRS Obiettivi /Azioni Il PIR in oggetto esplica le direttive del PRS per quanto agli obiettivi del Progetto integrato regionale 2.8 Organizzazione, produzione e fruizione della cultura, in particolare per quanto riguarda la formazione del pubblico dei teatri, con particolare attenzione verso il pubblico giovanile; inoltre persegue l obiettivo di garantire la sostenibilità degli assetti del sistema regionale dello spettacolo, costituito dalle grandi istituzioni da un lato e dalla rete dei teatri locali della Toscana policentrica. STRATEGIE DPEF Azione Promozione delle attività di spettacolo PIANI E PROGRAMMI REGIONALI DI SETTORE Coerenze con PRSE ) Ob. operativo IV 2. PIANO INTEGRATO DELLA CULTURA (PIC) OBIETTIVI GENERALI PIANO INTEGRATO DELLA CULTURA (PIC) OBIETTIVI SPECIFICI ATTORI PREVISTI Box 2 OB. generale 3: Qualificazione dei servizi diffusi sul territorio regionale. OB. specifico 3.5: Sostegno alle attività di produzione di alto livello qualitativo nei settori della musica, della prosa e della danza. Regione Toscana. Province: Comuni. Strutture teatrali. 15

16 5. MONITORAGGIO E RISULTATI ATTESI DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE. Ai fini della predisposizione del Rapporto di monitoraggio del Piano integrato della cultura , di cui al comma 4) art. 6 L.R. 27/2006 si individuano i seguenti indicatori di realizzazione degli interventi attuativi del Progetto, in quanto esplicativi degli obiettivi prefissati: OBIETTIVI GENERALI INTEGRATI OBIETTIVI SPECIFICI LINEE D AZIONE P.I.R./PROGETTI LOCALI (P.L.) INDICATORI Ob. gen. 3 Qualificazione dei servizi diffusi sul territorio regionale. Ob. specifico 3.5. Sostegno alle attività di produzione di alto livello qualitativo nei settori della musica, della prosa e della danza Sostegno delle attività di produzione di spettacolo nei settori delle attività della prosa, della danza e della musica lirica, sinfonica o colta e della musica popolare contemporanea. - n. elementi impiegati - n. produzioni - n. recite - n. spettatori - tot. incassi da borderò 16

17 PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Una rete regionale delle culture della contemporaneità - Annualità SETTORE COMPETENTE: Beni Paesaggistici. Dirigente responsabile: Massimo Gregorini. Il Progetto di iniziativa regionale Una rete regionale delle culture della contemporaneità concorre al perseguimento degli obiettivi indicati dal Piano Integrato della cultura al paragrafo mediante linee d azione (cfr. PIC paragrafo 6.7.2), l attuazione delle quali può essere affidata al progetto regionale (a), oppure, in modo convergente con il territorio, mediante i progetti locali presentati (b) entro il 31 dicembre 2008, per l annualità 2009, secondo la tempistica indicata dal Piano al punto 7.3 e che verranno ammessi e valutati secondo i criteri di cui alla DGR n.219/2008. I progetti locali afferenti a Progetto sono stati approvati con DGR 115/ DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI ATTUATIVI PER L ANNO 2009 DEL PROGETTO REGIONALE. Le linee d azione, affidate al solo progetto regionale (a), vengono declinate per l anno 2009 nei seguenti interventi attuativi: Linea di azione Attività finalizzate alla conoscenza ed alla promozione della produzione artistica contemporanea in Toscana, nei diversi settori. INTERVENTI Consolidamento del Sistema Metropolitano FI-PO-PT. A seguito del percorso avviato dalla Regione Toscana nel 2008 teso alla costruzione di un Sistema Regionale per l arte contemporanea dove l Area Metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia ha assunto il ruolo di asse strategico in cui progettare ed applicare le politiche culturali di promozione e fruizione dell arte e della cultura contemporanea, per l anno 2009 si intende rafforzare e consolidare il Sistema Metropolitano per l Arte contemporanea quale centro motore di un più ampio Sistema regionale, attraverso i seguenti contributi: 1) al Centro per l Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, struttura centrale dell area metropolitana, è stato assegnato, in attuazione della convenzione triennale ( ) stipulata con la Regione Toscana e del contributo concesso dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, un contributo di euro ,00 per l annualità 2009 quale sostegno alle attività culturali. (cfr.. Del. G.R. del n. 21 secondo quanto attestato nel quadro finanziario PIC (cfr. paragrafo 8.) che prevede la possibilità di attivare risorse provenienti da soggetti privati). 2) al Centro per l Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, struttura centrale dell area metropolitana, per l intervento regionale finalizzato alla promozione e divulgazione dell arte contemporanea attraverso un progetto incentrato sulla valorizzazione delle realtà di arte contemporanea presenti nell area fiorentina mediante un programma diversificato di attività educative e formative oltre ché espositive, laboratoriali e seminariali. L idea progettuale è stata condivisa da tutti i soggetti che costituiscono il Sistema Metropolitano per l Arte Contemporanea partecipanti al Tavolo di Coordinamento. 17

18 Il progetto 2009, promosso dalla Regione Toscana, è coordinato dal punto di vista scientifico, organizzativo ed amministrativo dal Centro Pecci, e vede la partecipazione attiva di diversi soggetti, pubblici e privati, che operano sui linguaggi dell arte contemporanea nell area fiorentina: il Comune di Firenze, il Polo Museale Fiorentino, la Fondazione Palazzo Strozzi con il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Firenze, l Accademia di Belle Arti di Firenze, l Università degli Studi di Firenze, l associazione culturale Lo Schermo dell Arte. La Regione Toscana garantisce la coerenza e l unitarietà del progetto nelle sue fase di attuazione ricoprendo il ruolo di raccordo istituzionale ed assegna, nel corso del 2009, al Centro Pecci di Prato un contributo di euro ,00 3) un contributo di Euro ,00 alla Fondazione Palazzo Strozzi (Strozzina) che porta avanti all interno del progetto di cui sopra un azione trasversale sulle tre province (Firenze, Prato Pistoia). Linea d azione Implementazione del Sistema informativo regionale per l Arte contemporanea INTERVENTI Sviluppo del Sistema informativo regionale per l arte contemporanea. Nel 2009 il Sistema Informativo dovrà fungere da effettivo centro di raccordo dell arte contemporanea in Toscana ed in Italia. In continuità con l anno 2008, il Centro per l Arte Contemporanea L.Pecci di Prato assume il ruolo di coordinatore scientifico e organizzativo, garantisce la qualità, la tempistica e il raggiungimento degli obiettivi del progetto regionale. Nel corso del 2009 la banca dati del Sistema Informativo regionale verrà pubblicata sul portale on line intoscana.it gestito dalla Fondazione Sistema Toscana. Linea di azione Sostegno allo sviluppo ed al coordinamento delle attività espositive realizzate in Toscana attraverso l azione di soggetti pubblici e privati. INTERVENTI Potenziamento del Sistema Regionale per l arte contemporanea. Continua nell anno 2009 la costruzione di un Sistema Regionale per l Arte Contemporanea all interno di una cornice progettuale unitaria che permetta in primo luogo una concreta sinergia tra la politica culturale regionale e le politiche culturali locali, con l obiettivo di interagire con il complessivo sistema toscano della cultura e con le reti nazionali ed internazionali. La presenza di un Tavolo di Coordinamento che comprende i rappresentanti delle Amministrazioni provinciali di Firenze, Prato, Pistoia, dei tre Comuni capoluogo e del Museo Luigi Pecci, è un importante momento di confronto e di elaborazione di un progetto coordinato che, pur nella indiscussa autonomia di ciascun ente, ha l obiettivo di razionalizzare l offerta culturale ed i relativi costi. Il Tavolo di Coordinamento dovrà necessariamente relazionarsi con le realtà più significative presenti nel territorio regionale, nei linguaggi più ampi del Sistema Regionale per l arte contemporanea. E altrettanto evidente tuttavia che la Regione e le Province dovranno svolgere un ruolo di selezione delle proposte che perverranno sia dagli enti pubblici che privati, in modo da privilegiare un sistema di rete regionale basato sulla qualità, sulla continuità e non sulla episodicità. Vanno privilegiati i centri dove la Regione ha già investito nelle strutture, dove le Accademie e gli Istituti d Arte hanno svolto il loro lavoro di promozione ed educazione, dove sono stati costituiti importanti archivi di artisti, dove esistono centri di ricerca scientifica, dove si sono tenuti cantieri 18

19 d arte guidati da indiscussi maestri, dove si svolgono eventi di importanza nazionale ed internazionale. luoghi dell arte contemporanea nel sistema metropolitano fi-po-pt Firenze 1 Area ex meccanotessile 2 Centro Cultura contemporanea La Strozzina 3 Spazio espositivo viale Giannotti 4 Museo Marino Marini Fiesole 1 Fondazione Primo Conti 2 Fondazione Giovanni Michelucci Chianti 1 Tuscia Electa: rassegna biennale di arte contemporanea Vicchio 1 Casa Giotto : eventi di arte contemporanea e laboratori didattici Barberino del Mugello 1 Villa di Cafaggiolo: mostra delle opere realizzate dal laboratorio didattico organizzato dall Accademia di Belle Arti di Firenze Prato 1 Museo Regionale per l Arte Contemporanea Luigi Pecci 2 Officina Giovani Cantieri Culturali Carmignano 1 Cantiere d Arte Alberto Moretti Pistoia 1 - Palazzo Fabroni 2 Centro di Documentazione Marino Marini 3 Centro di Documentazione sull Arte Moderna e Contemporanea Pistoiese 4 Collezione privata di Villa Celle 5 Casa Studio Fernando Melani 6 Fondazione Jorio Vivarelli 7 Centro di Documentazione Giovanni Michelucci Monsummano Terme 1 Museo d Arte contemporanea e del Novecento 2 Biennale internazionale d incisione 19

20 Pescia 1 Parco monumentale di Pinocchio a Collodi 2 Gipsoteca Libero Andreotti Quarrata 1 Centro espositivo Villa la Magia luoghi dell arte contemporanea nel sistema regionale Provincia di Arezzo Arezzo 1 Galleria d arte contemporanea Bibbiena 1 Centro per la fotografia Loro Ciuffenna 1 Casa studio e raccolta Venturino Venturi Montevarchi 1 Cantieri la Ginestra San Giovanni Valdarno 1 Casa Masaccio Provincia di Grosseto Capalbio 1 Giardino dei Tarocchi di Niky de Saint Phalle Massa Marittima 1 Spazio polivalente l Abbondanza Montieri 1 Il giardino dei suoni di Fuchs Seggiano 1 Giardino di Daniel Spoerri Provincia di Lucca Lucca 1 Palazzo Ducale quale spazio espositivo 2 Fondazione Ragghianti 20

21 Pietrasanta 1 Museo del Bozzetto Seravezza 1 Palazzo Mediceo quale spazio espositivo Viareggio 1 Galleria di Arte Moderna e Contemporanea Provincia di Livorno Livorno 1 Villa Mimbelli Provincia di Massa e Carrara Carrara 1 Biennale Internazionale di Scultura 2 Accademia di Belle Arti 3 Parco della Padula Provincia di Pisa Pisa 1 Fondazione TESECO per l Arte Pontedera 1 Fondazione Piaggio 2 Cantieri d Arte Val d Era (Pontedera, Ponsacco, Lajatico ) Provincia di Siena Siena 1 Santa Maria della Scala Contemporanea San Quirico d Orcia 1 Palazzo Chigi Zondadari quale spazio espositivo 2 Forme nel Verde nel giardino Horti Leonini Networking 2009 Networking è una rete formalizzata, attualmente composta da sette Enti pubblici della Toscana, finalizzata alla valorizzazione e promozione del lavoro dei giovani artisti del territorio attraverso la realizzazione di laboratori sperimentali condotti da tutor di rilievo internazionale. Il progetto ha cadenza biennale e dopo una prima fase nel 2008 di progettazione e stesura bando per la selezione e affidamento incarico ad un curatore, nel 2009 verrà realizzato il progetto (7 workshop nelle diverse città) con un evento finale nell ex- auditorium di V.le Giannotti di Firenze, il Comune di Firenze è l ente capofila del progetto. 21

22 Fra le attività finalizzate alla rilettura della storia culturale della Toscana dal punto di vista della contemporaneità la Regione, infine, prosegue nell intervento di elaborazione di un elenco conoscitivo che porterà alla costituzione di un archivio regionale delle Manifestazioni delle rievocazioni storiche in Toscana, secondo le modalità di cui alla Deliberazione della giunta regionale n. 935 del QUADRO FINANZIARIO COMPLESSIVO DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE E PROGETTI LOCALI AD ESSO CORRELATI. Riportiamo nel Box 1 le risorse stanziate nel bilancio regionale per l anno 2009 sulle U.P.B. destinate alle sole linee d azione regionali del Progetto. Si ricorda che le risorse disponibili per la realizzazione dei progetti locali correlati al progetto di iniziativa regionale sono indicate nella Delibera di Giunta regionale del 23/02/2009 n Fonte UPB Capitoli Importo Regione ,00 Regione ,00 Totale ,00 Box 1 Le risorse pari ad Euro ,00 allocate sul capitolo del bilancio regionale 2009 andranno ad incrementare, mediante apposita variazione di storno, il capitolo per la somma corrispondente. 5. RACCORDI E SINERGIE DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE CON ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE. Gli interventi attuativi del Progetto di iniziativa regionale (nel Box 2 PIR ) sono coerenti con gli obiettivi e le azioni previste dai seguenti strumenti di programmazione: Box 2 Strumenti di programmazione STRATEGIE PRS Obiettivi /Azioni Il PIR in oggetto esplica le direttive del PRS per quanto agli obiettivi del Progetto integrato regionale 2.8 Organizzazione, produzione e fruizione della cultura. In particolare vuole favorire l accesso alla cultura come precondizione dello sviluppo sociale, con particolare riguardo alla produzione culturale contemporanea. Il PIR presenta sinergie con i seguenti Progetti integrati regionali: PIR 1.2 Incrementare, valorizzare, qualificare la partecipazione dei sistemi locali e delle eccellenze della Toscana nei network europei e internazionali, attraverso la promozione e il potenziamento di reti istituzionali di Regioni, reti di alta tecnologia, reti ambientali, partenariati territoriali ed economici di interesse regionale per la competitività e lo sviluppo, con riferimento anche alle risorse culturali; PIR 4.1. Valorizzare la programmazione di area sovracomunale e di area vasta, in relazione all adeguatezza del livello territoriale cui le politiche afferiscono e ai soggetti istituzionali responsabili 22

23 dell attuazione delle politiche. STRATEGIE DPEF PIANI E PROGRAMMI REGIONALI DI SETTORE PIANO INTEGRATO DELLA CULTURA (PIC) OBIETTIVI GENERALI PIANO INTEGRATO DELLA CULTURA (PIC) OBIETTIVI SPECIFICI ATTORI PREVISTI Azione Promozione della cultura contemporanea. Coerenze con: - Piano integrato Sociale Regionale (PISR ), Ob. generale Carattere universalistico dei diritti di cittadinanza ; Ob. generale Difesa dei diritti di cittadinanza e di non discriminazione ; Ob. generale Una società plurale e coesa per l inclusione delle persone immigrate e per i diritti di cittadinanza ; Ob. generale Costruzione di una società solidale. - Piano di Indirizzo Generale Integrato (PIGI ), Ob. globale 1 Consolidare il sistema regionale integrato per il diritto all apprendimento lungo tutto l arco della vita. Ob. generale 1: Incremento dei livelli di fruizione da parte di tutti i cittadini e le cittadine. Ob. generale 2: Radicamento dell offerta culturale nelle comunità locali. Ob. generale 5: Innovazione gestionale e di prodotto nel settore della cultura. Ob. specifico 5.3: Costruire una rete regionale per fare cultura contemporanea, diffusa sull intero territorio regionale, nella quale confluiscano le attività culturali indicate nelle finalità della L.R. 33/2005, selezionate in ragione del loro carattere innovativo sia per quanto riguarda le tematiche sia per quanto riguarda le modalità di sperimentazione, produzione, attuazione, comunicazione. Ob. specifico 2.4: Sviluppare processi culturali integrati di area vasta, provinciale e sovraprovinciale, nei quali l integrazione tra politica culturale della Regione da un lato e le politiche e le istituzioni locali dall altro, produca sinergie efficaci. Ob. specifico 1.5: Nelle pratiche del fare cultura, promuovere lo sviluppo delle potenzialità umane delle persone che vivono in Toscana indipendentemente dal sesso, dall età, dalla provenienza, per contribuire, operando con modalità integrate con gli altri settori dell intervento regionale in materia di cultura, alla coesione civile della società toscana e allo sviluppo dei diritti di cittadinanza. Regione Toscana, Province, Comuni, Associazioni culturali, soggetti privati, Enti di ricerca. 6. MONITORAGGIO E RISULTATI ATTESI DEL PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE. Ai fini della predisposizione del Rapporto di monitoraggio del Piano integrato della cultura , di cui al comma 4) art. 6 L.R. 27/2006 si richiede ad ogni singolo soggetto beneficiario dei contributi regionali una relazione di sintesi su ogni iniziativa svolta con indicazione di eventuali sinergie sviluppate con gli altri centri toscani di arte contemporanea. OBIETTIVI OBIETTIVI SPECIFICI LINEE D AZIONE P.I.R./P.L. Box 3 GENERALI INTEGRATI Ob Nelle pratiche del fare cultura, Attività finalizzate alla conoscenza ed alla 23

24 Incremento dei livelli di fruizione da parte di tutti i cittadini e le cittadine Ob. 2 radicamento dell offerta culturale nelle comunità locali Ob. 5. innovazione gestionale e di prodotto nel settore della cultura. promuovere lo sviluppo delle potenzialità umane delle persone che vivono in Toscana indipendentemente dal sesso, dall età, dalla provenienza, per contribuire, operando con modalità integrate con gli altri settori dell intervento regionale in materia di cultura, alla coesione civile della società toscana e allo sviluppo dei diritti di cittadinanza Sviluppare processi integrati di area vasta, provinciale e sovraprovinciale, nei quali l integrazione tra politica culturale della Regione e le politiche delle istituzioni locali produca sinergie efficaci Ob Costruire una rete regionale per fare cultura contemporanea, diffusa sull intero territorio regionale, nella quale confluiscano le attività culturali indicate nelle finalità della L.R. 33/2005, selezionate in ragione del loro carattere innovativo sia per quanto riguarda le tematiche, sia per quanto riguarda le modalità di sperimentazione, produzione, attuazione, comunicazione. promozione della produzione artistica contemporanea in Toscana, nei diversi settori. (PIR) Sostegno allo sviluppo ed al coordinamento delle attività espositive realizzate in Toscana attraverso l azione dei soggetti pubblici e privati. (PIR) Implementazione del Sistema Informativo Regionale per l Arte Contemporanea accessibile in Internet. (PIR). Vengono inoltre, individuati i seguenti risultati attesi da tale Progetto di iniziativa regionale: Operare una razionalizzazione della vasta rete di esperienze che negli ultimi anni si sono realizzate in Toscana. Consolidare e sviluppare quelle realtà che rappresentano un sicuro investimento, economico e culturale, per la diffusione dell arte contemporanea in tutta la regione. Sviluppare la crescita dell offerta culturale relativa al contemporaneo nel territorio regionale Valorizzare le produzioni regionali sullo scenario europeo ed internazionale. 24

25 PROGETTO DI INIZIATIVA REGIONALE Valorizzazione del paesaggio Annualità Settore competente: Beni paesaggistici Dirigente responsabile: Massimo Gregorini MODIFICA ED INTEGRAZIONE DEGLI INTERVENTI ATTUATIVI PER L ANNO 2009 Le linee d azione correlate nel PIC ad ogni singolo obiettivo specifico sono state declinate per l anno 2009 negli interventi attuativi di cui alla delibera G.R. 115/2009. In relazione alla Linea d azione Promozione della cultura del paesaggio e relative azioni di formazione, comprese quelle necessarie per qualificare l azione degli Enti Locali e della Regione stessa si inserisce una modifica ed una integrazione all intervento n. 14 della medesima linea d azione riportato nell allegato A) della citata DGR 115/2009: L intervento avrà quindi la seguente dicitura: 14- Contributo al Comune di Firenze finalizzato al recupero e riqualificazione del Giardino delle Rose in Viale dei Colli attraverso la creazione di un parco di scultura permanente dedicato a Folon DOTAZIONE FINANIZARIA A seguito della modifica ed integrazione del punto 14 di cui sopra, si incrementa il quadro finanziario complessivo del progetto di iniziativa regionale approvato con delibera G.R. 115/2009 con le seguenti risorse: Euro ,00 allocate sul capitolo del bilancio regionale 2009 che andranno ad incrementare, mediante apposita variazione di storno, il capitolo per la somma corrispondente.. 25

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