Attività del Gruppo di Lavoro «Raccolta Differenziata e Riciclo» di Federambiente nella direzione degli obiettivi europei
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- Muzio Faustino Ferri
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1 Attività del Gruppo di Lavoro «Raccolta Differenziata e Riciclo» di Federambiente nella direzione degli obiettivi europei Alberto Ferro Cordinatore Gruppo Raccolta Differenziata e Riciclo di Federambiente Piacenza 15 maggio 2013
2 All interno dell Area Politiche Industriali, opera un Gruppo di Lavoro denominato «Raccolta Differenziata e Riciclo» Si riunisce a cadenza bimensile (anche con maggior frequenza quando necessario) e vi partecipano regolarmente i rappresentanti di oltre una trentina di aziende e gruppi.
3 Gerarchia dei rifiuti stabilisce le priorità fissate dalla direttiva europea rifiuti Attività Gruppo di Lavoro
4 Riutilizzo Iniziativa di Sperimentazione, assieme a Rete ONU, discussa e progettata nel 2012 ed in corso di realizzazione
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6 Sei temi di sperimentazione per dieci città o aree Tariffa ridotta per i negozi del riutilizzo Delega per l accesso agli Ecocentri Conferimento agevolato per operatori usato Intercettazione riutilizzabili presso gli ecocentri (fissi o mobili) «Campagne» di raccolta Costi pulizia aree mercatini
7 Sperimentazione nel 2013 con possibile ripetizione «normalizzata» Nel corso della sperimentazione 2013 ogni città/area definirà i propri obiettivi ed i parametri di misura del loro raggiungimento, con il vincolo di selezionarne alcuni di quantitativi. Nell eventuale ripetizione per il 2013/2014 si spera di poter individuare parametri quantitativi comuni a tutte le diverse realtà
8 RICICLO TEMI PRINCIPALI E PROBLEMA INCOMBENTE
9 Problema incombente: Rinnovo Accordo Quadro ANCI / CONAI Necessità di proiettarsi nel futuro e opportunità di ripensare, anche profondamente, la struttura dell AQ. In funzione dell evoluzione già intervenuta nella normativa di riferimento, ma anche per poter accompagnare ed accogliere l evoluzione industriale del settore, che dovrà caratterizzare i prossimi anni, per consentire al Paese di raggiungere gli obiettivi prefissati.
10 TEMI PRINCIPALI Riequilibrio economico, insufficiente copertura dei costi della raccolta Ruoli e rapporti di tutti i soggetti della filiera Superamento concetto «Raccolta Differenziata» per assumere obiettivo «EFFETTIVO RICICLO» Recupero di MATERIALI non solo di imballaggi
11 TEMI PRINCIPALI /2 Contributo alla raccolta separato dalla valorizzazione dei materiali Contributo ambientale (CAC) proporzionato alla facilità/difficoltà di riciclo del bene introdotto Assunzione della LOGICA INDUSTRIALE Filiere del riciclo INTEGRATE, OTTIMIZZATE (ambientalmente ed economicamente) e CERTIFICATE
12 TEMI PRINCIPALI /3 Qualità della raccolta: obiettivi realistici e coerenti con la remunerazione. Analisi di qualità: oggettività, riduzione dei costi, imparzialità, orientamento al miglioramento del sistema nuove tecniche Riduzione dell ampiezza delle fasce di qualità, per ridurre conflittualità ed effetti paradossali Attenzione ad effetti distorsivi (p.e. contributi ai trasporti)
13 In una prospettiva europea, assumendo dunque come guida la gerarchia dei rifiuti, e come obiettivo l effettivo riciclo, per evitare la frantumazione del ciclo della materia (che produrrebbe la ricerca di nicchie remunerative talvolta anche temporanee a discapito di esternalità negative, tutte ricadenti sulla parte pubblica della gestione) occorre valorizzare il ciclo integrato in maniera armonica.
14 In chiave industriale, se il sistema dei consorzi d imballaggio non saprà evolvere verso consorzi di materia ed assumere la nuova dimensione (estesa) della responsabilità del produttore (produttore del rifiuto, non dell imballaggio), ci troveremo in contrasto e dovremo sostenere la nascita di sistemi di mercato alternativi.
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