Raccolta e Riciclo del vetro. Risultati 2010 / Sintesi Programma Specifico di Prevenzione 2011

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1 Raccolta e Riciclo del vetro. Risultati 2010 / Sintesi Programma Specifico di Prevenzione 2011

2 Una crescita costante grazie al contributo di tutti i cittadini

3 Premessa Il CoReVe nasce il , in ottemperanza del Decreto Legislativo 22/97 ss.mm.ii. Il CoReVe non ha fini di lucro ed è costituito allo scopo di raggiungere gli obiettivi di riciclaggio e di recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro generati sul territorio nazionale, ruolo confermatogli anche dalle successive modifiche ed integrazioni normative. Al CoReVe aderiscono i produttori di vetro cavo meccanico per imballaggio e gli importatori, sia imbottigliatori sia grossisti: il 95% della quota di partecipazione al Consorzio è assegnata ai produttori, il rimanente 5% agli importatori. Il Consorzio razionalizza, organizza, gestisce e promuove il ritiro dei rifiuti di imballaggio in vetro provenienti dalla raccolta differenziata effettuata dal servizio pubblico, si occupa dell informazione diretta al cittadino e del riciclaggio e recupero dei rifiuti in vetro. Predispone inoltre il Programma Specifico di Prevenzione che trasmette annualmente al CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e all Osservatorio Nazionale Rifiuti per l elaborazione delle linee guida da seguire. Il presente documento rappresenta la sintesi dei risultati conseguiti dal momento in cui il CoReVe ha mosso i primi passi fino ad oggi. Giampaolo Caccini

4 Un origine lontana La scoperta del vetro si perde nella notte dei tempi. Probabilmente tutto avvenne in Siria, nel III millennio a.c., ma molte altre civiltà del passato hanno dato il loro contributo allo sviluppo delle lavorazioni di questa straordinaria materia. Anche in epoca romana, inoltre, si praticava il riciclo del vetro. Lo testimonia il ritrovamento, avvenuto nel 1986 nella Laguna di Grado, di una nave romana affondata anni fa, la Julia Felix. Diretta con tutta probabilità ad Aquileia, il maggior centro romano della regione, al suo interno vennero ritrovate, oltre al carico di anfore, una serie di botti contenenti frammenti e cocci di vasi, coppe, oggetti di vetro, sicuramente raccolti per un nuovo uso. Una scoperta straordinaria che fa comprendere da quanti secoli sia ritenuto utile questo materiale e come il suo recupero sia da sempre un attività importante per l uomo. Una vera e propria industria vetraria viene fatta comunque risalire al I sec. d.c., diffusasi rapidamente in tutto il bacino del Mediterraneo. In Italia è nota la storia millenaria dell arte vetraria veneziana. E a Venezia infatti che risale la data ufficiale della nascita del vetro moderno. Nel 1291, per evitare i ripetuti incendi, le vetrerie vengono spostate sull isola di Murano e viene fondata la prima corporazione dei phiolieri e verieri de Muran. Aveva inizio una storia fatta di vetro, fuoco e artigiani straordinari che renderanno l arte vetraria italiana famosa in tutto il mondo.

5 Il vetro amico dell ambiente 2 3 Con il percorso di riciclo il vetro torna a vivere in nuovi contenitori pronti per essere riutilizzati dalle aziende che producono succhi, acqua, olio, marmellate ecc..., rientrando nelle nostre case con la spesa di tutti i giorni. In Italia, più di tre bottiglie su quattro vengono prodotte utilizzando esclusivamente vetro riciclato, offrendo così alla collettività importanti vantaggi: risparmio di materie prime necessarie per la produzione del vetro, riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO 2, riduzione della massa dei rifiuti solidi urbani e dei costi per il loro smaltimento. Inoltre il vetro garantisce la completa assenza di cessioni, il non assorbimento di odori e sapori, la resistenza alle alte temperature di lavaggio dei vuoti, la robustezza necessaria a ripetuti riempimenti e la possibilità di essere riciclato all infinito ottenendo nuovi prodotti con le stesse identiche caratteristiche qualitative del prodotto originato con le materie prime tradizionali. La sua inerzia chimica lo rende una barriera perfetta alla contaminazione e fa del vetro un sicuro alleato del consumatore dal punto di vista igienico-sanitario. Non tutti sanno da cosa è composto il vetro. La miscela vetrosa è prevalentemente formata da silice (sabbia di cava), soda e carbonati (azione stabilizzante affinante e fondente). Il rottame di vetro è introdotto in percentuale che va dal 10% del peso dell impasto fino alla totale sostituzione delle altre materie prime. È l unico materiale esistente il cui riciclo, praticabile all infinito, non necessita di alcun reintegro di materie prime vergini.

6 Le vetrerie e il riciclo In Italia esistono 33 impianti di produzione di vetro cavo. Strutture con un elevato contenuto tecnologico che ogni anno riescono a riciclare sempre maggiori quantità di rottame di vetro. La lavorazione industriale del vetro cavo si basa su una sequenza di passaggi il cui obiettivo finale è la creazione di un nuovo contenitore. Dopo un iniziale percorso di valorizzazione in idonei impianti di recupero e trattamento, il rottame proveniente dalla raccolta differenziata diventa pronto al forno e inizia il suo percorso verso la trasformazione in un nuovo prodotto in vetro. Il processo prevede una prima fase di fusione della miscela di materie prime e rottame di vetro a 1.200/1.500 C, per ottenere l affinamento dei vari elementi coinvolti ed eliminare la formazione di bolle gassose che impediscono la perfetta omogeneizzazione della massa. Una volta raggiunta la viscosità ideale, si passa alla fase di formatura, in cui l oggetto da realizzare viene tagliato e modellato secondo progetto. Quando la sagomatura è completata si procede alla solidificazione attraverso operazioni di raffreddamento controllato. Sintetizzando, è possibile quindi identificare le principali fasi della produzione del vetro in: fusione, affinaggio, formatura, raffreddamento, controllo e confezionamento. Nuove composizioni, colorazioni, sistemi di formatura, alleggerimenti dei contenitori in vetro, sono oggi in fase avanzata di sperimentazione. Fra scienza e tecnologia, sono gli sforzi compiuti dalle vetrerie per garantire al consumatore un prodotto in vetro sempre migliore, nel pieno rispetto dell ambiente.

7 Riciclo: risultati 2010, previsioni 2011

8 Uscita del rottame pronto al forno dagli impianti di trattamento, impiegato dalle vetrerie per produrre nuovo vetro in sostituzione delle meterie prime tradizionali.

9 Nel 2010 la quantità di rifiuti d imballaggio in vetro riciclata è cresciuta rispetto al 2009 dell 8% passando da Kt a Kt. Il tasso di riciclo ha superato il 68%. I risultati sono stati ampiamente superiori rispetto all obiettivo a suo tempo fissato dal D.lgs. 152/06 pari al 60%. Obiettivo di riciclo 2010 RICICLO EDILIZIA t. 0,6% 6 7 Nell ultimo anno, il riciclo dei rifiuti di imballaggio in vetro provenienti dalla raccolta nazionale ha raggiunto il quantitativo di t. A questo risultato ha concorso l utilizzo della sabbia di vetro ottenuta dal recupero secondario dei cascami dei lettori ottici di cernita degli inerti diversi dal vetro (ceramiche, porcellane, pietre, etc.) e delle frazioni fini. L impiego della sabbia di vetro, nei settori industriali anche diversi da quello vetrario, è leggermente cresciuto. RICICLO VETRERIA t. 66,9% RICICLO ALTRA IND t. 0,8% SMALTIMENTO t. 31,7% t. (+ 6,7%) Totale = 68,3% (2009 = 66%) t. (+ 4,25%)

10 I rifiuti d imballaggio raccolti in modo differenziato seguono due percorsi distinti verso le successive fasi di trattamento e riciclo: costituito dai quantitativi gestiti dal CoReVe mediante le convenzioni, cioè i contratti con i comuni e le aziende di raccolta. misura preponderante dai quantitativi di rottame di vetro pronto al forno di cui le vetrerie (Riciclatori) si approvvigionano direttamente dal mercato, al quale si aggiunge l utilizzo della sabbia di vetro, ottenuta dal recupero degli scarti, da parte dell industria della ceramica. Nel caso in cui CoReVe disponga di dati relativi al rottame di vetro pronto al forno, è possibile effettuare solo una stima del dato originario di raccolta, sommando alle quantità note di pronto al forno gli scarti, che si ritengono persi con le operazioni di selezione. Nel 2010 la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in vetro è diminuita dello 0,7% su base annua, passando da t. del 2009 a t. Raccolta 2010 Totale t. CENTRO 292 Kt. NORD 942 Kt. SUD 350 Kt.

11 Un trend di crescita costante ha premiato l attività svolta da CoReVe. In oltre dieci anni di attività, infatti, il tasso di riciclo è passato dall iniziale 39% del 1998 al 68,3% registrato a fine Nel periodo considerato, a fronte di una crescita dell immesso al consumo del 13%, le quantità di imballaggi riciclati sono cresciute del 99%. Serie storica dei risultati di riciclo dei rifiuti di imballaggio in vetro nel periodo * Kt Tasso di riciclo Vetro smaltito Immesso al consumo* Riciclo*

12 I rifiuti d imballaggio avviati a riciclo rivenienti dalla raccolta differenziata nazionale provengono, come visto, da due differenti canali: Riciclo per tipologie e sistema di gestione Et vere la antisi officient is voluptae molorer convenzioni ferferspero che il CoReVe, dolorerione assieme alle aziende vetrarie consorziate velenihici doluptis voluptam inctor (Riciclatori), sottoscrive con i Comuni susaero interessati cone o con cum i loro quaesed gestori ene maximag delegati. naturem dus, omnimagnis volende bissum iusandusam andit dal cosiddetto mercato, cui ci si odi dolupta tatenis sequatem est, riferisce, sia per i quantitativi dei sundit quali le plit aziende esseque vetrarie nes molum riciclatrici el maximaiossed consorziate si approvvigionano quam, ut maximo magnate spontaneamente, ctionescid acquistandoli que dollati dalle nvenitas aziende di eture trattamento presed molupta. del vetro, sia per i quantitativi che, dal 2008, trovano utilizzo in settori diversi da quelli vetrari. Totale t. PRONTO AL FORNO (PAF) GESTIONE INDIPENDENTE t. 23% ALTRE TIPOLOGIE DI RICILO GESTIONE INDIPENDENTE t. 2% PRONTO AL FORNO (PAF) GESTIONE CONSORTILE t. 75%

13 Gli obiettivi di riciclo (60%) fissati al 2008 dalle norme vigenti (D.lgs. 152/06) per i rifiuti di imballaggio in vetro sono stati ampiamente superati. Per il successivo biennio le previsioni di riciclo, sulla base dei dati disponibili, stabiliscono un trend riportato nella figura della pagina a fianco. Programma raggiungimento obiettivi Totale t. 682 Totale t. 704 Totale t ,3% 67,6% 68,3% Quantitativi smaltiti in discarica Quantitativi riciclati

14 Gli stabilimenti vetrari sono complessivamente 33 dei quali 22 ubicati al Nord, 5 nel Centro e 6 dislocati nel Mezzogiorno. Le aziende riciclatrici del comparto vetro cavo meccanico (contenitori) assicurano l assorbimento del 98% dei quantitativi recuperati attraverso la raccolta differenziata. Qui affianco ne riportiamo l elenco. Aziende di riciclo Emilia Romagna Parma Fidenza (PR) Friuli Venezia Giulia S. Vito al tagliamento (PN) Villotta Di Chions (PN) Liguria Carcare (SV) Dego (SV) Altare (SV) Lombardia Origgio (VA) Corsico (MI) Abbiategrasso (MI) Trezzano Sul Naviglio (MI) Sesto S. Giovanni (MI) Villa Poma (MN) Piemonte Asti (AT) Trentino Alto Adige Mezzocorona (TN) Pergine Valsugana (TN) Lazio Aprilia (LT) Toscana Pescia (PT) Empoli (FI) Umbria Piegaro (PG) San Gemini (TR) Abruzzo Montorio al Vomano (TE) Campania Ottaviano (NA) Puglia Bari Gioia del Colle (BA) Castellana Grotte (BA) Sicilia Marsala (TP) Veneto Lonigo (VI) Gazzo Veronese (VR) Bergantino (RO) Ormelle (TV) San Polo Di Piave (TV) Fossalta Di Portogruaro (VE)

15 Per la produzione di 100 kg. di vetro sono necessari circa 117 kg. di materie prime vergini. Con il riciclo si attua un percorso virtuoso, con riduzione del consumo di risorse naturali e minor attività estrattiva. Una montagna di materie prime risparmiate. Risparmio di materie prime. Si è ridotta l estrazione di materie prime tradizionali (sabbia, soda, carbonati, etc.) per circa tonnellate, superiore al volume sviluppato dalla piramide egizia più importante, quella di Cheope, alta ben 137 metri. Risparmi di materie prime in relazione ai flussi di riciclo Una dimensione pari a metri cubi % 10% 25% 57% *t Riciclo interno* Riciclo imballaggi* Vetro piano* Importazioni*

16 L uso del rottame di vetro consente anche un risparmio diretto della quantità di energia necessaria per la fusione e per l approvigionamento (indiretto) delle materie prime tradizionali (sabbia, soda, calcare). L aggiunta di solo il 10% di rottame di vetro produce indicativamente un risparmio del 2,5% dei consumi di energia di fusione necessaria alla produzione. Risparmi di energia in relazione ai flussi di riciclo 8% 10% 25% Risparmio di energia. Si è recuperata una quantità di energia pari a MWh tale da permettere il funzionamento di lavatrici di Classe A, per un anno (media dei consumi in Europa, fonte EU) TEP** equivalenti a Barili di petrolio risparmiati 57% *TEP Riciclo interno* Riciclo imballaggi* Vetro piano* Importazioni*

17 In merito alle emissioni di gas ad effetto serra, l uso del rottame di vetro permette anche una consistente riduzione di CO 2. Nel 2010 è stata equivalente a t. di CO 2 in meno immesse nell aria. Tale valore è dato dalla somma dei risparmi diretti (legati alla produzione di vetro) ed indiretti (legati alla produzione delle materie prime tradizionali). Nella tabella seguente è riportata la serie storica dei risparmi diretti di CO 2. Risparmi di CO 2 in relazione ai flussi di riciclo % 10% 25% Risparmio di gas ad effetto serra. Si è evitata l emissione in atmosfera di tonnellate di CO 2 equivalenti, corrispondenti a quelle derivanti dalla circolazione di auto Euro 5 per un anno. (piccole utilitarie con percorrenza media di km) ton. CO 2 equivalenti all effetto serra dovuto alla circolazione di auto euro 5 57% *t.co Riciclo interno* Riciclo imballaggi* Vetro piano* Importazioni*

18 Nei forni della vetreria si chiude e si apre l infinito ciclo del vetro. Qui il rottame di vetro viene avviato allo stesso processo produttivo già utilizzato nel ciclo precedente. Il vetro fuso arriva alle macchine dove, tramite la soffiatura in appositi stampi, ritorna ad essere un nuovo contenitore in vetro. Viene venduto alle aziende alimentari, riempito con diversi prodotti e inviato alla rete di vendita. Vino, olio, liquori, passate, birre, succhi di frutta, bibite, verdure, ritornano sugli scaffali. E tutto ricomincia.

19 La Gestione del Consorzio: Cosa fa CoReVe

20 Il CoReVe gestisce complessivamente il ritiro dei rifiuti di imballaggio in vetro raccolti in modo differenziato in Comuni (circa il 73% dei comuni italiani), con un incremento del 5,4% rispetto al La popolazione coinvolta è di oltre abitanti, corrispondente a quasi l 82% della popolazione italiana. Rispetto all anno precedente, nel corso del 2010 si sono aggiunti 300 nuovi Comuni per una popolazione corrispondente ad oltre 4 milioni di abitanti, con un incremento pari a circa il 9% della popolazione servita, il cui ritiro e avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio raccolti è gestito direttamente dal CoReVe. Comuni e popolazione % sul totale dei comuni t % della popolazione italiana t COMUNI ABITANTI / % +9% Comuni convenzionati in più nel 2010 Comuni convenzionati nel 2009

21 Il CoReVe sottoscrive due tipi di convenzioni con i Comuni o loro Gestori delegati. Andamento dei ritiri nel 2010 rispetto al 2009, per tipologia di convenzione Il primo tipo di convenzione prevede la consegna da parte del Comune o gestore delegato del vetro grezzo per come proviene dalla raccolta differenziata (secondo le vari tipologie di servizio: monomateriale, cioè del solo vetro, di vetro e metallo oppure preselezionato dopo la raccolta multimateriale ). Tale vetro viene affidato dalle vetrerie riciclatrici alle aziende di trattamento del vetro che lo trasformano in vetro pronto al forno. Gli scarti generati nel corso delle attività di trattamento sono desunti dalle registrazioni documentali e sono stimati in t, corrispondenti al 9,35 % dei quantitativi raccolti t t Quantitativi di vetro ritirati in più da CoReVe nel 2010 Quantitativi di vetro ritirati da CoReVe nel t Il secondo tipo di convenzione viene stipulata esclusivamente con Gestori delegati che sono anche aziende di trattamento del vetro. In questi casi il materiale consegnato è già vetro pronto al forno, cioè al netto degli scarti derivanti dalle operazioni di valorizzazione TOTALE GREZZO PAF % +6% +18%

22 Sulla base dei quantitativi provenienti dalla raccolta differenziata dei Comuni, ritirati direttamente da CoReVe e avviati al riciclo, è possibile rappresentare le rese, ovvero la media dei quantitativi raccolti e recuperati da ogni abitante per singola regione. Rese per regione VALDAOSTA 46 Kg/ab PIEMONTE 34 Kg/ab LIGURIA 21 Kg/ab UMBRIA 14 Kg/ab SARDEGNA 49 Kg/ab LOMBARDIA 40 Kg/ab TOSCANA 12 Kg/ab LAZIO 13 Kg/ab CAMPANIA 19 Kg/ab TRENTINO 49 Kg/ab FRIULI VENEZIA GIULIA 31 Kg/ab EMILIA ROMAGNA 32 Kg/ab ABRUZZO 12 Kg/ab VENETO 38 Kg/ab MARCHE 24 Kg/ab MOLISE 7 Kg/ab PUGLIA 7 Kg/ab BASILICATA 5 Kg/ab da 0 a 5 Kg/ab da 5 a 10 Kg/ab da 10 a 15 Kg/ab da 15 a 20 Kg/ab da 20 a 25 Kg/ab da 25 a 30 Kg/ab da 30 a 35 Kg/ab Oltre 35 Kg/ab Media nazionale 24 Kg/ab SICILIA 4 Kg/ab CALABRIA 4 Kg/ab

23 Complessivamente, nel 2010, il CoReVe attraverso le convenzioni ha ritirato tonnellate, suddivise come riportato nel grafico. La documentazione agli atti del CoReVe attestante l ammontare di tali quantitativi è costituita dalle fatture quietanzate emesse dai Comuni o dai gestori delegati all indirizzo di CoReVe e dai Documenti di Trasporto (DDT) che certificano la consegna in vetreria delle materie prime secondarie (rottame pronto al forno ) provenienti dal trattamento e valorizzazione dei quantitativi consegnati dai comuni o loro gestori delegati attraverso le convenzioni. Stima quantitativi riciclati in vetreria (paf) per tipologia di Gestione, anni 2009 e t PARI AL 76% t Quantitativi gestiti in più da CoReVe e riciclati in vetreria nel 2010 Quantitativi gestiti da CoReVe e riciclati in vetreria nel PARI AL 24% (ERA IL 29%) t TOTALE GESTIONE CONSORTILE GESTIONE INDIPENDENTE +7% +15% -14%

24 Il materiale proveniente dalla raccolta differenziata arriva nei centri di trattamento dove il vetro viene separato dai corpi estranei come rifiuti organici, porcellana, ceramica, metalli, plastica, carta. Le fasi sono diverse e vanno da una cernita manuale alla separazione meccanizzata con macchine selezionatrici specifiche, come i lettori ottici. Alla fine si ottiene la materia prima seconda adatta al riciclo in vetreria: il rottame di vetro pronto al forno.

25 La qualità: Un obiettivo primario

26 Il ritiro dei rifiuti di imballaggio in vetro provenienti dai Comuni o dai loro Gestori delegati convenzionati avviene attraverso il riconoscimento di un corrispettivo economico volto a sostenere i costi della raccolta differenziata. Più il vetro è di qualità, più alto è il corrispettivo riconosciuto da CoReVe ai Comuni, quindi più bassi gli oneri per i Cittadini, minori i costi per la sua valorizzazione (trattamento) e maggiori i risultati finali di riciclo. Le fasce qualitative sono tre, variano in funzione del tenore di frazioni estranee (inquinanti) presenti nel rottame e vengono assegnate attraverso apposite verifiche analitiche. A queste, va aggiunta un fascia d eccellenza che per impurità inferiori all 1%, in peso, dà diritto al corrispettivo più alto in assoluto: 37,57 /t. Per la raccolta del vetro separato per colore è previsto un ulteriore premio economico da sommare ai precedenti (10 /t.). Il materiale che non rispetta i requisiti minimi per il successivo trattamento e riciclo (non conforme) invece non viene ritirato. Convenzioni per il ritiro del vetro raccolto. Fasce qualitative - ripartizione in base alle tonnellate FASCIA 2 20% FASCIA 3 4% NON CONFORME 1% FASCIA 1 47% ECCELLENZA 28%

27 Per quanto riguarda i Comuni e/o i Gestori delegati convenzionati con CoReVe nella figura a fianco sono riportati, con aggregazione nazionale e suddivisione per macroaree geografiche, rispettivamente: la resa di raccolta (in Kg) per ciascun abitante servito (in verde), i corrispettivi riconosciuti (in blu) per ciascun abitante (espressi in euro) e la percentuale di popolazione convenzionata con CoReVe sul totale degli abitanti. Gestione consortile: rese e corrispettivi per abitante convenzionato, % popolazione convenzionata sul totale abitanti /ab. 1,2 0, ,9 12, Kg/ab ,72 0,48 81% 82% 87% 77% 20 0,24 0,70 1,16 0,43 0, ITALIA (TOTALE) NORD CENTRO SUD 0 euro/abitante convenzionato popolazione convenzioni sul totale reso quantità annue (in Kg) da ciascun abitante convenzionato con CoReVe

28 Per quanto riguarda i Comuni e/o i Gestori delegati convenzionati con CoReVe nella figura a fianco sono riportati, con suddivisione e rappresentazione per macro-aree geografiche, i corrispettivi medi riconosciuti per ciascuna tonnellata ritirata (in euro) e avviata a recupero e successivo riciclo. Corrispettivo medio nelle diverse aree geografiche NORD euro/ton 32,0 CENTRO euro/ton 29,1 SUD euro/ton 29,1

29 Per i Comuni e/o i Gestori delegati che hanno sottoscritto convenzioni per il ritiro del materiale raccolto con CoReVe, nella figura a fianco sono riportati, con aggregazione nazionale e suddivisione per macroaree geografiche, i corrispettivi riconosciuti (in euro) per i rifiuti di imballaggio in vetro (in t.) avviati al riciclo attraverso la gestione diretta del Consorzio. Il gettito versato nelle casse comunali a livello nazionale ha complessivamente raggiunto e superato i 36 milioni di euro. Dal momento che l entità dei contributi è proporzionale alla qualità e alla quantità del vetro raccolto in modo differenziato, ad oggi, la maggior parte delle somme versate da CoReVe (71%) sono state riconosciute al Nord, a cui segue il sud (16%) ed infine il Centro (12%). Corrispettivo per area geografica anno 2010 SUD euro 16% CENTRO euro 12% NORD euro 71% Totale euro

30 Ultimate le lavorazioni di fusione e raffreddamento in vetreria, i nuovi contenitori sono pronti per essere consegnati alle aziende imbottigliatrici. Riportate a nuova vita, bottiglie, ampolle, vasetti sono pronti per ritornare nell uso quotidiano. Il circuito virtuoso del processo di riutilizzo del vetro è così compiuto.

31 Lampadine, tubi al neon, vetri di finestre e mobili, fari di autovetture, oggetti in cristallo, pyrex, ceramiche e porcellane, tutti questi materiali possono sembrare erroneamente amici del vetro da imballaggio, perché a esso simili o assimilabili, ma in realtà sono materiali contaminanti, veri e propri nemici del suo riciclo, che vanno a inquinare una raccolta del vetro solitamente di buona qualità. Introducendo infatti elementi dannosi come questi, si vanificano gli sforzi dei cittadini e il virtuoso percorso generato con il loro impegno. In linea di massima, ecco come comportarsi: se si detengono piccoli quantitativi di tali materiali è bene gettarli con il rifiuto indifferenziato mentre, per quantitativi più importanti, bisognerebbe conferirli presso le isole ecologiche comunali. È però sempre importante fare riferimento al proprio comune per conoscere l esatta destinazione di questi rifiuti, perchè possono variare a seconda del sistema di smaltimento adottato localmente. I falsi amici Lampadine Specchi Vetri delle finestre, finestrini di automobili, vetri per fari e fanali Confezioni in vetro dei farmaci usati Tubi al neon Tubi del televisore e schermi tv, computer, monitor Oggetti di cristallo (bicchieri, lampadari, centrotavola, etc.) Oggetti in ceramica e porcellana Contenitori in vetroceramica (pyrex, etc.) Pietre, sassi e inerti

32 Differenziare: si può fare di più. Le ricerche di mercato promosse da CoReVe Raccolta differenziata: tutti la invocano, tutti la vogliono, ma quanti la sanno fare realmente? E cosa ne pensano gli italiani? Abbiamo un sistema efficiente? Quale è la percezione del proprio ruolo nella filiera del riciclo? A queste e altre domande hanno dato risposta le due ricerche Gli Italiani, la raccolta differenziata e il vetro e I Comuni italiani, le aziende che raccolgono i rifiuti e svolgono la raccolta differenziata, promosse da CoReVe e realizzate da AstraRicerche. Nella prima ricerca, attraverso interviste online, rivolte a un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 70 anni (pari ad un universo di oltre 41 milioni di persone), è stato tracciato il quadro della raccolta differenziata dei rifiuti domestici in generale e del vetro in particolare; mentre, nella seconda ricerca, agli stessi quesiti, hanno risposto Amministratori e Manager delle Aziende che svolgono il servizio. I risultati tra i Cittadini Il tema dell importanza della qualità della raccolta differenziata, soprattutto riguardo al vetro, è ben presente tra gli italiani intervistati (72%), che se ne occupano personalmente nel 97% dei casi. I cittadini, infatti, si sentono responsabilizzati in prima persona rispetto al buon funzionamento del sistema del riciclo, prima ancora dei comuni e degli altri attori della filiera: per il 75% del campione, il contributo che i nuclei familiari offrono all industria del riciclo degli imballaggi va ben oltre il 60%. Una responsabilità che gli italiani chiedono sia però ricompensata con la predisposizione di un sistema di incentivi, da erogare alle famiglie più virtuose nell effettuare la raccolta differenziata. Lo chiede con forza il 76% degli intervistati. Gli intervistati lamentano anche un deficit informativo: se il 59% degli italiani ha dimostrato infatti di avere le idee poco chiare inserendo nella raccolta differenziata del vetro anche materiali non idonei, come lampadine o oggetti in cristallo - cioè i falsi amici il 72% del campione ha individuato nella carenza di informazioni chiare sui criteri di separazione un importante ostacolo alla raccolta efficace. Per il 66% degli intervistati è necessaria inoltre una maggiore uniformità nei sistemi vigenti a livello comunale, che potrebbe tradursi in una maggiore incisività e qualità della raccolta.

33 Il confronto con gli Amministratori Il confronto arriva dai dati della seconda ricerca, rivolta a Manager e Amministratori, dove si capisce però perché in Italia di strada ce ne sia ancora parecchia da fare. Ed è vero che le responsabilità maggiori non sono certo dei cittadini, che partecipano e si impegnano al meglio, pur lamentando una serie di significative lacune informative. Chi ha il compito istituzionale di informare i cittadini, organizzare e promuovere la raccolta, in effetti, ha qualche mancanza di troppo. Anche ad amministratori e manager del settore è stato chiesto quali materiali buttare e quali non nel contenitore del vetro: emerge incredibilmente che gli addetti ai lavori compirebbero errori persino grossolani nel conferimento dei rifiuti. Anche per i cittadini, la rilevanza degli errori era elevata, ma in questo caso però stupisce la mancanza di consapevolezza da parte di chi per professione e per ruolo si occupa (o si dovrebbe occupare), quotidianamente, di raccolta differenziata. Ancor più sorprendente, in negativo, è che il 12% dei manager interpellati risponde candidamente di non sapere : il loro compito è gestire la raccolta differenziata, è quindi decisamente grave che non siano informati su norme e direttive che li riguardano. Dove la raccolta è meno sviluppata (Centro e Sud) le responsabilità maggiori, secondo amministratori e manager, sono per lo più dovute alla scarsa collaborazione dei cittadini (56% Sud; 36% Centro) e/o a responsabilità di altre istituzioni (37% Sud; 23% Centro). Il 28% degli amministratori dichiara anche di non sapere che, a livello europeo, è stata emanata una direttiva specifica sul tema della raccolta differenziata di qualità. Per una volta le risposte geografiche ribaltano i luoghi comuni: al Nord la percentuale dei non lo sapevo (33%) è superiore a quella fatta segnare al Sud. Verrebbe da dire che gli amministratori del sud conoscono la teoria...ma non la applicano. Gli italiani fanno dunque la differenza, nel bene e nel male, quindi si può e si deve fare di più.

34 Fare comunicazione: un impegno di CoReVe C è Vetro e Vetro. Impara la differenza. Fai la differenziata. È questo il claim della campagna nazionale di sensibilizzazione sulla qualità, promossa da CoReVe, a partire dal Allo scopo di pubblicizzare le buone pratiche e con l intento preciso di correggere i comportamenti errati più comuni, la campagna ha animato il territorio italiano con una serie di iniziative, pensate proprio per informare i cittadini, gli amministratori e gli addetti ai lavori, ma anche per coinvolgere il mondo della comunicazione e dei media circa le differenze tra ciò che è vetro da imballaggio, adatto ad essere raccolto e poi riciclato nella produzione di nuovi contenitori e ciò che, falso amico, di fatto ne vanifica il corretto recupero (lampade e lampadine, ceramiche e porcellane, schermi televisivi, specchi, etc.) e ne impedisce il successivo riciclo. La campagna, oltre alla diffusione di materiali informativi a ciò dedicati e al ricorso a strumenti di divulgazione più tradizionali (media), ha visto anche il coinvolgimento diretto dei giornalisti radio televisivi e della carta stampata interessati attraverso veri e propri tour guidati nel mondo e negli impianti di trattamento e riciclo, allo scopo di far comprendere anche a loro come la qualità della raccolta differenziata sia l elemento indispensabile per garantire il successivo riciclo del materiale. La campagna C è Vetro e Vetro è stata caratterizzata anche dall istituzione di due riconoscimenti speciali per i comuni italiani più virtuosi: quelli che hanno già raggiunto traguardi qualitativi d eccellenza (CoReVe Green Award) e quelli che sono sulla buona strada per farlo (CoReVe Blue Award), dando il giusto risalto all efficacia del sistema di raccolta differenziata implementato e l impegno e la sensibilità dimostrate da tutti, amministratori, cittadini e aziende di servizio. Viva la radio! C è Vetro e Vetro è anche on air: per coniugare intrattenimento e informazione e raggiungere il maggior numero di persone possibile, i messaggi di sostenibilità della campagna di CoReVe hanno viaggiato anche attraverso l etere, grazie alla partnership con alcune tra le trasmissioni radiofoniche più seguite in Italia.

35 Design: Achilli Ghizzardi Associati

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