Piste permanenti e piste indoor Ed. I 2011
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- Bernarda Corti
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1 Piste permanenti e piste indoor Ed. I 2011 Premessa Le manifestazioni Karting riconosciute dalla UISP devono svolgersi su circuiti permanenti (piste karting, kartodromi) in possesso di tutte le autorizzazioni amministrative previste dalle leggi e dalle norme in vigore e che devono essere richieste e custodite dai gestori/proprietari e/o dagli organizzatori e conformi alle disposizioni della presente normativa emanate dalla Lega Nazionale Automobilismo UISP Agli Organizzatori di manifestazioni su piste permanenti, ai proprietari ed ai gestori è fatto obbligo di munirsi delle necessarie autorizzazioni amministrative, di rispettare le prescrizioni della Commissione Provinciale di Vigilanza e quelle eventualmente impartite dalle autorità competenti locali. Le procedure di cui agli articoli seguenti saranno utilizzate dai rappresentanti della UISP, appositamente incaricati per verificare che i tracciati abbiano i requisiti minimi di sicurezza idonei ad essere riconosciuti dalla UISP. CAP. I PISTE KARTING Art. 1 - Caratteristiche delle piste La pista propriamente detta deve rispondere ai seguenti requisiti: lunghezza minima: m. 500; larghezza minima costante: m. 5 disporre di un accesso carrabile supplementare atto a consentire un rapido e facile ingresso nella pista degli eventuali mezzi di soccorso. Tale accesso deve essere indipendente da quello adibito al normale servizio della pista; pavimentazione: deve essere in asfalto con superficie di adeguata aderenza. livellata ed uniforme: Deve presentare lungo tutti i tratti di pista, una striscia di terreno prevalentemente non pavimentata, posta alla stessa quota della pista, avente una larghezza di m. 4. Le postazioni per i Commissari di Percorso vengono stabilite in sede di approvazione della pista. Le postazioni dei Commissari di Percorso devono avere un recinto di protezione (pile di pneumatici legati, materassi o blocco di schiuma, ecc.) oppure essere situate in posizioni estranee alle vie di fuga dei kart in corsa I margini della pista devono essere segnati con una fascia di colore giallo o bianco continua per mettere in evidenza Ia separazione tra la zona della pista propriamente detta e le strisce di terreno adiacenti. La zona intorno alla pista deve essere priva di qualsiasi ostacolo che possa impedire la perfetta visuale da parte dei conduttori (chioschi, alberi, siepi, ecc.); I cordoli all'interno e all'esterno delle curve devono delimitare esattamente ll percorso di gara che i conduttori devono seguire. I cordoli devono essere realizzati in modo da scoraggiare i conduttori a salirvi con le ruote dei kart e devono essere descritti nel progetto della pista. L illuminazione per un utilizzo notturno, dovrà prevedere un impianto idoneo secondo le caratteristiche previste dalle normative di legge in essere.
2 Le vie di decelerazione e le vie di entrata e uscita dovranno essere situate in modo che non vi siano incroci tra le traiettorie dei kart che sono sul percorso di gara e quelle dei kart che vi entrano o ne escono. I progettisti tengano conto del fatto che sia in fase di uscita dal percorso sia in fase di entrata, tali manovre dovranno consentire adeguata decelerazione/accelerazione al kart che le compie, senza che esso si trovi sulla traiettoria ottimale di percorrenza dei veicoli che proseguono lungo il percorso di gara. Il paddock (o zona box), situato in prossimità del percorso di gara sarà riservato ai concorrenti/conduttori e collegato a questo da un'entrata e un'uscita nettamente distinte. Il paddock dovrà essere completamente separato dal percorso di gara con barriere invalicabili e dovrà avere i permessi di agibilità rilasciati dalle autorità competenti. La griglia di partenza da fermo e lanciata dovrà essere predisposta nel rettilineo di partenza/arrivo, secondo lo schema predisposto in sede di ispezione. I semafori di partenza, qualora presenti, dovranno avare le luci posizionate in modo ben visibile ai conduttori, davanti alla linea di partenza. Le luci dei semafori dovranno essere brillanti a sufficienza e comunque visibili nitidamente per tutta la lunghezza del rettilineo di partenza/arrivo. Misure di sicurezza alternative/compensative Le distanze e le altre misure dì sicurezza previste nel presente regolamento possono essere sostituite, a discrezione dell ispettore, da protezioni di diversa natura (ad es. reti frenanti, barriere di balle di paglia, barriere di pneumatici, ecc.) che in relazione allo stato dei luoghi soddisfino le medesime esigenze di sicurezza. La distanza tra due parti adiacenti del percorso di gara dovrà essere di sufficiente ampiezza o protetta allo scopo di rendere impossibile il salto di corsia. Potrà essere quindi necessaria una barriera di separazione al centro di questa zona di sicurezza. Assistenza sanitaria: Durante la manifestazione deve essere presente un medico ed almeno una autoambulanza, munita di Defibrillatore. Se per cause di forza maggiore il medico o l'ambulanza dovessero assentarsi, la manifestazione deve essere momentaneamente sospesa, sino al ritorno degli stessi o di sostituti. Art. 2 Servizi e attrezzature In ogni pista devono essere previsti: a) un posto di cronometraggio ubicato in corrispondenza della linea di traguardo; b) almeno un locale da utilizzare per la segreteria di gara e le riunioni dei Commissari: c) un zona, possibilmente chiusa, da utilizzare per le verifiche tecniche; d) una bilancia di portata adeguata; e) un posto di pronto soccorso: durante la manifestazione deve essere presente un medico ed almeno una autoambulanza, munita di defibrillatore (un autoambulanza di tipo A è consigliata). Se per cause di forza maggiore il medico o l'ambulanza dovessero assentarsi, la manifestazione deve essere momentaneamente sospesa, sino al ritorno degli stessi o di sostituti. f) un parco concorrenti (definito comunemente zona box o paddock), delimitato con recinzione.; g) mezzi contro I'incendio (estintori in stato di efficienza) il cui numero e la cui ubicazione devono essere stabiliti dalla Commissione Provinciale di Vigilanza.
3 Art. 3 Misure di protezione Al momento della sistemazione delle protezioni per gli spettatori, i conduttori, il personale di gara e il personale di assistenza medica durante le manifestazioni, si dovrà tener conto delle prescrizioni delle autorità locali, della commissione di vigilanza e delle caratteristiche del percorso (tracciato, aree adiacenti, edifici e manufatti) e della velocità raggiunta in ogni punto della pista, calcolata sulla traiettoria di massima convenienza. Il tipo di protezione della pista raccomandato dal rappresentante della Lega Nazionale Automobilismo UISP dipenderà dallo spazio disponibile e dall'angolo probabile di impatto. Come principio generale, dove l'angolo di impatto sarà piccolo, sarà preferibile una barriera verticale, liscia e continua. Dove l'angolo probabile di impatto sarà grande, dovrà essere utilizzato un sistema di dispositivi di decelerazione (per esempio aree con ghiaia, erba, sabbia) o di arresto (per esempio: materassi di schiuma, barriere di materiale plastico, pila di pneumatici auto legati e posati con il loro asse di rotolamento perpendicolare al terreno) e sarà indispensabile prevedere sufficiente spazio in tali punti. Il pubblico dovrà trovarsi almeno a distanza di sicurezza secondo quanto previsto dalle normative di legge, in modo particolare secondo quanto stabilito dai Comuni competenti ed a seguito, ove previsto, del parere della locale Commissione di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli. Tutte le aree riservate al pubblico dovranno essere chiaramente delimitate, così come tutte le zone vietate al pubblico. Art. 4 Strutture a bordo circuito I pannelli pubblicitari e di affissione, gli schermi video e altre strutture a bordo circuito dovranno essere stabili e ben fissati. La collocazione e le caratteristiche della pubblicità non dovranno in alcun caso ostacolare la visibilità dei conduttori in gara e quella degli Ufficiali di Gara, né produrre un effetto ottico disturbante o fuorviante (per esempio, ripetizione di manifesti di colori brillanti e contrastanti, pannelli pubblicitari mal collocati che inducono in errore rispetto al tracciato reale della pista, ecc.). Nella zona compresa tra la pista e la prima barriera di protezione non vi dovrà essere alcuna struttura. Art. 5 Segnalazione sulle conseguenze a seguito di incidente Quando nel corso di una prova o di una gara, un incidente richiedesse il ricovero in ospedale di una persona, o provocasse una deformazione significativa del kart o degli impianti di sicurezza del circuito (o mettesse a prova l'efficacia di questi impianti) è obbligo del Direttore di Gara trasmettere al LNASK un rapporto dettagliato sulle circostanze dell incidente, i danni subiti dal kart e dal pilota e quelli alle installazioni del circuito. Tale rapporto sarà elemento di valutazione di eventuali modifiche al circuito o alle misure di sicurezza.. Art. 6 Manutenzione del circuito Il LNASK disporrà regolarmente le ispezioni durante il periodo di vigenza dell attestato di idoneità. Una manutenzione adeguata del circuito e dei suoi impianti è una condizione per il mantenimento della validità dell attestato. Il circuito dovrà essere verificato non solo prima di una gara, ma anche dopo, in modo che possano essere valutati i possibili danni e sia predisposto un programma di riparazione. Art. 7 Attestato di conformità a) Le piste permanenti (Kartodromi) che ospitano manifestazioni karting UISP devono essere conformi alle norme di cui agli articoli seguenti.
4 b) L'attestato, che ha una validità triennale, è rilasciato secondo le disposizioni della presente normativa in relazione alla concezione delle piste, alle loro caratteristiche strutturali. ai loro allestimenti e ai loro impianti. Tuttavia esso non può garantire in maniera assoluta la sicurezza delle manifestazioni che in seguito ad esso possono essere autorizzate, stante la intrinseca pericolosità degli sport motoristici, né può implicare alcuna responsabilità della UISP né dei dirigenti o funzionari, in caso di incidenti durante lo svolgimento delle manifestazioni o delle prove. c) ll rilascio dell attestato certifica che ai momento dell'ispezione la pista rispondeva alle condizioni ed alle norme vigenti di sicurezza stabilite dal presente regolamento per lo svolgimènto delle manifestazioni karting UISP La richiesta dell'attestato non esclude l'obbligo del proprietario e/o gestore della pista di munirsi delle autorizzazioni amministrative richieste dalle leggi vigenti e a rispettarle. d) Il proprietario e/o gestore della pista ha I'obbligo di ottemperare a tutte le prescrizioni impartite dalla LNASK e di mantenere I'impianto, le sue strutture, le misure di sicurezza nelle stesse condizioni esistenti al momento dell'ispezione finale che ha consentito il rilascio dell attestato e della licenza di pista. e) Qualunque modifica da apportare all'impianto dovrà essere segnalata alla LNASK per la preventiva approvazione, pena la eventuale sospensione della validità dell'attestato. f) L'attestato non sarà rilasciato fino a quando la LNASK non avrà controllato la corretta esecuzione dei lavori prescritti in sede di ispezione. g) L'attestato potrà essere revocato in qualsiasi momento dalla LNASK in presenza di modifica delle condizioni che ne hanno determinato il rilascio. h) Le responsabilità derivanti dall'organizzazione di una manifestazione karting UISP incombono esclusivamente sui proprietari e gestori dell'impianto sportivo e sugli Organizzatori della manifestazione che utilizzino I'impianto stesso. Il LNASK e gli incaricati dell'ispezione non potranno mai essere considerati responsabili, neppure in via indiretta. i) Le piste sono sottoposte a controllo triennale ed ogni qualvolta il LNASK Io ritenga opportuno. j) In nessun caso l attestato del LNASK ed il verbale di ispezione della pista possono sostituire le previste autorizzazioni amministrative di legge.. Art. 8 - Procedure relative alle ispezioni della UISP a) Una domanda di ispezione della pista karting deve essere indirizzata al LNAU da parte del proprietario o gestore della pista stessa. b) In sede di ispezione devono essere messe a disposizione due copie del dossier costituito dalla planimetria della pista in scala adeguata con l indicazione: del tracciato completo delle larghezze carreggiata, lunghezze rettilinei e raggi di curvatura misurati sull'asse mediano del tracciato; le larghezze delle vie di fuga misurate dal bordo pista alla rete di recinzione; I'indicazione dell'altezza e tipo di recinzione; I'ubicazione di sostegni dell'impianto di illuminazione (se previsto); I'ubicazione delle tribune e della zona destinata al pubblico (se prevista);
5 I'ubicazione dei servizi di pista e di gara (cronometristi e speaker, parco chiuso, ev. parco pneus, paddock, pre-griglia e vani tecnici). c) A seguito dell ispezione, l ispettore incaricato comunica a LNASK ed al proprietario/gestore della pista le eventuali prescrizioni necessarie al rilascio dell attestato. In questo caso ed in relazione alle prescrizioni impartite, può essere necessaria un ulteriore ispezione per la verifica della puntuale esecuzione delle opere previste. d) L'attestato di conformità a fini sportivi della pista è rilasciato al proprietario e/o gestore una volta verificata I'avvenuta esecuzione dei lavori prescritti in sede di ispezione. Le spese di ispezione (viaggio, soggiorno e competenze dell ispettore incaricato, da quest ultimo stabilite) devono essere corrisposte direttamente all ispettore entro 7 gg. prima della data dell ispezione. In difetto, la procedura di omologazione sarà sospesa. e) Gli ispettori del LNASK possono essere consultati anche in fase di predisposizione di un nuovo progetto. Dopo aver esaminato ogni progetto in base alle sue caratteristiche peculiari, i tecnici del LNASK potranno raccomandare alcune modifiche ritenute utili ai fini della sicurezza. f) Nel caso di piste già in possesso di omologazione sportiva rilasciata dalla CSAI, l attestato di conformità LNASK potrà essere rilasciato solo dopo l esame del dossier di cui al precedente punto b) completo della copia del verbale di ispezione e dell atto di omologazione della CSAI. Art. 9 - Capienza delle piste: La capienza (C) sarà calcolata in funzione della lunghezza (L) e della larghezza minima costante (I) del circuito (entrambe espresse in metri), applicando la seguente formula aritmetica: C= L X l /300 Con un massimo di 28 kart. La capienza massima stabilita in sede di omologazione può essere modificata dal LNASK in relazione all andamento del tracciato di gara, delle sue dimensioni, dell ampiezza delle vie di fuga o di altri parametri attinenti alla sicurezza. CAP. II PISTE INDOOR (normativa sperimentale) Art. 1. Protezione del pubblico Le aree riservate al pubblico devono essere poste dietro un dispositivo di protezione alto almeno 120 centimetri e doppiato, nella parte rivolta verso la pista, da una protezione elastica. Le aree riservate al pubblico devono essere poste, di preferenza, lungo il rettilineo di partenza/arrivo. Art. 2 - Aerazione e ventilazione (solo in caso di utilizzo di motori endotermici) Le piste indoor devono essere munite di un efficace dispositivo di ventilazione e di rinnovo dell'aria per I'evacuazione dei fumi e della polvere. Devono prevedere inoltre almeno due dispositivi di cattura del monossido di carbonio con allarme ad accensione automatica, collocati preferibilmente al centro della pista e nella zona di partenza. I dispositivi di cattura devono essere posti ad un altezza massima di 100 cm. rispetto al livello della pista.
6 Art. 3 - Protezione dei píloti Le corsie di pista devono essere delimitate con dispositivi a parete liscia, di altezza non superiore a 100 centimetri e doppiati, in ambedue i lati, da una protezione elastica. I pali situati a meno di un metro dalla delimitazione della pista devono essere avvolti con protezioni elastiche fino ad un'altezza dì almeno 150 cm. Art. 4 - Caratteristiche della pista Le piste indoor devono avere le seguenti caratteristiche: a) lunghezza minima: libera; b) lunghezza massima: 600 metri; c) larghezza minima: 5 metri, ricercando nelle curve la larghezza massima possibile per favorire i disimpegni; d) altezza minima del soffitto: 4 metri; e) lunghezza massima dei rettilinei: 70 metri; f) pendenza longitudinale massima: 5%; g) pendenza trasversale massima: 5%; h) pavimentazione in asfalto con superficie di adeguata aderenza, livellata e uniforme. Una zona di disimpegno larga almeno 5 metri deve essere realizzata in corrispondenza delle sezioni di pista dove si registra una accelerazione costante per più di 50 metri. Nelle curve, questa zona, può avere una larghezza pari alla larghezza della pista. La zona di disimpegno deve essere almeno di 8 metri in corrispondenza dei rettilinei dove si registra una accelerazione costante per più di 60 metri. Nelle zone di disimpegno, le protezioni elastiche devono essere almeno doppie. E' vietato raccordare una pista indoor con una pista non indoor. 5. Capienza La capienza è stabilita con i criteri di cui al prec. Cap. II, Art Servizi e attrezzature Per potere ospitare manifestazioni sportive, alle piste indoor sono richiesti i seguenti servizi e attrezzature: - un paddock (anche esterno); - locali adeguati per la segreteria di gara, per le riunioni dei Commissari, per le verifiche tecniche e per un'infermeria; - una bilancia atta a pesare i kart - una cabina di cronometraggio; - la linea di traguardo e griglia di partenza tracciate sul rettilineo di partenza/arrivo.
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