L Educazione Ambientale e alla Sostenibilità nella scuola primaria italiana. Introduzione
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- Gaetana Massari
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1 L Educazione Ambientale e alla Sostenibilità nella scuola primaria italiana. Introduzione La presenza dei valori in tutti i campi di vita del bambino implica il dovere da parte dell insegnante e degli educatori che sono a contatto con il bambino di aiutarlo a far diventare più chiari e personali i propri valori; in quest ottica, la presenza di adulti coerenti, aperti, moderatamente critici ed ispirati a valori diventa un elemento fondamentale. L adulto, al fine di rendere facilmente percorribile tale percorso dovrà strutturare la scuola come una comunità. L educazione ambientale si connota quindi come esplorazione delle relazioni tra uomo, alunno, insegnante e ambiente, non come trasmissione di conoscenze prescritte. Un importante documento, redatto nel 1996 dal Consigliere per l Educazione Ambientale del Ministero della Pubblica Istruzione, Franco La Ferla, delineava già allora la prospettiva circolare da assumere dall Educazione Ambientale a scuola: l educazione ambientale avendo a che fare con la costruzione di una nuova cultura, implica un cambiamento nel campo dell educazione tutta, esprimibile in una sorta di circolo virtuoso : l educazione è utile per migliorare l ambiente; l ambiente promuove l urgenza di un educazione ambientale che si pone come un utile laboratorio di innovazioni educative, di sperimentazione, di trasformazione del sistema educativo. Nello stesso documento vengono poi illustrate alcune linee guida dell Educazione Ambientale: Fare educazione ambientale non significa soltanto sviluppare la conoscenza dei problemi ambientali, ma promuovere atteggiamenti e comportamenti consapevoli e responsabili, mediante una educazione della coscienza. Superare il mero riferimento alla natura, per passare a considerare l ambiente come realtà che emerge dall interazione nello spazio e nel tempo dei complessi fattori della biosfera. Evitare di ridurre gli interventi formativi ad una fiduciosa attesa nei confronti delle soluzioni che la tecnica avanza. Educare ad assumere decisioni in contesti di incertezza crescente, superando riduzionismi semplicistici o facili schematismi. L educazione è il primo fattore di trasformazione verso lo sviluppo sostenibile, poiché accresce le capacità delle persone di rendere consapevoli i futuri cittadini del mondo e trasformare le loro visioni della società nella realtà. L educazione promuove i valori, i comportamenti e gli stili di vita richiesti per un futuro sostenibile.
2 L educazione per uno sviluppo sostenibile è un processo attraverso il quale si impara a prendere decisioni che tengono conto del futuro a lungo termine, dell equità, dell economia e dell ecologia di tutte le comunità e aiutano a superare gli egoismi individuali. L educazione costruisce questa capacità di ragionamento orientato al futuro. L educazione ambientale non viene quindi isolata e considerata una disciplina a sé stante, ma viene vista bensì come una disciplina trasversale, presente anche all interno dell educazione alla cittadinanza intesa come capacità di cooperazione, sviluppo di un etica responsabile declinata al dovere di scegliere e agire in modo consapevole: decisioni e scelte che influiscono sulla qualità delle propria e altrui vita. Tutto questo dovrebbe farci meditare sull importanza di un educazione ambientale che faccia riflettere circa la situazione attuale dell ambiente e che, soprattutto, renda possibile un incontro autentico con la natura, quale rivelatrice della nostra vera essenza; ancora un educazione ambientale che permetta agli alunni di sviluppare un pensiero critico e complesso che permetta di confrontarsi con gli altri e di riflettere sulle cose della vita: capacità fondamentali anche nella vita di tutti i giorni e che andranno ad ampliare il bagaglio culturale della persona. Nella scuola primaria italiana, l Educazione Ambientale viene insegnata in modo marginale, senza portare al bambino quell interesse e consapevolezza necessarie a formare un adulto rispettoso dell ambiente in cui vive. OBIETTIVI FORMATIVI Si può quindi affermare che l educazione ambientale equivale a una educazione alla ricerca di una giusta misura del vivere, partendo da una riflessione sul proprio modo di vivere la relazione con l ambiente, giungendo a un incontro autentico con esso, per poter infine apportare cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti quotidiani. L educazione ambientale nella vita moderna assume anche il carattere di educazione allo sostenibilità che implica l educazione alla formazione del pensiero critico e alla costruzione del senso del limite in riferimento all agire quotidiano di ciascuno, oltre che ad alimentare il senso di collettività e responsabilità nei confronti del pianeta nel quale viviamo. In quest ottica, l educazione ambientale promuove specifici aspetti della personalità ed è da intendersi come un educazione permanente della persona: - educazione al conoscere in modo sistemico e di relazioni tra parti, vedendo il territorio come un sistema in cui ogni parte ha un funzione vitale e irrinunciabile, secondo la classica visione ecologica ; - educazione del pensiero: comprendere sempre più profondamente i modi attraverso i quali salvaguardare e sviluppare le risorse di vario tipo presenti in natura, per progettare interventi finalizzati alla soluzione di problemi ambientali e per individuare i canali e le modalità con cui perseguirli. - educazione al sentire: se vogliamo cambiare il modo di rapportarci con l ambiente che ci circonda -naturale o urbano che sia- dobbiamo aprirci a esso e conoscerlo con le nostri parti più profonde e sensibili: solo così potremo porci davanti al creato riscoprendo l incanto di un tramonto sulla città, la poesia in un fiore che sboccia, la gioia nel profumo di un prato in estate, l allegria nel ronzio di un ape. - educazione all agire: proprio perché educazione per definizione implica una ricaduta concreta e diretta, in termini di azione e di comportamento. Non sempre è facile sensibilizzare i bambini a scuola quando a casa gli esempi e le abitudini sono di altro genere. Ma generando in loro le dissonanze cognitive, cioè argomentando, ragionando, problematizzando i comportamenti e le relative conseguenze ambientali per tutti, si può innescare un nuovo circolo vizioso contrario al primo: i genitori sono spesso disponibili ad accogliere i suggerimenti dei piccoli. I bambini che si abituano a separare i rifiuti, a spegnere le luci quando
3 non servono perché, tramite percorsi adeguati, riescono a capirne le ragioni profonde, porteranno con sé queste abitudini negli altri ambienti di vita e durante l arco della loro vita. APRROCCI METODOLOGICI Sul versante della didattica; È fondamentale prevedere un approccio basato su diverse metodologie didattiche, tra cui principalmente: muovere dall ambiente di vita quotidiano dei bambini, dalle loro esperienze e ampliare il loro orizzonte di conoscenze anche verso una prospettiva globale, non semplificata dei problemi, promuovere il punto di vista, le preconoscenze, le esperienze dei bambini, partire da esperimenti: solo partendo dal loro reale modo di porsi si può pensare di poter modificarne i comportamenti inadeguati; favorire l esplorazione e la scoperta diretta dell ambiente, problematizzandolo, per spingere gli alunni a cercare soluzioni anche innovative ai problemi; sviluppare competenze nel pianificare, investigare, raccogliere, documentare, analizzare e presentare dati per aiutare i bambini a capire che la realtà nella quale vivono non è qualcosa di scontato e immodificabile, ma è frutto di decisioni e comportamenti a volte sbagliati e che anche loro possono e hanno diritto di diventare soggetti attivi nella trasformazione del territorio. E per questo indagare comportamenti virtuosi e al contrario, comportamenti scandalosi; apprendere con le tecniche di lavoro in piccoli gruppi, limitando gli interventi frontali per rendere gli alunni artefici e costruttori delle proprie conoscenze; integrare la didattica di classe e del territorio con le risorse offerte da internet e dalle nuove tecnologie; Le piste da proporre dovrebbero promuovere anche un punto di vista interculturale e favorire la cittadinanza attiva, fattori trasversali, questi, che dovrebbero essere il fulcro della didattica contemporanea. PISTE DIDATTICHE Seguono alcuni spunti didattici e proposte di piste didattiche da attuare nella scuola primaria. Progettazione e realizzazione dell orto didattico a scuola Uscite presso boschi, parchi, per la raccolta di materiale abbandonato, con conseguente classificazione dei rifiuti raccolti. Tale attività può essere svolta sotto forma di gara per stimolare ancor più il bambino. Lezioni frontali di educazione ambientale svolte dalla propria insegnante o un docente esterno. La frequenza delle lezioni può essere di circa settimanale, da integrare con le attività all aperto in base alle condizioni climatiche.
4 SCHEDA DEL PROGETTO Durata del progetto 4 Incontri da circa per ogni classe aderente Soggetti Partecipanti Soggetto proponente M5S Obiettivi del progetto L educazione ambientale equivale a una educazione alla ricerca di una giusta misura del vivere, partendo da una riflessione sul proprio modo di vivere la relazione con l ambiente, giungendo a un incontro autentico con esso, per poter infine apportare cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti quotidiani. L educazione ambientale nella vita moderna assume anche il carattere di educazione allo sostenibilità che implica l educazione alla formazione del pensiero critico e alla costruzione del senso del limite in riferimento all agire quotidiano di ciascuno, oltre che ad alimentare il senso di collettività e responsabilità nei confronti del pianeta nel quale viviamo. Ambito territoriale di riferimento Torino e provincia Capacità di coinvolgimento diretto e partecipazione degli utenti finali Incontri frontali e attività che rendono protagonisti i fruitori del progetto Strumenti utilizzati per le attività Supporti informatici, cartacei ed esperienze manipolative, piccoli esperimenti da svolgere in classe. Dotazione di kit per analisi acqua. Termometro digitale, lampade da scrivania. Popolazione target-destinataria Scuola primaria
5 Sviluppo temporale ed operativo del progetto per singola classe Fase di articolazione del progetto 1 incontro 2 incontro 3 incontro 4 incontro Attività previste Proiezione video discussioni in classe Proiezioni video, analisi acqua mediante kit Proiezione video, esperimento su inquinamento Discussione in classe, distribuzione scatole per raccolta differenziata Durata Durata totale del progetto 4 ore a classe Personale necessario per lo svolgimento dell attività progettuale Ruolo rivestito nel progetto Qualifica Tipologia contratto/collaborazione Docente Consulente/Volontario Collaborazione
6 Voci di spesa Materiale tecnico Lampade da ufficio, termometri da laboratorio con sonda, bottiglie di aceto, lievito Totale 120 Euro Spese rimborsi Totale 20 Euro Spese di cancelleria Totale 10 Euro Kit analisi acqua Totale 20 Euro Spese totali per la gestione di un modulo di 4 ore per una classe Totale 170 Euro Totale richiesto per la fruizione del progetto presentato in data 19 Febbraio 2012 all'evento R-day, Euro 170. Si stima in un importo pari a 770 Euro,necessario a far fruire più classi al progetto di Educazione ambientale. L'importo totale richiesto é quindi di 770 Euro é così composto: 170 Euro per l'acquisto del materiale più lo svolgimento di un modulo di 4 ore in una classe, i restanti 600 euro, necessari per l'acquisto di Kit per analisi acqua e spese di cancelleria. I 600 Euro richiesti in più, saranno sufficienti per soddisfare altre 15 classi scolastiche. Durata del progetto, da Marzo 2012 a Giugno 2013, gli importi eventualmente avanzati in caso di non adesione di tutte e 15 le classi verranno restituiti alla segreteria del M5S. Richiesta Totale del progetto 770 Euro, salvo buon fine.
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