L ALTRO SGUARDO.2 DIDATTICA DELL ARTE E ARTI TERAPIE NEI MUSEI MANTOVANI NUOVI SPAZI E PERCORSI DI AGGREGAZIONE NEI LUOGHI DELL ARTE

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1 L ALTRO SGUARDO.2 DIDATTICA DELL ARTE E ARTI TERAPIE NEI MUSEI MANTOVANI NUOVI SPAZI E PERCORSI DI AGGREGAZIONE NEI LUOGHI DELL ARTE MANTOVA, DAL 14 DICEMBRE 2015 AL 18 APRILE 2016

2 INTRODUZIONE Il museo come contenitore di oggetti, di memorie, testimonianze e tracce, ma pure di meraviglie e poi di rispecchiamenti (verso noi stessi, consentendo di vederci in alcuni particolari che non eravamo abituati a notare, ma pure attraverso altri compagni di viaggio, attraverso i quali è possibile definire la nostra identità). Questo è stato il primo corso L'altro sguardo attuato con la partecipazione attiva di operatori museali, insegnanti ed educatori attivi nel campo sociale, riabilitativo e terapeutico. La modalità è stata quella di integrare le esperienze operative tipiche dei laboratori di arte terapia a suggestione iconografica, con gli approfondimenti teorici sui nuovi modelli di approccio al museo, con particolare riguardo a fasce di utenza tradizionalmente poco considerate, come pazienti, diversamente abili, ragazzi cosiddetti difficili, non vedenti ecc. Questo nuovo ciclo di incontri vuole rappresentare un approfondimento del precedente percorso con alcune novità: avrà due argomenti principali e un'attenzione ancor più marcata verso queste fasce marginali, attraverso una modalità maggiormente integrata fra operatori ed utenti, prevedendo alcuni incontri in collaborazione con i servizi dell'asl mantovana. Il Museo come luogo dove è possibile perdersi e ritrovarsi, utilizzando percorsi impensabili; questo sarà l'iniziale trattazione del nuovo ciclo di incontri che avrà come filo conduttore il labirinto. Mentre il secondo protagonista sarà il fiume: IL LABIRINTO è dalla notte dei tempi uno degli archetipi figurativi maggiormente presenti nella storia dell'uomo, presente in diverse civiltà ed epoche. Può essere un allegoria dei poteri della forma, in grado di padroneggiare tempo e spazio. Al di là delle molteplici interpretazioni, l emblema del labirinto e il relativo mito restano un esperimento dell uomo che vuole con fermezza conoscere e spiegare, incuriosirsi e perseverare nella ricerca. Un gioco, quindi, che ha come scopo il desiderio di racchiudere una parte del comprensibile in un simbolo e di trovare un'uscita affrontando l'ignoto per spingersi anche oltre. Su questa tematica ci si confronterà in 6 incontri presso la Galleria del Premio Suzzara, di cui 3 aperti ad operatori (altri labirinti) e 3 con un gruppo misto comprendente anche pazienti psichiatrici (uscire dal labirinto) e infine in 2 incontri programmati a Mantova (il museo di Babele). Scorrere, percorrere, guadare, navigare, nuotare, arginare sono azioni che rimandano inevitabilmente ad una sensibilità del mondo molto più antropologica che psicologica. IL FIUME è acqua e l acqua è vita. Tutte le grandi città dell antichità (e le civiltà corrispondenti) sono sorte nei pressi di un fiume. Riusciremmo ad immaginarci Verona senza l Adige, Firenze senza l Arno, Roma senza il Tevere o Mantova senza il Mincio e la prossimità dello stesso Po? Presumibilmente, la natura essenzialmente vitale dell acqua ha spinto l uomo ad attribuire al fiume significati universali e a riconoscere in esso un autentico archetipo. L acqua è versatile ma pure ambigua, perché si adegua a qualsiasi contenitore e si relaziona con gli altri elementi a volte in modo armonico, altre in modo conflittuale. E un forte conduttore non solo di elettricità ma di umori, credenze, paure e speranze. In ciò rappresenta un buon contenitore delle nostre interpretazioni proiettive. D altronde noi tutti ci siamo sviluppati avvolti da un liquido e la nascita stessa può considerarsi come l affioramento dal corpo generante a quello generato, da un identità indistinta ad una propria. Analogamente al labirinto, il fiume, può essere inteso come un vero e proprio pattern figurativo e dal punto di vista simbolico può intendersi come una forma ricorrente ed altamente metaforica. Seguendo una visione intrapsichica e terapeutica, ma anche educativa, è possibile ricondurre questa raffigurazione alla presenza di un processo di trasformazione. Gli incontri previsti su questa tematica si terranno principalmente in luoghi della provincia caratterizzati dalla presenza di fiumi e di musei significativi, quali Suzzara, S. Benedetto Po, Revere, Rivalta, Le Grazie. In alcuni casi navigandoci letteralmente accanto. Del resto, Panta Rei...

3 PROGRAMMA Lunedì 14 dicembre 2015 ore Presentazione animata della rassegna Mantova, Palazzo della Cervetta (F.Zaltieri Assessore Cultura prov. di Mantova, R.Zaldini Assessore Cultura Comune di Suzzara, C. Coppelli, M.Sbravati). Primo ciclo: ALTRI LABIRINTI ore Aperto a operatori museali, socio sanitari ed educativi Lunedì 11 gennaio 2016: DENTRO IL LABIRINTO (C. Coppelli, M. Panizza). Lunedì 18 gennaio 2016: DOVE TUTTO E POSSIBILE (C. Coppelli, L. Curcio) Lunedì 25 gennaio 2016: IMPASTO (M. Panizza, C. Cavalli, conclusioni C. Coppelli) Secondo ciclo: USCIRE DAL LABIRINTO ore ( ) Per operatori e utenti dei servizi di salute mentale Lunedì 1 febbraio 2016: PERDERSI NEL BOSCO (C. Coppelli, S Fabbrocino) Lunedì 8 febbraio 2016: PERCORSI, TRAIETTORIE E VIE DI FUGA (C. Cavalli, L. Curcio) Lunedì 15 febbraio 2016: DEDALI D ACQUA (C. Coppelli)

4 Terzo ciclo: IL MUSEO DI BABELE ore Aperto a operatori museali, socio sanitari ed educativi ( ) Lunedì 22 febbraio 2016: Mantova, San Sebastiano (C.Coppelli, B. Alfieri) Lunedì 29 febbraio 2016: Restituzione delle esperienze per operatori Mantova, Palazzo della Cervetta (C. Moretti, C. Coppelli) SUL FIUME ore Lunedì 7 marzo 2016: IL MULINO DEL PO Revere (C.Coppelli, F. Chelini) Lunedì 14 marzo 2016: ARGINI DELL ARTE San Benedetto, Museo del Polirone (F.Guidetti, C. Coppelli, G. Gabrielli) Lunedì 21 marzo 2016: SCONFINAMENTI Mantova, Palazzo della Cervetta, Sconfinamenti (C. Coppelli) Lunedì 4 aprile 2016: PANTA REI Da Rivalta alle Grazie in barca (M.Panizza, C. Cavalli, C. Coppelli) Lunedì 11 aprile 2016: FIUMI DI PAROLE In barca con sorpresa CHIUSURA A MANTOVA Lunedì 18 aprile 2016: Palazzo della Cervetta Il delta dell'arte: foci, estuari ed altre possibilità di sbocchi.

5 Coordinamento organizzativo: MOIRA SBRAVATI - GIANFRANCO FERLISI Coordinatori del Sistema provinciale dei Musei e dei Beni Culturali mantovani MARCO PANIZZA Curatore responsabile della Galleria del Premio Suzzara Coordinamento scientifico: CARLO COPPELLI Fra i docenti fondatori della scuola triennale di Arte Terapia della Cittadella di Assisi. Docente di discipline plastiche, arteterapeuta. Collaboratori e conduttori dei laboratori BENEDETTA ALFIERI Artista, già formatrice, si occupa di progettazione per la cultura. CLAUDIO CAVALLI Collaboratore per la didattica della Galleria del Premio Suzzara. FRANCESCA CHELINI Educatrice in ambito psichiatrico, operatrice museale, guida turistica LUIGI CURCIO Arte terapeuta, operatore della didattica dell arte. SONIA FABBROCINO Esperta di didattica dell arte contemporanea ed arte terapeuta. GIORGIO GABRIELLI Marionettista, burattinaio, scenografo ed autore. CRISTINA MORETTI Consulente museale specializzata in pedagogia del patrimonio e didattica museale. MARCO PANIZZA Curatore responsabile della Galleria del Premio Suzzara

6 ( ) Incontri con selezione di operatori iscritti Per partecipare al programma di incontri è necessario iscriversi entro il Non sono assolutamente necessarie abilità o competenze artistiche. Verranno rilasciati attestati di partecipazione al corso. PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: Ufficio Musei e Sistema museale Provincia di Mantova Moira Sbravati moira.sbravati@provincia.mantova.it Gianfranco Ferlisi gianfranco.ferlisi@provincia.mantova.it