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1 Ai sensi dell art. 10 della L.R. 3/94, ai fini del finanziamento regionale, le Province presentano alla Giunta Regionale il Programma Annuale di Gestione provinciale che comprende gli interventi per la gestione faunistica del territorio necessari per l attuazione del piano faunistico regionale, con la specifica indicazione di quelli da realizzare mediante i comitati di gestione degli ATC. I progetti proposti, allegati alla Delibera di Giunta Provinciale n. 411 del 11/12/2008, consistono in: 1. Progetto per la realizzazione di interventi di miglioramento ambientale finalizzati all incremento della fauna selvatica e alla valorizzazione del territorio anno 2009; 2. Progetto per la realizzazione di interventi di miglioramento ambientale finalizzati all incremento della fauna selvatica e alla valorizzazione del territorio Ambiti Territoriali di caccia anno 2009; 3. Progetto per la gestione degli interventi di tutela negli istituti a divieto di caccia della Provincia di Lucca; 4. Progetto per il soccorso alla fauna selvatica in difficolta'; 5. Progetto per la gestione faunistico venatoria del capriolo nell ATC Lucca 11 e nell ATC Lucca 12 stagione venatoria ; 6. Fondi per la gestione delle istituende zone di ripopolamento e cattura; 7. Dotazione di personale tecnico da parte degli Ambiti Territoriali di Caccia per l istruttoria e la verifica tecnica degli interventi di cui all art. 48 della L.R. 3/94; 8. Progetto per la reintroduzione della coturnice (Alectoris graeca) in zona appenninica Oasi Montevecchio Orecchiella; 9. Tabellazione del divieto di caccia nelle aree boscate percorse dal fuoco; 10. Fondo per la gestione degli istituti faunistici in collaborazione con le Comunita Montane. Di seguito viene fornita una descrizione dei singoli progetti. Progetto n. 1 PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE FINALIZZATI ALL INCREMENTO DELLA FAUNA SELVATICA E ALLA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO ATTUAZIONE ANNO 2009 Anche questo anno l Amministrazione provinciale intende attivare un Bando di Miglioramenti Ambientali per gli istituti del Piano Faunistico Venatorio provinciale come previsto dalla L.R. 3/94. Questo Bando permette la fruizione, da parte di proprietari o conduttori di terreni agricoli ricadenti all interno degli istituti di competenza provinciale, di contributi in conto capitale per la realizzazione di interventi per la valorizzazione del territorio, l incremento della fauna selvatica e il ripristino degli equilibri naturali. Le tipologie degli interventi previsti nel Bando che si pone in approvazione rimangono, anche per questo anno, invariate. Tutti gli interventi proposti mirano a coadiuvare le operazioni di ripopolamento o di reintroduzione di piccola selvaggina stanziale, che, ormai sempre più utilizzate, possono avere riscontro positivo solo se condotte con opportuni criteri di gestione faunistica che prevedano la contemporanea realizzazione di miglioramenti ambientali che abbiano come risultato il miglioramento della produttività naturale della fauna così da determinare la sopravvivenza e l auto mantenimento delle popolazioni selvatiche. Con il Bando di questa annualità viene data la possibilità anche a proprietari o conduttori di terreni agricoli ricadenti all interno delle istituende Zone di Ripopolamento e Cattura Farneta e Piazza al Serchio, Sant'Anastasio, Colognola, S. Michele, Castelvecchio e Forcola di presentare entro il

2 15 settembre 2009 domanda per l accesso ai contributi ivi previsti. In questo caso viene data la possibilità di presentare domande relative alle seguenti tipologie di interventi: Semina di colture per l alimentazione della piccola fauna selvatica semine autunnali Recupero incolti e cespugliati se associato al precedente. In tali zone, già provvisoriamente chiuse alla caccia, in previsione della definitiva istituzione a ZRC sono state effettuate operazioni di ripopolamento con piccola fauna stanziale. Pertanto è stato reputato opportuno estendere anche per i terreni ricadenti all interno di tale area la possibilità di accedere ai finanziamenti per l attuazione di miglioramenti ambientali in maniera da aumentare la diversità ambientale e le fonti alimentari ivi presenti a tutto vantaggio delle popolazioni animali delle quali si cerca di aumentare la densità. Progetto n. 2 PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE FINALIZZATI ALL INCREMENTO DELLA FAUNA SELVATICA E ALLA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA ANNO 2009 Con la modifica dell articolo 50 della L.R. 3/94 ai sensi dell art. 4 della L.R. n 18 del 28/04/2008 le Province destinano, nella predisposizione dei programmi annuali di gestione provinciale, una quota delle risorse agli interventi di cui agli art. 46 e in particolare art. 48 Utilizzazione dei territori agricoli ai fini della gestione programmata della caccia della L.R. 3/94. Dall entrata in vigore della L.R. 3/94 ogni anno gli Ambiti Territoriali di Caccia, ai sensi degli artt. 46, 48 e 50, predisponevano un Bando di accesso ai contributi previsti per interventi di miglioramento ambientale finalizzati all incremento della fauna selvatica e alla valorizzazione del territorio. Tali Bandi erano predisposti seguendo dei criteri determinati dall Amministrazione Provinciale e in particolare, con l approvazione (Del. C.P. n 124/A del 30/11/06) del Piano Faunistico Provinciale seguendo i Criteri per la corresponsione degli incentivi in favore dei proprietari o conduttori dei fondi rustici, singoli o associati e i Criteri attuativi per gli interventi di miglioramento ambientale di competenza degli Ambiti Territoriali di Caccia (art. 48 L.R. 3/94) in esso previsti. Pertanto anche per l annualità 2009 sarà resa disponibile una quota parte dei fondi introitati dalla Regione Toscana per la realizzazione, sul territorio a gestione programmata della caccia, di interventi di miglioramento ambientale finalizzati ad incrementare la fauna selvatica e a valorizzare il territorio. Assicurare, nel tempo, la prosecuzione di tali interventi è da ritenersi fondamentale nelle mire di attuare una proficua gestione faunistica del territorio. Progetto n. 3 PROGETTO PER LA GESTIONE DEGLI INTERVENTI DI TUTELA NEGLI ISTITUTI A DIVIETO DI CACCIA DELLA PROVINCIA DI LUCCA In una strategia globale di gestione del territorio un aspetto importante che deve essere tenuto in debito conto è quello legato all impatto delle popolazioni di animali selvatici sulle colture agricole. In alcuni casi lo sviluppo così rapido ed articolato di alcune specie, in particolare del cinghiale, in forza delle trasformazioni ambientali, ha portato ad uno squilibrio dell ecosistema e delle popolazioni animali in esso presenti, creando conflitti fra mondo venatorio e mondo agricolo. Si è posta pertanto la necessità di adottare misure per salvaguardare e tutelare da un lato le popolazioni di fauna selvatica, dall altro gli ecosistemi naturali e le attività antropiche, mediante interventi che comprendono la corresponsione di indennizzi economici a coloro che hanno subito danni da fauna

3 selvatica e la messa in opera di metodi di prevenzione del danno. Per questo fine, nel corso di questi ultimi anni, l Amministrazione Provinciale si è adoperata per incentivare l utilizzo, da parte degli agricoltori, di metodi di prevenzione delle colture in particolare dalla specie cinghiale che in Provincia di Lucca rappresenta la specie che maggiormente esercita un impatto sulle attività agricole, costituendo causa di conflitto fra mondo venatorio e agricolo. Dal momento che la Legge Regionale 3/1994 all art. 47c. 9 prevede che i danni causati da specie animali nelle aree costituite in divieto di caccia non sono ammessi a risarcimento, si vede la necessità di costituire un fondo destinato al risarcimento e prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica in tali aree, gestite dalla Provincia, e dalle specie protette all interno del territorio a caccia programmata. Progetto n. 4 PROGETTO PER IL SOCCORSO ALLA FAUNA SELVATICA IN DIFFICOLTA' Secondo il disposto dell'art. 38) della L.R 3/94 Spetta alla Provincia competente per territorio provvedere al ricovero della (suddetta) fauna selvatica presso centri specializzati di recupero o servizi veterinario e a provvedere alla successiva liberazione, una volta accertata la completa guarigione. E d'altro canto prosegue : La Regione o le Province possono stipulare apposite convenzioni con centri specializzati per il recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà, anche al fine di favorirne il funzionamento per gli scopi di cui al presente articolo. La Provincia di Lucca in adesione a tale precetto ha da anni dato vita ad una struttura denominata Centro La Civetta attraverso il quale ha operato in Convenzione con l'azienda Ausl n 12 Versilia per il soccorso, la cura e la reintroduzione in natura della fauna selvatica rinvenuta sull'intero territorio provinciale. A partire dal corrente anno anche al fine di consentire un miglior funzionamento delle attività previste dall'art. 38 della L.R. 3/94 si è proceduto a dare vita ad una nuova struttura più complessa e che investe sia l'ente Pubblico che l'associazionismo no profit del settore. Con la Delibera G.P. N 314 del 28/10/2008 la Provincia di Lucca ha approvato un Protocollo d'intesa con l'azienda Ausl n 12 della Versilia, l'associazione Uovo di Colombo e l'associazione L'Assiolo per il soccorso alla fauna selvatica ferita o in difficoltà. Tale Protocollo d'intesa rende possibile fornire un servizio tempestivo, professionalmente competente e aggiornato con una particolare cura verso la fase di riabilitazione dei soggetti convalescenti e quindi migliori risultati in termini di efficienza ed efficacia nello svolgimento dei compiti affidati dal Legislatore. Parallelamente si rende necessario potenziare tutte le strutture di accoglienza sia sul versante dell'avifauna che su quello degli ungulati con la creazione di strutture adeguate presso i nuovi soggetti coinvolti con il potenziamento dell'accoglienza su 24 ore per ogni giorno dell'anno sino alla predisposizione di voliere in grado di consentire prove di volo e predazione prima della reimmissione in natura. Per gli interventi di cui sopra si prevede un onere finanziario di Euro ,00 da corrispondersi anche in più esercizi ai sensi del Protocollo d'intesa già sopra richiamato. Progetto n. 5 PROGETTO PER LA GESTIONE FAUNISTICO VENATORIA DEL CAPRIOLO NELL ATC LUCCA 11 E NELL ATC LUCCA 12 STAGIONE VENATORIA 2009/2010 Il quadro faunistico provinciale nel volgere di questi ultimi anni è mutato con la scomparsa o drastica riduzione delle specie maggiormente legate al mondo agricolo e l incremento e espansione

4 territoriale di quelle specie legate agli ambienti forestali come gli Ungulati. Sul territorio provinciale sono presenti oltre al cinghiale, popolazioni stabili di capriolo, cervo, daino e muflone. La specie più diffusa è il cinghiale che occupa oltre il 92 % del territorio provinciale, seguita dal capriolo (oltre il 40 %). Ciascuna specie animale, in virtù delle proprie caratteristiche ecologiche e comportamentali ed anche ciascuna popolazione, in virtù del tipo di ambiente nella quale essa vive, richiede modalità gestionali diverse. Per quanto concerne i cervidi e i bovidi, il migliore strumento di gestione faunistica in grado di assicurare nel tempo una presenza equilibrata è rappresentato dalla caccia di selezione, che costituisce una caccia programmata effettuata con metodi selettivi, a soggetti individuabili secondo classi di sesso/età, assegnati secondo un piano di prelievo commisurato alla struttura ed alle caratteristiche quantitative di una popolazione, redatto a seguito di censimenti. Con questo progetto, da finanziare agli Ambiti Territoriali di Caccia, si vuole dare continuità al lavoro di conoscenza, monitoraggio e gestione delle popolazioni di capriolo presenti in Provincia di Lucca. Sulla base dei dati di censimento verrà elaborato il piano di prelievo con indicazione per ciascun distretto del numero complessivo di capi da abbattere e la loro ripartizione in classi di sesso e di età. Al termine della stagione venatoria verrà effettuata l analisi dei capi abbattuti (stima dell età attraverso l analisi delle tavole dentarie e la sezione di molari e raccolta ed elaborazione dei dati morfometrici e dei tratti riproduttivi delle femmine), i cui risultati saranno illustrati dagli Ambiti Territoriali di Caccia in una relazione tecnico scientifica inerente a tutti gli obbiettivi proposti, completa di relative cartografie La spesa prevista per finanziare i progetti presentati dagli Ambiti Territoriali di caccia Lucca 11 e Lucca 12 ammonta complessivamente a ,80. Progetto n. 6 FONDI PER LA GESTIONE DELLE ISTITUENDE ZONE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA Il Piano Faunistico Provinciale approvato con Del. C.P. n 124/A del 30/11/06 ha previsto l istituzione di cinque Zone di Ripopolamento e Cattura nella Provincia di Lucca. A tutt oggi sono in via di istituzione due ZRC attualmente sottratte all esercizio della caccia con l art. 33 della L.R. 3/94. La provvisoria chiusura alla caccia di tali zone si è resa necessaria al fine di non vanificare gli interventi di ripopolamento che vi sono già stati effettuati in previsione della istituzione quale ZRC. Le Zone di Ripopolamento e cattura sono destinate alla riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale e alla cattura della stessa per l immissione e il suo irradiamento sul territorio, in tempi e condizioni utili all ambientamento, fino alla ricostituzione e alla stabilizzazione della densità faunistica ottimale per il territorio. Oltre che per queste finalità, le ZRC sono istituite anche per la salvaguardia, la sosta durante la migrazione, lo sviluppo e la riproduzione di soggetti appartenenti a specie migratrici, anche attraverso il miglioramento delle caratteristiche ambientali del territorio. Al fine di mettere in atto tutte le misure di gestione necessarie alla piena attuazione delle finalità istitutive delle ZRC è necessario prevedere la costituzione di un fondo economico come previsto dall art. 23 della Del. C. n 292/1994.

5 Progetto n. 7 DOTAZIONE DI PERSONALE TECNICO DA PARTE DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA PER L ISTRUTTORIA E LA VERIFICA TECNICA DEGLI INTERVENTI DI CUI ALL ART. 48 DELLA L.R. 3/94 Si prevede la creazione di un fondo per la corresponsione di un contributo agli Ambiti Territoriali di Caccia affinché si dotino di personale Tecnico per l istruttoria e la verifica tecnica della pratiche di miglioramento ambientale di cui all art. 48 della L.R. 3/94. Ogni anno gli Ambiti Territoriali di Caccia emanano un Bando per accedere ai contributi previsti dall art. 48 della L.R. 3/94 per la realizzazione di miglioramenti ambientali. Le numerose domande che annualmente pervengono devono essere istruite sulla base dei Criteri per la corresponsione degli incentivi in favore dei proprietari o conduttori dei fondi rustici, singoli o associati e i Criteri attuativi per gli interventi di miglioramento ambientale di competenza degli Ambiti Territoriali di Caccia (art. 48 L.R. 3/94) previsti all interno del Piano Faunistico Provinciale approvato con Del. C.P. n 124/A del 30/11/06. Successivamente deve essere verificata l effettiva realizzazione dell intervento e la buona riuscita ai fini faunistici. L introduzione di una figura tecnica che si avvalga anche degli strumenti di georeferenziazione permette di avere un quadro tecnico preciso e puntuale di tutti gli interventi. Sarà pertanto possibile avere dati, anche in tempo reale, che potranno essere utilizzati efficacemente all interno di una gestione generale del territorio. Progetto n. 8 PROGETTO PER LA REINTRODUZIONE DELLA COTURNICE (ALECTORIS GRAECA) IN ZONA APPENNINICA" OASI MONTEVECCHIO ORECCHIELLA. L Amministrazione Provinciale di Lucca ha approvato, con D.D. 316/2008, un Progetto, presentato dalla Comunità Montana della Garfagnana, per la reintroduzione della coturnice (Alectoris graeca) in zona appenninica Oasi di Montevecchio Orecchiella. Il Progetto ha visto il rilascio, dopo un periodo di pre ambientamento in apposite strutture site in loco, di alcune decine di esemplari di Alectoris graeca. Le coturnici così liberate vengono quindi monitorate con censimenti a vista e al canto e con appositi censimenti con cani da ferma. Ad oggi la positiva riuscita del Progetto permette di programmare nel tempo altre liberazioni di esemplari di Coturnici al fine di costituire nuclei autoriproducentesi dai quali gli individui possano irradiarsi nel territorio circostante. Al fine di avere un quadro più dettagliato e scientificamente più preciso degli spostamenti delle brigate, specialmente in presenza di neve, è necessario dotare gli individui di radiocollari mediante i quali poter monitorare la poro posizione tramite radio trekking. A tale scopo la Comunità Montana si è resa disponibile alla prosecuzione del Progetto per la reintroduzione della Coturnice in zona appenninica Oasi Montevecchio Orecchiella con utilizzo di radio trekking. La Provincia di Lucca intende finanziare la prosecuzione di tale progetto riconoscendone l alto valore conservazionistico. Progetto n. 9 TABELLAZIONE DEL DIVIETO DI CACCIA NELLE AREE BOSCATE PERCORSE DAL FUOCO. La Legge Regionale n 01/2003 ha introdotto una serie di modifiche alla Legge Regionale n 39/2000 che tra l altro incidono su competenze in materia di individuazione e tabellazione delle superfici boscate percorse dal fuoco.

6 In particolare gli articoli 70 bis e 70 ter della L.R. 39/2000 così come modificati dalla sopracitata L.R. 1/03 individuano rispettivamente i compiti delle Province e dei Comuni. Tra gli adempimenti posti in capo alla Provincia vi è in particolare quello derivante dal comma 2) dell art. 70 bis che prevede la tabellazione delle aree per il divieto di caccia per il periodo di anni 5. Il Progetto attraverso un approccio multidisciplinare tecnico amministrativo intende procedere alla redazione degli atti amministrativi relativi alla previsione del divieto di caccia, al rilievo delle aree boscate sulla base delle indicazioni pervenute dai Comuni e dal Corpo Forestale dello Stato, agli atti di affidamento delle forniture e prestazioni di servizio necessarie per la materiale apposizione delle tabelle medesime. Poiché secondo il disposto del comma 2) dell art. 70 bis) della L.R. 39/2000 le Province debbono provvedere alla tabellazione delle aree soggette ai divieti utilizzando le risorse finanziarie di cui all art. 50 lettera d) della L.R. 3/94 e successive modifiche ed integrazioni il presente Progetto intende reperire le risorse destinate appunto agli affidamenti delle forniture e prestazioni di servizio necessari alla realizzazione del Progetto. Conformemente a quanto già realizzato negli anni passati si intende provvedere alla tabellazione dei boschi percorsi dal fuoco avvalendosi per quanto possibile delle Convenzioni già attivate con le Comunità Montane presenti sul territorio provinciale. Progetto n. 10 FONDO PER LA GESTIONE DEGLI ISTITUTI FAUNISTICI IN COLLABORAZIONE CON LE COMUNITA MONTANE Il Piano Faunistico Venatorio prevede una serie di Istituti Faunistico Venatori e strutture pubbliche (Oasi e Zone di protezione, Zone di ripopolamento e cattura, centri di riproduzione della fauna allo stato naturale, ecc..) destinati al rifugio, riproduzione delle specie migratorie, nonché all insediamento, incremento ed irradiamento naturale delle specie stanziali. L approfondirsi delle conoscenze e la volontà di razionalizzare gli interventi previsti dal Piano Faunistico stanno ponendo in luce la necessità di operare per un effettivo e tangibile sostegno di detti Istituti e strutture pubbliche, coinvolgendo il più possibile, in una visione decentrata ed insieme articolata degli interventi, gli Enti Locali, quali le Comunità Montane. In questo senso e solo a titolo di esempio si fa notare come accanto ad Istituti a gestione diretta come l Oasi dell Orecchiella si sono creati Istituti come l Oasi faunistica dell Orrido di Botri e del Balzo Nero o il Centro di Produzione Selvaggina allo Stato Naturale di Colle Fobia affidati alla gestione di una Comunità Montana. L accantonamento di un Fondo apposito nel Programma Annuale di Gestione presentato ai sensi dell art. 50 lettera d) della L.R. 3/94 risponde dunque alle esigenze di garantire nel tempo una gestione che assicuri funzionalità e risultati a tutti gli Istituti faunistici presenti nella Provincia di Lucca. I fondi andranno dunque in parte anche a coprire le spese necessarie a realizzare interventi di manutenzione ordinaria, di ripopolamento e monitoraggio delle specie introdotte quali ad esempio la starna. Naturalmente detti interventi saranno condotti in stretta sinergia con i miglioramenti ambientali al fine di consentire il miglior acclimatamento possibile delle specie introdotte da conseguirsi anche attraverso l applicazione di opportune metodiche di ambientamento.

7 PROGRAMMA ANNUALE DI GESTIONE 2008 N. Progetti Importo in 1 Progetto per la realizzazione di interventi di miglioramento ambientale finalizzati all incremento della fauna selvatica e alla valorizzazione del territorio anno ,00 2 Progetto per la realizzazione di interventi di miglioramento ambientale finalizzati all incremento della fauna selvatica e alla valorizzazione del territorio Ambiti Territoriali di caccia anno ,00 3 Progetto per la gestione degli interventi di tutela negli istituti a divieto di caccia della Provincia di Lucca ,00 4 Progetto per il soccorso alla fauna selvatica in difficolta' ,00 5 Progetto per la gestione faunistico venatoria del capriolo nell ATC Lucca 11 e nell ATC Lucca 12 stagione venatoria ,80 6 Fondi per la gestione delle istituende zone di ripopolamento e cattura ,97 7 Dotazione di personale tecnico da parte degli Ambiti Territoriali di Caccia per l istruttoria e la verifica tecnica degli interventi di cui all art. 48 della L.R. 3/ ,00 8 Progetto per la reintroduzione della coturnice (Alectoris graeca) in zona appenninica" Oasi Montevecchio Orecchiella , Tabellazione del divieto di caccia nelle aree boscate percorse dal fuoco Fondo per la gestione degli istituti faunistici in collaborazione con le Comunita Montane , ,00 Totale ,77

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