PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE
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1 PROVINCIA DI COSENZA SERVIZIO CACCIA E PESCA... PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE PARTE QUARTA : FAUNISTICA (Art. 25, comma 2, R.R. del 04/08/2008 n. 3 e ss.mm.ii.) Arch. Anna Aiello, Dott. Ing. Giacomo Martirano Progettisti Dott. Giuseppe Fiordalisi Funzionario Provincia di Cosenza Coordinatore gruppo di progettazione Dott. Lorenzo Vitari Funzionario Servizio Caccia e Pesca Provincia di Cosenza Responsabile del Procedimento Versione definitiva del 20 maggio 2011
2 A seguito dell espletamento dell intero iter procedurale, previsto dal Regolamento Regionale n. 3 del 04/08/2008 e ss.mm.ii., in ordine alla Valutazione Ambientale Strategica della Pianificazione Faunistico Venatoria Provinciale - quinquennio 2009 / predisposta dal Servizio Caccia e Pesca della Provincia di Cosenza, l Autorità Competente Regionale con Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento all Ambiente n del ha reso, ai sensi dell art. 25 comma 1 del precitato R.R. 3/2008, il proprio motivato parere che è risultato essere: - positivo circa la compatibilità ambientale; - favorevole circa la valutazione d incidenza ma alle condizioni elencate nel prospetto di seguito riportato: 1 Nelle more di attuazione dei Piani di Gestione delle ZPS della Provincia di Cosenza, ai sensi del D.M Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione Speciale (ZPS) dovranno essere applicate le opportune misure di tutela e di conservazione, nelle ZPS, idonee a garantire la protezione e la tutela delle specie di fauna selvatiche ponendo il divieto all esercizio dell attività venatoria alle specie indicate nel D.M. Andrà posta particolare attenzione, attraverso attività di controllo e sorveglianza costante e continuativa svolta dal personale di vigilanza dell Ente Provincia, soprattutto nei territori della Zona di Protezione Speciale IT Alto Ionio Cosentino, l unica tra le ZPS della Provincia di Cosenza a non trovare coincidenza con i Parchi e che è stata inclusa quale oggetto di indagine nello studio Piani dei Siti Natura 2000 effettuato dall ISPRA - Provincia di Cosenza I controlli delle popolazioni di Volpe e di specie di Corvidi non dovranno essere effettuati, per come riportati nelle tabelle di pagina 149 e di pagina 150 dello studio di incidenza. Sia garantita l attività di recupero, detenzione temporanea, cura e reintroduzione nel territorio della fauna selvatica in difficoltà (art. 3 comma 8 L.R. 9/96) Dovranno essere sottoposte a Valutazione di Incidenza le previsioni di istituzione di aziende faunistico venatorie e le richieste di ampliamenti delle stesse in siti contermini alle aree della Rete Natura
3 5 Pur ritenendo nel complesso idoneo il sistema di monitoraggio proposto dal Rapporto Ambientale esso dovrà essere oggetto di modifiche ed adeguamenti sulla base della disponibilità di nuovi dati e nella necessità di migliorare l efficacia del sistema stesso. 6 Venga rispettato quanto previsto dagli art. 17 Informazione sulla decisione e art. 18 Monitoraggio del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii. e dagli art. 26 e art. 27 del R.R. n. 3/2008 e ss.mm.ii. Alla luce del motivato parere espresso dall Autorità Ambientale Regionale e ritenuto di dover procedere, ai sensi dell art. 25 comma 2 del precitato R.R. n 3 / 2008, alla revisione della pianificazione faunistica preliminare, la medesima pianificazione è da intendersi modificata ed integrata per come di seguito riportato: a) In relazione alla condizione 1, alla fine del paragrafo 3.7.3, denominato ZPS, della pianificazione faunistica è aggiunto ad integrazione il seguente capoverso: - Per quanto riguarda la ZPS Alto Jonio Cosentino, poiché unica delle ZPS della Provincia di Cosenza il cui territorio non trova coincidenza con il territorio dei Parchi ed in quanto inclusa, quale oggetto di approfondita indagine, nello studio Piano dei Siti Rete Natura 2000 condotto dall Ispra- Settore Ambiente Provincia di Cosenza, si applicano integralmente tutte le opportune misure di tutela e di conservazione, idonee a garantire la protezione e la tutela delle specie di fauna selvatica, così per come previste, in rapporto alla specificità della zps, dal Decreto Ministeriale del 17 ottobre 2007 n. 184 avente ad oggetto Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a zone speciali di conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale (zps). In particolare nella ZPS 3
4 Alto Jonio Cosentino è posto divieto all esercizio dell attività venatoria alle specie riportate nel D.M. di cui sopra. Inoltre, durante il periodo della stagione venatoria su tutto il territorio della Zps saranno incentivati in via continuativa i servizi di controllo e di sorveglianza da parte degli agenti della Polizia Provinciale e delle guardie venatorie volontarie. b) In relazione alla condizione 2), nel precisare che la pianificazione preliminare non ha specificamente previsto attività di controllo della densità delle volpi attraverso interventi sulle tane in periodo riproduttivo come pure non ha previsto attività di controllo della densità dei corvidi attraverso la cattura con trappole e che tali tipologie di attività sono state correttamente valutate ai fini della loro significatività di incidenza negativa nel paragrafo , denominato Incidenze, in caso di una loro ipotetica attuazione, si da atto che : - Per evitare possibili impatti negativi sull avifauna in insediamento e nidificante non saranno effettuati controlli della densità di volpi attraverso interventi sulle tane in periodo riproduttivo; - Per eliminare ogni fattore di incidenza negativa sui rapaci ( Pellegrino, Lanario, Astore ) non saranno effettuati controlli della densità di corvidi attraverso la cattura mediante trappole. - Per controlli della densità delle volpi e dei corvidi che si dovessero rendere necessari, gli stessi verranno effettuati secondo le indicazioni metodologiche fornite dall ISPRA, autorità deputata alle relative autorizzazioni. c) In relazione alla condizione 3), si riconferma integralmente quanto riportato nella pagina 76 del paragrafo della pianificazione faunistica preliminare, ovvero: 4
5 - La Provincia per attendere all attività di recupero, detenzione temporanea, cura e reintroduzione della fauna selvatica in difficoltà ( art.3 comma 8 L.R. 9/96 ) continuerà ad operare in convenzione con il Centro Recupero Animali Selvatici ( CRAS ), unico istituto di tale tipologia esistente sul territorio provinciale. Esso ha sede in contrada Lacone del Comune di Rende e nel suo interno è stato realizzato anche il Centro Recupero Uccelli Acquatici ( CRUA ). d) In relazione alla condizione 4), nel paragrafo 3.7.9, denominato Aziende Faunistico Venatorio Aziende Agrituristico - Venatorie, della pianificazione faunistica, in particolare alla fine del sottoparagrafo Linee guida per la costituzione e la gestione delle aziende faunistico venatorie e rispettivamente alla fine del sottoparagrafo Linee guida per la costituzione e la gestione delle aziende agrituristiche venatorie sono aggiunti ad integrazione i seguenti capoversi: - La costituzione di nuove aziende faunistico venatorie e le richieste di ampliamento delle stesse in aree contermini ai siti della Rete Natura 2000 dovranno, in via preliminare, essere sottoposte a Valutazione d Incidenza. - La costituzione di nuove aziende agroturistico venatorie e le richieste di ampliamento delle stesse in aree contermini ai siti della Rete Natura 2000 dovranno, in via preliminare, essere sottoposte a Valutazione d Incidenza. e) In relazione alla condizione 5), fermo restando quanto riportato nel paragrafo 8.1 del rapporto ambientale, si dà atto che : - Il sistema di monitoraggio così come proposto nel rapporto ambientale sarà oggetto di adeguamenti e, se del caso, di aggiustamenti a seguito 5
6 della disponibilità di nuovi dati ovvero in caso di necessità per migliorare l efficacia del sistema stesso. f) In relazione alla condizione 6), si dà conferma degli obblighi derivanti dagli articoli 17 e 18 del D.Lgs 152/2006 e dagli art. 27 Informazione sulla decisione e 28 Monitoraggio del R.R. 3 / 2008 e ss.mm. ii. ; in particolare: - La decisione finale sarà pubblicata sul BUR Calabria con indicazione della sede ove è possibile prendere visione della pianificazione e di tutta la documentazione oggetto dell istruttoria; - Sarà reso pubblico il parere motivato dell Autorità Competente; - Sarà resa pubblica la dichiarazione di sintesi di come si è tenuto conto del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni; - Saranno rese pubbliche le misure che si andranno ad adottare in merito al monitoraggio di cui all art. 28 del R.R. 3/
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