Indicatori ed elementi di analisi degli aspetti assistenziali S.C. Medicina Lecco / Merate. Laura Ferraioli
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1 Indicatori ed elementi di analisi degli aspetti assistenziali S.C. Medicina Lecco / Merate Laura Ferraioli
2 Dall area di degenza della medicina Vengono dimessi in APRO Lecco / Settore Sub Acuti Merate pazienti, prevalentemente anziani, dimissibili dall'ospedale ma non in condizioni di poter essere adeguatamente assistiti al proprio domicilio per la complessità del quadro clinico.
3 Ambulatori Nefrologia, Oncologia M. Infettive o altri Dipartimenti 5% 10% 5% Pronto Soccorso 90% S O A P 60% 5% APRO DEGENZA ACUTA pianificate 15% 20% 60% Domicilio ± ass. dom. RSA Riabilitazione Hospice 20%
4 SSCC DEGENZA DEL PO MERATE Chirurgia- Cardiologia- Ortopedia Neurologa- Rianimazione Ambulatori PRONTO SOCCORSO DEGENZA ACUTA SC MEDICINA SETTORE A/B Domicilio +/- ADI RSA HOSPICE Riabilitazione SETTORE SUB ACUTI
5 Il motivo del ricovero in medicina è di natura clinica I pazienti ricoverati e poi dimessi in cure sub acute hanno una componente assistenziale infermieristica: misurabile
6 I sistemi di misura utilizzati I.I.A. Indice di intensità assistenziale S.I.P.I Sistema Informativo della Performance Infermieristica Derivano dal medesimo quadro concettuale Il modello delle Prestazioni Infermieristiche Scuola di pensiero dei Bisogni
7 IL BISOGNO SPECIFICO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA E la necessità, l esigenza da parte dell uomo di ricevere assistenza infermieristica qualora si verifichino particolari condizioni fisiche o psichiche che lo richiedano. Il bisogno specifico di assistenza infermieristica può essere soddisfatto unicamente dal professionista infermiere, in quanto egli possiede le conoscenze, la competenza tecnica e l indirizzo deontologico che possono portare alla risoluzione del bisogno. BISOGNO MANIFESTO: è quello che si tramuta in domanda di assistenza infermieristica. BISOGNO NON CONOSCIUTO: è un bisogno oggettivo di salute che potenzialmente potrebbe trasformarsi in bisogno manifesto e quindi in domanda La trasformazione del bisogno non conosciuto in bisogno manifesto e quindi in domanda di assistenza, può essere operata dall infermiere. da Il Modello delle Prestazioni Infermieristiche M. Cantarelli
8 SINTOMO/SEGNO Origine del bisogno di assistenza infermieristica non conoscenza- difficoltà Incapacità
9 I.I.A. che cosa misura Misura l INTESITA ASSISTENZIALE che è determinata dalla presenza di fattori che possono manifestarsi con gradualità diverse e, soprattutto, tra di loro interdipendenti: BAI PRESENTI LIVELLO AUTONOMIA / DIPENDENZA COMPROMISSIONE INTEGRITA FISICA, COGNITIVA E RELAZIONALE CONDIZIONI DI RISCHIO ASPETTI SOCIOCULTURALI PRESENZA / ASSENZA DI CARE GIVER Tratto da MANUALE OPERATIVO L INTESITA ASSISTENZIALE Il valore dell assistenza infermieristica
10 INDICE DI INTENSITA ASSISTENZIALE Distingue 4 categorie: 1: persona autonoma nel soddisfacimento dei bisogni. Intensità assistenziale bassa 2: dipendenza minima della persona. Intensità assistenziale medio bassa 3: dipendenza elevata della persona. Intensità assistenziale medio-alta 4: forte grado di dipendenza,dipendenza totale. Intensità assistenziale alta
11 Criteri di inclusione per le cure sub acute Indice Intensità Assistenziale (I.I.A.) accedono le categorie 2/3/4: l indice di intensità assistenziale è funzionale alla valutazione del grado di dipendenza del paziente
12 SISTEMA INFORMATIVO PERFOMANCE INFERMIERISTICA S.I.P.I. È UNO STRUMENTO Supporta l infermiere a concentrare l attenzione sugli elementi specifici dell assistenza infermieristica.
13 Che cosa misura La complessità dell assistenza infermieristica intesa come: Insieme delle prestazioni infermieristiche che si riferiscono alle diverse dimensioni dell assistenza infermieristica in termini d intensità d impegno e quantità di lavoro infermiere.
14 IL SIPI è lo strumento in uso nelle degenze del dipartimento per la determinazione della complessità assistenziale. Punteggio SIPI > 38 = pz A.C.A. Il cut-off è posto a 38 punti, ovvero vengono considerati pazienti ad alta complessità assistenziale i pazienti che nell ambito della valutazione arrivano ad un punteggio 38 La valutazione della complessità assistenziale è effettuata su tutti i pazienti entro le prime 24 dal ricovero. La rivalutazione della complessità viene fatta standard ogni 4 giorni. Viene anticipata se le condizioni assistenziali del paziente assumono cambiamenti significativi.
15 CUT-OFF SICAI 2007 A.O. LECCO = 37,7 CUT-OFF A.O. LECCO = 38 CUT-OFF OVER ALL 50
16 IL SIPI CONSIDERA Performance infermieristica: Insieme degli interventi infermieristici rappresentativi della complessità assistenziale infermieristica.
17 IL SIPI esclude (in relazione al MPI) interventi: sistematicamente garantiti (es. registrazioni dei dati in cartella infermieristica), attuati solo eccezionalmente (es. interventi di emergenza-urgenza), atti di supporto quali: lavarsi le mani, preparare il materiale, identificare e preparare la persona, fornire alla persona stessa le informazioni relative all atto assistenziale, riordinare il materiale.
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20 USO DEL SIPI nell organizzazione dipartimentale A) assegnazione dei pazienti al modulo assistenziale B) definizione del numero di posti letto aggiuntivi per modulo assistenziale C) classificazione del paziente per l accesso all area sub acuti
21 IIA 1/01/12 30/07/12 APRO LECCO 141 PZ IIA 2 = 31,2% S.A. MERATE 72 PZ IIA 2 = 23,6% IIA 3 = 44,6 % IIA 3 = 56,9 % IIA 4 = 24% IIA 4 = 19,4%
22 IIA SUB ACUTI MERATE
23 FCC RESP ALIM ELIM IGIEN E MOV RIP COM.N E AMB. S PROC D/T IIA NUL L NU LL NUL L NU LL NUL L NUL L NUL L NUL L NU LL 2
24 FCC RESP ALIM ELIM IGIENE MOV RIP COM.N E AMB. S PROC D/T null null null 3 null null null null null null null null null null null 2 null null null null null null null null null null null null null null II A
25 FCC RESP ALIM ELIM IGIEN E MOV RIP COM.N E AMB. S PROC D/T IIA
26 IIA APRO LECCO
27 FCC 3 RES P ALI M ELI M IG. NE MO V RIP CO. NE Am b.s PRO C D/T NUL L IIA NUL L NUL L NUL L 4 NUL L NUL L
28 FCC RESP ALIM ELIM IG.NE MOV RIP CO.NE Amb.s PROC D/T NULL IIA
29 FCC RESP ALIM ELIM IG.NE MOV RIP CO.NE Amb.s PROC D/T NULL NULL NULL NULL NULL NULL IIA
30 S.I.P.I. 1/01/12 30/07/12 APRO LECCO 141 PZ S.A. MERATE 40 dei 72 PZ B.C.A. = 83,6 % B.C.A. = 91% A.C.A. = 16, 3 % A.C.A. = 8,3%
31 CORRELAZIONE I.I.A / S.I.P.I IIA MAX SIPI
32 CORRELAZIONE I.I.A / S.I.P.I IIA MIN SIPI
33 IIA MAX MEDIA SIPI 2 44,5 3 56,3 4 70,8 IIA DEV. STANDARD SIPI 2 16,6 3 15,5 4 11,7
34 IIA ACA1 38/57,9 ACA2 58/77,9 ACA3 78/ ,22% 13,64% 13,04% 3 56,86% 38,64% 43,48% 4 3,92% 47,73% 43,48%
35 CARATTERISTICHE ASSISTENZIALI DEI PZ AD ACA B (38-57,9): RILEVAZIONI POSITIVE ,5 74, ,1 74, ,5 % ,1 40,8 31,6 20,6 24,3 22,3 14,3 16,7 11,7 11,7 1,5 1,9 SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI 1a 1b 2a 2b 3a 3b 4a 4b 5a 5b 5c 6a 7a 7b 8a 8b 8c 8d ITEM DEGENZA DI MEDICINA LECCO 2009/2010
36 A.C.A SOTTO CLASSE DA 38 A 57,9 70% 60% 50% 40% 30% Serie1 20% 10% 0% 1a 1b 2a 2b 3a 3b 4a 4b 5a 5b 5c 6a 7a 7b 8a 8b 8c 8d APRO LECCO 2012
37 C (58-77,9): RILEVAZIONI POSITIVE ,1 90,6 % ,3 71,5 68,7 78,6 61, ,5 41,8 29,5 31,5 28,5 41, ,9 1,7 1,1 3,1 SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI 1a 1b 2a 2b 3a 3b 4a 4b 5a 5b 5c 6a 7a 7b 8a 8b 8c 8d ITEM DEGENZA DI MEDICINA LECCO 2009/2010
38 A.C.A SOTTO CLASSE DA 58 A 77,9 80% 70% 60% 50% 40% 30% Serie1 20% 10% 0% 1a 1b 2a 2b 3a 3b 4a 4b 5a 5b 5c 6a 7a 7b 8a 8b 8c 8d APRO LECCO 2012
39 D (78-100): RILEVAZIONI POSITIVE , ,5 83,2 83, ,1 % ,5 58,8 65,1 63, ,1 1,3 0,8 3,4 4,2 SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI 1a 1b 2a 2b 3a 3b 4a 4b 5a 5b 5c 6a 7a 7b 8a 8b 8c 8d ITEM DEGENZA DI MEDICINA LECCO 2009/2010
40 A.C.A SOTTO CLASSE DA 78 A % 35% 30% 25% 20% 15% Serie1 10% 5% 0% 1a 1b 2a 2b 3a 3b 4a 4b 5a 5b 5c 6a 7a 7b 8a 8b 8c 8d APRO LECCO 2012
41 Le problematiche aperte Complessità assistenziale del paziente in relazione agli assetti organizzativi definiti. Le segnalazioni oggi per oggi. L accesso con criteri clinici ma con vincoli assistenziali. Il confine fra sociale e sanitario.
42 Uso del SIPI in area sub acuti RILEVAZIONE SIPI ALL INGRESSO ENTRO LE 24 H ED ALLA DIMISSIONE PER: A) DEFINIZIONE DEL CUT OFF DI TOLLERANZA Identificazione quotidiana del livello di complessità assistenziale (n pz ACA e media SIPI/die) ANALISI ORGANIZZATIVA B) IDENTIFICAZIONE DEGLI OUTCOME ASSISTENZALI Confronto SIPI all ingresso / SIPI alla dimissione
43 RILEVAZIONE SIPI INGRESSO USCITA VARIAZIONI ACA BCA = 0 % VARIAZIONI BCA ACA = 0 % VARIAZIONI IN ACA MANTENGONO LO STESSO PUNTEGGIO = 32% AUMENTANO IL PUNTEGGIO = 26% ABBASSANO IL PUNTEGGIO = 26%
44 Aspetti innovativi e di qualità : Spazio riservato a pazienti con bassa intensità clinica ed elevata complessità (due elementi che contribuiscono alla definizione del Indice di Intensità Assistenziale previsto dalla Regione Lombardia Ruolo centrale dell assistenza infermieristica con pianificazione del programma assistenziale, integrazione con il clinico Coordinamento del percorso intra-ospedaliero nelle sue varie fasi: Nel Dipartimento di Area Medica : SOAP APRO o SOAP Degenza APRO
45 Infermiere Case Manager Leadership clinica Responsabilità continua per la gestione generale dell assistenza È un insegnate che convalida le decisioni del team Seleziona le risorse, assegna i casi, valuta le prestazioni, definisce gli standard assistenziali Sostiene il decentramento delle decisioni
46 L infermiere Primario o RESPONSABILE DEL CASO Pianifica decide ed attua È responsabile del caso h 24 Pianifica la dimissione Superare la logica dell assegnazione geografica del paziente che porta a frammentazione dell attenzione
47 Il ruolo dell OSS Lavora in collaborazione con un solo infermiere primario e non a supporto di più infermieri
48 Grazie per l attenzione
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