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2 INDICE Relazione illustrativa... 2! Premessa... 2! Studio e analisi della Presa d atto del ! Analisi del Decreto Dir. 900/2006, approvazione del P.R.G.... 5! Dalla Relazione dell ufficio - U.O. 3.3 del Servizio 3 del D.R.U.... 5! Conclusioni relative alla Relazione dell U.O.... 6! Esame delle osservazioni e opposizioni... 8! Voto C.R.U. - Voto n.500 del ! Atto del Decretato... 9! Considerazioni conseguenti al D.Dir. n.900/ ! Considerazioni sulle N.T.A. e sul R.E ! Elaborazione della nuova Presa d atto... 12! Riepilogo delle questioni rilevanti... 13! Allegati... 14! 1

3 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Premessa La presente relazione ha lo scopo di illustrare il lavoro realizzato per la redazione degli elaborati relativi alla PRESA D ATTO del Piano Regolatore Generale di Campobello d Mazara a seguito del decreto di approvazione dell Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, D. Dir. n. 900 del 28/07/2006, pubblicato sulla G.U.R.S. n.48 del 13/10/2006. Con Delibera di C.C. n. 78 del 19/12/2007, del Comune di Campobello di Mazara è stata approvata la "Presa d'atto delle modifiche discendenti dal D. Dir Arta nr. 900 del 28/07/2006". Successivamente, con il voto del C.R.U. n. 47 del 20/02/2013, dopo aver valutato gli esiti di un accesso ispettivo all'uopo disposto, stato espresso dall A.R.T.A. il parere che la delibera consiliare n. 78 del 18/12/2007 del Comune di Campobello di Mazara "Presa d'atto delle modifiche discendenti dal D. Dir Arta nr. 900 del 28/07/2006", sia integralmente da annullare. Con deliberazione della Commissione Straordinaria, con i poteri del Consiglio Comunale, n. 30 del 14/10/2013 è stata annullata la citata delibera di Consiglio Comunale n. 78/2007, relativa alla Presa d atto. Pertanto si è proceduto a dare l incarico (novembre 2013) per redazione degli elaborati tecnici relativi alla Presa d'atto delle modifiche discendenti dal Decreto Dir n.900 del 28/07/2006 come previsto dall'art. 4 del medesimo decreto. Quindi in forza delle norme vigenti il Comune è stato onerato di apportare le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal citato Decreto, affinché per gli Uffici e per gli utenti risulti un testo definitivo e completo coerente con il decreto di approvazione del PRG. La redazione degli elaborati della Presa d atto del PRG è definita nei limiti e nei comportamenti da adottare dal contenuto del Decreto di approvazione che impone al redattore le condizioni e gli atti legittimi da introdurre nel PRG 2

4 adottato dal Comune anche a seguito del definitivo accoglimento delle osservazioni ed opposizioni così come definito dalla L.R. 71/78. La presa d atto è un atto dovuto e, come definito dall art.4 del citato decreto, è un adempimento di legge conseguente alla approvazione dello strumento urbanistico. Il Comune ha il dovere di curare l adeguamento degli elaborati apportando le modifiche e le correzioni apportate agli elaborati di Piano che discendono dal decreto stesso affinché per gli Uffici e per l utenza risulti un testo definitivo e completo. Le modifiche da introdurre sono pertanto solo quelle discendenti dal decreto stesso. Ogni altra modifica costituisce di fatto e di diritto una variante urbanistica al PRG vigente a partire dall approvazione da parte dell ARTA pubblicata sulla G.U.R.S. Il lavoro da effettuare ha quindi precisi elementi base di riferimento: A. gli elaborati adottati con la prima e la seconda delibera consiliare del Commissario ad acta; B. il Decreto Dirigenziale di approvazione dell ARTA; C. le osservazioni ed opposizioni richiamate nel decreto e ritenute definitivamente accolte. Nel nostro caso specifico si aggiunge un termine di confronto: D. la Presa d atto del 2007 elaborata dal Comune di Campobello di Mazara. Studio e analisi della Presa d atto del 2007 Il lavoro svolto ha preso le mosse dall esame della Presa d atto formulata dal Comune nel L ARTA ha invitato il Comune a rielaborare la Presa d atto del 2007 con l annullamento della precedente elaborazione, dopo avere effettuato specifiche indagini. L analisi effettuata sugli elaborati tramessi allo scrivente dal Comune è consistita, in prima istanza, essenzialmente nel confronto grafico tra le tavole del PRG adottato con le delibere del Commissario ad Acta ed analizzato dall A.R.T.A. e le tavole della Presa d atto del L analisi è stata condotta sovrapponendo le due serie di elaborati. Le differenze riscontrate sono puntuali. Abbiamo due tipologie di differenze. 3

5 La prima deriva dalla applicazione di alcune modifiche specifiche derivanti dalle indicazioni prescritte nel Decreto ARTA. Quali: l introduzione dei perimetri delle lottizzazioni rilasciate durante l iter di formazione del PRG ritenute valide e non inserite nel piano adottato; le aree dei progetti approvati con decreti specifici dall ARTA e/o facenti parte di programmi di intervento e/o con varianti approvate; le perimetrazioni del P.A.I. non previste ma vigenti al momento della adozione; le osservazioni e opposizioni definitivamente accolte non ricadenti nelle aree stralciate. Fanno parte di queste diversità alcuni errori materiali: Osservazione n. 401 nel parere progettista viene indicato Parere favorevole con modifica della destinazione d'uso a Z.T.O. C4, non si tratta di Z.T.O. C4 ma di C2 (Tav. 2A); La perimetrazione del P.d.L.2 è variata, in quanto non corrispondono le aree tra il PRG adottato e quello successivo (Tav.2A) ; La perimetrazione del P.d.L.3 è variata, in quanto non corrispondono le aree tra il PRG adottato e quello successivo (Tav.2B) - Oss.267 ; La Fascia di rispetto di 200 metri dalla Z.T.O. F PT Parco naturale c.da Campana viene riportato in modo errato (Tav.1B) inoltre manca l indicazione in legenda; I simboli (asilo nido e uffici e servizi amministrativi) delle Z per attrezzature e servizi S e Ic risultano invertiti tra la Tav. 2.B e la Tav. 1. La seconda tipologia di differenze è formata a grandi linee da due sottosistemi: a) elaborazioni puntuali di soluzioni urbanistiche non previste in precedenza; b) rielaborazione urbanistica delle zone B6 - B7 B8 B9 e C4 e della fascia costiera entro i 150 mt. In disaccordo con il contenuto del D.Dir. 900/2006. c) zone che mantengono destinazioni urbanistiche anche se ricadenti in zone che per effetto dell approvazione sono state stralciate e quindi non sono state considerate tali. 4

6 Lo stesso procedimento, come si vedrà in seguito, è stato adottato per le N.T.A. e per il R.E.. Analisi del Decreto Dir. 900/2006, approvazione del P.R.G. A questo punto si è esaminato il Decreto di approvazione del PRG redatto dall ARTA così come pubblicato sulla G.U.R.S.. Il decreto in esame è un atto amministrativo complesso ed articolato, con diverse sfaccettature e alcuni elementi non perfettamente definiti. Il documento è composto essenzialmente da tre parti operative: 1. La relazione dell Ufficio parere n.08 del della U.O. 3.3 del Servizio 3 del D.R.U.; 2. La relazione del C.R.U. Voto n.500 del ; 3. L atto del decretato - D. Dir. n. 900 del Riportiamo, in estrema sintesi, con i riferimenti alle pagine del testo pubblicato sulla G.U.R.S., il contenuto del Decreto che evidenzia le pari non condivisibili e quindi le variazioni da apportare al PRG adottato dal Commissario ad Acta. Dalla Relazione dell ufficio - U.O. 3.3 del Servizio 3 del D.R.U. Pag. 4 Sistema Infrastrutturale Ridisegno parcheggi nelle zone attenzionate dal Decreto. Nella fascia dei 150 mt dalla battigia sono da disattendere le previsioni per le attrezzature e i servizi. Pag. 5 Sistema dei Vincoli Vanno riviste le specifiche grafiche per le fasce di rispetto Beni Culturali Zone A puntuali da riportare negli elaborati di Piano. Modificare le N.T.A. per le categorie di intervento art. 20 L.R. 71/78. Zona A Modifiche NTA per le Z.T.O. A1 e Z.T.O. A2. Pag. 6 Zona B6,- B7 - B8 - B9 5

7 Modifiche alle NTA, per le modalità di attuazione e per le categorie di intervento art. 20 L.R. 71/78. Pag. 7 Zona VP Modifiche destinazioni d'uso nelle N..T.A. in quanto è esclusa l attività edificatoria a fini residenziali. Pag. 8 Verde Agricolo Modifica N.T.A. per le Z.T.O. E1 e Z.T.O. E2. Zona Agricola del Parco Delle Cave Modifiche al perimetro del Parco delle Cave e nuova destinazione turistico ricettiva di parte delle aree da riorganizzare in base alle effettive necessità da definire in fase di controdeduzioni ( in mancanza stralcio della stessa area). Sistema Turistico Ricettivo Non è condivisa la Z.T.O. T che va classificata come Z.T.O. E1 Un eventuale ristudio può interessare comunque solo le zone esterne alle S.I.C.. Non è condivisa la Z.T.O. TA che va riportata a Z.T.O. E1. Non è condivisa la Z.T.O. TC va riportata Z.T.O. E1. Antica Tonnara Non si condivide la destinazione turistico ricettiva proposta per l intera area essendo la stessa già utilizzata dal Centro studi del CNR. Pertanto la destinazione d uso turistico ricettiva non è ammessa come attività autonoma. Pag. 9 Attrezzature Di Interesse Locale Sono da considerare stralciate tutte le zone individuate come attrezzature ricadenti nelle Z.T.O. da rielaborare/stralciare. Regolamento Edilizio Da adeguare anche alla normativa vigente (all'epoca dell'approvazione). Conclusioni relative alla Relazione dell U.O. In sintesi la relazione dell Ufficio condivide nel complesso le impostazioni del PRG, ma pone dei vincoli e delle prescrizioni che possono essere così riassunte: 6

8 Si suggerisce la redazione di una Variante generale per il centro storico urbano e per quello di Torretta Granitola così come previsto dalla Circolare ARTA n. 3 del Si prevede la rimodulazione della popolazione nei centri abitati secondo le prescrizioni discendenti della approvazione del PRG. In pratica il dimensionamento deve tenere conto della capacità insediativa del PRG nelle diverse Z.T.O. così come definite a seguito della rielaborazione della fascia costiera. Per le Z.T.O. B6 B7 e C4 si prevede un ristudio attraverso un piano particolareggiato che tenga conto dell'abusivismo presente nelle aree. Infatti la localizzazione indiscriminata delle attrezzature sui lotti attualmente liberi, in assenza di un P.P.R.A. e di un calcolo dei reali fabbisogni, determina sperequazione tra i diversi proprietari. le previsioni di del PRG pur richiamando la riqualificazione ambientale nella attuazione, si limitano a prevedere un riordino sommario. Si ritiene pertanto di dovere prescrivere che le previsioni d insediamento dei residenti e quelle turistico-stagionali dovranno essere oggetto di prescrizioni esecutive, essendo prioritario il recupero ambientale delle coste, e dovranno essere precedute da analisi e valutazioni al fine di verificare la volumetria esistente, con esclusione comunque delle aree comprese entro i 150 mt dalla battigia per le quali le previsioni dovranno mirare esclusivamente al ripristino ambientale del litorale. ( ) Per le aree ricadenti tra 150 mt e 1000 mt si dovrà valutare l effettiva sussistenza del sistema insediativo residenziale, si dovrà dare priorità alla dotazione di attrezzature ai sensi del D.M. 1444/68 e alle opere di urbanizzazione primaria. L Ufficio pone una condizione assoluta di tipo temporale ed amministrativa per definire il ristudio secondo le modalità indicate. Infatti stabilisce che in sede di controdeduzioni dovrà essere verificata l avvenuta sanatoria o la concreta sanabilità degli immobili realizzati all interno di tali ambiti al fine della corretta classificazione delle Z.T.O. B6 e B7 ai sensi del D.M. 1444/68. In mancanza, tali destinazioni dovranno essere stralciate. Vanno stralciate anche le strade e le attrezzature ricadenti negli ambiti dei perimetri stralciati. 7

9 Le zone turistiche (Z.T.O T - TA TC TL ), pur condividendo la vocazione turistica del territorio comunale, sono stralciate. Nella eventualità che si proceda a un ristudio, in ogni caso, le zone SIC devono essere estrapolate, rimanendo Z.T.O. E1 in attesa della valutazione di incidenza prevista dalla normativa vigente. La viabilità interna nella zona TC tra Tre Fontane e Torretta non è condivisa e pertanto è da eliminare. Le zone C4, in analogia a quanto previsto per le zone stagionali e turistico ricettive, vanno riconsiderate in funzione dell effettiva previsione di carattere turistico (pag. 10). Le zone C4 sono da considerare alla stessa stregua di prescrizioni esecutive che dovranno confrontarsi con presenza dell abusivismo e quindi della loro sanabilità e del recupero ambientale. Esame delle osservazioni e opposizioni 1. Ai fini della accoglimento delle osservazioni e opposizioni si condivide il parere espresso dal progettista e comunque vengono accolte quelle coerenti con le considerazioni espresse dall U.O. 2. Le osservazioni e opposizioni ricadenti nelle aree stralciate non sono prese in considerazione. 3. Le osservazioni e opposizioni pervenute fuori tempo vanno riviste dal C.C. in sede di controdeduzione. 4. Tutti i P.d.L. e le C.E. presentate prima della adozione del P.R.G. che rispettano la normativa vigente precedente, vanno inseriti negli elaborati grafici del P.R.G. Voto C.R.U. - Voto n.500 del Pag. 101 Le zone S.I.C. e Z.P.S. sono stralciate tutte e si applica il vincolo di inedificabilità assoluta in attesa della Valutazione di Incidenza ai sensi del D.P.R. 357/97. Gli elaborati grafici del PRG vanno adeguamenti al P.A.I. - Decreto A.R.T.A del Le zone B6 - B7 B8 B9 sono stralciate in attesa di un piano di riordino urbanistico sulla base della ammissibilità degli edifici abusivi. Senza la verifica sulla legittimità degli edifici costruiti nella fascia 8

10 costiera non si può applicare quanto previsto dal D.M. 1444/68 per la classificazione delle zone territoriali omogenee B. In ogni caso questa parte del territorio comunale necessita di un piano di riordino urbanistico e ambientale. Il Comune è onerato ad effettuare una verifica sullo stato giuridico-amministrativo degli edifici ricadenti in tali ambiti, e conseguentemente procede alla redazione di una pianificazione tendente al recupero urbanistico ambientale compatibile con il litorale, in una più generale e complessiva strategia di riconversione-infrastrutturazione della volumetria disponibile ove illegittimamente accertata. Nelle more sono consentiti soltanto interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici esistenti e nelle aree libere o che si rendano libere si potrà operare con i parametri della zona agricola, fatte salve le prescrizioni di cui all art.15 della L.R. 78/76. Per le Zona E2 sono introdotte limitazioni sulle destinazioni ad uso agricolo (stelle, porcilaie e simili). In merito alle OSSERVAZIONI e OPPOSIZIONI: Le osservazioni e le opposizioni sono decise in conformità del parere dell ufficio, ad eccezioni, di quelle ricadenti in ambiti territoriali non condivisi alla luce delle considerazioni espresse dal C.R.U. Non si condivide l'ultimo capoverso di pag. 19 del parere d'ufficio. La osservazione n.183 è accolta così come era stata accolta la n.182 essendo di analogo contenuto. Il voto del C.R.U. è reso in conformità al parere dell ufficio n.08 del salvo quanto considerato nel voto stesso. Atto del Decretato Nel Decreto dirigenziale si sottolinea che nonostante l esplicita richiesta formulata, come previsto dalla legge, dall U.O., il C.C. di Campobello di Mazara non ha mai risposto con le proprie Controdeduzioni al voto del C.R.U.. Quindi il provvedimento di approvazione è emesso stante la decorrenza del termine previsto dall art. 4 della L.R. 71/78 e con le modalità espresse dal medesimo articolo di legge. Fanno parte integrante del decreto di approvazione la proposta di pare dell U.O. 3.3/D.R.U. n. 8/05 e il voto del C.R.U. n. 500/05. 9

11 Considerazioni conseguenti al D.Dir. n.900/2006 Dalla lettura del testo si evince che le due analisi (pare dell Ufficio e voto del C.R.U.) pur concordando nella sostanza hanno nel testo delle lievi modifiche. O almeno non viene ribadita con la stessa puntualità quali sono tutte le determinazioni da applicare. In particolare il Voto esplicita che per le Z.T.O. B6 - B7 B8 B9 si condividono le considerazioni del parere d ufficio, quindi non sono condivise, ma non ribadisce il termine temporale assegnato al Comune, attraverso le Controdeduzioni, per considerare le stesse come zone B avendo dimostrato la legittimità delle costruzioni, o redigendo un piano di recupero urbanistico ambientale. All interno della fascia costiera dei 150 mt dalla battigia ribadisce che si applica l inedificabilità assoluta con attività edificatoria nulla a meno degli edifici costruiti prima del 1976 prima cioè dell entrata in vigore della L.R. 78/76. Il Voto del C.R.U. non cita le zone turistico ricettive ( Z.T.O. T - TA TC TL ) che però vanno considerate stralciate in quanto è il parere dell Ufficio (condiviso dal C.R.U.) a proporlo. Anche per le Z.T.O. C4 non sono riportate nel testo del C.R.U. delle considerazioni di merito, rimangono solo quelle dell U.O. che in analogia con le considerazioni sulle zone turistiche auspica che le attività edilizie per le zone destinate a residenza stagionale possano trovare soluzione compatibilmente con le effettive esigenze di carattere turistico. Nessuno dei due testi esplicita lo stralcio delle zone C4. Le aree stralciate non solo le sole zone territoriali omogenee ma gli ambiti stessi in cui ricadono quindi compreso le aree destinate a servizi e attrezzature nonché delle opere di urbanizzazione esistenti o di progetto. Considerazioni sulle N.T.A. e sul R.E. Le N.T.A e il R.E. sono stati sottoposti alla stessa procedura di confronto tra il testo adottato dal Commissario ad Acta e il testo della Presa d atto del Le differenze rilevate sono state confrontate con il contenuto e le prescrizioni del Decreto n. 900/2006. Le differenze più significative riguardano per le N.T.A. 10

12 Le aree a rischio idrogeologico che come previsto sono adeguate al nuovo decreto P.A.I. (art.40 bis). Le zone B1 e B2 per le quali sono state inserite delle disposizioni aggiuntive che non erano presenti all adozione, non sono state imposte dal decreto e pertanto vanno escluse. Il contenuto delle stesse se oggetto di leggi vigenti si può applicare, ove possibile, a prescindere dalla loro presenza nel testo.(artt. 50 e 49). Una non chiara o completa trattazione delle aree stralciate nelle zone B6 B7 B8 B9 per le quali è stato riportato integralmente la relativa disposizione del Decreto. (artt bis cassato). Per le zone C4 (art. 61) - sono state riscontrate due differenze significative riguardanti gli indici edilizi territoriali e fondiari. Infatti, il primo da 0,50 mc/mq è stato portato a 0,60 mc/mq, il secondo da 0,60 mc/mq è diventato 1,50 mc/mq. Di questi aumenti significativi di capacità edificatoria non si è trovato alcun riscontro, negli elaborati ufficiali esaminati, che li autorizzasse. Appare opportuno rilevare che la presenza di indici così dissonanti, visti i valori riportati, può generare confusione tanto più che l indice fondiario modificato è considerevolmente più alto rispetto ai valori parametrici descritti dalla letteratura classica nei rapporti tra questi due indici. (vedi allegati al testo G. Colombo, F. Pagano, M. Rossetti, Manuale di Urbanistica, Pirola edizioni Milano, 1969 prima edizione) Per la zona a verde privato il decreto elimina la possibilità edificatoria residenziale, pertanto i parametri urbanistici ancora presenti nella Presa d atto del 2007 vanno cassati. (art. 62) Per le zone commerciali il Decreto ammette la possibilità di intervenire con PdL. Pertanto va inserito nel testo. (artt. 67 e 67). Per le zone agricole E1 ed E2 vanno riportate con maggior chiarezza le attività ammesse. Per le zone E4 e per tutte le aree ricadenti nelle aree di siti di importanza comunitaria è necessario introdurre chiaramente la destinazione a verde agricolo e per le aree S.I.C in più il principio della inedificabilità assoluta in attesa della Valutazione di incidenza ai sensi della L.R. 357/97 e ss.mm.ii. Le zone T in tutte le declinazioni presenti sono stralciate e quindi le uniche attività ammesse sono quelle della zona agricola. Per le zone TL valgono in aggiunta le limitazioni di cui alla L.R. 78/76 art. 15. (artt bis ). 11

13 Le atre differenze presenti nell articolato delle N.T.A. sono poco significative e comunque rientrano tra quelle previste dal Decreto di approvazione. Per quanto riguarda il R.E. le modifiche riguardano essenzialmente la sostituzione, ove necessario, della figura del Sindaco con quella del dirigente del settore come prevede la normativa vigente. Elaborazione della nuova Presa d atto Per arrivare alla rappresentazione grafica definitiva del PRG, si è ritenuto opportuno produrre un elaborato intermedio (Elaborato Preliminare ) che individuasse una ad una, tutte le zone territoriali omogenee stralciate, e/o oggetto di prescrizioni/modifiche discendenti dal Decreto di approvazione. La esplicitazione grafica delle aree stralciate da in modo immediato la dimensione delle modifiche apportate dal Decreto al Piano adottato. In modo particolare è evidente che il mancato passaggio della risposta con le Controdeduzioni al Voto del C.R.U., da parte del Comune di Campobello, ha messo in crisi, di fatto, il sistema territoriale della fascia costiera che ha bisogno di attenzioni pianificatorie-ambientali e di attività amministrative di grande rilevanza. Per quanto riguarda l applicazione delle N.T.A. sulle trasformazioni edilizie in atto, vale quanto riportato all art.3 delle stesse che anche, per effetto del D.A., prevede che: Gli edifici che abbiano già ottenuto concessione per l edificazione e i cui lavori siano iniziati all atto dell entrata in vigore delle presenti norme, ancorché in contrasto con esse, possono essere ultimati. I relativi lavori devono essere conclusi entro tre anni dalla data di adozione del Prg. Le concessioni non utilizzate (ossia che non abbiano ancora dichiarato formalmente l inizio dei lavori entro l anno previsto dalla legge) all atto di entrata in vigore delle presenti norme si intendono revocate, ancorché i lavori autorizzati possono essere conformi alle prescrizioni delle norme stesse. Gli interessati devono produrre domanda di concessione uniformando il progetto alle norme vigenti. 1 Inoltre sono fatte salve tutte le concessioni edilizie rilasciate prima dell entrata in vigore del PRG, nonché gli interventi puntuali relativi alle opposizioni accolte con il Decreto Dirigenziale A.R.T.A. n. 900 del 28/07/2006, 1 Come da NTA adottate e approvate con D.D. n.900/

14 le quali si intendono riportate sul PRG con i parametri e con le destinazioni d uso di cui alle rispettive concessioni edilizie. 2 Con diversi colori si è perciò proceduto alla evidenziazione delle aree stralciate sottolineandone l origine e l appartenenza. per tutte le aree stralciate rimane la prescrizione del Decreto che le rende da un lato zone E dall altro continuano ad essere zone oggetto di problematiche da risolvere con gli approfondimenti propri della disciplina urbanistica (rielaborazione del PRG, piani di recupero urbanistico-ambientale, piani particolareggiati, ecc.). Riepilogo delle questioni rilevanti Z.T.O. stralciate:! Z.T.O. B6 - B7 B8 B9! Z.T.O. E4! Z.T.O. T - TA TC TL! Attrezzature ricadenti negli ambiti delle Z.T.O.! Aree ricadenti nelle zone S.I.C. e Z.P.S. Applicazione del P.A.I. Piano di recupero dei centri storici con elaborazione di Variante ai sensi della Circolare ARTA n.3/2000. Destinazione d uso turistico ricettiva per l area di Torretta Granitola già assegnata al C.N.R.. Recepimento dei P.d.L. e delle C.E. rilasciate e/o presentate prima dell adozione. Applicazione delle osservazioni e opposizioni accolte definitivamente L esito dell analisi e della applicazione del Decreto Dir. n.900/2006 è esplicitato negli elaborati della Nuova Presa d atto. Per gli elaborati grafici si è scelto di operare con gli stessi retini e la stessa grafica del PRG adottato proprio per non generare confusione o possibili interpretazioni. Per quanto riguarda i testi delle N.T.A. e del R.E. ogni modifica derivante dalla Nuova Preda d atto è evidenziata attraverso una nota a piè pagina che la motiva rimandando al decreto ove necessario. 2 Come da D. D. n.900/06 13

15 La Nuova Presa d atto è quindi la elaborazione delle sole modifiche autorizzate dal decreto approvato e pubblicato. Pertanto vista la sua natura che potremmo definire notarile, non attualizza il PRG alle modifiche intervenute successivamente alla pubblicazione del Decreto nel Questo significa che la Nuova Presa d atto non riporta nei sui elaborati le modifiche di legge successive alla pubblicazione. Per cui, per esempio le modifiche vincolistiche per il Parco Cave di Cusa, che è stato istituito con Decreto del 19 Aprile 2013, Pubblicato in G.U.R.S. n. 32, Parte I, del 12/07/2013, non sono presenti. Ma questo non significa certo che non hanno valore o validità. È la natura di questa elaborazione che non può tenerne cono, così come con la Nuova presa d atto non si tratta il tema della decadenza dei vincoli preordinati all esproprio per le aree e i servizi pubblici di cui all art. 9 del D.P.R. 327/2001. Allegati Elaborati grafici Confronto tra il PRG adottato dal Commissario ad acta, la Presa d atto del 2007 e il D.Dir. n.900/

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