SCUOLA MATERNA MONTESSORI
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- Fausto Alberti
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1 SETTORE LL.PP. UFFICIO PROGETTAZIONE SCUOLA MATERNA MONTESSORI REALIZZAZIONE AMPLIAMENTO Presentazione realizzata da: Arch. Teresa Pochettino, Immagini grafiche :Geom. Roberto Valentino
2 OGGETTO INTERVENTO: Realizzazione di un corpo di fabbrica in ampliamento alla scuola dell infanzia Montessori di Collegno Immagine 1: Scuola materna Montessori vista su edificio esistente su Via Leopardi
3 OGGETTO INTERVENTO: Immagine 2: Scuola materna Montessori pianta edificio esistente
4 PARAMETRI GENERALI: L edificio originario venne costruito negli anni ottanta ed ospitava 4 sezioni di materna, per una superficie complessiva di mq 980; Immagine 3: salone di collegamento Il corpo di fabbrica dell ampliamento copre una superficie di circa mq 600 ed ospita: due nuove sezioni ed i servizi accessori quali: la sala psicomotricità, la mensa, il salone comune e la cucina di smistamento (a servizio di tutta la scuola);
5 PARAMETRI GENERALI: Immagine 4: pianta del progetto complessivo
6 FINALITA DELL INTERVENTO: 1. Incrementare la capacità della scuola esistente di due sezioni e dei relativi servizi per un totale complessivo di 6 sezioni ed un numero complessivo stimato di 170 bambini; 2. Riorganizzare gli spazi esistenti in funzione degli adeguamenti normativi (normativa prevenzione incendi, richieste ASL); 3. Realizzare uno stabile a basso consumo energetico con alto comfort ambientale; Immagine 5: fronte collegamento su scuola esistente
7 CRITERI PROGETTUALI: 1. Dimensionamento preliminare delle superfici necessarie in base alla normativa di prevenzione incendi e di edilizia scolastica; 2. Valutazione del sito: analisi dei vincoli, valutazione del soleggiamento e delle ombre. Il contesto di intervento è urbanizzato con edifici sul fronte sud con una altezza media di 4 piani fuori terra; 3. Progettazione partecipata: confronto con insegnanti ed utenze; 4. Ottimizzazione del rapporto dei vincoli normativi con le aspettative delle utenze; 5. Utilizzo di materiali e di prodotti ecologici, dove presenti con certificazione ambientale; 6. Adozione di soluzioni tecnologiche ed impiantistiche per realizzare un edificio a basso consumo energetico ;
8 IL BASSO CONSUMO ENERGETICO: Due sono le tematiche progettuali per la realizzazione di un edificio a basso consumo energetico: 1. L INVOLUCRO EDILIZIO 2. GLI IMPIANTI Immagine 6-7: Pannelli radianti, sommità muro perimetrale
9 IL BASSO CONSUMO ENERGETICO: L INVOLUCRO EDILIZIO: Al fine di realizzare un edificio a basso consumo energetico nella progettazione dell involucro edilizio occorre fare fronte ai criteri di dimensionamento alla base di: 1. CLIMATIZZAZIONE INVERNALE 2. CLIMATIZZAZIONE ESTIVA 3. ILLUMINAZIONE NATURALE
10 BASSO CONSUMO ENERGETICO L INVOLUCRO EDILIZIO La climatizzazione invernale: Una buona climatizzazione invernale si ottiene tramite la realizzazione di stratigrafie che garantiscano un valore di trasmittanza inferiore a quello definito dalla normativa in vigore: Immagine 8: Tabella dei valori di trasmittanza in fase progettuale Il dimensionamento è stato effettuato nell anno 2006 con il rispetto dei valori stabiliti dal Dlgs 192 del 2004 per l anno 2010.
11 BASSO CONSUMO ENERGETICO L INVOLUCRO EDILIZIO La climatizzazione invernale: verifica solaio
12 BASSO CONSUMO ENERGETICO L INVOLUCRO EDILIZIO La climatizzazione invernale: verifica parete
13 BASSO CONSUMO ENERGETICO L INVOLUCRO EDILIZIO La climatizzazione invernale: dettaglio parete fondazione Immagine 9-10: Risoluzione ponti termici perimetrali
14 BASSO CONSUMO ENERGETICO L INVOLUCRO EDILIZIO La climatizzazione invernale: verifica copertura
15 BASSO CONSUMO ENERGETICO L INVOLUCRO EDILIZIO La climatizzazione invernale: la copertura Immagine 11: coperture ventilate
16 BASSO CONSUMO ENERGETICO L INVOLUCRO EDILIZIO La climatizzazione invernale: superfici finestrate Per le superfici finestrate sono stati richiesti serramenti a taglio termico con vetro camera basso emissivi (antisfondamento su due fronti) e con: 1. Tenuta all aria classe A3 2. Tenuta all acqua classe E4 3. Resistenza ai carichi del vento: V3 4. Uf=1,9 W/mK Immagine 12: serramento salone di collegamento
17 BASSO CONSUMO ENERGETICO L INVOLUCRO EDILIZIO La climatizzazione estiva: Al fine di ridurre il carico termico dovuto all irraggiamento estivo è stata studiata l esposizione solare Immgine 13: ore 12 del 21/12 In base ai dati rilevati sono stati previsti dei brise-solail sulle facciate a sud-ovest, ovest ed est Immagine 14: brise solail Per mantenere condizioni di comfort termico negli ambienti interni sono inoltre stati introdotti dei lucernari sulla copertura al fine di consentire il tiraggio naturale dell aria calda; È stato verificato uno sfasamento dell onda termica superiore alle 10 ore
18 BASSO CONSUMO ENERGETICO L INVOLUCRO EDILIZIO La climatizzazione estiva: Per mantenere condizioni di comfort termico negli ambienti interni sono inoltre stati introdotti dei lucernari sulla copertura al fine di consentire il tiraggio naturale dell aria calda; Immagine 14: lucernario su corridoio Immagine 15: lucernario su aula
19 BASSO CONSUMO ENERGETICO L INVOLUCRO EDILIZIO L illuminazione naturale: E stato verificato il FMLD (%) per ogni locale in funzione dei parametri richiesti dalla normativa: - aule: FLMD=3,50% (rif. 3%) - corridoi: FLMD=1,59% (rif. 1%) - servizi igienici FLMD=1,5% (rif. 1%) Laddove la superficie illuminante non era verificata con le sole aperture verticali si è proceduto con l inserimento di lucernari apribili e di camini solari. Immagine 16: camini solari e lucernari Immagine 17: camini solari spogliatoio
20 I MATERIALI UTILIZZATI I criteri di scelta dei materiali sono stati quelli: 1. Del basso impatto in termini ambientali; 2. Della non nocività; Tra i materiali utilizzati solo i blocchi di laterizio porizzato e le pavimentazioni in linoleum sono accompagnati da certificati ambientali. Nessuna della certificazioni fornite è Ecolabel. Immagine 18: corpo ampliamento fronte sud
21 BASSO CONSUMO ENERGETICO GLI IMPIANTI Al fine di realizzare un edificio a basso consumo energetico nella progettazione dell involucro edilizio occorre rispettare i parametri per i 3 seguenti aspetti: 1. GENERATORE DI CALORE 2. IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE DEL CALORE 3. I PANNELLI SOLARI 4. L IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
22 IL CANTIERE IL REPERIMENTO DEL MATERIALE Nel reperimento del materiale si sono riscontrate difficoltà per ciò che riguarda i seguenti articoli: 1. Fascette per legare i muri a camere solo da manuale ma non reperibili sul mercato; 2. Materiali certificati reperibili sono su produttori ad una consistente distanza chilometrica; 3. Certificazioni ambientali solo per pochi prodotti ma non ecolabel;
23 I RISULTATI I risultati ottenuti si possono sintetizzare nei seguenti punti: 1. Soluzione ibrida dal punto di vista della bioedilizia, condizionati dalla reperibilità dei materiali, dal rapporto costo benefici e dalla complessità di posa; 2. Il consumo energetico stimato per la struttura realizzata, in fase di progettazione è di 10 kwh/mc anno, con un limite di progetto di 20,96 kwh/mc anno 3. Il consumo energetico medio del patrimonio edilizio scolastico preesistente (medio per le scuole materne) è di circa kwh/mc anno;
24 VALUTAZIONI CONCLUSIVE Il ciclo progettuale e al conduzione dell esecuzione si è svolto, tranne che per le opere strutturali completamente all interno del Settore L.L.PP. del Comune di Collegno. Molte delle scelte tecnologiche sono state condizionate dall esperienza di manutenzione che ha visto i progettisti impegnati. Sono state privilegiate soluzioni a bassa complessità tecnica e con funzionamento manuale per garantire una più semplice manutenzione.
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