Il percorso oncologico
|
|
- Rosa Giuliano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Conferenza dei Servizi dell' Azienda USL 6 di Livorno Il percorso oncologico Federico Cappuzzo, UO Oncologia medica Costanza Galli, Responsabile Hospice Castello Pasquini Castiglioncello (LI)
2 Il malato oncologico e I suoi bisogni Il paziente oncologico ha molteplici necessità includenti: Approccio terapeutico adeguato Supporto psicologico Facilità di accesso alle cure proposte Adeguata informazione
3 Il percorso oncologico Screening + MMG Altri Appuntamento C O RD D iscussione in GO M O pzione chirurgica O pzione oncologica O pzione radioterapia
4 L importanza delle linee guida e dell utilizzo delle migliori evidenze Spesso esistono più scelte terapeutiche La scelta terapeutica va discussa con il paziente ed il trattamento proposto deve sempre essere in accordo con le linee guida internazionali
5 L importanza dell integrazione tra assistenza e ricerca Il paziente oncologico ha il diritto di ricevere le migliori terapie disponibili Le terapie standard hanno importanti limiti di efficacia: la mortalità per cancro rimane elevata L attività di ricerca deve fare parte integrante della pratica clinica
6 Come si ristruttura la Rete Oncologica Creazione gruppi di patologia: Gruppo patologia toracica Gruppo patologia mammaria Gruppo patologia gastroenterica Gruppo altre patologie Gruppo sperimentazioni cliniche Cartella elettronica Migliorata la definizione dei criteri di ricovero: Pazienti con priorità assoluta, pazienti prioritari, non prioritari e pazienti il cui ricovero non è autorizzato Percorso biopsia nodulo polmonare Convenzione anatomia patologica Pisana
7 Come cambia il percorso del DAY HOSPITAL orario del D H è dalle alle dal lunedì al venerdì (sabato chiuso) N umero dei posti letto incrementato a 14 con possibilità di effettuare sino a prestazioni/die Creazione di lista TAC del D H Terapie brevi e orali al pomeriggio
8 Come cambia il percorso degli AMBULATORI D a ottobre 2010 gli ambulatori sono divenuti nominali Ciascun ambulatorio eroga non più di 9 visite divise in: 6 Follow-up (ogni 20 ) 2 Rivalutazioni (ogni 30 ) 1 Prima visita (60 ) O rari: tutti i giorni, dal lunedì al venerdì al mattino dalle alle al pomeriggio dalle alle Incrementato il numero di TAC ed ecografie
9 Come cambia il percorso del Gruppo Oncologico Multidisciplinare GOM L importanza dell approccio multidisciplinare Coinvolgimento di tutti gli specialisti necessari incluso patologo e radiologo Programmazione di spazi, orari e giorni Refertazione elettronica con invio copia cartacea al paziente
10 Come cambiano le Consulenze La Presa in carico Attività di consulenza in stretta collaborazione con le medicine: Giro giornaliero in medicina Possibilità di invio del paziente ricoverato in medicina al CO RD Possibilità di richiedere una GO M
11 Linee di sviluppo della rete oncologica tra le diverse Zone della Provincia Incremento attività e specializzazioni/competenze tramite utilizzo piu flessibile personale medico del D ipartimento. Ipotesi di sviluppo: Attivazione servizio terapia del dolore Attivazione ambulatorio di senologia Attivazione progetto oncologia delle vacanze previa messa a norma sistema di preparazione farmaci antiblastici
12 Riflessioni conclusive Il percorso oncologico in corso di realizzazione consente oggi al paziente dell area livornese di avere un assistenza oncologica di qualità, personalizzata, e di poter usufruire di tutte le nuove possibilità terapeutiche supportate da dati scientifici e non da esperienze aneddotiche
13 Cure Palliative L O rganizzazione Mondiale della Sanità ci offre questa definizione: "Le cure palliative sono il prendersi cura attivo e globale del paziente la cui malattia non è più responsiva alle cure specifiche. E fondamentale il controllo del dolore e degli altri sintomi unitamente all attenzione ai problemi psicologici, sociali e spirituali. L obiettivo delle cure palliative è di ottenere la miglior qualità di vita per il paziente ed i suoi familiari. Molti aspetti delle cure palliative sono applicabili precocemente insieme alle terapie antineoplastiche." D erivano dal termine pallium e vogliono significare l'avvolgere la persona nella sua globalità: approccio olistico Le cure palliative iniziano nel momento in cui si comprende che ogni malato ha la sua storia personale, specifiche relazioni e cultura e che merita rispetto in quanto individuo unico. 13/12/10
14 13/12/10
15 Cure palliative Ideano e promuovono nuovi modelli assistenziali in grado di offrire una coerente, organica ed efficace soluzione ai problemi del malato cronico in fase term inale: 1) A ssistenza domiciliare: fornisce servizi specialistici per la salute del paziente a domicilio piuttosto che nelle usuali sedi ospedaliere; 2) Ricovero in H ospice: ricovero presso strutture sanitarie che forniscono un assistenza continua, dove i familiari possono stare senza alcuna limitazione di orari né di altro genere e dove, oltre al controllo dei sintomi fisici, si affrontano problemi psicologici, sociali e spirituali. 13/12/10
16 Curare l inguaribile Cos è allora la medicina palliativa? è la quarta componente di un progetto medico organico: c è la medicina preventiva, quella curativa cui si è aggiunta la parte riabilitativa e ci deve essere la medicina palliativa. Essa è la parte della medicina che si prende cura di chi non può guarire, di chi ha una bassa aspettativa di vita, ma che, proprio per questo, ha bisogno ancora di essere curato, sia pure con una prospettiva diversa, e di percorrere l ultima parte della vita in una maniera almeno accettabile. 13/12/10
17 PRO BLEMI CLIN ICI D EL MALATO TERMIN ALE FISIC I dolore 85%, altri sintomi (astenia, anoressia, dispnea, vomito incoercibile, delirio ecc) EM O Z IO N A LI paura, angoscia, depressione, ansia, delirium SO C IA LI E C U LTU RA LI emarginazione, mancanza di comunicazione, perdita del ruolo, della dignità e dell autostim a autostim a SPIRITU A LI carenza di risorse interiori (perdita di valori) 13/12/10
18 I BISO GN I del Morente Sicurezza: mancata sensazione di minaccia imminente A ppartenenza: desiderio di sentirsi richiesto, non un peso per gli altri A more: desiderio di espressioni di affetto e momenti di contatto C omprensione :sentirsi ascoltato e rispettato nelle proprie esigenze e per le proprie sensazioni A ccettazione: N onostante le nuove caratteristiche fisiche e mentali A utostima: desiderio di essere coinvolto nei processi decisionali e di mantenere il ruolo nella famiglia Fiducia: N on percepire tentativi di mistificazione da parte dei curanti e dei familiari, poter porre la propria vita nelle mani di qualcuno. 13/12/10
19 I bisogni dei familiari Stare con la persona morente Essere utile alla persona morente Ricevere rassicurazioni sul fatto che non stia soffrendo Essere informati sulle sue reali condizioni Essere informati sulla vicinanza alla morte Esprimere le proprie emozioni Ricevere conforto e sostegno da altri familiari Ricevere accettazione, supporto e conforto 13/12/10
20 O BIETTIVI D ELLE CURE PALLIATIVE Provvedere al sollievo del dolore e degli altri sintomi M igliorare la qualità della vita, per quanto possibile, in relazione alle condizioni cliniche O ffrire un sistema di supporto psicologico per aiutare il paziente e la famiglia durante la malattia e successivamente nella fase del lutto Sostenere la dignità e le volontà espresse dalla persona A ffermare la vita e considerare il morire come un evento naturale D iffondere la cultura delle C ure Palliative 13/12/10
21 13/12/10
22 L architettura simbolica di un Hospice Creatività Bellezza Flessibilità Rispetto Controllo dei sintomi Lavoro d equipe Supporto psico-sociale Accettazione del paziente Affermazione dei valori del paziente 13/12/10 Fonte: Robert Twycross, 1992
23 Programmi per definire e accreditare un Hospice a livello internazionale 1. Cura ed assistenza controllo del dolore e dei sintomi (T.d.D. e C.P.) modelli di nursing 2. Informazione e comunicazione natura, evoluzione e terminalità (se richiesto) aspetti relativi al consenso informato rispetto dell'autonomia del malato nelle scelte 3. Sostegno alla famiglia interventi di sollievo e di sostegno psico-sociale la famiglia come prima comunità terapeutica educazione della famiglia ai programmi e all'uso della struttura definizione di standard transculturali 4. Accompagnamento alla morte orientato verso l intervento multi-dimensionale rivalutazione delle risorse spirituali preparazione del paziente e della famiglia all evento Fonte: F. C ruciatti, /12/10
24 5. Assistenza al lutto sostegno ai familiari nell elaborazione anticipata del lutto e successiva al decesso 6. Gestione e verifica della qualità organizzazione del lavoro d equipe strumenti di verifica della qualità interna (audit clinico) valutazione della Q ol del paziente grado di soddisfazione dei familiari verifica Q ol sul lavoro, degli operatori 7. Formazione interna, esterna e continua educazione continua rivolta agli operatori interni formazione rivolta agli operatori esterni l Hospice come luogo privilegiato di formazione e ricerca 8. Ricerca scientifica ricerca clinica e in scienze umane e sociali (SHS) ricerca nelle scienze infermieristiche 13/12/10 Fonte: F. C ruciatti, 1992
25 13/12/10 Otto concetti fondamentali 1. L approccio multi-dim ensionale nelle cure 2. La definizione dell organizzazione del lavoro 3. La realizzazione di una equipe di cure multi-professionale e interdisciplinare 4. U na logica um anizzante nelle cure 5. U na visione più globale del paziente e della sua famiglia 6. La famiglia vista come la Prima U nità Terapeutica e la funzione sistemica della famiglia. 7. U na importante responsabilità ed autonomia professionale per il personale infermieristico 8. La completa autonomia nelle scelte da parte del paziente
26 1. Gli hospice, in qualunque setting siano collocati, devono offrire una elevata qualità delle cure 2. D evono rispondere ai bisogni di malati e famiglie 3. Imporsi culturalmente (ricerca scientifica innovativa) 4. Privilegiare la formazione continua degli operatori 5. Favorire lo scambio di esperienze (network) 6. Adeguata tariffazione delle prestazione 7. Uniformi criteri di accreditamento (gestionali) 13/12/10
27 Necessità di strutture Hospice in Italia N EC ESSITA D I U N PO STO LETTO O G N I A BITA N TI PA RI A PO STI LETTO U N A STIM A D I STRU TTU RE H O SPIC E D I C IRC A 15 PO STI LETTO O G N U N O Fonte: F. C ruciatti, /12/10
28 Le cure palliative a Livorno Ogni anno a Livorno muoiono di cancro circa 600 persone (nel 2009 abitanti ) Al momento presente i pazienti seguiti dalle cure palliative sono soprattutto oncologici (un letto in hospice per pz neurologico) La quasi totalità dei pazienti è seguita dalle Cure Palliative di Livorno 13/12/10
29 U F di cure palliative 13/12/10 Punti di forza Presa in carico precoce del paziente Integrazione con il Centro oncologico dipartimentale (CORD); Vicinanza dell U F CP al reparto di oncologia e di radioterapia; Medesimo servizio che svolge attività in hospice e a domicilio Relazione tra no profit e servizio pubblico;
30 U F di cure palliative Aspetti critici Comunicazione della prognosi al paziente Difficoltà a sospendere il trattamento chemioterapico Non conoscenza della filosofia delle cure palliative Percorso formativo non ben definito per il personale Percorsi per le altre patologie non oncologiche 13/12/10
31 UF di Cure palliative Progetti Percorsi di presa in carico del paziente dai reparti di Medicina, Oncologia ed Ematologia Istituzione di un GOM per discutere collegialmente i casi Ambulatorio di terapia antalgica e medicina palliativa nel DH oncologico Visita dei pazienti dell'oncologia insieme all'oncologo 1/settimana Accompagnare i pazienti negli ultimi giorni in Medicina affiancando l'equipe della Medicina con la nostra 13/12/10
32 Percorso oncologico e cure Screening + palliative MMG Altri Guarigione Follow up Appuntamento C O RD D iscussione in GO M O pzione chirurgica O pzione radioterapia Progressione O pzione oncologica malattia Fase terminale Morte C ure Palliative Ambulatorio di terapia del dolore e gestione dei sintomi C ure Palliative Hospice/ assistenza domiciliare C ure Palliative Assistenza al lutto
Dal curare al prendersi cura
Dal curare al prendersi cura Etica delle cure palliative in oncologia 1 Le cure palliative Le cure palliative iniziano nel momento in cui si comprende che ogni malato ha la sua storia personale, specifiche
DettagliModelli di reti di cure palliative. Maria Anna Conte
Modelli di reti di cure palliative Maria Anna Conte Cos è una rete? Col termine rete si intende comunemente una serie di componenti, sistemi o entità interconnessi tra di loro Ma una rete di cure palliative
DettagliIRCCS AOU San Martino IST Genova. Non più soli nel dolore Cure Palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica.
IRCCS AOU San Martino IST Genova Non più soli nel dolore Cure Palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica. Valtournenche, Aosta Il ricovero in hospice può essere permanente e si attua
Dettaglianalisi della normativa formazione indicatori condivisi
analisi della normativa formazione indicatori condivisi Normativa Equità di accesso alle cure domiciliari in generale e palliative in particolare Qualità di prestazioni adeguata agli standard Le cure non
DettagliCasa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice
Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Responsabile Medico: Medici di Reparto: Caposala: Dott. Alberto SINISCALCHI Dott. Andrea LIGUORI Dott. Gian Paolo SPINELLI Sig.ra
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
Dettagli- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali
- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)
DettagliRegione del Veneto. Azienda Unità Locale S ocio Sanitaria OVEST VICENTINO CARTA DEI SERVIZI
Regione del Veneto Azienda Unità Locale S ocio Sanitaria OVEST VICENTINO DISTRETTO SOCIO SANITARIO OSPEDALE DI COMUNITA VALDAGNO CARTA DEI SERVIZI 1 Presentazione dell Ospedale di Comunità: L Ospedale
DettagliLA RETE ONCOLOGICA LAZIALE
LA RETE ONCOLOGICA LAZIALE LA PERCEZIONE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Dott.Antonio Verginelli MMG DOVRESTI GUARDARE IL CANCRO COME L INIZIO DI UNA NUOVA VITA: DAL MOMENTO DELLA SUA SCOPERTA NULLA SARA,
DettagliLO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus
LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura
DettagliLe cure palliative all IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia
Informazioni per pazienti e familiari Le cure palliative all IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia Le cure palliative all IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia Gentile Signore/a,
DettagliPROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo
PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliPercorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella
Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia
DettagliMaria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone
Maria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone Cos è un hospice Si definiscono centri residenziali di cure palliative (hospice) le strutture, facenti
DettagliLO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus
LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura
DettagliI sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani
I sentimenti causati da perdita e separazione Dr.ssa Barbara Ottaviani Il confronto con la fine della vita - La morte fa ancora parte della nostra cultura? - Siamo ancora capaci di rappresentarla, di immaginarla?
DettagliModello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti. Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca
Modello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca 1 Le Aziende USL di Modena e Reggio Emilia hanno sviluppato una
DettagliExcursus legislativo sulla palliazione. Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011
Excursus legislativo sulla palliazione Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011 1 Legge 39/99 Stabilisce l adozione di un programma
DettagliDIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE
DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI
DettagliL arte dell assistere per accompagnare: Il bisogno dei Pazienti
Corso specialistico Assistenti familiari per Pazienti con malattie avanzate e/o terminali Cascina Brandezzata - Milano 24 Gennaio 2015 L arte dell assistere per accompagnare: Il bisogno dei Pazienti Dr.
DettagliLa Rete Ligure di Cure Palliative 1
La Rete Ligure di Cure Palliative 1 1. Premessa epidemiologica 2. Le cure palliative 3. Il modello organizzativo 3.1 La rete di cure palliative della regione Liguria 3.2 Le reti locali di cure palliative
DettagliDIGNITA DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili
DIGNITA DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili primo incontro formativo team interni seconda parte Servizio per l integrazione socio-sanitaria
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliIL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE
IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE Verso l accreditamento delle cure palliative in Emilia-Romagna Antonio Brambilla Servizio assistenza territoriale Direzione
DettagliLe cure palliative domiciliari
Le cure palliative domiciliari Associazione per l Assistenza Domiciliare Oncologica - ONLUS VERONA Medicina palliativa...il meglio possibile, quando tutto ormai sembra impossibile... CHE COSA SONO LE CURE
DettagliRuolo dell USC Cure Palliative: stato dell arte
Ruolo dell USC Cure Palliative: stato dell arte Dott. Simeone Liguori USC Cure Palliative Terapia del Dolore OO.RR. di Bergamo L USC Cure Palliative degli Ospedali Riuniti di Bergamo, svolge un ruolo importantissimo
DettagliPercorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT
Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato
DettagliLA CONTINUITA ASSISTENZIALE
e-oncology II edizione: L informatizzazione in Oncologia Trento, 22 ottobre 2010 LA CONTINUITA ASSISTENZIALE Prof. Oscar Alabiso Oncologia AOU Novara Continuità Assistenziale : organizzazione centrata
DettagliLe competenze del medico di medicina generale. Perché il medico di famiglia può essere una risorsa nelle cure a casa?
Le competenze del medico di medicina generale Perché il medico di famiglia può essere una risorsa nelle cure a casa? Federico Sciarra Roma, 10 giugno 2009 Sala Tevere, Regione Lazio GIA LO E In quelle
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento
DettagliDaniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE
Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE ESPANDERE PROGRESSIVAMENTE LE LOGICHE DI INTEGRAZIONE SISTEMICA UTILIZZANDO I PERCORSI ASSISTENZIALI COME METODO PER PROMUOVERE PRASSI INTEGRATA E PER RENDERE
DettagliL esperienza del medico di medicina generale
L INFORMAZIONE INDIPENDENTE SUL FARMACO: I FARMACI NEL DOLORE ONCOLOGICO Tavola rotonda: L esperienza del medico di medicina generale Sassari 21 Giugno 2008 Chiara Musio Il Sole 24 ore Sanità 10-16 Aprile
DettagliIl ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella
Torino, 10 giugno 2014 La donna con il tumore al seno: Assistenza a 360 gradi. Aggiornamento e novità Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella Dott. Maria Rosa STANIZZO Direttore
DettagliCARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P.
CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I Responsabile Dott.ssa P. Viola Edvard Munch - The Silk Child -!907 Tate Gallery London 1
DettagliCorsi di Laurea una cultura delle Cure Palliative
Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie Firenze 13-14 maggio 2011 Orientamenti nazionali per diffondere nei Corsi di Laurea una cultura delle Cure Palliative Maria Grazia
DettagliLe cure palliative simultanee e la presa in carico precoce
Le cure palliative simultanee e la presa in carico precoce L'ESPERIENZA DI BERGAMO: Dai progetti di collaborazione tra USC, riflessioni su diffusione e criteri per l'attivazione delle Simultaneous Care.
DettagliConvegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo
Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliASSISTENZA AL PAZIENTE TERMINALE: L ESPERIENZAL DELL HOSPICE CASA MADONNA DELL ULIVETO ULIVETO
ASSISTENZA AL PAZIENTE TERMINALE: L ESPERIENZAL DELL HOSPICE CASA MADONNA DELL ULIVETO ULIVETO Mariangela Piacentini Casa Madonna dell Uliveto Albinea - Reggio Emilia In quel tempo che viene definito dai
DettagliCONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE
CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE ORGANISMO DI RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SANITARIO ISTITUITO DALL ART. 5 della LEGGE PROVINCIALE
DettagliCENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -
CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - PERCORSO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI TERMINALI Indice 2 1. Premessa 3 2. Attività dell Hospice San Marco 3 3. Obiettivi 4 4. Criteri di Ammissione
DettagliCorso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento
Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento Arezzo, 18 marzo 2006 Ordine dei Medici, Viale Giotto 134 Dott.
DettagliProgetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DettagliRiflessioni etiche e professionali. Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano
Riflessioni etiche e professionali Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano Progressi nella scienza e ricerca miglior cura delle malattie allungamento della vita miglioramento qualità
DettagliRuolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta
Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia
DettagliIl servizio di Cure Palliative
TAVOLA ROTONDA: LA RETE DEI SERVIZI Il servizio di Cure Palliative Alessandro.Fedrizzi@apss.tn.it Servizio cure palliative UOAP Distretto della Vallagarina (Trento) 1 LE CURE PALLIATIVE SONO. 2 Le CP sono
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la
DettagliLa gestione del paziente con scompenso cardiaco terminale. Mauro Feola
La gestione del paziente con scompenso cardiaco terminale. Mauro Feola Riabilitazione Cardiologica-Unita Scompenso Cardiaco Ospedale Fossano-Mondovi (CN) LA GESTIONE DEL PAZIENTE TERMINALE Comparazione
Dettagliwww.fondazioneistud.it Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano
www.fondazioneistud.it Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano verso Damasco verso Damasco l incontro con Vittorio Ventafridda un nuovo modello di cure (modello Floriani)
DettagliLa rete di assistenza al malato terminale e alla famiglia nella AUSL n. 2 dell Umbria:
Forum sulla Non Autosufficienza Bologna 9-10 novembre 2011 Centro Congressi Savoia Hotel La rete di assistenza al malato terminale e alla famiglia nella AUSL n. 2 dell Umbria: il ruolo del volontariato
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliFranca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 2 Aprile 2014
Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 2 Aprile 2014 Il cancro uno tzunami Percorsi assistenziali che coinvolgono tutto il processo di accompagnamento al paziente e alla
DettagliProf. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE
Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre CURE PALLIATIVE Troverete copia di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net
DettagliLe cure avanzate nel fine vita
Associazione Italiana Infermieri di Area Oncologica II Congresso Nazionale AIIAO L INFERMIERE IN ONCOLOGIA TRA MANAGEMENT E PRATICA CLINICA: QUALE FUTURO? Le cure avanzate nel fine vita Napoli, 24-25 Maggio
Dettaglila comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer
Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer evelina bianchi Firenze 53 Congresso nazionale SIGG 2008 Firenze 53 congresso SIGG evelina
DettagliRete Oncologica Piemonte Valle d Aosta
Rete Oncologica Piemonte Valle d Aosta Il CAS (Centro Assistenza Servizi): Aspetti organizzativi e criticità Dott. Vittorio Fusco ASO Alessandria La Rete Oncologica: obiettivi Rispondere all incremento
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
Dettagli- Perchè definire un modello ideale di assistenza
- Perchè definire un modello ideale di assistenza La Federazione UNIAMO, attraverso numerosi incontri e momenti di riflessione e confronto realizzati con le associazioni federate e non all interno di percorsi
DettagliInformazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella
Informazione per pazienti Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Questo opuscolo è stato realizzato per fornire alcune utili informazioni sul percorso seguito
DettagliIII COMMISSIONE TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO FEBBRAIO 2011
III COMMISSIONE TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE NN. 117, 127 TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO FEBBRAIO 2011 SERVIZIO PER L'ASSISTENZA GIURIDICO-LEGISLATIVA IN MATERIA DI ATTIVITÀ SOCIALI
Dettagli-Gruppo 1 -Gruppo 2 -Gruppo 3 -Gruppo 4 -Gruppo 5
APPROPRIATEZZA ALLOCATIVA -Gruppo 1 -Gruppo 2 -Gruppo 3 -Gruppo 4 -Gruppo 5 Paziente grave che necessita di interventi intensivi e continui Paziente sottoposto ad intervento o con necessità di presa in
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliIl controllo del dolore e non farmacologico
DICEMBRE 2013 L evoluzione storica Il controllo el olore e non farmacologico i la filosofia Cure Palliative I bisogni el Paziente f.moggia.valenti Bologna, 20 aprile 2013.valenti L Organizzazione Moniale
DettagliUN MODELLO DI FORMAZIONE PER LE CURE PALLIATIVE Apprendimento sul campo e confronto fra professionisti 29 Congresso Nazionale ANIARTI Rimini 10-12 novembre 2010 Catia Franceschini Chiara Pecorini Pier
DettagliAssistenza Domiciliare e Malattie Rare: attuali e future strategie IPASVI Roma
, 14 maggio 2010 CONFERENZA Associazione G. Dossetti: i Valori Sviluppo e Tutela dei Diritti Assistenza Domiciliare e Malattie Rare: attuali e future strategie Il ruolo del professionista infermiere nell
DettagliCaratteristiche dell indagine
L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende
DettagliLuca Pianigiani (Coordinatore del Centro di Ascolto Regionale RT) Coord.centrodiascolto@regione.toscana.it Edi Santinelli (Refente Unico Aziendale
Luca Pianigiani (Coordinatore del Centro di Ascolto Regionale RT) Coord.centrodiascolto@regione.toscana.it Edi Santinelli (Refente Unico Aziendale ASL7 - per il Centro di Ascolto della Regione Toscana)
DettagliLA RETE DELLE CURE PALLIATIVE NELL ASL 2 SAVONESE
CENTRO DI TERAPIA DEL DOLORE E CURE PALLIATIVE Direttore: dott. Marco Bertolotto LA RETE DELLE CURE PALLIATIVE NELL ASL 2 SAVONESE Le Cure Palliative forniscono il sollievo dal dolore e da altri gravi
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata
DettagliProposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo
Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una
DettagliDAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER. Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina
DAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina La nostra storia inizia MARZO 2007 L infermiere CASE Manager in Medicina Interna (PROGETTO FLORENCE) CASE
Dettaglimeditel Centro Medico Polispecialistico
meditel Centro Medico Polispecialistico ILProgetto Un vantaggio per LaDonna che accede a percorsi a lei dedicati, nella sicurezza di una struttura qualificata e supportata a livello ospedaliero. IlTerritorio
DettagliL educatore in pediatria. Per un profilo professionale
L educatore in pediatria Per un profilo professionale L educatore sanitario in pediatria L educatore sanitario è quel professionista chiamato in causa affinché a ciascun individuo sia permesso di riconoscere
DettagliSeminario Dagli hospice al volontariato: esperienze di fine vita
Seminario Dagli hospice al volontariato: esperienze di fine vita Sabato 21 febbraio si è svolto a Mestre il Seminario dal titolo Dagli hospice al volontariato: esperienze di fine vita. Si è trattato, come
DettagliCure Domiciliari: definizione
Cure Domiciliari: definizione E un complesso di cure mediche, infermieristiche, riabilitative, Socio-assistenziali integrate fra loro, erogate al domicilio del paziente. S.S.V.D. Cure Domiciliari Struttura
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in
DettagliIL RUOLO DEL CAREGIVER. Manuela Rebellato Responsabile Counselling : OaD, UVA, Continuità Assistenziale CHI SONO?
IL RUOLO DEL CAREGIVER Manuela Rebellato Responsabile Counselling : OaD, UVA, Continuità Assistenziale CHI SONO? Per i pazienti un sostegno indispensabile Per i Medici un riferimento Per le Istituzioni
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliAssistenza ai malati oncologici. Il Dr. Vittorio Franciosi all ospedale di Vaio
Conferenza Stampa Assistenza ai malati oncologici Il Dr. Vittorio Franciosi all ospedale di Vaio Mercoledì 23 luglio 2008 - ore 11 sala A Ospedale di Fidenza Alla Conferenza Stampa intervengono: Maria
DettagliNODI di una RETE. Sistema organizzativo e gestionale che garantisca ai malati e alle loro famiglie una continuità assistenziale attraverso i
Sistema organizzativo e gestionale che garantisca ai malati e alle loro famiglie una continuità assistenziale attraverso i NODI di una RETE Codigoro, 13 ottobre 2012 Chiara Benvenuti NODI CURE PALLIATIVE
DettagliDISPOSIZIONI PER GARANTIRE CURE PALLIATIVE AI MALATI IN STATO DI INGUARIBILITÀ AVANZATA O A FINE VITA E PER SOSTENERE LA LOTTA AL DOLORE
Legge regionale 19 marzo 2009, n. 7 (BUR n. 25/2009) DISPOSIZIONI PER GARANTIRE CURE PALLIATIVE AI MALATI IN STATO DI INGUARIBILITÀ AVANZATA O A FINE VITA E PER SOSTENERE LA LOTTA AL DOLORE Art. 1 - Finalità.
DettagliLinee guida per i diritti dei malati di cancro in Europa
LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI Linee guida per i diritti dei malati di cancro in Europa A cura della Rete europea per i diritti e i doveri dei pazienti e degli operatori sanitari della Association
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE CHIAVACCI, BRUNALE, DAMERI. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per pazienti terminali
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5951 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI CHIAVACCI, BRUNALE, DAMERI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per pazienti
Dettaglifenomeno nuovo e potenzialmente distinto da esse?
{ Il dolore cronico in Medicina Generale -Approccio al sintomo/malattia dolore : osservatorio privilegiato del MG, basso impatto tecnologico, alta componente relazionale. L episodio algico si inquadra
DettagliUNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO
UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto
DettagliOggi in via Sant Eufemia la firma del progetto. Piacenza e provincia avranno un équipe specializzata nelle cure palliative domiciliari
Comunicato stampa Oggi in via Sant Eufemia la firma del progetto Piacenza e provincia avranno un équipe specializzata nelle cure palliative domiciliari grazie ad una convenzione tra Ausl, Fondazione e
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE
Testo aggiornato al 5 dicembre 2007 Decreto ministeriale 22 Febbraio 2007, n. 43 Gazzetta Ufficiale 6 Aprile 2007, n. 81 Regolamento recante Definizione degli standard relativi all assistenza ai malati
DettagliConferenza Stampa. Nasce il Polo Neurologico. interaziendale. diretto da Enrico Montanari
Conferenza Stampa Nasce il Polo Neurologico interaziendale diretto da Enrico Montanari Martedì 15 dicembre 2015 ore 11.00 Sala Riunioni Direzione Generale AUSL di Parma Alla Conferenza Stampa sono presenti:
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliII SESSIONE TAVOLA ROTONDA La gestione del paziente terminale
II SESSIONE TAVOLA ROTONDA La gestione del paziente terminale Come il problema viene affrontato nei reparti di degenza ed a domicilio. Quale preparazione viene fornita agli studenti di Medicina e di Infermieristica
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliSSD RETE LOCALE CURE PALLIATIVE
SSD RETE LOCALE CURE PALLIATIVE DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE ed ATTIVITA DISTRETTUALI I quadri sono stati eseguiti dagli Allievi della Scuola Media Statale Della Torre - Garibaldi di Chiavari e donati all
DettagliSalute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliL Area Disabili Adulti: un percorso in costruzione.
L Area Disabili Adulti: un percorso in costruzione. Dr.ssa Stefania Ascari Area Fragili Az. USL, Distretto di Sassuolo Sassuolo 04.12.14 NEUROPSICHIATRIA (Neuropsichiatra, fisioterapista psicologo, logopedista
DettagliSTRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA
AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.
DettagliMARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista
MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista Bologna 24 novembre 2013 Roberta Arbellia Indagine Nursind e Cergas Bocconi ottobre 2013 Infermieri forte orgoglio
DettagliSERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE
SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità
Dettagli