MANUALE DI INFORMAZIONE SUI RISCHI E SULLA SICUREZZA NELLA SCUOLA

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1 ISTITUTO MAGISTRALE STATALE AMEDEO DI SAVOIA DUCA D AOSTA LICEO SCIENZE UMANE LICEO SCIENZE UMANE ( E c / S o c ) LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI Via del Santo, n PADOVA tel. 049/ fax 049/ pdpm01000v@istruzione.it ducadaosta@provincia.padova.it PEC: pdpm01000v@pec.istruzione.it C.F MANUALE DI INFORMAZIONE SUI RISCHI E SULLA SICUREZZA NELLA SCUOLA per il personale docente e non docente per gli utenti del servizio scolastico (studenti - genitori) ai sensi del D.Lgs 81/2008 (a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione e di gestione dell'emergenza) edizione agosto

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3 LA SICUREZZA NELLA SCUOLA Il decreto legislativo 81/2008 (ristesura del 626/1994 modificato ed integrato dal D.Lgs. 242/ attuato in ambito scolastico dal D.M. P.I. 382/1998) prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori e degli utenti negli ambienti di lavoro privati e pubblici mediante l attuazione di direttive comunitarie. Gli obbiettivi dei decreti riguardano la sistematica ricerca dei rischi lavorativi, e non, (indicati nella Relazione sulla valutazione dei rischi ) e la loro eliminazione o contenimento prima che producano effetti indesiderati (indicati nella Individuazione delle misure di bonifica e nel Piano di emergenza ). Una tale impostazione presuppone il coinvolgimento attivo di vari soggetti per ognuno dei quali sono previsti obblighi e sanzioni e passa necessariamente attraverso un adeguata formazione e informazione degli stessi. Il D.M. P.I. 382/1998 parla genericamente di utenti, termine comprensivo di tutti coloro che frequentano la scuola anche solo occasionalmente, come ad esempio i genitori durante i consigli di classe e i colloqui con i professori. Per adempiere all art. 21 del D.Lgs. 626/1994, il presente manuale viene distribuito a tutto il personale e agli alunni, consentendo un informazione generale ed omogenea. a) Datore di lavoro I SOGGETTI DEL DECRETO LEGISLATIVO 626/1994 Il D.Lgs.626/1994 e s.m.i. identifica come Datore di lavoro, per le istituzioni scolastiche ed educative, il Dirigente Scolastico. Al Datore di lavoro è attribuito il compito di porre in essere i vari adempimenti di carattere generale concernenti tra l altro: 1) le attività di formazione e informazione del personale interessato; 2) l elaborazione del Documento sulla sicurezza contenente la Valutazione dei rischi e le misure di bonifica ; 3) la predisposizione del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) comprensivo delle cosiddette figure sensibili. b) Lavoratore Persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un Datore di lavoro. L art. 2 del D.Lgs. 626/1994 equipara ai lavoratori gli allievi delle istituzioni scolastiche ed educative nelle quali i programmi e le attività di insegnamento prevedano espressamente la frequenza e l uso di laboratori appositamente attrezzati, con possibile esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, l uso di macchine, apparecchi e strumenti di lavoro in 3

4 genere. Lo studente è, dunque, equiparato al lavoratore solo nelle attività di laboratorio, per il resto è da considerarsi quale utente. Obblighi dei lavoratori - art. 5 del D.Lgs..626/1994 1) Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni od omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2) In particolare i lavoratori: osservano le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; utilizzano correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza; utilizzano in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; segnalano immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dispositivi, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; non rimuovono o modificano senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; non compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; si sottopongono ai controlli sanitari previsti nei loro confronti; contribuiscono, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all adempimento di tutti gli obblighi imposti dall autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro. c) Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) Persona designata dal Datore di lavoro, interna od esterna, in possesso di attitudini e capacità adeguate con la funzione di coordinare l attività del Servizio di prevenzione e protezione. d) Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e sicurezza durante il lavoro. 4

5 e) Figure sensibili Gruppi di persone scelti dal Datore di lavoro, appositamente formati, per la prevenzione incendi - primo soccorso - gestione delle emergenze ed evacuazione. f) Medico competente Medico consulente nominato, ove previsto dalle normative vigenti, dal Datore di lavoro in modo da assicurare la sorveglianza sanitaria con accertamenti preventivi e periodici. FATTORI DI RISCHIO NELLA SCUOLA (linee guida per difenderci) RISCHI GENERALI Ogni ambiente presenta degli elementi di rischio che possono essere acuiti dai comportamenti talvolta irresponsabili degli alunni (la confidenza, la noncuranza del pericolo o l eccesso di disinvoltura aggravate da disattenzione, frettolosità, imprudenza o scherzi pericolosi). Osserviamo gli spazi che ci circondano e individuiamo i comportamenti adeguati per agire con consapevolezza nella quotidianità e nei momenti di emergenza. Dobbiamo evitare, con un comportamento responsabile, situazioni di rischio che potrebbero mettere a repentaglio l incolumità di tutti. Regole da rispettare 1) E obbligatorio attenersi alle disposizioni che regolano l entrata e l uscita dall edificio scolastico. 2) E obbligatorio osservare le disposizioni impartite attraverso la segnaletica di sicurezza o dagli ordini scritti. 3) In generale è vietato andare in luoghi il cui accesso è riservato. 4) E vietato usare le uscite di emergenza se non per motivi di necessità. 5) E vietato fumare in tutti i locali interni all edificio scolastico. 6) E indispensabile che il luogo di lavoro sia pulito ed ogni studente deve mantenerlo tale. In particolare deve gettare i rifiuti in appositi contenitori e non gettarli per terra. 7) I servizi igienici devono essere lasciati puliti e in ordine. 8) Nei corridoi, in cortile sulle scale è vietato correre, spingersi, compiere azioni o gesti che possano determinare situazioni di pericolo. 5

6 9) E vietato ingombrare i corridoi, le porte, le vie di esodo e le uscite di sicurezza (ad esempio mettendo i banchi davanti alla porta dell aula o con disposizioni che ostacolano una possibile evacuazione). 10) E obbligatorio mantenere ordine e pulizia in tutti i locali della scuola (compresi gli armadi in uso agli studenti e ai docenti). 11) Nei laboratori e in palestra le attività collegate a tali luoghi devono essere svolte sotto la stretta sorveglianza da parte dell insegnante che indicherà i modi di corretto utilizzo delle varie attrezzature e responsabilizzerà gli alunni affinché rispettino le regole. 12) E vietato appoggiare bottigliette, lattine, bicchieri o altro contenente liquidi sulle apparecchiature elettriche (TV, videoregistratori, computer, ecc.). 13) Al verificarsi di un inconveniente avvisare subito il docente o il personale della scuola. Talvolta si possono verificare situazioni di pericolo che rendono necessaria l evacuazione dall edificio scolastico: incendi, terremoti, crolli, sospetta presenza di ordigni esplosivi, inquinamenti dovuti a cause esterne e ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo d Istituto. In tali situazioni e in presenza di molte persone, si possono avere manifestazioni di panico che possono essere modificate e ricondotte alla normalità se il sistema in cui si palesano è preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano. Occorre quindi che siano note a TUTTI (alunni, docenti, non docenti, genitori ed operatori esterni) le informazioni contenute nel PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE presente in ogni locale della scuola (procedure, norme di comportamento da seguire, vie di fuga, uscite di sicurezza, punti di raccolta). A tal fine il piano di evacuazione, già operativo nella nostra scuola, viene messo in atto ogni anno con simulazioni di emergenza per verificare l adeguatezza dei modi e dei tempi di sfollamento dall edificio. Utile sarebbe, al termine di ogni esercitazione pratica, che ciascuna classe effettuasse, sotto la guida dell insegnante, l analisi critica dei comportamenti tenuti al fine di individuare e rettificare atteggiamenti non idonei emersi durante la prova. In nessun caso si dovrà uscire dal perimetro della scuola, salvo precise disposizioni in merito. ATTIVITA DI LABORATORIO E considerato laboratorio ogni locale della scuola nel quale gli allievi svolgano attività diverse dalla normale e tradizionale attività di insegnamento, attraverso l ausilio di macchine, attrezzature e sostanze. 6

7 Il rischio principale è che le varie macchine, le attrezzature o le sostanze presenti vengano utilizzate in maniera difforme dalle indicazioni dei costruttori o fabbricanti, o dalle indicazioni dei docenti e assistenti di laboratorio. Altri rischi presenti possono essere: 1) assumere un comportamento disattento che possa danneggiare gli altri nello svolgimento delle normali attività; 2) utilizzare apparecchiature elettriche; 3) l inosservanza di norme comportamentali. E necessario quindi: a) attenersi scrupolosamente alle indicazioni dei docenti; b) osservare il regolamento di laboratorio (affisso sulle pareti dello stesso). ATTIVITA DI EDUCAZIONE FISICA Durante le attività di educazione fisica, i rischi derivano principalmente dall uso degli attrezzi e dalle attività a corpo libero. L azione impropria, non coordinata dinamicamente può comportare infortunio sull attrezzo ovvero per urto contro il suolo per cadute in piano o contro parti fisse dell impianto. E sufficiente, ai fini della sicurezza, usare prudenza ed attenersi alle regole impartite dai docenti. E opportuno quindi che i docenti: diano spiegazioni chiare e precise, con norme operative vincolanti quando l attività motoria comporta, per sua natura, particolari rischi; evitino di far eseguire esercizi o svolgere attività non confacenti alle reali ed attuali capacità delle persone. Regole da rispettare 1) utilizzare un abbigliamento idoneo per ogni tipo di disciplina sportiva e/o attività motoria (capi comodi e igienici - scarpe ginniche stabili protettive con suole antisdrucciolo - ginocchiere e protezioni su indicazione del docente); 2) attendere l arrivo del docente prima di iniziare l attività, e lavorare solo in sua presenza seguendo con attenzione le indicazioni; 3) eseguire un accurato e specifico avviamento per riscaldare la muscolatura; 4) lavorare in modo ordinato utilizzando solo l attrezzatura necessaria ed uno spazio adeguato (riporre gli attrezzi non necessari evitando che rimangano sul terreno d azione); 5) informare il docente sul proprio stato di salute segnalando immediatamente condizioni di malessere, anche momentaneo; 7

8 6) evitare di affaticarsi eccessivamente attuando periodi di recupero, anche al termine delle lezioni; 7) non utilizzare le attrezzature in modo improprio (per fini diversi da quelli specifici) e senza l autorizzazione del docente; 8) non prendere iniziative personali; 9) non utilizzare gli spazi a disposizione con un numero di persone maggiore di quello previsto dai regolamenti; 10) utilizzare le consuete norme igieniche al termine dell attività motoria. RISCHI SPECIFICI PER IL PERSONALE NON DOCENTE (ATA - AMMINISTRATIVI - TECNICI - AUSILIARI) Le attività che rientrano nelle mansioni del personale non docente e che necessitano anche dell utilizzo di apparecchiature elettriche come vdt, fotocopiatori, calcolatrici, oppure taglierine, attrezzature da laboratorio, sostanze pericolose, prodotti di pulizia, scale, carrelli ecc. devono essere svolte seguendo quanto indicato dall art. 5 del D.Lgs. 626/1994 obblighi dei lavoratori e dalle indicazioni sulla sicurezza specifiche presenti nei vari ambienti lavorativi. RISCHIO INCENDIO Il fuoco è estremamente pericoloso. Basti pensare cosa potrebbe provocare un mozzicone di sigaretta ancora acceso gettato in un cestino di carta. Il rischio incendio e uno dei fattori più importanti perché presente in qualsiasi attività lavorativa. L incendio è la combustione (reazione chimica di un combustibile con un comburente in presenza di innesco) sufficientemente rapida e non controllata che si sviluppa senza limitazioni nello spazio e nel tempo. Per spegnere il fuoco è necessario interrompere la reazione chimica di combustione utilizzando idonei mezzi estinguenti. Regole da rispettare 1) evitare comportamenti ed azioni che possano generare principi di incendio; 2) non utilizzare in modo improprio interruttori elettrici, apparecchi elettrici di qualsiasi natura; 3) spegnere sempre le apparecchiature elettriche dopo l utilizzo (TV, videoregistratori, computer ecc.); 4) è vietato gettare mozziconi accesi, fiammiferi e tutto ciò che possa innescare l incendio in cestini di carta, spazzatura, ecc. ; 5) non usare apparecchi a fiamma libera nelle vicinanze di materiali infiammabili; 6) segnalare eventuali deterioramenti delle apparecchiature e degli impianti elettrici; 8

9 7) verificare che nessun materiale sia depositato davanti agli estintori, alle bocchette antincendio, ai passaggi e alle uscite di emergenza; 8) controllare periodicamente l efficienza dei mezzi antincendio (rivolto al personale autorizzato). E necessario, pertanto, osservare scrupolosamente la segnaletica di sicurezza presente nella scuola. In caso di incendio Mantenere la calma; Attenersi a quanto stabilito dal piano di emergenza. LA SEGNALETICA DI SICUREZZA Nell edificio scolastico è esposta, e deve essere mantenuta controllata, la segnaletica destinata a trasmettere messaggi di sicurezza. Le figure seguenti riportano una casistica della segnaletica d uso comune anche nella nostra scuola. SEGNALI DI DIVIETO (fondo bianco, pittogramma nero, bordo rosso) vietato fumare vietato fumare e/o vietato divieto di spegnere usare fiamme libere l accesso con acqua SEGNALI DI AVVERTIMENTO (fondo giallo, pittogramma nero, bordo nero) corrente elettrica materiale sostanze sostanze infiammabile nocive corrosive SEGNALI DI PRESCRIZIONE (fondo blu, pittogramma bianco) 9

10 proteggere guanti di lavarsi le versare i rifiuti nei gli occhi protezione mani contenitori appositi SEGNALI DI SALVATAGGIO (fondo verde, pittogramma bianco) direzione uscita uscita pronto soccorso freccia di d emergenza d emergenza direzione SEGNALI ANTINCENDIO (fondo rosso, pittogramma bianco) estintore lancia allarme rivelatore antincendio antincendio di fumo RISCHIO TERREMOTO Che cosa fare se si è coinvolti in un terremoto? Un terremoto ci può coinvolgere in due diverse situazioni: Mentre ci troviamo all interno di un edificio. In questo caso il rischio principale è rappresentato dal crollo della struttura e, contemporaneamente, dalla caduta al suo interno di mobili e suppellettili; è quindi fondamentale identificare quali possano essere i punti più solidi della struttura (in genere le pareti portanti, gli architravi e gli angoli in genere) e portarsi nelle loro vicinanze. Nello stesso tempo cercate di allontanarvi dalle suppellettili che potrebbero cadervi addosso; può essere opportuno cercare di trovare riparo sotto il tavolo o il letto; a scuola ci si può riparare sotto i banchi, oppure addossandosi ad un muro maestro, in un punto lontano da finestre che potrebbero rompersi e provocare ferite. Quando siamo all aperto. Se vi trovate all aperto il pericolo principale deriva da ciò che può crollare e pertanto dovete prestare attenzione a non sostare o passare sotto parti di edifici (balconi, cornicioni, grondaie, ecc.) che potrebbero cadere; un buon riparo può essere offerto dall architrave di un portone. Un automobile costituisce un buon riparo e pertanto è 10

11 consigliabile restarci dentro, sempre che non sia ferma sotto ad edifici, viadotti, cartelloni pubblicitari e tralicci. Che cosa fare dopo un terremoto? Immediatamente dopo un terremoto i principali pericoli in cui possiamo imbatterci sono: gli incendi, le fughe di gas ed il deterioramento delle condizioni igieniche. Una volta terminata la scossa si deve: 1) Uscire con calma chiudendo acqua, luce e gas; per scendere usate le scale (se esistenti, privilegiare quelle antincendio), non l ascensore che potrebbe bloccarsi improvvisamente o, addirittura, precipitare. 2) Controllare dall odore, assolutamente senza accendere fiamme libere, se ci sono perdite di gas ed in tal caso aprire porte e finestre e, se possibile, segnalarlo. 3) Non usare il telefono o l auto: le linee e le strade servono agli enti preposti al soccorso (Vigili del Fuoco, Croce Rossa, ecc.). 4) Portarsi in zone aperte dove possono giungere facilmente i soccorsi (campi sportivi, giardini pubblici, piazze ampie) e non sostare in prossimità di corsi d acqua. 5) Concordare con i familiari un punto di ritrovo e restare il più possibile uniti. 6) Non rientrare nelle abitazioni danneggiate se non accompagnati dagli operatori degli enti di soccorso. 7) Prestare la massima attenzione alle condizioni igieniche (la rottura di tubazioni o fognature può avere come conseguenza l inquinamento dell acqua potabile). PROCEDURE DI EMERGENZA IN PRESENZA DI PERSONE DISABILI Per l eventuale presenza nei luoghi di lavoro di persone con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o mentali si fa riferimento alle Linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili del Ministero dell Interno. Gli obiettivi delle linee guida sono: richiamare l attenzione anche sui casi in cui le persone possono essere esposte a rischi particolari a causa della loro disabilità; lavoratori disabili), il coinvolgimento degli interessati nelle diverse fasi del processo; 11

12 estranee al luogo di lavoro; adeguati standard di sicurezza per tutti senza determinare alcuna forma di discriminazione tra i lavoratori; incrementi la sicurezza di tutti, e non attraverso piani speciali o separati da quelli degli altri lavoratori. Il primo passo da compiere per conseguire tale obiettivo è quello di individuare le difficoltà di carattere motorio, sensoriale o cognitivo che l ambiente può determinare, verso le quali dovrà essere prestata la massima attenzione e dovranno essere intraprese le necessarie e adatte misure di contenimento e abbattimento del rischio. La mobilità in caso di emergenza Gli elementi che rendono difficile la mobilità in caso di emergenza possono essere individuati negli ostacoli di tipo edilizio presenti nell ambiente. In particolare, una prima sommaria elencazione può comprendere: la presenza di gradini od ostacoli sui percorsi orizzontali; la non linearità dei percorsi; la presenza di passaggi di larghezza inadeguata e/o di elementi sporgenti che possono rendere tortuoso e pericoloso un percorso; la lunghezza eccessiva dei percorsi; la presenza di rampe delle scale aventi caratteristiche inadeguate, nel caso di ambienti posti al piano diverso da quello dell uscita. Insieme agli elementi puramente architettonici, possono esserne considerati altri di tipo impiantistico o gestionale: presenza di porte che richiedono uno sforzo di apertura eccessivo o che non sono dotate di ritardo nella chiusura, al fine di consentire un loro impiego e utilizzo, senza che ciò determini dei rischi nei confronti di persone che necessitano di tempi più lunghi per l attraversamento; organizzazione/disposizione degli arredi, macchinari o altri elementi in modo da non determinare impedimenti ad un agevole movimento degli utenti; mancanza di misure alternative (di tipo sia edilizio che gestionale) all esodo autonomo lungo le scale, nel caso di ambienti posti al piano diverso da quello dell uscita. 12

13 Azioni da compiere in caso di emergenza - PRIMA individuazione di spazi calmi* e sicuri, ovvero di adeguata compartimentazione degli ambienti, con l obiettivo di risolvere i problemi che possono insorgere in caso di esodo attraverso scale; * Definizione di spazio calmo: luogo sicuro statico contiguo e comunicante con una via di esodo verticale od in essa inserito; tale spazio non deve costituire intralcio alla fruibilità delle vie di esodo e deve avere caratteristiche tali da garantire la permanenza di persone con ridotte o impedite capacità motorie in attesa di soccorsi. verifica della disponibilità di ascensori di evacuazione quando l esodo è possibile solo attraverso le scale; verifica della complessità nell utilizzo dei dispositivi di apertura delle uscite di sicurezza, sia in relazione alla loro ubicazione nel contesto del serramento, sia dello sforzo da applicare (ovvero della capacità fisica degli utenti) per aprirle; predisposizione di specifiche misure da porre in atto, a cura di personale appositamente incaricato e formato a tale scopo, per assistere le persone disabili o temporaneamente incapaci a mettersi in salvo. Azioni da compiere in caso di emergenza - DURANTE la persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente addestrate ad accompagnare una persona con difficoltà sensoriali ed a trasmettere alla stessa, in modo chiaro e sintetico, le informazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo di comportarsi per facilitare la fuga; quando non siano installate idonee misure per il superamento di barriere architettoniche eventualmente presenti oppure qualora il funzionamento di tali misure non sia assicurato anche in caso di incendio (ad esempio, indisponibilità di ascensori di evacuazione, assenza di spazi calmi, ecc.), occorre che alcuni soggetti, fisicamente idonei, siano incaricati e addestrati al trasporto delle persone disabili; tenere presente l eventuale presenza di persone anziane, donne in stato di gravidanza, persone con arti fratturati ed i bambini; la persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente addestrate per agevolare i soccorritori e per dare a questi i riferimenti per meglio trarre in salvo la persona; particolare attenzione, in caso di emergenza, va posta all eventuale presenza di portatori di handicap nei servizi igienici. 13

14 PIANO DI EMERGENZA (estratto) Nel caso in cui sia necessario procedere ad una evacuazione rapida dei locali, occorre ricordare le seguenti RACCOMANDAZIONI IN CASO DI EVACUAZIONE: 1. non resistete alla folla perché ci riescono solo gli attori al cinema; 2. allargate i gomiti e manteneteli larghi afferrando un polso con l'altra mano, ciò vi permetterà di non essere schiacciati e di respirare; più vi piegate in avanti e maggiori saranno le possibilità dei vostri polmoni di espandersi; 3. fatevi trasportare dalla folla, se necessario, però senza sollevare troppo i piedi da terra in modo da essere sempre in grado di riprendere il passo senza cadere e rischiare di essere calpestati; 4. mantenetevi lontano dagli specchi, dai vetri e, in genere, dai materiali che rompendosi causano ferite; 5. se cadete cercate di assumere la posizione del giocatore di rugby quando viene "sepolto" in mischia; raccogliete le ginocchia a protezione dello stomaco, proteggete la testa con le braccia e le mani, offrite la schiena alla calca, se potete assumete questa posizione contro un muro; 6. se esiste un qualche cosa a cui ancorarsi, fatelo, in attesa che la folla passi. Però nella scuola si è interessati a comportamenti organizzati preventivamente, per cui è necessario: disporre piani di emergenza; informare tutto il personale circa la parte della procedura di loro interesse; informare il personale delle figure coinvolte nell emergenza; prevedere periodiche simulazioni di emergenza, poiché è l unico modo per garantirsi un comportamento organizzato e non lasciato al caso o alla creatività delle persone. PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE SISTEMA DI COMUNICAZIONE DELL'EMERGENZA La comunicazione dell'emergenza avviene a mezzo di allarme sonoro, di telefoni via cavo e di quanto la scuola è dotata. In caso di mancato funzionamento, viene diffuso a voce. Segnale di INIZIO EMERGENZA: SUONO INTERMITTENTE (ad intervalli di due secondi). Segnale di EVACUAZIONE GENERALE: SUONO CONTINUO. Segnale di FINE EMERGENZA: SUONO INTERMITTENTE (ad intervalli di 10 secondi). 14

15 Chiunque si accorga dell'emergenza deve: avvisare verbalmente dell evento il personale della scuola; informare immediatamente il Coordinatore dell'emergenza; attenersi alle disposizioni di quest'ultimo come tutti gli altri. PROCEDURE DI EVACUAZIONE GLI ALUNNI IN GENERE devono: memorizzare l'area di raccolta e la via di fuga relative alla propria classe o all'aula speciale in cui si trovano; trovandosi al momento dell'esodo nei servizi o in qualsiasi altro punto dell'edificio, devono unirsi alla fila più vicina e seguirne il percorso. Se, una volta all'esterno si trovano nell'area di raccolta della propria classe, devono prontamente raggiungere il proprio docente; viceversa, se si trovano in un'altra area di raccolta, devono segnalare la propria presenza al docente della classe a cui si sono uniti; il docente dovrà quindi attivarsi per fare in modo che questi alunni raggiungano l'area di raccolta della loro classe e quindi il loro docente; interrompere le attività, lasciare gli oggetti personali nell'aula e non aprire le finestre; mantenere la calma; incolonnarsi ordinatamente dietro gli aprifila, attenendosi alle indicazioni dell'insegnante, rispettando le precedenze e seguendo le vie di fuga indicate senza usare l'ascensore, senza correre, spingere e parlare; devono rimanere raggruppati vicino al proprio insegnante una volta raggiunta l'area di raccolta. Gli alunni in abbinamento in altre aule, una volta all'esterno, raggiungeranno i compagni nell'area di raccolta della propria classe secondo le modalità indicate sopra. GLI ALUNNI APRIFILA devono: aprire le porte; guidare i compagni verso l'area di raccolta, avendo osservato le indicazioni di direzione e via di fuga esposte di lato alla porta all'interno del locale. GLI ALUNNI CHIUDIFILA devono: assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell'aula dopo avere controllato che nessuno sia rimasto indietro; fare da tramite tra l'insegnante e il responsabile dell'area di raccolta per la trasmissione del modulo di evacuazione. GLI ALUNNI PER AIUTO DISABILI sono due per ciascun disabile ed hanno il compito di collaborare con gli adulti (docenti e/o personale ausiliario). 15

16 IN CASO DI TERREMOTO SE TI TROVI IN UN LUOGO CHIUSO: Mantieni la calma; Non precipitarti fuori; Non usare l ascensore; Non avvicinarti alle finestre; Allontanati dalle finestre, porte con vetri, armadi perché rompendosi o cadendo potrebbero ferirti; Non ammassarti alle uscita di sicurezza; Se resti in classe, riparati sotto il banco o vicino ai muri portanti; Allontanati da scaffali, lampadari e scale; Riparati sotto il letto se sei nell infermeria o in camera (ad esempio negli alberghi durante i viaggi scolastici); Ascolta le istruzioni degli insegnanti; Dopo il terremoto, all'ordine di evacuazione, abbandona l edificio senza usare l'ascensore e ricongiungiti con gli altri compagni di classe nella zona di raccolta assegnata. SE SEI ALL'APERTO: Allontanati dagli edifici, dagli alberi, dalle insegne, dai lampioni e dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e ferirti; Cerca un posto dove non hai nulla sopra di te; se non lo trovi, cerca riparo sotto qualcosa di sicuro come una panchina; Non avvicinarti ad animali spaventati. DOPO LA SCOSSA Chiudere acqua, luce e gas; Dirigersi verso gli spazi aperti; Aiutare i disabili e i più piccoli; Non intasare le strade con le auto. 16

17 IN CASO DI INCENDIO Mantieni la calma; Se l'incendio si è sviluppato in classe esci subito chiudendo la porta; Se l'incendio è fuori della tua classe ed il fumo rende impraticabili le scale e i corridoi chiudi bene la porta e cerca di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati; Apri la finestra e, senza esporti troppo, chiedi soccorso; Segui le istruzioni dell insegnante; Non soffermarti a raccogliere oggetti; Aiuta i disabili e i più piccoli; Lascia il più presto possibile il locale, chiudendo bene la porta; E utile coprirsi il naso e la bocca con uno straccio bagnato; Non correre ma cammina spedito; In presenza di fumo mettiti carponi e muoviti rasoterra; Se il fumo non ti fa respirare filtra l'aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e sdraiati sul pavimento (il fumo tende a salire verso l'alto); Non usare l ascensore; Scendendo le scale invase dal fumo, avanza tastando il muro con la mano; Se si resta bloccati, bagnati completamente gli abiti; Cerca rifugio il più lontano possibile dall incendio e in un locale accessibile ai soccorritori, manifestando la tua presenza. IN CASO DI EMERGENZA TOSSICA O CHE COMPORTI IL RIMANERE NELLA SCUOLA Portarsi all'interno della scuola; Entrare in classe; Chiudere le finestre; Stendersi a terra; Tenere uno straccio bagnato sul naso; Mantenere la calma; Seguire le istruzioni del docente. 17

18 I GENITORI devono: conoscere le attività in corso nella scuola sulla pianificazione dell'emergenza; conoscere cosa faranno i figli a scuola in caso di emergenza; conoscere i comportamenti corretti da tenere nei confronti della scuola. In caso di emergenza degli alunni, i genitori dovranno: mantenere i contatti con i rappresentanti dei genitori, i quali faranno da tramite col Coordinatore dell'emergenza sia nel caso in cui si renda necessaria l'evacuazione sia nel caso in cui gli alunni siano obbligati a rimanere a scuola (ad esempio per l'emergenza dovuta a nube tossica); evitare di andare a prendere gli alunni a scuola fino a quando non saranno specificatamente invitati a farlo dalle autorità o dalla scuola stessa; assumere tutte le norme comportamentali impartite agli alunni nel caso in cui l'emergenza investa anche i genitori (ad esempio in occasione di ricevimenti generali). 18

19 LICEO SCIENZE UMANE AMEDEO DI SAVOIA DUCA D AOSTA DATORE DI LAVORO Alberto Danieli RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE p.i. Alessandro Barbuio Esse ti Esse S.r.l. - Via Armistizio, 135 PD Tel Fax RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Serragiotto Silvana LAVORATORI FIGURE SENSIBILI ANTINCENDIO Rita Amato Pasquale Barbaro Claudia Chinello Luisa De Maria Grazia Gasparon Salvatore Mazzeo Margherita Nicastri Giulia Polettini Marina Salmaso, LAVORATORI FIGURE SENSIBILI PRIMO SOCCORSO Claudia Chinello Luisa De Maria Rosa Formato Grazia Gasparon Mariateresa Maragotto Giulia Polettini Gabriella Rigato Paolo Romandini Paola Ruzzante Marina Salmaso Daniele Scambia 19

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per gli utenti del servizio scolastico ( studenti - genitori ) Scuola Media Statale P. Paoli Viale Reiter 81-41100 Modena tel. 059/222373 Fax 059/239972 MANUALE DI INFORMAZIONE SUI RISCHI E LA SICUREZZA NELLA SCUOLA per il personale docente e non docente per gli utenti

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