18 ragazzi israeliani e palestinesi. Fiori di P@ce COMUNICARE CON IL NEMICO IN TEMPO DI GUERRA ALL OSTINATA RICERCA DELLA COMPRENSIONE

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1 18 ragazzi israeliani e palestinesi Fiori di P@ce COMUNICARE CON IL NEMICO IN TEMPO DI GUERRA ALL OSTINATA RICERCA DELLA COMPRENSIONE Amici di Fiori di Pace Organizzazione di volontariato Il progetto Fiori di Pace è realizzato con il contributo di

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3 a monte di Fiori di Pace Come avrai visto alla televisione c'è stato un attentato a Tel Aviv. Un adolescente di Jenin si è fatto esplodere di fronte a un chiosco. Nove morti, decine di feriti. Ho visto gli occhi del ragazzino che imbracciando il fucile, con gesti goffi ed infantili, recitava, parole non sue, con voce non sua, sgrammaticato e fuori ritmo, recitava il suo amore per una vita impossibile. Da morire. Ho visto gli occhi ed erano disperati. E più cercava di raccogliere il suo sguardo in una espressione di coraggio incosciente, più gli si disperdeva lontano, al di là della telecamera, inseguito dalla sua stessa spietata disperazione. Che pena. Infinita pena. Anche per chi, sul marciapiede di Tel Aviv, è stato investito dalla disperazione di quel ragazzino. Forse, se solo fossero guardati prima, parlati prima, ascoltati prima, riconosciuti a vicenda, nel dolore e nell'ingiustizia... Forse sarebbero tutti vivi ora. O perlomeno, meno astratti, e più umani. La tragedia sta anche nel fatto che la loro morte, di lui e di loro, è stata il loro primo, vero, umano incontro. Bisogna cercare di fare tutto il possibile per evitare che questo incontro si ripeta, in questo modo, tra i ragazzini palestinesi e i ragazzini israeliani. Devono vedersi negli occhi prima. Molto prima che il seme della disperazione germogli in sangue. Mustafa Qossoqsi 3

4 Prefazione I drammatici eventi che si sono sviluppati fra dicembre 2008 e gennaio 2009 a Gaza hanno sollecitato una ampia discussione fra alcuni dei ragazzi coinvolti nel progetto di dialogo Fiori di Pace. Quelli che seguono sono i post di una discussione che i ragazzi hanno sviluppato, nei giorni del conflitto, attraverso i canali offerti dal web. Questi interventi certamente non hanno la completezza dell'analisi politica o strategica che leggiamo sui nostri giornali, crediamo però che rappresentino uno spaccato che possa aiutare a capire il vissuto dei ragazzi di ambo le parti. Ovviamente i contributi sono spesso ripetitivi, talvolta aspri e duri, e mostrano con frequenza rabbia e disorientamento, ma sono anche il segnale di una volontà di confrontarsi importante. Ci pare importante segnalare che questa discussione è nata e si è sviluppata su iniziativa di ragazzi di anni che, di fronte allo smarrimento di una situazione di conflitto, che ha portato a chiudere anche quei piccoli canali di relazione che esistono fra le due parti di un muro che non è solo di cemento armato, hanno voluto cercare comunque di capire e far capire. È significativo che poi, come ci hanno comunicato i loro educatori, all interno della propria realtà questi coraggiosi ragazzi abbiano portato, fra i loro compagni, anche il punto di vista di quanti, anche se vivono dall altra parte del muro, sentono amici, rendendosi in qualche modo ambasciatori del punto di vista dell altra parte. Crediamo che da qui si debba ripartire per tentare di ricucire una speranza di pace e dialogo. 4

5 Il progetto Fiori di Pace Fiori di Pace è un progetto nato nel 2004 da un idea del mensile di dialogo interculturale ed interreligioso Confronti. L obiettivo è quello di consentire a gruppi di ragazzi israeliani e palestinesi l opportunità di un incontro impossibile nelle loro terre. Dal 2004 al 2008 sono stati accolti in Italia 11 gruppi, 5 dei quali a Verona grazie alla collaborazione con l Organizzazione di Volontariato il Germoglio. Tutti i ragazzi palestinesi provengono da Jenin, in Cisgiordania, mentre i ragazzi israeliani provengono da varie realtà coinvolte nel dialogo fra arabi ed ebrei all interno dei confini di israele (Nevè Shalom Wahat as Salaam, Hand in Hand, Shared Life). Più di molti discorsi può aiutare a comprendere meglio lo spirito del progetto la testimonianza di alcuni ragazzi ospitati a Verona. La prima è una narrazione con cui si è presentato un ragazzo quindicenne durante un incontro pubblico. Tutti hanno parlato dell importanza di questo progetto, ma io voglio portare un esempio, perché raccontando una storia, quella di Mohannad, si può capirlo molto meglio. Nel 2002, durante la grande invasione di Jenin, la famiglia di Mohannad era in casa, la madre stava impastando il pane in cucina quando un missile ha colpito la casa: lei è rimasta a perdere sangue per tutta la giornata senza che si potesse darle un aiuto medico. Il giorno dopo un missile ha colpito la casa dei vicini, dove si trovava il fratello di Mohannad. Sua madre è rimasta due giorni, morta, in casa, perché non si poteva fare niente con il cadavere dato che c era il coprifuoco. Questa esperienza potete immaginare di quanta ostilità e odio poteva caricare Mohan- 5

6 nad. Qualsiasi altra persona, dopo questa esperienza, poteva pensare alla vendetta, a farsi esplodere in Israele colpendo altre persone, mentre venendo qui Mohannad ha scelto di non abbandonarsi all odio e alle idee di vendetta, ma ha trovato nell idea di pace un modo migliore per affrontare la sua sofferenza. Quindi voi in realtà, sostenendo questa esperienza, salvate diverse vite, comprese quelle che hanno avuto lutti e dolore a causa del conflitto. Io ho parlato di Mohannad come esempio, ma ci sono in realtà molti Mohannad che hanno vissuto esperienze simili. (ragazzo palestinese di Jenin) Quelle che seguono sono tre lettere, inviate da altrettanti ragazzi al termine della loro esperienza. Carissimi, come va? Vi sono molto grato di avermi permesso di prendere parte a questo fantastico progetto! Per me è stata la prima esperienza di incontro con ragazzi palestinesi, ed è stata la prima volta che un progetto di dialogo abbia realizzato un reale cambiamento. Questo progetto ha davvero cambiato le cose ed i pensieri. Abito in una città mista, e nella mia esperienza quotidiana incontro parecchi arabi israeliani. Condividiamo le stesse scuole, gli stessi luoghi qui, e mi piace il loro cibo, che considero fantastico. Ma sebbene praticamente viviamo insieme, non abbiamo mai avuto la possibilità di avere un reale confronto sul conflitto. Ecco perché Fiori di Pace è un progetto unico. Questo progetto ci permette di parlare del conflitto in modo positivo e senza timori. 6

7 Devo dire che sta funzionando, a causa delle grandi persone che credono nella pace, nella vita e nelle persone. Sono quelli che ci danno la forza di vedere oltre il tempo e guardare al futuro. Quel futuro che gli Israeliani ed i Palestinesi vogliono! Fiori di Pace mi ha aiutato a comprendere meglio il modo di vivere dei palestinesi, mi ha dato l opportunità di parlare con loro e di a- scoltare cosa avevano da dire. Prima del progetto ero spaventato di parlare con loro, e quando sentivo parlare di West Bank e Palestina pensavo solo a bombe e terrore. Ora mi sento tranquillo al vedere la loro bandiera, e all idea che anch essi sono una nazione che vuole avere il controllo del proprio territorio. So che la Palestina è un luogo molto diverso da quello dove io vivo. Devo ammettere che talvolta non mi piace quello che sento, ma a- scolto e cerco di capire. Credo che questo sia il bello del progetto: l incontro di persone vere, e non false, che devono andare d accordo con tutti. Spero che sempre più persone possano ascoltare e cercare di sentirsi tranquilli anche di fronte a chi è differente da loro. (ragazzo ebreo della città di Ramle) La seconda lettera ci è stata inviata da un ragazzo di Jenin. Fiori di Pace mi ha dato la possibilità di incontrate persone della mia età dall altra parte del conflitto. È sempre importante ascoltare l altra parte, benché molte cose facciano paura. Comunque sentire la realtà, anche quando fa paura, e cercare di cambiarla è molto me- 7

8 glio che chiudere gli occhi e le orecchie e dover sopportare le conseguenze di questa realtà... La pace non è qualcosa che i leaders ci daranno firmando un pezzo di carta, la pace è ciò che potremo raggiungere solo attraverso le persone di entrambe le parti. Siamo obbligati ad insegnare ai giovani come rispettare in pieno i diritti degli altri, anche di quelli dell altra parte, e ad essere realistici. Quando le persone da ambo le parti sentiranno rispetto e compassione gli uni verso gli altri perché ognuno ammette i pieni diritti dell altra parte, allora sarà molto facile far crescere nuovi leaders e condurli a firmare trattati, ed allora noi tutti potremo vivere in pace. La pace non viene dai governanti ai popoli, ma va dai popoli ai governanti. In quanto palestinese, credo che l attuale governo israeliano, come quelli che l hanno preceduto, sia razzista prevenuto e illegale, dichiarano che vogliono la pace ma nei fatti non permetteranno mai che si realizzi Non mi sento depresso nel guardare questa triste realtà. Mi sento comunque ottimista perché so che posso parlare con gli israeliani e vivere con loro e spiegare loro come rispettare i nostri diritti: se gli israeliani crederanno nella pace, e riusciremo nella nostra missione, non potranno più accettare un governo razzista che abusa dei propri vicini. Fino a quando israeliani e palestinesi crederanno di essere circondati da nemici, sceglieranno governi che combattano per loro, ma quando comprenderanno di avere dei vicini, cambieranno i loro leaders e ne sceglieranno di nuovi che rispettino i loro nuovi vicini. La nostra missione ed obiettivo nel progetto Fiori di Pace è di mostrare gli uni gli altri il reale volto delle due parti e di aiutarli ad usci- 8

9 re dal circolo vizioso della vendetta per condurli sulla strada di una pace giusta per tutti. Se potremo avere davvero un impatto sulle vite di molte persone, allora potremo dire di aver compiuto la nostra missione. (ragazzo palestinese di Jenin) Ed infine chiudiamo con le parole di una ragazza araba israeliana, una di quei palestinesi che sono cittadini israeliani, vivono nei confini israeliani, ma spesso sono visti e si sentono in bilico fra l appartenenza ad uno stato e la solidarietà con il loro popolo. Ciao a tutti. Ho partecipato al progetto Fiori di Pace che pone arabi ed ebrei da Israele e Palestina in un atmosfera piacevole ed accogliente in Italia. La prima volta che sono venuta in Italia per incontrare ragazzi ebrei ed arabi è stato nel novembre Non dimenticherò mai quest esperienza perché è stata una delle più importanti esperienze nella mia vita, in cui ho imparato un sacco di cose nuove. Prima di tutto ho imparato come ascoltare le persone ed accettare le loro opinioni benché non fossi d accordo con le loro idee. La seconda cosa è che ho potuto incontrare gli altri partecipanti e conoscerli profondamente, e benché avessero differenti modi di pensare, eravamo tutti esseri umani: così ci identificavamo gli uni con gli altri nei momenti di sofferenza. Questo è un sentimento che purtroppo la gente ha perso in questi giorni, e sembra che né i palestinesi né gli israeliani vogliano rinunciare a qualcosa affinché entrambi i popoli possano vivere in pace. 9

10 La seconda volta che sono venuta in Italia ed ho incontrato entrambe le parti è stato nell aprile Io penso che la prima volta sia stata un po più dura della seconda, perché la prima volta che ci siamo incontrati avevamo paura di questo incontro siamo rimasti scioccati quando abbiamo sentito le vicende che erano accadute a quegli adolescenti Ma la seconda volta abbiamo dovuto lavorare sodo e approfondire il conflitto arabo israeliano. E questa volta ci si aspettava da noi che ci comportassimo come leader giovanili. Alla fine io penso che le due esperienze sono state importanti, specialmente alla mia età, perché in fondo noi saremo i leader del futuro, e ci si aspetta da noi che riusciamo ad agire in un modo umano per dimenticare le cose cattive, arrestare gli atti di terrorismo da ambo le parti, comportandoci da persone capaci di ascoltare e dalla mente aperta per accettare gli altri. Sono felice di sapere che ci sono persone che si preoccupano per questo conflitto, e mi auguro per i bambini palestinesi ed israeliani tanti momenti felici insieme! (ragazza Araba Israeliana dalla scuola Hand in Hand Galil - Sachnin) 10

11 I palestinesi autori di questo libro Tareq: sedicenne di Jenin, Palestina. È stato in Italia due volte, nel 2005 e nel 2007, ed in queste occasioni ha imparato molto dell altro popolo e della sua cultura. Il suo sogno: vorrei proprio vivere in pace senza guerre. Il suo desiderio più grande avere uno stato indipendente, come ogni altra nazione. Majd: diciottenne, vive nel campo profughi di Jenin. Nel 2002 è stata usata come scudo umano dai militari israeliani nel corso dei rastrellamenti nel campo. È stata in Italia con il primo gruppo di Fiori di Pace nel 2004, e poi è tornata come testimone adulta nel progetto Semi di Pace. Zain: sedicenne di Jenin, ha partecipato a Fiori di Pace nel i suoi interessi sono la pallavolo, il ping pong, le lingue e la fotografia. I suoi sogni: pace, studi ad alto livello, successo in campo lavorativo. Fra i gelati il suo gusto preferito è la vaniglia. Samer: diciottenne di Jenin, parla arabo, inglese e francese. Coinvolto in attività per la pace fin da quando aveva 14 anni, è stato in Italia per Fiori di Pace nel 2006 e nel Ama viaggiare (il suo paese preferito è l Italia) ed attualmente studia Scienze Politiche presso l Università dell Illinois (USA). Fiori di Pace è stata l esperienza più importante della mia vita, e ha semplicemente cambiato del tutto la mia vita. Mohammed, Ahmad, Muna, Fakhri, Yazan: sono tutti giovani di Jenin che hanno preso parte a Fiori di Pace nel periodo

12 Gli israeliani autori di questo libro Galit, Ruth e Shir: sedicenni ebree israeliane, vivono nel kibbutz Tuval in alta Galilea e frequentano la scuola bilingue Hand in Hand. Sono state in Italia per due volte nell ambito del progetto Fiori di Pace, nel 2007 e nel Manal: diciassettenne araba israeliana, frequenta la scuola superiore Ortodossa a Ramle. Ha partecipato nel 2007 e nel 2008 al progetto Fiori di Pace a Verona: Ho imparato un sacco di cose sul conflitto arabo-israeliano dal punto di vista dei grandi ragazzi di entrambe le parti. Ho anche imparato ad essere una buona ascoltatrice, e ad avere mente aperta per accettare gli altri. Il suo sogno nel cassetto: che i bambini israeliani e palestinesi possano stare bene insieme. Itai: diciassettenne, ha frequentato la scuola hand in hand in Galilea. Ha partecipato a Fiori di Pace nel 2005 e nel Liron: diciottenne di Ramle, attualmente presta servizio militare nell esercito israeliano. Ha partecipato a Fiori di Pace nel 2005, e nel 2007 è tornato in Italia insieme a Samer per prendere parte all ONU dei Giovani e ad una serie di incontri con scuole. 12

13 Una brevissima nota tecnica Lunga 45 chilometri e larga dieci, la Striscia di Gaza è una regione costiera incuneata fra il mar Mediterraneo (ad Ovest), la penisola egiziana del Sinai a Sud ed Israele ad Est e a Nord. Ci vivono 1,5 milioni di palestinesi, di cui più della metà sono famiglie di profughi delle passate guerre arabo-israeliane. Gaza ha una delle maggiori densità di popolazione al mondo e uno dei più alti tassi di crescita demografica. La maggior parte degli abitanti vive con meno di due dollari al giorno e la disoccupazione supera il 50%. Periodiche chiusure delle frontiere da parte di Israele per questioni di sicurezza hanno drasticamente ridotto l'accesso al lavoro e al commercio transfrontaliero. Nel settembre 2005 Israele ha completato il ritiro dei suoi soldati e coloni dalla Striscia consegnandola interamente all'autorità Nazionale Palestinese (ANP). Gli insediamenti erano dei villaggi fortificati e protetti dall esercito israeliano, abitati generalmente da ebrei integralisti che con la loro presenza volevano testimoniare che questo territorio è comunque parte del Grande Israele. La protezione di questi insediamenti, inseriti in un contesto fortemente ostile, impegnava molte risorse dell esercito. Anche dopo la decisione unilaterale di sgombrare gli insediamenti nella Striscia di Gaza, il governo Israeliano ha nei fatti sostenuto l ampliamento degli insediamenti nei Territori Palestinesi occupati della Cisgiordania: alla fine del 2008 erano stimati in gli israeliani che vivevano in questi insediamenti. Nel giugno 2007 i militanti della fazione integralista islamica palestinese di Hamas hanno preso il totale controllo della Striscia di Gaza dopo aver sconfitto in battaglia e cacciato in Cisgiordania le forze militari e di polizia del presidente di Fatah e dell'anp Abu Mazen (Mahmud Abbas).Da allora Israele ha chiuso ermeticamente i suoi confini con Gaza per isolare 13

14 Hamas, riducendo le forniture di carburante e limitando la circolazione delle persone. Le organizzazioni internazionali hanno condannato il blocco di Gaza, per Israele invece il blocco è una misura necessaria per tentare di impedire il lancio di razzi dalla Striscia contro i suoi cittadini. Nell'ambito di una tregua di sei mesi mediata nel giugno 2008 dall'egitto, Hamas ha accettato di porre fine al lancio dei razzi in cambio di un alleggerimento del blocco da parte di Israele. In questo periodo sono comunque continuati attacchi mirati da parte dell esercito israeliano verso militanti palestinesi ed isolati lanci di razzi Qassam, principalmente verso la città di Sderot. Il 18 dicembre Hamas ha annunciato la fine della tregua. Alle di sabato 27 dicembre Israele lancia un massiccio raid aereo contro la rete di infrastrutture del movimento islamista che controlla Gaza dal giugno del 2007.Lo stato ebraico spiega che l'operazione 'Piombo Fuso', un attacco senza precedenti dal 1967, ha l'obiettivo di bloccare gli attacchi missilistici dei militanti aumentati dopo la fine del cessate il fuoco avvenuto il 19 dicembre. Nelle prime ore di bombardamenti si contano già a centinaia le vittime palestinesi. 29 dicembre, il ministro della Difesa Ehud Barak parla di ''guerra totale'' contro Hamas, mentre una quarta persona in Israele muore per colpa dei razzi palestinesi. 1 gennaio: 30 importanti edifici vengono colpiti dall'esercito israeliano a Gaza. Muore il funzionario di Hamas Nizar Rayan. Più di 40 razzi vengono lanciati dal territorio controllato dal movimento islamista contro il sud di Israele. Secondo le autorità di Gaza il nuovo bilancio è arrivato a 430 palestinesi uccisi e feriti. 14

15 3 gennaio: dopo 8 giorni di bombardamenti l esercito israeliano entra nella striscia di Gaza. 6 gennaio: almeno trenta persone sono morte e 55 sono rimaste ferite nell'attacco israeliano contro una scuola gestita dall'agenzia delle Nazioni Unite e affollata da centinaia di rifugiati. Altri episodi di questo tipo si verificheranno nei giorni successivi. Secondo i servizi di soccorso medico almeno 635 palestinesi sono stati uccisi e più di feriti dopo undici giorni dall'inizio dell'offensiva. Morti sei soldati israeliani, quattro dei quali uccisi da fuoco amico. 7 gennaio: dalle 12 alle 15 viene proclamata un interruzione dei combattimenti per consentire il passaggio dei primi aiuti alimentari e medici. Questa tregua si ripeterà anche nei giorni seguenti. 8 gennaio: lancio di razzi dal Libano verso l alta Galilea, che fa temere un allargamento del conflitto con il coinvolgimento delle milizie libanesi di Hezbollah, contro cui Israele aveva scatenato una pesante operazione militare nel In questo caso si è trattato di episodi isolati. 18 gennaio: l esercito israeliano sospende i bombardamenti, sostenendo di aver raggiunto i propri obiettivi. Secondo fonti palestinesi sono oltre i morti in tre settimane di attacco. 13 i morti israeliani. Secondo un portavoce di Hamas sono stati 48 i miliziani morti nel conflitto. 15

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17 La discussione 27 dicembre Ruth e Shir Ciao a tutti. Anche se non scriviamo mai qui gli avvenimenti di Gaza ci rendono davvero tristi e crediamo che questo sia il luogo migliore per comprendere le ragioni dell altra parte. È davvero importante per noi che possiate ricordare le discussioni che abbiamo avuto in Italia, e speriamo anche che possiate tentare di capirci, perché noi stiamo tentando di capire voi. Crediamo che, per quanto triste sia l'uccisione di civili, Israele non avesse altra scelta: persino quando Israele porta aiuti a Gaza continuano i bombardamenti dalla Striscia Israele non può continuare così. Vogliamo sapere cosa ne pensate, sperando di non aver offeso nessuno. Manal 1) Credo che Israele avesse molte alternative all'uccisione di civili; 2) Gli aiuti cui accennate non sono mai venuti da Israele, bensì dagli arabi israeliani e non dimenticate che Israele ha impedito la partenza di una nave con aiuti diretta a Gaza dal porto di Jaffa 3) Non possiamo mettere a confronto la situazione di Gaza con quella di Israele 4) Non è colpa vostra, voi siete solo cittadini... Tareq Vi ringrazio entrambe per le vostre preoccupazioni, ma ho la netta sensazione che l esercito israeliano avesse molte altre opzioni: as- 17

18 sassinare persone innocenti non è la soluzione al lancio di missili. In primo luogo i missili non stanno uccidendo civili israeliani: ogni 40 missili c è un ferito!! Un missile dell esercito israeliano ne uccide più di 10 oggi sono morte 205 persone!! Non do a voi la colpa per questo, incolpo piuttosto i presidenti arabi e israeliani, Tzipi Livni ha detto: Io cambierò la situazione a Gaza, io eliminerò Hamas dalla faccia della terra!. Il problema è che non vedete le foto che noi vediamo alla TV. Vi ringrazio di nuovo per le vostre preoccupazioni e so che non è colpa vostra voi siete solo dei civili, come noi. Mohammad Ehi Ruth, posso chiederti qualcosa? Pensi che quello che ha fatto oggi Israele porrà fine ai lanci di razzi da parte di Hamas? Dici che Israele non aveva altre scelte: ma che razza di scelta è questa? Immagino che quanto è accaduto oggi darà ad Hamas il pretesto per lanciare ancora più razzi verso Israele: così non si risolve nulla. A Gaza sono stati uccisi più civili che non lanciatori di razzi. Ti prego di rispondermi presto. 28 dicembre Shir Manal! Noi non stiamo confrontando nulla! Scriviamo i nostri sentimenti su questa situazione! Tareq: voglio sapere cosa hai visto in TV che io non abbia visto? 18

19 Manal Cosa intendi dire quando scrivi che Israele non può continuare così? E quando Tareq parlava di immagini alla TV certamente si riferiva ad Al Jazeera. Penso che in Israele voi non abbiate sul satellite questo o altri canali arabi che mostrano cosa accade in Palestina. Tareq Andate sul sito israeliano haaretz.com, e digitate queste parole: PICTURES ISRAEL STRIKES GAZZA STRIP. Le foto dure da vedere come quelle presenti su questo link.. (andate a dare un occhiata) queste foto non mostrano nulla di quanto abbiamo visto in TV è stato un massacro! Galit Questa situazione è complicata e dovremmo aprire le nostre menti e vedere cosa sta accadendo da ambo le parti. E talvolta Al Jazeera ed i nostri notiziari ci mostrano questa situazione da una prospettiva parziale, mentre sono convinta che per parlare sia necessario avere una visione più complessiva delle due parti. Tareq Galit, mi piacerebbe vedere cosa accade dalla tua parte ti prego di mostrarmi delle fotografie. Marco Ho ricevuto questa dalla newsletter jewishvoiceforpeace, e penso possa essere interessante per la nostre riflessioni. December 28,

20 Jewish Voice for Peace riunisce milioni di persone nel mondo, compresi I israeliani che hanno protestato nelle strade di Tel Aviv in questo weekend, per condannare l imminente attacco israeliano contro Gaza. Chiediamo l immediata conclusione degli attacchi contro tutti i civili, che siano palestinesi o israeliani. Il lento strangolamento di Gaza messo in atto dagli israeliani attraverso il blocco ha causato diffuse sofferenze al milione e mezzo di persone che vivono a Gaza a causa di carenza di cibo, elettricità, depurazione delle acque di scarico e attrezzature mediche. È una violazione dei diritti umani e è stata largamente condannata in tutto il mondo. Nel resistere a questo strangolamento, Hamas ha ripreso il lancio di razzi e di colpi di mortaio da Gaza verso il sud di Israele, con obiettivi civili, ed anche questo è un crimine di guerra. Dal 2004 questi razzi artigianali sono stati responsabili della morte di 15 persone in Israele. Ogni paese, compreso Israele, ha il diritto ed il dovere di proteggere i suoi cittadini. Il recente cessate il fuoco fra Israele e Hamas a Gaza mostra che gli accordi diplomatici sono la miglior protezione per le vite dei civili. Inoltre, i massicci bombardamenti aerei israeliani hanno causato, in soli due giorni la morte di oltre 300 persone, e gli attacchi stanno continuando. Prendendo di mira le infrastrutture di un area povera e densamente popolata, Israele ha causato numerose vittime civili fra questa popolazione già provata e vulnerabile. Questa massiccia distruzione di vite palestinesi non proteggerà i cittadini israeliani. È illegale ed immorale e dovrebbe essere condannata nei termini più duri possibili. Ed inoltre minaccia di incendiare la West Bank ed aggiungere fiamme agli altri fuochi che stanno bruciando nel Medio Oriente ed oltre per anni a venire. 20

21 La scelta di tempo di questo attacco, durante i giorni del declino di una amministrazione americana che ha intrapreso una politica catastrofica verso il Medio Oriente e durante la campagna elettorale israeliana, suggerisce un agenda per benefici politici a breve termine ad un costo immenso in termini di vite palestinesi. Nei tempi lunghi questa politica non porterà vantaggi per nessuno eccetto coloro che sempre traggono profitto dalla guerra e dallo sfruttamento. Solo una pace giusta e duratura, raggiunta attraverso un accordo negoziato, può rendere a palestinesi ed israeliani la sicurezza che vogliono e meritano. 29 dicembre Tareq Perché tutti si preoccupano dei 15 israeliani morti dal 2004 ed ignorano i 500 palestinesi che hanno perso la vita nello stesso periodo? Israele può proteggere i suoi cittadini in molti altri modi e uccidere la gente non è una soluzione questa scelta indurrà Hamas a lanciare più razzi contro Israele! Muna Giusto, 15 israeliani sono morti in questi 4 anni. E allora? Oltre 300 persone sono morte in 3 giorni. Quanto deve essere malato qualcuno per riuscire a fare questo? È davvero terrificante sapere che qualcuno possa versare così tanto sangue in un solo weekend. La necessità di proteggere i propri cittadini non dà il diritto di assassinare altre persone. Gaza è una delle città più popolose del mondo, il vostro obbligo è di provocare poche perdite ora e in seguito. 21

22 Entrambe le fazioni hanno la loro parte di torto, ma è ridicolo pensare di risolvere qualcosa uccidendo così tanta gente in 3 giorni. Nulla di quanto accaduto può risolvere la situazione, e spero che lo abbiate chiaro. Ruth Cercherò di rispondere a tutti voi. No, io non credo che ciò che Israele ha fatto potrà essere utile ad un miglioramento della situazione. Ma davvero non so cosa possa aiutare in questo momento. Tutti voi dite che Israele aveva altre soluzioni ma non riesco a pensare a qualcosa che non sia ancora stato tentato! Come suggerite che Israele possa difendere la gente di Sderot? Anche se non vi sono state uccise molto persone, lì la vita è impossibile. Voi dite che non è colpa mia, ed io comprendo, ma sento anche di essere parte di questo come voi vi sentite accomunati alla gente di Gaza. Per Manal: non prendertela a male, non sto parlando di te, ma è davvero triste che tu viva in un Paese senza provare alcuno spirito di appartenenza verso di esso. Posso capirlo, ma è triste. Mi spiace, ora devo andare ma è stato positivo ascoltare le vostre opinioni; penso che tutti voi siate persone magnifiche e penso che sia davvero importante parlarci in questa situazione. Per Muna: non ti conosco ma voglio farti una domanda: pensi che un diciottenne israeliano voglia andare ad uccidere persone a Gaza? Io penso che se Hamas avesse i mezzi per distruggere Israele lo farebbe. 22

23 Muna Io non sono dalla parte di Hamas, penso che ciò che fanno sia sbagliato, ma anche cancellare oltre 300 vite umane è decisamente sbagliato. Può qualcuno costringerti a fare qualcosa che non vuoi fare? Questa è una violazione dei diritti umani ed è quello che è accaduto recentemente. Mohammad Ruth, non puoi pensare a qualcosa che Israele non abbia ancora tentato? Bene, certamente non puoi farlo, sono sicuro che non c è altra via che uccidere la gente di Gaza. Forse potrebbero colpirli con bombe nucleari??? E finirla del tutto con loro??? Mi chiedo come diavolo tu possa giustificare queste azioni!!! Intendo dire che se è sbagliato è sbagliato. In che modo quei civili che sono morti a Gaza potevano mettere in pericolo la pace e la sicurezza di Israele??? 300 esseri umani in tre giorni!!! Noi stiamo parlando di vite, anime!!! Non solo numeri!!! È incredibile! Qualunque cosa tu dica non cambierà mai il mio pensiero!!! È del tutto sbagliato! 30 dicembre Tareq Ultime notizie solo 180 persone morte appartenevano ad Hamas (come comunicato da Hamas stessa) il resto di loro erano civili il 15% di loro sono bambini e donne. Shir Non posso continuare così!!! Tutti voi state parlando di quante persone sono state uccise in Israele e quante in Gaza!!! Non è questo il modo di parlare di questa situazione! So che tutti voi siete arrabbia- 23

24 ti, ma perlopiù avete detto cose sbagliate, anche su argomenti che non conoscete veramente Ma è questo il modo di comunicare? Certo molte persone sono state uccise a Gaza ma non voglio vedere fotografie per capirlo Muna, sono molto contenta che tu la pensi così, ma in Israele ragazzi e ragazze quando raggiungono l età di 18 anni devono entrare nell esercito, anche se non lo vogliono E Mohammed: Israele ha tentato altre vie, tre anni orsono Israele si è ritirato da Gaza ed ha lasciato loro l indipendenza. Hamas ha preso il controllo di Gaza ed ora stanno lanciando razzi su Israele: non sto dicendo che sia giusto uccidere civili, ma io credo che ciò che Israele sta cercando di fare sia sconfiggere Hamas, e che gli uomini di Hamas si stiano nascondendo tra i civili. E l esercito di Israele sta tentando di proteggere i suoi cittadini. Questo è ciò che credo: non voglio sentire più discorsi sui numeri, perché li conosco e so quanta gente sia morta a Gaza e so quanto questo sia terribile. Majd Avanti, Shir!!! Ciò che l esercito israeliano sta facendo a Gaza è proteggere la gente e sconfiggere Hamas?! Ma di cosa stai parlando?! Questo non è il primo massacro in Palestina e tutti i precedenti sarebbero stati motivati da questo intento? Non vuoi sentire numeri e non vuoi vedere fotografie perché? Perché rappresentano la verità?! Chi vuole la pace deve ascoltare, vedere, cercare ed analizzare. Lee Dite cose senza senso!!! Parlate di Gaza? Degli attacchi dell esercito? E cosa dite degli attacchi di Hamas? Ashkelon? Ashdod? Della gente 24

25 che passa tutto il giorno nei rifugi, da anni? Voi dite sempre che I- sraele è colpevole e Israele doveva e Israele tutto! E questa è la prima volta che Israele attacca!!! E tu, Mohammed, che hai visto la mia fotografia sul profilo in facebook e temi che io sia con un arma? Credevi che la gente, qui da noi, non fosse reclutata e svolgesse il servizio militare? Che non si assumessero la responsabilità di proteggere il proprio Stato? Che fossero spensierati? No! io indosso l uniforme e uso anche le armi per proteggere il mio Stato!!! Shir Majd, ti diverte vedere foto di persone morte? Hai bisogno di numeri per vedere che la situazione è brutta? Non ho alcun problema ad ascoltare te o chiunque altro!!! E non c è bisogno che tu sia così aggressiva, io sono proprio triste per ciò che vedo e sento. Majd Incolpare HAMAS, incolpare ISRAELE cosa importa??? Nulla nulla nulla E come riesci a trovare un equilibrio tra quello che sta accadendo a Gaza e quello che è accaduto ad Ashkelon? Sto aspettando che tu mi dica come. Non dimenticare numeri e fotografie Se vogliamo proseguire in questo modo non la finiremo più e non raggiungeremo alcun risultato. Tareq 25

26 Calmatevi tutte e due: non siamo qui per combattere! Vogliamo trovare una soluzione attraverso il dialogo! Nessuna violenza in questo gruppo. Majd Sì, Tareq, sono d accordo con te attraverso il dialogo e non la forza Raffaele Non sono israeliano, sono un italiano che ha imparato un po l ebraico, visitando Israele diverse volte, e che ha alcuni amici ebrei. A mio parere la vera posta in gioco è il riconoscimento della sovranità di Hamas a Gaza da parte del resto del mondo. Hamas ha giocato un rischio calcolato per convincere Israele che, se vuole la pace, deve riconoscere Hamas come un governo legittimo, ma Israele ha rifiutato questo ed ha tratto vantaggio dalla fine della tregua e dalla ripresa del lancio di razzi per attaccare Gaza con tutta la sua potenza. Da quel che so, molti governi Arabi non sopportano Hamas non meno di Israele, ed è per questo che non stanno facendo nulla per fermarlo. Nella mia opinione, l opinione di uno straniero che ha studiato un po di arabo, ma può solo proferire qualche augurio, e non ha mai acquistato un antenna parabolica per guardare Al Jazeera a casa (ma sa che è una delle migliori stazioni TV del mondo), l unica soluzione è un cessate il fuoco e il reciproco riconoscimento. Israele deve accettare che Hamas è qui per restare, ed Hamas deve accettare Israele come uno degli stati del Medio Oriente. Allora potremmo rivolgere l attenzione ad altri problemi fra Gaza e Israele. Non intendo parlare di povertà materiale, ma anche di opportunità inique (perfino il governo israeliano ammette di discriminare i suoi 26

27 cittadini arabi), mancanza di autodeterminazione (fino allo scorso anno nessun arabo israeliano era mai stato ministro in Israele, e molti arabi che ho incontrato in Italia lamentano che i loro paesi di origine sono dittature), e disprezzo (un sentimento ahimé diffuso anche in Italia). Take care, Mohamad Per prima cosa, tenendo sempre presenti le cifre, voglio chiedere agli israeliani qualcosa stiamo parlando di Israele, ora. È uno dei paesi più potenti al mondo, ed è sostenuto da molti paesi, ad iniziare dagli USA, quindi come mai questo paese, con tutta la sua potenza, non riesce a fermare questi attacchi missilistici? Ma se Israele a- vesse fatto quanto poteva per fermare questi attacchi avrebbe eliminato il suo solo pretesto per attaccare Gaza. Inoltre tutto il mondo sa che ci sono leggi e regole da rispettare anche in guerra ma Israele non si adegua a queste leggi!!! Lo so, e non sto dicendo che è colpa tua per quanto Israele sta facendo a Gaza!!! Ma c è una porzione consistente di verità che tu non riesci a vedere! Spero che tu possa capirlo un giorno. E certo Lee, ti ho espresso la mia opinione sulla tua foto, ma non credere di spaventarmi imbracciando un arma, perché ho visto un sacco di armi nella mia vita ed io e tutta la mia famiglia siamo stati minacciati da armi come la tua in casa nostra è per questo che ti ho detto che potrei vederti un giorno a casa mia!!! Grazie a tutti voi!!! Zain Israele ha lanciato raid aerei per fermare gli attacchi missilistici di Hamas, Hamas ha lanciato razzi per fermare il blocco, Israele ha 27

28 imposto il blocco per fermare gli attacchi missilistici di Hamas, Hamas ha lanciato razzi per protestare contro gli insediamenti illegali Israele continua per replicare alla morte di sedici cittadini col risultato che più di 380 persone sono state uccise e più di 1000 ferite! Tutto questo non finirà! Israele non ha altre scelte, dite ma di quale scelta parlate? Intendete dire che spargere tutto quel sangue di bambini innocenti, donne e civili, sia la strada giusta per fermare gli attacchi continui? È inumano e mostruoso! Chiunque, se ha la testa a posto ed una buona coscienza può rendersene conto. E allora, perché si dice sempre difendere Israele : non abbiamo anche noi una patria da difendere? Dobbiamo sempre sederci sotto gli spari, non reagire? Voi dite che Israele ha tentato di tutto è vero: hanno tentato distruggendo, uccidendo, rubando terre e case, imponendo coprifuochi, ma hanno mai tentato di sapere cosa vogliono i Palestinesi? No, non l hanno fatto e non lo faranno e continueranno con questi attacchi finché non raggiungeranno i loro obiettivi che sono molto chiari a tutti: - l obiettivo della campagna israeliana è di fermare o almeno ridurre significativamente il lancio di razzi, e così sono stati uccisi 400 palestinesi - l obiettivo di Israele è di fermare o ridurre gli attacchi suicidi: hanno fatto un muro. E così terre e case e scuole non possono essere raggiunte. Possa Allah benedire ogni anima a Gaza! Salaam! 28

29 31 dicembre Shir Ma se voi foste Israele cosa fareste? Con ciò non intendo giustificare i fatti di Gaza, sia chiaro. Manal Ruth, quando vedi oltre 300 persone morire in 4 giorni e le fotografie dell accaduto sono davvero dure da guardare, non credo sia abnorme non identificarsi con Israele, pur vivendoci. So che la gente di Sderot è spaventata dai razzi, ma Hamas sta facendo questo a causa dell insostenibile situazione a Gaza: non c è abbastanza cibo, né medicine, né elettricità. Vorresti tu vivere in questa condizione? Per chi non vuole vedere fotografie o sentire numeri: nessuno si diverte a guardare le persone morte, ma questo è l unico modo con il quale possiamo prendere atto del crimine contro l umanità che si sta compiendo! E, sì, alcuni di quei morti erano militanti di Hamas, ma quanti? Se io fossi Israele penserei in modo umano, e non priverei le persone dei beni di base per la loro vita, senza parlare della catena di ritorsioni che si innescherà. Zain E se voi foste Gaza cosa fareste? Questa non è una domanda da fare fra di noi, è una questione politica che non può essere risolta in questo modo. Mohamad Non permetterei mai a me stesso di essere Israele o un israeliano: sono un palestinese e orgoglioso di esserlo 29

30 E comunque non penso che qualunque altra nazione farebbe quello che Israele ha fatto a noi: se qualsiasi altro paese fosse al posto di Israele sarebbe impossibile che accadesse questo massacro. 1 gennaio Muna Voi ragazzi state parlando di cose vane che non possono certo essere risolte su facebook! Shir e Ruth, voi ragazzi siete costretti ad entrare nell esercito quando avete 18 anni perché avete bisogno di proteggere il vostro popolo da costanti minacce pensate che potrebbe accadere se ci fosse la pace? Francamente ne dubito Tareq Per Ruth e Shir: mi risulta che i militari in servizio possano scegliere fra servire in Palestina (West bank e Gaza) o lavorare in Israele. Credo voi possiate lavorare in una base militare in Israele senza uccidere nessuno: si tratta di una scelta personale. Se fossi costretto a servire in un esercito sceglierei di farlo nella mia stessa patria non in un altro paese Shir OK, me ne vado perché non potete capire cosa sto tentando di fare! Ruth Sto davvero cominciando ad essere stanca di questo, perchè continuate a dire le stesse cose. Noi stiamo chiedendo che cosa fareste voi se foste al posto di Israele so che è una domanda difficile perché non so cosa farei io se fossi a Gaza. Ma posso immaginare come 30

31 si sente la gente di Gaza, e voi dite che non potreste mai permettervi di essere al posto di Israele? Per cercare di capire come noi ci sentiamo? Mi sento offesa in nome di Israele, che voi pensate sia un paese così mostruoso. State dicendo cose davvero dure su fatti che non conoscete. La gente in Israele si preoccupa degli abitanti di Gaza, ma talvolta io penso che questo non valga per voi, che non vi interessate della gente di Sderot. Parlate di diritti umani e dell importanza della vita, ma lo fate solo se chi la perde è dalla vostra parte (e qui non interessano i numeri). Gli USA sono d accordo con quanto fa Israele, e così la Francia, la Turchia, la Gran Bretagna, l Italia, la Giordania: non è Israele contro il mondo, ci sono diverse nazioni che sostengono ciò che Israele sta facendo. Un ultima cosa riguardo l esercito: certo, ci sono lavori in Israele per i soldati, mio fratello era in marina. Ma alcuni soldati devono andare a Gaza, perché se non lo faranno nessuno difenderà Israele. E nessuno vuole essere là! Ma devono farlo per proteggere me, i miei a- mici e la mia famiglia, e io gli sono grata per quello che stanno facendo. E certamente io preferirei che i nostri giovani non andassero a Gaza, e certamente io vorrei la pace. Ma questa non è la situazione attuale. Muna Cosa fare se fossi Israele? Tutto eccetto questo. Cessate il fuoco, trattative di pace. Tutto. Il genocidio non è un opzione valida, in nessun caso. Se il cessate il fuoco e le trattative di pace fossero infranti da una parte, lasciate che sia l ONU ad intervenire. Non è troppo difficile. Non c è bisogno di morti da ambo le parti. 31

32 Spero tu abbia avuto la risposta che ti aspettavi da me. Zain Shir, hai aperto una discussione ed ora devi ascoltare quello che abbiamo da dire, anche nel caso questo non ti piaccia. Cosa stai cercando di fare? Ruth, io voglio essere veramente onesta con te. Io ringrazio Dio di non essere un israeliano perché non vorrei essere nata in un paese che ha posto le sue basi sulla guerra. Questa è la situazione: Israele è uno stato militare, è venuto a prendere la nostra terra con la forza. Israele sta tentando di prendere sempre più terra, ed uccidere sempre di più. E la Palestina sta difendendo quanto le è stato lasciato della sua terra. Israele non vuole la pace, e i palestinesi rivogliono la loro terra! Questo è un conflitto, e non può essere risolto fra noi, stiamo girando in un circolo vizioso senza dire la verità, ma questo è tutto. Romina Sono davvero triste per quanto sta accadendo e sono davvero preoccupata per questa situazione, specialmente da quando ho incontrato Palestinesi ed Israeliani nell ultimo campo a Poppi Io sono nessuno per dire chi ha torto e chi ha ragione. Penso però che Israele dovrebbe evitare di uccidere così tante persone e dovrebbe accettare di risolvere il problema con il dialogo. 32

33 2 gennaio Itai In risposta al post di Zain Nell opinione degli israeliani dire non abbiamo scelte significa che questo è l'unico modo di farsi intendere da Hamas. E tu dici: l obiettivo di Israele è fermare il lancio di razzi. Ed è la verità ma questo non è che un passo nella direzione del vero o- biettivo: permettere agli insediamenti (nel raggio di 40 km da Gaza in territorio israeliano) di vivere una vita normale senza paura, preoccupazioni, feriti e uccisioni semplicemente vivere. Ed essi non vivono da almeno 8 anni. Certo, conosco anche la situazione dei Palestinesi, che si trascina da diversi anni, ma dovete capire che Israele non può lasciare che i propri figli siano colpiti (non fareste voi qualunque cosa per fermare qualcosa che uccide i vostri figli?) Israele non vuole più soffrire questo, e nessuno davvero vuole colpire i bambini palestinesi, solamente fermare il lancio di razzi (e i razzi sono stati piazzati persino sotto una moschea!) Israele non ha altra scelta per fermare questi razzi prima che vengano lanciati, e la responsabilità di ciò ricade su Hamas. Persone innocenti sono state colpite; ma non potete comprendere quanta premura da parte dei corpi di sicurezza israeliani per prevenire ogni singola uccisione della propria gente. E così il muro, ed i checkpoint, sono la scelta di Israele per proteggere la sua gente, ed il risultato è che sono cessati gli attacchi suicidi. Così Israele non ha alcuna scelta, e tu dici, Hamas non ha alcuna scelta (OK, su questo sono parzialmente d accordo con te) Ma ora voglio parlarti della scelta che Israeliani e Palestinesi hanno. 33

34 La regola per questa scelta è che almeno una persona dall altra parte ti stia ascoltando. Questa scelta è ascoltare e rispettare questa persona dall altra parte per un grande obiettivo: comprendersi. Cercare di capire perché è così arrabbiato o perché è così triste, prudente o felice (ecc.) Comprendere è qualcosa di grande e piccolo, e non è così facile, perché nessuno dall altra parte può davvero comprendere cosa significa attendere ore e ore ai checkpoint o la paura dei soldati, o i sentimenti di una madre che lascia i suoi figli andare alle armi, o un uomo che piange mentre suona l allarme missilistico. Questa comprensione non è qualcosa di pieno e completo è abbastanza comprendere la logica del perché si sente in questo o quel modo. In realtà anche la comprensione dei sentimenti altrui in generale funziona così.. Ed io credo che questa comprensione sia necessaria per riprendere a camminare, passo dopo passo, lentamente ma con cura, verso giorni migliori per tutti, e che noi non saremo capaci di muoverci in avanti senza di essa. È qualcosa che possiamo costruire insieme, un po' alla volta. Ma voi cosa scegliete? Oh! E auguri, ringraziamenti e felicità per tutti i miei amici dall altra parte, i cari ragazzi e ragazze che ho incontrato in Fiori di Pace che hanno scelto di comprendere. Ruth sono d'accordo con Itai :) Quando più persone comprenderanno ed ascolteranno l'altra parte, la pace potrà arrivare. 34

35 Grazie a tutti voi per aver detto le vostre opinioni. Anche se è difficile, è importante per me ascoltarvi. Galit Itai, sei il mio eroe :) più persone come te possono guidarci verso il nostro unico obiettivo: la pace Shir Grazie Itai! Sono completamente d accordo con te!!! Galit In risposta a Zain: hai detto: Israele non vuole la pace, e la Palestina rivuole la sua terra! Io penso che tu non possa dire che Israele non vuole la pace: cosa sto facendo io qui? Io sono parte di Israele, e sono sicura che, come me, molti israeliani vogliono la pace. Zain, hai detto che grazie a Dio tu non sei israeliana, ma io voglio che tu sappia che io sono più che orgogliosa di essere un israeliana e sono orgogliosa del mio paese; a volte non sono orgogliosa dei politici o delle azioni militari. Vorrei che tu potessi vedere che Israele non è basato sulla guerra come dici, e che tu avessi la mente più aperta, in modo da poter vedere entrambe le parti. Non ti conosco di persona, ma ancora mi auguro di non averti offeso in alcun modo. Have a nice day 35

36 Tareq Ehi, Itai, ascoltami voglio commentare qualcosa che hai scritto, in particolare riguardo alle madri che lasciano i loro figli all esercito. Israele avrebbe potuto fermare questa guerra prima e per sempre, quanti incontri e conferenze fra Israele e Palestina si sono succeduti La Palestina ha dovuto rinunciare alla maggior parte del suo territorio, e chiedeva solo le zone perse dopo la guerra del 1967: cosa volevate più di questo? Io credo che la parola pace non sia nel vocabolario del vostro governo Galit: io so che c è qualche israeliano che vuole la pace e ama la pace, ma il problema è il vostro governo, che vuole un paese puramente ebraico senza palestinesi per nulla! Guarda cosa stanno facendo a Hebron e Gerusalemme adesso: i coloni stanno cacciando la gente fuori dalle case dove abita: la chiami pace questa? Galit No, li chiamo coloni, e ci sono milioni di israeliani che non sono coloni. Dire che tutto Israele è rappresentato dai coloni è come identificare i palestinesi con Hamas So che il governo è un problema, e ci saranno presto le elezioni, così spero per il meglio. 3 gennaio Tareq Non intendevo affermare che tutti gli israeliani siano coloni, ma se vuoi ritornare indietro di qualche anno posso dirti che Israele è, in fondo, un grande insediamento in Palestina! 36

37 Ma non voglio mettermi a discutere di storia, né mettere in dubbio il fatto che ci siano diversi israeliani che amano la pace! Un altra domanda: perché Israele può proteggere se stesso ma Hamas non può proteggere il suo paese? Vorreste che Hamas si sedesse ad aspettare l esercito che vuole cancellarlo dalla faccia della terra? Cosa faresti se qualcuno ti colpisse? Cosa faresti se qualcuno uccidesse qualcuno dei tuoi parenti? Non vorresti avere vendetta? (il discorso riguarda tutti, non solo Itai) La Palestina è come una famiglia: non importa Fatah o Hamas o che altro, se qualcuno è stato ferito o muore, l intera famiglia vorrà vendetta. Hamas ha colpito Israele all inizio per vendicarsi delle azioni dei coloni a Hebron credo che tu abbia afferrato l idea. Zain Itai, prima di tutto ciao a te! In secondo luogo, ad esaudire la tua volontà di comprendere l'altro, ti esporrò le mie considerazioni. Dici che Israele non abbia altre vie per farsi comprendere da Hamas,ma vorrei chiederti: ci ha mai provato? Non l ha mai fatto, e il ricorso alla violenza è con ciò ancor più grave! Anche nel contesto di colloqui di pace appositamente istituiti non lo ha mai fatto, e non ha mai cercato una mediazione. Stanno conducendo una guerra contro cittadini indifesi! Un potente esercito contro donne e bambini. Mi ferisce ogni giorno guardare la distruzione, i corpi colpiti e il fiume di sangue. Ok, ora lasciamo perdere Hamas. Mahmud Abbas ha siglato la pace con Israele nella West bank, senza violarla in seguito con lanci di razzi, ma nonostante ciò l esercito israeliano viola ogni notte quelle case, terrorizzando i bambini, arrestando gli adolescenti, e se vuoi fare un viaggio da Jenin a Ramallah, incontri più di 5 checkpoint. I 37

38 militari insultano la gente e ci trattano molto male mia sorella è stata qui per le vacanze ed è tornata al college ieri: ha passato più di 5 ore andando da un checkpoint all altro! Riguardo alla tua insistenza sulla necessità di voler comprendere: cosa credi che stia facendo qui? Non sto cercando di avere la meglio in una discussione, sono venuta in Italia con alcuni di voi e siamo diventati amici, ma le parole che a volte ascolto da parte vostra accendono un fuoco in me. Voglio cercare di comprendere ciò che avete da dire, ma sono ancora ferma nelle mie opinioni. Per Galit, io parlo del governo israeliano, e non dei cittadini, penso che sì, probabilmente nessuno vorrebbe vivere in questa situazione, ma la faccenda non si riduce a questo. Riguardo alla mia affermazione secondo la quale Israele è basato sulla guerra, io sto parlando di fatti che avvengono qui, e sto a- prendo la mia mente più di quanto tu pensi. È ovvio ad ognuno che lo stato di Israele è effettivamente basato sulla guerra e la forza a meno che tu non abbia qualche elemento che possa provare il contrario. Senza offesa per tutti voi! Ruth Lo stato di Israele è fondato sulla Guerra perchè fin dal 1948 ha dovuto difendersi dagli stati che lo circondano, quindi più che altro lo definirei un paese che aspira ad essere normale e democratico pur dovendosi difendere in un conflitto armato in media ogni tre/cinque anni. E se volete parlare di come Israele è diventato una nazione, concordo che ciò non è avvenuto nel modo più nobile, ma il fatto è che quella terra si chiama Israele, ora. E non vedo come questo possa essere messo in discussione, perché non cambierà presto 38

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