rassegna stampa RASSEGNA STAMPA 26 Novembre 2015 IL CITTADINO Lodi Codogno Sant Angelo Lodigiano Casalpusterlengo

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1 Pagina 1 di 7 rassegna stampa 26 Novembre 2015 IL CITTADINO Lodi Primo utilizzo notturno per l eliporto Sanità, scatta il valzer delle nomine Codogno Sant Angelo Lodigiano Un incarico nazionale per Tinelli, il guru delle malattie infettive Casalpusterlengo Lettere & opinioni All hospice tanto amore nel lavoro quotidiano IL GIORNO Lodi Codogno Sant Angelo Lodigiano Casalpusterlengo

2 Pagina 2 di 7 Primo utilizzo notturno per l eliporto È entrata per la prima volta in funzione di notte la pista di atterraggio dell elisoccorso in via Massena. Negli anni scorsi si erano registrate polemiche per il mancato accordo tra l'azienda ospedaliera e il Comune di Lodi su chi dovesse mettere a norma l impianto, e - più di recente (la scorsa estate) - sull erba troppo alta che copriva l impianto di illuminazione. Nel novembre del 2012 era arrivato invece l ok dell Enac per l utilizzo della pista anche di notte. Tra martedì e mercoledì la pista è entrata finalmente in funzione con l atterraggio di un velivolo. «Siamo stati contattati dal 118 perché attivassimo l impianto di illuminazione per un atterraggio - spiega il responsabile dell ufficio tecnico dell Ao Maurizio Bracchi -, ma abbiamo spiegato che è lo stesso pilota ad attivarlo e così è stato». Ad avere bisogno di un trasporto urgente con l eliambulanza alle 3.30 di notte era una donna di 64 anni di Lodi, che ha avuto una emorragia celebrale molto grave e che già era affetta da problemi sanitari di questo tipo. L elicottero quindi è atterrato sulla pista di via Massena, fra il parcheggio dell ospedale e la tangenziale, dove è stato raggiunto dall ambulanza. La donna è stata caricata a bordo e poi trasportata con la massima urgenza all ospedale di Brescia. Il velivolo si è sollevato da terra attorno alle 4.45 del mattino. Ma la corsa contro il tempo non ha dato i risultati sperati. La donna infatti si è arresa alla malattia e alle otto di mattina i medici ne hanno constatato il decesso.

3 Pagina 3 di 7 A dicembre scadono i contratti e potrebbe delinearsi una nuova geografia amministrativa: tantissimi i nomi noti all attenzione di maroni, da rossi a spaggiari, da mariani all ex consigliere votta Sanità, scatta il valzer delle nomine di Cristina Vercellone Molti i lodigiani nell elenco degli 800 idonei deliberato dalla Regione. Il Pirellone stenderà una lista di 200 manager chiamati a fare un quiz. I 100 promossi in corsa per una poltrona Direttori generali di aziende sanitarie e ospedali pronti a sottoporsi al test di selezione per tornare ai vertici della sanità. A dicembre, infatti, scadono gli attuali manager e gli incarichi saranno decisi in base alla nuova legge che prevede di accorpare le aziende. Cosa cambia Le attuali Asl diventano Ats, Agenzie di tutela della salute. La nostra sarà l Ats della Città metropolitana, che comprende Milano e Lodi. Ad essa si aggiungono quella dell Insubria(Varese e Como), Brianza (Monza e Lecco), Bergamo, Brescia, Pavia, Val Padana (Cremona e Mantova) e Montagna (Sondrio e Valcamonica). Alle Ats fanno riferimento le attuali aziende ospedaliere che diventano, invece, Asst (Aziende socio sanitarie territoriali). Tra esse ci sono anche l Asst di Lodi e l Asst di Melegnano. Sempre all interno della Città metropolitana ci saranno poi Istituto nazionale dei tumori, Besta, Policlinico, Asst Niguarda, Asst Gaetano Pini, Asst San Paolo e San Carlo, Asst Sacco e Fatebenefratelli (con Buzzi e Melloni), Asst Legnano, Asst Rho (con Garbagnate) e Asst Cinisello- Sesto. Chi sono i manager Gli attuali idonei all incarico stanno tutti nell elenco regionale fatto di 808 persone. Tra questi c è, ovviamente, anche Giuseppe Rossi, attuale direttore generale dell Azienda ospedaliera di Lodi. «In base ai curricula - commenta il direttore - verrà realizzata una short list di circa 200 persone. I selezionati saranno sottoposti a un test che si terrà il 5 dicembre. Da qui usciranno i 100 nomi validi. I quiz saranno psico attitudinali e tesi a valutare le competenze manageriali dei futuri direttori generali». Preferenze di Rossi sul nuovo incarico? «Prima - dice - devo superare il test, poi ne parliamo». Tra gli idonei, oltre all attuale direttore dell Asl Fabio Russo, ci sono anche il direttore del dipartimento oncologico di Lodi Giovanni Ucci e l attuale direttore sanitario dell Ao Roberto Riva. Tra i nomi deliberati dalla giunta regionale il 20

4 Pagina 4 di 7 novembre figurano inoltre anche quello di Maria Grazia Silvestri, Patrizia Moretti e Giancarlo Iannello, direttori sanitaria, amministrativa e sociale dell Asl di Lodi, insieme a quello di Maurizio Bracchi, direttore amministrativo dell Ao del capoluogo, Francesco Magni, già direttore amministrativo a Lodi, Andrea Belloli e Guido Broich, ex direttori dell Asl di Lodi e Simona Mariani ex direttrice dell Ao. Nell elenco anche Paolo Moroni e Paolo Grazioli, ex e attuale direttore dell Ao di Melegnano, Maurizio Montanelli, direttore del dipartimento di prevenzione dell Asl Milano 2, Piergiorgio Spaggiari, ex direttore degli ospedali lodigiani e l ex consigliere regionale Marco Votta. Non sfuggono tra gli 800 neanche i nomi dei lodigiani Giuseppina Ardemagni, Paolo Favini, Gustavo Galmozzi, Angelo Gipponi, Antonio Nava e Maristella Penza. La Regione privilegerà «i giovani ad alto potenziale e i manager di lungo corso» sotto i 65 anni di età.

5 Pagina 5 di 7 «Quello del bioterrorismo non è un rischio ma siamo preparati» Un incarico nazionale per Tinelli, il guru delle malattie infettive di Cristina Vercellone Il noto medico è stato nominato segretario della Società italiana malattie infettive: ha da poco presentato il libro bianco delle patologie più rischiose Marco Tinelli nominato segretario nazionale della Società italiana di malattie infettive e tropicali, la Simit. Un incarico importante per il primario di malattie infettive di Sant Angelo, arrivato in questi giorni. Tinelli è orgoglioso di scendere in campo a livello nazionale per un tema di salute pubblica così scottante. In queste ore il dottore ha presentato a Roma il libro bianco delle malattie infettive steso dallo stesso medico insieme ad un gruppo di esperti con l obiettivo di promuovere nuove politiche sanitarie per risolvere le emergenze presenti. A Roma si è parlato anche di bioterrorismo, a partire dalla paura che ci fa una parola come antrace. «Quello del bioterrorismo - commenta Tinelli - è un argomento di attualità, ma il rischio in Italia è basso. Ci vogliono laboratori super specializzati per la realizzazione di armi biologiche e non mi pare che ce ne siano. Sicuramente però i nostri ospedali, compreso quello di Sant Angelo, sono pronti ad affrontare tutte le emergenze possibili. I presidi come il Delmati, ma non solo, si sono preparati in occasione della comparsa del virus ebola. È stato in quella circostanza che abbiamo messo a punto i piani di accoglienza e di organizzazione della rete di emergenza». L anno scorso Tinelli aveva invitato nel Lodigiano anche Fanshen Lionetto, la 37enne esponente di Medici senza frontiere, partita dall ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, per affrontare l emergenza Ebola in Africa. Il reparto Delmati di Sant Agelo ha attrezzature e personale esperto pronto ad affrontare ogni patologia. «Abbiamo esperienza con pazienti di tutti i tipi e anche molto gravi - annota Tinelli -. Il nostro reparto è super attrezzato per le condizioni di estremo bisogno. le stanze sono tutte con i filtri per il ricambio d aria e il Delmati è nella rete delle strutture pronte ad affrontare eventuali epidemie». Anche in caso di bioterrorismo. A dirlo è lo specialista Massimo Andreoni, dell università Tor Vergata che fa parte del gruppo di studiosi che ha steso il libro bianco. «Da un punto di vista teorico siamo tutti pronti ad affrontare il bioterrorismo, ma purtroppo non possiamo prevedere scenari qualora si verificasse un emergenza - commenta - dotarsi di

6 Pagina 6 di 7 una rete di malattie infettive è l unico sistema per poter affrontare gravi problemi. I protocolli di intervento coinvolgono nord, centro e sud perché includono istituzioni distribuite su tutto il territorio nazionale. Abbiamo poi dei centri di riferimento, gli ospedali Sacco e Spallanzani, qualora si verificassero dispersioni di agenti biologici che richiedono il contenimento in zone ad altissima capacità di isolamento».

7 Pagina 7 di 7 Lettere & opinioni All hospice tanto amore nel lavoro quotidiano Egregio Direttore,è nostro desiderio rivolgere i più sentiti ringraziamenti a tutto il personale dell Hospice di Casalpusterlengo per le amorevoli cure prestate ad Anna Vassura. La malattia ci ha obbligato ad ospedalizzare la nonna Anna e, stravolti nell accettazione di un impietosa diagnosi, ci siamo diretti a Casalpusterlengo spaventati ed angosciati da cosa avremmo potuto trovare e dovuto affrontare. Qui abbiamo trovato un umanità ed una professionalità che ci hanno permesso di condividere con dignità e serenità il momento più difficile della sua e della nostra vita. Ci siamo sentiti come a casa, sempre protetti da tutto il personale che, nel più totale rispetto, non ci ha mai fatto sentire soli o bisognosi di qualsiasi cosa. Sempre un sorriso, sempre una parola di conforto, sempre tanto amore nel lavoro quotidiano, sempre una presenza velata ma attenta, precisa ed accorta. Un ambiente accogliente negli spazi, quasi a non farti ricordare dov eri, persone stupende che compiono il loro lavoro con un calore umano ed un tatto quasi irreali, sempre presenti ma nell ombra di chi non vuole disturbare più del dovuto. Abbiamo vissuto due mesi a Casalpusterlengo, ma è stato come avere una seconda casa dove non ci è mai mancato nulla anzi, dove abbiamo ricevuto il più grande esempio di cosa voglia dire amare il proprio lavoro e metterlo a completo servizio degli altri senza alcun limite. Personale medico ed infermieristico, operatori, volontari e tutti coloro che quotidianamente lavorano in hospice: non potremo mai ringraziarvi abbastanza per quanto fate per gli ospiti e le loro famiglie, ma dai nostri cuori sincera gratitudine ed un vero riconoscimento per la vostra professionale missione. Con profonda stima Famiglia Ghizzoni