Valutazione del sistema di controllo interno: un'unica modalità di approccio per i processi di business e di IT Governance
|
|
- Giorgina Riva
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Valutazione del sistema di controllo interno: un'unica modalità di approccio per i processi di business e di IT Governance Livorno maggio 2007 Paolo Casati 1
2 Evoluzione delle attività di Internal Audit Assurance Consulenza Ieri Funzionamento Disegno Oggi Disegno Funzionamento Disegno 2
3 Requisiti dell assurance Il processo di valutazione deve essere definito a priori e ripetibile La valutazione deve essere realizzata in modo tale da garantire che un terzo soggetto sulla base delle stesse informazioni disponibili al valutatore pervenga alle medesime conclusioni. 3
4 Riflessioni sull applicazione degli standard disponibili Vantaggi Generalità delle nozioni e dei principi richiamati Introduzione del concetto di rischio.. Limiti Modelli massimalisti, per cui il sistema di controllo è adeguato se riconducibile al modello ideale Costi eccessivi di burocratizzazione.. Principali problematiche aperte Come misurare la qualità degli elementi che compongono un sistema di controllo riconducibile a tutti gli elementi di un modello ideale? Nel caso di due controlli che implementano parzialmente un modello, quali elementi per stabilire la preferibilità di uno rispetto all altro? Quale dovrebbe essere la profondità dell analisi posto che il grado di dettaglio potrebbe peggiorare il grado di copertura degli elementi chiave? Il modello offre garanzie di obiettività? 4
5 La ricerca di una risposta in Posteitaliane Evitare approcci eccessivamente onerosi per le aziende Integrare i modelli esistenti a supporto della valutazione del disegno e funzionamento dei sistemi di controllo interno Sviluppo di di una Metodologia Operativa per la la Valutazione del Sistema Integrato di di Controllo Interno a supporto delle diverse attività e ambiti in in cui è richiesta una valutazione di di affidabilità dei controlli 5
6 Metodologia di Valutazione del Sistema Integrato di Controllo Interno Obiettivo e caratteristiche della metodologia Articolazione della metodologia Il Modello Il Processo Modello Gli Strumenti Le Regole Processo SCI Strumenti Regole 6
7 Vincoli metodologici La metodologia soddisfa i seguenti principi: scalabilità ovvero l applicabilità a singoli controlli così come a interi sistemi di controllo interno aziendali generale applicabilità ovvero l indipendenza dai settori di business, ambiti specialistici (es. IT auditing) o specificità dei rischi gestiti compatibilità con gli standard e le pratiche comuni in tema di controllo interno a livello internazionale (Cobit, CoSo, ERM,, ecc.) integrabilità in relazione a possibili sviluppi evolutivi e affinamenti riguardanti: l identificazione degli ulteriori elementi valutativi che lo compongono selezione degli strumenti di misurazione 7
8 Processi aziendali Processi di business Processi di supporto I processi Processo di gestione finanziaria Processo di gestione acquisti... Processi IT Processo di vendita polizze assicurative Negoziazione Polizze Gestione Post-vendita Estinzione contratto Richiesta Polizza e preventivo Emissione Polizza Annullamento Polizza Controlli automatici Processo di rilascio in esercizio di soluzioni informatiche Pianificazione richieste per passaggio in produzione Collaudo HW Certificazione SW Analisi documentazione Studio ambiente target ed ed esecuzione dei dei test test Rilascio Certificazione SW SW Istallazione Controlli manuali 8
9 Rilascio in esercizio di soluzioni informatiche COBIT 4.0 AI7 Istallare e certificare soluzioni e modifiche Obiettivi di controllo AI7.2 Definire un piano dei test e [...]. AI7.3 Stabilire un piano di implementazione [...] AI7.4 Stabilire un ambiente di test separato per eseguire i test. [...] AI7.5 Garantire che i metodi di sviluppo aziendali consentano lo svolgimento delle attività necessarie, [...] AI7.6 Garantire che le modifiche siano testate secondo il piano di accettazione definito [...] AI7.7 Garantire che le procedure prevedano, [ ] una valutazione ed una approvazione formali dei risultati del test da parte della direzione del/i dipartimento/i utente interessato/i e della funzione IT. Rischi IT Mancata integrazione Malfunzionamento Mancata rispondenza alle specifiche Pianificazione richieste per rilascio in produzione Collaudo HW Certificazione SW SW Istallazione 9
10 Rilascio in esercizio di soluzioni informatiche Rischi IT Mancata integrazione Malfunzionamento Mancata rispondenza alle specifiche Pianificazione richieste per rilascio in produzione Collaudo HW Certificazione SW SW Istallazione Controlli IT Test di corrispondenza ai requirement definiti Test di integrazione con il sistema azienda Test di accettazione utente Test di sicurezza METODOLOGIA adeguato insufficiente ottimo inadeguato 10
11 I controlli Qualsiasi controllo automatico o manuale, applicabile tanto a processi di business quanto a processi di IT Governance è finalizzato a: riscontrare una situazione rispetto ad uno standard desiderato/definito identificare una eventuale deviazione attivare un adeguata azione correttiva 11
12 Processo di controllo Qualsiasi controllo è sempre riconducibile a un processo di controllo che si articola in: : Input significativi da sottoporre a confronto Attività di rilevazione, che raccolgono gli input Standard di riferimento, ossia elemento di raffronto dell input Attività di confronto tra l input ed uno/più standard di riferimento Attività di correzione, nel caso di rilevazione di anomalie Output del processo di controllo Sistema informativo di interconnessione che consente lo scambio di informazioni necessarie a garantire il funzionamento di tutto il processo Input Standard Rilevazione dell input Confronto tra input e standard? Rilevazione anomalia e correzione Output 12
13 L adeguatezza del SCI L adeguatezza di un sistema di controllo interno dipende dall adeguatezza dei singoli processi di controllo che supportano i processi operativi aziendali. Un controllo può considerarsi adeguato quando garantisce il contenimento del rischio entro i limiti di: sopportabilità (Risk Tolerance) determinata dalle condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali dell azienda; desiderabilità (Risk Acceptance) determinati dalla propensione al rischio del Management, laddove la Risk Acceptance non può essere superiore alla Risk Tolerance. Risk Tolerance Adeguatezza Risk Acceptance Entrambi i concetti di rischio, sebbene non siano elementi diretti del modello, ma output dei processi di Risk Scoring, sono parte integrante della metodologia in quanto fondamentali per la valutazione dell effettiva adeguatezza dei SCI 13
14 Risk Tolerance La Risk Tolerance rappresenta l intervallo di sopportabilità economica degli impatti conseguenti al mancato raggiungimento di uno specifico obiettivo di business e/o di governo (valore target), al di fuori del quale risulta compromessa la sopravvivenza dell azienda stessa. Dipende da: importanza relativa dell obiettivo di riferimento nell ambito degli obiettivi aziendali; variabili esogene all azienda. Impatto Risk Tolerance RT RT Probabilità 14
15 Risk Acceptance La Risk Acceptance è la soglia di rischio che un organizzazione considera accettabile nell ambito della risk tolerance. Questa soglia consente di individuare le priorità d intervento e di decidere i criteri di gestione del rischio. Dipende dalla strategia dall organizzazione (obiettivi di business e di governo) e, a sua volta, influenza l operatività aziendale, generando un allocazione di risorse funzionale alla gestione effettiva dei rischi considerati accettabili. Impatto Risk Acceptance RT RA RA RT Probabilità 15
16 L adeguatezza di un controllo La capacità di un controllo di garantire il livello predeterminato di rischio dipende dalla sua: efficacia - la capacità di garantire il contenimento degli impatti/probabilità di verificarsi dell evento rischioso entro i limiti determinati; economicità - la capacità di garantire un onere complessivo del controllo non superiore agli impatti da contenere. Laddove risultano soddisfatti questi obiettivi, l adeguatezza dipenderà dall efficienza del controllo, intesa come la combinazione ottimale dei due fattori (efficacia ed economicità), a partire dalla quale non è possibile migliorare uno dei due senza pregiudizio per l altro. Risk Tolerance Adeguatezza Risk Acceptance Efficienza Efficacia Economicità 16
17 L efficacia del controllo è determinata da: L efficacia del controllo disegno/architettura del controllo, ovvero dalle caratteristiche intrinseche del processo (attributi del controllo), il posizionamento all interno dei processi operativi e l eventuale dipendenza da altri processi di controllo; funzionamento del sistema del controllo, ovvero incompleta o non corretta esecuzione delle attività previste da ciascun processo di controllo. Risk Tolerance Adeguatezza Risk Acceptance Efficienza Efficacia Economicità Disegno Funzionamento 17
18 Disegno del controllo L efficacia del disegno di un controllo dipende da: copertura, in termini di esistenza di controlli a presidio di specifici rischi; robustezza, riguardante aspetti statici riconducibili a caratteristiche intrinseche delle componenti di un processo di controllo e della loro compatibilità; velocità, riguardante aspetti dinamici di attivazione e di risposta del controllo in tempi utili. Risk Tolerance Adeguatezza Risk Acceptance Efficienza Efficacia Economicità Disegno Funzionamento Copertura Robustezza Velocità 18
19 La robustezza riguarda i seguenti parametri: Robustezza non discrezionalità, ossia presenza di uno standard di riferimento predeterminato o predeterminabile; sistematicità, relativamente alla connessione tra le componenti di un singolo controllo, di più controlli a presidio uno stesso obiettivo di controllo e delle risorse coinvolte. Si articola in: coerenza applicabile alle componenti del singolo processo di controllo (input, standard, confronto, correzione, output); integrazione nel caso di stratificazione di controlli operanti (in parallelo o in successione) ad uno stesso livello o a diversi livelli dell organizzazione; indipendenza nella gestione delle risorse (es. umane, tecniche, finanziarie) necessarie per l esecuzione del controllo. Disegno Copertura Robustezza Velocità Non discrezionalità Sistematicità Segregazione Automazione Adattabilità Riscontrabilità Coerenza Integrazione Indipendenza Formalizzazione Persistenza 19
20 Robustezza (segue) segregazione, tra processi operativi e processi di controllo e, nell ambito di questi ultimi, tra le diverse componenti; automazione, in termini di dipendenza dal fattore umano o dalla macchina; adattabilità, in relazione alla capacità di adattarsi al mutare delle condizioni di contesto o di subire le influenze esterne fino a modificarne la situazione originale; riscontrabilità, valutabile in relazione a: formalizzazione, ossia evidenza del processo di controllo e/o delle sue componenti; persistenza, ossia conservazione nel tempo della tracciatura delle componenti del processo di controllo, tale da consentirne la ripercorribilità. Disegno Copertura Robustezza Velocità Non discrezionalità Sistematicità Segregazione Automazione Adattabilità Riscontrabilità Coerenza Integrazione Indipendenza Formalizzazione Persistenza 20
21 Velocità La velocità del processo di controllo è scomponibile in: velocità di rilevazione: durata dall avvio dell attività di controllo alla rilevazione dell anomalia (esito del riscontro/verifica degli input); velocità di correzione: tempo che intercorre dalla fase di rilevazione dell eventuale anomalia a quella di correzione della stessa. Entrambe le velocità sono analizzate e valutate in relazione a una finestra temporale delimitata da: momento di manifestazione dell evento anomalo; momento di consolidamento dell obiettivo perseguito. Disegno Copertura Robustezza Velocità Velocità di rilevazione Velocità di correzione 21
22 Funzionamento La valutazione sul funzionamento del SCI ha l obiettivo di valutare i controlli esistenti, di identificare la presenza di eventuali rischi effettivi significativi e delle possibili cause. Tale analisi riguarderà: la disponibilità delle risorse necessarie alla corretta esecuzione dei controlli; verifiche di conformità, sull effettiva esistenza e corretta applicazione dei controlli; verifiche di anomalie/di sostanza, al fine di identificare/valutare l esistenza possibili rischi non gestititi. Tali verifiche assumono caratteristiche diverse in relazione alla conoscenza e all adeguatezza del disegno dei controlli. Risk Tolerance Adeguatezza Risk Acceptance Efficienza Efficacia Economicità Possibili Scenari Disegno Funzionamento 1^ 1^ scenario Disegno Disegnoconosciuto conosciutoe adeguato adeguato 2^ 2^ scenario Disegno Disegnoconosciuto conosciutoe parzilmente parzilmente efficace efficace Disponibilità risorse Verifiche di conformità Verifiche di anomalie 3^ 3^ scenario Disegno Disegnonon non conosciuto conosciuto 22
23 Quadro di sintesi del Modello Elemento obiettivo Elemento valutativo/di misurazione indiretta Risk Tolerance Adeguatezza Risk Acceptance Elemento di misurazione diretta Efficienza Elemento di input Efficacia Economicità Disegno Funzionamento Copertura Robustezza Velocità di rilevazione Velocità Velocità di correzione Disponibilità risorse Verifiche di anomalie Verifiche di conformità Costi del controllo Costi di risoluzione Danno/Penalità Non discrezionalità Sistematicità Segregazione Automazione Adattabilità Riscontrabilità Coerenza Integrazione Indipendenza Formalizzazione Persistenza 23
24 Possibili relazioni Disegno - Funzionamento 1^ esempio 2^ esempio Disegno Test di conformità Test di sostanza Classe 1 Classe 1 Classe 4 Non conosciuto Non applicabile Classe 1 Risultato finale Disegno non adeguato Disegno adeguato 24
25 Strumenti e Regole Nelle slide successive sono presentati sinteticamente, a puro titolo esemplificativo, gli altri componenti della metodologia al fine di esplicitare gli ambiti e le modalità di utilizzo. Si precisa che tali componenti sono riferibili sia al Disegno che al Funzionamento dei SCI in quanto la piena valutazione di adeguatezza dipende da una completa valutazione di entrambe le componenti. 25
26 Strumenti Esempio nell ambito dell analisi della Robustezza Non discrezionalità Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Lo standard di riferimento per la definizione dell'anomalia e la retroazione sono definiti in modo stringente ed i i soggetti deputati sono individuati a priori Lo standard di riferimento per la definizione dell'anomalia e la retroazione sono definiti in modo stringente ed i i soggetti deputati appartengono a gruppi predefiniti Lo standard di riferimento per la definizione dell'anomalia e/o la retroazione sono definibile in modo discrezionale dal soggetto individuato a priori Lo standard di riferimento per la definizione dell'anomalia e/o la retroazione sono definibili in modo discrezionale ed i i soggetti deputati appartengono a gruppi predefiniti Lo standard di riferimento per la definizione dell'anomalia e la retroazione sono definibili in modo discrezionale ed i i soggetti deputati non sono individuati a priori
27 Le Regole Di seguito, viene illustrato, a titolo esemplificativo, la regola per pervenire alla valutazione di efficacia del SCI, attraverso la valutazione del Disegno e del Funzionamento dei controlli. Disegno SCI Funzionamento SCI Classe Classe1 Disegno Disegnoconosciuto conosciutoe affidabile 0-20 affidabile Classe Classe1 Funzionamento Funzionamento corretto corretto 0-20 Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Valutazione dell efficacia del del SCI Classe Classe1 Classe Classe2 Classe Classe3 Classe Classe4 Classe Classe5 Disegno Disegnoconosciuto conosciutoe affidabile affidabilee corretto corretto funzionamento funzionamento
Modello dei controlli di secondo e terzo livello
Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI
DettagliNOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013
NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella
DettagliApprofondimento. Controllo Interno
Consegnato OO.SS. 20 maggio 2013 Approfondimento Controllo Interno Maggio 2013 Assetto Organizzativo Controllo Interno CONTROLLO INTERNO ASSICURAZIONE QUALITA DI AUDIT E SISTEMI ETICA DEL GOVERNO AZIENDALE
DettagliMANDATO DI AUDIT DI GRUPPO
MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte
DettagliMANDATO INTERNAL AUDIT
INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l
DettagliGestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business
Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gianluca Meloni, Davide Brembati In collaborazione con 1 1 Le premesse del Progetto di ricerca Nella presente congiuntura
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.
ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems
DettagliREALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA
REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA PREMESSA SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ORGANI E FUNZIONI DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI IN AGOS AUDITING: OBIETTIVI, MODELLO
DettagliGESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE FORNITURE DI BENI E SERVIZI
Pagina 1 di 10 GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE DISTRIBUZIONE Fornitori di beni e servizi Documento pubblicato su www.comune.torino.it/progettoqualita/procedure.shtml APPLICAZIONE SPERIMENTALE Stato del documento
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliPresidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico
Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E
DettagliCAP04 Gestione del Processo di Consulenza Tecnica
CAP04 Gestione del Processo di Consulenza Tecnica 1 di 7 INDICE 1 Pianificazione della realizzazione del prodotto... 2 2 Processi relativi al cliente... 2 2.1 Analisi dei bisogni, determinazione dei requisiti
DettagliBusiness Process Management
Business Process Management Comprendere, gestire, organizzare e migliorare i processi di business Caso di studio a cura della dott. Danzi Francesca e della prof. Cecilia Rossignoli 1 Business process Un
DettagliAssociazione Italiana Information Systems Auditors
Associazione Italiana Information Systems Auditors Agenda AIEA - ruolo ed obiettivi ISACA - struttura e finalità La certificazione CISA La certificazione CISM 2 A I E A Costituita a Milano nel 1979 Finalità:
DettagliQualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005)
La Qualità secondo ISO Qualità è l insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite (UNI
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliAUDITOR D.Lgs 231/01. Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP. Milano 28 Settembre 2012.
AUDITOR D.Lgs 231/01 Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP Milano 28 Settembre 2012 Rosso Claudio 0 INDICE 01. D.Lgs. 231/01: Implicazioni Penali e strumenti Organizzativi
DettagliIL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti
DettagliSistemi di misurazione e valutazione delle performance
Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori
DettagliIl Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali
RESPONSABILITA D IMPRESA D.lgs. 231/01 L EVOLUZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI E DI GESTIONE 27 maggio 2014 ore 14.00 Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali Ing. Gennaro
DettagliINTERNAL AUDITING ROMA, 12 MAGGIO 2005 FORUM PA GIUSEPPE CERASOLI, CIA RESPONSABILE COMITATO PA
INTERNAL AUDITING ROMA, 12 MAGGIO 2005 FORUM PA Fondato a New York nel 1941 Presente in 160 paesi, conta ora più di 110.000 membri Ha sede negli USA ma la sua Governance è Globale Globali sono pure il
DettagliSpecifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni
Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni Redatto dalla Commissione per l elettronica, l informatica e la telematica
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della
DettagliCLUSIT. Commissione di studio Certificazioni di Sicurezza Informatica. Linea guida per l analisi di rischio. Codice doc.
CLUSIT Commissione di studio Certificazioni di Sicurezza Informatica Linea guida per l analisi di rischio Codice doc.to: CS_CERT/SC1/T3 Stato: Draft 1 2 INDICE 1. Introduzione....4 2. Scopo della presente
DettagliL esecuzione di monitoraggi ed analisi si esplica principalmente nelle seguenti attività:
Pag. 1 /6 8 Misurazione analisi e 8.1 Generalità L Istituto pianifica ed attua attività di monitoraggio, misura, analisi e (PO 7.6) che consentono di: dimostrare la conformità del servizio ai requisiti
DettagliDirezione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE
IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata
DettagliIl Business Plan (Allegato)
Www.ebitda.it Facebook:Ebitda Twitter: Ebitda Discussion Paper (Allegato) Numero 13 - Maggio 2014 1. Aspetti Generali Il business plan è uno strumento, sia qualitativo che quantitativo, finalizzato alla
DettagliALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA
ALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA Allegato 2 Offerta Tecnica Pag 1 ALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA La busta B Gara per procedure e alle conseguenti proposte operative a supporto delle Funzioni e direzioni Aziendali
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliLa gestione manageriale dei progetti
PROGETTAZIONE Pianificazione, programmazione temporale, gestione delle risorse umane: l organizzazione generale del progetto Dimitri Grigoriadis La gestione manageriale dei progetti Per organizzare il
DettagliPASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION
PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ
Dettagli1 La politica aziendale
1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo
DettagliPiano di gestione della qualità
Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.
DettagliAUDIT. 2. Processo di valutazione
AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti
DettagliIl ruolo dell Internal Audit nell ambito del processo di gestione dei Fondi strutturali per il periodo 2007-2013. GRECO Renato Roma, 21 maggio 2007
Il ruolo dell Internal Aut nell ambito del processo gestione dei Fon strutturali il iodo GRECO Renato Roma, 21 maggio La connotazione dell Aut Finalità, autorità e responsabilità Finalità, autorità e responsabilità
DettagliAree di impatto per considerazioni da parte del cliente Tratte dalle Regole per ottenere il riconoscimento IATF
Regole 3 Edizione Aree di impatto per considerazioni da parte del cliente Aree di impatto per considerazioni da parte del cliente Tratte dalle Regole per ottenere il riconoscimento IATF 3 Edizione per
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi
Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi
DettagliI Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001
I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo
DettagliLa certificazione CISM
La certificazione CISM Firenze, 19 maggio 2005 Daniele Chieregato Agenda Ruolo del Security Manager Certificati CISM Domini Requisiti Ruolo del Security Manager La gestione della Sicurezza Informatica
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliVALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SICUREZZA
La Sicurezza Informatica e delle Telecomunicazioni (ICT Security) VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SICUREZZA Auto Valutazione Allegato 1 gennaio 2002 Allegato 1 Valutazione del livello di Sicurezza - Auto Valutazione
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO
INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei
DettagliCertificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)
di Giampiero Mercuri Responsabile tecnico di certificazione CNIM rubrica Certificazione Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008) SECONDA PARTE: lo Stage 2 di Certificazione
DettagliIncidenti ed Incidenti Mancati
Incidenti ed Incidenti Mancati 1/16 MEMORIA PASSATO INTELLIGENZA PRESENTE PREVISIONE Casi storici... La sicurezza oggi FUTURO La sicurezza domani 2/16 Ciò che è accaduto in passato accadrà ancora. Ciò
DettagliGovernare il processo della sicurezza
Governare il processo della sicurezza Michele Marchini PIACENZA 20 febbraio 2014 SOMMARIO Argomenti trattati Governo del processo gestione della sicurezza I processi aziendali Il processo della sicurezza
DettagliSistema di gestione della Responsabilità Sociale
PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle
DettagliLinee guida per l assicurazione della qualità nelle piccole e medie imprese di revisione
Linee guida per l assicurazione della qualità nelle piccole e medie imprese di revisione Le presenti linee guida sul controllo di qualità sono la messa in pratica delle esigenze descritte nello SR 220
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA
DettagliIntroduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione
Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la
DettagliMetodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale
Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale Prof. Valter Cantino Università degli Studi di Torino 1 IL RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO NELLE
DettagliStrategie e Operatività nei processi di backup e restore
Strategie e Operatività nei processi di backup e restore ver. 3.0-2014 Linee Guida + Do You Backup Your Invaluable Data? Now You Can with DuBackup! NSC s.r.l. Tutti i diritti riservati. Tutti i materiali
DettagliLinee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi
3 Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 1. Premessa Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Fiat S.p.A. (la Società ) costituisce elemento
DettagliSistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali. Computer-Assisted Audit Technique (CAAT)
Sistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali Computer-Assisted Audit Technique (CAAT) Indice degli argomenti Introduzione Metodologia Esempi Conclusioni Slide 2 Introduzione Metodologia Esempi
DettagliLA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona
LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza
DettagliPolitica per la Sicurezza
Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato
DettagliManuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE
Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...
DettagliIndice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi
Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)
DettagliL IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO: I PROTOCOLLI DI CONTROLLO E I FLUSSI INFORMATIVI
L IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO: I PROTOCOLLI DI CONTROLLO E I FLUSSI INFORMATIVI Workshop Gli organismi di vigilanza ex D.Lgs 231/2001 in ambito cooperativo: esperienze a confronto Paolo Maestri Unilab
DettagliAlberta Riccio (Responsabile Qualità, Ambiente, Sicurezza e Risorse Umane)
ESEMPI DI BUONA PRASSI TEMA Sistema di Gestione per la Sicurezza TITOLO DELLA SOLUZIONE Pianificazione della Manutenzione, Utilizzo di Software dedicato e Formazione per Addetti Manutenzione AZIENDA/ORGANIZZAZIONE
DettagliPRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale
Titolo PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale Riferimento Data entrata in vigore Approvato da PR PART ON/MACC/X Rev. 0 del 01/06/2016 IMQ
DettagliNuove funzioni e responsabilità del Risk Management. Presentazione alla Conferenza Il governo dei rischi in banca: nuove tendenze e sfide
Nuove funzioni e responsabilità del Risk Management Presentazione alla Conferenza Il governo dei rischi in banca: nuove tendenze e sfide 9 Aprile 2015 Agenda 1. Premessa: Il ruolo della Corporate Governance
DettagliIT Risk-Assessment. Assessment: il ruolo dell Auditor nel processo. Davide SUSA - ACSec AIIA - Consigliere del Chapter di Roma
IT Risk-Assessment Assessment: il ruolo dell Auditor nel processo. AIIA - Consigliere del Chapter di Roma Agenda Overview sul Risk-Management Il processo di Risk-Assessment Internal Auditor e Risk-Management
DettagliDISEGNATORE MECCANICO
DISEGNATORE MECCANICO Gestione distinte base, progettazione meccanica, tolleranze lavorazioni meccaniche e fusioni Stesura e rezione di documentazione e manuali tecnici necessari durante l intero ciclo
DettagliPROCEDURA PR.07/03. Progettazione e sviluppo software STATO DI REVISIONE. Verificato da
PROCEDURA PR.07/03 Progettazione e sviluppo software STATO DI REVISIONE NUMERO REVISIONE DATA Emesso da DT Fabio 0 15/07/03 Matteucci 1 22/12/03 Fabio Matteucci 2 Verificato da Rappresentante della Direzione
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliIl Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015
Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio
DettagliIl sistema di gestione dei dati e dei processi aziendali. Il sistema di controllo interno dal punto di vista del revisore
Il sistema di gestione dei dati e dei processi aziendali Il sistema di controllo interno dal punto di vista del revisore Università degli studi di Pavia Obiettivo=Relazione Team di Revisione Principi Contabili/Principi
DettagliSERVIZI DI GESTIONE PATRIMONIALE
SERVIZI DI GESTIONE PATRIMONIALE Annuncio Pubblicitario CONOSCERE I NOSTRI CLIENTI I bisogni, le aspettative ed il modo di interpretare gli investimenti sono differenti per ogni Cliente. Siamo certi che
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito
ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta
DettagliFigura Professionale codice FP175 RESPONSABILE QUALITA'
settore Comparto descrizione ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE ATTIVITÀ DI SERVIZI ALLE IMPRESE Figura di responsabile che, all interno di un azienda, è in grado
DettagliNUMERICA RISK STP FUNZIONI FONDAMENTALI SII
NUMERICA RISK STP FUNZIONE ATTUARIALE, SOLVENCY II DIRETTIVA SOLVENCY II FUNZIONI FONDAMENTALI In conformità agli articoli 44, 46, 47 e 48 della direttiva 2009/138/CE Solvency II, le autorità nazionali
DettagliRoma, 21 Ottobre 2011 Centro Congressi Cavour
Verifica del progetto D.P.R. 207/2010 Controllo Qualità, Certificazione e Accreditamento Roma, 21 Ottobre 2011 Centro Congressi Cavour Sistema interno di controllo della qualità: dalla formazione alla
Dettagli1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3
del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliINTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.
Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA
DettagliAudit & Sicurezza Informatica. Linee di servizio
Audit & Sicurezza Informatica Linee di servizio Application Control Consulting Molte organizzazioni hanno implementato applicazioni client/server integrate, come SAP e Oracle Queste applicazioni aumentano
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliINTRODUZIONE ALLA QUALITÀ. LE ISO Serie 9000
INTRODUZIONE ALLA QUALITÀ LE ISO Serie 9000 1 EVOLUZIONE DEL SIGNIFICATO DELLA QUALITÀ IERI Conformità alle specifiche Idoneità all uso Soddisfazione del cliente Capacità di superare le aspettative del
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliModifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni
Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni ROBERTA SCOLA Staff e Affari Giuridici della Direzione Centrale Risorse Strumentali,
DettagliScheda per la Valutazione della Assicurazione della Qualità dei CdS
SOMMARIO 1 Introduzione Pag. 2 2 Il Scheda Pag. 7 3 Nota Operativa Pag.19 Verifica xxxxxxxx: Approvazione xxxxxxxxxxxxxxxx: Emissione xxxxxxxxxxxxxxx: Data: 1 Introduzione Il Referente per la Qualità dei
DettagliL internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione. Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza
L internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza Forum P.A. 24 maggio 2007 Missione e Organizzazione Le competenze
DettagliISIPM Base. Project Management epmq: Project Management Fundamentals (ISIPM Base) Gruppo C Conoscenze Manageriali di Base Syllabus da 3.1.1 a 3.4.
ISIPM Base Project Management epmq: Project Management Fundamentals (ISIPM Base) Gruppo C Conoscenze Manageriali di Base Syllabus da 3.1.1 a 3.4.1 1 Tema: Gestione degli Aspetti Legali 3.1.1 Conoscere
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliFattori critici di successo
CSF e KPI Fattori critici di successo Critical Success Factor (CSF) Definiscono le azioni o gli elementi più importanti per controllare i processi IT Linee guida orientate alla gestione del processo Devono
DettagliPROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ
PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare
Dettagli