OLT Offshore LNG Toscana Press Kit Luglio 2014

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1 OLT Offshore LNG Toscana Press Kit Luglio

2 Indice OLT Offshore LNG Toscana Pag. 3 Il progetto Pag. 4 Le fasi del ciclo di rigassificazione Pag. 5 Gli aspetti relativi alla sicurezza Pag. 6 La sostenibilità ambientale del progetto Pag. 8 I vantaggi socio-economici sul territorio Pag. 11 Le procedure autorizzative Pag. 14 Aspetti commerciali Pag. 16 Aspetti regolatori Pag. 18 Numeri e tempistiche del progetto Pag. 20 2

3 OLT Offshore LNG Toscana S.p.A. OLT Offshore LNG Toscana S.p.A. è la società che ha sviluppato e detiene la proprietà del Terminale galleggiante di rigassificazione FSRU Toscana. Il Terminale di rigassificazione di OLT Offshore LNG Toscana rappresenta uno dei principali progetti di interesse nazionale rivolti allʼapprovvigionamento di gas per lʼitalia. Il Terminale ha una capacità di rigassificazione pari a 3.75 miliardi di metri cubi allʼanno, quantità che corrisponde a circa il 4% del fabbisogno nazionale. Gli azionisti sono: Il Gruppo E.ON, con il 46,79%, è tra i più grandi gruppi energetici al mondo a capitale interamente privato. Opera in Europa, Russia e Nord America, con più di 62 mila dipendenti. Nato nel 2000 dalla fusione di Veba e Viag, nel 2013 può contare su un fatturato di oltre 122 miliardi di Euro. In Italia, E.ON si posiziona tra gli operatori leader nel mercato dellʼenergia e del gas. Il Gruppo IREN, con il 46,79%, multiutility quotata alla Borsa Italiana, opera nei settori dellʼenergia elettrica (produzione, distribuzione e vendita), dellʼenergia termica (produzione e vendita), del gas (approvvigionamento, distribuzione e vendita), della gestione e fornitura dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali (raccolta e smaltimento dei rifiuti) e dei servizi per le Pubbliche Amministrazioni. Include al suo interno anche la quota del 5,08% di ASA-Azienda Servizi Ambientali del Comune di Livorno, altro azionista della società. OLT Energy Toscana (3.73%) è la società che originariamente ha sviluppato il progetto. GOLAR LNG, con il 2.69%, è una società armatoriale specializzata nella gestione di flotte di navi gasiere e metaniere, appartenente al gruppo Fredriksen. 3

4 Il progetto Il progetto di OLT Offshore LNG Toscana ha previsto la conversione di una nave metaniera la "Golar Frost" in un Terminale galleggiante di rigassificazione. Il Terminale, permanentemente ancorato a circa 22 km al largo della costa tra Livorno e Pisa, trasforma il gas naturale liquefatto (GNL) che riceve da altre metaniere riportandolo allo stato gassoso. Il Terminale è collegato da una condotta di 36.5 chilometri (di cui 29.5 a mare e 7 a terra) alla rete nazionale di Snam Rete Gas. Il progetto è stato avviato nel 2002 ed è stato sottoposto in questi anni ad un lungo e complesso iter autorizzativo che ha comportato un rilevante allungamento dei tempi di realizzazione. Il gasdotto di collegamento è stato costruito ed è gestito da Snam Rete Gas. I lavori sono iniziati nel Dicembre del 2009 e si sono conclusi nellʼagosto del Il Terminale è stato realizzato dalla Saipem S.p.A. I lavori, iniziati nel giugno 2009 a Dubai nel cantiere navale Drydocks World Dubai, si sono conclusi nel giugno scorso, quando il Terminale ha preso il largo per raggiungere le coste italiane. "FSRU Toscana" è arrivato a Livorno il 31 luglio Nel frattempo, era stato completato lʼancoraggio al fondale marino (120 metri di profondità) attraverso le 6 ancore già installate in situ ed era stato ultimato il collegamento alla condotta sottomarina per il trasporto a terra del gas rigassificato. All'inizio di settembre è iniziata la fase di collaudo tecnico con GNL a bordo del Terminale. La corretta conclusione delle operazioni è stata validata dallʼente Certificatore RINA. Il collaudo tecnico dell'impianto è stato finalizzato con successo il 19 dicembre A seguire, in data 20 dicembre 2013, OLT Offshore LNG Toscana ha avviato le attività commerciali. Il Terminale (fuori dall'acqua) ha una lunghezza fuori tutto metri, una larghezza 48 metri e un'altezza 26.5 metri. A regime, il Terminale ha una capacità di rigassificazione di 3.75 miliardi di metri cubi allʼanno (circa il 4% dellʼintero fabbisogno nazionale annuale), con una capacità massima di rigassificazione di 15 milioni di metri cubi al giorno e una capacità di stoccaggio lorda di metri cubi di GNL. Presso il Terminale di rigassificazione è possibile lʼattracco di navi da scarico con una capacità da 65mila a 155mila metri cubi di GNL. 4

5 Le fasi del ciclo di rigassificazione Scarico del GNL e stoccaggio nei serbatoi del rigassificatore In fase operativa, il Terminale è affiancato, con lʼaiuto di rimorchiatori, dalle navi metaniere (LNG Carrier) adibite al trasporto del gas naturale liquefatto. Attraverso quattro bracci di carico mobili il GNL è riversato dalle navi, nei quattro serbatoi sferici del rigassificatore. Rigassificazione - il GNL viene riportato allo stato gassoso Il GNL immagazzinato nei serbatoi è successivamente inviato nel modulo di rigassificazione dove subisce un aumento di temperatura e riportato allo stato gassoso. Invio del gas alla rete nazionale Attraverso due condotte flessibili il gas è inviato a una profondità di 120 metri dove viene iniettato in una condotta sottomarina di 29,5 chilometri, facente parte della rete nazionale gasdotti. Il Terminale di rigassificazione FSRU Toscana è basato su tecnologie sicure e consolidate, con lʼimpiego di sottosistemi e componenti utilizzati da lungo tempo nei diversi settori dellʼindustria petrolifera e del gas. 5

6 Gli aspetti relativi alla sicurezza Il CTR Toscana ha concluso lʼiter autorizzativo riguardante gli aspetti legati alla sicurezza del Terminale con lʼapprovazione del Rapporto di Sicurezza Definitivo, avvenuta nel Dicembre del 2012 con lʼemissione del Parere Tecnico Conclusivo e con la successiva verifica di ottemperanza delle prescrizioni, ottenuta dal CTR in data 2 aprile Le misure di prevenzione e di sicurezza adottate dal Terminale di rigassificazione FSRU Toscana ed evidenziate nel Rapporto di Sicurezza si dividono in misure di tipo impiantistico e misure operative. I criteri di progettazione e di costruzione delle apparecchiature e degli impianti sono stati essenzialmente rivolti alla eliminazione delle possibilità di rilasci all'esterno del sito; pertanto i serbatoi, le tubazioni, le pompe, le valvole, i sistemi operativi in generale sono stati realizzati seguendo specifici standard che tengono conto del materiale da impiegare e della resistenza nelle condizioni più gravose di esercizio con particolare riferimento ai sistemi di accoppiamento e collegamento fra tubazioni e apparecchiature. A tali sistemi sono stati affiancati tutti gli apprestamenti atti a mitigare lʼevoluzione di eventuali incidenti che permetteranno infatti di limitare i danni derivanti da un ipotetico incidente rilevante. La prevenzione operativa degli incidenti sul Terminale è, invece, principalmente basata sullʼattuazione di un Sistema di Gestione e Sicurezza che è stato già messo a punto integrando gli aspetti navali (ISM Code: International Safety and Security Management) a quelli di processo (il sistema di gestione sarà in conformità a quanto richiesto dalla normativa relativa agli impianti a grande rischio e sarà certificato ISO 9000 e ISO 14001) Particolare attenzione è dedicata (tramite lʼapplicazione del sistema di cui sopra) al monitoraggio dei sistemi di processo, al controllo della navigazione nellʼarea circostante il Terminale, allʼattuazione dellʼadeguata politica ispettiva e di manutenzione prevista (tenendo di conto anche del risk assessment delle diverse apparecchiature), ai comportamenti da seguire in caso di emergenza, seguendo ovviamente il piano di emergenza interno, e le rispettive procedure correlate per mitigare lʼevolversi di qualsiasi incidente sia in termini ambientali che di sicurezza. Si fa presente inoltre che nel Rapporto di Sicurezza, e quindi sia nella progettazione sia nella redazione del sistema di sicurezza, sono state considerate tutte le raccomandazioni e osservazioni fornite dal gruppo di esperti internazionali, incaricati dalla Regione Toscana, per valutare il Progetto. 6

7 Lʼanalisi incidentale ed il rispettivo impatto sulla popolazione e sui siti vulnerabili ha tenuto conto dei seguenti aspetti: il Terminale si trova in mare aperto a circa 22 km al largo delle coste toscane tra Livorno e Pisa, in unʼarea caratterizzata, per un raggio di circa 12 miglia nautiche (circa 22 km), da densità di popolazione pari a zero e assenza di elementi territoriali vulnerabili il Terminale viene monitorato costantemente da una nave guardiana (LNG Guardian) mezzo navale allʼavanguardia progettato e costruito come unità di supporto in caso di emergenze con dotazioni specifiche anti incendio e anti inquinamento e per il monitoraggio dellʼarea interdetta alla navigazione attorno al Terminale, come da Ordinanza n. 137/2013 dellʼautorità Marittima di Livorno, è prevista unʼarea circolare di interdizione alla navigazione prescritta dal CTR Toscana. In particolare: un'area dʼinterdizione alla navigazione, di forma circolare, con un raggio indicativo pari a 2 miglia nautiche (3,7 km); un'area di limitazione, a traffico limitato, contigua alla precedente e compresa tra 2 e 4 miglia nautiche, nella quale sarà previsto il contatto radio con le unità navali in transito, da parte del sistema di controllo del Terminale e lʼeventuale intervento della nave guardiana al fine di guidarle verso rotte non interferenti con il Terminale; un'area di preavviso, contigua alla precedente e compresa fra 4 e 8 miglia nautiche, nella quale è previsto il monitoraggio e il plottaggio delle rotte delle unità navali in transito. Nel Rapporto di Sicurezza è stato evidenziato che gli effetti degli incidenti rilevanti ritenuti credibili non hanno nessun impatto sulla popolazione e su nessun sito vulnerabile; tale risultato garantisce un livello di sicurezza notevolmente più elevato di un Terminale realizzato sulla terraferma. 7

8 La sostenibilità ambientale del progetto Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, il progetto ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni, in particolare VIA - Verifica Impatto Ambientale, VAS - Valutazione Ambientale Strategica e AIA-Autorizzazione Integrata Ambientale. Le risultanze di VIA ed AIA hanno evidenziato la possibilità di una reale coesistenza dellʼunità galleggiante con Ie attività presenti nellʼarea geografica in questione. In particolare con lʼaia - Autorizzazione Integrata Ambientale, OLT ha ottenuto tutte le autorizzazioni allʼesercizio del Terminale in relazione ai diversi aspetti ambientali connessi alle attività di rigassificazione (es. produzione di rifiuti, rumore, ), con particolare riferimento alle emissioni in acqua e aria.. I valori emissivi previsti risultano in linea e in alcuni casi ampiamente al di sotto dei limiti imposti dalla normativa vigente Nella VIA, invece, sono stati presi in considerazione i fattori connessi alla scelta del sito, alla coesistenza con le attività presenti in zona, unitamente al possibile impatto visivo. Durante i procedimenti autorizzativi, a tutela del territorio e dellʼambiente circostante, sono stati prescritti da ISPRA e dal Ministero dell Ambiente una serie di monitoraggi puntuali che andranno effettuati durante tutta la vita dell impianto, specie per quel che riguarda le emissioni in acqua e in aria. In particolare, è presente un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni in aria (CEMS) che ha comportato l installazione, su ciascun condotto delle due caldaie presenti a bordo del Terminale, di una strumentazione ad hoc per la misurazione dei molteplici parametri emissivi, tra cui gli NOx (ossido di azoto). È stato, inoltre, prescritto il monitoraggio dei principali scarichi a mare del Terminale, in particolare di quello del sistema di vaporizzazione. Anche per questo tipo di monitoraggio sono stati installati a bordo una serie di strumenti che permettono di verificare in continuo il contenuto di cloro attivo libero e della portata di acqua allo scarico nonché della differenza di temperatura della stessa allʼingresso e all uscita dai vaporizzatori. È inoltre presente unʼacquacoltura per il monitoraggio delle acque sotto il Terminale. Infine per poter tener sotto controllo i potenziali effetti ambientali del Terminale sulle matrici ambientali circostanti, il Ministero dellʼambiente, nellʼambito della procedura VIA, ha prescritto, per tutta la vita operativa del Terminale (20 anni, ) comprensivo dellʼanno precedente allʼinstallazione e 8

9 lʼanno successivo alla dismissione, lʼadozione di un articolato Piano di Monitoraggio dellʼambiente Marino circostante. Tale Piano prevede la realizzazione di 4 campagne di monitoraggio allʼanno di tipo chimico-fisico, biologico ed ecotossicologico, aventi ad oggetto: la colonna dʼacqua, i sedimenti, lʼambiente biologico, la misura del rumore sottomarino, la morfologia del fondale. Il Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata G. Bacci di Livorno si è aggiudicato lʼesecuzione di tale monitoraggio. È importante sottolineare, infine, che la società OLT ha già ottenuto la Certificazione ISO (e si doterà anche del Regolamento EMAS) e che sono in corso per la società ECOS le procedure per lʼottenimento delle Certificazioni. Alcuni ulteriori approfondimenti di dettaglio Il gas naturale liquefatto Non cʼè nessun rischio di inquinamento dellʼacqua di mare causato da eventuali sversamenti del gas naturale liquefatto (che è sostanzialmente metano come quello utilizzato nelle abitazioni), infatti in caso di un eventuale sversamento del GNL, esso una volta a contatto con lʼaria passa immediatamente allo stato gassoso disperdendosi in atmosfera. Il cloro La clorazione è il metodo chimico antifouling (antivegetativo) più utilizzato in ambito mondiale a tutti i livelli sia civile (acqua potabile) che industriale (circuiti raffreddamento ad acqua mare o dolce, reflui) per la sua efficacia. Nei circuiti ad acquamare la clorazione viene attuata tramite dosaggi di ipoclorito di sodio (NaClO) prodotto a bordo tramite elettrolisi dellʼacqua di mare stessa. Pertanto tale processo non prevede lʼaggiunta esterna di cloro allʼacqua mare, ma trasforma il cloro in essa già contenuto in una forma utile ad espletare la funzione antivegetativa. I quantitativi rilasciati in mare di cloro attivo libero sono ad ogni modo significativamente inferiori a quelli previsti dalla normativa nazionale sugli scarichi in acqua (Testo Unico Ambientale). Inoltre i livelli di scarico di tale parametro sono stati attentamente valutati dalle Autorità competenti che hanno poi proceduto al rilascio delle autorizzazioni necessarie. Infine la concentrazione allo scarico del cloro attivo libero sarà comunque oggetto costante di controllo nel corso dellʼattività da parte di OLT (è stato in particolare previsto un monitoraggio in continuo dello scarico principale) e delle Autorità stesse. 9

10 Temperatura dellʼacqua Le variazioni di temperatura a cui è soggetta lʼacqua di mare sono state oggetto di verifica da parte delle Autorità competenti durante il processo autorizzativo e saranno comunque oggetto costante di controllo nel corso dellʼattività dalle stesse da parte di OLT (è stato in particolare previsto un monitoraggio in continuo della differenza di temperatura tra lʼingresso e lo scarico del sistema di vaporizzazione) e delle Autorità. In ogni caso è stato stabilito che non esistono problematiche relative alla variazione di temperatura dellʼacqua di mare utilizzata per il processo di riscaldamento del GNL in gas naturale, fra il punto di prelievo e quello di rilascio a mare. Rumore Unʼattenzione particolare è stata anche dedicata alle emissioni sonore che si produrranno nellʼambito delle attività del rigassificatore. In questo senso è stato verificato che il rumore che si genererà a bordo del terminale dai vari macchinari sarà nettamente inferiore a quello prodotto da qualsiasi imbarcazione che transiterà normalmente in quellʼarea dal momento che la nave - terminale non sarà più dotata dei propri motori di propulsione,. Durante le procedure autorizzative è stato chiarito che, data lʼubicazione del Terminale, non vi sarà alcun impatto sulla popolazione o su bersagli sensibili ubicati in prossimità dello stesso. Ad ogni modo sarà condotto da OLT per tutta la vita del Terminale uno specifico monitoraggio sul rumore sottomarino concordato con le Autorità competenti. 10

11 I vantaggi socio-economici sul territorio È importante premettere che la società OLT Offshore LNG Toscana, in linea con la policy dei soci di riferimento, si propone di gestire tale iniziativa industriale con la massima responsabilità nei confronti del territorio che ospita lʼinfrastruttura. Proprio da un punto di vista dellʼapproccio imprenditoriale, è bene sottolineare che lʼazienda, a completamento del sistema di certificazione già enunciato sul fronte sicurezza e ambiente, si è anche dotata della certificazione ISO 9001 per la Qualità del suo Sistema di gestione, e di quella SA 8000, sul fronte della Responsabilità Sociale. Lʼintero sistema di certificazione è stato rilasciato da Bureau Veritas, uno dei principali player in questo settore a livello internazionale. Lʼimpianto garantisce un importante contributo allʼoccupazione sul territorio. In totale, sono impiegate stabilmente 112 persone. Sono, infatti, 25 le persone impiegate direttamente a Livorno nellʼufficio di OLT. Inoltre, ECOS, società di gestione del Terminale, impiega 60 persone, e F.lli Neri, società che si occupa dei mezzi navali a servizio del Terminale, impiega 27 persone. Da un punto di vista strettamente economico, lʼiniziativa industriale di OLT può assicurare importanti opportunità in primo luogo per il territorio livornese, nel quale saranno concentrati i principali investimenti diretti e indiretti ma anche per gli altri Comuni interessati dalla presenza di questa infrastruttura. In particolare, le ricadute economiche a livello locale sono stimate per oltre 400 milioni di euro nei prossimi venti anni di vita dellʼimpianto, importo che comprende una serie di attività specifiche: dalla gestione e manutenzione del Terminale al sistema di sorveglianza, dallʼoccupazione diretta ai servizi accessori e legati alla salvaguardia ambientale. Nel dettaglio: 1. OLT si avvale di numerose aziende locali, specializzate nei settori riparazioni, manutenzioni, acquisti, magazzino e trasporti, per lʼorganizzazione e lʼesecuzione delle attività legate alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Si tratta di un indotto di circa 12 milioni di euro allʼanno. TOTALE IN 20 ANNI: 240 milioni di euro. 2. Per le attività connesse al ciclo di vita dellʼimpianto OLT ha firmato un contratto di service finalizzato alla fornitura di servizi quali il catering per il Terminale con ricadute per circa 500 mila euro allʼanno. TOTALE IN 20 ANNI: 10 milioni di euro. 11

12 3. Per le attività di supporto navale sono stati firmati 3 contratti (per un valore complessivo pari a 7.4 milioni di euro allʼanno) relativi al servizio rimorchiatori per l'attracco delle metaniere al Terminale (3.6 milioni di euro all'anno per 2 rimorchiatori), al trasporto del personale a bordo del Terminale (0.7 milioni di euro all'anno) e al servizio di sorveglianza del terminale attraverso una Nave Guardiana (LNG Guardian, 3.0 milioni di euro all'anno in operatività). TOTALE IN 20 ANNI: 148 milioni di euro. 4. Dalla collaborazione con il Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata (CIBM) di Livorno sono previste ricadute economiche pari a euro allʼanno, grazie alla predisposizione di un programma di monitoraggio ventennale per lʼesecuzione di indagini marine, fisiche, biologiche, chimico-fisiche, batimetriche ed ecotossicologiche. TOTALE IN 20 ANNI: 16 milioni di euro. Numerose ricadute economiche sul Territorio saranno possibili grazie allʼimpegno finanziario di OLT in progetti che coinvolgono le aree a titolo di compensazione ambientale. 1. Con riferimento alle compensazioni ambientali relative al Decreto VIA, per un totale di 1 milione di, OLT ha sottoscritto con il Comune di Livorno e il Comune di Collesalvetti n. 2 Convenzioni specifiche, mirate alla definizione delle modalità di erogazione del Contributo. È in corso presso il Comune di Pisa la procedura di approvazione in Giunta dello Schema di Convenzione che verrà firmato dal Comune e da OLT per la definizione dei dettagli dellʼerogazione del Contributo. Nel dettaglio: Il Comune di Livorno e la Provincia di Livorno hanno avanzato due progetti: o il contributo per le Secche della Meloria, per un importo pari a 400 mila euro - Lʼerogazione di tale contributo non è stata ancora richiesta dal Comune. o un contributo di 80 mila per la realizzazione di una caratterizzazione ambientale dei siti lungo la costa livornese, funzionale alla revisione del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico del Comune di Livorno - OLT ha versato la prima tranche del contributo pari allʼ80% della somma. Il Comune di Collesalvetti e la Provincia di Livorno hanno richiesto il finanziamento del progetto di riqualificazione ambientale 12

13 del centro urbano di Stagno con un contributo di 420 mila euro. - OLT ha erogato la prima tranche del contributo e in data sono iniziati i lavori di una delle 5 opere previste dal progetto. Il Comune e la Provincia di Pisa hanno richiesto il finanziamento per la realizzazione di un parco attrezzato nell'area pubblica "La Camilla" a Marina di Pisa per un importo pari a 100 mila euro. - Si attende la firma della Convenzione sopracitata per procedere allʼerogazione del contributo. 2. Per il Comune di Pisa, OLT ha concluso le procedure di gara con l'aggiudicazione del bando per la prima fase della riapertura del Canale Incile, il collegamento tra lʼarno e il Canale Navicelli, atto a ripristinare la navigabilità dal centro di Pisa al porto di Livorno. È stato, inoltre, finalizzato l'iter amministrativo. Il progetto rientra nellʼaccordo sottoscritto tra la Società OLT Offshore LNG Toscana, la Provincia e il Comune di Pisa. Nel corso della prima fase dei lavori, sono state rimosse le acque e i fanghi presenti nel tratto di canale oggetto dellʼintervento. A maggio 2013 la società Forti S.p.A. si è aggiudicata i lavori previsti nell'ambito della prima fase, a seguito della relativa gara d'appalto. A giugno 2013 è stato pubblicato il Bando di gara per la realizzazione dellʼopera definitiva. A ottobre 2013 si è conclusa la gara di realizzazione dei lavori di apertura del Canale, con l'aggiudicazione dei lavori in via provvisoria da parte della società Forti S.p.A. La seconda fase dei lavori dovrebbe concludersi nei primi mesi del 2014 per un valore totale a base d'asta di circa 4.8 milioni di euro. 3. Compensazioni di cui allʼatto Unilaterale di Sottomissione siglato da OLT il 26 Luglio 2005, che la Regione Toscana, con Delibera di Giunta Regionale n. 151 del , ha assegnato al Comune di Livorno: ,00 per 5 anni per lʼattuazione del servizio di raccolta rifiuti con la modalità Porta a Porta, per un totale di 2.5 milioni di euro. La Convenzione tra OLT e il Comune di Livorno per definire le modalità di erogazione del contributo è in corso di finalizzazione. 4. Compensazioni di cui al Protocollo dʼintesa siglato con il Comune di Collesalvetti il 12 Luglio 2005: Co-finanziamento del progetto per la realizzazione di un Centro di raccolta differenziata dei rifiuti nella frazione di Stagno per un importo massimo di ,00. Il progetto è stato inaugurato il 28 Febbraio

14 Le procedure autorizzative Il Terminale di rigassificazione FSRU Toscana è arrivato in Italia il 30 luglio 2013 ed è stato ancorato al fondale marino attraverso le 6 ancore già installate. Successivamente, è stato collegato alla condotta sottomarina per il trasporto del gas rigassificato, completata da Snam Rete Gas. Il 19 dicembre 2013 è stata finalizzata con successo la fase di collaudo del Terminale. In data 20 dicembre 2013 OLT Offshore LNG Toscana ha avviato le attività commerciali. I principali step del progetto possono essere così riassunti: 5 novembre 2003 Nulla Osta di Fattibilità (NOF) ai sensi del D.Lgs. 334/99 per gli aspetti legati alla sicurezza del Terminale; 20 luglio 2004 Valutazione Ambientale Strategica (VAS); 15 dicembre 2004 Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) n. 1256; 23 febbraio 2006 Decreto del Ministero delle Attività Produttive di autorizzazione alla costruzione ed esercizio del Terminale di rigassificazione e del metanodotto sottomarino; 20 novembre 2006 Decreto del Ministero delle Attività Produttive di autorizzazione per la costruzione e lʼesercizio del metanodotto in terraferma; 2 luglio 2008 Acquisto della nave metaniera Golar Frost da parte di OLT; 10 dicembre 2008 Concessione Demaniale Marittima per lʼarea marina occupata dal Terminale e per lʼarea occupata dalla condotta sottomarina, che collega il Terminale al punto di arrivo sulla costa, al confine demaniale; 11 maggio 2009 Autorizzazione alla Movimentazione dei Fondali Marini da parte della Provincia di Pisa per la posa della condotta in mare e delle ancore e successivo aggiornamento del 23 maggio 2012; 21 giugno 2009 la nave Golar Frost entra in cantiere a Dubai per i lavori di conversione in rigassificatore galleggiante ("FSRU Toscana"); 14 giugno 2012 Variazioni alla Concessione Demaniale È stato firmato lʼatto suppletivo alla Concessione Demaniale con il quale SRG è subentrata nella posizione del concessionario OLT al fine di gestire autonomamente lʼattività di trasporto del gas nel metanodotto. 1 ottobre 2012 Verifica di Assoggettabilità alla VIA, ai sensi dellʼart. 20 D.Lgs 4/2008 per lʼaggiornamento riguardante la tipologia di navi metaniere compatibili con il Terminale ed il relativo numero di accosti Il Ministero dellʼambiente ha emesso il Provvedimento prot

15 12 dicembre 2012 Approvazione del Rapporto di Sicurezza da parte del CTR con emissione del Parere Tecnico Conclusivo. 15 marzo 2013 Decreto di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) prot luglio La Capitaneria di Porto di Livorno ha rilasciato l'ordinanza n 137/2013 per la sicurezza della navigazione al fine di definire le aree di interdizione alla navigazione 20 dicembre Il Ministero delle Infrastrutture, sulla base del Verbale della Commissione Interministeriale, ha emesso l'autorizzazione all'esercizio Provvisorio 29 gennaio La Capitaneria di Porto ha emesso l'ordinanza n 6 con la quale è stato approvato e reso esecutivo il Regolamento delle attività del Terminale 2 aprile il CTR ha ritenuto ottemperate le prescrizioni relative al Rapporto di Sicurezza Definitivo La Società, inoltre, è dotata di un sistema di gestione integrato delle certificazioni: ISO 9001:2008, ISO 14001:2004, OSHAS 18001:2007 ed SA 8000:2008. In un prossimo futuro la Società intende acquisire anche la certificazione EMAS, come ulteriore fattore di garanzia sul fronte ambientale. Lʼintero sistema di certificazione è stato rilasciato da Bureau Veritas, uno dei principali player in questo settore a livello internazionale. 15

16 Aspetti commerciali Premessa Il Terminale galleggiante di rigassificazione "FSRU Toscana",, ha iniziato le attività commerciali il 20 dicembre 2013: in tale data infatti è stato offerto il primo slot di discarica. A partire da tale data ed a parità di condizioni di accesso - come previsto dalla normativa - OLT ha infatti messo a disposizione a tutti i soggetti interessati la capacità di rigassificazione del Terminale. Tra questi operatori rientrano ovviamente anche i propri soci E.ON e Iren. I contratti di rigassificazione La conclusione del collaudo tecnico nei tempi previsti è stata unʼulteriore conferma circa lʼaffidabilità dellʼimpianto ed ulteriore elemento di garanzia sulle prestazioni offerte: a riprova di questo, sono stati avviati, successivamente al collaudo tecnico, una serie di contatti fra lʼazienda e diversi operatori del mercato. Nei mesi a seguire è verosimile attendersi la sottoscrizione dei primi contratti di rigassificazione; tuttavia, così come era già previsto nei piani dellʼazienda, unʼattività commerciale più o meno a regime sarà necessariamente parte di un percorso che necessita di un tempo fisiologico, connesso sia al posizionamento del Terminale sul mercato sia ai trend commerciali in atto. Il contesto di mercato nel quale ci si trova ad operare ed i contratti di fornitura Il mercato del gas è stato teatro di profondi cambiamenti negli ultimi anni. Si è passati dalla consuetudine a firmare contratti di rigassificazione di lungo periodo alla sottoscrizione di accordi cosiddetti SPOT. Attualmente, i contratti a lungo termine, che fino a pochi anni fa erano gli unici disponibili sul mercato, non sono più sostenibili dal punto di vista economico-finanziario, tanto che i soggetti che li avevano sottoscritti in passato stanno cercando di rinegoziarli, e vengono gradualmente sostituiti da contratti spot, a seguito dell'evoluzione della struttura dei mercati europei. Stiamo assistendo, infatti, alla nascita delle Borse del Gas in vari Paesi. In particolare nel Nord Europa, dove questo processo è a uno stadio più avanzato, i prezzi di breve periodo sono stati più profittevoli dei contratti pluriennali anche per la diminuzione dei rischi e degli impegni connessi alla 16

17 dimensione temporale dei contratti stessi. Il Terminale OLT si è trovato per primo in Italia a dover confrontarsi con questa nuova realtà. "FSRU Toscana" è in grado di ricevere GNL da tutti i principali produttori a livello mondiale sia per la possibilità di trattare differenti qualità di GNL, sia per la possibilità di far ormeggiare quasi lʼ80% delle navi metaniere oggi operanti nel mercato: tali flessibilità consentiranno allʼutente del Terminale, di cogliere le opportunità di mercato che interesseranno l'area del Mediterraneo nei prossimi anni. Con riferimento alla mutata condizione del mercato del gas ed alla crescente tendenza delle navi di effettuare scarichi parziali, nonché alla necessità di poter garantire al Terminale la massima flessibilità possibile, la Società OLT ha richiesto e ottenuto il 29 gennaio 2014 lʼautorizzazione da parte del CTR per lʼutilizzo di navi metaniere aventi capacità diverse, fino ad una capacità di trasporto massima di m3. Questo consentirà all'impianto di OLT di poter sfruttare le possibilità offerte da un mercato in costante evoluzione come quello del GNL, a fronte dell'ingresso nel mercato di nuovi operatori che oggi non possono essere collegati all'italia via gasdotto. Tale opportunità costituisce anche una garanzia di sistema al fine di mitigare i rischi che ormai ripetutamente si rilevano sulle importazioni (dallʼafrica per eventi politici e dalla Russia per le note problematiche connesse ai transiti in Ucraina). Da un punto di vista regolatorio, in considerazione di tali fattori e al fine di garantire lʼutilizzo del Terminale in coerenza con le dinamiche di mercato che hanno registrato negli ultimi anni lʼapertura di vari mercati dellʼenergia a livello europeo e mondiale per il gas liquefatto, OLT ha presentato richiesta all'autorità per lʼenergia Elettrica, il Gas e il sistema idrico, di rinuncia all'esenzione dall'accesso da parte dei terzi per rientrare nel sistema regolato. 17

18 Aspetti regolatori Sostenibilità economica e ambientale del Terminale OLT La decisione del MSE di far rientrare il Terminale OLT nel sistema regolato deve poter essere interpretata prestando la massima attenzione ad una serie di valutazioni che spesso vengono sottostimate. È bene premettere che le norme del sistema in tema di regolazione non sono state ovviamente legiferate ad hoc per tale infrastruttura. La regolazione dal 2005 prevede per i terminali un contributo di sistema in caso di utilizzo insufficiente dellʼinfrastruttura regolata, a garantire un ritorno finanziario minimo dellʼopera anche senza contratti di lungo periodo. Eʼ un principio per favorire la concorrenza e incentivare la costruzione di opere similmente ad altre infrastrutture di sistema - che devono operare per 20 anni. Il tema centrale di discussione rispetto a tale infrastruttura dovrebbe, pertanto, essere focalizzato su due punti: da un lato, opportunità per la sicurezza del nostro sistema di approvvigionamento del gas; dallʼaltro, funzionalità dellʼimpianto medesimo allʼinterno dello scenario strategico portato avanti dall'unione Europea. La risposta a questi due punti si ritrova proprio nel documento di Strategia Energetica Nazionale che evidenzia la necessità di costruire oltre al Terminale OLT anche un altro impianto di capacità doppia rispetto a quello ancorato sulle coste toscane nel caso in cui venga effettivamente realizzato il progetto TAP, o in caso contrario, infrastrutture in grado di garantire ulteriori 16 miliardi di mc/anno per il mercato italiano Questo perché qualsiasi Paese delinea le sue strategie di sviluppo economico in base ad analisi di lungo periodo, non rispetto ai trend di mercato. Anche in unʼottica di breve periodo, tuttavia, il Terminale OLT rappresenta negli orientamenti strategici del Paese unʼopportunità importante per far fronte e gestire in modo più sostenibile, da un punto di vista economico ed ambientale, le emergenze energetiche del nostro Paese. In questo senso deve essere letto il cosiddetto servizio di Peak Shaving (segue approfondimento). Di più, vi è un altro tema che deve essere tenuto in debita considerazione, ovvero lʼutilizzo del GNL come combustibile pulito di cui usufruire per il trasporto marittimo e terrestre nel nostro Paese e la connessa centralità del Terminale OLT, in tale progetto. Così come previsto, infatti, dalle direttive UE, si dovrà necessariamente fare ricorso a combustibili più puliti per ridurre drasticamente le emissioni 18

19 inquinanti causate dal trasporto. In particolare per quanto riguarda il trasporto marittimo dal 2015, il Regolamento IMO prevede già lʼentrata del Mar del Nord e del Mar Baltico nelle così dette aree SECA (Sulfur Emission Control Areas), ovvero aree dove le navi non potranno più utilizzare gli attuali combustibili marini contenenti elevati livelli di NOx e SOx. Il GNL in tal senso è stato identificato dalla Commissione Europea come il combustibile su cui puntua re, proprio per le performance ambientali che può garantire. Eʼ evidente che si tratta di realizzare una filiera articolata, regolata da una normativa ad hoc, che renda possibile tutto ciò. Il punto di partenza, tuttavia, è quello di poter contare sul prodotto e su un suo agevole approvvigionamento. In tale ottica, il Terminale OLT può giocare un ruolo decisivo per lʼitalia, essendo lʼunico Terminale che al momento ha tale capacità come emerso dal recente tavolo di lavoro istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico sullo sviluppo potenziale di questo nuovo settore. Il Terminale OLT, attraverso minimi interventi progettuali, potrà ricevere piccole navi metaniere chiamate bettoline che potranno caricare i quantitativi necessari per lʼapprovvigionamento di strutture di rifornimento nei porti del Mediterraneo. Nei porti potranno sorgere delle vere e proprie stazioni di servizio presso le quali potranno rifornirsi sia le imbarcazioni sia i mezzi terrestri ad alimentazione GNL. Il Servizio di "Peak Shaving" Nell'ambito delle nuove misure di emergenza stabilite dal Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico, è stato recentemente modificato il Piano di Emergenza al fine di affrontare eventi sfavorevoli per il sistema del gas naturale e per garantire la sicurezza del Sistema Italiano del Gas. Il servizio di "Peak Shaving" prevede la discarica da parte di un utente, fornitore del servizio, di un quantitativo di GNL, che sarà stoccato nei serbatoi del Terminale, e rigassificato solo nel caso in cui sia necessario fronteggiare particolari situazioni di emergenza per il sistema nazionale del gas, che potrebbero verificarsi nel periodo invernale. OLT Offshore LNG Toscana ha, pertanto, lanciato la gara per individuare i soggetti disponibili a fornire GNL al Terminale "FSRU Toscana" a supporto del servizio di "Peak Shaving". In considerazione dellʼesito di tale gara, dalla quale non sono pervenute richieste, è stata finalizzata una procedura per rendere disponibile, per un servizio equivalente di Peak Shaving, parte del GNL stoccato presso il Terminale e residuo dal collaudo tecnico dellʼimpianto. 19

20 Numeri del progetto e tempistiche Caratteristiche principali del Terminale FSRU Toscana : lunghezza fuori tutto metri, larghezza 48 metri, altezza 26.5 metri 12 miglia (circa 22 chilometri): distanza del Terminale dalla costa 3.75: miliardi di metri cubi rigassificati allʼanno dallʼimpianto 4%: il fabbisogno nazionale di gas che può soddisfare l'impianto Può soddisfare il 4% del fabbisogno nazionale 36.5 chilometri: di gasdotto (29.5 a mare e 7 a terra) 6 metri: profondità interramento condotta nel tratto a terra 4 miliardi di metri cubi: consumo di gas annuo della Regione Toscana : viaggi di trasporto di GNL in 20 anni senza nessun incidente rilevante Circa 850 milioni di euro: investimento complessivo del progetto 5 febbraio 2013: varo del Terminale FSRU Toscana 2 giugno 2013: partenza del Terminale "FSRU Toscana" da Dubai 31 luglio 2013: arrivo presso il sito di installazione al largo della costa tra Livorno e Pisa, dopo unʼattività di rimorchio della durata di circa 40 giorni 19 dicembre 2013: conclusione della fase di commissioning dell'impianto 20 dicembre 2013: avvio delle attività commerciali Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa: Extra Comunicazione e Marketing

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