IMPIANTI PER LA COGENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E TERMICA DA FONTE CONVENZIONALE

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1 IMPIANTI PER LA COGENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E TERMICA DA FONTE CONVENZIONALE. ISTRUZIONI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE UNICA (Art. 11, comma 7, del Decreto legislativo 115/08 e successive modifiche ed integrazioni) 1. CHI DEVE PRESENTARE LA DOMANDA La domanda di Autorizzazione Unica per la costruzione e l esercizio di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte convenzionale (art. 11, comma 7, D.lgs. 115/08) va presentata a cura del titolare/legale rappresentante della Ditta interessata. 2. A CHI PRESENTARE LA DOMANDA La domanda, completa degli allegati, va presentata alla Provincia di Monza e della Brianza Direzione Settore Ambiente e Patrimonio - Servizio Rifiuti, AIA, AUA e FER, via Grigna, Monza (MB). Copia della domanda e degli allegati deve essere consegnata anche alle altre Amministrazioni competenti: il Comune, sul cui territorio si intende realizzare l impianto; altri Enti locali eventualmente interessati all intervento (per es.: Ente Parco, Ente gestore di SIC/ZPS, ecc.); l ARPA - Dipartimento di Monza e Brianza; l ASL Distretto di Monza; il Comando provinciale dei Vigili del fuoco, per gli aspetti connessi alla prevenzione incendi; l ENEL o altro Ente Distributore; l Ufficio Unico delle Dogane. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE Spa); la Soprintendenza ai Beni architettonici e del Paesaggio (solo nel caso di impianti che ricadano in aree sottoposte a vincolo paesaggistico) e la Soprintendenza ai Beni archeologici (solo nel caso di impianti che ricadano in aree sottoposte a vincolo archeologico) 1 ; Il Richiedente deve inoltre trasmettere apposita comunicazione ai seguenti Enti: Ministero dello sviluppo economico - UFFICIO COMUNICAZIONI - Ispettorato Territoriale Lombardia (Via Principe Amedeo, Milano) per il rilascio del Nulla Osta previsto dall art. 95 D.lgs. n. 259/2003. A tale scopo, è possibile utilizzare il modello di comunicazione che è disponibile sul sito web provinciale; Ministero dello sviluppo economico - DIREZIONE GENERALE PER LE RISORSE MINERARIE ED ENERGETICHE Sezione UNMIG di Bologna (Via Zamboni, Bologna) per il rilascio del parere previsto dall art. 7 della l.r. n. 2/1982. In questo caso, è possibile procedere alla compilazione del modello on-line secondo la procedura utilizzata anche per impianti a fonte rinnovabile, descritta all indirizzo: ENAC, Direzione Operazioni Milano, via Caldera Milano, per la valutazione nei confronti della servitù aeronautica definita dal più vicino aeroporto, in accordo a quanto riportato al seguente link: Regolazione per la Sicurezza/Infrastrutture Aeroportuali/Ostacoli e pericoli per la navigazione aerea/index.html; 1 Viceversa, «nei casi in cui l impianto non ricada in zona sottoposta a tutela ai sensi del d.lgs. 42 del 2004, il proponente effettua una comunicazione alle competenti Soprintendenze per verificare la sussistenza di procedimenti di tutela ovvero di procedure di accertamento della sussistenza di beni archeologici, in itinere alla data di presentazione dell istanza di autorizzazione unica. Copia delle comunicazioni vanno quindi allegate alla domanda di Autorizzazione Unica. 1

2 l Aeronautica Militare (Comando 1^ Regione Aerea Reparto Territorio e Patrimonio Piazza Novelli, Milano) per le servitù militari e per la sicurezza del volo a bassa quota, ove necessario e nel caso di impianti ubicati in prossimità di zone sottoposte a vincolo militare; 3. CONTENUTI DELLA DOMANDA I documenti da presentare alla Provincia sono i seguenti: A) Domanda in originale, come da fac-simile disponibile sul sito web della Provincia, in carta legale o resa legale con marca da bollo (D.P.R. 642/1972 e s.m.i.), accompagnata da fotocopia di un valido documento di identità per il caso in cui non venga sottoscritta in presenza del dipendente addetto all autenticazione della sottoscrizione. B) Allegati tecnici, costituiti dalla relazione tecnica e dagli elaborati grafici (progetto definitivo), come di seguito descritti; C) Altri allegati (come di seguito descritti). 3.1 ALLEGATI TECNICI (Progetto definitivo) Il progetto definitivo di cui all art. 8, comma 2, del d.lgs. 20/07 e dell art. 11, comma 7, del d.lgs. 115/2008 deve contenere gli elementi necessari per avviare e concludere il procedimento tecnicoamministrativo di autorizzazione alla costruzione ed all esercizio del relativo impianto. Per la definizione del livello definitivo, ai fini dell avvio delle procedure di di Autorizzazione Unica occorre fare riferimento, per quanto applicabile, all art. 93 del D. Lgs. 163/2006 e al capo II del D.P.R. 554/1999. Il progetto, elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti, è costituito almeno dalla seguente documentazione che deve essere datata, timbrata e firmata da tecnico abilitato ed iscritto all albo e dal legale rappresentante: - Relazione tecnica; - Elaborati grafici; La documentazione progettuale deve essere consegnata sia in forma cartacea che in formato elettronico (non modificabile e su supporto riproducibile). In ogni fase del procedimento, la Provincia si riserva la facoltà di richiedere ulteriore documentazione rispetto a quella sotto elencata o, qualora ve ne siano i presupposti, di stralciarne alcune parti ritenute non necessarie. Nell ambito della Conferenza dei Servizi, gli Enti partecipanti potranno richiedere, dandone adeguata motivazione, ulteriore documentazione che sia necessaria al fine dell espressione del rispettivo parere secondo le procedure Relazione tecnica La relazione deve fornire gli elementi atti a dimostrare la rispondenza del progetto alle finalità dell intervento ed in particolare deve: 1) elencare il/i Comune/i interessati dall intervento ed indicare la localizzazione dell impianto (ubicazione, mappale, foglio, superficie occupata, accesso); 2) indicare i procedimenti ambientali a cui l impianto deve essere sottoposto: autorizzazioni ambientali (scarichi, emissioni in atmosfera, ecc.), autorizzazione paesaggistica, Verifica di assoggettabilità alla Via, Valutazione di impatto ambientale, Valutazione di incidenza, ecc; 3) descrivere le eventuali aree circostanti l impianto bonificate o da bonificare, ai sensi della parte IV titolo V del d.lgs 152/06 e s.m.i.; 4) descrivere le fasi, i tempi e le modalità di costruzione dell impianto; 5) descrivere dettagliatamente le caratteristiche tecniche dell impianto e delle sue componenti, comprese le opere edili e le parti elettriche, allegando la scheda tecnica completa del generatore e dell alternatore dalla quale risultino la potenza termica immessa con il combustibile al 100% del carico (così come definita dall art. 268 lett. hh) del d.lgs 152/06 e s.m.i.), la potenza elettrica 2

3 generata al 100% del carico (calcolata con fattore di potenza a cosϕ = 0,8) ed il consumo specifico del generatore al 100% del carico; 6) descrivere le singole fasi del ciclo produttivo, allegando gli schemi di flusso ed i disegni schematici dei vari processi (vedasi anche punto f degli elaborati grafici) 7) descrivere l attività tecnico-produttiva dell impianto ed il funzionamento dello stesso in condizioni di normale esercizio; 8) descrivere le modalità di gestione nelle condizioni differenti dal normale esercizio: fasi di avvio e arresto dell impianto, emissioni fuggitive, malfunzionamenti ed emergenze, arresto definitivo dell impianto, definendo le procedure atte ad individuare ed a rispondere a potenziali incidenti nonché a prevenire ed attenuare l impatto ambientale che ne può conseguire (piano di emergenza); 9) indicare il potere calorifico inferiore del combustibile utilizzato per produrre energia, specificando tipologia, quantità annua, stato fisico, area e modalità di stoccaggio e modalità di trattamento; 10) specificare l energia elettrica e termica prodotta e/o recuperata, il funzionamento ore/anno dell impianto, la quota dell energia prodotta ceduta a terzi, la quantità di energia elettrica e termica consumata (MWh/anno); 11) descrivere la logistica di approvvigionamento del combustibile utilizzato nell impianto, le modalità di trasporto e la frequenza dei movimenti; 12) descrivere le modalità di connessione dell impianto alla rete elettrica e le opere necessarie; 13) riferire sull idoneità delle reti esterne dei servizi atti a soddisfare le esigenze connesse all esercizio dell impianto (viabilità, acquedotto, fognatura, ecc.); 14) descrivere altre infrastrutture indispensabili eventualmente previste; 15) descrivere gli eventuali rifiuti prodotti dall impianto (comprese le eventuali ceneri e/o materiali pulverulenti) indicando: codice CER dei rifiuti prodotti, caratteristiche dei rifiuti, stato fisico, quantità annua prodotta, area di stoccaggio, modalità di stoccaggio, destinazione, i sistemi e le attrezzature utilizzate per la movimentazione dei rifiuti e per il contenimento di eventuali sversamenti accidentali; 16) solo nel caso dall impianto si generino scarichi di acque reflue, descrivere dettagliatamente le caratteristiche tecniche del sistema di raccolta, trattamento e smaltimento delle acque reflue e delle acque meteoriche e di dilavamento con relativo punto di scarico (fognatura, c.i.s., ecc.); in particolare dovranno essere prodotte le specifiche tecniche relative alla capacità di trattamento dell impianto di tutte le acque ed i relativi calcoli di dimensionamento del separatore in conformità alle disposizioni della Parte Terza del d.lgs. 152/06 e s.m.i., dei Regolamenti Regionali nn. 3 e 4 del e della D.G.R. n. 8/2772 del (a questo riguardo, utilizzare la modulistica della Provincia disponibile sul sito: 17) illustrare le caratteristiche qualitative e quantitative delle emissioni previste, comprese quelle diffuse, i punti di emissione (con indicazione delle coordinate Gauss-Boaga) e le soluzioni tecniche adottate al fine di contenerle nei limiti stabiliti dalla normativa vigente (comprensive del sistema di monitoraggio delle emissioni e dei relativi sistemi di trattamento); nel caso di impianti con una potenza termica nominale superiore alle soglie indicate nella parte I dell Allegato IV alla parte quinta del D.lgs.152/06 occorre allegare la documentazione tecnica prevista in relazione alle emissioni in atmosfera, così come indicata sul sito della Provincia: 18) contenere la documentazione di previsione di impatto acustico, ai sensi dell art. 8, comma 4, della L. 447/95 e dell art. 5 della L.R. 13/2001, redatta secondo le modalità ed i criteri della DGR n. 7/8313 del 8/3/02; 19) contenere: la relazione paesaggistica redatta ai sensi della D.G.R. 15 marzo 2006 n. 2121, se l impianto ricade in area vincolata ai sensi del D. Lgs. 42/2004; lo studio di incidenza, nel caso di intervento sottoposto a Valutazione di Incidenza (VIC); lo studio preliminare ambientale, nel caso di progetti di impianti per i quali è necessario procedere alla procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale; lo Studio di Impatto Ambientale, nel caso di progetti di impianti per i quali è necessario procedere alla Valutazione di Impatto Ambientale; 3

4 20) riportare la stima della vita utile dell impianto e descrivere le modalità di dismissione del medesimo impianto, compreso lo smaltimento del materiale utilizzato, e di ripristino dello stato dei luoghi secondo le condizioni iniziali, nel rispetto della vocazione propria del territorio (occorre comunque prevedere un investigazione del suolo al termine dell attività); tale descrizione deve essere accompagnata da una stima dei costi (piano di dismissione); 21) indicare la normativa per la sicurezza degli impianti applicabile al caso specifico (es. D.Lgs. 334/99 e s.m.i) e presentare la documentazione richiesta da suddetta normativa; descrivere in ogni caso le misure predisposte per la sicurezza dei lavoratori (Piano di sicurezza e Coordinamento o Documento di Valutazione dei Rischi); 22) per gli interventi assoggettati al preventivo nulla-osta del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, produrre copia o della domanda presentata o dell approvazione dell esame progetto per le attività di cui al D.M o del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI); nel caso di interventi non assoggettati al preventivo nulla-osta del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, oltre la dichiarazione del progettista che attesti tale condizione, va predisposta la planimetria di cui al punto m. dei successivi elaborati grafici); 23) contenere un analisi delle possibili ricadute sociali, occupazionali ed economiche dell intervento a livello locale; 24) Sintesi non tecnica descrittiva dell impianto, delle scelte tecnologiche adottate e dei criteri di inserimento dell impianto nel territorio; Elaborati grafici Gli elaborati grafici, che fanno parte integrante della documentazione progettuale, comprendono: a. cartografia di inquadramento territoriale dell impianto oggetto di autorizzazione prodotta su base C.T.R. in scala 1: (in formato almeno A3). La cartografia dovrà riportare oltre al perimetro del sito aziendale e la posizione dell impianto, centrato rispetto al foglio, i vincoli ambientali eventualmente presenti nelle aree interessate ovvero nelle aree circostanti, quali: aree protette, riserve naturali, siti di rete natura 2000, vincolo paesaggistico, vincolo idrogeologico, fasce ed aree PAI, fasce di rispetto del reticolo idrico (r.d. 523/1904), aree di inedificabilità per rischio idrogeologico individuate da specifici provvedimenti; b. estratto del P.R.G./P.G.T. (in formato almeno A3) vigente, comprensivo di stralcio delle N.T.A. con evidenziato il perimetro del sito aziendale e l ubicazione dell impianto oggetto di autorizzazione; c. certificato di destinazione urbanistica ed estratto di mappa catastale (scala 1:2000) con l individuazione dei mappali interessati e visure delle proprietà risultanti alla data di presentazione dell istanza; d. tavola grafica in scala 1:500 riportante il rilievo planivolumetrico quotato, illustrativo dello stato di fatto dell area interessata, comprensivo dell ingombro dell edificio contenente l impianto da realizzare, delle strade limitrofe, dei fabbricati circostanti, delle distanze dai confini, delle consistenze arboree presenti, delle urbanizzazioni primarie; e. tavole grafiche di progetto, in scala 1:100, con piante, prospetti relativi in numero sufficiente a descrivere l impianto, sezioni significative (almeno 2), copertura, particolari costruttivi in scala 1:20; (NOTA: nel caso di interventi di ristrutturazione ed ampliamento occorre allegare una tavola grafica comparativa in scala 1:100 tra lo stato di fatto e lo stato di progetto, sulla quale devono essere riportate in modo chiaro le demolizioni e le nuove opere; f. schemi progettuali con simbologia normalizzata UNI e/o CEI, riportanti i tracciati delle reti impiantistiche ed i relativi dimensionamenti; g. planimetria in scala 1:100 con individuati gli spazi occupati da ciascuna macchina/linea/impianto, contraddistinte con la sigla M1, M2, M3, Mn e i punti di emissione contraddistinti con la sigla E1, E2, E3, En; h. planimetria in scala 1:100 con rappresentazione dell impianto, delle aree di stoccaggio delle materie prime, tra cui i depositi di combustibile e/o degli eventuali rifiuti prodotti; i. schema del sistema di smaltimento delle acque reflue, industriali, meteoriche e civili in scala 1:100, con particolari (pozzetti separatori, pozzetti di prima pioggia, camerette di ispezione, ecc.) in scala adeguata ed indicazione del punto di scarico (fognatura, c.i.s., ecc.); l. schema elettrico unifilare dell impianto e schema di connessione dell impianto alla rete elettrica (con dimensionamento e con individuazione del punto di connessione); 4

5 m. planimetria in scala 1:100, dalla quale risultino i requisiti minimi di prevenzione incendi da soddisfare (uscite di sicurezza, porte tagliafuoco, estintori, ecc (solo per gli interventi non assoggettati al preventivo nulla-osta del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco); n. documentazione fotografica attestante le condizioni del sito prima dell intervento; 3.2 ALTRI ALLEGATI organigramma del personale da adibire alla gestione dell impianto; riscontro della domanda di allacciamento alla rete elettrica, presentata al Gestore della rete interessato, oppure la Soluzione Tecnica Minima Generale per la connessione (STMG) trasmessa dal gestore, se già disponibile; dichiarazione sostitutiva di certificazioni e dell atto di notorietà (come da modello A); copia conforme all originale dell atto da cui risulti la proprietà, possesso o disponibilità delle aree interessate dal progetto (unita all autocertificazione come da modello B); dichiarazione di presa visione dell informativa ex art.13 del D.lgs. 196/2003 (come da modello C); attestazione di pagamento degli oneri istruttori; documentazione attestante l avvenuta presentazione di copia della documentazione agli Enti in indirizzo, a cura del soggetto interessato al procedimento; impegno a corrispondere, all atto di avvio dei lavori, una cauzione a garanzia dell esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere di rimessa in pristino, di reinserimento o recupero ambientale, mediante fideiussione bancaria o assicurativa, da versare a favore dell amministrazione che sarà tenuta ad eseguire le suddette opere (l importo della cauzione, parametrato al valore delle opere di rimessa in pristino o delle misure di reinserimento o recupero ambientale, verrà stabilito in sede di conferenza dei servizi); altra specifica documentazione eventualmente richiesta dalle normative di settore di volta in volta rilevanti per l ottenimento di autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati che confluiscono nel procedimento di Autorizzazione Unica; fotocopia della carta di identità del proponente, o di altro documento di identificazione in corso di validità; 4. COME PRESENTARE LA DOMANDA La domanda, redatta secondo il facsimile disponibile sul sito web, deve essere: a) presentata a mano presso la Direzione Settore Ambiente e Patrimonio - Servizio Rifiuti, AIA, AUA e FER, via Grigna, Monza (MB), in orario d ufficio: lunedì - giovedì: dalle ore 9.30 alle ore 12.00; dalle ore alle ore 16.00; venerdì: dalle ore 9.30 alle ore (In caso di presentazione a mano deve essere altresì prodotta una fotocopia della domanda stessa, per consentire al dipendente provinciale incaricato della protocollazione di apporre il timbro e la data di avvenuto deposito) oppure b) inviata con raccomandata A/R alla Provincia di Monza e della Brianza Direzione Settore Ambiente e Patrimonio - Servizio Rifiuti, AIA, AUA e FER, via Grigna, Monza (MB). 5

6 5. ONERI DI ISTRUTTORIA Il proponente deve provvedere al pagamento, a favore della Provincia, di una somma a titolo di oneri di istruttoria. In particolare, gli oneri istruttori: 1) sono finalizzati a coprire le sole spese istruttorie sostenute dall Amministrazione procedente per l espletamento del procedimento unico; 2) non sono comprensivi di eventuali ulteriori tariffazioni e di eventuali diritti di segreteria connessi ad attività di altri Enti e delle imposte di bollo; 3) sono pari al massimo allo 0,03% dell importo dell investimento per la costruzione dell impianto e del relativo impianto per la connessione alla rete di trasmissione/distribuzione dell energia elettrica. Pertanto l importo massimo degli oneri istruttori è calcolato moltiplicando il valore complessivo dell investimento per 0,0003. L importo andrà versato in favore della Tesoreria della Provincia di Monza e della Brianza, con le seguenti modalità: su c/c ordinario IT46U X18 Banca Popolare di Sondrio Filiale di Monza via Galileo Galilei 1 ang. via M. Buonarroti causale: oneri istruttori per domanda di Autorizzazione Unica art. 11 D.lgs. 115/2008 (Copia del bonifico quietanzato dovrà essere allegato alla istanza presentata in Provincia. Se il bonifico viene fatto presso uno sportello bancario internet, occorrerà allegare copia della stampa del report emesso dallo stesso) oppure su c/c postale n Provincia di Monza e Brianza - Oneri istruttori e pagamenti ambiente Servizio tesoreria causale: oneri istruttori per domanda di Autorizzazione Unica art. 11 D.lgs. 115/2008 Copia della ricevuta di pagamento degli oneri deve essere allegata alla documentazione di supporto all istanza di autorizzazione unica. 6. INDICAZIONI FINALI Per quanto non espressamente indicato nel presente documento, il Richiedente è tenuto a uniformarsi alle norme (nazionali e regionali) vigenti nella materia. Il Richiedente dovrà comunque uniformarsi alle ulteriori indicazioni e/o prescrizioni che dovessero sopravvenire nella materia in questione, successivamente alla stesura del presente documento. 6

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