DAMA: sei payload e 12 esperimenti made in Italy

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1 DAMA: sei payload e 12 esperimenti made in Italy DAMA ovvero DArk MAtter, questo è il nome, frutto della fantasia di Alessia Casasanta della scuola Benedetto Croce di Quadri in provincia di Chieti, selezionato da una commissione mista ASI AM tra più di duemila proposte elaborate da tutte le scuole italiane. L artista che ha disegnato il logo selezionato è Elena Nadalini, 11 anni, alunna della scuola elementare Dante Alighieri di Nonantola (Modena). APE Astronaut Personal Eye prevede lo sviluppo di tecnologia avanzata che nel lungo termine consentirà la realizzazione di un micro veicolo spaziale utilizzabile all interno e all esterno di veicoli orbitanti, per il supporto alle attività umane anche extraveicolari. Il primo step dell esperimento, realizzato dalla G&A Engineering di Oricola (AQ), sarà la realizzazione di un sofisticato sistema di controllo d assetto e l accuratissima verifica della stabilità dello strumento attorno all asse di rollio. FOAM Realizzato dal Dipartimento di Meccanica della Facoltà di Ingegneria dell Università di Roma Tor Vergata e condotto mediante l utilizzo di sensori e videocamere, questo esperimento si basa su un innovativo processo di realizzazione di una schiuma polimerica, sviluppato dall università. L esperimento ha fondamentalmente tre obiettivi. Verificare il processo che prevede la possibilità di recuperare forme geometriche complesse di materiali a memoria di forma, testare nuovi materiali per attuatori di nuova concezione e infine realizzare strutture in grado di espandersi e posizionarsi autonomamente. IENOS Una serie di Nasi elettronici, fondamentalmente costituiti da array di sensori chimici, in grado di monitorare la qualità dell aria in diversi ambienti della ISS contemporaneamente. E questa la missione di IENOS, esperimento realizzato al Dipartimento di Elettronica della Facoltà di Ingegneria dell Università di Roma Tor Vergata. VIABLE ISS Questo progetto, sviluppato dal Dipartimento di Agrobiologia e Agrochimica dell Università della Tuscia, consiste nel monitoraggio dei vari generi di biocontaminazione da batteri e funghi presenti sulla ISS nell arco di un periodo di circa tre anni e nell analisi dei possibili sistemi di controllo dei biofilm.

2 NIGHT VISION Le radiazioni cosmiche possono causare temporanee diminuzioni delle capacità visive. Questo esperimento vuole verificare la capacità di alcuni composti naturali della famiglia delle xantofile notoriamente dotati di capacità schermanti, ma non sintetizzabili dal corpo umano - di sostenere la radiazione cosmica, in modo da programmarne poi l introduzione nella dieta degli astronauti. Night Vision è realizzato dal Dipartimento di Progettazione Molecolare dell Istituto di Cristallografia/CNR di Montelibretti. BIOKIS Si tratta di sette esperimenti diversi, nel campo della biologia cellulare e della radioprotezione, alloggiati in due container. Il payload è realizzato dalla Kayser Italia SpA di Livorno. 1. BioS-PORE (Dipartimento di Farmacologia, Università di Firenze) Dallo studio dei cambiamenti di vitalità delle spore dopo un viaggio spaziale, all analisi dell interazione tra genomi con diverse origini durante i processi di sporulazione e germinazione, fino all identificazione di nuovi geni essenziali per assicurare la sopravvivenza delle spore in ambienti estremi. 2. Photo-Evolution (Istituto di Cristallografia, CNR) L idea alla base dell esperimento è esplorare la possibilità di produrre ossigeno in modo naturale in missioni di esplorazione umana dello Spazio. Per questo si studieranno le performance di fotosintesi di alcune specie mutate dell alga unicellulare fotosintetica Chlamydomonas reinhardtii. 3. HiDOSE (Dipartimento di Scienze Fisiche, Università di Napoli Federico II) Compito di Heavy Ions DOSimetry Experiment è il monitoraggio della radiazione cosmica primaria. Per rilevarne la composizione e l intensità sono utilizzati sensori a termoluminescenza e rilevatori nucleari a stato solido. 4. TARDIKISS (Dip.to Biologia Animale, Università degli Studi di Bologna e Reggio Emilia) Questo esperimento utilizza i Tardigradi (organismi multicellulari in grado di colonizzare gli ambienti più inospitali della Terra) per studiare quali geni, molecole o meccanismi sono coinvolti nella capacità di sopravvivere in condizioni di stress estremo quali quelle dell ambiente spaziale. 5. 3DISS (Dipartimento Astronomia e Scienze dello Spazio, Università di Firenze) Obiettivo di DNA on Diamond Dosimeters onboard ISS è misurare la dose di radiazioni assorbita durante una missione Spaziale di breve durata a bordo della ISS,

3 valutare il danno genetico sofferto dal soggetto e correlare il danno biologico con le misure dosimetriche. 6. ndose (INFN Torino) Il sistema di misurazione di radiazioni proposto dall esperimento neutrons DOSimetry Experiment è basato su camere a bolle e rivelatori di traccia Stack Bismuth, combinati con l uso di un codice di calcolo adeguato. L obbiettivo è lo sviluppo di nuove applicazioni come dosimetri a neutroni utilizzabili in viaggi intercontinentali o da popolazioni che vivono in alta quota. 7. Arabidops-ISS (Dipartimento di Ortiflorofrutticoltura, Università di Firenze) La crescita di vegetali in ambiente spaziale ha mostrato un alterazione della fisiologia degli organismi: questo esperimento chiarirà il ruolo del citoscheletro nel percepire l effetto gravitazionale, e il ruolo dei geni responsabili dei cambiamenti metabolici. Ai 12 esperimenti che verranno portati a bordo dello Shuttle si aggiunge, infine l esperimento ASIA for Human Flight, progettato dall Information Technologies Services srl e dal Campus Biomedico di Roma, nella prospettiva applicativa in future missioni spaziali nel settore della prognostica medica. ASIA consiste nello sviluppo di un algoritmo, basato su reti neurali e sistemi esperti operati da processori parallelizzati per incrementare la potenza di calcolo, che partendo dall analisi dei principali parametri biologici dell astronauta, ne deriva l evoluzione dello stato di decalcificazione ossea ed elabora la strategia curativa da implementare. La DAMA di STS-134: Utilizzo della Stazione Spaziale al Servizio del Sistema-Paese Il programma che l ASI ha voluto associare alla missione di Volo Umano di Roberto Vittori a bordo di STS-134 ha mirato a sperimentare prima di tutto un nuovo modello partecipativo di interessi, risorse e contenuti, mediante il coinvolgimento di diversi soggetti istituzionali, internazionali, scientifici, industriali e sociali del Paese nella promozione dell utilizzo della Stazione Spaziale Internazionale. L esperimento ha portato alla realizzazione di un programma che: ha attivato sinergie di cooperazione istituzionale tra ASI, Ministero della Difesa e Aeronautica Militare, che hanno voluto condividere risorse, organizzazione e competenze per la pianificazione, definizione e realizzazione di tutta la missione congiunta di Volo Umano spaziale e di utilizzo della ISS; ha messo a disposizione della missione i diritti acquisiti grazie ai risultati della cooperazione internazionale privilegiata che l Italia e l ASI hanno attivato con gli Stati Uniti e la NASA, e le capacità astronautiche nazionali integrate nel Corpo Europeo degli Astronauti dell ESA;

4 ha selezionato, tra i 36 partecipanti al Bando di ricerca emesso dall ASI nel 2009 per il Volo Umano Spaziale, sei payload e 13 esperimenti (uno dei quali realizzato a terra), ideati e prodotti sinergicamente da industrie italiane, enti di ricerca e università; gli esperimenti sfrutteranno le condizioni uniche di microgravità offerte dal viaggio sulla ISS per ricerche nei campi che vanno dalla scienza dei materiali all elettronica, dalla biologia cellulare alla radioprotezione, dalla chimica alla prognostica medica; si è avvalso delle capacità ingegneristiche e tecnologiche di punta dell industria spaziale nazionale di settore, sia per il supporto alla integrazione e alle operazioni scientifiche, sia per la realizzazione dei payload; ha raccolto l entusiasmo e la creatività di circa alunni provenienti da oltre 200 scuole elementari e medie di tutta Italia, che hanno risposto al concorso a premi bandito dall ASI Disegna e Designa per l ideazione del nome e del logo della Missione italiana di partecipazione a STS-134, tra cui sono stati scelti l acronimo DAMA (DArk MAtter) e il logo di missione; ha voluto associare alla missione un ulteriore strumento di divulgazione della conoscenza spaziale presso i più giovani, il gioco multimediale "DAMALAB: gioca, galleggia e impara sulla Stazione Spaziale", nell intento fortemente perseguito dall ASI di far sì che lo spazio e la ISS sappiano suscitare i sogni delle prossime generazioni, come la conquista della Luna ha fatto per la nostra, ispirando una nuova generazione di scienziati, ingegneri, ricercatori spaziali. L ASI è particolarmente orgogliosa di aver avuto l opportunità di integrare una così ampia e diversificata gamma di coinvolgimenti e di obiettivi in un programma nazionale di utilizzo della Stazione Spaziale che fa di DAMA una vera missione al servizio del Sistema Paese. DAMA: Gli esperimenti

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6 DAMA: Industrie italiane coinvolte ALTEC S.p.A. (TO) - supporto logistico e ingegneristico TELESPAZIO S.p.A., sede di Napoli - supporto alle operazioni scientifiche KAYSER ITALIA Srl (LI) Payload Developer di BIOKIS, BIOKON G&A Engineering Carsoli (AQ) - Payload Developer di IAPE Information Technologies Services s.r.l. (RM) - Software Developer di ASIA Dynematica S.a.S. Applicativo Multimediale DAMALAB DAMA: I Vincitori di Disegna & Designa CATEGORIA MIGLIOR NOME 1. Alessia Casasanta B. Croce, Quadri (Chieti) 2. Antonella Marin ICS Curbastro, Padova 3. Carlos Repetto S. Maria Immacolata, Genova CATEGORIA MIGLIOR DISEGNO/LOGO 1. Elena Nadalini - F.lli Cervi, Nonantola (Mo) 2. Eda Sula Alighieri-Trevigi, Casale Monferrato (AL) 3. Alessandra Giliberto - XI IC Gravitelli, Messina

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