Principali rischi nelle lavorazioni di nostro interesse
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- Evangelista Vaccaro
- 8 anni fa
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1 SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO La salute di un lavoratore è definita come il completo benessere fisico, psicologico e sociale e può subire danni che possiamo classificare come: - INFORTUNIO è un evento che può portare gravi danni alla salute del lavoratore, alcuni irreversibili come la perdita di una mano, la diminuzione dell udito, il danneggiamento degli occhi ecc. L INFORTUNIO è SEMPRE causato dall uomo, MAI dalla macchina e può essere dovuto a: 1) DISTRAZIONE 2) INCURIA NELL USO DELLE MACCHINE 3) MANCATO UTILIZZO DEI MEZZI DI PROTEZIONE - MALATTIA PROFESSIONALE è l alterazione della funzionalità di uno o più organi del corpo causata dall esposizione prolungata a fattori di rischio presenti nel luogo di lavoro, come sordità, malattie polmonari di chi lavora in ambienti polverosi, ecc.. Infortunio o malattia professionale possono causare danni temporanei, permanenti e nei casi più gravi anche la morte della persona Nell officina scolastica il rischio maggiore è quello di essere vittima di INFORTUNIO. Un altra distinzione importante è quella tra PERICOLO e RISCHIO. È definito PERICOLO una proprietà intrinseca (= caratteristica) di una macchina, attrezzatura, sostanza, processo produttivo di essere dannoso per la salute. Ad esempio un coltello ha come sua caratteristica quella di tagliare e quindi può essere dannoso alla salute perché oltre alla bistecca può tagliare anche il corpo di una persona. Il RISCHIO invece è la probabilità che si verifichi il danno alla salute, ed è quello che effettivamente interessa il lavoratore e chi si occupa di sicurezza in quanto è indicativo della possibilità concreta di danni alla salute, anziche della pericolosità teorica. Importante è il concetto di RISCHIO RESIDUO che è quel rischio che nonostante tutti gli interventi non si è riusciti a eliminare e che origina la necessità di accorgimenti particolari. Nelle aziende è obbligatorio la redazione da parte di personale qualificato del Documento di Valutazione dei Rischi che deve analizzare tutti i rischi residui e dare le indicazioni per poter operare in sicurezza. Principali rischi nelle lavorazioni di nostro interesse AGGIUSTAGGIO Contatti accidentali con parti taglienti degli attrezzi impiegati e dei pezzi (ad esempio bave) con possibilità di riportare piccole ferite Contatto accidentale delle polveri di lavorazioni con gli occhi Caduta del pezzo non bene serrato in morsa o degli attrezzi dal banco di lavorazione con possibilità di piccole contusioni TORNIO Contatti accidentali con gli attrezzi di fissaggio del pezzo (mandrino, menabrida, staffe per bloccaggio pezzi sul plateu) e con altri parti in movimento del tornio (pezzo in rotazione, barra scanalata,madrevite); Rottura dell utensile; Trascinamento di trucioli; Impigliamento di abiti e capelli; TRAPANO A COLONNA Presenza di attrezzi o altri pezzi oltre quello in lavorazione; Aggiustamento o prendere misure con la macchina in moto; Presenza di trucioli lunghi che possono venire trascinati nel movimento di rotazione della punta di trapano e colpire l operatore Caduta dei pezzi in lavorazione dalla tavola porta pezzo; Impigliamento di abiti e capelli;
2 LAPIDELLO/ RETTIFICA Proiezione del pezzo da rettificare nell'ambiente circostante Rottura della mola Lavorazione di materiali non perfettamente magnetizzabili. La lavorazione di materiali non perfettamente magnetizzabili può provocare l'espulsione del pezzo nell'ambiente circostante nel momento in cui avviene il contatto della mola al pezzo da rettificare. FRESATRICE Rottura dell utensile; Aggiustamento o prendere misure con la macchina in moto; Caduta dei pezzi in lavorazione dalla tavola porta pezzo, Possibilità di accedere alla zona di trasmissione del moto durante il moto; Proiezione di trucioli di lavorazione durante il moto; MOLATRICE Contatti con la mola; Proiezioni di materiali e polveri; Rumorosità compresa tra 75 e 80 db (A) Leq SALDATURA OSSIACETILENICA SALDATURA AD ARCO Contatto con materiali a temperatura elevata Inalazione di gas, di fumi e vapori metallici Proiezione di particelle incandescenti Esposizione a rumore Esplosioni e incendi Esposizioni a radiazioni luminose Movimentazione e stoccaggio di pesanti bombole di gas compressi e infiammabili Ritorno di fiamma Contatto con materiali a temperatura elevata Inalazione di gas, di fumi e vapori metallici Esposizione a radiazioni UV (ultraviolette) e IR (infrarosse) Esposizione a rumore Proiezione di particelle incandescenti Contatto con parti in tensione Da tenere inoltre sempre presente il RISCHIO ELETTRICO, legato alla pericolosità della corrente elettrica che fa funzionare i macchinari in dotazione. L utilizzo inoltre di LUBROREFRIGERANTI può rendere scivolosa la zona di lavoro e anche il pavimento. Inoltre l eventuale contatto con gli occhi può essere irritante. L infortunio è sempre evitabile purché tutti facciano la loro parte: imprese (nel nostro caso l istituzione scolastica) e i lavoratori (gli studenti). Si può quindi evitare l infortunio rispettando le indicazioni di seguito riportate
3 ALCUNE NORME COMPORTAMENTALI 1) L utilizzo e l acceso ai laboratori e alle officine è consentito solo alla presenza dell insegnante o di persona dallo stesso incaricata. 2) Gli allievi durante le esercitazioni dovranno essere provvisti di un abbigliamento consono tale che siano rispettate le norme sulla sicurezza e prevenzione degli infortuni 3) E fatto divieto assoluto di abbandonare il proprio posto di lavoro se non per giustificato motivo:in ogni caso il trasferimento o lo spostamento da parte degli allievi all interno del Reparto di lavorazione, deve avvenire soltanto attraverso gli appositi corridoi o camminamenti: è proibito attraversare il locale attrezzato passando attraverso i macchinari. Qualora si abbandoni il proprio posto di lavoro è necessario spegnere la macchina. Al ritorno bisogna controllare che le impostazioni della macchina siano quelle volute. 4) Non è consentito consumare cibi o bevande all interno dei laboratori 5) E severamente vietato correre per i laboratori e nelle officine 6) L utilizzo delle attrezzature e delle macchine utensili in particolare, è consentito ad un solo allievo per volta salvo i casi in cui l insegnante responsabile non autorizzi espressamente la presenza di altri allievi: in ogni caso è severamente proibito l intervento contemporaneo di più di una persona sulla stessa macchina. 8) Ogni allievo dovrà controllare a mantenere in buono stato ogni strumento ed attrezzo di lavoro ed in particolare dovrà curare con scrupolo l attrezzatura in dotazione di ogni macchina, segnalandone tempestivamente carenze. E fatto divieto assoluto di utilizzare attrezzature diverse da quelle predisposte per ogni singola macchina o di farne un uso improprio. Non è consentito ad alcuno di spostare apparecchiature o loro parti. 9) Poco prima del termine delle lezioni, gli allievi provvederanno alla pulizia ordinaria e al riordino delle attrezzature delle macchine utensili e dei laboratori. 10) Durante le esercitazioni gli allievi dovranno attenersi scrupolosamente all osservazione delle norme antinfortunistiche, adottando ogni sistema di sicurezza predisposto a tal fine su ogni apparecchiatura. In caso di emergenze o di pericolo immediato (incendi, terremoto ecc..), si seguiranno opportunamente le indicazioni fornite dal piano di evacuazione. 11) È obbligatorio indossare i dispositivi di protezione individuale prescritti. 12) Ci si assicura del corretto bloccaggio degli utensili, pezzi, attrezzature. 13) Nell esecuzione delle lavorazioni gli studenti rispetteranno le indicazioni fornite dal docente e/o dagli assistenti tecnici. In caso di dubbio chiederanno spiegazioni. 14) Non si fanno operazioni di regolazione e controllo con le macchine in moto 15) Si osservano le disposizioni contenute nei cartelli in officina. Il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro è così rilevante che già da parecchi anni esistono precise disposizioni di legge. Oggi la normativa di riferimento è il Decreto Legislativo 81/2008 conosciuto come Testo Unico sulla sicurezza che è stato modificato dal D. Lgs 106/2009. In essi sono indicati diritti e doveri dei lavoratori. D. Lgs. 81/2008 (e s.m.i.): Testo unico sulla Sicurezza Per noi la prima disposizione importante contenuta nella legge è che allo studente che frequenta laboratori e officine per motivi di studio siano applicate le stesse disposizioni che valgono per i lavoratori. Al fine di garantire la maggior prevenzione possibile il decreto legislativo stabilisce che le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono: - Eliminazione dei rischi o loro riduzione al minimo, secondo quanto reso possibile dal progresso tecnico - Riduzione del rischio il più possibile alla fonte
4 - La sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso; - Formazione, informazioni e istruzioni adeguate ai lavoratori. - La priorità delle misure di prevenzione e protezione collettive rispetto a quelle individuali - Le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato; - L uso di segnali di avvertimento e di sicurezza. La legge prevede degli obblighi per i lavoratori, che possiamo così riassumere: Obblighi dei lavoratori (art.20 D.LGS 81/2008) Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro su cui possono ricadere gli effetti delle sue azione o omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni e mezzi forniti dal datore di lavoro. I lavoratori in particolare devono: a) contribuire all adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dai superiori ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare i difetti dei mezzi e dei dispositivi di sicurezza, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro. Dispositivi di protezione Esistono due tipologie di dispositivi di protezione: quelli collettivi che proteggono tutti coloro che frequentano l ambiente di lavoro, (ad esempio le schermature delle macchine, l interruttore salvavita, i sistemi di aspirazione) e quelli individuali, che vengono indossati dall operatore e che proteggono quindi solo che li indossa (cuffie, caschi, occhiali, maschere, scarpe antinfortunistiche, camici, ) Tra le due diverse disposizioni che la legge da riguardo i Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) ce ne sono due particolarmente importanti: 1) L uso dei DPI è obbligatorio se previsti 2) I DPI devono rispettare delle specifiche tecniche, cioè avere determinate caratteristiche. Segnaletica di sicurezza È una segnaletica che fornisce un indicazione o una prescrizione sulla sicurezza o sulla salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale; i segnali possono essere così classificati: a) segnale di divieto: un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo; b) segnale di avvertimento: un segnale che avverte di un rischio o pericolo;
5 c) segnale di prescrizione: un segnale che prescrive un determinato comportamento (obbligo); d) segnale di salvataggio o di soccorso: un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio; e) segnale di informazione: che da informazioni diverse da quelle dei segnali precedenti. Alcuni segnali di sicurezza. A lato: segnali di divieto (circolari con linea obliqua), segnali di obbligo, segnali di avvertimento (triangolari), segnale di informazione (cartello con testo scritto). Qui sotto invece segnali di salvataggio/soccorso Molto spesso sono cartelli (bianco/rossi quelli di divieto, gialli di avvertimento, blu/bianco obbligo, rosso/bianco verde/bianco blu/bianco quelli di salvataggio, bianco/nero quelli di informazione). I segnali possono anche essere luminosi, acustici, verbali o gestuali, purchè parole o gesti siano convenzionali, cioè sia stabilito prima e noto a tutti il loro significato ad esempio il suono prolungato della sirena come segnale di evacuazione. Inoltre vengono marcati con specifici colori anche le tubazioni (verde per l acqua, azzurro chiaro per aria, giallo per i fluidi pericolosi) e le bombole di gas (marrone rossiccio per l acetilene, bianco per l ossigeno, ) per consentire una facile identificazione delle sostanze che in essi passano oppure sono contenute. DICHIARO DI AVER RICEVUTO LA DISPENSA RIASSUNTIVA DELLE LEZIONI DI ANTINFORTUNISTICA E DI AVERNE COMPRESO IL CONTENUTO. DATA FIRMA
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