PROVINCIA DI GORIZIA

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1 Esente dall imposta di bollo ai sensi dell art. 16 Tab. all. B D.P.R , n. 955 PROVINCIA DI GORIZIA Gorizia - Corso Italia, 55 - tel. 0481/ FAX 0481/ cod. Fisc e P.IVA DIREZIONE SVILUPPO TERRITORIALE E AMBIENTE Servizio Tutela del Territorio e Ambiente decreto. n. 19/2011 Gorizia, 21 novembre 2011 IL DIRIGENTE Visto - il D.Lvo. 152/2006 Norme in materia ambientale ; - il D.Lvo 16 gennaio 2008, n 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale ; - la delibera del Comitato Interministeriale 4 febbraio 1977 Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all art. 2, lettere b), d) ed e) della L. 10 maggio 1976, n 319, recante norme per la tutela delle acque dall inquinamento ; - il D.P.G.R. 23 agosto 1982, n 0384/Pres, recante il Piano generale per il risanamento delle acque (art. 8, L. 319/1976); Vista - la Legge Regionale 13 luglio 1981 n 45 recante Norme regionali in materia di tutela delle acque dall inquinamento ; - la Legge Regionale 26 gennaio 2001 n 7, articolo 22; - la Legge Regionale 15 maggio 2002 n 13, articolo 18, commi 25, 26, 27, 28 e 29; - la Legge regionale 5 dicembre 2008, n 16 recante Norme Pagina 1 di 14

2 urgenti in materia di ambiente, territorio, edilizia, urbanistica, attività venatoria, ricostruzione, adeguamento antisismico, trasporti, demanio marittimo e turismo ; - la domanda prot. n 15772/A.T. dd , iscritta al prot. n 21075/11 dd della Provincia di Gorizia, a firma [Omissis] (C.F. [Omissis]) in qualità di Dirigente dell Area Tecnica dell Amministrazione Comunale di Grado (C.F ), con sede legale ed amministrativa in via Biagio Marin, n 4, intesa ad ottenere, ai sensi dell art, 124 del D.Lvo. 152/06, l autorizzazione allo scarico in corpo idrico superficiale, denominato Canale dei Moreri, delle acque reflue industriali provenienti dal dilavamento meteorico dei piazzali a servizio dell area comunale adibita a servizi comunali e piazzola ecologica sita in località Valle Cove nel Comune di Grado; - la documentazione tecnica ed amministrativa allegata alla domanda di autorizzazione allo scarico, prot. n 15772/A.T., di cui sopra; - la nota prot. n 18811/11 dd con la quale la Provincia di Gorizia comunicava all Amministrazione comunale di Grado, ai sensi dell art. 7 della L. 241/90 e s.m.i., l avvio del procedimento amministrativo conseguente all istanza di autorizzazione allo scarico, di cui sopra, e chiedendo contestualmente integrazioni documentali riferite al procedimento avviato; Pagina 2 di 14

3 - la nota prot. n 25464/A.T. dd , iscritta al prot. n 24477/11 dd della Provincia di Gorizia, con la quale l Amministrazione comunale di Grado chiedeva una proroga dei termini per la predisposizione e la presentazione della documentazione integrativa richiesta dalla Provincia di Gorizia con propria nota dd di cui sopra; - la nota prot. n 25042/11 dd con la quale la Provincia di Gorizia, concedeva all Amministrazione comunale di Grado una proroga sino al 10 ottobre 2011, per la presentazione della documentazione integrativa precedentemente richiesta; - la nota prot. n 27173/A.T. dd , iscritta al prot. n 25883/11 dd della Provincia di Gorizia, con la quale l Amministrazione comunale di Grado chiedeva una ulteriore proroga dei termini per la predisposizione e la presentazione della documentazione integrativa richiesta dalla Provincia di Gorizia con propria nota dd di cui sopra; - la nota prot. n 25042/11 dd con la quale la Provincia di Gorizia, concedeva all Amministrazione comunale di Grado una ulteriore proroga sino al 20 ottobre 2011, per la presentazione della documentazione integrativa precedentemente richiesta; - la nota prot. n 27802/A.T. dd , iscritta al prot. n 26525/11 dd della Provincia di Gorizia, Pagina 3 di 14

4 con la quale l Amministrazione comunale di Grado trasmetteva in allegato la documentazione tecnica precedentemente richiesta dalla Provincia di Gorizia con propria nota prot. n 22186/11 dd di cui sopra; Visto - il versamento effettuato a copertura delle spese di istruttoria, così come stabilito con delibera di Giunta Provinciale n 204 dd ; Considerato - che la documentazione pervenuta soddisfa i requisiti di cui al D.Lvo. 152/06 in merito alla protezione delle acque dall inquinamento; Visto - l'art. 43 dello Statuto della Provincia di Gorizia, che demanda ai dirigenti il compito di adottare gli atti di autorizzazione; - l'art. 9 del Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, approvato con deliberazione di Giunta Provinciale n. 525 del ; - l'atto n 19 del di affidamento di incarico dirigenziale sottoscritto dal Presidente, prot. n 23407/2008; DECRETA ART. 1 - Autorizzazione [Omissis] (C.F. [Omissis]) - in qualità di Dirigente dell Area Tecnica dell Amministrazione Comunale di Grado (C.F. Pagina 4 di 14

5 ), con sede legale ed amministrativa in via Biagio Marin, n 4 - è autorizzato, ai sensi dell art. 124 del D.Lvo. 152/06, a scaricare in corpo idrico superficiale, denominato Canale dei Moreri, le acque reflue industriali, di seguito elencate, provenenti dal dilavamento meteorico dei piazzali a servizio dell area comunale adibita a servizi comunali e piazzola ecologica sita in località Valle Cove nel Comune di Grado, con le modalità descritte negli elaborati tecnici che, per quanto non vengano materialmente allegati, costituiscono parte integrante del presente Decreto. A questo scarico confluiscono: a) le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali della viabilità interna dell insediamento; b) le acque reflue industriali provenienti dal dilavamento meteorico del piazzale adibito alla attività di deposito temporaneo e separazione delle alghe dalla sabbia; c) le acque meteoriche di dilavamento delle aree di transito delle autoveicoli a servizio dell area adibita a carico e scarico della piazzola ecologica; d) acque reflue industriali provenienti dal dilavamento meteorico (eccedenti la prima pioggia) dell area adibita a carico e scarico rifiuti della piazzola ecologica; e) le acque meteoriche di dilavamento della copertura del nuovo magazzino; Pagina 5 di 14

6 f) le acque meteoriche di dilavamento del piazzale adibito a lavaggio automezzi; g) le acque meteoriche di dilavamento del piazzale adibito a parcheggio a servizio del cimitero. Prima del recapito nel corpo idrico superficiale, le acque reflue industriali, vengono sottoposte a trattamento depurativo in continuo mediante un doppio comparto di sedimentazione della capacità utile complessiva di 24 mc. e di doppio comparto di disoleazione a filtro a coalescenza e a cuscini oleoassorbenti della capacità utile complessiva di 24 mc.; L impianto di depurazione di cui sopra viene dimensionato per trattare in continuo le acque meteoriche di dilavamento relativo ad un piazzale avente una superficie scolante pari a ,00 mq con un coefficiente udometrico di 200 l/sec/ha e corrispondente ad una portata massima di 320 l/sec. A questo scarico devono confluire esclusivamente le acque di cui sopra. Esse hanno andamento discontinuo con portata variabile ovviamente dipendente dalle precipitazioni meteoriche. Le acque reflue industriali di cui al punto b) prima del recapito nella rete di raccolta e afferente al sistema di trattamento di sedimentazione e disoleazione precedentemente descritto, vengono sottoposte a pretrattamento depurativo mediante comparto di sedimentazione della capacita utile di Pagina 6 di 14

7 circa 15 mc. Come pozzetto di campionamento delle acque reflue industriali viene assunto il pozzetto Pozzetto per ispezioni-prelievi e analisi indicato nella planimetria allegata. Le coordinate del pozzetto di campionamento di cui sopra sono: ( E; N); Le acque scaricate dovranno rispettare i limiti di cui alla tabella 3 dell allegato 5 della PARTE TERZA degli allegati, del D.Lvo. 152/2006 previsti per gli scarichi che recapitano nel corpo idrico superficiale. Per i parametri Azoto totale e Fosforo, di cui alla nota (2), comma 2, della tabella 3 dell allegato 5 della PARTE TERZA degli allegati, del D.Lvo. 152/2006, vengono fissati rispettivamente i limiti pari a 10 mg/l e 1 mg/l previsti per gli scarichi industriali che recapitano in aree sensibili. ART. 2 - Prescrizioni L autorizzato dovrà attenersi alle seguenti prescrizioni: a) Le condotte di scarico devono essere mantenute conformi agli elaborati tecnici presenti agl atti; b) Allo scarico potranno essere addotte esclusivamente le acque reflue di cui all art. 1 del presente decreto; c) Svolgere con la necessaria cura e ripetitività le azioni di manutenzione ai fini del mantenimento del corretto funzionamento dell impianto di trattamento al fine di garantire il costante rispetto delle condizioni di cui Pagina 7 di 14

8 all art. 1 del presente atto; d) Sul piazzali oggetto dell autorizzazione non potranno essere depositati materiali e/o rifiuti, diversi da quelli indicati negli elaborati tecnici, che a contatto con l acqua meteorica possano dare origine a scarichi liquidi contenenti sostanze non compatibili con il sistema degli scarichi previsto nel progetto; e) Le caditoie ed i manufatti di raccolta a servizio dei piazzali che non sono ancora stati oggetto di impermeabilizzazione, mediante idonea superficie pavimentata, dovranno essere mantenuti chiusi; f) Mantenere i manufatti assunti per la misurazione degli scarichi (pozzetti di ispezione: vedasi planimetria allegata) accessibili per il campionamento ed il controllo; g) Il titolare dell autorizzazione dovrà dare tempestiva comunicazione alla Provincia di Gorizia, a mezzo fax (Numeri: 0481/ ), dell attivazione dello scarico; h) Entro 30 giorni dalla data di attivazione dello scarico, di cui al punto precedente, dovrà essere predisposto il registro d impianto dei sistemi di trattamento, sul quale dovranno essere riportati cronologicamente, i risultati dei controlli, delle manutenzioni effettuate, delle verifiche di funzionamento degli impianti, della sostituzione o manutenzione dei filtri a coalescenza e dei cuscini oleoassorbenti, dello smaltimento dei rifiuti prodotti, Pagina 8 di 14

9 relativamente ai manufatti P1, P2 e P4, il tutto sulla base delle indicazioni riportate nell elaborato identificato come Piano di manutenzione impianto ALL. 1 - Impianto di fognatura dell insediamento sito in Valle Cove, Servizi Comunali di Grado, che, per quanto non vengano materialmente allegati, costituisce parte integrante del presente decreto. I dati delle attività di cui sopra, dovranno essere riportati sull apposito registro, entro e non oltre 20 giorni dalla data delle operazioni eseguite sull impianto stesso, allegando contestualmente i rispettivi verbali e certificati di controllo e manutenzione eseguiti. Il registro di manutenzione, di cui in precedenza, dovrà essere custodito dal gestore dell impianto stesso e consultabile su eventuale richiesta delle autorità locali di controllo competenti; i) Dal momento dell attivazione dello scarico di cui al punto precedente l Amministrazione comunale dovrà eseguire il campionamento medio sulle tre ore (o, qualora ciò non sia possibile perché l evento meteorico ha durata inferiore, per un periodo inferiore dandone comunque atto nell apposito verbale) e l analisi dei parametri chimici fisici sulle acque reflue, prelevati dal pozzetto di campionamento Pozzetto per ispezioni-prelievi e analisi indicato nell art. 1 del presente atto, entro e non oltre le seguenti date di ogni anno: 1) 30 aprile; Pagina 9 di 14

10 2) 31 agosto; 3) 31 dicembre; I parametri analitici da verificare in sede di analisi devono essere almeno i seguenti: - ph, - Solfati - BOD5, - Fosforo, - COD, - Cromo totale, - Solidi sospesi, - Ferro, - Azoto ammoniacale, - Nichel - Azoto nitrico, - Rame, - Azoto nitroso, - Zinco, - Azoto totale, - Idrocarburi totali, - Cloruri, - Saggio di tossicità su Artemia salina. Le analisi di cui sopra potranno riguardare eventuali altri parametri che il gestore ritenesse opportuno monitorare in relazione alla conduzione gestionale dei piazzali in questione. I certificati analitici devono essere accompagnati dal corrispondente verbale di campionamento, redatto dal prelevatore, in cui siano riportante le condizioni del campionamento ed in particolare tutte le informazioni relative alla data e all ora di esecuzione, le modalità di campionamento e conservazione del campione, le condizioni atmosferiche al momento del prelevamento e le condizioni di marcia degli impianti da cui origina lo scarico. I certificati analitici di cui al presente punto (completi del Pagina 10 di 14

11 verbale di campionamento) dovranno essere conservati presso l impianto e consultabili in qualunque momento su richiesta delle autorità locali di controllo competenti. La Provincia di Gorizia si riserva la facoltà di richiedere la trasmissione dei certificati analitici (completo del verbale di campionamento) degli accertamenti eseguiti, in qualunque momento; la mancata trasmissione, entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta, comporterà l applicazione delle sanzioni di cui all art. 6 del presente decreto. Qualora l assenza di precipitazioni meteoriche non permetta di eseguire il campionamento delle acque di scarico, con le modalità di cui sopra, la Ditta dovrà darne comunicazione alla Provincia di Gorizia, entro e non oltre la data sopra riportata. La Provincia di Gorizia, si riserva la facoltà di procedere alla comunicazione di eventuali prescrizioni integrative, in merito agli accertamenti analitici richiesti. l)tutte le eventuali interruzioni dell impianto di depurazione, sia in caso di avarie o malfunzionamenti anche dovute a cause indipendenti dalla volontà del titolare dell autorizzazione, sia nel caso di manutenzioni ordinarie e straordinarie, dovranno essere riportate sul apposito Registro d impianto, di cui in precedenza, unitamente alle operazioni relative agli apprestamenti posti in essere al fine di minimizzare gli impatti sull ambiente; m) In ogni caso, l eventuale presenza di alterazioni non Pagina 11 di 14

12 consentite nell acqua di scarico comporterà l applicazione delle sanzioni di cui all art. 6 del presente decreto; n)mantenere accuratamente puliti i piazzali e le aree oggetto della presente autorizzazione, in particolare, ad attivarsi immediatamente nel caso in cui dovessero effettuarsi degli sversamenti e/o contaminazioni accidentali, con le opportune azioni di pulizia, al fine di evitare assolutamente qualunque contaminazione delle acque meteoriche di dilavamento non compatibile con il sistema di scarico adottato; qualora la contaminazione dovesse interessare l ambiente esterno attraverso il sistema di scarico, provvedere ad attivare le procedure di cui alla PARTE QUARTA, Titolo V, del D.Lvo. 152/2006; ART. 3 - Durata Ai sensi dell art. 124 del D. Lvo. 152/06, la presente autorizzazione è valida quattro (4) anni dalla data del rilascio fissata fino al 21 novembre ART. 4 Rinnovo Il rinnovo della presente autorizzazione dovrà essere richiesto almeno un anno prima della sua scadenza, prevista per il giorno 20 novembre ART. 5 - Disposizioni accessorie E fatto obbligo di richiedere una nuova autorizzazione in caso di modifica del sistema di scarico che comporti una variazione qualitativa e/o quantitativa delle acque di scarico Pagina 12 di 14

13 autorizzate con il presente Decreto. Qualsiasi modificazione della titolarità dello scarico dovrà essere comunicata alla Provincia di Gorizia entro 30 giorni dalla data in cui l atto diventa efficace. La Provincia di Gorizia si riserva la facoltà di modificare, sospendere o revocare la presente autorizzazione in applicazione della normativa vigente e/o in ottemperanza a nuove disposizioni che dovessero venire emanate. ART. 6 Disposizioni sanzionatorie La mancata osservanza delle norme vigenti e/o delle prescrizioni contenute nel presente decreto comporta l'applicazione delle sanzioni previste dalla PARTE TERZA del D.Lvo. 152/2006. ART. 7 Disposizioni finali Il presente decreto viene emesso ai soli fini della PARTE TERZA del D.Lvo. 152/2006 e non sostituisce visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di competenza di altri Enti. Ai sensi dell art. 3 della L. 241/90, viene comunicato che avverso il presente atto è ammesso ricorso dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale competente per territorio ed al Presidente della Repubblica rispettivamente entro 60 giorni e 120 giorni dalla sua notificazione. Il presente atto viene redatto e sottoscritto in doppio originale; uno viene rilasciato al soggetto interessato, Pagina 13 di 14

14 l'altro rimane acquisito agli atti d'ufficio. Il Dirigente Ing. Flavio Gabrielcig Pagina 14 di 14

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