C. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 dicembre 2011, che ha

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1 305 voci del bilancio gestionale finanziario, dei conti economici e dei conti patrimoniali, definiti in modo da consentire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali. Entrambi i piani dei conti sono stati predisposti estraendo dal piano dei conti generale delle amministrazioni pubbliche, in via di definizione in attuazione del decreto legislativo n.91 del 2011, le voci che interessano, in particolare, ciascun comparto; 5. degli schemi del bilancio di previsione e del rendiconto elaborati secondo il medesimo modello per le regioni e gli enti locali in modo da consentire il confronto e il consolidamento dei conti pubblici, il loro raccordo con le classificazioni economiche e funzionali individuate dai regolamenti ria cd. Il bilancio di previsione è composto dal preventivo annuale di competenza finanziaria e di cassa e dal preventivo pluriennale di competenza. Il rendiconto è costituito dal conto del bilancio, dal conto economico e dallo stato patrimoniale. Per entrambi i documenti la classificazione economica di terzo livello, delle categorie per le entrate e dei macroaggregati per le spese, è rappresentata in appositi allegati. Gli schemi approvati dagli organi di governo territoriale articolazione delle entrate e delle spese fino al livello relativo alla rispettiva unità di voto: le tipologie per le entrate, i programmi per le spese, con un ulteriore dettaglio per questi ultimi tale da distinguere la componente di spesa olazione nei Titoli di spesa individuati in base al piano dei conti finanziario. Particolare attenzione meritano gli allegati al rendiconto n. 8-d, che espone gli accertamenti e gli impegni imputati agli esercizi successivi a quello cui si riferisce il consuntivo, svolgendo così una fondamentale funzione di trasparenza per la gestione degli esercizi futuri, e n. 8-e riguardante 6. la disciplina del bilancio consolidato, dettata dal titolo V del decreto, cui deve aggiun 7. i prospetti di ripartizione delle spese per missioni e programmi, rispettivamente, degli enti strumentali non sanitari in contabilità civilistica e degli enti sanitari (la cd. tassonomia), riportati negli allegati n. 9 e 10; 8. la disciplina sperimentale del Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio che svolge la funzione di illustrare gli obiettivi della gestione, forniti e di interventi realizzati. Il piano si raccorda al sistema di obiettivi e indicatori adottati da ciascuna amministrazione ai sensi del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n Il titolo IV del decreto individua i requisiti minimi del Piano degli indicatori e rinvia la definizione di un sistema comune di indicatori, necessario per consentire il confronto tra enti, agli esiti della sperimentazione. C. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 dicembre 2011, che ha

2 306 collocazione geografica e dimensione demografica, e sulla base delle segnalazioni della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province È in corso di formalizzazione un nuovo decreto, a seguito di una richiesta Regioni, n. 12 Province e n. 68 Comuni). Considerato che ciascun ente sperimentatore dovrà coinvolgere almeno due enti strumentali (uno in contabilità finanziaria e uno in contabilità economico patrimoniale) e che le regioni dovranno estendere la sperimentazione ad almeno un ente sanitario del proprio territorio, gli enti coinvolti nella sperimentazione sono circa un centinaio. Un primo successo del progetto è costituito proprio dal livello di partecipazione alla sperimentazione, di gran lunga superiore alle aspettative, parte delle amministrazioni pubbliche territoriali e delle loro associazioni, con I.2 IL NUOVO CICLO E GLI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA Ai sensi del novellato art. 10 della legge 196/2009, il Documento di economia e finanza (DEF) diviene il principale documento del ciclo di programmazione economica e della Decisione di finanza pubblica (DFP). Il tendenze della finanza pubblica e il Programma Nazionale delle Riforme (PNR). Il PdS e il lla Commissione europea. - Dipartimento del Tesoro -coadiuvato, per la parte di analisi normativa e finanziaria, dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Per la predisposizione del documento si tiene conto delle, presentata a gennaio da parte della Commissione europea, e delle specifiche linee guida europee. Il PNR individua gli interventi adottati e quelli programmati per il raggiungimento degli obiettivi nazionali delineati dalla Strategia Europa Le misure sono suddivise in nove aree di intervento (occupazione, federalismo, consolidamento della finanza pubblica, pensioni, mercati e concorrenza, energia e ambiente, innovazione e capitale umano, infrastrutture e sviluppo, sostegno alle imprese) e Il comma 4, del citato art. 10, prevede che la seconda sezione del Documento di Economia e Finanza (DEF) sia corredata di una Nota metodologica in cui siano esposti i criteri di formulazione delle previsioni tendenziali di finanza pubblica a legislazione vigente. A differenza della Nota metodologica presentata nel settembre 2010, in allegato alla Decisione di Finanza pubblica , la Nota allegata al DEF 2011 riporta la

3 307 suddivisi per pubblico. Rimangono valide le indicazioni fornite nella Nota di settembre 2010 in merito o per la predisposizione dei quadri previsivi e agli strumenti utilizzati per la definizione delle previsioni. Non mancano, infine, approfondimenti tematici sul bilancio dello Stato, sugli Enti territoriali e sulla spesa sanitaria. Nel corso del 2011 è stata data, quindi, della legge di contabilità e finanza pubblica relativo al ciclo di programmazione finanziaria e di bilancio. In particolare, in data 13 aprile, è stato presentato al Parlamento il Documento di economia e finanze. Esso è stato deliberato dal Parlamento il 5 maggio bis, il 23 settembre è stata trasmessa al Parlamento la Nota di Aggiornamento al Documento di economia e finanza 2. Essa è stata deliberata dalle Camere in data 12 ottobre. Infine, in ottemperanza al comma 6 dello stesso articolo 10-bis 3, il Governo ha trasmesso al Parlamento il 7 dicembre la Relazione concernente gli effetti di correzione degli obiettivi della manovra finanziaria per il triennio I.3 REALIZZAZIONE DI UNA ISIZIONE E LA GESTIONE DEI DATI RELATIVI AL MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE LEGGI PLURIENNALI. RICOGNIZIONE DEI CONTRIBUTI PLURIENNALI ISCRITTI NEL BILANCIO DELLO STATO della legge 31 dicembre 2009, n. 196, come modificato dalla legge 7 aprile 2011, n. 39, prevede al comma 3 che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, sia corredata da relazioni programmatiche 5 sulle spese di investimento per ciascuna missione di spesa del bilancio dello Stato e dalle relazioni sullo stato di attuazione delle relative leggi pluriennali. Per ciascuna legge pluriennale di spesa in scadenza è previsto, altresì, che il Ministro competente valuti se permangono le ragioni che a suo tempo ne avevano giustificato l'adozione, tenuto anche conto dei nuovi programmi da avviare. autorizzative, che hanno la caratteristica peculiare del coinvolgimento di molteplici settori di intervento, si riferiscono, implicitamente, a più autorizzazioni, indicate anche nel quadro generale riassuntivo. La suddetta valutazione - ai sensi del successivo articolo 11, comma 10 - deve essere indicata nella relazione tecnica allegata al disegno di legge di stabilità, in relazione agli Fermo restando quanto previsto dal comma 1, il Governo, qualora per finalità analoghe a quelle di cui al medesimo comma 1, lettera a), ovvero per il verificarsi di eventi eccezionali, intenda aggiornare gli obiettivi di cui all'articolo 10, comma 2, lettera e), ovvero in caso di scostamenti rilevanti degli andamenti di finanza pubblica rispetto ai medesimi obiettivi che rendano necessari interventi correttivi, trasmette una relazione al Parlamento nella quale indica le ragioni dell'aggiornamento ovvero degli scostamenti, nonché gli interventi corrett 4 x.pdf 5

4 308 eventuali rifinanziamenti delle autorizzazioni di spesa proposte nel medesimo disegno di legge. Alle relazioni di cui al comma 3, il Ministro dell'economia e delle finanze, allega, ai sensi del comma 4 del medesimo articolo 10 bis, un quadro riassuntivo di tutte le leggi di spesa a carattere pluriennale con indicazione, per ciascuna legge, degli eventuali rinnovi - intendendosi per tali i successivi finanziamenti o definanziamenti disposti per legge - e della relativa scadenza, delle somme complessivamente autorizzate, indicando quelle effettivamente erogate e i relativi residui di ciascun anno, nonché quelle che restano ancora da erogare. Il quadro riassuntivo, inoltre, specifica la scadenza delle somme complessivamente autorizzate dalla legge, individuando quelle effettivamente impegnate e pagate, i residui, nonché quelle che restano ancora da impegnare. Il successivo comma 5 - in apposita sezione del quadro riassuntivo la ricognizione puntuale dei contributi pluriennali iscritti nel bilancio dello Stato, con specifica indicazione di quelli attivati e delle eventuali ulteriori risorse, anche non stat Per agevolare e supportare le attività di redazione della Relazione sullo stato di attuazione delle leggi pluriennali di spesa e dei relativi quadri riassuntivi, contenenti la rappresentazione contabile delle spese a carattere pluriennale, sono state sviluppate opportune integrazioni ad uno specifico applicativo integrativo di quello già realizzato nei decorsi esercizi - Gestione Leggi Pluriennali di Spesa, introdotta lo Quadro Riassuntivo ), disponibile sul portale del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. con le funzionalità messe a disposizione dalla suite Open Office (piattaforma Open-Source per la redazione su web di documenti in formato Microsoft Office). T del processo tra gli attori istituzionali interessati alla raccolta e validazione dei dati, ha consentito di completare le informazioni già disponibili nel Data Warehouse del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e pervenire utilmente alla predisposizione dei documenti medesimi. In precedenza, le relazioni venivano redatte localmente dalle singole Amministrazioni centrali ed inviate via mail alla Ragioneria Generale che le collazionava, le verificava e le reinviava al mittente per la revisione e, dopo averne normalizzato la struttura, le assemblava nel documento finale. nuove funzionalità ha ovviato alla lunga ed onerosa attività di cui sopra e ne ha endo una redazione via web della relazione in modalità collaborativa tra gli Uffici Legislativi delle Amministrazioni centrali e gli uffici del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato per la redazione quadri relazioni processo, garantendo la coerenza tra i contenuti dei due prodotti. La Ragioneria generale dello Stato ha quindi proceduto, nel corso del 2011, del documento reali espositivi dei dati. Ciò ha consentito, nel rispetto dei tempi, un attento esame del risolvere. A tale scopo, sono stati effettuati degli incontri tra la Ragioneria generale e Consip per esaminare tutte le problematiche emerse operativamente e definire i requisiti da o

5 309, sostanzialmente riconducibili alle procedure per la rilevazione dei dati, per la composizione della stampa del Al fine di fornire istruzioni operative sugli adempimenti previsti dal citato articolo 10 bis della legge di contabilità e consentire la proficua predisposizione degli appositi elaborati, è stata emanata la Circolare del 25 maggio 2011, n In applicazione della citata normativa, le singole Amministrazioni hanno avuto cura Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - per il tramite degli Uffici centrali del bilancio la seguente documentazione: 1. Relazioni programmatiche sulle spese di investimento per ciascuna missione di spesa del bilancio dello Stato; 2. Relazioni sullo stato di attuazione delle leggi pluriennali di spesa; 3. Quadri riassuntivi per le spese a carattere pluriennale; 4. Ricognizione dei contributi pluriennali iscritti nel bilancio dello Stato. In coerenza con le linee di politica economica indicate nel Documento di economia e finanza, le Amministrazioni hanno illustrato le attività programmate che si intendono porre coerenza e la compatibilità tra le risorse necessarie alla realizzazione e le risorse iscritte a legislazione vigente nel bilancio pluriennale, proponendo, in alternativa, le modifiche agli stanziamenti previsti nel medesimo bilancio, ivi comprese le eventuali risorse finanziarie aggiuntive necessarie per la completa realizzazione delle suddette attività programmate. Nella Relazione sullo stato di attuazione delle leggi pluriennali di spesa sono state indicate, sinteticamente, le informazioni di carattere generale riguardanti la legge e le sue finalità. È stato inoltre specificato, per ciascuna legge pluriennale in scadenza, se conto dei nuovi programmi da avviare. economia e finanza si è utilmente conclusa con la produzione dello stesso nei tempi previsti egrazioni. I.4 LA BANCA DATI UNITARIA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Nel corso del 2011 le strutture del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato hanno continuato a lavorare con lo scopo di assicurare la costruzione della banca dati unitaria delle amministrazioni pubbliche (BDAP), della Legge 196/2009, illustrato nella passata relazione, alla definizione di uno studio di fattibilità ed alcune attività preliminari fondamentali per la realizzazione della BDAP. In particolare, le attività messe in atto hanno riguardato diversi ambiti di azione. È stato svolto un continuo monitoraggio del quadro normativo sottostante la realizzazione sui processi istituzionali che la banca dati deve supportare. Il monitoraggio sul quadro 6

6 310 normativo ha tenuto conto non solo degli aspetti che definiscono i contenuti to) e le modalità di scambio (conferimento alla banca dati da parte delle diverse istituzioni e accesso degli utenti). Il quadro normativo di riferimento complessivo per la BDAP si è andato gradualmente definendo nel corso del 2011 attraverso la definizione di numerosi decreti attuativi della legge 196/2009 e di quelli emanati ai sensi della legge 42/2009. La graduale elaborazione e approvazione di tali decreti ha rappresentato un vincolo al rilascio di processi istituzionali. La produzione normativa è stata rilevante e tracciata con continuità dai gruppi di lavoro. Questa ha riguardato sia, come già indicato, la migliore definizione dei contenuti dei processi istituzionali supportati dalla BDAP, sia altri aspetti altrettanto importanti. a monte le modalità di produzione del dato da parte degli enti pubblici. È questo il caso del piano dei conti relativo agli enti soggetti alle disposizioni dei già citati decreti legislativi n. 91/2011 e decreto legislativo n. ligatorietà da parte degli enti pubblici di produrre le informazioni in una migliore confrontabilità dei dati e consentirà una loro più rapida e migliore aggregazione (per finalità di consolidamento, monitoraggio, e previsioni di finanza pubblica). Le strutture del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato preposte alla riferimento complessivo sottostante la produzione e la diffusione del dato sia a livello della realizzazione del progetto siano stati costantemente considerati gli orientamenti che a livello comunitario sono in fase di discussione riguardo la qualità e la certificazione dei dati. Negli ultimi regolamenti, infatti, molta enfasi è stata data alla qualità di base dei dati e alla tracciabilità alle loro trasformazioni. In particolare, la responsabilità, la metodologia, stessi rivestono particolare rilievo anche per le eventuali visite di controllo che gli organi comunitari possono effettuare. La BDAP diventa, quindi, lo quale si realizzano anche questi obiettivi. Il contesto di riferimento presente nel Reg. (CE) 25 maggio 2009, n. 479/2009 è stato di recente aggiornato tramite il così detto Six pack pubblicato il 23 novembre 2011 nella Gazzetta Ufficiale UE. La realizzazione della BDAP tiene conto anche delle norme che disciplinano le (D.Lgs. n. 82/2005) novellato dal D.Lgs. n. 235/2010. I dati di bilancio delle pubbliche amministrazioni saranno acquisiti dalla BDAP coerentemente con le linee guida per la stesura di convenzioni per la fruibilità di dati delle pubbliche amministrazioni redatte da DigitPA e pubblicate il 22 aprile 2011, che regolano le modalità tecniche di interscambio dei dati. Nel corso del 2011, informazione presente nei sistemi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e

7 311 lo studio delle relazioni e dei collegamenti tra i dati disponibili al suo interno che devono.la parte di questa informazione che contribuirà alla costruzione della BDAP potrà essere messa a disposizione degli utenti seguendo due linee evolutive. In una prima di accesso che riguarda gli insiemi di dati tra di loro integrati (un esempio riguarda le informazioni finanziare relative al Bilancio dello Stato). Questo primo gruppo di informazioni entrerà nei rilasci iniziali di dati. Una seconda modalità riguarda on ancora a disposizione. In questo caso si è posta in essere, e il lavoro proseguirà nel corso del 2012, capacità di supportare alcuni processi istituzionali. Sono stati portati avanti i contatti istituzionali con alcune istituzioni chiave nella, considerando anche alcune attività che saranno chiuse entro la prima metà del 2012, consentiranno un rilevante, si è avviato sia uno scambio in formato sperimentale di primi flussi di dati, sia il recepimento strutturato, per le istituzioni rispetto alle quali si sono già definiti dei protocolli ufficiali, dei set di informazioni messi a disposizione. Il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ha formalizzato i protocolli di scambio con il Ministero de Interno. I dati relativi ai certificati di conto consuntivo per gli enti locali sono in lavorazione presso le strutture di analisi e di sviluppo dedicate alla BDAP e costituiranno uno dei primi nuclei di informazione messi a disposizione. Con il Ministero per lo sviluppo economico sono avvenuti scambi di informazione relativamente agli investimenti pubblici (si veda in seguito al riguardo); è stato, inoltre, avviato un colloquio Nella seconda metà del 2011, si sono consolidati i tradizionali rapporti di collaborazione patrimonio informativo integrato messo a disposizione dalla BDAP. In particolare, durante il 2011, si è consolidato un accordo in materia di confluenza nella BDAP dei dati relativi ai rendiconti degli enti locali, da prelevare dal sistema gestionale SIRTEL della Corte. Tali informazioni - già note alla BDAP tramite i certificati di conto consuntivo ricevuti con rivestono sicuro interesse in funzione della maggiore ferente. In previsione di accogliere i dati a regime, il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato riceverà la trasmissione dei dati storici di SIRTEL, al fine di sperimentare e definire per tempo le corrette modalità di interazione con la BDAP. Lo scambio dati si riferisce ai dati grezzi, al netto delle elaborazioni di tipo conoscitivo su cui si basano le analisi e i referti che vengono presentati al Parlamento. Tale acquisizione rafforza il ruolo della nascente Banca dati come supporto alle attività conoscitive delle Amministrazioni conferenti, potendo in futuro la BDAP restituire alle stesse dati di bilancio, opportunamente integrati. Si ritiene che, una volta popolata per quanto concerne la sezione dedicata ai bilanci, la banca dati possa fornire un utile supporto informativo per la predisposizione dei conti delle amministrazioni pubbliche che costituiscono oggetto della notifica semestrale dei dati di finanza pubblica effettuata dagli EUROSTAT, nel quadro della procedura sui deficit eccessivi.

8 312 Le strutture del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato hanno inoltre individuato, per grandi linee, il potenziale apporto conoscitivo che può essere fornito dai dati in possesso del Dipartimento delle Finanze, delle Agenzie Fiscali e dalla SOSE ed avviato colloqui preliminari con il Dipartimento delle Finanze. Sono state poste in lavorazione le prime realizzazioni prototipali volte ad analizzare ni e aggregazioni funzionali alla messa a disposizione degli utenti. A tali applicazioni hanno avuto accesso appositi gruppi di lavoro del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato che contribuiscono alla predisposizione di primi blocchi di informazione che saranno gradualmente resi pubblici. I blocchi di informazione resi disponibili saranno progressivamente ampliati ed integrati tra loro contestualmente con la messa a disposizione di nuovi dati dalle istituzioni che collaborano al progetto. In qu, il lavoro di sviluppo ha portato a delle prime realizzazioni che consentono di accedere a sottoinsiemi di informazioni tra loro omogenee interrogando i dati secondo opportune viste. Un esempio realizzativo riguarda la componente di informazione predisposte classificazioni che consentono di interrogare la base dati secondo aggregati tipici della Finanza Pubblica (entrate tributarie, ecc.). Le possibilità di interrogazione sono comunque limitate dalla diversità dei sistemi di produzione tra i diversi enti (ad esempio tra enti locali e regioni). Ad esempio, la riconciliabilità (e pure entro determinati limiti) si consegue a livello di titoli; soltanto con i dati prodotti in conformità con i piani dei conti sarà possibile scendere in maggiore dettaglio. La costruzione di queste viste sui dati di bilancio è stata predisposta in maniera tale da potere essere integrata facilmente con ulteriore informazione proveniente dalle diverse istituzioni. Ad esempio, i dati sui bilanci degli enti potranno essere letti congiuntamente a informazione di contesto di fonte ISTAT o integrati con informazione fiscale di maggiore dettaglio proveniente dal Dipartimento delle Finanze e dalle Agenzie fiscali. Un altro esempio di realizzazione prototipale, che ha permesso di implementare prime funzionalità di interrogazione destinate ad utenti pilota RGS, è quella relativa ai dati degli Investimenti Pubblici, presenti in BDAP con la finalità di monitorare, razionalizzare e dare trasparenza alle procedure di spesa, relative ai finanziamenti in conto capitale, destinati alla realizzazione dei progetti. Nel corso del 2011, sono stati ultimati e perfezionati la ricezione e il controllo dei dati di fonte Ministero dello sviluppo economico relativi al FAS ed agli Incentivi alle imprese; sono state, inoltre, realizzate prime funzionalità di interrogazione ad essi relative. È stata posta in esercizio, infine, una prima realizzazione del progetto relativo alla -definiti. Si è preso atto capitolo) necessarie per il pieno sviluppo del progetto. Ulteriori eventuali sviluppi del progetto saranno da valutare nel corso del I.5 ACCESSO ALLE BANCHE DATI E PUBBLICITÀ DI ELEMENTI INFORMATIVI EX ART. 6

9 313 pubblica ed al miglioramento del regime di pubblicità ad essi riservato, sono stati individuati dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato i documenti da realizzare in formato elettronico elaborabile da pubblicare sul sito internet del Ministero a e delle Finanze. valutare i requisiti delle fonti dei dati ove reperire le informazioni oggetto di analisi, a fronte della propedeutica definizione delle specifiche tecniche. Tale attività ha visto tra il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato e la Consip. Dopo aver selezionato come rispondente ai prescritt Datawarehouse RGS - da cui è risultato possibile estrapolare il dettaglio informativo richiesto ed il formato documentale desiderato - per poter procedere alla generazione dei dati sono stati strutturati dei tracciati record descrittivi del contenuto anagrafico e contabile dei documenti in parola, nonché un iter amministrativo per procedere, una volta presentati i disegni di legge e le relative leggi approvate dal Parlamento, alla loro pubblicazione e diffusione attraverso il sito internet del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. In particolare, durante il 2011, sono stati pubblicati in formato elaborabile i dati dei seguenti atti dovuti: Disegno Legge di Bilancio 2012 Note di Variazione 2012 Legge di Bilancio 2012 Legge di Assestamento 2011 Rendiconto 2010 Per la pubblicazione dei documenti relativi alla legge di bilancio è stato possibile Bilancio in rete sviluppare integralmente, sul citato sito internet, nuove sezioni ad essi dedicate, che potessero non soltanto accogliere i fogli di calcolo ma anche prevedere la possibilità di un eventuale adeguamento delle modalità di consultazione. cruscotti a visione di sintesi utile alle analisi conoscitive, è stato introdotto il 2012 tra gli esercizi disponibili alla serie storica interattiva dei dati del Disegno Legge di Bilancio e della Legge di Bilancio; è stato, inoltre, realizzato il cruscotto dedicato dello Stato. Per una maggiore diffusione dei documenti elaborabili, oltre alla loro pubblicazione sul sito internet, relativamente al bilancio di previsione è stato fatto un comunicato stampa ed organizzato un Bilancio in rete presso il Senato della Repubblica. Con riferimento, infine, allo stato di previsione delle entrate è stata svolta ili nuovi sistemi da sono compiute valutazioni circa la possibilità di avvicinamento, per talune voci di entrata caratterizzate da bassa percentuale realizzativa, della previsione di competenza a quella di cassa. Tutti i documenti contabili previsti sono stati realizzati e pubblicati sul sito istituzionale del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

10 314 II. LA MANOVRA DI FINANZA PUBBLICA ED IL RENDICONTO GENERALE DELLO STATO II.1 LA LEGGE DI STABILITÀ operativo alla stesura del testo della legge di stabilità 2012 (legge n. 183 del 2011), che ha comportato, in particolare, una con riferimento agli articoli 3 e 4 del disegno di legge di stabilità, delle proposte di riduzioni alle voci di spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato, quantificate con il decreto del comma 1, del decreto legge n. 138/2011, ai fini del conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica. Gli interventi correttivi per ciascun Ministero pervenuti entro i termini di presentazione del suddetto disegno di legge sono stati pertanto valutati e, nella misura assentita, considerati nei suddetti articoli. I conseguenti effetti, in termini di competenza e sono stati considerati nelle apposite note di variazioni al disegno di legge di bilancio , per essere inclusi nel bilancio di previsione a legislazione vigente (di cui alla legge n. 184 del 2011). Nei casi in cui i Ministeri, in esito finanziari sui saldi di finanza pubblica, non hanno raggiunto gli obiettivi in parola, si è provveduto a valutare gli ulteriori interventi correttivi, mediante corrispondente riduzione lineare delle dotazioni finanziarie delle missioni e dei programmi di spesa di ciascun Ministero interessato. interventi, che è stata articolata distinguendo le spese rimodulabili da quelle non rimodulabili. Per la riduzione delle spese non rimodulabili, sono state valutate le proposte afferenti le disposizioni normative di natura sostanziale (introdotte al suddetto art. 4) che hanno modificato le determinanti della spesa stessa. Per quanto riguarda le tabelle del disegno di legge di stabilità, in ordine alla tabella C, le spese obbligatorie, in quanto tali spese restano contestualmente determinate dalla legge di bilancio , con la quale, per i finanziamenti di alcuni enti pubblici, solo in parte obbligatori, si era provveduto, in via provvisoria, ad una ripartizione proporzionale rispettivamente del 20% e rimodulabili (determinate dal bilancio). In tale contesto, in sede di definizione del disegno di legge di bilancio 2012, si è legge n.196/2009, rivedendo, attraverso apposite variazioni compensative tra i suddetti capitoli relativi a ciascun Ente, gli importi delle spese espunte nel 2011 dalla tabella C. La revisione ha riguardato, dunque, la quantificazione della quota parte degli stanziamenti di bilancio aventi natura obbligatoria concernente le spese per il personale,

11 315 destinati al funzionamento degli Enti pubblici, come previsto dalla Circolare del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato n. 23 del 13/7/2011 7, recante istruzioni Sono state, pertanto, escluse le altre tipologie di spesa, diverse dalle suddette spese di personale che, sebbene riferite ad obbligazioni giuridicamente perfezionate, non possono essere ricomprese tra le spese obbligatorie, tenuto conto di quanto previsto dall comma 15, del citato decreto-legge n. 98 del In ordine alle risorse espunte dalla tabella in parola, si è proceduto altresì ad una più puntuale verifica delle effettive esigenze di carattere obbligatorio. II.2 LA LEGGE DI BILANCIO AMENTO E LA FLESSIBILITÀ NELLA GESTIONE Alla luce delle modifiche apportate dalla normativa di riforma del bilancio dello Stato, è stata effettuata, nel corso del 2011, entrate e delle spese relativi al bilancio di previsione, prodotti dal sistema informativo. Tale non più coerenti con le nuove e diverse modalità di rappresentazione contabile previste dalla normativa, nonché la creazione di nuovi prospetti che hanno reso necessarie ulteriori e diverse elaborazioni contabili. Tali modifiche hanno inciso, oltre che sul bilancio di previsione, anche su tutti gli altri documenti di bilancio, atteso che la medesima struttura anagrafico - contabile assunta dal bilancio di previsione è riproposta, con i relativi contenuti contabili, sui documenti inerenti la legge di assestamento, le note di variazioni ed il rendiconto generale dello Stato. analisi e revisione delle stampe dei documenti contabili relativi al disegno di legge di bilancio di previsione 2012, sono state sviluppati e realizzati: a) di cassa; b) nuovi prospetti riepilogativi in grado di evidenziare, per singolo stato di 21, comma 11, lettera d, della legge n. 196 del 2009); c) alcuni allegati in grado di delle risorse rimodulabili, tra cui il prospetto che evidenzia le autorizzazioni per programma di contabilità e finanza pubblica. Inoltre, per tener conto delle modifiche apportate dalla nuova normativa di riforma comma 11, lettera b, legge n. 196 del 2009, e sono state realizzate attività di analisi e studio proposte Amministrazioni per la formazione del bilancio di previsione 2012, nonché delle schede illustrative dei capitoli r Nel mese di luglio è stata emanata la circolare n. 23 relativa alle previsioni di bilancio 2014, previa attività preparatoria posta in essere nel corso del primo semestre. Inoltre, con la circolare del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato n. 14 del 3 maggio sono state impartite le istruzioni per la predisposizione del 7

12 316 provvedimento di assestamento del bilancio 2011 ed il 30 giugno è stato presentato al 3, comma 1, della legge n. 196 del Particolare importanza, relativamente alla gestione del bilancio, ha assunto la circolare del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato n. 17 del 10 maggio Essa illustra le modalità e i limiti entro cui può essere esercitata la flessibilità amministrativa iniziale delle risorse senza la necessità di ulteriori interventi legislativi. In particolare, con la circolare è stata disporre con decreti del Ministro competente, variazioni compensative di bilancio tra macroaggregato apitolo, tra piani gestionali classificati come oneri inderogabili ovvero II.3 LE NOTE INTEGRATIVE DEL BILANCIO DI PREVISIONE Nell'ambito degli adempimenti richiesti per la definizione della legge di bilancio 2012 e triennale , assumono particolare rilevanza le note integrative al bilancio di previsione, disciplinate dall'art. 21, comma 11, lettera a) della legge di contabilità e finanza pubblica n. 196/2009. Esse rappresentano lo strumento mediante il quale ogni Ministero illustra, in relazione ai programmi di spesa, i criteri di formulazione delle previsioni, gli obiettivi da raggiungere e gli indicatori per misurarli. ra a) della L 196/2009, la Nota Integrativa al bilancio di previsione, per quanto riguarda le entrate, espone i criteri per la previsione delle principali imposte e tasse. Per le spese è articolata in due distinte sezioni: Sezione I- contiene il Piano degli obiettivi correlati a ciascun programma ed i relativi indicatori di risultato, riporta le informazioni relative al quadro di riferimento in cui riferiti a ciascun programma di spesa che le amministrazioni intendono perseguire. Sezione II- è relativa ai programmi e alle corrispondenti risorse finanziarie, illustra il contenuto di ciascun programma di spesa e i criteri di formulazione delle previsioni della spesa per un arco temporale triennale. attribuita a ciascun Centro di responsabilità amministrativa (CDR) delle singole Amministrazioni centrali dello Stato, così come sopracitata legge di riforma contabile, mentre gli Organismi indipendenti di valutazione delle performance (OIV) hanno compiti di coordinamento e di validazione finale. Il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha portato avanti, negli ultimi anni, iniziative volte, per un verso, a sensibilizzare le Amministrazioni centrali dello Stato sull importanza della compilazione delle Note e, per altro verso, a rendere maggiormente espliciti ed uniformi i criteri e gli schemi utilizzati per la formulazione delle stesse

13 317 A questo scopo, in primo luogo, sono state predisposte linee guida e schemi di riferimento per la compilazione delle Note che hanno formato oggetto di appositi allegati alle circolari sulle previsi consentire ai Ministeri di compilare on line le Note di accompagnamento al bilancio di previsione. Le note integrative si caratterizzano per un contenuto innovativo ed hanno un orizzonte di riferimento triennale in coerenza con la triennalizzazione delle previsioni finanziarie prevista dalle nuove disposizioni, rispondendo, così, alla necessità di migliorare la capacità di programmazione delle amministrazioni centrali dello Stato. Le sing trasmessa alle Amministrazioni per il tramite dei coesistenti Uffici centrali di bilancio) in cui sono messe in evidenza criticità e suggerimenti al fine di un miglioramento delle stesse nella successiva fase a Legge di Bilancio., da parte dei referenti delle Amministrazioni centrali, alla Legge di Bilancio, si è provveduto alla pubblicazione sul sito della Ragioneria Generale Note Integrative al bilancio di previsione dello Stato II.4 REVISIONE DEI PROGRAMMI Con la legge n. 196/2009, la struttura Programmi, è stata formalizzata nella cornice legislativa in materia di contabilità e finanza pubblica, al fine di consentire maggiore consapevolezza nelle scelte allocative annuali in relazione alle principali politiche pubbliche da perseguire. la realizzazione di ciascun programma è affidata ad un unico centro di responsabilità del decreto legislativo 30 luglio 1999, n , nel corso del 20 unità organizzative di primo livello responsabili della relativa realizzazione, con riduzione di n. 47 programmi condivisi tra CdR della stessa amministrazione e di n. 7 programmi condivisi tra amministrazioni diverse. Per eliminare le indicate condivisioni in accordo con n. 23 nuovi programmi. Sulla base dei suesposti principi, nel corso del 2011, è stato effettuato un continuo monitoraggio dei Programmi del Bilancio dello Stato e sono state recepite le modifiche particolare, p Tutela della salute, in conseguenza della ristrutturazione organizzativa intervenuta nel corso del

14 318 In conclusione delle attività indicate, i Programmi, per il triennio , sono confermati in numero di 172 e sono specifici di ciascuna Amministrazione, ad eccezione di alcuni programmi trasversali (Indirizzo politico, Servizi ed affari generali per le Amministrazioni di competenza, Missioni militari di pace e Fondi da assegnare). Parallelamente alle modifiche sui Programmi si è proceduto alla puntuale revisione delle Attività sottostanti, che individuano le modalità con cui le Amministrazioni perseguono le proprie finalità come da indicazioni contenute nella circolare MEF n. 23 del 13 luglio II.5 CLASSIFICAZIONE COFOG AI SENSI DEGLI ARTT. 21 E 25 DELLA LEGGE DI CONTABILITÀ E FINANZA PUBBLICA N.196/2009 La legge 196/2009 ha istituzionalizzato la classificazione per Missioni e Programmi quale principale riferimento funzionale del bilancio dello Stato, stabilendo che i Programmi 25, comma 3 che le classificazioni del bilancio si conformino alle classificazioni dei conti nazionali, è stato implicitamente riconosciuto il ruolo rivestito dalla COFOG (Classification of function of government), quale strumento utile ad assicurare una comparabilità delle spese dello Stato con le classificazioni e gli schemi adottati a livello comunitario. sulla realtà della spesa italiana e la seconda, COFOG, derivata da quanto stabilito in sede eur corrispondenze (che possono essere di natura univoca/singola o multipla), ai fini di una trasparente rappresentazione della spesa pubblica. La citata corrispondenza tra i due schemi comma 2, è stata assicurata mediante la specifica attività volta a raccordare i Programmi del bilancio dello Stato 2011 con le Classi della COFOG, realizzata tramite la condivisione dei capitoli che contenevano percentuali di classificazione COFOG prossime allo zero e si è riclassificazione in esame, è stata eseguita la procedura di aggiornamento delle io 2011, al fine di assicurare la conformità delle classificazioni di bilancio ai criteri adottati in contabilità nazionale e dei relativi conti satellite del settore della pubblica amministrazione. Inoltre, in linea con quanto programmato, è stato effett Missioni e Programmi delle Amministrazioni centrali dello Stato. Anno 2012 Ministero della Salute; in particolare, pe Tutela della salute Ministero, in conseguenza della ristrutturazione organizzativa intervenuta nel corso del

15 319 II.6 IL BUDGET TRIENNALE 2012/2014 Il Budget dei costi relativo a ciascuna amministrazione, introdotto ai sensi della legge n. 94 del successivamente disciplinato dal decreto legislativo n. 279 del 1997 con il ilità economica analitica per centri di costo - ha lo scopo di ampliare le informazioni del bilancio finanziario con elementi e dati di tipo economico e di consentire una valutazione degli oneri dei servizi e delle attività prodotte dalle Amministrazioni pubbliche. Con tale strumento si è così voluta accrescere la conoscenza dei fenomeni amministrativi e migliorare, quindi, sia le informazioni alla base delle decisioni di finanza pubblica sia il coinvolgimento e la capacità di rendere conto dei risultati ot Le informazioni che vengono fornite, infatti ponendo in relazione gli obiettivi con le risorse che si prevede di impiegare consentono ai decision makers di conoscere meglio e di qualificare le modalità di utilizzo delle risorse in relazione ai risultati che i responsabili dello svolgimento delle attività amministrative intendono perseguire. La Legge di riforma della contabilità e finanza pubblica, n. 196 del 31 dicembre 2009, ha rafforzato il ruolo della contabilità economica analitica, prevedendo, in primo luogo, che il budget e il consuntivo dei costi costituiscano allegati, rispettivamente, dello stato di previsione della spesa di ciascun Ministero (art. 21) e del Rendiconto generale dello Stato (art. 36). In applicazione della legge di riforma e per rendere coerente temporalmente il processo di programmazione dei costi con quello finanziario sono state introdotte alcune innovazioni nel processo di formulazione del budget e dei relativi strumenti informatici di supporto. Le Amministrazioni, infatti, hanno predisposto il Budget su base triennale ( ), come decretato dalla nuova legge contabile, pianificazione triennale delle politiche, degli obiettivi e delle risorse da utilizzare, formulando le proprie previsioni, basate sul principio della competenza economica, secondo la triplice prospettiva di rappresentazione: struttura (Centro di costo), natura di costo (voci del piano dei conti) e destinazione (Missione e Programma), relativamente a ciascuno dei tre esercizi considerati nel bilancio di previsione. In tal modo, si è voluto favorire un più consapevole dibattito sulle effettive priorità e necessità ed una previsione del bilancio pubblico più flessibile ed orientata ai risultati. In sede di formulazione del budget economico, i titolari dei Centri di Responsabilità amministrativa, responsabili delle risorse finanziarie assegnate ai programmi, hanno coordinato le previsioni economiche in termini di fabbisogni di risorse umane e strumentali dei centri di costo sottostanti e costruito, in coerenza con queste, le previsioni economiche e finanziarie per il triennio di programmazione dei Programmi di competenza, informazioni relative ai costi sostenuti nei periodi precedenti. Le informazioni per la riconciliazione dei costi sono state fornite, distintamente per ciascun anno, dal pertinente Centro di Responsabilità con riferimento agli stanziamenti triennali del bilancio di previsione a legislazione vigente, consolidando in questo modo il ruolo di maggior rilevanza che, già dallo scorso anno, hanno assunto gli utenti referenti dei Centri di Responsabilità.

16 320 Il Budget triennale o precedente, dirette a consentire una maggiore integrazione fra i sistemi informatici e i processi relativi alla contabilità finanziaria ed economica, che hanno condotto all'unificazione ed integrazione del processo relativo all'inserimento e alla trasmissione dei dati previsionali quantitativi del personale per la predisposizione degli allegati al disegno di legge di bilancio relativi alle spese di personale e per la rilevazione degli anni persona necessari alla predisposizione del Budget economico. Le strutture organizzative interessate alla previsione dei costi per il triennio , in particolare, sono state monitorate le attività e i costi di n. 92 Centri di Responsabilità amministrativa e n. 560 Centri di costo delle 13 Amministrazioni centrali dello Stato) e recepiscono le indicazioni della nuova legge di riforma contabile n.196/09, relative a più consona individuazione dei centri di costo, in particolare quelli periferici, conseguenti alle intese intercorse con le amministrazioni centrali a seguito di incontri dedicati a tal fine. Per ciò che attiene allo sviluppo degli strumenti informatici di supporto, con la rilevazione previsionale è stato co vigente normativa in tema di accessibilità dei siti delle Pubbliche Amministrazioni, avviato nel 2010; conseguentemente, tutti gli utenti del portale di contabilità economica hanno al budget triennale II.7 IL RENDICONTO GENERALE DELLO STATO La legge n. 196 del 2009, dispone a giugno. Il Rendiconto generale dello Stato è articolato nelle due distinte parti: il conto del bilancio ed il conto generale del patrimonio. Il conto del bilancio comprende le entrate e le spese, classificate con la medesima analisi utilizzata nel bilancio di previsione del corrispondente esercizio. Al fine di adeguare il documento di consuntivo 2011 alla nuova struttura del bilancio di previsione e renderlo coerente con le modifiche introdotte al bilancio di previsione 2011, è stata svolta una attenta analisi dei prospetti esistenti e sono state individuate le specifiche per la loro rielaborazione. Particolare attenzione è stata posta sugli effetti derivanti delle risultanze della gestione per i singoli piani gestionali. Pertanto, è stato necessario articolare il conto consuntivo in capitoli/piani gestionali, visto che la caratteristica di obbligatorietà della spesa è attribuita non più al capitolo, ma ai singoli piani gestionali sui quali gravano le competenze fisse ed i relativi oneri riflessi. Con riferimento poi al conto del patrimonio, sono stati realizzati nuovi prodotti di sistema sotto forma di prospetti, riguardanti i beni immobili di proprietà dello Stato e nello specifico i beni

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