La riclassificazione del Conto Economico

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1 La riclassificazione del Conto Economico Prof. Fabio Corno Dott. Stefano Colombo Milano-Bicocca University All rights reserved Milano, marzo 2012

2 La riclassificazione del Conto Economico È volta alla determinazione del contributo al reddito d esercizio apportato dalle differenti aree di gestione riflesse nel Conto Economico Vuole porre a evidenza la formazione progressiva del risultato economico 2

3 Le strutture del Conto economico C.E. a sezioni «divise» e «contrapposte» C.E. «scalare» Costi Ricavi Risultato gestione A +/- Risultato gestione B +/- Risultato gestione C +/- Risultato gestione D Risultato di Esercizio 3

4 Il Conto economico a struttura Scalare La struttura scalare del conto economico riclassificato consente l immediata determinazione del risultato di ogni gestione in cui si articola la complessiva attività dell impresa, nonché di risultati intermedi scaturenti dalla somma algebrica dei risultati di diverse gestioni Il punto di partenza sono i ricavi netti di vendita, o il valore della produzione. Seguono gli altri componenti reddituali, in sequenza ordinata, al fine di evidenziare i risultati gestionali e quelli intermedi 4

5 I criteri di riclassificazione dei costi La sequenza nella quale sono esposti i componenti negativi di reddito può ispirarsi a differenti logiche: a) La natura o l origine dei costi (+ oggettiva) (si considera la provenienza dei costi; l attenzione è quindi posta sul rapporto tra impresa e terze economie) a) La destinazione o la funzione dei costi (+ soggettiva) (ci si focalizza sull utilizzo che i beni hanno avuto nell impresa) 5

6 Le gestioni che concorrono alla formazione del risultato d esercizio = Gestione Caratteristica +/- Gestione Accessoria +/- Gestione Finanziaria +/- Gestione Straordinaria +/- Gestione Tributaria (a) (b) (c) (d) (e) (a) + (b) = Gestione Operativa 6

7 a) La Gestione Caratteristica La gestione caratteristica concerne l attività tipica, istituzionale dell impresa, che definisce l essenza del processo di produzione economica, quindi la principale ragione d essere dell impresa, nonché i suoi caratteri distintivi (Per un'azienda tessile - ad esempio - consiste nella produzione di tessuti, nella loro commercializzazione e nell'amministrazione delle risorse destinate a tali attività) Inoltre, per rendere maggiormente chiara le comprensione del reddito, è possibile suddividere li costi e ricavi della gestione caratteristica per «funzioni»: Industriali Amministrativi Commerciali 7

8 b) La Gestione Accessoria (patrimoniale / complementare) La gestione accessoria ricomprende tutte quelle attività che si affiancano stabilmente all attività tipica, pur non rientrandovi Concerne tutti i processi produttivi minori, attivati dall impresa in funzione del principio della convenienza economica (Esempio: la gestione di fabbricati civili, non destinati ad usi strumentali) Comprende tutti gli investimenti estranei all attività tipica, posti in essere: per remunerare temporanee eccedenze di liquidità originatesi dalla gestione caratteristica, in attesa di essere reinvestite nell attività tipica per dotarsi di forme di investimento patrimoniale durature 8

9 La Gestione Operativa (= caratteristica + accessoria) Gestione caratteristica + Gestione accessoria Come già precisato, sono gestioni diverse che si ricollegano ad differenti investimenti. È opportuno distinguere i flussi reddituali in: Reddito Operativo della Gestione Caratteristica (R.O.G.C.) Reddito Operativo della Gestione Accessoria (R.O.G.A.) 9

10 c) La Gestione Finanziaria Il risultato della gestione finanziaria sintetizza il costo dei finanziamenti utilizzati, di origine esterna (capitale di prestito) Enucleare tale risultato dal flusso reddituale della gestione operativa ha senso in quanto consente l evidenziazione del ritorno economico dell attività operativa, a prescindere dalle modalità quali-quantitative e dalle condizioni di raccolta dei finanziamenti Fanno parte dei proventi e degli oneri della gestione finanziaria: gli interessi passivi a fornitori, banche, soci, ecc.; gli interessi attivi da clienti, da società collegate, ecc.; i proventi da partecipazione in altre società; gli utili (o le perdite) sui titoli, le svalutazioni di titoli, 10

11 d) La Gestione Straordinaria Riassume tutti i componenti reddituali: di competenza di esercizi passati che derivano da attività estranee a quella ordinaria che, pur correlandosi ad attività operative, non si configurano come ricorrenti Tali operazioni possono andare sia nella direzione di: Un ampliamento delle dimensioni aziendali (trasformazione della forma giuridica della società, fusione con altre società) Una riduzione della struttura e delle dimensioni (scissione in due o più società), o addirittura nella cessione della società ad altri o nello scioglimento e messa in liquidazione della società. 11

12 e) La Gestione Tributaria Identifica le imposte sul reddito, di competenza dell esercizio, che il Legislatore tributario riconduce all attività economica svolta e alla forma societaria utilizzata Tale gestione si occupa del rapporto tra Impresa e Fisco. 12

13 I risultati reddituali intermedi Ricavi netti di vendita - Costo del venduto = R.O.G.C. (Reddito operativo gest. caratteristica) + / - Risultato della gestione accessoria = R.O.A. (Reddito operativo aziendale) - Risultato della gestione finanziaria = Reddito lordo di competenza + / - Risultato della gestione straordinaria = R.A.I. (Reddito ante imposte) - Risultato della gestione tributaria = R.N. (Reddito netto) 13

14 I risultati reddituali intermedi (English) 14

15 Riclassificazione del Conto Economico: modelli Per quanto riguarda il Conto Economico si propongono i seguenti modelli: a VALORE AGGIUNTO con AGGREGAZIONE FUNZIONALE DEI COSTI a COSTI COMPLESSIVI VARIABILI DEL VENDUTO Con i costi classificati in relazione alla natura dei fattori produttivi cui si riferiscono, si presta alle analisi di produttività L attività d impresa produce ricchezza in termini di reddito e di liquidità? Con i costi classificati in relazione alla loro destinazione alle diverse funzioni aziendali, consente di individuare se e quali sono le aree aziendali efficienti e inefficienti in termini di reddito Come le diverse funzioni aziendali partecipano alla produzione del reddito? Consente di valutare la flessibilità strutturale dell impresa e quindi l impatto sulla redditività aziendale di variazioni dei volumi produttivi o del mix di produzione La gestione d impresa è efficiente, la sua struttura è più o meno elastica e vulnerabile? 15

16 a) Il modello di C.E. a valore aggiunto La riclassificazione del conto economico a valore aggiunto consente di verificare se l impresa produce ricchezza in termini reddituali e, quindi, se essa crea valore Il valore aggiunto rappresenta il maggior valore imputabile al prodotto realizzato rispetto alla sommatoria dei valori dei fattori produttivi acquisiti esternamente da terze economie impiegati per produrlo Il maggior valore, aggiunto attraverso il processo di produzione ai materiali e ai servizi acquistati all esterno, è imputabile ai seguenti fattori: - Il lavoro incorporato nei prodotti - Il consumo dei beni capitali (impianti, macchinari, ) - La remunerazione del capitale finanziario di terzi - Le imposte dirette e la remunerazione del capitale proprio 16

17 a) Il modello di C.E. a valore aggiunto /2 Ricavi per la vendita di beni e servizi Var. Rimanenze prodotti finiti, semilavorati.. Var. Lavori in corso su ordinazione Var. Immobilizzazioni prodotte internamente Altri proventi della gestione tipica (A) = VALORE DELLA PRODUZIONE TIPICA (o caratteristica) Costi per materie prime, sussidiarie e di consumo Costi per servizi Costi per godimento beni di terzi Var. Rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo Altri oneri della gestione tipica (B) = COSTI ESTERNI (C) = VALORE AGGIUNTO (=A- B) (D) Costi del personale (E) = MARGINE OPERATIVO LORDO (=C-D) [Earnings Before Interests Taxes Depreciation and Amortization, EBITDA ] Ammortamenti Svalutazioni Accantonamenti = RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA [Earnings Before Interests and Taxes, EBIT ] +/- RISULTATO DELLA GESTIONE ACCESSORIA = RISULTATO DELLA GESTIONE CORRENTE +/- RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA +/- RISULTATO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA = RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE +/- RISULTATO DELLA GESTIONE DELLE IMPOSTE = REDDITO NETTO 17

18 a) Il modello di C.E. a valore aggiunto /3 Ricavi operativi netti +/- variaz.magazz.semil. e pdt finiti + costi capit.per lavori interni Valore della produzione realizzata nell'es. - consumi materie e similav. Acquisto - costi dei servizi acquistati dall'esterno - altri oneri esterni Valore aggiunto - remunerazione del lavoro - acc.to f.do svalutaz.crediti MOL - ammortamenti R.O.A. - oneri finanziari Risultato lordo di competenza +/- risultato gestione straordinaria Risultato ante imposte - imposte sul reddito d'esercizio Risultato netto di esercizio Può differire dal valore della produzione venduta (ricavi di vendita) a motivo della variazione subita dalle scorte di prodotti finiti e semilavorati e dalle costruzioni in economia realizzate nell impresa. Sottraendo dal valore della produzione quello dei consumi di materiali e servizi acquisiti dall esterno si determina il valore aggiunto: un indicatore della ricchezza lorda prodotta dall impresa, nella quale devono trovare remunerazione tutti gli altri fattori impiegati nella produzione: - Lavoro - Capitale fisso - Mezzi di terzi - Mezzi propri 18

19 a) Il modello di C.E. a valore aggiunto /4 Ricavi operativi netti +/- variaz.magazz.semil. e pdt finiti + costi capit.per lavori interni Valore della produzione realizzata nell'es. - consumi materie e similav. Acquisto - costi dei servizi acquistati dall'esterno - altri oneri esterni Valore aggiunto - remunerazione del lavoro - acc.to f.do svalutaz.crediti MOL - ammortamenti R.O.A. - oneri finanziari Risultato lordo di competenza +/- risultato gestione straordinaria Risultato ante imposte - imposte sul reddito d'esercizio Risultato netto di esercizio Se al valore aggiunto si sottrae il costo del lavoro si ottiene il margine disponibile per il reintegro del capitale fisico consumato nella produzione (ammortamenti), per la remunerazione del capitale finanziario e per il pagamento delle imposte dirette. Tale grandezza rappresenta il Margine Operativo Lordo, definibile come differenza tra ricavi e costi monetari collegati alla sequenza acquisto/trasformazione/vendita. Sottraendo dal MOL i costi non monetari, cioè gli ammortamenti, che costituiscono la quota di beni capitali «consumata» per realizzare la produzione si perviene al Reddito Operativo Aziendale, la quota di risultato che la gestione operativa rende disponibile per la remunerazione del capitale finanziario, proprio o di credito. 19

20 b) Il modello di C.E. con aggregazione funzionale dei costi La riclassificazione del conto economico con aggregazione funzionale dei costi consente di evidenziare le differenti aree gestionali d impresa La riclassificazione dei componenti di reddito avviene per destinazione e non per natura, come nel caso del modello di conto economico a valore aggiunto In particolare, si procede alla scomposizione del risultato operativo della gestione caratteristica (ROGC), suddividendo i relativi componenti negativi di reddito in: Costi afferenti l attività produttiva (costi industriali) Costi afferenti l attività di vendita e distribuzione (costi commerciali) Costi diversi dai precedenti (costi di amministrazione e generali) 20

21 b) C.E. con aggregazione funzionale dei costi /2 1) Ricavi netti 2) Costo industiale del venduto 3) Risultato lordo industriale (1-2) 4) Costi commerciali e distributivi 5) Costi generali e amministrativi 6) Reddito Operativo Gestione Caratteristica (3-4-5) 7) Proventi netti extra gestione caratteristica 8) Reddito Operativo Aziendale (6+7) 9) Oneri finanziari 10)Reddito lordo di competenza (8-9) 11) Componenti straordinari di reddito 12)Reddito ante imposte (10+/-11) 13) Imposte sul reddito d'esercizio 14)Reddito netto La sommatoria di tutti i costi sostenuti per realizzare un certo volume di produzione, tenendo conto della variazione subita dalle rimanenze di magazzino Il flusso reddituale che scaturisce esclusivamente dall attività tecnicoproduttiva la cui analisi consente di giudicare l evoluzione dell efficienza del processo di trasformazione Il modello consente di esprimere giudizi circa le condizioni di efficienza delle aree funzionali dell azienda 21

22 b) C.E. con aggregazione funzionale dei costi /3 «Esempio» (esercizi ) CONTO ECONOMICO 0 12/09 % Var. % 12/08 % Var. % 12/07 % Valore delle vendite ,0 (6,6) ,0 29, ,0 Rettifiche 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Vendite nette ,0 (6,6) ,0 29, ,0 Costi dipendenti ,7 (6,2) ,6 18, ,2 Costi industriali ,1 0, ,5 99, ,1 Costi amministrativi e generali ,1 (31,3) ,8 46, ,8 Costi commerciali ,1 (89,0) ,7 205, ,3 Ammortamenti ,9 (60,2) ,0 (25,2) ,5 Costi operativi ,8 (9,5) ,6 60, ,9 Accantonamenti ,1 (73,6) ,6 (48,3) ,9 Risultato operativo ,0 123, ,9 (32,3) ,2 Ricavi finanziari ,6 (70,6) ,8 204, ,8 Oneri finanziari (1.177) (0,0) 20,6 (975) (0,0) (29,9) (1.392) (0,0) Saldo gest.finanziaria ,5 (71,9) ,8 220, ,7 Risultato competenza ,6 78, ,6 (17,0) ,9 Ricavi extra ,2 178, ,7 608, ,1 Costi extra (3.814) (0,1) (12,1) (4.339) (0,1) (93,5) (66.489) (2,2) Risultato pre tax ,7 88, ,3 9, ,8 IRAP ,8 (13,4) ,8 18, ,9 Imposte anticipate differite 774 0,0 11, ,0 0 0,0 Tasse varie ,8 (12,8) ,9 21, ,9 IRES ,1 (33,2) ,1 (25,5) ,2 Utile (perdita) ,8 102, ,3 8, ,7 22

23 b) C.E. con aggregazione funzionale dei costi /3 «Esempio» (esercizi ) CONTO ECONOMICO 0 12/09 % Var. % 12/08 % Var. % 12/07 % Valore delle vendite ,0 (6,6) ,0 29, ,0 Rettifiche 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Vendite nette ,0 (6,6) ,0 29, ,0 Costi dipendenti ,7 (6,2) ,6 18, ,2 Costi industriali ,1 0, ,5 99, ,1 Costi amministrativi e generali ,1 (31,3) ,8 46, ,8 Costi commerciali ,1 (89,0) ,7 205, ,3 Ammortamenti ,9 (60,2) ,0 (25,2) ,5 Costi operativi ,8 (9,5) ,6 60, ,9 Accantonamenti ,1 (73,6) ,6 (48,3) ,9 Risultato operativo ,0 123, ,9 (32,3) ,2 Ricavi finanziari ,6 (70,6) ,8 204, ,8 Oneri finanziari (1.177) (0,0) 20,6 (975) (0,0) (29,9) (1.392) (0,0) Saldo gest.finanziaria ,5 (71,9) ,8 220, ,7 Risultato competenza ,6 78, ,6 (17,0) ,9 Ricavi extra ,2 178, ,7 608, ,1 Costi extra (3.814) (0,1) (12,1) (4.339) (0,1) (93,5) (66.489) (2,2) Risultato pre tax ,7 88, ,3 9, ,8 IRAP ,8 (13,4) ,8 18, ,9 Imposte anticipate differite 774 0,0 11, ,0 0 0,0 Tasse varie ,8 (12,8) ,9 21, ,9 IRES ,1 (33,2) ,1 (25,5) ,2 Utile (perdita) ,8 102, ,3 8, ,7 23

24 b) C.E. con aggregazione funzionale dei costi /3 «Esempio» (esercizi ) CONTO ECONOMICO 0 12/09 % Var. % 12/08 % Var. % 12/07 % Valore delle vendite ,0 (6,6) ,0 29, ,0 Rettifiche 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Vendite nette ,0 (6,6) ,0 29, ,0 Costi dipendenti ,7 (6,2) ,6 18, ,2 Costi industriali ,1 0, ,5 99, ,1 Costi amministrativi e generali ,1 (31,3) ,8 46, ,8 Costi commerciali ,1 (89,0) ,7 205, ,3 Ammortamenti ,9 (60,2) ,0 (25,2) ,5 Costi operativi ,8 (9,5) ,6 60, ,9 Accantonamenti ,1 (73,6) ,6 (48,3) ,9 Risultato operativo ,0 123, ,9 (32,3) ,2 Ricavi finanziari ,6 (70,6) ,8 204, ,8 Oneri finanziari (1.177) (0,0) 20,6 (975) (0,0) (29,9) (1.392) (0,0) Saldo gest.finanziaria ,5 (71,9) ,8 220, ,7 Risultato competenza ,6 78, ,6 (17,0) ,9 Ricavi extra ,2 178, ,7 608, ,1 Costi extra (3.814) (0,1) (12,1) (4.339) (0,1) (93,5) (66.489) (2,2) Risultato pre tax ,7 88, ,3 9, ,8 IRAP ,8 (13,4) ,8 18, ,9 Imposte anticipate differite 774 0,0 11, ,0 0 0,0 Tasse varie ,8 (12,8) ,9 21, ,9 IRES ,1 (33,2) ,1 (25,5) ,2 Utile (perdita) ,8 102, ,3 8, ,7 24

25 b) C.E. con aggregazione funzionale dei costi /3 «Esempio» (esercizi ) CONTO ECONOMICO 0 12/09 % Var. % 12/08 % Var. % 12/07 % Valore delle vendite ,0 (6,6) ,0 29, ,0 Rettifiche 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Vendite nette ,0 (6,6) ,0 29, ,0 Costi dipendenti ,7 (6,2) ,6 18, ,2 Costi industriali ,1 0, ,5 99, ,1 Costi amministrativi e generali ,1 (31,3) ,8 46, ,8 Costi commerciali ,1 (89,0) ,7 205, ,3 Ammortamenti ,9 (60,2) ,0 (25,2) ,5 Costi operativi ,8 (9,5) ,6 60, ,9 Accantonamenti ,1 (73,6) ,6 (48,3) ,9 Risultato operativo ,0 123, ,9 (32,3) ,2 Ricavi finanziari ,6 (70,6) ,8 204, ,8 Oneri finanziari (1.177) (0,0) 20,6 (975) (0,0) (29,9) (1.392) (0,0) Saldo gest.finanziaria ,5 (71,9) ,8 220, ,7 Risultato competenza ,6 78, ,6 (17,0) ,9 Ricavi extra ,2 178, ,7 608, ,1 Costi extra (3.814) (0,1) (12,1) (4.339) (0,1) (93,5) (66.489) (2,2) Risultato pre tax ,7 88, ,3 9, ,8 IRAP ,8 (13,4) ,8 18, ,9 Imposte anticipate differite 774 0,0 11, ,0 0 0,0 Tasse varie ,8 (12,8) ,9 21, ,9 IRES ,1 (33,2) ,1 (25,5) ,2 Utile (perdita) ,8 102, ,3 8, ,7 25

26 b) C.E. con aggregazione funzionale dei costi /3 «Esempio» (esercizi ) CONTO ECONOMICO 0 12/09 % Var. % 12/08 % Var. % 12/07 % Valore delle vendite ,0 (6,6) ,0 29, ,0 Rettifiche 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Vendite nette ,0 (6,6) ,0 29, ,0 Costi dipendenti ,7 (6,2) ,6 18, ,2 Costi industriali ,1 0, ,5 99, ,1 Costi amministrativi e generali ,1 (31,3) ,8 46, ,8 Costi commerciali ,1 (89,0) ,7 205, ,3 Ammortamenti ,9 (60,2) ,0 (25,2) ,5 Costi operativi ,8 (9,5) ,6 60, ,9 Accantonamenti ,1 (73,6) ,6 (48,3) ,9 Risultato operativo ,0 123, ,9 (32,3) ,2 Ricavi finanziari ,6 (70,6) ,8 204, ,8 Oneri finanziari (1.177) (0,0) 20,6 (975) (0,0) (29,9) (1.392) (0,0) Saldo gest.finanziaria ,5 (71,9) ,8 220, ,7 Risultato competenza ,6 78, ,6 (17,0) ,9 Ricavi extra ,2 178, ,7 608, ,1 Costi extra (3.814) (0,1) (12,1) (4.339) (0,1) (93,5) (66.489) (2,2) Risultato pre tax ,7 88, ,3 9, ,8 IRAP ,8 (13,4) ,8 18, ,9 Imposte anticipate differite 774 0,0 11, ,0 0 0,0 Tasse varie ,8 (12,8) ,9 21, ,9 IRES ,1 (33,2) ,1 (25,5) ,2 Utile (perdita) ,8 102, ,3 8, ,7 26

27 c) Il modello di CE a costi complessivi variabili del venduto La struttura del Conto Economico si basa sulla distinzione tra costi fissi e costi variabili Con riferimento ad un determinato arco temporale, i costi si dicono variabili se variano rispetto alle variazioni del volume della produzione 27

28 c) CE a costi complessivi variabili del venduto /2 1) Ricavi netti 2) Costo complessivo variabile del venduto 3) Margine di contribuzione ai costi fissi (1-2) 4) Costi fissi industriali, commerciali e generali 5) Reddito Operativo Gestione Caratteristica (3-4) 6) Proventi netti extra gestione caratteristica 7) Reddito Operativo Aziendale (5+6) 8) Oneri finanziari 9) Reddito lordo di competenza (7-8) 10) Componenti straordinari di reddito 11)Reddito ante imposte (9+/-10) 12) Imposte 13)Reddito netto È il margine volto alla copertura dei costi fissi aziendali La separazione dei costi variabili da quelli fissi consente un analisi dell efficienza con cui sono utilizzati i fattori produttivi Il confronto tra costi fissi e costi variabili fa si che si possa valutare il grado di elasticità strutturale dei singoli processi produttivi e dell intera combinazione produttiva 28

29 c) CE a costi complessivi variabili del venduto /3 «Esempio» (esercizi ) 0 Analisi della leva operativa 12/09 % Var.% 12/08 % Var.% 12/07 % Fatturato netto % % Costo per acquisti 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Costi variabili industriali ,5-5% ,7 117% ,5 GRADI DI LIBERTA' Costi variabili amministrativi ,6-4% ,5 20% ,8 SUI COSTI VARIABILI Costi variabili commerciali , , ,3 Totale costi variabili ,2-6% ,8 104% ,5 Margine di contribuzione ,8% -7% ,2% 3% ,5% Costi per dipendenti ,7-6% ,6 18% ,2 Costi fissi industriali ,6 16% ,8 59% ,6 Costi fissi amm.vi e generali ,5-38% ,3 55% ,0 LA STRUTTURA FISSA Costi fissi commerciali 0 0,0 #DIV/0! 0 0,0 #DIV/0! 0 0,0 Ammortamenti ,9-60% ,0-25% ,5 Costi fissi ,7-13% ,8 34% ,4 Accantonamenti ,1-74% ,6-48% ,9 Risultato operativo ,0 124% ,9-32% ,2 Gestione finanziaria netta (19.283) (0,5) -72% (68.716) (1,8) 220% (21.464) (0,7) LA GESTIONE PATRIMONIALE Risultato di competenza ,6 78% ,6-17% ,9 Gestione straordinaria ,1 212% ,6-139% (62.422) Imposte (31.898) (0,9) -15% (37.574) (1,0) 13% (33.187) Risultato netto di periodo ,8 102% ,3 9%

30 c) CE a costi complessivi variabili del venduto /3 «Esempio» (esercizi ) 0 Analisi della leva operativa 12/09 % Var.% 12/08 % Var.% 12/07 % Fatturato netto % % Costo per acquisti 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Costi variabili industriali ,5-5% ,7 117% ,5 GRADI DI LIBERTA' Costi variabili amministrativi ,6-4% ,5 20% ,8 SUI COSTI VARIABILI Costi variabili commerciali , , ,3 Totale costi variabili ,2-6% ,8 104% ,5 Margine di contribuzione ,8% -7% ,2% 3% ,5% Costi per dipendenti ,7-6% ,6 18% ,2 Costi fissi industriali ,6 16% ,8 59% ,6 Costi fissi amm.vi e generali ,5-38% ,3 55% ,0 LA STRUTTURA FISSA Costi fissi commerciali 0 0,0 #DIV/0! 0 0,0 #DIV/0! 0 0,0 Ammortamenti ,9-60% ,0-25% ,5 Costi fissi ,7-13% ,8 34% ,4 Accantonamenti ,1-74% ,6-48% ,9 Risultato operativo ,0 124% ,9-32% ,2 Gestione finanziaria netta (19.283) (0,5) -72% (68.716) (1,8) 220% (21.464) (0,7) LA GESTIONE PATRIMONIALE Risultato di competenza ,6 78% ,6-17% ,9 Gestione straordinaria ,1 212% ,6-139% (62.422) Imposte (31.898) (0,9) -15% (37.574) (1,0) 13% (33.187) Risultato netto di periodo ,8 102% ,3 9%

31 Confronto con il Conto Economico Civilistico Il Legislatore civilistico prevede schemi rigidi per la redazione della sintesi reddituale (C.E.) accolta nel bilancio di esercizio Forma espositiva: scalare Classificazione: per natura 31

32 Gli aggregati del C.E. civilistico A) Valore della produzione (+) B) Costi della produzione (-) C) Proventi (+) ed oneri finanziari (-) D) Rettifiche di valore di attività finanziarie (+/-) E) Proventi (+) ed oneri straordinari (-) 22) Imposte sul reddito dell esercizio (-) 23) Utile/perdita dell esercizio (+/-) 32

33 Le aree di gestione evidenziate nel C.E. civilistico Lo schema civilistico distingue la gestione ordinaria (A,B,C,D) da quella straordinaria (E) Non distingue, invece, la gestione caratteristica da quella patrimoniale; non emerge, quindi, il risultato intermedio R.O.G.C. Non evidenzia neppure il R.O.A., in quanto l aggregato differenza tra valori e costi della produzione (A-B) non include i proventi finanziari 33

34 CONTATTI Milano-Bicocca University Via Bicocca degli Arcimboldi, 8 (MI) Tel /7576 Fax Prof. Fabio Corno fabio.corno@unimib.it Dott. Stefano Colombo stefano.colombo@unimib.it Milano-Bicocca University All rights reserved 34

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