Qualsiasi altro intervento parziale come il ricambio periodico dell acqua, non rappresenta da solo un efficace soluzione alternativa.

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1 L ACQUA DELLE PISCINE E DELLE SPA TRATTAMENTI. Il fattore che più differenzia una vasca piena d acqua da una vera e propria piscina è l impianto di trattamento dell acqua che presiede nella sua continua depurazione. Se di disponesse di una sorgente d acqua abbondante, gratuita ed a un temperatura sufficientemente elevata, si potrebbe alimentare qualsiasi piscina con acqua corrente, senza alcun altro accorgimento per una periodica pulizia. Ovvie ragioni economiche e ambientali spingono invece a riempire la piscina o la SPA una volta ed a svuotarla il meno possibile. Il trattamento dell acqua utilizzata nelle piscine e minipiscine ha duplice scopo: Assicurare la qualità chimico/fisica dell acqua. Assicurare la qualità microbiologica. Il trattamento si può eseguire attraverso: Il ricircolo. L aggiunta di additivi. La filtrazione. La disinfezione. Qualsiasi altro intervento parziale come il ricambio periodico dell acqua, non rappresenta da solo un efficace soluzione alternativa. 3-1 RICIRCOLO. Il ricircolo dell acqua ha lo scopo di evitare il suo ristagno ed il suo conseguente inquinamento. Affinché l acqua possa mantenere caratteristiche chimico/fisiche/batteriologice sufficienti, il ricircolo completo dell acqua dovrebbe avvenire in non più di 8 ore. In altri termini, il proporzionamento della circolazione dovrebbe assicurare un prelievo di acqua usata ed una remissione di acqua depurata in modo continuo durante le 24 ore, nella quantità oraria non inferiore a 1/8 del volume dalla vasca. Per avere un termine di paragone con piscine ad uso natatorio, si confrontino i tempi di ricircolo imposti dall Atto di Intesa e riportati in tabella: Vasche per nuotatori : 6 ore Vasche per bambini: 1 ora. Vasche per tuffi. 6 ore. Vasche polifunzionali 6 ore. L acqua di immissione deve quindi affluire nella vasca con una portata di base sufficiente a garantire un opportuno numero di cicli di rinnovo. A questa portata deve sommarsi l integrazione necessaria a compensare le perdite di evaporazione, per sfioro o per altre cause in misura non inferiore al 10% della portata base.

2 3.2 AGGIUNTA DI ADDITTIVI Di seguito vengono riportate le categorie di additivi che possono essere utilizzati nei trattamenti di piscine o SPA. Si tenga presente che le sostanze o i prodotti chimici di seguito si trovano in commercio con denominazioni commerciali diverse a seconda delle ditte distributrici. E opportuno possedere le schede tecniche e di sicurezza di tali prodotti per verificarne il grado di purezza e le modalità di utilizzo. Alghicidi. Le alghe sono organismi unicellulari che si possono moltiplicare e sviluppare rapidamente nell acqua, soprattutto se la sua temperatura è tiepida. Le spore delle alghe si introducono nell acqua della piscina attraverso il vento, la pioggia ecc. L essere umano può essere apportatore di spore e quindi il problema delle alghe può manifestarsi anche in piscine collocate al coperto. Per prevenire lo sviluppo, oltre alla disinfettante è opportuno aggiungere all acqua prodotti antialghe. I prodotti sono: Sali di ammonio quaternario. Solfato di rame. Anche l ipoclorito di sodio possiede discrete proprietà alghicida. Correttori di Ph. Il ph esprime l intensità dell alcalinità ed acidità dell acqua. Convenzionalmente si è stabilito che i valori del ph debbano essere compresi nel seguente intervallo: ph = 7 : acqua neutra. ph < 7 : acqua acida. ph > 7 : acqua alcalina (o Basica) Molteplici possono essere i fattori che alterano i valori del ph all interno della piscina. Ne elenchiamo i principali: La qualità dell acqua di approvvigionamento. L utilizzo di particolari additivi a carattere basico o acido (a tale riguardo è opportuno sempre verificare, come ricordato, le schede tecniche e di sicurezza per accertarsi le caratteristiche del prodotto) Le particelle introdotte con l utilizzo (sporcizia, sudore, creme, urine, ecc.). Il ph ottimale all interno delle piscine o SPA è il seguente: ph =

3 INCREMENTATORI E ABBATTITORI DI DUREZZA La durezza dell acqua rappresenta per convenzione la concentrazione totale di calcio e magnesio. Una durezza insufficiente provoca: Fenomeni di corrosione delle parti metalliche. Fenomeni di erosione sulla superficie della vasca. Una durezza elevata provoca: Torpidità dell acqua. Formazioni di incrostazioni. FLOCCULANTI I flocculanti sono prodotti chimici sia organici (polielettroliti) che inorganici, che aggiunti all acqua permettono l aggregazione di microparticelle presenti nel mezzo acquoso. L aggregazione aumenta il peso delle particelle favorendo la loro precipitazione e la loro filtrazione. 3.3 FILTRAZIONE L aria, i bagnanti e l ambiente circostante introducono continuamente sporcizia nell acqua delle piscine o SPA. Questa sporcizia causa torpidità e si trasforma alimento per alghe e batteri. E pertanto necessario eliminarla con l ausilio di un opportuno impianto di filtrazione. L eliminazione dei crepuscoli e delle particelle solide in sospensione si ottiene facendo passare l acqua contenuta nella vasca attraverso un filtro costituito da un elemento filtrante che può essere costituito da: Sabbia quarzifera. Farina fossile (diatomee) Fibre sintetiche (cartucce) Il sistema filtrante generalmente è racchiuso in un contenitore di plastica, acciaio o vetroresina. Man mano che il filtro lavora, le impurità si depositano nel mezzo filtrante, che tende così ad intasarsi causando una crescente perdita di pressione nel circuito idraulico. Di seguito vengono analizzate le caratteristiche degli elementi filtranti: Filtri a sabbia. L elemento filtrante è costituito da uno strato di cm. di sabbia di quarzo monocristallino al 99, 5 % con granulometria uniforme ed argille completamente assenti, in grado di trattenere tutte le particelle in sospensione fino a un diametro di 20/30 micron. L aggiunta dei flocculanti provoca l aggregazione degli elementi di elementi di dimensioni inferiori e quindi aumenta la capacità filtrante dell elemento. Quando il manometro posto nel filtro, indica un innalzamento ingiustificato della pressione, significa che il filtro è intasato. Ciò dipende da molti fattori, non ultimo dal numero di frequentatori della piscina. Si procede, in questo caso, all operazione di Lavaggio in controcorrente o meglio conosciuto come controlavaggio. Ovviamente si consiglia di non arrivare a questo punto, ma di effettuare periodicamente un azione preventiva programmando l operazione sopraccitata ad intervalli settimanali o addirittura giornalieri, a secondo dell utilizzo della piscina. Si tratta di un operazione semplicissima della durata di pochi minuti che provoca il distacco e l eliminazione delle sostanze trattenute durante il passaggio dell acqua attraverso la sabbia in senso opposto dal basso verso l alto. Filtri a diatomee. La farina fossile o diatomee è un alga cellulare che, fossilizzata, da origine alla polvere di Diatomee, permeabile e porosa nonché dotata di un grande potere filtrante. Introdotta direttamente nel circuito idraulico, va a depositarsi direttamente in strati sottilissimi su appositi supporti realizzati nell apparecchio

4 filtrante e trattiene le impurità fino ad un ordine di 1 5 micron (compresi quindi molte sostanze organiche e batteri). L estrema finezza di filtrazione causa però intasamenti frequenti: ogni 7/10 giorni le Diatomee vanno sostituite, procedendo all arresto della pompa di circolazione ottenendo una precipitazione sul fondo del filtro delle stesse facilitando così un agevole eliminazione. L assenza di apparecchiature per il lavaggio e le dimensioni ridotte dei filtri riducono i costi di questo tipo di impianto, a fronte dell onere del consumo periodico di farina fossile. Filtri a cartucce. Oggi sono comunemente impiegati sia in piscine private di piccole e medie dimensioni e nelle SPA, sia in piscine pubbliche di grandi dimensioni. L acqua viene fatta passare attraverso un tessuto in fibre sintetiche impregnate di resine, racchiuso in una cartuccia intercambiabile, con una finezza di filtrazione media di 20 micron. La durata di una cartuccia varia da 1 2 anni e, una volta intasata, va sostituita, ad eccezione di alcuni modelli recenti per i quali è possibile una pulizia manuale. DISINFEZIONE Qualunque sia la tecnica di filtrazione adottata, la maggior parte dei microrganismi non viene trattenuta e l acqua della piscina risulta igienicamente perfetta solo se sottoposta ad un trattamento chimico di disinfezione. Oltre che sterile, l acqua deve essere anche sterilizzante, cioè contenere una percentuale di disinfettante libero in grado di neutralizzare istantaneamente le possibili fonti i infezione. A questo scopo viene comunemente utilizzato il cloro, il bromo o l ossigeno. Una soluzione ideale ed efficace, consiste nell utilizzo di pastiglie o postiglioni a lenta solubilità che possono mantenere costante la percentuale di disinfezione nell acqua per giorni. La disinfezione a sale nelle piscine è basata sulla produzione di un disinfettante potente ed efficace sfruttando il principio dell elettrolisi dell acqua salata. Esistono in commercio apparecchiature elettroniche in grado di produrre cloro per elettrolisi. La quantità di sale da introdurre in piscina è di 4-5 grammi/litro (l acqua di mare ne contiene grammi litro). Due elettrodi posti in un apposita cella, al passaggio dell acqua producono cloro direttamente in piscina. Questo trattamento sostituisce tutti gli altri prodotti disinfettanti e gli antialghe ed è sensibilmente più monomio come gestione. Si tratta di apparecchi digitali provvisti di : cella autopulente, segnalazione della concentrazione di sale,sicurezza mancanza d acqua, sistema autodiagnostico, segnalazione delle impostazioni, limitazione automatica dell assorbimento. Infine, altri possibili sistemi di disinfezione dell acqua sono i procedimenti elettrofisici come: L ozono, i raggi ultravioletti e gli ioni d argento). IDROLINE Ufficio tecnico

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