MATTONE INTERNAZIONALE PROJECT. WORKSHOP Coopera'on between Member States for the implementa'on of the Direc've on cross border healthcare
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1 MATTONE INTERNAZIONALE PROJECT WORKSHOP Coopera'on between Member States for the implementa'on of the Direc've on cross border healthcare Bruxelles, 26 Febbraio 2013 Ing. Paolo Di Loreto Representative of the Health Commission and Responsible for the Regional Coordination for international and interregional health mobility 1
2 ARGOMENTI TRATTATI Differenze fra i principi alla base dei regolamenti 883/04 e 987/09 e della direttiva 2011/24/UE Analisi dei flussi finanziari della mobilità internazionale al fine di valutare gli effetti prodotti dal recepimento della direttiva 2011/24/UE Esame degli strumenti di regolazione previsti dalla direttiva 2011/24/UE al fine di valutarne l efficacia per il controllo dell impatto sui flussi di mobilità internazionale v Autorizzazione v Criteri di rimborso v Accordi di confine 2
3 Differenze fra i principi alla base dei regolamenc 883/04 e 987/09 e della direkva 2011/24/UE 3
4 I Regolamenti 883/04 e 987/09 sono norme di coordinamento delle legislazioni nazionale volte a garantire il mantenimento dei diritti acquisiti nello Stato di provenienza ed eliminare ogni forma di ostacolo per chi si sposta all'interno dell'unione. L assistenza sanitaria rappresenta un diritto fondamentale garantito dai regolamenti. I regolamenti prendono in considerazione specifiche situazioni e categorie di cittadini 4
5 Situazioni prote?e Temporaneo soggiorno all estero per mocvi diversi dal lavoro Temporaneo soggiorno all estero per mocvi di lavoro Residenza all estero per mocvi di lavoro Residenza all estero per mocvi diversi dal lavoro Trasferimento all estero per cure 5
6 Categorie prote?e assiscc che si recano all estero per turismo studenc lavoratori, pensionac familiari di lavoratori residenc in un paese diverso da quello del lavoratore, familiari di pensionac assiscc che si recano all estero per cure di alta specializzazione. 6
7 DIRETTIVA La direttiva 2011/24/UE è incentrata sulla figura del paziente, definito come una qualsiasi persona fisica la quale chieda di fruire o fruisca di assistenza sanitaria in uno Stato Membro ed è volta quindi ha garantire in primo luogo la libera circolazione La direttiva affronta inoltre altri aspetti dell assistenza sanitaria: Libera circolazione dei professionisti Prescrizioni farmaci e presidi Reti di riferimento europee Valutazione delle tecnologie Sistemi informativi 7
8 FLUSSI DI MOBILITA SANITARIA 8
9 Mobilità Internazionale CATEGORIE DI ASSISTITI crediti debiti assistiti che si recano all estero per turismo studenti, lavoratori, pensionati e familiari a carico assistiti che si recano all estero per cure di alta specializzazione altre tipologie TOTALE
10 Mobilità Internazionale CATEGORIE DI ASSISTITI crediti debiti assistiti che si recano all estero per turismo 91,9% 38,4% studenti, lavoratori, pensionati e familiari a carico assistiti che si recano all estero per cure di alta specializzazione altre tipologie 1,3% 4,5% 3,2% 56,8% 3,7% 0,3% TOTALE 100,0% 100,0% 10
11 Mobilità Internazionale media anni REGIONE CREDITI DEBITI SALDO Piemonte Valle d'aosta Lombardia Prov. aut. Bolzano Prov. aut. Trento Veneto Friuli V. Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Totale Regioni
12 Mobilità Interregionale media anni REGIONE CREDITI DEBITI SALDO Piemonte Valle d'aosta Lombardia Prov. aut. Bolzano Prov. aut. Trento Veneto Friuli V. Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna OPBG ACISMOM Totale Regioni
13 Mobilità Internazionale DEBITI Mobilità Interregionale REGIONE totale pro-capite totale pro-capite Piemonte , Valle d'aosta , Lombardia , Prov. aut. Bolzano , Prov. aut. Trento , Veneto , Friuli V. Giulia , Liguria , Emilia Romagna , Toscana , Umbria , Marche , Lazio , Abruzzo , Molise , Campania , Puglia , Basilicata , Calabria , Sicilia , Sardegna , Totale Regioni ,
14 STRUMENTI DI REGOLAZIONE DELLA MOBILITA SANITARIA 14
15 AUTORIZZAZIONE Può essere soggetta ad autorizzazione preventiva l assistenza sanitaria che: Comporta il ricovero del paziente per almeno una notte Richiede l utilizzo di una infrastruttura sanitaria o di apparecchiature mediche altamente specializzate e costose Richiede cure che comportano un rischio particolare per il paziente o per la popolazione E prestata da un prestatore di assistenza che suscita preoccupazioni quanto a qualità o sicurezza
16 AUTORIZZAZIONE Il sistema di autorizzazione preventiva non può costituire un ostacolo ingiustificato alla libera circolazione dei pazienti L autorizzazione preventiva può essere rifiutata se: Il paziente sarà esposto a un rischio per la sua sicurezza ritenuto inaccettabile Il prestatore di assistenza suscita preoccupazioni quanto a standard di qualità o sicurezza 16
17 AUTORIZZAZIONE L autorizzazione prevencva può essere rifiutata se (concnua): L assistenza può essere erogata sul proprio territorio entro un termine giuscficabile dal punto di vista clinico L autorizzazione prevencva non può essere rifiutata se sono soddisface le condizioni previste dal regolamento 883/2004: 17
18 CRITERI DI RIMBORSO Lo Stato Membro determina a livello locale, regionale e nazionale l assistenza sanitaria per cui una persona assicurata ha diritto alla copertura dei costi e il loro livello di copertura. I costi sono rimborsati o direttamente pagati dallo Stato Membro di affiliazione come se l assistenza sanitaria fosse stata prestata sul loro territorio senza che la copertura superi il costo effettivo. Lo Stato Membro può rimborsare il costo effettivo eccedente il livello di copertura così come può decidere di rimborsare le spese di alloggio e di viaggio o i costi supplementari sostenuti a causa di una disabilità se questi sono sufficientemente documentati.
19 ACCORDI FRA STATI garantire il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini ed al tempo stesso un maggior controllo della spesa, attraverso l erogazione di cure di qualità, erogate in modo appropriato favorire collaborazioni fra gli Stati e in particolare fra le Regioni di confine dei diversi Stati per l utilizzazione ottimale delle strutture sanitarie evitare fenomeni distorsivi indotti da differenze tariffarie e da differenti gradi di applicazione delle indicazioni di appropriatezza definite a livello nazionale Garantire la continuità assistenziale per l assistenza erogata in Stati diversi individuare meccanismi di controllo dell insorgere di eventuali comportamenti opportunistici di soggetti erogatori, volti ad incrementare i volumi di attività a scapito dell appropriatezza. 19
20 CONCLUSIONI La mobilità sanitaria è caratterizzata attualmente da volumi finanziari contenuti. L impatto dovuto al recepimento della direttiva 2011/24/UE potrà essere contenuto utilizzando gli strumenti di regolazione previsti. In particolare possono essere introdotti nella nostra normativa nazionale/regionale modalità di autorizzazione e rimborso che garantiscono i diritti dei pazienti, assicurando criteri di continuità con quanto previsto dai regolamenti 883/04 e 987/09 in particolare per gli assistiti che si recano all estero per cure di alta specializzazione.
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