BUDGET SANIT 24 GIUGNO apportate dalla L. 883/78 che cancellava completamente. il sistema mutualistico e rappresentava a tutti gli effetti

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1 IL DIRETTORE GENERALE BUDGET SANIT 24 GIUGNO 2010 Le profonde trasformazioni nel settore della Sanità apportate dalla L. 883/78 che cancellava completamente il sistema mutualistico e rappresentava a tutti gli effetti la legge di riforma della sanità e l istituzione del SSNL, veniva seguita dal D.lgs. 502 del 1992 che ha ridisegnato il quadro complessivo delle funzioni e delle responsabilità ed ha introdotto criteri e strumenti di gestione a livello aziendale. 1

2 Con le successive modifiche e integrazioni apportate con altri provvedimenti legislativi in particolare il D.lgs. 229 del 1999 si passava dalla gestione affidata ai Comuni attraverso i Comitati di Gestione ad altra figura avente personalità giuridica, autonomia organizzativa, patrimoniale, amministrativa e tecnica la cui gestione veniva assegnata ad un organo monocratico dotato di adeguate e comprovate competenze. E stato proposto lo scorporo degli ospedali di maggiori dimensioni e complessità delle USL e la riduzione di quest ultime e la rideterminazione del finanziamento che per le USL veniva fissato in base alla popolazione residente attraverso una quota parte procapite, mentre per le Aziende ospedaliere tale 2

3 finanziamento veniva rapportato e commisurato alla specificità ed alla complessità delle prestazioni erogate. Veniva sancito il diritto del cittadino di rivolgersi a qualsiasi struttura pubblica o privata per richiedere la prestazione ricorrendone i requisiti. Ha introdotto meccanismi operativi e strumenti amministrativi- contabili tipici delle aziende con obbligo di tenuta della contabilità e la formazione del bilancio secondo le procedure previste dal Codice Civile. Ha fissato la perentorietà del vincolo di pareggio del bilancio, la responsabilizzazione delle Regioni sui livelli di spesa precisando in maniera puntuale che quest ultime ( le Regioni) avrebbero dovuto far fronte con risorse proprie ad eventuali disavanzi di gestione dovuti all erogazione di prestazioni assistenziali 3

4 superiori rispetto a quelli fissati in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Il rapporto di lavoro della dirigenza di natura privatistica e temporanea e subordinando il rinnovo dello stesso alla valutazione dei risultati rispetto agli obiettivi assegnati. Il concreto avvio del nuovo sistema sanitario si può far coincidere con la nomina dei Direttori Generali che ha avuto la generalità della decorrenza dal gennaio Ma sin dall inizio l obiettivo del contenimento della spesa, se fosse stato quello a seguito del riordino del settore, non è stato affatto raggiunto. Nel decennio 1996/2005 la spesa del SSN si è quasi raddoppiata passando da 52 mld a 96 mld di euro con un incremento 4

5 del 53% e l incidenza sul prodotto interno lordo è passata dal 5,2 al 6,8%. Ma questo incremento, anche se abnorme, avrebbe potuto trovare una giustificazione qualora l incremento della spesa avesse trovato riscontro in un adeguato miglioramento e incremento delle prestazioni assistenziali erogate. Fatte queste brevi premesse di carattere generale, è necessario soffermarsi sul particolare problema delle risorse che devono essere messe a disposizione della Direzione Aziendale da parte della Regione per assicurare la gestione e garantire la continuità delle prestazioni assistenziali almeno nei limiti presunti almeno dai LEA - Livelli Essenziali di Assistenza-. 5

6 E qui che ognuno di noi, nella sua qualità e responsabilità responsabile della gestione aziendale deve porre in essere ogni idonea attività e far richiamo alle proprie risorse manageriali per fronteggiare adeguatamente qualsiasi criticità. Nel momento in cui per comunicare con tutti i Paesi del mondo utilizziamo il sistema satellitare o quello della banda larga, non è assolutamente concepibile che un grande ospedale possa essere mortificato attraverso continui tagli di risorse umane ed economiche. Non è sostenibile pensare che solo attraverso la chiusura di posti letto si possano conseguire economie di bilancio. Il problema più importante, quello che incide in maniera sostanziale sulle risorse aziendali, è quello del personale. Sul budget del San Filippo Neri 6

7 incide per oltre l 80%. Con il restante 20% si dovrebbe garantire tutto l altro. Nel mio caso specifico esiste una ulteriore, gravissima criticità rappresentata da due convenzioni esterne con altrettante Case di cura, interamente convenzionate, dove opera personale medico del San Filippo Neri per far fronte a carenza di spazi adeguati all interno dell Ospedale. In questi due presidi sono collocati circa 100 posti letto di medicina e la riabilitazione. Sono bubboni antichi che sottraggono consistenti risorse economiche che si aggirano intorno a euro al mese senza tener conto delle retribuzioni del personale medico. A queste spese, essendo posti per acuti, si aggiungono tutte le attività di trasporto in ambulanza per le prestazioni che devono essere date necessariamente 7

8 dall Ospedale non esclusa l accettazione attraverso il Pronto soccorso. E quindi un continuo andirivieni di ambulanze che percorrono in continuazione distanze tra l Ospedale e le Strutture. Ogni corsa andata/ritorno è di 10 Km circa. Le ambulanze a volte devono avere il medico a bordo. Dopo 40 anni, finalmente il sottoscritto si è accorto che questo andazzo non poteva essere oltre tollerato. Ho presentato un progetto alla Regione, a costo zero, per la costruzione di un ulteriore padiglione per fare rientrare tutti e quindi, eliminare costi per circa 15 milioni di euro l anno ma, ancora non riesco non riesco ad avere una risposta. Preciso a costo zero quindi senza alcun aggravio per la Regione-. Ho la concessione edilizia per costruire mq di superficie. Avrei risolto così tutti i 8

9 problemi dell Azienda ed anche quelli degli Uffici amministrativi compresa la Direzione Generale che sono anch essi dislocati nel complesso di Santa Maria della Pietà e per l affitto pago alla RM/E otre 1 milione di euro l anno Nel privato quando si parla di ristrutturare o di risanare, la prima cosa riguarda il personale. Si licenzia e si assume. Basta trovare forme di incentivazione all esodo e moltissimi problemi si potrebbero risolvere a iniziare da quelli che riguardano le prescrizioni. Nel caso del mio Ospedale le prescrizioni riguardano principalmente il personale infermieristico e medico. Pensate un attimo, quale conseguenza una 9

10 simile situazione, determina sui costi aziendali per far fronte a turni di guardia e notturni. Bisogna ricorrere necessariamente allo straordinario ovvero ai riposi compensativi, forme di spesa che vengono ad aggravare ulteriormente i costi. Ma una situazione di questo tipo potrebbe essere tollerabile se rientrasse nei limiti fisiologici. Ma così non è. Infatti le prescrizioni per le varie categorie si aggravano intorno al 30%. Delle due l una: o i medici competenti sono degli incompetenti, cosa che io assolutamente non penso, o che il 30% dei dipendenti non possano svolgere adeguatamente il proprio lavoro creando di conseguenza notevoli difficoltà nella gestione aziendale. 10

11 In una situazione critica, tutti ci stracciamo le vesti per tagliare gli sprechi, per ridurre i costi e ottimizzare i servizi, se c è qualcuno che presenta un progetto, peraltro già condiviso dal Commissario ad Acta, ma non arriva il via l imput regionale di avvio concreto dei lavori tutto si ferma. E noi continuiamo in giro a dire belle parole e a riempirci la bocca di buone intenzioni, ma senza agire. Nelle attività intraprese per il contenimento dei costi ho tenuto ad allegare una paginetta alla relazione al bilancio consuntivo E inutile che ve la prospetti, ci sono tutte le iniziative che si intende prendere per ridurre il deficit di esercizio per il Ma gli interventi devono essere tempestivi e mirati se si vogliono verificare gli effetti. 11

12 Ci troviamo in una situazione particolare di commissariamento della Sanità regionale e l unica ossessione per i vari Commissari ad acta che si sono succeduti è stata quella di rientrare dall enorme deficit registrato e se ci sono progetti e iniziative concrete finalizzate al contenimento della spesa da parte di qualche azienda, questo viene sistematicamente disatteso. Non basta il taglio dei posti letto come soluzione. Bisogna tagliare le strutture territoriali inutili che sono più dannose che utili e sottraggono risorse alle grandi strutture ospedaliere, ai centri di alta specializzazione che sono in grande sofferenza perché risorse che potrebbero essere destinate a questi centri, vengono distribuite a pioggia su tutto il territorio senza una destinazione programmata e finalizzata. Queste 12

13 strutture sono dannose, ripeto, non solo perché rappresentano uno spreco di pubblico denaro, ma perché sottraggono tempo prezioso a pazienti affetti da gravi patologie che non possono essere curati in strutture intermedie, ma devono raggiungere nel minor tempo possibile le strutture di eccellenza in grado di salvarti la vita. Dr. Domenico Alessio 13

14 Sede Legale: Piazza Santa Maria della Pietà, Roma Tel Fax

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