IPOTESI CONTRATTO INTEGRATIVO D ISTITUTO PER L IMPIEGO DELLE RISORSE FINANZIARIE ED UMANE a.s. 2014/ ECONOMIE a.s. 2013/2014 E PRECEDENTI

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1 LICEO SCIENTIFICO STATALE CLAUDIO CAVALLERI Via G.Spagliardi, Parabiago (MI) Tel Fax C. F Cod.Mecc. MIPS e mail: mips290006@istruzione.it pec: mips290006@pec.istruzione.it sito: IPOTESI CONTRATTO INTEGRATIVO D ISTITUTO PER L IMPIEGO DELLE RISORSE FINANZIARIE ED UMANE a.s. 2014/ ECONOMIE a.s. 2013/2014 E PRECEDENTI Prot. N. 2088/C40 L anno 2015, il giorno 24 del mese di aprile, alle ore 12,00 presso l Ufficio del Dirigente Scolastico, dovendo effettuare la negoziazione integrativa a livello di Istituzione Scolastica di cui all art. 6 del CCNL del comparto scuola 29/11/2007, tra la delegazione di parte pubblica nella persona del D.S. Prof. Luciano F. BAGNATO e i rappresentanti sindacali della delegazione sindacale: RSU Santo D ALOE Giovanni GUIDO Rosella RE SARTO OO.SS... Si procede alla sigla dell Ipotesi di Contratto Integrativo d Istituto anno scolastico 2014/15 IPOTESI DI CONTRATTO INTEGRATIVO PER L UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE PREMESSE GENERALI OBIETTIVI E STRUMENTI 1. Il sistema delle relazioni sindacali d Istituto, nel rispetto dei distinti ruoli, persegue l'obiettivo di contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio. 2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e alla trasparenza dei comportamenti delle parti negoziali nel rispetto dei diversi ruoli e responsabilità del Dirigente scolastico e delle R.S.U. e alla pari dignità anche giuridica dei soggetti (art. 18 comma 6 C.C.N.Q. 7/8/1998) che perseguono l obiettivo di contemperare l interesse dei dipendenti al miglioramento delle condizioni di lavoro, di sicurezza e di crescita professionale in un clima relazionale generale sereno e collaborativo atto 1

2 ad incrementare l efficacia e l efficienza dei servizi, condizione essenziale per la crescita socio-culturale della comunità scolastica. 3. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti istituti: - contrattazione integrativa; - informazione preventiva e esame congiunto; - informazione successiva; - interpretazione autentica. 4. In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell'assistenza di esperti di loro fiducia, anche esterni all istituzione scolastica, senza oneri per la scuola. RAPPORTI TRA RSU E DIRIGENTE 1. Fermo quanto previsto dalle norme di legge in materia di sicurezza sul lavoro, la RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ne comunica il nominativo al Dirigente. Qualora si rendesse necessario, il rappresentante può essere designato anche all interno del restante personale in servizio; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU. 2. Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente Scolastico le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare. 3. Il Dirigente Scolastico concorda con la RSU le modalità e il calendario per lo svolgimento dei diversi modelli di relazioni sindacali; in ogni caso, la convocazione da parte del Dirigente Scolastico va effettuata con almeno cinque giorni di anticipo e la richiesta da parte della RSU va soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto dei termini indicati. 4. Per ogni incontro vanno preliminarmente indicate le materie. ART. 1 CAMPO DI APPLICAZIONE Le norme contenute nella presente ipotesi di C.I. di Istituto si applicano a tutto il personale Docente e ATA in servizio nella Scuola, sia con contratto di lavoro a tempo indeterminato, sia a tempo determinato. La presente ipotesi di C.I., ai sensi dell art. 6, comma 6, C.C.N.L. del 29/11/2007, sarà inviata dal D.S., entro 5 giorni, ai Revisori dei Conti, corredata dalla Relazione Tecnico Finanziaria del D.S.G.A. e dalla relazione illustrativa del D.S., per la prescritta Certificazione di Compatibilità Finanziaria. Successivamente al ricevimento della Certificazione di Compatibilità Finanziaria da parte dei Revisori e, comunque, entro 30 gg. senza rilievi, verrà sottoscritto il CONTRATTO INTEGRATIVO di Istituto. ART. 2 - DECORRENZA E DURATA 1. Il presente contratto, una volta sottoscritto, dispiega i suoi effetti per l anno scolastico e per gli anni successivi, salvo modifiche e/o integrazioni. 2. Quanto stabilito nel presente contratto integrativo s intenderà tacitamente abrogato da eventuali successivi atti normativi e/o contrattuali nazionali, qualora esplicitamente o implicitamente incompatibili. 2

3 3. Il presente contratto, rimane in vigore fino a nuova negoziazione; all inizio di ogni anno scolastico le parti si incontrano per verificare la volontà di confermare o modificare/integrare le norme ivi contenute, in rapporto all evoluzione del contesto normativo e organizzativo. 4. Il presente contratto integrativo d Istituto annulla e sostituisce tutte le precedenti contrattazioni. ART. 3 INTERPRETAZIONE AUTENTICA 1. Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro i dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente l interpretazione della clausola controversa. 2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni. 3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale. TITOLO PRIMO CRITERI E MODALITA' DI APPLICAZIONE DEI DIRITTI SINDACALI ART. 4 ATTIVITÀ SINDACALE: PERMESSI RETRIBUITI E NON RETRIBUITI E INDIZIONE REFERENDUM 1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; il calcolo del monte ore spettante viene effettuato, all inizio dell anno scolastico, dal Dirigente, che lo comunica alla RSU medesima. 2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al Dirigente di norma con almeno due giorni di anticipo. 3. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti, pari ad un massimo di otto giorni l anno, per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale; la comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall organizzazione sindacale al Dirigente 4. Prima della stipula del Contratto Integrativo d istituto, la RSU può indire il referendum tra tutti i dipendenti della istituzione scolastica. 5. Le modalità per l effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del servizio, sono definite dalla RSU; la scuola fornisce il supporto materiale ed organizzativo. ART. 5 - ASSEMBLEE SINDACALI 1. Qualsiasi convocazione di assemblea sindacale, interna o territoriale, indetta dalle OO.SS. e/o R.S.U. deve essere portata a immediata conoscenza di tutto il personale docente e ATA, mediante circolare interna pubblicata sul sito dell Istituto nelle apposite sezioni del Docente e del ATA. I dipendenti sono anche tenuti a comunicare la volontà di partecipare all assemblea, ai fini della 3

4 organizzazione del servizio didattico e del computo delle 10 ore individuali annue concesse per la partecipazione alle assemblee sindacali dal CCNL vigente. La mancata comunicazione entro i termini stabiliti, saranno interpretate dalla direzione come volontà di NON partecipare all assemblea sindacale. 2. La dichiarazione individuale e preventiva di partecipazione alle assemblee è irrevocabile. 2. Copia delle convocazioni di assemblee territoriali esterne deve essere tempestivamente affisse all'albo sindacale della scuola. 4. In occasione di assemblee sindacali che interessino anche il ATA, i servizi minimi dovranno essere garantiti da un collaboratore scolastico e un assistente amministrativo. 5. In caso di mancanza di disponibilità, i servizi minimi dovranno essere garantiti tramite rotazione, con riferimento alla graduatoria d Istituto comprensiva del personale a tempo determinato. ART. 6 - ESERCIZIO DEL DIRITTO DI SCIOPERO Fermo restando le disposizioni della Legge n. 146/90, modificata dalla Legge n. 83/2000, e delle norme del C.C.N.L., si conviene che: 1. La comunicazione di adesione allo sciopero è espressione volontaria (e non obbligo) del lavoratore. 2.Il lavoratore che volontariamente comunica l adesione allo sciopero non può revocare la sua decisione. 3. I servizi indispensabili da garantire in Istituto in caso di sciopero sono unicamente i seguenti: attività riguardanti lo svolgimento degli scrutini ed esami finali (personale docente e ATA) adempimenti necessari per assicurare il pagamento degli stipendi (personale ATA). ART. 7 Criteri di applicazione dei diritti sindacali e determinazione dei contingenti minimi previsti dalla L. 146/90 integrati dalla L. 83/00 GARANZIA DEI SERVIZI MINIMI - Tenuto conto dei seguenti riferimenti normativi: L. 146/90 (indicazione tassativa dei servizi pubblici da considerare essenziali nel comparto scuola) allegato al CCNL del 26/05/99 -accordo sui servizi minimi del 08/10/99- (individuazione prestazioni indispensabili da assicurare in caso di sciopero contingente minimo di personale dispensato dallo sciopero) Accordo Integrativo Nazionale del 08/10/01 (criteri generali tassativi per determinare il contingente minimo) Tenuto conto che la Contrattazione Integrativa di Istituto tra Dirigente Scolastico ed RSU definisce i criteri specifici del contingente minimo di quell Istituto 4

5 PROSPETTO RIEPILOGATIVO NORMATIVA SERVIZI ESSENZIALI CONTINGENTI (accordo nazionale) Qualsiasi esame e scrutini finali Un Assistente amministrativo Un Assistente Tecnico dell area specifica nei casi in cui il tipo di esame prevede l uso dei laboratori Un Collaboratore Scolastico per l apertura e chiusura dei locali scolastici Pagamento stipendi ai supplenti DSGA temporanei Un Assistente Amministrativo Un Collaboratore Scolastico SI CONVENGONO I SEGUENTI CONTINGENTI IN CASO DI SCIOPERO SERVIZI ESSENZIALI CONTINGENTI Scrutini intermedi e finali Esami di Stato, Integrativi, Idoneità Un Assistente Amministrativo area Didattica (Scrutini/Esami) Un Assistente Tecnico dell area informatica Un Collaboratore Scolastico per l apertura e chiusura dei locali Pagamento stipendi ai supplenti temporanei scolastici, vigilanza, centralino DSGA Un Assistente Amministrativo area Contabilità Un Collaboratore Scolastico Il D.S., sentito il DSGA, individua il personale da includere nel contingente minimo, tenendo conto dei nomi di coloro che hanno formato il contingente nei casi precedenti di sciopero, allo scopo di assicurare uniformità di trattamento tra coloro che hanno espresso l intenzione di aderire allo sciopero In caso di adesione totale i nominativi da individuare di volta in volta seguiranno il criterio dell ordine alfabetico IN CASO DI ASSEMBLEA SERVIZI ESSENZIALI Assemblee sindacali, interne o territoriali, indette dalle OO.SS. e/o RSU CONTINGENTI Un Collaboratore Scolastico per l apertura e chiusura dei locali scolastici, vigilanza, centralino 5

6 Il D.S., sentito il DSGA, individua il personale da includere nel contingente minimo, tenendo conto dei nomi di coloro che hanno formato il contingente nei casi precedenti di assemblea, allo scopo di assicurare uniformità di trattamento tra coloro che hanno espresso l intenzione di aderire all assemblea In caso di adesione totale i nominativi da individuare di volta in volta seguiranno il criterio dell ordine alfabetico ART. 8 - ALBO SINDACALE 1. Il Dirigente Scolastico assicura la predisposizione di una adeguata bacheca in funzione di Albo Sindacale, situata nell'atrio della sede e riservata alla esposizione di materiale sindacale. La bacheca conterrà due sezioni: una l Albo sindacale, una la RSU dell Istituto. I materiali relativi ad iniziative sindacali contingenti ed imminenti possono essere esposti anche sulle bacheche destinate alle comunicazioni varie situate nella sala docenti. 2. La R.S.U. ha il diritto di affiggere nelle suddette bacheche materiale di interesse sindacale e del lavoro, in conformità alle legge sulla stampa e senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. La cura della suddetta bacheca, con particolare riferimento alla rimozione delle comunicazioni e dei volantini relativi ad iniziative cronologicamente superate è affidata alla RSU dell'istituto. 3. Stampati e documenti da esporre nella bacheca possono essere inviati anche direttamente dalle Organizzazioni Sindacali di livello territoriale e/o nazionale: in tal caso il Dirigente Scolastico assicura la trasmissione alla RSU per l affissione alla bacheca individuata. 4. Il Dirigente Scolastico assicura la tempestiva trasmissione alle R.S.U. del materiale a loro indirizzato ed inviato per posta, posta elettronica o per fax. 5. Il Dirigente Scolastico si impegna a far istituire sul sito della scuola una bacheca on line con accesso riservato al personale e con trasmissione del materiale da inserire a cura e responsabilità della RSU d Istituto. ART. 9 - AGIBILITÀ SINDACALE 1. Alle R.S.U. è consentito di comunicare con il personale durante l orario di servizio, per motivi di carattere sindacale. E' affidato al senso di responsabilità della RSU il compito di valutare i tempi e i modi più opportuni per evitare inutili interferenze con il lavoro dei docenti e del personale ATA. 2. Per gli stessi motivi, alla R.S.U. è consentito l uso gratuito del telefono (saranno annotati i numeri composti), del fax (saranno annotati i numeri composti), della fotocopiatrice (sarà annotato il n di riproduzioni), nonché l uso del personal computer con eventuale accesso a posta elettronica e reti telematiche; tale PC è stato posizionato nella ex-aula docenti, in tale locale è anche stato posizionato un armadio a cassetti con chiavi per consentire l eventuale raccolta/conservazione del materiale sindacale. 6

7 ART PATROCINIO E DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI 1. Le R.S.U. ed i Sindacati Territoriali, su delega degli interessati, al fine della tutela loro richiesta, hanno diritto di accesso agli atti in ogni fase di qualsiasi procedimento, nel rispetto delle procedure stabilite dalle leggi 241/90 e 15/ Gli Istituti di Patronato Sindacale hanno diritto di accesso agli atti della scuola su tutte le materie previste dalla normativa vigente. 3. Le R.S.U. e i Sindacati Territoriali hanno diritto di accesso agli atti della scuola su tutte le materie, oggetto di informazione preventiva e successiva. ART TRASPARENZA 1. La pubblicazione dei prospetti analitici relativi al Fondo dell istituzione scolastica e ad altre risorse alle quali vengono applicate le stesse normative, indicanti i nominativi, le attività, gli impegni orari ed i relativi compensi, in quanto prevista da precise norme contrattuali in materia di rapporto di lavoro, non costituisce violazione della privacy. 2. Copia dei prospetti viene consegnata alla R.S.U. nell ambito del diritto all informazione. TITOLO SECONDO ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO ART APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008 Per quanto riguarda la sicurezza del personale e degli utenti presenti all interno dell Istituto si fa riferimento alle disposizioni vincolanti del Decreto Legislativo 81/2008 con successive modifiche e integrazioni e al Documento di valutazione dei Rischi agli atti dell Istituto e presente sul sito. I collaboratori scolastici sono stati informati e muniti dei DPI da utilizzare durante l espletamento della loro attività. ART IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) 1. Il RLS è designato dalla RSU al suo interno o tra il personale dell istituto che sia disponibile e possieda le necessarie competenze. Per l anno scolastico 2014/2015 la RSU non comunica alcun cambiamento di nominativo RLS e pertanto rimane confermato nel ruolo di RLS l assistente tecnico signor Angelo Bruzzese, individuato dalla RSU nell a.s. 2011/ Le attribuzioni del RLS sono le seguenti: ha diritto alla formazione prevista dalla normativa vigente; i costi della formazione sono a carico dell Istituto e i tempi della formazione sono considerati, a tutti gli effetti, tempo lavoro. ha libero accesso a qualsiasi luogo della scuola; viene consultato dal Dirigente Scolastico in ordine alla valutazione dei rischi, 7

8 all individuazione, programmazione, realizzazione e verifica delle azioni di prevenzione e protezione e alla designazione di tutti gli addetti alla sicurezza previsti dalla normativa; riceve tutte le informazioni necessarie ad espletare il suo ruolo; ha accesso a tutti i documenti legati alla gestione della sicurezza scolastica; si fa promotore di proposte e portavoce delle istanze avanzate dagli altri lavoratori (e dagli studenti, che negli istituti superiori sono assimilati ai lavoratori) in merito ai problemi connessi alla salute ed alla sicurezza sul lavoro; interagisce con gli altri addetti alla sicurezza scolastica e con le autorità e gli enti competenti; partecipa, assieme ai componenti del Servizio di Prevenzione e Protezione, alle riunioni di programmazione e verifica che il Dirigente Scolastico è chiamato ad indire almeno una volta all anno; ha diritto, per l'espletamento dei suoi compiti, a permessi orari pari a 40 ore considerate tempo di lavoro. PERSONALE DOCENTE TITOLO TERZO ART. 14 MODALITÀ DI SOSTITUZIONE DEI COLLEGHI ASSENTI CON ORE ECCEDENTI 1. Nell impossibilità di fare ricorso a docenti con ore a disposizione, si utilizzeranno, tra i docenti che avranno segnalato la propria disponibilità, nell ordine i seguenti criteri: precedenza ad un docente dello stesso C.d.C.; precedenza ad un docente della stessa disciplina; a parità di condizioni, precedenza al docente con meno ore già effettuate. 2. Nel caso di sostituzione dei colleghi con personale interno, si utilizzeranno prioritariamente le ore a disposizione dal monte ore costituito dai permessi brevi da recuperare entro i due mesi successivi (art. 16, comma 2, CCNL 2007), solo in ultima istanza si ricorrerà ad ore eccedenti retribuite ai sensi delle disposizioni vigenti e nel rispetto dei criteri stabiliti dalla vigente contrattazione integrativa d Istituto e con le precedenze descritte nel comma 1. ART CRITERI PER LA FORMAZIONE CLASSI (già comunicati nell informazione preventiva) 1. Per quanto riguarda la formazione delle classi prime di ogni indirizzo di studi richiesto, si procederà, di norma, sulla base dei seguenti criteri: - pari distribuzione degli alunni appartenenti alle diverse fasce di livello per ottenere classi più omogenee; - pari distribuzione della componente maschile e femminile; - rispetto, nei limiti del possibile, della norma relativa al tetto massimo di alunni in classi con alunni diversamente abili (cfr. Art. 7 del Regolamento sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche); 8

9 - equa distribuzione degli studenti ripetenti in tutte le classi qualora le classi dello stesso indirizzo avranno un numero quasi pari di allievi; 2. Nel caso in cui si dovesse procedere allo smembramento di una classe intermedia, si suggerisce al Consiglio d Istituto di procedere alla sua individuazione sulla base anche dei seguenti criteri da considerare non in ordine gerarchico, ma sulla base del peso di ciascuno di essi nelle diverse situazioni che saranno prese in esame: - numero degli studenti; - numero degli studenti non ammessi alla classe successiva; - eventuali segnalazioni e richieste del Consiglio di Classe; - continuità dei docenti nel Consiglio di Classe. 3. Nel caso in cui risultasse necessario operare una selezione tra le domande d iscrizione a un indirizzo di studio, presentate dagli studenti non promossi, al fine di evitare l eccessivo affollamento di una classe, verrà data la precedenza alle domande degli studenti provenienti dall indirizzo richiesto. ART PERMESSI BREVI 1. Ai sensi dell'art. 16 del CCNL 2007, per particolari esigenze a domanda, sono autorizzati permessi brevi di durata non superiore alla meta dell'orario giornaliero e comunque fino a un massimo di due ore di lezione. 2. I permessi brevi verranno recuperati per sostituzione di docenti assenti con preavviso da parte del Dirigente almeno il giorno precedente la sostituzione e comunque entro il termine di 2 mesi, fatta salva la disponibilità del docente per sostituzioni senza preavviso in caso di necessità dell Istituto. 3. Nei casi in cui non sia possibile il recupero entro la fine dell anno scolastico per fatto imputabile al dipendente, si provvederà a trattenere una somma pari alla retribuzione spettante al dipendente stesso per il numero di ore non recuperate. ART CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI (già comunicati nell informazione preventiva) 1. Fatto salvo il rispetto della normativa vigente, si utilizzeranno, di norma, nell'ordine i seguenti criteri: - continuità didattica; - equa distribuzione dei carichi di lavoro; - equa distribuzione dei docenti di ruolo tra indirizzi e corsi. ART ORARIO DI INSEGNAMENTO 1. Ai sensi dell'art. 28 del CCNL 2007, l'orario di insegnamento viene definito su base settimanale e si articola in massimo 18 ore su non meno di cinque giorni. Eventuali impegni pomeridiani saranno equamente suddivisi tra tutti i docenti, tenendo conto della collocazione oraria delle attività e degli insegnamenti nell'arco della giornata. Eventuali ore eccedenti le 18 saranno attribuite sulla base della normativa vigente, previo consenso sottoscritto dal docente interessato. 2. Per la formulazione dell orario si terrà conto, nei limiti del possibile, dei criteri proposti dal Collegio dei docenti e deliberati dal Consiglio d Istituto. 3. Il D.S. collabora nella commissione che effettuerà la formulazione dell'orario. 9

10 ART ORE ECCEDENTI 1. Ogni docente può eventualmente, se è disponibile, mettere a disposizione fino a sei ore settimanali per l'effettuazione di ore eccedenti l'orario d'obbligo in sostituzione dei colleghi assenti, da retribuire ai sensi delle disposizioni vigenti. 2. La disponibilità va indicata nel quadro orario settimanale e collocata all'inizio o alla fine dell'orario d'obbligo giornaliero, o negli eventuali intervalli dell'orario d'obbligo. Saranno retribuite le ore effettivamente effettuate. 3. Il docente, che ne abbia dato disponibilità, è tenuto ad accettare se avvertito con un giorno di anticipo. 4. Tutte le ore prestate in eccedenza da ciascun docente verranno segnalate alla presidenza tramite un modello da compilare e saranno retribuite. ART PERMESSI RETRIBUITI 1. In applicazione dell'art. 15, comma 2, del CCNL 2007, il D.S. nel concedere i tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari, richiede un'idonea documentazione anche autocertificata mediante dichiarazione personale resa ai sensi e nel rispetto delle leggi vigenti in materia di autocertificazione. 2. Per gli stessi motivi e con le stesse modalità possono essere fruiti i sei giorni di ferie previsti dall art. 13, comma 9, del CCNL Detti permessi devono essere richiesti di norma con almeno tre giorni di preavviso, fatti salvi casi di urgenza imprevista e oggettiva. ART FRUIZIONE DELLE FERIE 1. Ai sensi dell'art. 13, comma 9, del CCNL 2007, la fruizione fino a sei giorni di ferie è consentita senza oneri aggiuntivi ovvero è subordinata alla possibilità di sostituire i richiedenti con personale in servizio e a condizione che non si determinino ulteriori aggravi di spesa. Per le ferie non può essere richiesta alcuna certificazione o autocertificazione. 2. Un uso razionale della richiesta di ferie consente un equo trattamento di tutti i docenti. 3. La mancata concessione dovrà essere comunicata, per iscritto, dal Dirigente Scolastico. Tale comunicazione dovrà essere consegnata almeno tre giorni prima dell'inizio del periodo richiesto. Ai sensi della normativa contrattuale l eventuale diniego dovrà essere sempre motivato. 4. Le ferie vengono chieste di norma cinque giorni prima della fruizione. ART. 22 ORARIO DI SERVIZIO DURANTE I PERIODI DI INTERRUZIONE DELLE LEZIONI 1. Durante tutti i periodi di interruzione dell'attività didattica ("vacanze estive", "vacanze pasquali", periodo 1 settembre - inizio delle lezioni; dalla fine degli scrutini a fine giugno, ecc.), il personale docente è tenuto a prestare servizio solo nelle attività programmate e deliberate dal Collegio dei docenti e durante le prove scritte degli Esami di Stato qualora non impegnati nelle stesse Commissioni d Esame. 10

11 2. Tali attività sono calendarizzate nel Collegio di inizio anno scolastico. Nei medesimi periodi possono essere programmati corsi di recupero per gli studenti con debito formativo, sempre sulla base della disponibilità dei docenti e della disponibilità delle risorse finanziarie. ART FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 1. La fruizione da parte dei docenti di cinque giorni nel corso dell'anno scolastico per la partecipazione ad iniziative di formazione e di aggiornamento con l'esonero dal servizio, è concessa prioritariamente per attività di formazione previste dal Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione coerenti con il contenuto delle attività previste nel Piano dell'offerta Formativa. 2. L'iniziativa di formazione in servizio e/o aggiornamento deve essere promossa e gestita dal Liceo Cavalleri di Parabiago (MI) o da altre Istituzioni scolastiche con particolare riferimento alle Istituzioni collegate con il Liceo Cavalleri da accordi di rete finalizzati alla formazione, dall'amministrazione centrale e periferica, da soggetti accreditati per la formazione presso il MIUR o l USR per la Lombardia. 3. Qualora per lo stesso periodo o corso di formazione vi siano più richieste di partecipazione in tutto o in parte coincidenti, che non permettono di garantire il normale svolgimento delle attività di insegnamento, secondo l'orario delle lezioni in vigore, si darà priorità nell'ordine: a) ai docenti che devono completare attività di formazione iniziate nell'anno scolastico precedente; b) ai docenti che nell' anno scolastico non hanno fruito di permessi per la formazione; c) ai docenti che negli ultimi tre anni hanno fruito di un minor numero di ore per attività di formazione; d) ai docenti che chiedono di partecipare ad attività formative necessarie per lo svolgimento di progetti inseriti nel POF; e) ai docenti che chiedono di partecipare ad una attività formativa con ricaduta diretta sulla loro didattica disciplinare; f) ai docenti che chiedono di partecipare ad attività coerenti con gli obiettivi formativi prioritari regionali indicati dal CRI. 4. Si prende atto che gli aspetti relativi al numero dei giorni fruibili per la formazione e alle modalità della fruizione sono regolamentati dall'articolo 64 del CCNL La domanda di partecipazione alle attività formative deve essere presentata al dirigente scolastico, di norma, almeno cinque giorni prima dell'inizio dell'attività stessa. Entro tre giorni dalla presentazione della domanda, il dirigente scolastico risponde con il rilascio dell'autorizzazione o con un eventuale motivato diniego. Eventuali eccezioni alla norma saranno valutate, singolarmente, dal dirigente scolastico. 6. Al rientro in sede il docente è tenuto a presentare alla segreteria amministrativa l'attestato di partecipazione o l autocertificazione sostitutiva dell attestato ed è tenuto alla compilazione del modello previsto dal sistema qualità della scuola. 7. Si affida alla responsabilità del docente che ha fruito dell'attività formativa la scelta della modalità con cui socializzare le acquisizioni dell' esperienza di formazione nell' organo Collegiale maggiormente interessato (Collegio docenti, Consiglio di classe, gruppo di materia, gruppo di progetto...). 11

12 ART ORARIO RIUNIONI 1. Il giorno delle riunioni collegiali (Collegio docenti-riunione per materia) di norma è il martedì. 2. Le ore che eccedono le 40 ore annue per riunioni di collegio e informazioni alle famiglie sui risultati degli scrutini sono retribuite 3. I docenti con cattedra articolata su un numero di classi superiore a 6, che in base alle riunioni dei consigli di classe previste abbiano un impegno di molto superiore a 40 ore sono esonerati dal dirigente scolastico da alcune riunioni in modo che il loro impegno non superi le 40 ore. 4. Le riunioni avranno inizio alle ore 14.45/15,00. L orario potrà essere modificato qualora vi sia il parere favorevole all unanimità dei docenti partecipanti alle riunioni. ART COMPLETAMENTO ORARIO I docenti a tempo indeterminato con cattedra inferiore a 18 ore completano l orario obbligatorio in queste attività elencate in ordine di priorità: - ore di sorveglianza /assistenza allo studio/materia alternativa degli alunni non avvalentesi dell IRC; - sostituzione di colleghi assenti (con disposizioni inserite nell orario di servizio). ART. 26 FLESSIBILITÀ ORARIA INDIVIDUALE 1. Un docente può chiedere al Dirigente Scolastico di scambiare le ore di lezione con un altro docente della stessa classe nell arco della stessa giornata o anche di giornate differenti della stessa settimana senza che ciò comporti a nessuno dei docenti coinvolti la fruizione di giorni liberi. 2. Considerato che le risorse economiche per la sostituzione dei colleghi assenti non sono sufficienti viene costituita una banca ore grazie alla quale un docente che ha prestato ore eccedenti potrà, al posto del pagamento, usufruirne con permessi orari. PERSONALE ATA TITOLO QUARTO ART. 27 CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE ATA AI PLESSI E AI DIVERSI REPARTI/COMPITI 1. I criteri di organizzazione del lavoro del personale ATA devono essere finalizzati a garantire l efficienza, l efficacia e l economicità del servizio offerto. 2. La ripartizione delle mansioni viene effettuata in modo equo fra personale risultante in organico. Nell assegnazione delle mansioni saranno tenuti presenti i seguenti criteri: 3. Profilo collaboratori scolastici: - richieste di variazioni di incarico espresse per iscritto entro il 30/6 dell anno scolastico precedente, per il personale a tempo indeterminato. In caso di concorrenza di più lavoratori per lo stesso reparto/compito: 12

13 - anzianità di ruolo purché venga garantita la rotazione negli anni. 4. Profilo assistenti tecnici: - richieste di variazioni di incarico espresse per iscritto entro il 30/6 dell anno scolastico precedente, per il personale a tempo indeterminato. In caso di concorrenza di più lavoratori per lo stesso reparto/compito: - possesso di competenze certificate in relazione ai compiti; - numero anni di esperienza per aver svolto specifica mansione. 5. Profilo assistenti amministrativi: - richieste di variazioni di incarico espresse per iscritto entro il 30/6 dell anno scolastico precedente, per il personale a tempo indeterminato In caso di concorrenza di più lavoratori per lo stesso reparto/compito: - possesso di competenze certificate in relazione ai compiti; - numero di anni di esperienza nella specifica mansione; - rotazione. ART PIANO DELLE ATTIVITÀ 1. Il Piano delle attività del personale ATA viene predisposto dal Direttore dei servizi generali e amministrativi all inizio dell anno scolastico, a norma dell art. 53 comma 1 del CCNL Il Direttore SGA formula, all'inizio dell'anno scolastico, una proposta di piano dell'attività inerente le modalità di svolgimento delle prestazioni del personale ATA. Il dirigente scolastico, verificatane la congruenza rispetto al POF e dopo avere espletato le procedure relative alla contrattazione di istituto con le RSU, adotta il piano delle attività. Una volta concordata un'organizzazione dell'orario di lavoro questa non potrà subire modifiche, se non in presenza di reali esigenze dell'istituzione scolastica e previo un nuovo esame con la RSU. 3. Il Piano dovrà essere formulato nel rispetto delle finalità e degli obiettivi della scuola contenuti nel Piano dell Offerta Formativa deliberato dal Consiglio di Istituto e dovrà contenere la ripartizione delle mansioni fra il personale in organico, l organizzazione dei turni e degli orari, la proposta di chiusura della scuola nei giorni prefestivi, la tipologia degli Incarichi Specifici e quant altro necessario all organizzazione del lavoro. 4. Nell organizzazione del lavoro non devono essere comprese le esigenze derivanti dalla concessione in uso di locali scolastici ad enti o privati, in quanto dette necessità sono a carico del soggetto concessionario. 5. Il Dirigente Scolastico presenta in appositi incontri con le R.S.U. le proposte delle attività rispetto al POF e ne fornisce copia ai delegati sindacali per la sottoscrizione dell apposito contratto integrativo, come previsto dall art. 6 del CCNL Dopo la sottoscrizione, il Piano sarà affidato dal Dirigente Scolastico al Direttore SGA per l attuazione; il Direttore SGA individuerà il personale a cui assegnare le mansioni, i turni e gli orari, sulla base dei criteri indicati nel presente contratto, sulla base degli orari di apertura e chiusura della scuola deliberati dal Consiglio d Istituto e disporrà l organizzazione del lavoro con lettere di incarico individuali protocollate, contenenti gli impegni da svolgere per tutto l anno scolastico. 13

14 7. Il prospetto generale analitico con l indicazione di mansioni, turni e orari, assegnati a ciascuna unità di personale sarà pubblicato sulla sezione del sito ATA ; copia del prospetto sarà consegnato ai delegati sindacali che sottoscrivono il contratto. 8. Durante l anno scolastico le disposizioni giornaliere di lavoro saranno effettuate dal Direttore SGA, da cui dipende direttamente il personale ATA a norma della Tabella A relativa ai profili professionali allegata al CCNL 2007; al personale ATA, in caso di spostamento per vigilanza su piani/reparto/mansioni/sede diversi da quello di assegnazione, sarà consegnato un ordine di servizio scritto. ART RIPARTIZIONE DELLE MANSIONI 1. La ripartizione delle mansioni viene effettuata in modo equo fra il numero del personale risultante in organico. Al personale dichiarato parzialmente inidoneo a svolgere le proprie mansioni per motivi di salute saranno assegnati solo i lavori che potrà effettuare in base alla certificazione della commissione medica collegiale e all eventuale certificazione integrativa del medico competente; gli altri lavori verranno assegnati ad altro personale disponibile, dietro compenso a carico del fondo dell istituzione scolastica. Nel caso in cui non vi sia personale disponibile, i lavori verranno ripartiti in modo equo tra tutto il personale, a cui sarà riconosciuto un compenso che sarà determinato annualmente, compatibilmente con le risorse finanziarie del fondo dell istituzione scolastica a disposizione per ogni anno scolastico. 2. Nell assegnazione delle mansioni deve essere tenuto presente il criterio della rotazione sulla base della disponibilità e delle attitudini del personale; la continuità nell espletamento dei compiti dei settori interessati sarà garantita con lo scambio di informazioni e di conoscenza professionale del personale coinvolto nella rotazione. Nella riunione di inizio anno scolastico verrà concordato se attuare la rotazione e con quali modalità. 3. In caso di esigenze straordinarie (es. allagamenti palestra o scantinati, assenza di personale, ecc.) il Direttore SGA distribuirà il lavoro in modo equo tra tutto il personale. 4. Ogni unità di personale dovrà garantire la presenza sul posto di lavoro assegnato. ART TURNI E ORARI DI LAVORO ORDINARI a. modalità organizzative 1. Nell assegnazione dei turni e degli orari saranno tenute in considerazione le eventuali richieste di orario flessibile in base all art. 53 comma 2/a del CCNL 2007, motivate con effettive esigenze personali o familiari; le richieste verranno accolte se non determineranno disfunzioni di servizio. In caso di più richieste concorrenti e di parità di condizioni, per la garanzia del servizio, verrà adottato il criterio della rotazione. 2. Nei vari turni sarà assegnato prioritariamente il personale in base alla disponibilità individuale e alla professionalità necessaria durante il turno in considerazione. 3. Su richiesta degli interessati, motivata da esigenze personali o familiari, il Direttore SGA può autorizzare lo scambio giornaliero del turno di lavoro. 14

15 4. I turni e gli orari di lavoro giornalieri assegnati a ciascun dipendente saranno definitivi per tutto l anno scolastico e non sono modificabili in caso di assenza dell interessato; ciò comporta che eventuali assenze, effettuate per qualsiasi motivo, non determineranno crediti o debiti di orario da parte dell interessato, in quanto si tratta di normali assenze in normali giornate di lavoro. 5. Per l a.s. 2014/15 nei periodi in cui si svolgono gli scrutini periodici e gli Esami di Stato sarà possibile operare la modifica degli orari di servizio del personale ATA; in tale modifica viene anche contemplato il servizio su sei giorni al fine di poter espletare le attività previste dagli Esami di Stato 6. Per l a.s. 2014/15 nei periodi in cui si svolgono i Consigli di Classe Ordinari al fine di non superare l orario massimo giornaliero consentito dalle normative vigenti (nove ore), i Collaboratori Scolastici che effettueranno il secondo turno, a necessità della Scuola, posticiperanno di un ora il loro ingresso in servizio. 7. Dal 01/09/2015 nei periodi in cui si svolgono gli scrutini periodici, i Consigli di Classe ordinari, i Collegi Docenti e gli Esami di Stato sarà possibile operare la modifica degli orari di servizio del personale ATA necessaria per l effettuazione delle Attività programmate ad inizio anno scolastico e pertanto i comma 5 e 6 precedenti non avranno più validità. 8. Nei periodi di sospensione delle attività didattiche, corrispondenti alle vacanze natalizie, pasquali e estive, salvaguardando i periodi di svolgimento degli scrutini e degli esami e quelli in cui siano previste attività programmate dagli organi collegiali e/o lavori programmati dall Amministrazione Provinciale, il personale ATA effettuerà il turno antimeridiano qualora l attività di pulizia possa essere effettuata in tale orario, altrimenti anticiperà l inizio del turno pomeridiano per consentire l espletamento del servizio di pulizia. b. pausa 1. Il lavoratore che effettua la pausa può rimanere anche sul proprio posto di lavoro. 2. In caso di prolungamento dell orario di servizio per esigenze programmate - quali consigli di classe, riunioni collegiali, Open Day, etc. il dipendente dovrà effettuare la pausa prevista dalla normativa vigente. 3. In deroga a quanto previsto dall art. 51, comma 3, CCNL 2007, a domanda, l interessato può chiedere di effettuare una pausa fino a 30 minuti anche in caso di orario di lavoro pari a 7 ore e 12 minuti. c. ritardi 1. Il ritardo sull orario di ingresso non potrà avere carattere abitudinario quotidiano. 2. Se il ritardo è inferiore a trenta minuti può essere recuperato anche lo stesso giorno, a discrezione dell interessato, prolungando l orario di uscita, con richiesta verbale al DSGA. 3. Se il ritardo è superiore a trenta minuti sarà recuperato entro l ultimo giorno del mese successivo in base alle esigenze di servizio, con richiesta scritta al Direttore SGA. d. permessi orari e recuperi 1. I permessi orari, richiesti per iscritto, saranno concessi nel limite massimo di tre ore anche al personale con contratto a tempo determinato. 2. I permessi saranno autorizzati dal Direttore SGA. Non occorre motivare e documentare la domanda. 15

16 L eventuale rifiuto o riduzione della concessione sarà comunicato per iscritto, specificando i motivi in modo preciso (non generico) e può avvenire solo per gravi e non rinviabili esigenze di servizio. 3. Eventuali imprevisti prolungamenti della durata del permesso concesso saranno calcolati nel monte ore complessivo. 4. Il recupero con ore di lavoro, da effettuare entro i due mesi successivi e comunque non oltre l anno scolastico in corso, avverrà in giorni o periodi di maggiore necessità di servizio stabiliti dal Direttore SGA. e. rilevazione e accertamento orario di lavoro 1. La presenza di tutto il personale ATA viene rilevata con un sistema automatico (timbratura con badge). 2. Gli atti dell orario di presenza sono tenuti dal Direttore SGA o dall Assistente Amministrativo individuato dal Direttore SGA. 3. L accertamento delle presenze viene effettuato mediante controlli obiettivi e con carattere di generalità. f. permessi per motivi familiari o personali 1. I giorni di permesso per motivi personali o familiari, previsti dal CCNL 2009, di norma devono essere chiesti almeno 3 giorni prima. In casi eccezionali possono essere richiesti anche lo stesso giorno. 2. I permessi per esigenze personali e familiari, documentati o autocertificati mediante dichiarazione personale resa ai sensi e nel rispetto delle leggi vigenti in materia di autocertificazione, vengono comunque concessi. g. criteri per la fruizione dei permessi legge 104/92 e 183/2010 Fermo restando l esercizio del diritto regolamentato dalle norme di legge, qualora la richiesta di utilizzo contemporaneo dei permessi non garantisse il regolare servizio verranno applicati i seguenti criteri : 1) si concorderà con gli interessati una diversa collocazione temporale dei permessi; 2) in subordine sarà valutata la richiesta in funzione della priorità della domanda. h. informazione Il riepilogo dei crediti o debiti orari di ogni dipendente, risultante dagli orari ordinari, dai permessi orari e relativi recuperi e dalle ore eccedenti da recuperare, sarà contenuto in un prospetto riepilogativo generale, esposto nello spazio destinato alla rilevazione dell orario di lavoro entro 10 giorni dal termine di ogni trimestre (10 dicembre, 10 marzo, 10 giugno, 10 settembre). Entro gli stessi termini sarà fornito il riepilogo delle ore eccedenti da retribuire con il fondo dell Istituzione. i. apertura scuola L apertura della scuola sarà determinata con apposita delibera da parte del Consiglio d Istituto. Per l a.s. 2014/15 la proposta è di tenerla aperta da lunedì a venerdì dalle ore 7.33 alle ore L apertura della scuola è garantita dai collaboratori scolastici, secondo i turni di servizio definiti nel Piano di lavoro. 16

17 ART ORE ECCEDENTI 1. Le ore eccedenti necessarie, autorizzate dal Direttore SGA, saranno effettuate prioritariamente dal personale che si renderà disponibile; l interessato dichiarerà la propria preferenza per la retribuzione con compenso a carico del fondo di istituto, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, o per il recupero con riposi compensativi. 2. Il recupero delle ore eccedenti con riposi compensativi avverrà su richiesta degli interessati in giorni o periodi di minor carico di lavoro. 3. Alle ferie estive non possono essere aggiunti più di 6 giorni di riposo compensativo. 4. in caso di impegno nei giorni festivi per le elezioni di organi collegiali, il lavoratore avrà diritto su richiesta al riposo compensativo di una giornata (vedi O.M. 215). 5. Le giornate di riposo, cumulate oltre l anno scolastico di riferimento e da usufruire entro e non oltre il 30 novembre (art. 54 comma 5, CCNL 2007), sempre compatibilmente con le esigenze di funzionalità dell istituzione scolastica, non potranno essere superiori a due. Nel caso in cui nessun dipendente sia disponibile ad effettuare ore eccedenti, le stesse saranno ripartite in modo omogeneo fra tutto il personale con il criterio della rotazione in ordine alfabetico, con esclusione di coloro che si trovano in particolari situazioni previste dalle leggi 1204/71, 903/77, 104/92. ART CHIUSURA PREFESTIVI 1. Il Direttore SGA proporrà nelle riunioni con il ATA, sulla base della sospensione delle attività didattiche inserite nel calendario scolastico deliberato dal Consiglio d Istituto, eventuali chiusure prefestive; solo le giornate che vedranno il consenso di almeno 2/3 (due terzi) di tutto il personale ATA saranno considerate chiusure prefestive. 2. Ogni anno scolastico, nell ambito del piano delle attività, saranno proposti alcuni giorni di chiusura prefestiva (soprattutto in occasione di ponti ) da determinare sulla base del calendario scolastico deliberato dal Consiglio di Istituto. 3. La chiusura della scuola nei giorni prefestivi sarà operante dopo la relativa delibera del Consiglio di Istituto. 4. Il recupero delle ore da effettuare per i prefestivi, da parte del personale che non abbia chiesto ferie, festività soppresse o recupero di ore eccedenti già svolte, avverrà per sopperire alla maggiore necessità di servizio, secondo le modalità e i criteri che saranno definiti nel corso della riunione con il personale ATA all inizio dell anno scolastico. ART FERIE E FESTIVITÀ SOPPRESSE 1. Le richieste di ferie e festività soppresse saranno autorizzate dal Direttore SGA su delega del Dirigente Scolastico. 2. Le richieste per il periodo estivo devono essere presentate entro il 31 marzo; subito dopo sarà predisposto il piano delle ferie e festività soppresse tenendo in considerazione quanto segue: a) dal termine delle attività didattiche, compreso il termine della conferma delle iscrizioni e degli esami di stato, alla terzultima settimana del mese di agosto, il 17

18 funzionamento della scuola sarà garantito con la presenza di n. 1 assistente amministrativo ed 1 reperibile in caso di necessità, n. 2 collaboratori scolastici; b) nel caso in cui tutto il personale di una qualifica richieda lo stesso periodo, sarà modificata la richiesta del/i dipendente/i disponibile/i. In caso di mancanza di disponibilità, si mirerà ad assicurare una rotazione rispetto ai periodi di ferie fruiti nei due anni scolastici precedenti, dando la precedenza nella scelta del periodo di ferie al personale in servizio nell Istituto negli ultimi due anni scolastici. c) le richieste saranno autorizzate entro il 15 aprile. 3. L eventuale variazione del piano, anche per evitare danni economici al lavoratore, può avvenire solo per gravissime e motivate (per iscritto) esigenze di servizio; altrettanto vale in caso di richiesta del lavoratore per esigenze personali o familiari. 4. Le ferie e le festività soppresse devono essere fruite entro il 31 agosto. 5. Le ferie eventualmente non godute entro il 31 agosto, per motivi accettati dal dirigente scolastico in base alle esigenze di servizio, dovranno essere fruite dal personale a tempo indeterminato, per un massimo di 8 giorni, entro il 30 aprile dell anno scolastico successivo. 6.La richiesta di ferie durante l attività didattica sarà valutata di volta in volta. ART NOMINA SUPPLENTI 1. Per i posti vacanti si provvede subito alla nomina di personale supplente in attesa dell arrivo dell avente diritto. 2. In caso di supplenze per assenze temporanee durante le attività didattiche, si procede nel modo seguente: Per l assenza di un Collaboratore Scolastico fino a cinque giorni il Direttore SGA affiderà la vigilanza e la chiusura delle aule durante il turno antimeridiano al collega di piano qualora abbia segnalato la disponibilità ad effettuare la sostituzione dei colleghi assenti nell intensificazione del proprio impegno, mentre le pulizie da effettuare nel turno pomeridiano saranno affidate ad un collega disponibile a prestare ore di straordinario; Per l assenza di un Collaboratore Scolastico superiore a cinque giorni, verrà attivata la procedura di nomina del supplente a partire dal ricevimento del certificato medico qualora l assenza sia dovuta a motivi di salute. Per l assenza di un Assistente Tecnico fino a sette giorni la sostituzione avverrà da parte del collega della stessa area o dell area affine, tale sostituzione sarà riconosciuta con l intensificazione del proprio impegno qualora abbia segnalato la disponibilità ad effettuare la sostituzione dei colleghi assenti; Per l assenza di un Assistente Tecnico superiore a sette giorni, verrà attivata la procedura di nomina del supplente a partire dal ricevimento del certificato medico qualora l assenza sia dovuta a motivi di salute e qualora la sostituzione non sia ritenuta dai colleghi più impegnativa dell assenza stessa. Per l assenza di un Assistente Amministrativo fino a sette giorni la sostituzione avverrà da parte del collega dello stesso settore o del settore affine, tale sostituzione sarà riconosciuta con l intensificazione del proprio impegno qualora abbia segnalato la disponibilità ad effettuare la sostituzione dei colleghi assenti; 18

19 Per l assenza di un Assistente Amministrativo superiore a sette giorni, verrà attivata la procedura di nomina del supplente a partire dal ricevimento del certificato medico qualora l assenza sia dovuta a motivi di salute e qualora la sostituzione non sia ritenuta dai colleghi più impegnativa dell assenza stessa ART RICEVIMENTO DEL PUBBLICO 1.Gli orari di apertura al pubblico e al personale interno degli sportelli degli uffici di segreteria saranno concordati annualmente dall Ufficio di Segreteria e dal DSGA e saranno poi proposti dal Dirigente Scolastico al Consiglio d Istituto per l opportuna delibera. L orario di ricevimento sarà affisso all albo e pubblicato sul sito dell Istituto 2. Il personale docente che in relazione al proprio orario delle lezioni è impedito a rivolgersi agli sportelli nei suddetti orari e che ha necessità personali o di lavoro urgenti non rinviabili, può accedere agli sportelli fino a 15 minuti dopo il termine del proprio orario di lezione. 3. I delegati sindacali, per attività di patrocinio e accesso agli atti personali degli interessati, e per accesso agli atti della scuola su tutte le materie oggetto di relazioni sindacali, possono rivolgersi agli sportelli fino a 15 minuti dopo il termine degli orari di ricevimento. ART. 36 AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA 1. La partecipazione alle attività di aggiornamento sarà favorita tenendo in considerazione, in successione, i seguenti criteri: - precedenza per chi è impegnato nel settore di lavoro oggetto del corso; - precedenza per chi deve completare un percorso già iniziato; - precedenza per chi ha maturato un minor monte ore di corsi di aggiornamento negli ultimi tre anni; - turnazione, a parità di richieste. 2. Le attività di aggiornamento relative all attuazione del profili professionali, organizzate dall amministrazione o svolte dall Università, o da enti e da associazioni professionali autorizzate dall amministrazione medesima, saranno svolte prioritariamente in orario di servizio giornaliero; in caso di impegno oltre l orario di servizio giornaliero, sarà riconosciuto il recupero con riposi compensativi. In caso di disponibilità di fondi, sarà possibile optare per la retribuzione fino a un massimo di 10 ore. 3. La partecipazione alle attività di formazione che non hanno ricaduta sull attuazione del profilo professionale, organizzate sempre dall amministrazione o svolte dall Università, o da enti e da associazioni professionali autorizzate dall amministrazione medesima, potrà essere autorizzata dal dirigente scolastico senza maturazione del diritto alla retribuzione o al riposo compensativo. ART CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEL PERSONALE DA IMPEGNARE NELLE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE RELATIVE ALL ATTUAZIONE DEL POF (già comunicati nell informazione preventiva) 1. Le attività saranno assegnate al personale che opera nei settori di lavoro coinvolti sulla base dei seguenti criteri: 19

20 a) abbia dato disponibilità individuale per iscritto b) abbia competenze: titoli specifici certificabili, a parità di titoli valutazione delle esperienze (esperienza che non può tuttavia configurarsi come criterio di esclusione nell assegnazione della funzione ma prevede un affiancamento del personale sprovvisto di esperienza in una certa funzione al personale provvisto di tale requisito) desumibili dal curriculum vitae. c) abbia le seguenti priorità: - personale non assegnatario di incarico specifico, - personale che presta attività lavorative nel/i plesso, reparto/i, piano/i, laboratorio/i coinvolti nelle attività da espletare d) turnazione tra il personale in possesso dei requisiti di cui ai punti a, b,c. ART. 38 CRITERI ASSEGNAZIONI INCARICHI SPECIFICI I criteri per l assegnazione degli incarichi specifici sono i seguenti: a) disponibilità dichiarata per iscritto; b) competenza documentabile (possesso di titoli o formazione tramite aggiornamento inerenti alla funzione); c) attività certificata; d) anzianità, a parità di condizioni. Il criterio dell anzianità e quello dell attività di coordinamento non impediscono di concorrere allo stesso incarico da parte del personale sprovvisto di tale requisito. Sarà cura del Dirigente Scolastico stabilire quante persone siano necessarie per svolgere tale incarico. TITOTO QUINTO CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO D'ISTITUTO E PER L'ATTRIBUZIONE DEI COMPENSI ACCESSORI ART. 39 IMPEGNI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO RELATIVAMENTE ALLA COMUNICAZIONE DELLE RISORSE FIS Il Dirigente Scolastico, dopo il ricevimento della comunicazione da parte del MIUR, informerà la RSU relativamente alla somma assegnata all Istituto, per l anno scolastico di riferimento, quale risorsa finanziaria finalizzata a retribuire il salario accessorio e altre risorse derivanti da progetti nazionali, europei e territoriali. ART. 40 CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO D'ISTITUTO (F.I.S.) Il terzo parametro (Numero docenti in organico di diritto nell'anno scolastico di riferimento nella scuola secondaria di 2 grado) assegnato solamente alle Scuole Secondarie di 2 grado dovrà essere utilizzato per le attività di recupero degli allievi come previsto dall assegnazione stessa. Sulla somma del 1 e 2 parametro (Punti di erogazione del servizio e n addetti in servizio) si effettuerà inizialmente la decurtazione a monte per l indennità di direzione spettante al DSGA, la restante parte verrà suddivisa in maniera proporzionale tra il personale Docente e il personale ATA in organico di fatto ( nel 20

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