REGOLAMENTO e ORDINAMENTO DIDATTICO
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- Amanda Gasparini
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1 REGOLAMENTO e ORDINAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN DISEGNO INDUSTRIALE PER LA MODA Art. 1. Contenuti di Regolamento ed Ordinamento Il Regolamento definisce la disciplina degli aspetti organizzativi del corso di studio quale Struttura didattica, determina le particolari norme organizzative del corso di studio che ne regolano il funzionamento e contiene l Ordinamento che definisce l attività didattica. Art. 2. Denominazione del corso ed obiettivi formativi La denominazione del di Studio è: Disegno Industriale per la Moda appartenente alla classe 42.Il di Studio forma laureati che, coerentemente con gli obiettivi generali della classe di appartenenza, siano capaci di controllare in tutte le sue fasi il processo di creazione e produzione del prodotto trainato dall ambito industriale della moda (fashion driven), nonché di ideare e gestire strategie di comunicazione visiva e grafica e di design management per le imprese della moda. Le competenze specifiche del laureato riguardano, al di là delle conoscenze di base comuni alla classe di laurea, nozioni relative a: la configurazione di nuovi prodotti, di strategie comunicative e di immagine; la progettazione di spazi commerciali ed espositivi; l evoluzione dei processi produttivi, dei materiali e delle tecnologie; i fondamenti di marketing e di economia relativi alle aziende fashion oriented. I laureati del suddetto corso di laurea dovranno: - conoscere adeguatamente la storia e la cultura del prodotto industriale per la moda; i metodi e le tecniche di rappresentazione e simulazione progettuale; i fondamenti teorici e tecnici dei processi comunicativi e multimediali; l organizzazione dei processi produttivi in relazione ai nuovi materiali per la moda e ai sistemi di lavorazione; i nuovi scenari di cultura e costume, le problematiche sociali e ambientali relative al settore produttivo della moda; - essere in grado di controllare il processo progettuale e creativo di prodotti, sistemi e spazi commerciali per la moda in tutti gli aspetti metodologici, economici e tecnici, coordinandone i contributi pluridisciplinari; - essere in grado di progettare e controllare l introduzione di nuovi prodotti nel panorama commerciale; - conoscere le caratteristiche dei materiali e la loro evoluzione, valutandone le prestazioni tecnologiche e l applicabilità per il settore della moda. In particolare dovranno saper concepire e gestire i processi creativi e produttivi che sono alla base dell ideazione di linee di moda che rispettino e promuovano l immagine aziendale, in coerenza con l evoluzione degli scenari sociali, culturali ed economici. I settori industriali cui si rivolge specificamente il di Laurea, e che trovano riscontro nella realtà territoriale, sono il settore calzaturiero, tessile, orafo, cosmetico, ottico e quello della pelletteria; settori che caratterizzano la quasi totalità dei distretti industriali regionali e che necessitano di una continua innovazione di prodotto. Professionalmente i laureati della classe potranno lavorare con le aziende dei distretti come esperti di line building (progettisti di linee coordinate per le aziende di moda), di brand design (gestori degli aspetti di immagine e di marchio commerciale); come progettisti e allestitori degli spazi commerciali ed espositivi dedicati alla moda (punti vendita, spazi per sfilate). Particolare attenzione, attraverso specifici moduli di insegnamento, è dedicata alle problematiche del settore cosmetico e del packaging design (progetto degli imballaggi), presente in Campania con importanti realtà produttive. Di rilievo inoltre nel profilo formativo saranno le capacità acquisite dal laureato, attraverso la valutazione dell impatto del processo produttivo della moda, relativamente alle possibilità di reimpiego degli scarti produttivi nelle aziende della filiera. Art. 3. Conoscenze per l accesso, modalità di verifica e di recupero dei debiti a) accesso
2 Il di Studio prevede un numero programmato di posti per l immatricolazione al primo anno; secondo la normativa vigente per ogni anno accademico, il numero dei posti disponibili è definito da specifico DM su proposta del Consiglio del di Studi ratificata dal Consiglio di Facoltà. Per essere ammessi al di Studio occorre essere in possesso di un Diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo di studio conseguito all estero, riconosciuto idoneo dalla S.U.N. nel rispetto degli accordi internazionali vigenti. Fatta salva l emanazione di diverse disposizioni legislative in merito, per l'ammissione al di Studio è richiesta una soddisfacente cultura generale, con particolari riferimenti agli ambiti storico-artistico, sociale, letterario e filosofico, affiancata da attitudini al disegno ed alla rappresentazione, nonché al ragionamento logico-astratto sia in ambito matematico che linguistico. b) modalità di verifica Le modalità di verifica delle conoscenze prevedono prove di accertamento in: Logica-Cultura generale (mirate ad accertare le capacità di analizzare un testo sul piano lessicale, sintattico e logico; di interpretare, riformulare e connettere le informazioni fornite; di elaborare correttamente inferenze, implicazioni, conclusioni, scartando procedure ed esiti errati, arbitrari o non giustificati rigorosamente; i quesiti verteranno su testi di saggistica di cultura generale, scientifica o umanistica, oppure su testi di attualità comparsi su quotidiani o su riviste; verteranno altresì su casi o problemi, anche di natura astratta, la cui soluzione richiede l'adozione di forme diverse di ragionamento logico; quesiti relativi alle conoscenze di cultura generale completano questo ambito valutativo); Storia (mirate ad accertare la padronanza di criteri generali di orientamento cronologico, rispetto a protagonisti e fenomeni di rilievo storico, dall età antica all età contemporanea e anche di conoscenze intrecciate alle specifiche vicende artistico-architettoniche); Disegno e Rappresentazione (mirate all'accertamento della capacità di analizzare grafici, disegni, rappresentazioni iconiche o termini di corrispondenza rispetto all'oggetto rappresentato e della padronanza di nozioni elementari relative alla rappresentazione); Matematica e Fisica (mirate, per la matematica, all'accertamento della padronanza di insiemi numerici e calcolo aritmetico, dell ordinamento e confronto di numeri, del calcolo algebrico e della geometria euclidea, dei fondamenti di geometria analitica, di probabilità e di statistica; mirate, per la fisica, all'accertamento della conoscenza di nozioni elementari sui principi della meccanica con definizione delle grandezze fisiche fondamentali, di nozioni elementari sui principi della Termodinamica). Lingua straniera (mirate all accertamento della conoscenza di base di una lingua straniera tale da permettere, almeno, di leggere e capire il significato di un testo scritto di livello elementare). Per ogni a.a. la prova di concorso, per la verifica delle conoscenze richieste, viene formulata con apposito bando che dovrà indicare: numero di posti disponibili norme per l ammissione modalità e termini di scadenza della domanda modalità e data in cui di espletamento delle prove programma dei contenuti delle prove modalità per la formazione della graduatoria modalità e termini di scadenza per l immatricolazione c) recupero dei debiti Qualora dall esito delle prove di verifica risultassero ammessi studenti che hanno dimostrato carenze in una o più delle categorie di conoscenza previste, il Consiglio del di Studi si attiva per definire le modalità atte al recupero dei debiti che dovranno essere saldati entro il 31 Dicembre di ogni anno. Su proposta del Consiglio del di Studio, il Consiglio di Facoltà, verificata la disponibilità delle risorse umane e logistiche necessarie all attivazione del recupero dei debiti, provvede ad organizzarne l attuazione. Il recupero dei debiti formativi può essere assolto anche in collaborazione mediante convenzione con strutture esterne, così come indicato dall art 20 del Regolamento Didattico di Ateneo. d) crediti in immatricolazione 2
3 All atto di immatricolazione dello studente, è possibile riconoscere CFU in corrispondenza a documentate attività formative, o anche lavorative, svolte precedentemente. Su richiesta dello studente, il Consiglio del di Studio valuta la relativa carriera pregressa del richiedente, anche in riferimento all obsolescenza di cui al seguente art. 9, ne stabilisce il valore in CFU e ne sottopone l approvazione al Consiglio di Facoltà. Art. 4. Curricula offerti e modalità di presentazione di curricula individuali a) curricula offerti Come stabilito dal Regolamento Didattico di Ateneo (art.10, c.1), entro il 30 aprile di ogni anno, il Consiglio del di Studi stabilisce il piano dell offerta didattico-formativa di base relativa al successivo a.a., indicando i piani di studio con l elenco degli insegnamenti attivati, i relativi crediti, nonché le propedeuticità e gli sbarramenti. I curricula offerti sono pubblicati sul Manifesto degli studi entro il 30 maggio di ogni a.a. I curricula presentati dagli studenti, conformi a quelli offerti dal di Studio e alle scelte in essi consigliate sono automaticamente approvati. b) curricula individuali Ogni studente (relativamente al terzo anno del corso di studi) ha la facoltà di presentare un curriculum individuale che deve comunque soddisfare i requisiti generali indicati dal di Studio. Il piano degli studi individuale è sottoposto per l approvazione al Consiglio di di Studio, che può delegarne l esame o anche l approvazione a strutture a ciò deputate o a singoli docenti Le attività formative a scelta dello studente, nei curricula liberi, dovranno in ogni caso corrispondere ai requisiti culturali o professionali coerenti agli obiettivi formativi dichiarati al precedente art. 2, fermo restando che: i) i contenuti di tali attività formative non siano ripetitivi di contenuti compresi in altri insegnamenti già presenti nel curriculum; ii) ogni proposta di attività formativa corrisponda ad almeno 2 Crediti Formativi Universitari (CFU). Nel curriculum individuale, tra l altro, deve essere specificata l area tematica dell attività di Tirocinio che si intende esperire. I curricula degli studenti già iscritti al di Studio che si iscrivono ad anni successivi al primo devono essere presentati entro il 30 giugno ed approvati entro il 30 settembre dello stesso anno. Il Manifesto degli Studi Entro il 30 marzo, anche in relazione alla stesura del Manifesto degli studi, il Consiglio del di Studi si riunisce almeno due volte per: - valutare la produttività didattica al fine di programmare interventi di recupero e di assistenza didattica, - valutare le proposte presentate dalla Commissione didattica, rispettivamente, del Consiglio di Facoltà e del Consiglio del di Studi, - programmare l attività didattica - predisporre l orario ufficiale delle attività formative. Il Consiglio del di Studi approva ogni anno il Manifesto degli Studi che contiene i dettagli dell'offerta formativa della Facoltà per l anno accademico successivo. Il Manifesto degli Studi può: - prevedere uno o più curricula, volti a conseguire specifici obiettivi formativi, - definire ulteriori propedeuticità, Settori Scientifico Disciplinari ed attività formative, oltre a quelli già regolati da quest articolato. Il Manifesto degli Studi tra l altro, indica: - la quota di ore specifica di ogni attività formativa unitamente alla quota di ore riservata allo studio individuale e il corrispettivo n. di CFU, - le tematiche dei tirocini da attivare, le regole per l attivazione, il periodo in cui devono essere espletati e le modalità per la scelta da parte dello studente, - le modalità e i termini per le immatricolazioni e le iscrizioni così come indicato dall art.18 del Regolamento Didattico di Ateneo - ogni altro elemento si ritenga utile ai fini dell organizzazione didattica. 3
4 Art. 5. Elenco insegnamenti, articolazione in moduli e tipologia, altre attività formative e crediti Il quadro generale delle attività formative è riportato nella tabella allegata: Natura dell'attività formativa seminari, esercitazioni pratiche Settore/i scientifico-disciplinari di riferimento CFU Tipologia Ambito disciplinare di attività formativa MAT 03 Geometria MAT 06 Probabilità e statistica matematica 4 a Formazione scientifica di base ING-IND11 - Fisica tecnica ambientale ING-IND 22 - Scienza e tecnologia dei materiali ING-INF/01 - Elettronica 8 a Formazione di base tecnologica seminari, esercitazioni pratiche ICAR 18 - Storia dell architettura L-ART/02 Storia dell arte moderna L-ART/07 Musicologia e storia della musica M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni ICAR 17 - Disegno ICAR12 Tecnologia dell architettura ICAR13 Disegno Industriale ICAR16 Architettura degli interni e allestimento L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione 8 a Formazione di base umanistica 12 a Formazione di base nella rappresentazione e nell informazione 32 Di Base 70 b Design e comunicazioni multimediali INF01 Informatica b Tecnologie informatiche ING IND16 Tecnologie e sistemi di lavorazione 6 b Tecniche ingegneristiche ING-IND35 Ingegneria economico-gestionale SECS-P08 Economia e gestione delle imprese SECS-/P07 Economia aziendale SPS/07 Sociologia generale SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi 13 b Economia e diritto 4 b Psicologia e sociologia 93 Caratterizzanti seminari, esercitazioni pratiche seminari, esercitazioni pratiche esercitazioni pratiche, Tesi esercitazioni pratiche, Tirocini ICAR14 Composizione architettonica e urbana 4 c Cultura scientifica, ingegner. e architett. L-ART03 Storia dell arte contemporanea SPS/09 Sociologia industriale L-ART/04 - Museologia e critica artistica e del restauro M-FIL/04 Estetica M-FIL/07 Storia della filosofia antica 16 c Cultura uman., giurid., econ. e socio-pol. 20 Affini o integrative A SCELTA DELLO STUDENTE 9 d A scelta LINGUA INGLESE, PROVA FINALE TIROCINIO, LABORATORIO DI PROTOTIPAZIONE e f Conoscenza lingua straniera e Prova Finale Altre 4
5 Corrispondenza CFU Ore Attività formative CFU Ore a) di base b) caratterizzanti c) affini o integrative d) a scelta e) prova finale e lingua straniera, f) altre TOTALE Art. 6 Propedeuticità Non ritenendo possibile acquisire proficuamente conoscenze superiori senza avere prima appreso i necessari fondamenti disciplinari, si rende necessario stabilire alcune propedeuticità che saranno indicate nel Manifesto degli Studi. Art. 7 Suddivisione in cicli L organizzazione didattica prevede una suddivisione in due cicli annuali: - il primo ciclo comprende le prime due annualità suddivisibili in semestri o trimestri - fornisce i fondamenti teorico-metodologici e gli strumenti tecnico-operativi coerenti con gli obiettivi formativi della classe - il secondo ciclo comprende un unica annualità suddivisibile in semestri o trimestri - i cui contenuti disciplinari contribuiscono ad approfondire tematiche tese alla specializzazione professionale e, pertanto, supportano la produzione dell elaborato finale. Art. 8 Corrispondenza tra crediti interni ed esterni Il riconoscimento dei crediti acquisiti o acquisibili presso altri Corsi di Studio della classe 42 o di classi di laurea diverse afferenti a istituzioni universitarie nazionali e dell UE avviene mediante i criteri di seguito esposti. I CFU offerti dal Corsi di Studio e quelli acquisiti all esterno saranno equiparati solo quando: - sono afferenti all identico Settore Scientifico Disciplinare, - esiste analogia tra i contenuti dei rispettivi programmi della attività formativa, Il verificarsi parziale di quest ultima condizione comporta un corrispondente debito formativo. Il numero di CFU attribuito alla specifica attività formativa verrà riconosciuto solo a saldo del debito formativo contratto. I CFU acquisiti all esterno afferenti a Settori Scientifico Disciplinari diversi da quelli compresi nel quadro generale indicato al precedente art. 5, potranno rientrare tra quelli compresi nelle attività a scelta dello studente quando: - il numero di CFU non sia inferiore al minimo di 2 CFU, - siano rispondenti agli obiettivi formativi del di Studio definiti al precedente art. 2; il verificarsi parziale di quest ultima condizione comporta l assegnazione di un numero di CFU inferiore a quelli originariamente acquisiti. Il Consiglio del di Studi o struttura da esso delegata provvede all esame o anche all approvazione delle equiparazioni nonché ai riconoscimenti dei CFU. A tal fine, all istanza dovrà essere allegata la documentazione ufficiale dalla quale possano evincersi gli elementi sopra riportati. Il Consiglio del di Studi o la struttura da esso delegata potrà mettere in atto ulteriori verifiche ritenute opportune. 5
6 Per le reimmatricolazioni di cui all art. 15, Consiglio del di Studi o struttura da esso delegata, valuterà se le attività lavorative, già svolte dal reimmatricolando siano equiparabili alle attività di tirocinio di cui all art 11) e, in caso positivo, stabilirà il numero di CFU corrispondenti e le eventuali integrazioni. Art. 9. Obsolescenza dei CFU e limiti per fuori corso La potenziale obsolescenza dei contenuti formativi dei CFU richiede la verifica periodica degli stessi. Fermo restante quanto disposto dal Regolamento Didattico di Ateneo all art. 30 studenti f.c. e ripetenti e all art.33 decadenza dalla qualità di studente, i CFU acquisiti dallo studente sono considerati validi per una durata di undici anni a partire dall anno accademico di immatricolazione Trascorso il periodo indicato nel comma precedente, su richiesta dello studente, i contenuti dei CFU acquisiti sono sottoposti a verifica di obsolescenza secondo le modalità seguenti: - qualora il Consiglio del di Studi riconosca l attualità dei relativi contenuti formativi, i CFU acquisiti debbono essere convalidati con apposita delibera; - qualora il Consiglio del di Studi riconosca l obsolescenza, anche di una sola parte, dei relativi contenuti dei CFU, lo stesso Consiglio del di Studi stabilisce le prove integrative che dovranno essere sostenute dallo studente. Superate le verifiche previste, il Consiglio del di Studi convalida i CFU acquisiti con apposita delibera. I comma precedenti si applicano anche alla valutazione dell obsolescenza per le richieste di reimmatricolazione di studenti decaduti (carriera caducata). Art. 10 Tipologie delle forme didattiche, di esami e di verifica La tipologia delle forme didattiche comprende: a) Laboratori (LB): per laboratorio si intende un attività formativa multidisciplinare, coordinata da una disciplina caratterizzante, finalizzata essenzialmente alla produzione di un elaborato sintetico nel quale concorrono le competenze disciplinari acquisite. Complessivamente il Laboratrorio assegna un minimo di 12 CFU pari a 300h; minimo il 30% delle ore è riservato allo SI (studio a casa e/o partecipazione ad attività culturali concordate) e le rimanenti sono riservate ad attività da svolgersi in aula (didattica frontale, guidata, esercitazioni, e quant altro) La didattica dei Laboratorio contempla una compresenza in aula di tutti i docenti per un congruo numero di ore. b) Corsi pluridisciplinari (PD): per pluridisciplinare si intende un attività formativa unitaria articolata in almeno due Settori Scientifico Disciplinari, per un minimo complessivo di 4 CFU pari a 100h di cui almeno il 50% di SI; nel caso in cui il programma didattico sia ad elevato contenuto sperimentale o pratico la percentuale riservata allo SI può essere inferiore al 50%. c) Corsi monodisciplinari (MD): per monodisciplinare si intende un attività formativa, anche articolata in più moduli tematici tutti compresi in un unico Settore Scientifico Disciplinare per un minimo di 4 CFU pari a 100h di cui almeno il 50% di SI; nel caso in cui il programma didattico sia ad elevato contenuto sperimentale o pratico la percentuale riservata allo SI può essere inferiore al 50%. d) Stage (ST): per stage si intende un attività formativa e di approfondimento, da svolgersi presso strutture produttive e di servizio esterne, in grado di realizzare il raccordo tra formazione e lavoro e finalizzata ad agevolare le scelte professionali. Il numero di CFU assegnati alle attività di Stage non potrà essere inferiore a 4 CFU. Esso sarà stabilito, di volta in volta, in relazione all impegno orario richiesto allo studente per il quale può anche essere prevista una quota (non superiore al 25%) di SI. Per l istituzione, l organizzazione, le certificazioni e quant altro si rinvia alla normativa vigente in materia (D.M. 25 marzo 1998, n. 142, Regolamento recante norme di attuazione dei princìpi e dei criteri di cui all'articolo 18 della L. 24 giugno 1997, n. 196 ). e) Tirocini (TC) Per tirocinio si intende un attività pratico-formativa e di orientamento, da svolgersi presso strutture produttive e di servizio esterne alla struttura didattica, finalizzata a realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Il numero di CFU assegnati alle attività di TC non potrà essere inferiore a 4 CFU. Esso sarà stabilito, di volta in volta, in relazione all impegno orario richiesto allo studente per il quale non deve essere previsto SI. Per l istituzione, l organizzazione, le certificazioni e quant altro si rinvia alla normativa vigente in materia (D.M. 25 marzo 1998, n. 142, Regolamento recante norme di attuazione dei princìpi e dei criteri di cui all'articolo 18 della L. 24 giugno 1997, n. 196 ). f) Seminari, conferenze e altro (SC) Attività didattica di incremento, concordata o a scelta, volta ad 6
7 approfondire tematiche particolari, svolta da personale qualificato esterno alla specifica attività formativa. I Seminari prevedono la partecipazione attiva degli studenti. Il Consiglio del di Studi può, eventualmente, assegnare l acquisizione di CFU. g) Workshop (WS) Per workshop si intende un attività formativa pratica e guidata di tipo intensivo. Il numero di CFU assegnati alle attività di workshop non potrà essere inferiore a 1 CFU. Studio individuale (SI): per Studio individuale si intende il complesso dell impegno autonomo che lo studente deve praticare al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dalla relativa attività formativa, comprese le attività definite al precedente comma f). Al fine di una frequenza proficua, quando l attività formativa prevede l alternanza tra la funzione della docenza e lo SI dello studente, l orario ufficiale delle attività formative dovrà prevedere anche le ore destinate allo SI. Tipologie di esami e di altre verifiche del profitto Il numero di CFU relativo ad ogni attività formativa viene acquisito dallo studente in un unica soluzione al completamento di tutte le verifiche previste dal presente ordinamento. Ogni attività formativa, a meno di quelle a scelta, svolte esternamente alla struttura didattica, e delle altre (rispettivamente lettera d) e lettera f) art. 10, DM 509/1999), dovrà prevedere almeno una verifica intermedia la cui modalità di espletamento è affidata alla specifica docenza. La verifica intermedia darà luogo ad un giudizio positivo/negativo da riportare in apposito registro; l esito della prova concorrerà alla valutazione complessiva. La verifica per l acquisizione complessiva dei CFU prevede un colloquio d esame durante il quale lo studente dovrà dimostrare di aver raggiunto il livello formativo richiesto. L accertamento sarà effettuato da una Commissione formata da tutti i docenti che hanno svolto l attività formativa; nel caso dei corsi monodisciplinari al docente titolare del corso si affiancherà almeno un altro docente dello stesso Settore Scientifico Disciplinare o affine. Le commissioni e la presidenza delle stesse sono nominate dal Preside su proposta del Presidente (o Coordinatore) del Consiglio del di Studi. La valutazione sarà espressa con un voto in trentesimi attestante la qualità dei crediti acquisiti. Per le attività formative a scelta (lettera d), art. 10, DM 509/1999), qualora svolte presso atenei, ecc., il documento attestante l attività espletata deve riportare oltre al numero dei CFU anche il voto conseguito espresso in trentesimi. Qualora quest ultimo non sia espresso in trentesimi vigono le equivalenze approvate dal Consiglio di Facoltà. Per le altre attività formative (lettera f), art. 10, DM 509/1999), la verifica di quanto esperito sarà documentata dall attestazione di frequenza secondo i requisiti prescritti dalla struttura universitaria e dalla struttura accogliente alla stipula della relativa convenzione. Eccezioni alle norme sopra riportate relativamente alle verifiche del profitto possono essere approvate dal Consiglio di Facoltà su proposta del Consiglio del di Studi e su richiesta del docente responsabile dell attività formativa. Art. 11. Tirocinio Nelle more dell attivazione da parte della S.U.N. di un apposito Ufficio Tirocinio e Stage, finalizzato ad assolvere a tutti gli adempimenti connessi all attivazione ed allo svolgimento delle attività previste, il Consiglio del di Studi nomina una struttura (composta da personale docente, ricercatore e amministrativo) delegata a svolgere i relativi adempimenti. Tale struttura delegata, di concerto con la rappresentanza degli studenti, dovrà anche provvedere a redigere, entro il 30 aprile di ogni anno, un elenco dei soggetti pubblici e privati disponibili ad accogliere gli studenti tirocinanti. La disponibilità dei soggetti di cui al comma precedente dovrà essere preventivamente acquisita mediante accordi programmatici sottoscritti nei tempi e nei modi di cui agli artt. 8 e 10 del Regolamento Didattico di Ateneo. Al Manifesto degli Studi è delegato di definire, per ogni aa.: - le tematiche dei tirocini da attivare, - le regole per l attivazione, - il periodo in cui devono essere espletati. 7
8 Art. 12. Modalità di verifica finale Per essere ammesso a sostenere l esame di laurea in Disegno Industriale per la Moda lo studente dovrà aver superato l accertamento, con esito positivo, dell attività didattica; dovrà inoltre avere la certificazione dell attività di tirocinio e l attestazione della conoscenza della lingua straniera (inglese).ciò premesso, per accedere alla prova finale lo studente dovrà avere acquisito 175 CFU. L esame di Laurea tenderà ad accertare la preparazione globale e professionale del laureando attraverso la presentazione di un book didattico che testimoni tale preparazione ed elaborati relativi all attività di tirocinio svolta sotto la guida di un tutor aziendale ed un tutor universitario. Il candidato, inoltre, dovrà presentare alla Commissione di Laurea il lavoro svolto nel Laboratorio del terzo anno. La prova di verifica finale si svolge almeno due volte per anno accademico. La Commissione di Laurea viene nominata dal Preside di Facoltà o suo delegato, su proposta del Presidente del Consiglio del di Studi. Art. 13 Obblighi di frequenza Il progetto formativo del di Laurea presuppone l obbligo di frequenza per ogni attività didattica. La soglia per il rispetto di tale obbligo, accertato dal docente titolare dell attività formativa, è fissata nei due terzi delle ore assegnate all attività formativa, escludendo ovviamente quelle riservate allo Studio Individuale. Per le attività formative svolte all esterno, la frequenza deve essere dichiarata mediante un attestato rilasciato dalla struttura responsabile. Art. 14 Numero di CFU per il passaggio tra gli anni In riferimento alla suddivisione in cicli, definita dal precedente art. 7, il passaggio da un ciclo all altro è sottoposto: - all acquisizione di un numero definito di CFU, - al rispetto delle propedeuticità, - all acquisizione di CFU associati a specifici Settori Scientifico Disciplinari e/o a specifiche Attività Formative. Al Manifesto degli studi è rinviato il compito di definire propedeuticità, Settori Scientifico Disciplinari ed attività formative. Dal primo al secondo ciclo, ossia per l iscrizione al terzo anno del di Studio, devono essere stati acquisiti almeno 80CFU. Qualora lo studente all atto dell iscrizione sia in debito di non più di 12 di CFU, lo stesso può iscriversi sub-condizione al terzo anno, saldando il debito formativo entro la competente sessione invernale. L iscrizione in sub-condizione aliena il diritto di poter sostenere esami nella eventuale sessione anticipata. Art. 15 Mobilità interna ed esterna Trasferimenti (a): per trasferimento si intende l iscrizione in entrata da di Studio di altra istituzione universitaria Passaggio (b): per passaggio si intende l iscrizione in entrata da di Studio della SUN. Abbreviazione (c): per abbreviazione si intende l iscrizione in entrata con titoli di studio conseguiti presso istituzioni universitarie o equiparate, italiane o straniere. Reimmatricolazione (d): per reimmatricolazione si intende l iscrizione in entrata di già decaduti dallo status di studente universitario. Il numero massimo di iscrizioni, al primo anno o ad anni successivi, per a) b) c) e d) è stabilito per ogni a.a., in funzione della disponibilità di posti per ciascun anno del di Studio; qualora il numero di richieste è superiore alla disponibilità, per l eventuale accettazione, si tiene conto dell ordine di presentazione della domanda. Il Consiglio del di Studi sottopone il parere di accettazione al Consiglio di Facoltà cui è riservata l approvazione. 8
9 Nel caso di passaggio o abbreviazione, di cui ai punti b) e c), qualora la provenienza sia da Classe di Laurea diversa l iscrizione, al primo anno o ad anni successivi, è subordinata al superamento della verifica di accesso normata al precedente art.3. L anno di iscrizione per i tipi a) b) e d) è subordinato alle stesse norme per il passaggio tra gli anni, normata al precedente art. 14. L iscrizione del tipo c) esonera dalla verifica di accesso, normata all art. 3, e consente eventualmente l immissione al secondo ciclo. L iscrizione del tipo d) impone il superamento della verifica di accesso, normata dall art. 3, e consente eventualmente l immissione al secondo ciclo. Fermo restante il riconoscimento del titolo accademico conseguito all estero, così come stabilito dall art.35 del Regolamento Didattico di Ateneo, l iscrizione con provenienza da studi compiuti o da titoli conseguiti all estero segue le stesse modalità degli studi compiuti o dei titoli conseguiti in Italia. Il riconoscimento dei CFU avviene secondo le tabelle di equiparazione stabilite dal Consiglio del di Studi nel rispetto del sistema ECTS e delle convenzioni tra Stati. Come stabilito dall art. 31 del Regolamento Didattico di Ateneo, i termini per la presentazione delle domande relative ad a), b) e c) sono fissate dal 15 settembre al 30 ottobre. Art. 16 Orientamento e tutorato Fermo restante quanto disposto dall art. 7 attività di orientamento e tutorato del Regolamento Didattico. di Ateneo, sentita la rappresentanza degli studenti, il Consiglio del di Studi provvederà entro il 31 luglio di ogni anno a determinare le attività tutoriali e di orientamento, la loro organizzazione e l affidamento delle stesse al personale competente. L attività di tutorato è particolarmente finalizzata a coadiuvare l adeguata risposta degli studenti all offerta didattica. Per le attività di tutorato, il limite massimo di studenti affidabili al docente tutore è di dodici. La partecipazione degli studenti è facoltativa. Art. 17 Frequenza disabili e supporti integrativi In riferimento alla L. 104/1992 e succ. modifiche e integrazioni, per ogni a.a. il Consiglio del di Studi, una volta verificata la presenza di studenti disabili, predisporrà gli ausili didattici necessari in funzione del tipo di handicap. Art. 18 Studenti lavoratori In riferimento all art.12 comma 2, lett. e) del D.M. n.509/99 e all art.4 comma 4 lett. o) del Regolamento Didattico. di Ateneo, gli studenti lavoratori possono rientrare nella categoria degli studenti non impegnati a tempo pieno. Pertanto, per essi, sono prevedibili specifiche modalità organizzative delle attività formative, quali acquisizione della frequenza con quorum diversificato, tipologie didattiche alternative, corsi intensivi. Il Consiglio di Facoltà su presentazione di istanza opportunamente documentata, valuta in virtù anche del numero di richieste, all inizio di ogni anno accademico le modalità idonee per l accesso al diritto allo studio. Art. 19 Struttura o persona responsabile di ogni attività In riferimento all art.4 lett. p) del Regolamento Didattico. di Ateneo, il Consiglio del di Studi individua, per le attività di competenza, la Struttura delegata ed i compiti connessi, nonché il referente della stessa con funzioni di responsabile di settore. Art. 20 Fruizione dei Dipartimenti Il Consiglio del di Studi, in concomitanza con il Manifesto degli Studi, predispone con la collaborazione dei Dipartimenti le modalità con cui gli studenti possono fruire delle attrezzature tecniche e scientifiche necessarie alle attività formative previste. 9
10 Art. 21 Gestione dell offerta didattica Il Consiglio del di Studi, in concomitanza con il Manifesto degli Studi, predispone l orario ufficiale delle attività formative e l organizzazione degli spazi in cui esse sono svolte. L orario delle Attività Formative indica anche le ore riservate allo SI che saranno esplicitamente indicate. L orario delle Attività Formative indica anche le ore di compresenza della docenza, così come previsto al precedente art. 10. L orario è affisso nell albo del di Studio almeno 30 gg. prima dell inizio delle relative attività didattiche. Art. 22 Attribuzione compiti didattici Prima dell inizio di ogni aa., il Consiglio del di Studi propone al Consiglio di Facoltà la ripartizione delle attività didattico-formativa del di Studio tra professori e ricercatori. Il Consiglio del di Studi può deliberare che una o più attività formative siano mutuate da analoghe attività di altro corso di studi, previo assenso della struttura didattica coinvolta. Il Consiglio del di Studi, sentiti i desiderata dei docenti, predispone il calendario indicante i giorni e gli orari di ricevimento dei docenti responsabili di attività formative. Il calendario del ricevimento studenti deve essere predisposto in tempo utile per la pubblicazione nel Manifesto degli Studi e, qualsiasi variazione, deve essere affissa all Albo del di Studio. Ogni docente responsabile di attività formativa deve assicurare almeno 4h (suddivisibili al massimo in due volte) di ricevimento studenti per ogni settimana di attività didattica. Art. 23 Rinvio Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento e ordinamento si rinvia al Regolamento didattico di Ateneo della SUN. 10
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