PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

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2 PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 PREMESSA Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13/01/2016 delibera N. 114 Il presente Piano triennale dell offerta formativa, relativo all Istituto d Istruzione Superiore Cenni Marconi di Vallo della Lucania, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo del 30/09/2015; il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 13/01/2016 delibera N. 63; il piano è stato approvato dal consiglio d istituto nella seduta del 13/01/2016 delibera N. 114; il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. Il Piano Triennale dell Offerta Formativa (PTOF) è il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale dell I.I.S. Cenni-Marconi di Vallo della Lucania. La sua funzione fondamentale è quella di: 1.informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell Istituto; 2.presentare la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa che l Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi; 3.orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine di esso. Completano il documento, in allegato, il Regolamento di Istituto, il Patto di Corresponsabilità educativa, l Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico. 2

3 IDENTITÀ Dirigente Scolastico: Prof. Petraglia Cosimo Codice Istituto I.I.S.: SAIS06400E Codice Istituto ITCG Cenni: SATD06401R Codice Istituto Cenni (corso Sirio): SATD Codice Istituto IPSIA "Marconi": SARI Codice Istituto IPA "Marconi": SARA06401E Codice Istituto ITIS "Marconi": SATF Codice Fiscale Istituto: Indirizzo Posta Elettronica: Indirizzo Posta Elettronica Certificata: Indirizzo Web Cenni-Marconi: Istituto Cassiere: Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno - Sede di Vallo della Lucania Conto Corrente Postale: N

4 Indice 1. PREMESSA 1.1. Generalità dell Istituto Mission: Istruzione e Formazione Vision: Innovazione e Formazione Piano delle attività Priorità, traguardi ed obiettivi Ulteriori obiettivi di processo che la scuola ha scelto di perseguire PIANO DI MIGLIORAMENTO pag. pag. pag. pag. pag. pag ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 3.1. Contesto Funzionigramma Collaboratori del Dirigente scolastico Funzioni strumentali al PTOF Dipartimenti disciplinari Coordinatori dei dipartimenti Responsabili dei laboratori Commissioni di lavoro Coordinatori di classe Ufficio Tecnico Animatore digitale Il personale ATA PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA DELL I.T.C.G." E. CENNI" 4.1.Indirizzi di studio Indirizzo Amministrazione, finanza e marketing Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI (ex corso Programmatori) Profilo del diplomato nell indirizzo Amministrazione, finanza e marketing Profilo del diplomato nell articolazione Sistemi informativi aziendali Indirizzo Turismo Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio ISTRUZIONE DEGLI ADULTI INDIRIZZO SETTORE ECONOMICO (AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING) INDIRIZZO SETTORE TECNOLOGICO (COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO) PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA DELL I.P.S.I.A. G. Marconi pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 5.1.Indirizzi Di Studio pag Attività e insegnamenti dell area generale comuni agli indirizzi dei settori: Servizi e Industria e Artigianato pag. 5.3.Risultati di apprendimento degli insegnamenti comuni agli indirizzi del settore industria e artigianato pag Indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali pag. 5.5.Indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica" pag Indirizzo Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale pag SPERIMENTAZIONE E SUSSIDIARIETA pag

5 5.7.1.Linee generali pag pag Progetti attivati TECNICO IMPIANTISTA ELETTRICO CIVILE, per l AUTOMAZIONE ELETTROMECCANICA e per la RIPARAZIONE ELETTRONICA CONSUMER pag ADDETTO ALLA PROGETTAZIONE CAD-CAM MODELLISTA CAD-CAM Figure Professionalizzanti pag. 5.8.Corso I.T.I.S. ( ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE) pag..... pag. pag INDIRIZZO MECCANICA, MECCATRONICA ed ENERGIA pag INDIRIZZO ELETTRONICA ed ELETTROTECNICA pag INDIRIZZO SISTEMA MODA pag. 6. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 6.1.Destinatari Premessa Finalità Sintesi attività proposte Classi terze (secondo quanto previsto dalla legge 107/2015) Valutazione PIANO DIGITALE DELL ISTITUTO 7.1.Competenze digitali Obiettivi chiave Finalità Obiettivi specifici Processo di digitalizzazione della scuola Sviluppo delle competenze digitali trasversali Misure operative Amministrazione digitale Spazi e ambienti per l apprendimento Identità digitale e formazione dei docenti Competenze digitali degli studenti Didattica laboratoriale Risorse umane PIANO FORMAZIONE 8.1.La Formazione del Personale pag. 8.2.La Formazione del Personale Docente pag. 8.3.Formazione del Personale pag. 8.4.Piano formazione insegnanti pag. 9. INFRASTRUTTURE 9.1.Spazi dedicati alla didattica (CENNI) Spazi dedicati alla didattica (MARCONI) PIANO ATTREZZATURE-INFRASTRUTTURE MATERIALI Interventi previsti sede Cenni Interventi previsti sede Marconi pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag

6 11. FABBISOGNO DI ORGANICO Posti di organico, comuni e di sostegno Posti per il potenziamento Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/ RISORSE ESTERNE pag. pag. pag COLLABORAZIONI Poli in cui l IIS Cenni Marconi è partner pag Collaborazione con le famiglie pag. 14. AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA PER CLASSI Schede di progetto pag DIDATTICA PER COMPETENZE pag PERCORSO CLIL pag LA LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE NELLA PRATICA QUOTIDIANA pag Altri progetti pag Progetto Qualità pag La Politica della Qualità pag Progetto Qualità nella Scuola pag Il Manuale della Qualità Le Procedure I Processi CRITERI DI PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEL C. DI C. 16. OBIETTIVI MINIMI ELABORATI DAI DIPARTIMENTI Dipartimento di ITALIANO, STORIA, RELIGIONE, SOSTEGNO pag Dipartimento di MATEMATICA pag Dipartimento di LINGUE STRANIERE pag Dipartimento di DIRITTO ed ECONOMIA pag Dipartimento di AREA TECNICO-PROFESSIONALE pag Dipartimento di DISCIPLINE ECONOMICO-AZIENDALI pag Dipartimento di SCIENZE pag Dipartimento di INFORMATICA pag Dipartimento di EDUCAZIONE FISICA pag. 17. VALUTAZIONE Criteri e modalità di valutazione degli studenti Valutazione delle competenze CRITERI COMUNI di CORRISPONDENZA TRA VOTI e COMPETENZE pag Livello di sufficienza: pag Fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale pag Valutazione periodica degli apprendimenti e tipologia di prove pag Finalità della valutazione del comportamento degli studenti pag Attribuzione credito scolastico pag Credito formativo pag Criteri di non promozione pag. pag. pag. pag. pag. pag

7 17.8. Criteri di ammissione esami di qualifica del 3 anno pag FASI E ATTIVITÀ DELL AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE ESTERNA - AZIONI DI MIGLIORAMENTO - RENDICONTAZIONE Le fasi del progetto Valutazione del sistema Autovalutazione d istituto Valutazione del P.T.O.F pag. pag. pag. pag Valutazione dei Progetti inseriti nel Ptof pag Indicatori di risorse e dei risultati pag Ricaduta in sede di valutazione finale pag Indicatori di processo pag Indicatori di variabilità pag

8 1. PREMESSA 1.1. Generalità dell Istituto Con delibera della Giunta Regionale della Regione Campania n. 32 del avente ad oggetto Organizzazione della Rete scolastica e Piano dell'offerta Formativa Anno Scolastico 2013/14, l Istituto G. Marconi si fonde con l I.T.C.G. Cenni divenendo l Istituto d Istruzione Superiore Cenni Marconi, il nuovo polo tecnico-professionale del territorio cilentano L I.T.C.G. E. CENNI e l I.P.S.I.A. G. Marconi sono, da sempre, il centro di riferimento per l istruzione tecnica e professionale di gran parte del Cilento. In esso si sono formati molti dei professionisti che operano oggi sul territorio con professionalità adeguata alle richieste di una società sempre più globalizzata. L istituto, attento alle esigenze del territorio in cui opera, ha sempre garantito un offerta formativa che tenesse conto delle esperienze degli anni precedenti, delle richieste delle famiglie, degli alunni e di tutto il personale scolastico. Il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, avvenuto a norma dell articolo 8, comma 3, del regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 88 del 15 marzo 2010, impone oggi un attenta riflessione e revisione degli schemi organizzativi e didattici anche per il nuovo istituto. Il P.O.F. annuale si adegua ai vari cambianti delle normative e alle esigenze provenienti dal territorio per far sì che l Istituto si presenti come scuola dell innovazione. Una scuola ove si realizza il giusto equilibrio tra acquisizione delle competenze di base, indispensabili per svolgere qualsiasi attività professionale o per continuare gli studi universitari, e acquisizione di una solida preparazione professionale facilmente spendibile nel mondo del lavoro Mission: Istruzione e Formazione L I.I.S. CENNI-MARCONI è una scuola dove si realizza il giusto equilibrio tra acquisizione delle competenze di base indispensabili per svolgere qualsiasi attività professionale o per continuare gli studi universitari e acquisizione di una solida preparazione professionale facilmente spendibile nel mondo del lavoro Vision: Innovazione e Formazione L I.I.S. CENNI-MARCONI è un luogo di innovazione e di formazione culturale e professionalizzante. Tale mission si concretizza nel perseguimento dei seguenti obiettivi: Garantire la centralità dello studente nell azione didattica. Motivare gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro Sviluppare competenze che permettano l apprendimento permanente Progettare e valutare per competenze Sviluppare l alternanza scuola lavoro; Utilizzare proficuamente gli strumenti digitali Assicurare il raccordo tra l area di istruzione generale e l area di indirizzo Utilizzare il laboratorio come metodologia di apprendimento. Conoscere il proprio ambiente e territorio per sapersi meglio relazionare con contesti diversi consapevoli che il futuro professionista deve avere un quadro di riferimento europeo ed un orizzonte professionale allargato. Realizzare alleanze formative sul territorio con il mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca. 8

9 Lo studente è il soggetto dell'educazione e la scuola realizza un'attività educativa che si propone di stimolarne la crescita umana, civile e culturale. Il clima relazionale per il conseguimento di tale fine è basato sulla condivisione delle finalità educative e sulla collaborazione attiva tra i soggetti interessati. La costruzione di un clima educativo richiede una assunzione di responsabilità da parte degli insegnanti, che attraverso il loro impegno professionale si occupano di favorire il processo educativo e forniscono strumenti per una seria formazione scolastica dello studente, il cui diritto a imparare si coniuga direttamente con il dovere di garantire un adeguato impegno ad apprendere. Questa indispensabile assunzione di responsabilità rende lo studente "soggetto" attivo della sua crescita. Su questa base, improntata ai valori della consapevolezza e della reciproca responsabilità, costruiamo il nostro patto formativo. La scuola si impegna a realizzare: una didattica orientativa volta a far emergere le potenzialità dell'alunno; percorsi didattici personalizzati; flessibilità didattica ed organizzativa con un approccio laboratoriale; una comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della valutazione l uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature; un sistema organizzativo che cura il miglioramento continuo; didattica digitale la formazione dei docenti e del personale Ata Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di ampliamento dell offerta formativa: 1.4. Piano delle attività Il piano delle attività prevede un progetto unitario ed integrato, elaborato in coerenza con il POF, nel rispetto delle reali esigenze dell utenza e del territorio per una proposta formativa organica, sistematica e attenta alle peculiarità di ogni indirizzo di studio. Il piano si articola in: Curricolo Attività integrative e/o aggiuntive facoltative di ampliamento dell offerta formativa Piano integrato PON Iniziative di orientamento scolastico e professionale Iniziative di continuità Iniziative di formazione Iniziative di sostegno e integrazione Iniziative per la prevenzione della dispersione scolastica Sono strumentali al Piano Triennale Offerte formative per le seguenti aree: Area PON FSE Competenze per lo sviluppo Area FESR Ambienti per l apprendimento finalizzato al raggiungimento degli obiettivi formativi. 9

10 1.5. Priorità, traguardi ed obiettivi Il presente Piano parte dalle risultanze dell autovalutazione d istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, dove è reperibile all indirizzo: In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l analisi del contesto in cui opera l istituto, l inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1.RISULTATI SCOLASTICI 2.RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI 3.RISULTATI A DISTANZA I traguardi che l Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1.RISULTATI SCOLASTICI oinsuccesso scolastico: Riduzione di almeno il 10% del numero dei non ammessi nel primo anno Riduzione del 10% numero di alunni con giudizio sospeso 2.RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI omiglioramento esiti prova di italiano e matematica invalsi osuperare e riferimenti regionali e sud 3.RISULTATI A DISTANZA omonitorare per almeno due anni gli alunni in uscita i loro risultati unvesitari e il loro inserimento nel mondo del lavoro Gli obiettivi di processo che l Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1) curricolo, progettazione e valutazione -prove comuni disciplinari per classi parallele; -rubriche di valutazione per ambiti disciplinari; 2) ambiente di apprendimento -utilizzo efficace delle lim in almeno 5 classi; 3) continuità e orientamento -monitoraggio-questionari di orientamento in ingresso in uscita; -incontri con i docenti di almeno 2 scuole medie per concordare contenuti, strategie, ecc, attraverso uno specifico progetto; 4) orientamento strategico e organizzazione della scuola -riorganizzazione compiti e funzioni personale ata segreteria; 5) sviluppo e valorizzazione delle risorse umane -accesso agli incarichi con valorizzazione delle certificazioni; -formazione docenti sulle nuove strategie didattiche e sulle problematiche bes. le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: 10

11 A.Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI L analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce: i seguenti punti di forza: -I Dipartimenti di Italiano e Matematica hanno adeguato le proprie programmazioni alle indicazioni dei Quadri di riferimento. -I docenti hanno previsto nelle programmazioni prove di simulazione delle prove Invalsi ed il seguente punto di debolezza: -la scuola ha riportato nella prova di Italiano e Matematica risultati piuttosto inferiori a quelli di quasi tutte le aree geografiche considerate. La scuola non è riuscita ad assicurare esiti uniformi tra i vari indirizzi. Rispetto alla valutazione dell anno precedente i risultati complessivi sono peggiorati. I livelli di apprendimenti vedono una bassa percentuale di allievi collocati ai livelli 4 e 5 rispetto al dato nazionale/regionale e fortemente raggruppati al livello 3 che risulta pertanto più elevato rispetto al dato nazionale e regionale La variabilità dei risultati dentro le classi risulta particolarmente alta rispetto al dato regionale, in Italiano e Matematica particolarmente alta tra le classi rispetto al dato regionale e ancor più rispetto a quello nazionale. In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di prevedere, al fine di migliorare i risultati delle prove standardizzate nazionali, i seguenti azioni e obiettivi, in aggiunta a quelli inseriti nel RAV: Azione 1 Prove comuni disciplinari per classi parallele Griglie di valutazione comuni per dipartimento Progettazione per competenze Potenziamento e recupero nelle aree linguistica e logico-matematica Azione2 Formazione docenti Formazione utilizzo Lim e didattica per competenze Formazione in riferimento alla conoscenza degli obiettivi,dei vincoli e delle modalità di lavoro dell INVALSI Azione3 Utilizzo Lim Utilizzo nelle classi del primo biennio l uso delle nuove tecnologie nell apprendimento Utilizzo di una piattaforma per condivisione materiali di documenti; B.Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall utenza Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono state ascoltate le considerazioni espresse dai rappresentanti dei genitori e degli studenti partecipanti alle riunioni dei consigli di classe, del Consiglio di Istituto e durante le elezioni dei genitori. 11

12 1.6. Ulteriori obiettivi di processo che la scuola ha scelto di perseguire 1.Migliorare le performance degli allievi nelle prove standardizzate nazionali (prove INVALSI) e gli esiti scolastici in generale, attraverso : la programmazione didattica per competenze, dipartimentale e del singolo docente; la realizzazione di prove comuni periodiche, mediante le quali monitorare e comparare i risultati scolastici degli allievi integrando tempestivamente azioni di recupero; la realizzazione di rubriche di valutazione; attività di recupero; attività di potenziamento. 2.Innovare i processi di insegnamento/apprendimento al fine di incidere efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo lo sviluppo della didattica laboratoriale, della peer education, l uso delle tecnologie didattiche, 3.Estendere l uso della strumentazione digitale nella didattica; 4.Predisporre strumenti e schede di tabulazione dei dati relativi ai risultati conseguiti nelle singole discipline; 5.5 Individuare percorsi personalizzati per l inclusione degli alunni con BES 6.Collaborazione, e condivisione delle pratiche e delle attività didattiche 7.Promuovere stili di vita più rispettosi delle regole sociali 8.Potenziamento e recupero nelle discipline in cui si sono riscontrate criticità 9.Formazione docenti area digitale e metodologie innovative 10.Potenziamento attrezzature e ambienti di apprendimento 12

13 2. PIANO DI MIGLIORAMENTO Ministero dell Istruzione, dell Università, della Ricerca U.S.R. per la Campania Direzione Generale ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE CENNI-MARCONI ITCG E. Cenni IPSIA G. Marconi AFM-SIA-CAT-TURISMO-ELETTRONICA-MECCANICA-MODA Via A. Pinto Vallo della Lucania (SA) Tel Fax 0974/ SAIS06400E@istruzione.it - SAIS06400E@pec.istruzione.it- Codici Istituto IIS: SAIS06400E- CENNI: SATD06401R SIRIO: SATD IPSIA: SARI Codice Fiscale Istituto: PIANO DI MIGLIORAMENTO Polo della Qualità Napoli RESPONSABILE del Piano D.S. prof. Dott. COSIMO PETRAGLIA Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM: Cognome e Nome Ruolo nell organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento Petraglia Cosimo Dirigente Scolastico Responsabile del Piano Scola Annamaria Collaboratrice del D.S. Coordinamento miglioramento Responsabile azione di miglioramento (azione 1-3-5) Martucci Marilena F.S. area 1 Responsabile azione di miglioramento (azione 1) Longo Giuseppina Docente Responsabile azione di miglioramento (azione 2) Mastrogiovanni Caterina F:S area1 Responsabile azione di miglioramento (azione 2) Patella Antonella Ferraioli Maria Pia F.S area5 F.S area2 Responsabile azione di miglioramento Responsabile di miglioramento (Azione 4) Responsabile azione di miglioramento Responsabile di miglioramento (Azione 4) Grillo Fulvia F.S area 4 Responsabile azione di miglioramento(azione 4) Stifano Antonio Responsabile sede coordinata Marconi Responsabile azione di miglioramento (azione 2) 13

14 A) Analisi della situazione e motivazione dell intervento Nel corso dell analisi dei risultati dell autovalutazione d istituto attraverso il RAV e attraverso (aggiungere eventuali altre forme di auto-ed eterovalutazione) COMETA POLO QUALITA NAPOLI 'compiute e discusse dal gruppo di miglioramento sono stati evidenziati i seguenti punti di forza o di debolezza: PUNTI DI FORZA CLIMA RELAZIONALE DOCENTI ALUNNI CONTINUITA DEI DOCENTI NELL ISTITUTO N. DI CORSI PER DISPESIONE, AREA A RISCHIO P.O.R. P.O.N. PUNTI DI DEBOLEZZA RISULTATI SCOLASTICI RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI RISULTATI A DISTANZA FORMAZIONE DOCENTI METODOLOGIE INNOVATIVE RUOLI COMPITI PERSONALE ATA L analisi dei punti di forza ha evidenziato i seguenti risultati: PUNTO DI FORZA CLIMA RELAZIONALE DOCENTI ALUNNI CONTINIUTA DEI DOCENTI NELL ISTITUTO N. DI CORSI PER DISPESIONE, AREA A RISCHIO P.O.R. P.O.N. INDICATORE DI PERFORMANCE POSITIVO RISULTATI COMETA N. DI DOCENTI DA ALMENO CINQUE ANNI PERCENTUALE PRESENZE E INDICE DI GRADIMENTO QUESTIONARI L analisi dei punti di debolezza ha evidenziato i seguenti risultati: orisultati SCOLASTICI Dall analisi dei dati relativi agli scrutini finali dell AS risulta che il 61% presenta la sospensione del giudizio. Dall analisi dei dati relativi agli scrutini finali dell A.S risulta che la percentuale degli alunni non ammessi alla classe successiva è stata del 13,4%. Dall analisi dei dati relativi agli esiti degli scrutini finali dell AS risulta che il 56% presenta la sospensione del giudizio. Dall analisi dei dati complessivi relativi degli scrutini finali dell AS risulta che la percentuale degli alunni non ammessi alla classe successiva è stata del 12%. Dall analisi dei dati complessivi degli scrutini finali delle prime e seconde dell AS risulta che la percentuale degli alunni non ammessi alla classe successiva è stata del 18%; mentre quelli relativi ai non ammessi delle sole classi prime è del 22% Le materie dove gli alunni presentano più insufficienze sono: primo biennio: matematica, chimica, fisica, scienze,lingue straniere, italiano. secondo biennio: matematica, lingue,economia aziendale. 14

15 Dall analisi dei voti attribuiti in esito agli scrutini finali dell AS risulta che le distribuzioni degli alunni nelle fasce di voto in economia aziendale, matematica, cambiano fortemente fra le varie classi. Dall analisi dei trasferimenti degli alunni nel biennio si rileva un picco di alunni in uscita dalla scuola nelle classi 1 e 2. orisultati nelle prove standard orisultati a distanza Risultati nelle prove di italiano e matematica al di sotto del corrispettivo dato regionale e nazionale Livelli di apprendimenti che vedono una bassa percentuale di allievi collocati ai livelli 4 e 5 rispetto al dato nazionale/regionale e fortemente raggruppati al livello 3 che risulta pertanto più elevato rispetto al dato nazionale e regionale Variabilità dei risultati dentro le classi risulta particolarmente alta rispetto al dato regionale, in Italiano e Matematica particolarmente alta tra le classi rispetto al dato regionale e ancor più rispetto a quello nazionale. La scuola, oltre al dato generale del 15,3% che sceglie l università non è se in possesso, nell ambito dell occupazione, dei dati specifici alla quota di ex studenti occupati dopo 3 o 5 anni dal diploma, o alla coerenza tra il titolo di studio conseguito e il settore lavorativo, e non è in grado di esaminare, sulla scorta delle risorse as sua disposizione quanti studenti hanno trovato un impiego nella regione di appartenenza e quanti al di fuori di essa. Soltanto da questo anno scolastico è possibile avere dati certi sugli orientamenti professionali e universitari degli alunni dell ultimo anno, nei precedenti anni, non è stato predisposta un indagine sul settore. Il notevole problema di disoccupazione giovanile nel territorio, in linea con quello del Sud e con quello nazionale crea problemi di occupazione. Molti giovani aspettano mesi circa il 33,3 % per una prima occupazione, alcuni lavorano occasionalmente, soprattutto in estate presso strutture ricettive turistiche, altri nei servizi. Molti di loro non riescono a lavorare nel settore per cui hanno studiato e negli ultimi anni molti giovani, soprattutto quelli che vivono nella più interna emigrano all estero o al Nord Italia alla ricerca di un posto di lavoro. 15

16 AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO TRAGUARDI a) Curricolo, progettazione e valutazione 1) Prove comuni disciplinari per classi parallele 2) Rubriche di valutazione per ambiti disciplinari Insuccesso scolastico Ridurre di almeno il 10% del numero dei non ammessi alle classi prime Ridurre del 10% il numero dei non ammessi con giudizio sospeso Miglioramento Esiti Italiano Superare i riferimenti regionali e Sud Miglioramento Esiti Matematica Superare i riferimenti regionali e Sud b) Ambiente di apprendimento c) Inclusione e differenziazione 1)Utilizzo efficace delle LIM in almeno 8 classi 1) 1) 2) d) Continuità e orientamento 1) Monitoraggio- Questionario di orientamento in ingresso e in uscita 2) Incontri con i docenti di almeno 2 scuole medie per concordare,contenuti, strategie, ecc attraverso uno specifico progetto Monitoraggio e controllo Monitorare per almeno due anni gli alunni in uscita i loro risultati universitari e il loro inserimento nel mondo del lavoro e) Orientamento strategico e organizzazione della scuola f) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane g) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie 1) 2) 1) 2) 1) Formazione docenti nuove strategie didattiche e problematiche BES 1) 2) 3) 2) Accesso agli incarichi con valorizzazione delle certificazioni 16

17 Analisi delle cause (STRUMENTO UTILIZZABILE: DIAGRAMMA DI ISHIKAWA) Contesto socio-ambientale di provenienza degli alunni carente di strutture ricreative e formative; Background culturale e livello socio-economico familiare medio-basso; Lacunose competenze base degli alunni in ingresso; Scarsa capacità di padroneggiare le conoscenze e le competenze per un positivo proseguimento del percorso scolastico negli alunni del biennio(ricerche PIRLS,PISA,rilevazioni INVALSI) e modo diverso di elaborare le conoscenze e le informazioni rispetto a ciò che richiede la scuola; Formazione degli insegnanti non idonea a prevenire le difficoltà; Stile di insegnamento prevalente di tipo trasmissivo-nozionistico; Ridotto numero di aule che dispongono di LIM per l impiego sistematico delle tecnologie digitali nella didattica; Numero limitato di docenti e di alunni che utilizzano le LIM; Mancanza di un monitoraggio costante dei livelli di competenza acquisiti; 17

18 Analisi della criticità n 1: risultati scolastici A.Analisi delle cause Dall analisi dei dati relativi agli scrutini finali dell AS risulta che la percentuale degli alunni non ammessi alla classe successiva è stata del 13,4%. Dall analisi dei dati relativi agli esiti degli scrutini finali dell AS risulta che il 56% presenta la sospensione del giudizio. Dall analisi dei dati complessivi relativi degli scrutini finali dell AS risulta che la percentuale degli alunni non ammessi alla classe successiva è stata del 12%. Dall analisi dei dati complessivi degli scrutini finali delle prime e seconde dell AS risulta che la percentuale degli alunni non ammessi alla classe successiva è stata del 18%; mentre quelli relativi ai non ammessi delle sole classi prime è del 22%. Traguardo di lungo periodo individuato: -Ridurre di almeno il 10% del numero dei non ammessi alle classi prime -Ridurre del 10% il numero dei non ammessi con giudizio sospeso L intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: 1. Innovare i processi di insegnamento/apprendimento capaci di incidere efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo lo sviluppo della didattica laboratoriale, della peer education, l uso delle tecnologie didattiche. 2. Estendere l uso della strumentazione digitale nella didattica 3. Promuovere la cultura della valutazione per competenze e autovalutazione da parte degli alunni e dei docenti. 4. Predisporre strumenti dei risultati raggiunti. Scheda di tabulazione dei dati relativi alle prove, ai test di ingresso e finali. 5. Individuare percorsi personalizzati per l inclusione degli alunni con BES 6. Risultati delle prove invalsi: Raggiungere il livello regionale e Sud 7. Collaborazione, e condivisione delle attività didattiche 18

19 B.Articolazione Obiettivi di breve periodo L intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: Predisporre in occasione degli incontri dipartimentali di inizio anno scolastico, format di rilevazione dei livelli raggiunti dagli studenti Traguardo correlato (tradotto in dato numerico o/e evidenze osservabili) Aumento del numero di studenti - con più di cinque insufficienze-che migliorano il loro profitto tra il primo e il secondo quadrimestre Indicatori di processo Processi coinvolti nell azione di miglioramento: Diminuzione delle insufficienze in matematica e inglese Diminuzione di ritardi e delle assenze Rilevazione nei Dipartimenti di prove comuni Fattori critici di successo: Predisporre strumenti condivisi di rilevazione delle competenze-griglie di valutazione 19

20 Analisi della criticità n 2: Risultati nelle prove standard nazionali A.Analisi delle cause Gli allievi non vengono esercitati nel corso dell anno a prove strutturate sul modello INVALSI per cui, al momento della somministrazione, il disorientamento degli allievi si aggiunge alle perplessità di tipo cognitivo e all esercizio di abilità in riferimento alle conoscenze richieste. Traguardo di lungo periodo individuato: -Migliorare i risultati nelle prove standard - Superare i riferimenti regionali e Sud B.Articolazione Obiettivi di breve periodo L intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: -Migliorare progressivamente i risultati nell ambito delle esercitazioni attivate nel corso dell anno; -Ridurre la differenza di risultato tra due indirizzi professionale e tecnico; -Diminuire le disparità di acquisizione dei livelli di competenza essenziali tra classi parallele. Traguardo correlato (tradotto in dato numerico o/e evidenze osservabili) Riduzione del 10% del numero di allievi che si collocano nel livello 3 a favore almeno del livello 4, mantenendo invariato il numero di allievi nell attuale percentuale, che si collocano ai livelli critici 1 e 2. Indicatori di processo Processi coinvolti nell azione di miglioramento: 20

21 Azione 1 Prove comuni disciplinari per classi parallele Griglie di valutazione comuni per dipartimento Progettazione per competenze Potenziamento e recupero nelle aree linguistica e logico-matematica Curriculo, progettazione e valutazione F.S area 1 Azione 2 Formazione docenti Formazione utilizzo Lim e didattica per competenze Formazione in riferimento alla conoscenza degli obiettivi,dei vincoli e delle modalità di lavoro dell INVALSI Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Dirigente scolastico Staff della dirigenza Azione 3 Utilizzo Lim Utilizzo nelle classi del primo biennio l uso delle nuove tecnologie nell apprendimento Utilizzo di una piattaforma per condivisione materiali Ambienti di apprendimento F.S. Fattori critici di successo: Integrare la programmazione curriculare con esercizi sul modello prove INVALSI Svolgere periodicamente nel corso dell anno, esercitazioni sul modello prove INVALSI 21

22 Analisi della criticità n 3: Ambiente di apprendimento A.Analisi delle cause Le ore di laboratorio sono utilizzate al 50%, al netto delle ore di manutenzione, dalle discipline con obbligo di ore di laboratorio. La struttura edilizia, le dotazioni di base (computer), il numero degli alunni e le scarse risorse non permettono a tutte le discipline di poter utilizzare i laboratori poiché impegnati per le discipline con obbligo di ore di laboratorio. A causa della scarsità delle risorse, le sedi IPSIA non sono dotate di palestra,di un adeguato numero di laboratori di informatica e di laboratori scientifici, in grado di supportare efficacemente le attività di insegnamento Stante il ridotto numero di aule dotate di LIM, l impiego sistematico delle tecnologie digitali nella didattica riguarda un numero limitato di docenti e di alunni. Pochi docenti usano correttamente le LIM. Tali difficoltà sono legate principalmente al numero ridotto delle LIM presenti nei diversi edifici dell Istituto, alla carenza di infrastrutture di rete (alcune strutture non presentano né cablaggio, né reti,senza fili perfettamente funzionanti) e all'assenza di strumenti digitali per la condivisione dei contenuti e il lavoro collaborativo. Traguardo di lungo periodo individuato L intervento intende conseguire il seguente obiettivo: Migliorare l ambiente di apprendimento attraverso un aggiornamento di materiali, delle strumentazione nei laboratori con: 1.Interventi periodici migliorativi della qualità delle attrezzature e infrastrutture scolastiche; 2.Interventi migliorativi della qualità degli ambienti scolastici per l attuazione di esperienze educative sperimentali e innovative per la riduzione del tasso di dispersione scolastica; 3.Interventi di ecosostenibilità e sicurezza dell edificio scolastico; 4.Interventi di manutenzione ordinaria delle infrastrutture scolastiche come garanzia di sensibilità ed efficienza da parte dell istituzione nei confronti dell utenza. 5.Interventi di potenziamento delle strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti; 6.Interventi migliorativi degli ambienti per l'apprendimento (aule, laboratori, spazi comuni, ecc.); 7.Interventi di riqualificazione degli spazi esterni l edificio scolastico, affinché possano diventare fruibili dagli studenti per le attività extrascolastiche 8.Migliorare le competenze dei docenti 22

23 B.Articolazione Obiettivi di breve periodo L intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: -Orientare parte delle risorse finanziarie per l aggiornamento di materiali e strumentazione in dotazione dei laboratori -Orientare parte delle risorse finanziarie per l aggiornamento dei docenti Traguardo correlato (tradotto in dato numerico o/e evidenze osservabili) Aumento della percentuale di alunni con esiti positivi al termine dell anno scolastico Indicatori di processo Processi coinvolti nell azione di miglioramento: Percentuale di alunni con esito di soddisfazione positivo rispetto all ambiente di apprendimento Fattori critici di successo: Disponibilità finanziaria da orientare secondo l obiettivo rilevato 23

24 Analisi della criticità n 4 Risultati a distanza A.Analisi delle cause Monitoraggio in entrata: -carenza di informazioni tra primo e secondo ciclo. Monitoraggio in uscita: -assenza di dati sulla popolazione scolastica nei successivi percorsi di studio e lavorativi. Poca continuità e valorizzazione della scelta degli indirizzi di studio intrapresi sia per il mondo del lavoro che per l università. Traguardo di lungo periodo individuato L intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: a)realizzazione del curriculum verticale, attraverso l'istituzione di momenti di confronto, condivisione, costruzione comune tra docenti del primo e del secondo ciclo e attraverso l'istituzione di percorsi formativi ai fini dell'orientamento delle scelte di studio futuro, con relativo rilascio della certificazione delle competenze. b)monitoraggio dei livelli di soddisfazione della scelta dell'indirizzo ai fini dell'attivazione di azioni di ri-orientamento, anche in riferimento ai BES c)costruzione di percorsi di orientamento permanente ai fini: -della continuazione degli studi universitari; -dell'incentivazione all'inclusione sociale; -della realizzazione di un raccordo tra le specificità degli indirizzi di studio e la spendibilità delle competenze conseguite nel contesto produttivo del territorio 24

25 B.Articolazione Obiettivi di breve periodo L intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: -Coinvolgere maggiormente il C.di C., in occasione degli incontri cadenzati e programmati, nella progettazione di Piani Didattici Personalizzati mediante compilazione di format condivisi in termini di obiettivi e traguardi di apprendimento raggiunti -Definire, a inizio anno scolastico, le procedure necessarie per attivare interventi di recupero a chiusura del primo quadrimestre Traguardo correlato (tradotto in dato numerico o/e evidenze osservabili) -Maggiore coinvolgimento nel lavoro d aula degli alunni con Piani Didattici Personalizzati ; -Diminuzione della percentuale (10%) di alunni non promossi e/o con sospensione del giudizio. Indicatori di processo Processi coinvolti nell azione di miglioramento: Azioni individuate Azione Area Responsabile del processo Creazioni di équipe di lavoro dei docenti dei due cicli finalizzate alla definizione di metodologie di insegnamento innovative, criteri di valutazione e alla declinazione delle competenze. Pianificazioni di attività di approfondimento comuni a cura degli insegnanti di I e II ciclo. Rilevamento periodico delle situazioni delle classi in riferimento al grado di soddisfazione o di motivazione allo studio. Interventi delle figure di riferimento della scuola, in sinergia con gli esperti, tesi a rimotivare gli studenti con difficoltà Elaborazione di questionari di gradimento. Continuità e orientamento (in entrata) Continuità e orientamento (in itinere) Funzione strumentale "Area2-3- 4" Funzione strumentale "Area 2-4" 25

26 Progetto che coinvolga tutte le classi del triennio in attività di: - ricerca vocazionale sul proprio futuro; -partecipazione a progetti laboratoriali presso le facoltà universitarie del territorio; -visita a saloni dell orientamento universitario e lavorativo; -partecipazione a corsi di preparazione e simulazione ai test di ammissione alle facoltà da alcuni docenti dell istituto; -giornate di orientamento universitario presso l'aula magna dell'istituto; -coinvolgimento nelle attività orientative di ex allievi, studenti universitari o da poco entrati nel mondo del lavoro; -potenziamento di esperienze di alternanza scuola-lavoro. Continuità e orientamento (in uscita) Funzione strumentale "Area 2-4" L intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: Obiettivo Programmazione di incontri periodici comuni tra docenti dei due cicli scolastici, per discipline Analisi e confronti sui percorsi didattico-educativi dei due diversi ordini di scuola Stesura di un piano comune volto a sintetizzare metodologie di apprendimento, criteri di valutazione e competenze richieste agli studenti Avvio di percorsi di studio/ricerca e di approfondimento per gli studenti del I ciclo in collaborazione con studenti del secondo ciclo e a cura dei docenti dei due cicli Indicatore Presa di contatti tra i docenti di tutte le aree disciplinari; scambi di informazioni attraverso strumenti informatici; identificazione di figure di coordinamento Discussione e conoscenza dei rispettivi aspetti delle indicazioni nazionali dei curriculi; momenti di analisi e verifica delle congruenze tra i diversi percorsi educativi Proposte di ciascun gruppo di docenti; discussione e confronto tra esse; lavoro di sintesi finale, attraverso la formulazione definitiva delle proposte Attività informativa, a cura dei docenti del II ciclo, intorno ai percorsi di approfondimento; programmazione degli interventi; Standard descrittore numerico/evidenza osservabile Il monitoraggio delle proposte si realizzerà intersecando le attività dei due gruppi di lavoro con successiva trasmissione della documentazione prodotta. Prove comuni disciplinari. Test di gradimento precedentemente predisposto dai docenti. I risultati saranno tabulati analizzati e resi fruibili per entrambe le scuole. Valutazione di tutte le componenti scolastiche, comprese le famiglie Certificazione conseguite a termine dei percorsi di Formazione di docenti della scuola per il Superamento esame finale per il conseguimento 26

27 approfondimento rilascio della certificazione negli ambiti disciplinari fondamentali; esame finale degli studenti partecipanti. delle certificazioni. Traguardo correlato Realizzazione del curriculum verticale tra diversi ordini di scuole. Indicatori di processo Azione Creazioni di équipe di lavoro dei docenti dei due cicli per pianificazione di attività comuni Indicatore Raccordo di azioni e attività tra docenti dei diversi cicli, attraverso l'intensificazione di incontri, confronti, elaborazioni condivise di prove comuni. Fattori critici di successo: Nelle riunioni programmate, saranno considerati, oltre al livello di realizzazione del progetto, anche l eventuale necessità di procedere alla revisione dell approccio descritto e alle modifiche di miglioramento del progetto stesso. 27

28 Analisi della criticità n 5: Valorizzazione delle risorse umane A.Analisi delle cause Soltanto alcuni docenti hanno effettuato corsi di formazione sulle metodologie didattiche e usano con facilità le tecnologie informatiche. La scuola utilizza il curriculum e le esperienze formative dei docenti principalmente per l'assegnazione di incarichi in progetti.limitatamente alle risorse economiche incentiva la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro. L accorpamento dei due istituti ha creato problemi di gestione dei ruoli e dei compiti tra il personale ATA. Traguardo di lungo periodo individuato L intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: -Formare periodicamente il personale docente e non docente della scuola -Formalizzare gli incarichi utilizzando il curriculum o le esperienze formative maturate dai docenti -Valorizzare i docenti in possesso di certificazioni. B.Articolazione Obiettivi di breve periodo L intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: -Condividere criteri e modalità di attribuzione degli incarichi. -Rilevare le esigenze formative del personale docente e non docente -Rilevare le competenze dei docenti in base al curriculum e/o esperienze formative maturate Traguardo correlato (tradotto in dato numerico o/e evidenze osservabili) -Clima relazionale disteso; -Valorizzazione e migliore gestione delle risorse umane. 28

29 APR GIU set ott nov Dic Gen feb mar apr Mag giu Indicatori di processo Processi coinvolti nell azione di miglioramento: -Favorire la partecipazione a gruppi di lavoro e produzione di materiali e/o esiti utili alla scuola -Ricaduta delle iniziative di formazione nell attività ordinaria della scuola Fattori critici di successo: -Attuare una politica strategica che orienti parte delle risorse finanziarie per il raggiungimento dell obiettivo rilevato; -Attuare un piano di sviluppo delle competenze del personale puntando sull innovazione tecnologica e didattica; -Promuovere criteri condivisi per attribuzione di incarichi e responsabilità soprattutto tra il personale ATA. Obiettivo : risultati scolastici FASI TEMPI AZIONI PRODOTTI INDICATORI FASE PROPEDEUTICA aprile 1^ FASE progettazione settembre 2^ FASE esecuzione Dicembre e marzo 3^ FASE verifica maggio Processo Attività Fase propedeutica 1 fase 2 fase 3 fase 4 fase Responsabile Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO INDICATORE Standard 29

30 AP- GIU set ott nov Dic Gen feb mar apr Mag giu Obiettivo: risultati delle prove standardizzate nazionali FASI TEMPI AZIONI PRODOTTI INDICATORI FASE PROPEDEUTICA aprile 1^ FASE progettazione settembre 2^ FASE esecuzione Dicembre e marzo 3^ FASE verifica maggio Processo Attività Fase propedeutica 1 fase 2 fase 3 fase 4 fase Responsabile Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO INDICATORE STANDARD Risultati a distanza FASI TEMPI AZIONI PRODOTTI INDICATORI FASE PROPEDEUTICA aprile 1^ FASE progettazione settembre 2^ FASE esecuzione dicembre e marzo 3^ FASE verifica maggio 30

31 AP- GIU set ott nov Dic Gen feb mar apr Mag giu AP- GIU set ott nov Dic Gen feb mar apr Mag giu Processo Attività Fase propedeutica 1 fase 2 fase 3 fase 4 fase Responsabile Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO INDICATORE STANDARD Ambiente di apprendimento FASI TEMPI AZIONI PRODOTTI INDICATORI FASE PROPEDEUTICA aprile Condivisione nei Dipartimenti di prove INVALSI da somministrare in due momenti 1^ FASE progettazione settembre 2^ FASE esecuzione dicembre e marzo 3^ FASE verifica maggio Processo Attività Fase propedeutica 1 fase 2 fase 3 fase 4 fase Responsabile Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO INDICATORE STANDARD 31

32 AP- GIU set ott nov dic gen feb mar apr mag giu Obiettivo n. 2 Migliorare i risultati nelle prove standard di italiano e matematica Fasi Attività Prodotti Indicatori FASE PROPEDEUTICA aprile Condivisione nei Dipartimenti Prove INVALSI da Numero di prove di prove daprove INVALSI da somministrare in due momenti 1^ FASE progettazione settembre Esercitazioni Quadri di riferimento Percentuale prove esaminate 2^ FASE esecuzione Dicembre e marzo Programmazioni disciplinari per competenze Condivisione di prove analisi di prove Esercitazione in classe Esiti delle prove misurati sui livelli raggiunti 3^ FASE verifica maggio Esecuzione prova nazionale rilevazione Punteggi riportati Processo Attività Responsabile Fase propedeutica Dipartimenti 1 fase Dipartimenti 2 fase Docenti C. di C. 3 fase Docenti C. di C. 4 fase Docenti C. di C. Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO INDICATORE STANDARD Riduzione delle differenze tra le classi Superamento dei risultati sud e regionali 32

33 AP- GIU set ott nov dic gen feb mar apr mag giu Obiettivo: Migliorare l ambiente di apprendimento FASE PROPEDEUTICA settembre 1^ FASE progettazione Dicembre 2^ FASE esecuzione Gennaio-maggio 3^ FASE verifica Giugno Fasi Attività Prodotti Indicatori La scuola valuta il fabbisogno di Numero di prove attrezzature e infrastrutture materiali sulla scorta delle risorse finanziarie pere migliorare la dimensione metodologica dell ambiente di apprendimento (aule, laboratori, strumentazioni e materiali). In sede di contrattazione integrativa attuare quanto stabilito e condiviso Rilevare e monitorare la relazione tra ambiente di apprendimento più adeguato e risultati scolastici Strumenti di rilevazione (questionari di soddisfazione) Percentuale di soddisfazione Rilevare gli esiti in sede di scrutinio finale Attività di valutazione Diminuzione percentuale di studenti con sospensione del giudizio e/o non ammessi Processo Attività Fase propedeutica Responsabile DS-DSGA-GM-RSU 1 fase DS-DSGA-RSU 2 fase GM 3 fase Docenti C. di C. Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO INDICATORE RISULTATI ATTESI RISULTATI OTTENUTI 33

34 AP- GIU set ott nov Dic Gen feb mar apr Mag giu Piano delle attività risultati scolastici FASE PROPEDEUTICA settembre Fasi Attività Prodotti Indicatori Programmazioni per competenze formazione Formazione docenti Numero di Programmazioni Dipartimentali organizzate su attività laboratoriali per ogni piano di lavoro e percentuale di docenti che hanno condiviso le strategie innovative Numero di docenti che hanno migliorato la propria performance professionale 1^ FASE progettazione Dicembre Programmare unità di apprendimento organizzate su attività laboratoriali Motivare l apprendimento degli alunni attraverso l uso delle nuove tecnologie legate alla didattica Programmazioni alunni BES Percentuale di studenti che hanno ottenuto un miglioramento curricolare grazie all uso di laboratori o materiali multimediali Numero di docenti che hanno migliorato la propria performance professionale numero di alunni con BES che raggiungo risultati formativi sufficienti 2^ FASE esecuzione Gennaio-maggio 3^ FASE verifica Giugno Maggiore coinvolgimento nel lavoro d aula degli alunni con Piani Didattici Personalizzati Attivazione degli interventi di recupero e potenziamento Verifica degli apprendimenti (scrutini finali) Lavoro d aula Interventi di recupero Valutazioni riportate Percentuale di alunni BES e/o diversamente abili, con esito di soddisfazione positivo rispetto al grado di coinvolgimento e valorizzazione Percentuale alunni con sospensione del giudizio e/o non ammessi Processo Attività Responsabile Fase propedeutica Dipartimenti DS-DSGA- Vicepresidenza 1 fase Dipartimenti-GM-FS 2 fase Tutti i C. di C. 3 fase Tutti i C. di C. 34

35 Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO INDICATORE RISULTATI ATTESI RISULTATI OTTENUTI Percentuale di alunni che al primo Esiti di soddisfazione quadrimestre avevano più di 5 insufficienze Attuare una didattica inclusiva e realizzare interventi di recupero e potenziamento intermedi nel corso dell anno scolastico Percentuale alunni che partecipano ai corsi attivati Esiti positivi e/o migliori in occasione della valutazione finale Obiettivo: Formare periodicamente il personale docente e non docente della scuola FASE PROPEDEUTICA settembre 1^ FASE progettazione Dicembre Fasi Attività Prodotti Indicatori In sede al Collegio di validazione delle adozioni, condividere i criteri e le modalità di attribuzione degli incarichi Rilevare le esigenze formative del personale docente e non docente In sede di collegio dei docenti d inizio anno scolastico, formalizzare le proposte Attività di rilevazione Condivisione e riflessione in merito alla formulazione di eventuali proposte Piano formazione Partecipazione al confronto Percentuale di partecipazione 2^ FASE esecuzione Gennaio-maggio Attivazione delle azioni formative programmate e relativo monitoraggio Corsi di formazione Aumento della percentuale di partecipazione a gruppi di lavoro e produzione di materiali e/o esiti utili alla scuola 3^ FASE verifica Giugno Conclusione attività di formazione Questionari di rilevazione Ricaduta delle iniziative di formazione nell attività ordinaria della scuola 35

36 AP- GIU set ott nov dic gen feb mar apr mag giu Processo Attività Fase propedeutica Responsabile Collegio dei docenti 1 fase Collegio dei docenti 2 fase DS-DSGA-GM-FS 3 fase n. 2 docenti Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO INDICATORE RISULTATI ATTESI RISULTATI OTTENUTI Clima relazionale disteso Valorizazione e migliore gestione delle risorse umane Formare periodicamente il personale docente e non docente della scuola Obiettivo : Orientamento in entrata Percentuale di partecipazione a gruppi di lavoro e produzione i materiali e/o esiti utili alla scuola FASI AZIONI PRODOTTI INDICATORI FASE: propedeutica: aprile Coinvolgere le scuole di I grado nella stipula dei protocolli d' intesa. Stabilire un accordo di rete. Concordare confronti e contatti periodici. Confrontare i curriculi delle scuole aderenti alla rete 1^ FASE: progettazione settembreottobre 2^ FASE esecuzione novembre -aprile 3^ FASE verifica maggio Costituzione di un team e individuazione figure di coordinamento. Realizzazione della fase progettuale. Preparazione per il conseguimento delle certificazioni di primo livello Fase conclusiva: espletamento di prove ai fini della certificazione finale Accordi per la stesura di un piano comune di interventi per la costruzione del curriculum verticale. Organizzazione test di ingresso Analisi e confronti sui percorsi didattico-educativi dei due diversi ordini di scuola Somministrazione di questionari di gradimento Griglie di valutazione di test di ingresso Momenti di analisi e verifica delle congruenze del percorso educativo Raccolta dati, tabulazione e conseguimento delle certificazioni delle competenze 36

37 AP- GIU set ott nov dic gen feb mar apr ma g giu Processo Attività Fase propedeutica 1 fase 2 fase 3 fase Responsabile Team docenti I e II grado Docente coordinatore del team Docente coordinatore del team Docente coordinatore del team Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO Rafforzare la presenza della scuola nel territorio INDICATORE Crescita della percezione positiva della scuola nel bacino di utenza. Obiettivo: Orientamento intermedio FASI AZIONI PRODOTTI INDICATORI 1^ FASE: ottobre 2^ FASE: Febbraio Preparare questionari di gradimento in relazione alle scelte di indirizzo. Interventi di figure di riferimento interne della scuola ed esperti esterni. Orientamento interno all'istituto per le classi del primo biennio funzionale alla scelta dei futuri indirizzi con il coinvolgimento del secondo biennio Rilevazione dei bisogni formativi degli studenti al fine di predisporre azioni di riorientamento e rimotivazione. Maggiore consapevolezza da parte degli alunni sulle proprie scelte future Raccolta dati Raccolta dati delle scelte effettuate 37

38 AP- GIU set ott nov dic gen feb mar apr mag giu Processo Attività 1 fase 2 fase Responsabile Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO Favorire il benessere a scuola INDICATORE Crescita della percezione positiva della scuola nel bacino di utenza. Obiettivo: Percorsi di orientamento permanente FASI AZIONI PRODOTTI INDICATORI 1^ FASE: progettazione Griglia rilevazione dati. settembre-ottobre 2^ FASE: novembre Percorsi finalizzati all'orientamento delle classi terminali. Realizzazione di un raccordo tra le specificità degli indirizzi di studio e la spendibilità delle competenze nel territorio. Formazione continua di un team di docenti sull'orientamento Accertamento sistematico degli interessi, delle attitudini,delle esigenze e dei bisogni della popolazione scolastica a partire dal quarto anno Incontri con i referenti dell'università e con i diversi soggetti del territorio. Acquisizione di competenze relative ad una didattica orientativa. Presentazione di: indirizzi Universitari, percorsi post diploma, tirocini e stage, funzione orientativa degli ITS e IFTS. Analisi dei bisogni 3^ FASE febbraiomarzo 4^ FASE Aprile Formazione post-diploma. Simulazione test di ingresso universitari e test per concorsi Simulazione test di ingresso universitari e test per concorsi Incontri con i referenti esterni dell'orientamento universitario, del lavoro e dell' imprenditorialità. Incontri di orientamento con ex alunni Raccolta dati, degli alunni in uscita per monitorare le scelte future Creazione di una banca dati Elaborazione di dati per il monitoraggio delle scelte effettuate 38

39 set ott nov Dic Gen feb mar apr Mag giu Processo Attività Responsabile 1 fase F.S. Area 4 2 fase F.S. Area 4 3 fase F.S. Area 4 4 fase F.S. Area 4 Verifica degli esiti del Piano OBIETTIVO Costruzione di percorsi di orientamento permanente INDICATORE Realizzazione scelte post diploma 39

40 3.ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 3.1. Contesto Contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita: reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali dell ambiente modelli educativi di riferimento, offerte per la gestione del tempo libero. L Istituto Cenni-Marconi è ubicato nel comune di Vallo della Lucania in provincia di Salerno. La realtà socioeconomica in cui opera la scuola, pur risentendo del problema della disoccupazione che investe l intera regione, appare, in parte, dinamica e comunque in costante evoluzione. L economia della zona in cui è situata la scuola si basa sul settore primario, sull edilizia e sul commercio. L andamento dell occupazione è sostanzialmente in linea con quello regionale. Il territorio è ad alto potenziale turistico grazie alle ricchezze naturalistiche e al patrimonio culturale e archeologico. La presenza sul nostro territorio del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni apre nuovi spazi anche nel settore agricolo e in quello turistico: i prodotti biologici nel settore agricolo sono di grosso interesse sui mercati nazionali. Nuove forme di accoglienza nel campo turistico ecocompatibile sono in grado di accrescere l immagine del territorio come oasi protetta e sensibilizzare il patrimonio artistico nel campo culturale. Il sistema ambiente come risorsa economica di base e contesto di nuove opportunità di lavoro. L importanza dello sviluppo della formazione tecnica e professionale ha determinato, quindi, la necessità di strutturare un sistema educativo innovativo ed integrato con quello economico e produttivo mediante forme di collaborazione, di concertazione, di cooperazione e la costruzione di nuove leadership aperta ai cambiamenti, sensibile alle diverse iniziative sociali e culturali promosse dalle varie associazioni esistenti sul territorio. L organizzazione scolastica (Composizione popolazione scolastica alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi di comunicazione. La fascia di utenza della scuola appare alquanto eterogenea: alcuni allievi abitano nel centro cittadino o in periferia, altri provengono dai paesi limitrofi, vivendo quotidianamente la situazione del pendolarismo. Proprio questo fenomeno, che riguarda la maggior parte degli studenti (80%), in entrambe le sedi, è causa di serie difficoltà anche per le famiglie che difficilmente partecipano alle iniziative della scuola e/o collaborano con essa. L Istituto, facendosi interprete di queste problematiche, si è sempre fatto carico di adottare tutte le strategie e le metodologie più idonee, al fine di motivare allo studio anche gli allievi che hanno avuto una storia e un vissuto scolastico disagiato, contrastando i fenomeni di assenteismo e abbandono e facendo rispettare le regole della convivenza civile e democratica. Gli obiettivi che l Istituto Cenni-Marconi si prefigge di raggiungere, in aderenza con le finalità della scuola in generale e tenendo conto delle istanze locali, sono: -promozione dell'apprendimento e potenziamento delle eccellenze, per consentire a ciascun allievo la costruzione dell'identità personale e la realizzazione di sé; -formazione di uomini e di cittadini che abbiano una coscienza civile ed etica, che interiorizzino i principi di appartenenza e di tutela del bene comune, che sappiano inserirsi consapevolmente e in maniera propositiva nel contesto di un società in continua trasformazione, capaci di convivere con gli altri, rispettando i valori democratici; -sviluppo di mentalità aperte, dotate di capacità di osservazione e di riflessione, di analisi e sintesi e di pensiero autonomo. La scuola organizza la programmazione didattica per assi culturali e, dall attuale anno scolastico, sono stati definiti gli obiettivi di apprendimento per classi parallele e per ambiti disciplinari; tuttavia non sempre è incentivato l'uso di modalità didattiche che stimolano la partecipazione degli studenti e ancora non vengono utilizzate prove comuni per 40

41 la valutazione. I docenti, comunque, usano modelli comuni per la progettazione didattica e, recentemente, in esito ad un percorso formativo per docenti sulla programmazione per competenze, si sono anche personalizzati i modelli di certificazione per il biennio. Le aule e i laboratori sono adeguatamente attrezzati ma il loro utilizzo non sempre viene pianificato in maniera adeguata. Non si riscontra un impiego di strategie metodologiche differenziate, anche in riferimento alle linee guida dei nuovi ordinamenti scolastici e l'uso organizzato della tecnologia nella didattica. Gli interventi didattici educativi, per il recupero delle carenze, vengono svolti principalmente in orario curriculare. La scuola investe su progetti ritenuti strategici per il raggiungimento della mission d'istituto incentivando soprattutto la padronanza delle lingue straniere e l utilizzo costruttivo del PC. Uno dei punti di debolezza può essere considerato la limitata azione di informazione e comunicazione a supporto delle attività' di gestione organizzativa e della didattica. Per quanto riguarda l'attenzione alla dinamica relazionale tra allievi e insegnanti e alle relazioni tra pari, i risultati dei questionari somministrati rilevano risultati soddisfacenti che rientrano nella media delle altre scuole, con valori di deviazione standard molto bassi. La valutazione esterna ha evidenziato che risultano conosciute e applicate le regole di comportamento che la scuola ha definito (Regolamento d'istituto, patto di corresponsabilità). Le relazioni sono complessivamente buone sia tra studenti e docenti che tra gli studenti. Non risulta sistematico l'uso delle nuove tecnologie nella didattica, per problemi logistici relativi all uso dei laboratori e per la mancanza di competenze digitali in molti docenti. Solo pochissime classi sono dotate di LIM con connessione alla rete. E' utilizzato il registro elettronico solo in forma digitale. 41

42 3.2. Funzionigramma DIRIGENTE SCOLASTICO PERSONALE DOCENTE Coordinatori di classe Responsabili dei dipartimenti Direttori dei laboratori Commissioni di lavoro Referenti dei progetti Referenti Alternanza scuola-lavoro(n.3) Referenti area di miglioramento Animatore digitale Tutor alternanza scuola-lavoro della classe Collaboratori del D.S. Addetti alla vigilanza FUNZIONI STRUMENTALI Area 1 Area 2 Area 3 Area 4 DSGA PERSONALE ATA Assistenti Amministrativi Assistenti Tecnici CONSIGLI DI CLASSE COLLEGIO DOCENTI Area 5 Area 6 Collaboratori Scolastici CONSIGLIO D ISTITUTO 42

43 3.3. Collaboratori del Dirigente scolastico Primo collaboratore con funzioni vicarie Secondo collaboratore Sostituisce il D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi; Redige l orario di servizio dei docenti in base alle direttive del D.S. e dei criteri emersi nelle sedi collegiali preposte. Per questa funzione si avvale della collaborazione dei componenti la commissione orario; Assicura la collocazione funzionale delle ore a disposizione per completamento orario di cattedra inferiore alle 18 ore e delle ore di disponibilità per effettuare supplenze retribuite; Assicura la sostituzione dei docenti assenti su apposita modulistica con criteri di efficienza ed equità; Assicura il recupero delle ore di permesso concesse ai docenti; Assicura il rispetto del regolamento di istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate ecc.); Coordina proposte, iniziative, attività delle diverse componenti della scuola (FF.SS. coordinatori di classe alunni genitori); Assicura il coordinamento delle attività in collaborazione con il D.S.G.A e il secondo collaboratore; Organizza gli Esami di Stato, gli esami integrativi e di idoneità, e le attività di recupero delle lacune e dei debiti formativi; Cura la documentazione relativa all organico dei docenti; Mantiene in collaborazione con i coordinatori di classe rapporti con studenti e genitori; Svolge l attività preliminare concernente la stipula di contratti per l acquisizione di beni e servizi nell ambito della disciplina prevista dalla legge; Cura la progettazione e la realizzazione di progetti nazionali ed europei per l ampliamento dell offerta formativa rivolti sia all utenza interna che esterna dell Istituto e la ricerca delle fonti di finanziamento; Trasmette ai coordinatori di classe informazioni e comunicazioni relative agli alunni; Assicura in coordinazione con il Secondo Collaboratore il controllo nei corridoi; Cura la formazione e l aggiornamento delle graduatorie dei docenti; Collabora con le istituzioni per la realizzazione delle attività progettuali; Ha responsabilità della realizzazione di videoconferenze e della gestione della sala videoconferenze; E responsabile della comunicazione interna ed esterna all Istituto; Partecipa alle riunioni di staff ed è di supporto al lavoro del D.S. Sostituisce il D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi in caso di assenza o impedimento del Collaboratore Vicario; Collabora con il D.S. ed con il Docente Vicario nelle sostituzioni giornaliere dei docenti assenti; Coordina gli incontri mensili delle FS; Coordina le attività delle aree INVALSI, QUALITA, AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO; Coordina e verifica l attuazione delle attività previste nel POF; Con il Collaboratore Vicario è responsabile della comunicazione 43

44 Addetti alla vigilanza IPSIA Marconi : Addetti alla vigilanza del corso SIRIO: interna ed esterna all Istituto; Coordina i progetti generali per la formazione e l aggiornamento professionale del personale Docente ed ATA; Assicura il coordinamento delle attività in collaborazione con il D.S.G.A e con il Collaboratore Vicario; Assicura in coordinazione con il Collaboratore Vicario il controllo nei corridoi; Controlla le firme per presa visione delle circolari e ne verifica l attuazione; In collaborazione con il Collaboratore Vicario assicura il rispetto del regolamento di istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate ecc.); Coordina la progettazione e la realizzazione dei progetti d Istituto tesi all ampliamento dell offerta formativa; Collabora alla progettazione e alla realizzazione di progetti nazionali ed europei per l ampliamento dell offerta formativa rivolti sia all utenza interna che esterna dell Istituto e la ricerca delle fonti di finanziamento; Collabora nella cura dei rapporti con studenti e genitori; Trasmette ai coordinatori di classe informazioni e comunicazioni relative agli alunni; Partecipa alle riunioni di staff ed è di supporto al lavoro del D.S e del Collaboratore Vicario. Assicurano la vigilanza dell IPSIA Marconi ; Curano l utilizzazione dei docenti a disposizione, la sostituzione dei docenti assenti e il recupero dei permessi concessi dal DS; In collaborazione con i coordinatori di classe curano i rapporti con studenti e genitori; Gestiscono permessi, ritardi ed uscite anticipate degli studenti; Trasmettono informazioni e comunicazioni ai coordinatori di classe relative agli unni; Partecipano alle riunioni di staff Assicurano la vigilanza del corso SIRIO Curano l utilizzazione dei docenti a disposizione, la sostituzione dei docenti assenti e il recupero dei permessi concessi dal DS; Organizzano attività di sostegno e recupero per gli alunni corso Sirio Organizzano gli esami di Stato, gli esami integrativi e di idoneità relativi al corso serale Gestiscono permessi di entrate ed uscite anticipate degli studenti Curano i rapporti con studenti; Trasmettono informazioni e comunicazioni ai coordinatori di classe relative agli alunni; Curano la raccolta della documentazione didattica: programmazioni e programmi, verifiche, risultati degli scrutini intermedi e finali, dei recuperi Partecipano alle riunioni di staff 44

45 3.4. Funzioni strumentali al PTOF. Le FF.SS. hanno un ruolo fondamentale nella realizzazione e la gestione del POF e nella realizzazione di progetti formativi d'intesa con enti e istituzioni esterne alla scuola. Esse monitorano le varie attività e riferiscono periodicamente al collegio dei docenti affinché siano diffuse le buone pratiche didattiche e siano modificate in tempo utile quelle che dovessero risultare meno efficaci. AREA 1 - GESTIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Coordinamento delle attività del piano Coordinamento della progettazione curricolare Valutazione delle attività del piano In particolare gli obiettivi si realizzano e si eseguono nelle seguenti Aree : AREA POF - Coordinamento Stesura POF; - Coordinamento di attività Progettazione curriculare disciplinare e di classe per Competenze Disciplinari e per Assi Culturali in collaborazione con i Dipartimenti disciplinari al fine di: Redigere programmazioni comuni disciplinari per competenze nel rispetto delle indicazioni ministeriali; Redigere criteri di valutazioni condivisi e comuni Modificare, ampliare, adeguare il POF alle esigente degli studenti, dei docenti, delle famiglie, del territorio. - Coordinamento Monitoraggio POF. AREA INVALSI - Coordinamento attività di formazione e aggiornamento dei docenti nei confronti degli impegni-invalsi; - Coordinamento Piano di miglioramento (Quadri di riferimento- simulazione prove) - Lettura, analisi e restituzione dati; - Coordinamento Giornate somministrazione Prove e invio dati on line sito Invalsi. AREA AUTOVALUTAZIONE Coordinamento delle commissioni Autoanalisi e Autovalutazione d Istituto attraverso: lo strumento Cometa ; e monitoraggio Pof. Questa sezione consente di realizzare la Diagnosi dell Istituto Scolastico per ottenere informazioni necessarie per: -definire i punti di forza e di debolezza della scuola; -individuare, nei processi chiave del servizio scolastico, gli ambiti dove apportare miglioramenti; -scegliere gli obiettivi più appropriati in funzione delle caratteristiche della scuola per pianificare e programmare le azioni e progetti necessari per raggiungerli. AREA QUALITA -Partecipazione ad attività di formazione e promozione di attivazione di Laboratori di ricerca azione Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca- USR Campania Direzione Generale Napoli POLO QUALITÀ DI NAPOLI -Coordinamento del Progetto Qualita : Manuale della Qualita CERTIFICAZIONE UNI-EN ISO9004:2009 AREA FORMAZIONE 45

46 Partecipazione ad attività di formazione presso : MIUR; USR Campania; Invalsi; Polo qualità Di Napoli, attività di studio e ricerca su siti e materiale specifici. E referente per la legalità, alle pari opportunità e ai diritti umani attraverso l organizzazione di eventi, di attività formazione, di confronto, e su temi specifici ( Giornata della memoria, della donna,della legalità, ecc.) AREA 2 - SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI E COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI In particolare: -Cura l analisi dei bisogni formativi e la predisposizione e gestione del piano di formazione e aggiornamento; -Cura il coordinamento dei rapporti tra la Scuola e la Famiglia. -Coordina l organizzazione delle attività extracurricolari (mostre, concorsi, gemellaggi, progetti con enti esterni) ; -Coordina la comunicazione interna ed esterna dell Istituto -Coordina tempi e modalità di attuazione di visite e viaggi di istruzione; -Cura la produzione di materiali didattici; -Predispone schede di rilevazione ed analisi dei bisogni, indagini e proposte di miglioramento; -Cura la documentazione delle attività scolastiche affinché costituiscano memoria ed esperienza di base per il lavoro futuro; -Coordina la raccolta e l organizzazione della documentazione didattico educativa (Piani di lavoro, progetti ecc.); -Cura l accoglienza dei nuovi docenti; -Cura la ricerca di risorse e documentazioni utili alla didattica e ne assicura la diffusione tra i docenti; -E referente all educazione stradale. -Responsabile area BES AREA 3 - INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI, RAPPORTI CON ISTITUZIONI ED ENTI ESTERNI ALLA SCUOLA, ORIENTAMENTO IN INGRESSO, SOSTEGNO AL LAVORO DEGLI STUDENTI In particolare cura: - Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e tutoraggio - In particolare si interessa di: - Coordinare l attività della consulta degli studenti - Curare l accoglienza dei nuovi studenti - Coordinare e gestire le attività di orientamento in ingresso - Monitorare e qualificare le eccellenze - Collaborare con i Dipartimenti (attività di approfondimento classi quinte ) - Promuovere attività culturali e educative per gli studenti - Produrre materiale informativo (Locandina, brochure, CD ) - Organizzare eventi per presentare l istituto al territorio - Curare accordi con le scuole secondarie di primo grado 46

47 - Programmare incontro con le FS scuole secondarie di primo grado - Predisporre il calendario degli incontri nelle scuole e le uscite presso i vari Istituti - Coordinare e gestire le attività di accoglienza delle classi terze scuole secondarie di primo grado del territorio Distretti Continuità e ri-orientamento degli alunni - Promozione di intese territoriali per iniziative, manifestazioni ed eventi - Organizzare incontri Docenti Genitori Alunni scuole secondarie di primo grado per trattare insieme un corso di orientamento e provvedere all Open day - Individuare le iniziative rilevanti da segnalare al DS e alla FS 1 per la pubblicizzazione - Curare con attenzione le manifestazioni di fine anno: Teatro - Progetto musica Sfilata moda. - Curare la realizzazione ed il monitoraggio delle attività di sostegno, di recupero e di approfondimento organizzate nell Istituto; E referente alla salute. AREA 4 - INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI, REALIZZAZIONE DI PROGETTI D INTESA CON ENTI ED ISTITUZIONE ESTERNE ALLA SCUOLA, ORIENTAMENTO IN USCITA, ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. In particolare cura: -L orientamento alla prosecuzione degli studi universitari delle classi terminali; In particolare con incontri presso l Università di Salerno per alcune specializzazioni di interesse per gli allievi -L organizzazione di attività connesse con la formazione professionale; -Incontri informativi ed organizzativi con i responsabili del Centro Impiego e Centro di orientamento di Vallo della Lucania -Realizzazione di singole iniziative in collaborazione con il territorio quali: ovisite ad aziende del territorio con attività nel settore di interesse per la Scuola opromozione e coordinamento delle attività extracurriculari: progetti con le realtà territoriali; laboratori pomeridiani nella scuola; esperienze con la realtà produttiva. -Progetti on line con il Ministero del Lavoro, progetti Europei -Collabora con il gruppo di lavoro che cura le attività di Alternanza Scuola Lavoro -Ogni altra iniziativa che si presenterà che nel corso dell anno scolastico di interesse per gli studenti. -Lo sportello di ascolto rivolto agli studenti; E referente per la sicurezza AREA 5 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI, EDUCAZIONE DEGLI ADULTI, FORMAZIONE PERMANENTE, LOTTA AL DISAGIO ED ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA In particolare cura: -La promozione del rientro in formazione dei giovani che non sono inseriti nel mondo del lavoro o in un sistema formativo; -L individuazione di stranieri presenti sul territorio che intendono migliorare il loro livello di formazione per accedere ad un lavoro più qualificato; -La creazione di un centro di ascolto e di orientamento nell istituto rivolto ai giovani occupati o in cerca di occupazione per favorire la cultura dell apprendimento tutto l arco della vita, la capacità di governare il 47

48 proprio processo di apprendimento, la partecipazione a processi di riconversione professionale, la capacità di usufruire delle offerte di istruzione che consentano di migliorare la qualità della vita; -La promozione sul territorio dell offerta formativa dell Istituto attraverso l organizzazione di eventi, incontri, anche di tipo ludico-ricreativo, articoli di giornale ecc. -La creazione di accordi di rete sul territorio con CTP, Informagiovani, Centri per l Impiego, Parrocchie ecc. finalizzati alla diffusione della cultura della formazione permanente tra i giovani occupati o in cerca di occupazione; -L organizzazione di seminari, corsi brevi ecc. finalizzati al riconoscimento di crediti formativi e alla valutazione delle competenze di base utili per l inserimento di giovani adulti nei corsi SIRIO già attivati nel nostro Istituto; -L attività di sostegno e di lotta al disagio; -La collaborazione con il responsabile della vigilanza del corso Sirio E referente per la dispersione scolastica AREA 6 - SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI NELL UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE NELL ATTIVITÀ ISTITUZIONALE E NEI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE In particolare cura: - L organizzazione e l innovazione dei materiali usati nella didattica (registri personali, modelli per la programmazione, per la valutazione, ecc) compresa la semplificazione delle operazioni di scrutinio elettronico; - La gestione del sito WEB; - La comunicazione e la notifica di circolari ed avvisi vari ai Docenti attraverso il sito Web e la Posta Elettronica; - Il coordinamento dell utilizzo delle nuove tecnologie per la didattica e la formazione e l organizzazione di attività di aggiornamento dei docenti con specifico riguardo allo sviluppo di competenze informatiche; - Il coordinamento nell utilizzo delle nuove tecnologie. In particolare è di supporto nell utilizzo delle tecnologie informatiche nella didattica; - Coordina le attività connesse all uso del Registro Elettronico e al funzionamento di Mastercom. - Coordina tempi e modalità di funzionamento dei laboratori - La gestione della rete informatica; - Il coordinamento e il supporto tecnico nel completamento e nella realizzazione delle infrastrutture e dei laboratori; - L analisi delle proposte di acquisto di materiali e strumentazioni; - Il coordinamento dell attività ECDL e del Test Center AICA. È responsabile della sicurezza della rete; 48

49 3.5. Dipartimenti disciplinari Il Regolamento per il passaggio al nuovo ordinamento suggerisce la costituzione di Dipartimenti quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa. Nelle Linee guida sono poi esplicitate le funzioni che i Dipartimenti devono: -individuare i bisogni formativi degli utenti; -promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi; -presidiare la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo; -operare per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base, soprattutto nel biennio; -promuovere il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall obbligo di -istruzione; -favorire la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di -apprendimento degli studenti; -vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze -previste nei profili dei vari indirizzi; -definire i piani di aggiornamento del personale. Sulla base di tali indicazioni il C. dei D. ha approvato il seguente piano di attività per i Dipartimenti: ATTIVITA DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI 1 Analisi dei bisogni dell utenza e delle risorse disponibili 2 Attività di accoglienza per le classi prime e prove di ingresso 3 Proposte attività finalizzate al consolidamento competenze disciplinari di base Proposte di didattica laboratoriale, percorsi di apprendimento in contesti reali (stage) e in alternanza scuola lavoro Proposte di progetti da attuare in rete con altri istituti e con gli Enti locali anche in raccordo fra ambiti disciplinari diversi Piano attività per l Orientamento Scolastico da attuare all interno dell Istituto ed in continuità con la scuola secondaria di 1 grado, con l Università e con il mondo professionale nell ottica di assicurare l orientamento e il ri-orientamento continuo lungo tutto il percorso di studio. Programmazione disciplinare per competenze, unità di apprendimento, unità didattiche, ecc, definizione obiettivi minimi e prove comuni di valutazione 8 Definizione dei criteri e degli strumenti di valutazione degli apprendimenti 9 Proposte di aggiornamento per il personale docente 49

50 3.6. Coordinatori dei dipartimenti I compiti del Coordinatore sono: -presiedere le sedute; -indirizzare i docenti verso gli orientamenti metodologici della scuola; -è responsabile dell'elaborazione dei verbali delle sedute; -raccogliere le programmazioni modulari, le griglie e le analisi disciplinari del Dipartimento; - è referente nei confronti del Collegio dei Docenti, del Dirigente Scolastico e di agenzie esterne coordinare le scelte del Dipartimento in relazione a: analisi disciplinare, obiettivi disciplinari e trasversali, standard minimi, competenze, strumenti e criteri di valutazione; -distribuire e raccogliere le schede di verifica del lavoro svolto. DIPARTIMENTI A.S. 2015/2016 Scienza della natura - Geografia- Chimica-Fisica. (A013-A060-A038-A039-C240-C290) Lingue straniere. (A0246-A346) Informatica e Laboratorio informatico gestionale. (A042-A076-A075-C300) Discipline economico-aziendali. (A017) Matematica (A047-A048) Topografia-Costruzioni- Disegno e Progettazione-estimo (A016- A072-A058- C430) Elettronica- Impianti-Disegno (A020-A034- A070- C70- C260- C320-A024-A025) Italiano,Storia,Storia dell arte, Religione. (A050-A061-Religione) Diritto ed economia. (A019) Educazione fisica. (A029) Sostegno (AD01-AD02-AD03-AD04) 3.7. Responsabili dei laboratori I Responsabili dei laboratori, in collaborazione con gli assistenti tecnici e con l ufficio tecnico, quali sub consegnatari, sono incaricati di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell ambiente 50

51 LABORATORI LABORATORIO DI SCIENZE E FISICA piano terra LABORATORIO LINGUISTICO piano terra LABORATORIO TRATTAMENTO TESTI (centrale 2 piano) LABORATORIO INFORMATICO- ECDL primo piano LABORATORIO MULTIMEDIALE DOCENTI primo piano SPORTELLO BANCARIO e Impresa Formativa Simulata LABORATORIO MATEMATICA 1 piano LABORATORIO CAD 1 2 piano LABORATORIO CAD 2 1 piano BIBLIOTECA primo piano CENTRO SERVIZI TOPOGRAFICI piano terra SALA VIDEO CONFERENZA piano terra AULA MAGNA PRESIDENZA-SEGRETERIA RESPONSABILE PALESTRA sede centrale COORDINATORE FUNZIONAMENTO LABORATORI LABORATORIO DI MECCANICA IPSIA Marconi- p.t. Di Sevo LABORATORIO MULTIMEDIALE - IPSIA Marconi- p.t. Di Sevo LABORATORIO TECNOLOGICO 3 IPSIA Marconi - p.t ed. Maiese LABORATORIO TECNOLOGICO 1 IPSIA Impianti- Marconi - p.t.. Ed. Di Sevo LABORATORIO TECNOLOGICO 2 IPSIA Elettronica -Marconi - p.t.. Ed. Di Sevo LABORATORIO DI MODA IPSIA Marconi LABORATORIO DI CHIMICA E FISICA IPSIA Marconi p.t Di Sevo LABORATORIO LINGUISTICO mobile mansarda - Di Sevo LABORATORIO TECNOLOGICO MULTIMEDIALE mobile IPSIA Marconi p.t ed. Maiese LABORATORIO di ASSISTENZA TECNICA e MANUTENZIONE p.t. Di Sevo 51

52 3.8. Commissioni di lavoro ELENCO COMMISSIONI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI Commissione Progetti e Valutazione Titoli Candidati FF.SS. Commissione Elettorale ( C.I.) Comitato di valutazione del servizio docenti Commissione Orario Commissione Alunni Diversamente Abili Nucleo Interno di Autovalutazione Docenti incaricati della revisione POFed elaborazione del PTOF Revisione Regolamento di Istituto Gestione stesura e sottoscrizione Patto di Corresponsabilità da parte degli alunni/famiglie Responsabili normativa antifumo ( uno per piano sede centrale/succursale/sirio/ipsia) Area 1 - Gestione del Piano dell Offerta Formativa Area 2 - Sostegno al lavoro dei Docenti e coordinamento delle attività extracurricolari Area 3 Interventi e Servizi per gli Studenti, Rapporti con Istituzioni ed Enti esterni alla Scuola, Orientamento in ingresso, Sostegno al lavoro degli Studenti AREA 4 - Interventi e Servizi per gli Studenti, Realizzazione di Progetti d intesa con Enti ed Istituzione esterne alla Scuola, Orientamento in uscita, Alternanza Scuola Lavoro. AREA 5 Interventi e Servizi per gli Studenti, Educazione degli Adulti, Formazione permanente, Lotta al disagio ed alla dispersione scolastica AREA 6 - Sostegno al lavoro dei Docenti nell utilizzo delle nuove tecnologie nell attività istituzionale e nei rapporti con le famiglie-gestione Sito Web Organo di Garanzia Nominato con Delibera del C.d.I. ai sensi del D.P.R. 235/2007 Gestione Mastercom Sito Web IPSIA 52

53 3.9. Coordinatori di classe I Coordinatori dei Consigli di classe sono il punto di riferimento dei docenti e degli alunni della classe e dei rispettivi genitori. Del loro lavoro riferiranno al Dirigente, al Consiglio di classe e al Collegio dei docenti L incarico, volto a facilitare il processo di interazione fra docenti, di circolarità delle informazioni, di progettazione condivisa, nonché la costruzione dei percorsi educativi e didattici che consentano il raggiungimento da parte degli studenti del successo formativo sia in termini di acquisizione di conoscenze, competenze e capacità che di crescita morale e civile, ha ad oggetto l affidamento, in collaborazione con l ufficio di dirigenza, di molteplici attività. In dettaglio il coordinatore di classe: 1. Presiede, su delega del Dirigente scolastico i consigli di classe, organizzandone il lavoro. 2. Coordina la programmazione di classe per quanto riguarda le attività sia curriculari che extracurriculari e la relativa verifica sia in itinere che finale. 3. Convoca il C. di C. in via straordinaria, previa consultazione con il D.S. e con gli altri docenti della classe. 4. E responsabile in modo particolare degli studenti e della classe e si tiene regolarmente informato sul loro profitto tramite i frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio. 5. Mantiene i contatti con i genitori, fornendo loro informazioni globali sul profitto, sull interesse e sulla partecipazione degli studenti, fornisce, inoltre, suggerimenti specifici in collaborazione con gli altri docenti della classe soprattutto nei casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento. 6. Si preoccupa della regolare tenuta del giornale di classe, controlla regolarmente le assenze ed i ritardi degli studenti annotandole sugli appositi registri. 7. Si fa portavoce delle esigenze delle tre componenti del Consiglio ( docenti-alunni-genitori) 8. Informa il Dirigente e i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi della classe. 9. Coordina l accoglienza ( per le sole classi 1^ ) 10. Predispone la bozza del documento del 15 maggio da presentare al Consiglio di classe ( per le sole classi 5^ ), utilizzando il modello predisposto. 11. Tiene contatti con i referenti dei progetti didattici inseriti nel POF, cui la classe aderisce e registra i dati. 12. Gestisce i rapporti di programmazione con la F.S. al POF Ufficio Tecnico L Ufficio tecnico si occupa di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell ambiente In base al Regolamento per il riordino degli Istituti tecnici e professionali il nostro nuovo Istituto si è dotato, per gli indirizzi del settore tecnologico, dei servizi, e dell'industria e artigianato di un ufficio tecnico con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell ambiente. Nell ambito della direttiva del Dirigente Scolastico: -Assicura la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell ambiente. 53

54 -Collabora con la direzione dell istituto, in raccordo con gli insegnanti impegnati nello svolgimento delle esercitazioni pratiche e con il personale A.T.A., per l individuazione, lo sviluppo e il funzionamento ottimale delle attrezzature tecnologiche e delle strumentazioni necessarie a supporto della didattica. -Predispone un piano di attività per l uso programmato degli spazi e delle attrezzature. -Ricerca le soluzioni logistiche e organizzative più funzionali alla didattica ed anche per la condivisione in rete delle risorse umane, professionali e tecnologiche disponibili. -Si raccorda con tutte le strutture previste, in particolare con i dipartimenti, per la gestione e la realizzazione di progetti didattici condivisi contribuendo alla loro realizzazione. -Assicura una adeguata gestione dell archiviazione e della documentazione ai fini della piena fruibilità delle conoscenze esistenti e di quelle accumulate nel tempo. -Rileva le necessità evidenziate dai responsabili dei dipartimenti e dei laboratori e individua le categorie di beni o di servizi da approvvigionare e le comunica al Dirigente Scolastico; -Assicura interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; -Collabora nell Integrazione delle risorse disponibili sul territorio anche in rete con altri istituti. -Si raccorda con il DSGA e con i Docenti sub consegnatari dei beni esistenti nei laboratori Animatore digitale L animatore digitale ha il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, nonché quello di diffondere politiche legate all innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola Il personale ATA Il personale ATA svolge quel ruolo ausiliario-tecnico-amministrativo indispensabile al buon funzionamento di ogni istituzione scolastica. 54

55 4.PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA DELL I.T.C.G." E. CENNI" 4.1.Indirizzi di studio 55

56 4.2. Indirizzo Amministrazione, finanza e marketing Il monte ore dell indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è articolato secondo le seguenti tabelle: 56

57 4.2.1.Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI (ex corso Programmatori) Nota: n. 1 ore/sett. x 33 settimane = n. 33 ore annue n. 5 ore/sett. x 33 settimane = n. 165 ore annue n. 2 ore/sett. x 33 settimane = n. 66 ore annue n. 6 ore/sett. x 33 settimane = n. 198 ore annue n. 3 ore/sett. x 33 settimane = n. 99 ore annue n. 7 ore/sett. x 33 settimane = n. 231 ore annue n. 4 ore/sett. x 33 settimane = n.132 ore annue n. 8 ore/sett. x 33 settimane = n. 264 ore annue Profilo del diplomato nell indirizzo Amministrazione, finanza e marketing Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell economia sociale. Integra le competenze dell ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell azienda e contribuire sia all innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: -rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; -redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; -gestire adempimenti di natura fiscale; -collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell azienda; -svolgere attività di marketing; -collaborare all organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; -utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing Profilo del diplomato nell articolazione Sistemi informativi aziendali Nell articolazione Sistemi informativi aziendali, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. 57

58 4.3.Indirizzo Turismo Il monte ore dell indirizzo Turismo è articolato secondo le seguenti tabelle: Profilo del diplomato nell indirizzo Turismo Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macro fenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell azienda e contribuire sia all innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell impresa turistica inserita nel contesto internazionale. E in grado di: -gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio; -collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione per lo -sviluppo dell offerta integrata; -utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche innovativi; -promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale; -intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali. 58

59 4.4.Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio Costruzioni, Ambiente e Territorio Discipline Ore settimanali I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia, Cittadinanza e Costituzione Lingua inglese Matematica e complementi Diritto ed Economia 2 2 Scienze della terra e Biologia 2 2 Scienze Motorie e sportive Religione cattolica o attività alternativa Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche 3 (1) 3 (1) 3 (1) 3 (2) 3 (1) 3 (1) 3 (1) Geografia 1 Scienze e tecnologie applicate 3 Progettazione, Costruzioni e Impianti 7 (4) 6 (4) 7 (5) Geopedologia, Economia ed Estimo Topografia 4 (2) 4 (3) 4 (3) Gestione dei cantieri e Sicurezza sul lavoro 2 (2) 2 (2) 2 (2) Totale ore settimanali 33 (5) 32 (3) 32 (8) 32 (9) 32 (10) N.B. Tra parentesi sono indicate le ore di lezione effettuate con il supporto del laboratorio in compresenza del docente tecnico-pratico (I.T.P) 59

60 Profilo del diplomato nell indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio Il Diplomato nell indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio : -ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell utilizzo ottimale delle risorse ambientali; -possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; -ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; -ha competenze relative all amministrazione di immobili. È in grado di: -collaborare, nei contesti produttivi d interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; -intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell esercizio di organismi edilizi e nell organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; -prevedere, nell ambito dell edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale; -pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; -collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. 60

61 4.5.ISTRUZIONE DEGLI ADULTI INDIRIZZO SETTORE ECONOMICO (AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING) Piano di studi per il triennio Discipline del piano di studio Ore settimanali per anno di corso Terza Quarta Quinta Prove di esame ITALIANO Scritto e orale STORIA Orale MATEMATICA Scritto e orale LINGUA INGLESE Scritto e orale ECONOMIA AZIENDALE Scritto e orale DIRITTO Orale ECONOMIA POLITICA Orale INFORMATICA Scritto e orale FRANCESE Scritto e orale TOTALE ORE SETTIMANALI INDIRIZZO SETTORE TECNOLOGICO (COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO) Piano di studi per il triennio Discipline del piano di studio Ore settimanali per anno di corso Terza Quarta Quinta Prove di esame ITALIANO Scritto e orale STORIA Orale LINGUA INGLESE Scritto e orale MATEMATICA Scritto e orale GESTIONE CANTIERE E SICUREZ. AMB. LAV Orale PROGET. COSTRUZ. IMPIANTI Scritto e orale TOPOGRAFIA GEOPED. ECOLOGIA, ESTIMO TOTALE ORE SETTIMANALI Scritto, orale e grafico Scritto, orale e grafico L Istruzione degli adulti è un corso serale rivolta a tutti coloro che, dopo il conseguimento della licenza media, non hanno continuato gli studi o li hanno interrotti in itinere. Esso nasce dalla convinzione che il 61

62 conseguimento di un diploma finito è fattore di uguaglianza democratica e di crescita; pertanto intende stimolare concretamente il desiderio e l esigenza di formazione per migliorare e facilitare l inserimento nel mondo del lavoro. Il corso, infatti, offre la possibilità di non rinunciare alle proprie attività di lavoro e di frequentare un regolare corso di studi in ore serali. In tal modo si raggiungono tre obiettivi: lavorare, apprendere e rientrare in un sistema formativo. Esso, inoltre, fornisce una buona preparazione tecnico-pratica agli allievi e un potenziamento delle qualità operative a coloro che hanno già intrapreso un attività. L idea-forza del Sirio è quella di valorizzare il lavoro come operatività e di far acquisire conoscenze tecniche e tecnologiche aperte e flessibili. Due sono gli indirizzi di rientro in formazione: l indirizzo economico (AFM) e quello tecnologico (CAT). Entrambi prevedono un articolazione modulare distribuita in cinque giorni in modo da lasciare agli studenti-lavoratori la possibilità di partecipare ad eventuali attività di recupero. Un comitato tecnico-scientifico stabilisce i criteri e le modalità cui ogni C.d.C. deve attenersi per determinare le competenze possedute dagli allievi al momento dell iscrizione: -Studi precedentemente compiuti; -Esperienze maturate; -Preparazione e cultura personale. E prevista la presenza di un tutoring, nominato in seno ad ogni Consiglio di classe che assisterà lo studente con difficoltà di inserimento o in ordine ai percorsi formativi e che cercherà tutte le strategie possibili per colmare lacune di base e/o raggiungere particolari obiettivi. Gli interventi didattici mirano a promuovere l acquisizione di conoscenze ed abilità adeguate. Per quanto riguarda la valutazione si terrà conto del fatto che si tratta di adulti e lavoratori per cui essa sarà formativa e coinciderà con il processo educativo. L alunno, pertanto, sarà valutato collegialmente per quello che egli è, tenendo conto di tutti quei fattori che sono intervenuti e che ancora intervengono nella sua educazione e formazione. 62

63 5.PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA DELL I.P.S.I.A. G. Marconi ARTICOLAZIONE DEI CORSI DI STUDIO (Nuovo ordinamento) I corsi di studio della nuova Istruzione Professionale sono costituiti da un: un primo BIENNIO caratterizzato da: -un AREA COMUNE, di formazione umanistica e scientifica; -un AREA DI INDIRIZZO differenziata a seconda dei corsi: I.P.S.I.A. (Manutenzione e Assistenza Tecnica, Produzioni Industriali, Servizi per l Agricoltura e lo Sviluppo Rurale) e I.T.I.S. (Meccanica, Meccatronica ed Energia; Elettronica ed Elettrotecnica; Sistema Moda ) un secondo BIENNIO caratterizzato da: -un AREA COMUNE, di formazione umanistica e scientifica; -un AREA DI INDIRIZZO, differenziata a seconda dei corsi : I.P.S.I.A. (Manutenzione e Assistenza Tecnica, Produzioni Industriali, Servizi per l Agricoltura e lo Sviluppo Rurale) e I.T.I.S. (Meccanica, Meccatronica ed Energia ; Elettronica ed Elettrotecnica ; Sistema Moda ) un MONOENNIO conclusivo caratterizzato da: -un AREA COMUNE, di formazione umanistica e scientifica; -un AREA DI INDIRIZZO, differenziata a seconda dei corsi: I.P.S.I.A. (Manutenzione e Assistenza Tecnica, Produzioni Industriali, Servizi per l Agricoltura e lo Sviluppo Rurale) e I.T.I.S. (Meccanica, Meccatronica ed Energia ; Elettronica ed Elettrotecnica ; Sistema Moda). 63

64 5.1.Indirizzi Di Studio "MARCONI" I.P.S.I.A. I.T.I.S. Settore industria e artigianato INDIRIZZO INDIRIZZO Settore servizi INDIRIZZO Meccanica, Meccatronica ed Energia INDIRIZZO INDIRIZZO Manutenzione e Assistenza Tecnica INDIRIZZO Elettronica ed Elettrotecnica Manutenzione mezzi di trasporto Servizi per l Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Sistema Moda Apparati impianti e servizi tecnici industriali e civili Produzioni Industriali e Artigianali ARTICOLAZIONE Artigianato l profilo educativo, culturale e professionale dello studente costituisce il riferimento per tutti gli indirizzi del settore industria e artigianato, che si articola nel modo seguente: 64

65 INDIRIZZI: -C1 Produzioni industriali e artigianali Articolazioni: Industria e Artigianato -C2 Manutenzione e assistenza tecnica Articolazioni: Apparati impianti e servizi tecnici industriali e civili Articolazioni: Manutenzione mezzi di trasporto 5.2.Attività e insegnamenti dell area generale comuni agli indirizzi dei settori: Servizi e Industria e Artigianato Quadro orario IP01 DISCIPLINE Classe di concorso ORE ANNUE 1 biennio 2 biennio 5 anno Lingua e letteratura italiana 50/A Lingua inglese 346/A Storia 50/A Geografia generale ed economica Matematica 39/A-50/A- 60/A 47/A 48/A 49/A Diritto ed economia 19/A Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 33 60/A Scienze motorie e sportive 29/A RC o attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Totale complessivo ore Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell offerta formativa. 65

66 5.3.Risultati di apprendimento degli insegnamenti comuni agli indirizzi del settore industria e artigianato A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. -Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. -Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. -Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. -Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente. -Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. -Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. -Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. -Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). -Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell espressività corporea e l importanza che riveste la pratica dell attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo. -Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. -Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. -Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. -Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. -Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio. -Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. -Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, della tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. -Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. -Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. -Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. 66

67 5.4. Indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali Il monte ore dell indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali è articolato secondo le seguenti tabelle: Discipline Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Attività e insegnamenti obbligatori nell Area di Indirizzo Quadro orario - IPC1 Classe di concorso 16/A - 20/A-22/A- 24/A - 25/A - 27/A- 34/A 35/A 44/A - 62/A-63/A - 64/A 65/A - 67/A-69/A - 71/A- ORE ANNUE Primo biennio Secondo biennio 5 anno Scienze integrate (Fisica) 38/A di cui in compresenza 20/C-28/C-29/C 66* Scienze integrate (Chimica) 12/A-13/A-66/A di cui in compresenza 24/C-35/C-36/C 66* Tecnologie dell informazione e della comunicazione Laboratori tecnologici ed esercitazioni 34/A 35/A 42/A 75/A-76/A 6/C 7/C 9/C 10/C- 12/C-14/C - 16/C- 17/C 18/C-22/C- 24/C-25/C- 26/C- 27/C-32/C - 33/C- 34/C-35/C-36/C- 37/C- 38/C-39/C - 40/C- 41/C -42/C - 43/C-46/C-47/C- 48/C-49/C ** 99** DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI INDUSTRIA, ARTIGIANATO IPC1 Laboratori tecnologici ed esercitazioni 6/C-7/C-9/C 10/C- 12/C-14/C 16/C- 17/C 18/C-22/C- 24/C -25/C- 26/C- 27/C- 32/C- 33/C- 34/C- 35/C-36/C- 37/C- 38/C-39/C - 40/C-41/C-42/C- 165** 132** 132** 67

68 Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi Tecniche di produzione e di organizzazione Tecniche di gestione-conduzione di macchine e impianti Progettazione e realizzazione del prodotto Tecniche di distribuzione e marketing di cui in compresenza 43/C- 46/C-47/C- 48/C-49/C - 3/A -13/A 20/A - 44/A - 62/A-63/A - 64/A - 65/A-66/A 67/A- 68/A-69/A- 70/A ARTICOLAZIONE INDUSTRIA - IPID 3/A -13/A 20/A 24/A -44/A -60/A 62/A-63/A-64/A 65/A-67/A-69/A 3/A -13/A 20/A- 44/A-62/A-63/A- 64/A 65/A-67/A-69/A ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO - IPAG 6/A - 8/A - 9/A- 10/A - 20/A-24/A - 66/A 68/A 70/A 17/A Ore totali /C-7/C-9/C -10/C- 12/C-14/C - 16/C- 17/C 18/C-22/C- 24/C-25/C-26/C- 27/C-32/C -34/C- 35/C-36/C-38/C- 39/C -40/C-43/C- 46/C-47/C-48/C- 49/C - 37/C- 33/C- 41/C -42/C (396*) 198* * L attività didattica di laboratorio caratterizza l area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. 68

69 Profilo Il Diplomato di Istruzione Professionale nell indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (nel nostro istituto riguarda l abbigliamento) e specificamente sviluppate in relazione all esigenza espressa dal territorio. E in grado di: -Scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; -Utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei processi in cui è coinvolto; -Intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati; -Applicare le normative vigenti sulla tutela dell ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori; -Osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all uso dei prodotti di interesse; -Programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi; -Supportare l amministrazione e la commercializzazione dei prodotti. L indirizzo prevede le articolazioni Industria e Artigianato. Nell articolazione Industria vengono applicate e approfondite le metodiche tipiche della produzione e dell organizzazione industriale, per intervenire nei diversi segmenti che la caratterizzano, avvalendosi dell innovazione tecnologica. Nell articolazione Artigianato vengono sviluppati e approfonditi gli aspetti relativi all ideazione, progettazione, realizzazione e commercializzazione di oggetti e sistemi di oggetti, prodotti anche su commissione, con attenzione agli aspetti connessi all innovazione, sotto il profilo creativo e tecnico e alle produzione tipiche locali. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nelle Produzioni Industriali e Artigianali consegue i risultati di apprendimento, di seguito descritti e specificati in termini di competenze. -Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali. -Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. -Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell ambiente e del territorio. -Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio. -Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa. -Padroneggiare tecniche e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali. -Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo mantenendone la visione sistemica. 69

70 5.5. Indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica" Il monte ore dell indirizzo "Manutenzione e Assistenza Tecnica" è articolato secondo le seguenti tabelle: Attività e insegnamenti obbligatori nell Area di Indirizzo - Quadro orario IP09 Discipline Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Scienze integrate (Fisica) di cui in compresenza Scienze integrate (Chimica) di cui in compresenza Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie meccaniche e applicazioni Tecnologie elettrico - elettroniche e applicazioni Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione Classe di concorso 16/A-20/A 27/A-34/A 35/A-71/A - 38/A 20/C-26/C- 27/C 28/C- 29/C- 12/A-13/A 66/A 24/C-35/C- 36/C 34/A 35/A 42/A 76/A 14/C-26/C- 27/C 30/C 31/C 32/C ORE ANNUE Primo biennio Secondo biennio 5 anno * * ** 99** 132** 99** 99** 20/A /A 35/A 20/A 34/A-35/A 42/A Ore totali di cui in compresenza 14/C-32/C- 26/C-27/C- 30/C - 31/C /c -32/c- 66 III e IV 26/c-27/c 66 III e IV 14/c -32/c- 26/c-27/c 30/c 31/ 66 III e IV (396*) 198* Idem Idem idem * L attività didattica di laboratorio caratterizza l area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. 70

71 Le istituzioni scolastiche, nell ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. L insegnamento di Tecnologie dell informazione e della comunicazione nel primo biennio è attribuito anche ai titolari delle classi di concorso 75/A e 76/A i quali conservano il trattamento giuridico ed economico del ruolo di appartenenza. Profilo Il Diplomato di Istruzione Professionale nell indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: -controllare e ripristinare durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell ambiente, -osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; -organizzare ed intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine e per la dismissione dei dispositivi; -utilizzare le competenze disciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono, -gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l approvvigionamento; -reperire ed interpretare documentazione tecnica, -assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; -agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; -segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche, -operare nella gestione dei servizi anche valutando i costi e l economicità degli interventi. A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato in Manutenzione e Assistenza Tecnica consegue risultati di apprendimento, di seguito descritti in termini di competenze: - Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. - Utilizzare, attraverso la conoscenza e l applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. - Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. - Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. - Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti. - Garantire, certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d arte, collaborando alla fase di collaudo e istallazione. 71

72 - Gestire le esigenze del committente, preferire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio 72

73 73

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76 5.6.Indirizzo Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale Il monte ore dell indirizzo " Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale" è articolato secondo le seguenti tabelle: Discipline Scienze integrate (Fisica) Attività e insegnamenti obbligatori nell Area di Indirizzo - Quadro orario IP01 Classe di concorso 38/A 49/A ORE ANNUE Primo biennio Secondo biennio 5 anno di cui in compresenza 5/C- 29/C 66* Scienze integrate (Chimica) 12/A-13/A- 57/A - 58/A di cui in compresenza 5/C - 24/C 66* Tecnologie dell informazione e della comunicazione 42/A- 49/A 75/A - 76/A Ecologia e Pedologia 58/A Laboratori tecnologici ed esercitazioni 5/C 99 ** 99 ** Biologia applicata 60/A Chimica applicata e processi di trasformazione Tecniche di allevamento vegetale e animale Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali Economia agraria e dello sviluppo territoriale Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore Sociologia rurale e storia dell agricoltura 12/A-13/A- 58/A /A - 74/A- 58/A 58A 58/A 58/A Ore totali di cui in compresenza 5/C (396*) 198* * L attività didattica di laboratorio caratterizza l area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, 76

77 programmano le ore di compresenza nell ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. L insegnamento di Tecnologie dell informazione e della comunicazione nel primo biennio è attribuito anche ai titolari delle classi di concorso 75/A e 76/A i quali conservano il trattamento giuridico ed economico del ruolo di appartenenza. Profilo Il Diplomato di Istruzione Professionale, nell indirizzo Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale, possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. È in grado di: -gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità; -individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie; -utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione; -assistere singoli produttori e strutture associative nell elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale; -organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali; -rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche; -gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio; -intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici; -gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze. - Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l utilizzazione di carte tematiche. - Collaborare nella realizzazione di carte d uso del territorio. - Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione. - Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. - Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. - Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing. - Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio. - Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico. 77

78 - Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini. - Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica. Finalità e caratteristiche L indirizzo Servizi per l Agricoltura e lo Sviluppo Rurale ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. L identità dell indirizzo è riferita ad attività professionali che si esplicano in servizi tecnici a sostegno delle aziende agricole nel campo della gestione amministrativa, dell ambiente, del miglioramento della vita rurale. Il relativo percorso comprende una formazione tecnica di buon livello e lo sviluppo di competenze per l analisi socio-economica di realtà produttive, acquisite in dimensioni applicative, considerate dal punto di vista fisico, ecologico, paesaggistico, produttivo, culturale e ricreativo. Tali contesti costituiscono altrettanti campi di attività per sostenere lo sviluppo del territorio e valorizzarne le vocazioni. E molto importante che le competenze che gli studenti acquisiscono progressivamente nel percorso di studio li mettano in grado di assumere i molteplici ruoli che la moderna agricoltura richiede nelle sue articolazioni multifunzionali. Si tratta non solo di compiti tradizionali, quali la produzione, la trasformazione e la commercializzazione, ma anche di ruoli che riguardano questioni ambientali, assetti territoriali, sostegno agli insediamenti delle zone extraurbane e a quelle intermedie fra città e campagne. L innovazione dei servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale richiede allo studente, oltre alle conoscenze scientifiche e tecnologiche, anche competenze correlate alla sociologia dell ambiente e del territorio, dei processi economici e del lavoro, dei mutamenti sociali, che sono essenziali anche per comprendere i nuovi modi di vita ed implicano un coinvolgimento culturale degli operatori del settore. 78

79 5.7.SPERIMENTAZIONE E SUSSIDIARIETA (con il conseguimento della Qualifica Regionale al terzo anno) I.P.S.I.A. "MARCONI" PROGETTI SPERIMENTALI AVVIATI TECNICO IMPIANTISTA ELETTRICO CIVILE PER L'AUTOMAZIONE ELETTROMECCANICA E PER LA RIPARAZIONE ELETTRONICA CONSUMER MODELLISTA CAD-CAM ADDETTO ALLA PROGETTAZZIONE CAD-CAM 79

80 5.7.1.Linee generali La dinamicità del mercato del lavoro, con le nuove esigenze di operatori in grado di gestire lo sviluppo tecnologico, di impegnarsi nei nuovi assetti organizzativi e produttivi, rendono sempre più interattivo il Sistema Istruzione e il Sistema della Impresa. Il nostro Istituto, l I.I.S. Guglielmo Marconi, sempre attento alle trasformazioni sociali, economiche e produttive, alla promozione umana, al pieno sviluppo delle Risorse del Mezzogiorno e del Cilento, ha individuato alcuni profili professionali con competenze, conoscenze e capacità necessarie per realizzare la piena occupazione dei nostri utenti. Nel Collegio dei Docenti del 09/09/2011 è stata approvata la sperimentazione di nuovi progetti in ambito curricolare, sulla base della normativa vigente: -D.P.R. n 275/99 art.12 comma 2; -D.P.R. n 47 del 13/06/06; -L. n 133 del 06/08/2008; -Regolamento di riordino dell Istruzione Tecnica e Professionale del 15/03/2010. Questa sperimentazione prevede l ampliamento e la riorganizzazione dei percorsi formativi, con importanti modifiche della consistenza del quadro orario delle discipline oggetto del piano di studio tradizionale. La variazione è prevista come risulta dalle sopra citate normative in relazione alla quota di autonomia (con riferimento a tutte le discipline curricolari) ed alla quota di flessibilità (con riferimento esclusivamente alle discipline di indirizzo), nella misura: - non superiore al 20% del monte ore curricolare, per quanto concerne la quota di autonomia di ogni singola Istituzione scolastica [art. 5 comma 3 lettera a) del Regolamento]; - entro il 25% del monte ore curricolare, per quanto concerne la quota di flessibilità per il primo biennio [art. 5 comma 3 lettera c) del Regolamento]; - entro il 35% del monte ore curricolare, per quanto concerne la quota di flessibilità per il secondo biennio [art. 5 comma 3 lettera c) del Regolamento]; - entro il 40% del monte ore curricolare, per quanto concerne la quota di flessibilità per l ultimo anno [art. 5 comma 3 lettera c) del Regolamento]. nei limiti delle dotazioni organiche assegnate e senza determinare esuberi di personale. I quadri orari delineati per i diversi progetti sperimentali proposti sono adeguati alle articolazioni orarie dei nuovi ordinamenti previsti dal Regolamento di riordino dell Istruzione Tecnica e Professionale Progetti attivati I progetti attivati ed in corso di svolgimento, relativi al quinquennio scolastico 2012/ / / / /17, sono i seguenti: TECNICO IMPIANTISTA ELETTRICO CIVILE, per l AUTOMAZIONE ELETTROMECCANICA e per la RIPARAZIONE ELETTRONICA CONSUMER. ADDETTO ALLA PROGETTAZIONE CAD-CAM MODELLISTA CAD-CAM 80

81 TECNICO IMPIANTISTA ELETTRICO CIVILE, per l AUTOMAZIONE ELETTROMECCANICA e per la RIPARAZIONE ELETTRONICA CONSUMER Introduzione Il presente progetto si propone di formare una figura professionale qualificata ad operare nel settore della impiantistica elettrica per edifici civili, compresa l installazione di antenne e sistemi di trasmissione, con competenze specifiche e rispondenti alle esigenze proprie di questo settore sia nel campo della progettazione, sia in quello dell installazione e della manutenzione; nel settore dell automazione elettromeccanica, legata ai servizi ad uso civile (cancelli, saracinesche, ascensori, porte e sistemi automatizzati) in funzione della loro manutenzione e gestione; nel settore della riparazione di componenti ed apparecchiature elettroniche ad uso consumer. Il progetto prevede un corso formativo della durata di 5 anni, inserito nel percorso scolastico tradizionale, a partire dall anno scolastico 2011/2012. Le attività previste consentiranno all allievo di interagire con aziende specializzate, affiancando così ad una formazione teorica di base un importante esperienza pratica, mirata all applicazione dei concetti studiati. Finalità Il progetto intende sfruttare in pieno le potenzialità formative del curricolo di studio relativo al corso ad indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica, per dare una ulteriore formazione specialistica che possa offrire possibilità aggiuntive di sbocco professionale. Inoltre, esso intende promuovere lo sviluppo delle capacità creative, per favorire i processi di crescita umana e professionale degli studenti. Destinatari del Corso e sbocchi occupazionali La partecipazione è rivolta agli studenti della scuola, iscritti al 1 anno del corso relativo al settore Industria e Artigianato, indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica, opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili. Durante il corso allo scadere del terzo anno gli studenti sosterranno un esame per conseguire la Qualifica relativa al profilo studiato, riconosciuta dalla Regione Campania. A termine del corso, in attuazione della sperimentazione proposta nel presente progetto, agli studenti partecipanti che hanno seguito con meritevole profitto, sarà rilasciato un titolo aggiuntivo a quello istituzionale. La formazione conseguita, con il titolo aggiuntivo di tecnico impiantista elettrico civile, per l automazione elettromeccanica e per la riparazione elettronica consumer, offre possibilità di occupazione in svariati settori: -della piccola e media impresa operante nell impiantistica ad uso civile e nell automazione elettromeccanica; -dell impresa a carattere artigianale per la riparazione delle apparecchiature elettroniche; -dell industria del software (per la progettazione, per la manutenzione e per la gestione degli impianti); -delle società di piccoli operatori locali; -della attività per la vendita, l installazione e la manutenzione di antenne e ponti radio per la trasmissione. Obiettivi Il progetto si pone l obiettivo di fornire ai giovani una esperienza diretta della realtà lavorativa con cui, al termine del percorso scolastico, entreranno in contatto. Nel contempo mira a sviluppare le competenze relazionali, comunicative ed organizzative, sempre più richieste per un efficace inserimento nel mondo del lavoro. In particolare si propone di 81

82 formare tecnici in grado di garantire e di gestire la progettazione, l installazione e la manutenzione degli impianti elettrici per edifici civili e degli impianti di automazione elettromeccanica per i servizi ad uso civile, nonché la riparazione di componenti ed apparecchiature elettroniche ad uso consumer. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono: - l acquisizione e lo sviluppo del sapere in un contesto tecnico-professionale e produttivo, oltre che nell ambito scolastico tradizionale; - l acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative; - l acquisizione delle capacità utili a sfruttare la tecnologia informatica per razionalizzare l organizzazione aziendale; - l acquisizione delle conoscenze inerenti le tecniche ed i materiali effettivamente utilizzati nelle più svariate attività della casistica aziendale; - l acquisizione delle conoscenze - almeno in sintesi generale - degli oneri e delle competenze nei rapporti con Enti e strutture legate al mondo dell impresa e del lavoro. Metodologia ed Organizzazione del Corso La struttura dei contenuti formativi è di tipo modulare, ed i relativi moduli saranno svolti da personale di comprovata professionalità e conoscenza delle discipline oggetto del curricolo previsto per il Corso. I formatori saranno esclusivamente docenti interni alla scuola, coadiuvati nella loro attività qualora ne maturassero le opportunità da esperti esterni provenienti dall Università e/o direttamente dai vari settori produttivi e professionali. Il monte ore del Corso sarà contenuto entro la quota massima del ( )% di quello previsto per la formazione istituzionale in atto presso la Scuola, relativo rispettivamente alla quota di autonomia ed a quella di flessibilità prevista nel Regolamento di riordino summenzionato, per tutti i cinque anni curricolari. La nuova qualifica e i percorsi di IeFP Gli Istituti Professionali possono svolgere, in regime di sussidiarietà, a norma dell art.2 comma 3 del D.P.R. n.87/2010 e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni, un ruolo integrativo e complementare nei confronti dell offerta delle istituzioni formative del sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), di cui al Capo III D.Lgs. n.226/2005. Ciascuna Regione stabilisce, nell ambito della propria programmazione dell offerta formativa e nel rispetto dell autonomia delle Istituzioni Scolastiche, i percorsi di IeFP di cui agli artt del Dlg. N.226/05 che gli Istituti Professionali possono erogare in regime sussidiario. Gli Istituti Professionali realizzano i percorsi di IeFP in via sussidiaria, nel rispetto di quanto previsto in materia di assolvimento dell obbligo di istruzione (D.M. n.139/2007) e di relativa certificazione (D.M. n. 9/2010). In sede di Accordo tra la Regione Campania e l U.S.R. Campania si è stabilito di avviare nell anno scolastico 2011/2012, presso gli Istituti Professionali Statali della Regione Campania, percorsi di istruzione e formazione professionale di durata triennale, in regime di sussidiarietà integrativa, sensi dell art. 2, comma 3. del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 e dell Intesa in Conferenza Unificata del 16 dicembre L Offerta Sussidiaria Integrativa, in materia di IeFP, prevede che gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli Istituti Professionali, finalizzati all acquisizione dei Diplomi di Istruzione professionale possono conseguire, al termine del terzo anno, anche titoli di Qualifica professionali correlati all indirizzo di studio frequentato, validi per l assolvimento del diritto dovere all istruzione e alla formazione. I curricoli dei percorsi formativi relativi alle 82

83 Qualifiche professionali sono organizzati dai competenti Consigli di classe, nell ambito della loro autonomia, in modo da consentire agli studenti interessati, la contemporanea prosecuzione dei percorsi quinquennali, nel rispetto delle norme contenute nel D.P.R. n. 122/09 in materia di valutazione degli alunni. Per la predisposizione dell offerta sussidiaria integrativa, gli Istituti professionali utilizzano le quote di autonomia (20% del monte ore dei diversi curricoli disciplinari) e di flessibilità (primo biennio: 25% del monte ore delle discipline dell area di indirizzo terzo anno: 35% del monte ore delle discipline dell area di indirizzo), di cui all art. 5 comma 3 lettere a) e c) del D.P.R. n. 87/2010. Allo scopo di realizzare il profilo educativo, culturale e professionale di cui all art. 1 comma 5 del D. Lgs. 226/05 è necessario assicurare i livelli essenziali dei percorsi come previsto dall art. 18 del D. Lgs. 226/05, che prevedono tra l altro: -l acquisizione di competenze linguistiche, matematiche, scientifiche, tecnologiche, storico sociali ed economiche relative all area di base, proprie del profilo culturale e professionale del percorso e conformi ai saperi e alle competenze, articolati in conoscenze e abilità, previsti dagli assi culturali riportati nel documento tecnico del D.M. n. 139 del 22/08/2007 (Regolamento Obbligo di Istruzione); -l acquisizione di competenze professionali mirate, in relazione al livello del titolo cui si riferiscono. Al raggiungimento delle competenze suesposte, concorreranno tutte discipline del primo biennio e del terzo anno del percorso formativo dell Istruzione degli Istituti Professionali. I percorsi di Qualifica professionale si concludono con gli Esami conclusivi, che si svolgeranno sulla base della specifica disciplina di ciascuna Regione, nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni di cui all art.17 e dell art. 20 del D.Lgs. 226/05. 83

84 Quadro orario annuale [max (20+25)% monte ore curricolare, pari a 1056 ore] ORGANIZZAZIONE DISCIPLINARE Area Comune Discipline interessate I anno II anno III anno IV anno V anno Italiano Inglese Storia Matematica Educazione Fisica Diritto e economia Scienze della terra e biologia Area di Indirizzo Tecnologie e tecniche di rappresentaz. grafica Fisica Chimica Tecnologie dell informazione e della comunicazione Laboratori tecnologici Tecnologie meccaniche Tecnologie elettrico-elettroniche Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione Ore totali: (*) (**) (*) corrispondente al 23% del monte ore curricolare (**) corrispondente al 25% del monte ore curricolare 84

85 ADDETTO ALLA PROGETTAZIONE CAD-CAM Motivazioni e finalità del progetto Il progetto prevede un corso formativo della durata di 5 anni, inserito nel percorso scolastico tradizionale, a partire dal corrente anno scolastico 2012/2013. Le attività previste consentiranno all allievo di interagire con aziende specializzate, affiancando così ad una formazione teorica di base un importante esperienza pratica, mirata all applicazione dei concetti studiati. Il progetto intende sfruttare in pieno le potenzialità formative del curricolo di studio relativo al corso ad indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica, per dare una ulteriore formazione specialistica che possa offrire possibilità aggiuntive di sbocco professionale. Lo scopo del corso è quello di creare un figura professionale in grado di operare in aziende del settore di progettazione e\o produzione meccanica e che si avvalgano delle moderne tecniche di progettazione assistite da computer su tecniche CAD. Descrizione degli eventuali caratteri innovativi del progetto (metodologie, strumenti, ecc.) Il progetto è diretto a consentire agli allievi di acquisire competenze e attitudini principalmente nel campo della pratica, considerato il ruolo spiccatamente operativo che tale figura professionale dovrà ricoprire e svolgere nella realtà. Per questo sarà privilegiato un approccio didattico per la maggior parte orientato nella direzione dello sviluppo e trattazione di argomenti dai contenuti chiaramente tecnico-pratici, con particolare attenzione per esercitazioni e simulazioni di situazioni reali, grazie all utilizzo di opportuni supporti informatici. Le metodologie di svolgimento si baseranno non soltanto sul rafforzamento delle competenze specifiche, ma utilizzeranno anche conoscenze trasversali, come gli aspetti informatici, linguistici e procedurali, che vanno perfettamente incontro all attuale processo di innovazione tecnologica. Eventuali iniziative di orientamento per l'inserimento professionale Al fine di approfondire il livello di conoscenza degli argomenti trattati verranno promosse iniziative di orientamento e manifestazioni di incontro con aziende ed enti, visite guidate, convegni, congressi, mostre, e viaggi di istruzione, inserite nella programmazione dei consigli di classe. I quadri orari delineati per i diversi progetti sperimentali proposti saranno adeguati alle articolazioni orarie dei nuovi ordinamenti previsti dal Regolamento di riordino dell Istruzione Tecnica e Professionale. 85

86 Quadro orario annuale [max (20+25)% monte ore curricolare, pari a 1056 ore] ORGANIZZAZIONE DISCIPLINARE Discipline interessate I anno II anno III anno IV anno V anno Area Comune Italiano Inglese Storia Matematica Educazione Fisica Diritto e economia Scienze della terra e biologia Area di Indirizzo Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Fisica Chimica Tecnologie dell informazione e della comunicazione Laboratori tecnologici Tecnologie meccaniche Tecnologie elettrico-elettroniche Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione Ore totali: (*) (**) (*) corrispondente al 23% del monte ore curricolare (**) corrispondente al 25% del monte ore curricolare Descrizione della figura professionale Quando si pensa al progetto, di una macchina o di un manufatto, immediatamente si pensa anche al disegno, cioè alla rappresentazione dell oggetto, da diversi punti di vista o scomposta in parti, per renderne più facile la costruzione. Il disegno di progetto è un elaborato grafico che, nella sua fase esecutiva, serve a definire e vagliare le ipotesi costruttive e di utilizzo del prodotto, successivamente il disegno è utilizzato per fornire le istruzioni necessarie per la realizzazione del prodotto stesso. Esso svolge dunque il duplice ruolo di modello del prodotto e di mezzo di comunicazione codificato. Come mezzo di comunicazione, il disegno deve consentire al destinatario di formarsi un immagine, mentale, dell oggetto completa di tutti gli attributi e le qualità che gli sono proprie. Il disegno meccanico, in particolare, viene usato per fornire le 86

87 informazioni necessarie per costruire un oggetto mediante gli opportuni utensili e macchine, riproducendo con un materiale indicato quanto nel disegno è rappresentato in forma e dimensioni; esso costituisce uno strumento insostituibile per integrare le diverse fasi di un processo produttivo, è quindi fondamento all azione di progettare. Un sistema di Computer Aided Drafting permette di ottenere disegni con una precisione molto superiore al disegno realizzato con strumenti tradizionali. LA FINALITÀ CHE IL CORSO SI PROPONE È APPUNTO LA FORMAZIONE DI UNA FIGURA PROFESSIONALE, DISEGNATORE E PROGETTISTA IN AMBIENTE CAD, CHE SIA IN GRADO DI OPERARE SU STAZIONI DI LAVORO COMPUTERIZZATE PER DISEGNO DI PROGETTAZIONE. Al termine del percorso di formazione gli alunni dovranno essere in grado di padroneggiare le tecniche fondamentali di AutoCAD, lo standard di mercato per il disegno assistito dal computer, che non costituisce semplicemente uno strumento atto a perfezionare e velocizzare operazioni grafiche, ma la sua conoscenza costituisce il supporto indispensabile per una consapevole integrazione dei sistemi per la gestione di macchine utensili a controllo numerico, del CAD-CAM la tecnologia di supporto alla produttività della fabbrica e alla gestione del processo produttivo stesso. Il corso è finalizzato alla produzione di disegni CAD bidimensionali prerequisito per realizzare modelli tridimensionali che, assemblati, consentono lo studio e la simulazione di funzionalità del prodotto da produrre. Fornire le conoscenze e le capacità operative necessarie per realizzare progetti di semplici elementi di macchine, provvedendo ad effettuare lo studio di fattibilità, i calcoli ed i dimensionamenti necessari alla corretta funzionalità del manufatto o assemblato. Competenze L allievo deve possedere, per un efficace inserimento nel mondo del lavoro, le necessarie competenze di base che debbono esplicarsi in termini di: conoscenze e abilità relative all informatica in generale e, in particolare, all uso di software quali Word, Excel, Power Point, Internet ai fini, tra l altro, di un adeguata preparazione agli eventuali esami della patente europea del computer (ECDL); è richiesta una conoscenza della normativa sulla prevenzione antinfortunistica e sicurezza nei luoghi di lavoro; disponibilità ad apprendere e ad integrare le proprie conoscenze al fine di costituire un bagaglio culturale unitario; conoscenza di fisica, chimica, matematica, disegno, italiano,lingua straniera, diritto che permettano di appropriarsi dei nuovi contenuti; conoscenza di meccanica, di tecnologia meccanica, dei materiali metallici e loro lavorazioni che essendo necessarie per fruire pienamente dei contenuti dei moduli specialistici avranno spazio nei moduli curriculari e propedeutici del corso; comprensione di testi, disegni, schemi, grafici Competenze trasversali Il disegnatore e progettista in ambiente CAD ha competenze nell organizzazione di procedure e processi, per cui deve conoscere le fasi produttive e la struttura organizzativa del sistema azienda, in modo da approntare le opportune soluzioni. A tal fine dovrà essere in grado di: - interpretare dati ed informazioni relative all analisi del sistema azienda e all organizzazione di ruoli e attività; - utilizzare efficientemente gli strumenti informatici e telematici messi a disposizione dall attuale tecnologia, in modo da poter operare con efficacia in termini di ottimizzazione e di efficienza e in stretta connessione con i diversi settori aziendali; - sapersi relazionare; - disposizione ad apprendimento ed autoapprendimento; 87

88 - attitudine a recepire contenuti nuovi innestandoli ed integrandoli col vissuto; - lavorare in gruppo; - conoscere la lingua inglese tecnica, soprattutto per quanto concerne il reperimento di informazioni su prodotti e attrezzature Competenze tecnico-professionali Il disegnatore e progettista in ambiente CAD è un tecnico professionale il cui profilo di conoscenze e competenze riguarda i seguenti aspetti: Competenze Tecnico-grafiche e di programmazione CNC, ovvero, essere in grado, tramite un assieme convenzionale di linee, di numeri, di simboli e di indicazioni scritte, di fornire delle informazioni sulla funzione,sulla forma, sulle dimensioni, sulla lavorazione e sul materiale relativi ad un determinato oggetto, che potrà quindi essere costruito anche senza necessità di contatto tra chi ha ideato e chi deve fabbricare, per l inserimento negli uffici tecnici delle aziende meccaniche che utilizzano programmi CAD, CAD-CAM ; conoscenze e abilità relative alla programmazione e alla gestione di macchine a Controllo Numerico Computerizzato. Competenze Tecnico-Produttive, in termini di: conoscenze, capacità e competenze relative alla predisposizione, organizzazione di processi produttivi con l impiego prevalente di macchine utensili tradizionali e a C.N.C., macchine di deformazione e taglio delle lamiere, tecniche di saldatura. In particolare dovrà possedere competenze e attitudini lavorative inerenti ai seguenti aspetti: - organizzazione del sistema aziendale relative al settore meccanico; - gestione risorse umane e tecnologiche; - processi e servizi aziendali; - tecniche di produzione e attività lavorative; - nozioni sul mondo del lavoro e gli ambienti lavorativi; - cultura generale relativamente ai rapporti e al contesto lavorativo; - attitudine a risolvere problemi; - saper redigere un disegno tecnico computerizzato e non; - disegno di oggetti complessi; - elementi di CAD 3d; - modellazione solida; - processi produttivi e lavorazioni meccaniche; - il sistema Qualità. Mansioni L attività da svolgere è quella di elaborare progetti utilizzando soprattutto programmi di ausilio al disegno tecnico. Inserisce quindi, servendosi del sistema CAD, i parametri relativi al progetto da realizzare e, una volta realizzato il pezzo meccanico al computer, interviene per definire i parametri tecnici utili alla definizione del processo produttivo dello stesso. Il disegnatore e progettista in ambiente CAD si relaziona con il Responsabile di Progettazione, dal quale riceve le indicazioni di massima, e con l ufficio tecnico con il quale deve coordinare il proprio lavoro. Ha inoltre rapporti con l area della produzione e con l area commerciale che costituisce peraltro l anello di comunicazione con la clientela: collabora inoltre con il controllo Qualità per la definizione del protocollo di controlli. 88

89 Sbocchi occupazionali Il disegnatore e progettista in ambiente CAD, per la tipologia delle proprie competenze e professionalità, trova occupazione presso qualsiasi tipo di azienda o attività lavorativa, sia come libero consulente che come dipendente. La professionalità acquisita è spendibile nelle aziende che utilizzano le tecnologie CAD 2D e 3D per la progettazione e l industrializzazione del prodotto. Può inoltre svolgere attività amministrativa, progettazione di prodotti MODELLISTA CAD-CAM Introduzione Il presente progetto si propone di formare una figura professionale qualificata ad operare nel settore della moda. Il modellista CAD è un progettista di abbigliamento che segue lo sviluppo del primo prototipo di un capo a partire dalle indicazioni dello stilista. Il modellista si occupa dello sviluppo del progetto di design associando tecniche tradizionali a tecniche moderne come il CAD fino ad arrivare alla messa a punto di un prototipo finale, sviluppa le taglie e mette a punto la vestibilità, compie, cioè, il primo passo per l'industrializzazione e la produzione. Il progetto prevede un corso formativo della durata di 5 anni, inserito nel percorso scolastico tradizionale, a partire dal corrente anno scolastico 2011/2012. Le attività previste consentiranno all allievo di interagire con aziende specializzate, affiancando così ad una formazione teorica di base un importante esperienza pratica, mirata all applicazione dei concetti studiati. Finalità Il progetto intende sfruttare in pieno le potenzialità formative del curricolo di studio relativo al corso ad indirizzo Operatore tecnico della moda, per dare una ulteriore formazione specialistica che possa offrire possibilità aggiuntive di sbocco professionale. Inoltre, esso intende promuovere lo sviluppo delle capacità creative, per favorire i processi di crescita umana e professionale degli studenti. Destinatari del Corso e sbocchi occupazionali La partecipazione è rivolta agli studenti della scuola, iscritti al 1 anno del corso relativo al settore Industria e Artigianato, indirizzo Operatore tecnico della moda. Durante il corso allo scadere del terzo anno gli studenti sosterranno un esame per conseguire la Qualifica relativa al profilo studiato, riconosciuta dalla Regione Campania. A termine del corso, in attuazione della sperimentazione proposta nel presente progetto, agli studenti partecipanti che hanno seguito con meritevole profitto, sarà rilasciato un titolo aggiuntivo a quello istituzionale. La formazione conseguita, con il titolo aggiuntivo di modellista cad-cam offre possibilità di occupazione in svariati settori: -attività in azienda settore modellista/prodotto; -libera professione. 89

90 Obiettivi Il progetto si pone l obiettivo di fornire ai giovani una esperienza diretta della realtà lavorativa con cui, al termine del percorso scolastico, entreranno in contatto. Nel contempo mira a sviluppare le competenze relazionali, comunicative ed organizzative, sempre più richieste per un efficace inserimento nel mondo del lavoro. In particolare si propone di formare tecnici specializzati in grado gestire e coordinare le operazioni di produzione che vanno dalla realizzazione del grafico del capo d abbigliamento alla realizzazione del prototipo base, dallo sviluppo taglie alla stampa del piazzamento utilizzando opportunamente i sussidi informatici. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono: - l acquisizione e lo sviluppo del sapere in un contesto tecnico-professionale e produttivo, oltre che nell ambito scolastico tradizionale; - l acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative; - l acquisizione delle capacità utili a sfruttare la tecnologia informatica per razionalizzare l organizzazione aziendale; - l acquisizione delle conoscenze inerenti le tecniche ed i materiali effettivamente utilizzati nelle più svariate attività della casistica aziendale; - l acquisizione delle conoscenze - almeno in sintesi generale - degli oneri e delle competenze nei rapporti con Enti e strutture legate al mondo dell impresa e del lavoro. Metodologia ed Organizzazione del Corso La struttura dei contenuti formativi è di tipo modulare, ed i relativi moduli saranno svolti da personale di comprovata professionalità e conoscenza delle discipline oggetto del curricolo previsto per il Corso. I formatori saranno esclusivamente docenti interni alla scuola, coadiuvati nella loro attività qualora ne maturassero le opportunità da esperti esterni provenienti dall Università e/o direttamente dai vari settori produttivi e professionali. Il monte ore del Corso sarà contenuto entro la quota massima del ( )% di quello previsto per la formazione istituzionale in atto presso la Scuola, relativo rispettivamente alla quota di autonomia ed a quella di flessibilità prevista nel Regolamento di riordino summenzionato, per tutti i cinque anni curricolari. 90

91 Quadro orario annuale [max (20+25)% monte ore curricolare, pari a 1056 ore] Area Comune Discipline interessate ORGANIZZAZIONE DISCIPLINARE I anno II anno III anno Italiano Francese Storia Matematica Diritto e economia Educazione Fisica Scienze della terra e biologia Area di Indirizzo Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Fisica Chimica Tecnologie dell informazione e della comunicazione Laboratori tecnologici ed esercitazioni pratiche Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi Progettazione e realizzazione del prodotto Tecniche di distribuzione e marketing Ore totali: (*) (**) (*) corrispondente al 15% del monte ore curricolare. (**) corrispondente al 20% del monte ore curricolare. 91

92 Figure Professionalizzanti FIGURA PROFESSIONALE 3A AI INSTALLATORE E MANUTENTORE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE 4 A TEN INSTALLATORE E MANUTENTORE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE 5 A TEN INSTALLATORE E MANUTENTORE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE 3B AI INSTALLATORE E MANUTENTORE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE 4B TEN INSTALLATORE E MANUTENTORE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE 5B TEN INSTALLATORE E MANUTENTORE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE 3C MMT ESPERTO IN DIAGNOSTICA E REVISIONE DEGLI AUTOVEICOLI 4C MMT ESPERTO IN DIAGNOSTICA E REVISIONE DEGLI AUTOVEICOLI 5C MMT ESPERTO IN DIAGNOSTICA E REVISIONE DEGLI AUTOVEICOLI 3A PTS ESPERTO ADDETTO ALLA CONFEZIONE ARTIGIANALE 4A PTS ESPERTO ADDETTO ALLA CONFEZIONE ARTIGIANALE 5A PTS ESPERTO ADDETTO ALLA CONFEZIONE ARTIGIANALE 4 B PTS ESPERTO ADDETTO ALLA CONFEZIONE ARTIGIANALE 92

93 5.8.Corso I.T.I.S. ( ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE) I T I S I.P.S.I.A. "Marconi" MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA SISTEMA MODA articolazioni in: MECCANICA E MECCATRONICA articolazioni in: ELETTRONICA articolazioni in: TESSILE, ABBIGLIAMENTO E MODA Gli indirizzi attivati presso il nostro istituto, e relativi al Vecchio Ordinamento dell Istruzione Professionale, sono: indirizzo MECCANICA,MECCATRONICA ED ENERGIA indirizzo ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA indirizzo SISTEMA MODA Vengono di seguito riportate, per ciascun indirizzo, le discipline curriculari con il relativo quadro orario settimanale. 93

94 OFFERTE CURRICOLARI Si prevedono i seguenti indirizzi ai quali l alunno potrà accedere dopo aver frequentato il biennio: - MECCANICA, MECCATRONICA ed ENERGIA: articolazioni in : MECCANICA E MECCATRONICA ed ENERGIA - ELETTRONICA ed ELETTROTECNICA: articolazioni in : ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ed AUTOMAZIONE - SISTEMA MODA articolazioni in : "TESSILE, ABBIGLIAMENTO E MODA" I Titoli di Studio conseguiti consentono: L accesso nel mondo del lavoro; L iscrizione a qualunque facoltà universitaria; L iscrizione ai corsi di istruzione superiore (I.F.T.S. I.T.S.) che consentono l acquisizione di titoli di studio superiore; In particolare il titolo di studio di Perito consente l esercizio della libera professione previa iscrizione all albo professionale dopo un tirocinio di due anni presso lo studio professionale di un tecnico abilitato. Gli istituti tecnici del settore tecnologico possono prevedere, nel piano dell offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell offerta formativa Le informazioni relative ad ogni indirizzo di studio sono riportate nelle specifiche schede. AREA DI ISTRUZIONE GENERALE RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. 94

95 Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell espressività corporea e l importanza che riveste la pratica dell attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio. Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. 95

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97 5.8.1.INDIRIZZO MECCANICA, MECCATRONICA ed ENERGIA Profilo Il Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia: - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici. - Nelle attività produttive d interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali. È in grado di: - integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all innovazione, all adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi; - intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell ambiente; - agire autonomamente, nell ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale; - pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d uso. Nell indirizzo sono previste le articolazioni Meccanica e meccatronica ed Energia, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell articolazione Meccanica e meccatronica sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro. Nell articolazione Energia sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche collegate alla conversione e utilizzazione dell energia, ai relativi sistemi tecnici e alle normative per la sicurezza e la tutela dell ambiente. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1 Individuare le proprietà dei materiali in relazione all impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti. 2 Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione. 3 Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto. 4 Documentare e seguire i processi di industrializzazione. 5 Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura. 6 Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnici di varia natura. 97

98 7 Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure. 8 Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi. 9 Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali. 10 Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza. In relazione alle articolazioni: Meccanica e meccatronica ed Energia, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. 98

99 5.8.2.INDIRIZZO ELETTRONICA ed ELETTROTECNICA Profilo Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica : - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; - nei contesti produttivi d interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione. È grado di: - operare nell organizzazione dei servizi e nell esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; - sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; - utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; - integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all innovazione e all adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione; - intervenire nei processi di conversione dell energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza; - nell ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell organizzazione produttiva delle aziende. Nell indirizzo sono previste le articolazioni Elettronica, Elettrotecnica e Automazione, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell articolazione Elettronica la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici; nell articolazione Elettrotecnica la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell articolazione Automazione, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1 Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell elettrotecnica e dell elettronica. 2 Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. 3 Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. 4 Gestire progetti. 5 Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 6 Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. 7 Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici. In relazione alle articolazioni: Elettronica, Elettrotecnica ed Automazione, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. 99

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101 5.8.3.INDIRIZZO SISTEMA MODA Profilo Il Diplomato nell Indirizzo Sistema Moda : - ha competenze specifiche nell ambito delle diverse realtà ideativo-creative, progettuali, produttive e di marketing del settore tessile, abbigliamento, calzatura, accessori e moda; - integra la sua preparazione con competenze trasversali di filiera che gli consentono sensibilità e capacità di lettura delle problematiche dell area sistema-moda. E in grado di: - assumere, nei diversi contesti d impiego e con riferimento alle specifiche esigenze, ruoli e funzioni di ideazione, progettazione e produzione di filati, tessuti, confezioni, calzature e accessori, di organizzazione, gestione e controllo della qualità delle materie prime e dei prodotti finiti; - intervenire, relativamente alle diverse tipologie di processi produttivi, nella gestione e nel controllo degli stessi per migliorare qualità e sicurezza dei prodotti; - agire, relativamente alle strategie aziendali, in termini di individuazione di strategie innovative di processo, di prodotto e di marketing; - contribuire all innovazione creativa, produttiva e organizzativa delle aziende del settore moda; - collaborare nella pianificazione delle attività aziendali. Nell indirizzo sono previste le articolazioni Tessile, abbigliamento e moda e Calzature e moda, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell articolazione Tessile, abbigliamento e moda, si acquisiscono le competenze che caratterizzano il profilo professionale in relazione alle materie prime, ai prodotti e processi per la realizzazione di tessuti tradizionali e innovativi e di accessori moda. Nell articolazione Calzature e moda, si acquisiscono le competenze che caratterizzano il profilo professionale in relazione alle materie prime, ai prodotti e processi per la realizzazione di calzature e di accessori moda. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Sistema Moda consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1. Astrarre topos letterari e/o artistici per ideare messaggi moda. 2. Produrre testi argomentativi aventi come target riviste di settore. 3. Analizzare gli sviluppi della storia della moda nel ventesimo secolo. 4. Individuare i processi della filiera d interesse e identificare i prodotti intermedi e finali dei suoi segmenti, definendone le specifiche. 5. Analizzare il funzionamento delle macchine operanti nella filiera d interesse ed eseguire i calcoli relativi a cicli tecnologici di 6. filatura, tessitura e di confezione. 7. Progettare prodotti e componenti nella filiera d interesse con l ausilio di software dedicati. 8. Gestire e controllare i processi tecnologici di produzione della filiera d interesse, anche in relazione agli standard di qualità. 9. Progettare collezioni moda. 10. Acquisire la visione sistemica dell azienda e intervenire nei diversi segmenti della relativa filiera. 11. Riconoscere e confrontare le possibili strategie aziendali, con particolare riferimento alla strategia di marketing di un azienda del sistema moda. In relazione a ciascuna delle articolazioni Tessile, abbigliamento e moda e Calzature e moda, le competenze di cui sopra sono sviluppate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. 101

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103 6.ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 6.1.Destinatari Alunni di tutte le classi del Secondo biennio e Quinto anno - Gli alunni di tutte le classi terze svolgeranno l ASL nel corrente a.s.2015/16, mentre le classi terze e quarte nell a.s.2016/17 e tutte le classi del Secondo biennio e Quinto anno nell a.s. 2017/18) 6.2.Premessa L alternanza scuola-lavoro viene istituzionalizzata con la legge n.53 del 2003; il D.Lgs. n.77/2005 ne stabilisce le norme generali e definisce l'alternanza una modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nei sistemi dei licei sia nei sistemi dell istruzione e della formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro (art. 1, comma 1, D.Lgs. n. 77/2005) Ulteriori riferimenti normativi sono il D.M. 234 del e il D.M. 47 del , che prevede la flessibilità organizzativa, didattica e di autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, secondo quanto previsto dal Piano dell offerta Formativa di ciascuna istituzione scolastica, utilizzando nell ambito del monte ore curricolare la flessibilità, prevista fino al massimo del 20%. E da considerare, inoltre, la Legge 296/06 comma 622 che eleva l età per l accesso al lavoro da 15 a 16 anni. Coerentemente con i DD.PP.RR e 89 del 15 marzo 2010 e con le successive linee guida, l alternanza scuola lavoro valorizza, attraverso un percorso co-progettato, la formazione congiunta tra scuola e mondo del lavoro, finalizzata all innovazione didattica e all orientamento degli studenti, introducendo l Alternanza Scuola Lavoro come metodo sistematico da introdurre nella didattica curriculare e declinata a seconda dei diversi indirizzi di studio. La legge n.128/2013 rafforza l'alternanza scuola-lavoro per gli studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria e pone particolare attenzione alle attività di orientamento (Linee guida nazionali per l'orientamento permanente). Recenti provvedimenti legislativi, legge 107 del 13 luglio 2015, tendono a potenziare l'offerta formativa in Alternanza Scola Lavoro inserendo organicamente questa strategia didattica nell'offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione (art.1.commi 33-45) 6.3.Finalità L alternanza è una metodologia basata sullo sviluppo di processi di apprendimento che promuovono la cultura del lavoro e privilegiano la dimensione dell esperienza, in tal senso essa contribuisce ad orientare il Piano dell Offerta Formativa perché si stabiliscano e si rafforzino i rapporti tra scuola/lavoro/territorio. L Alternanza Scuola-Lavoro è quindi una didattica innovativa, uno stile di insegnamento e di apprendimento che ha la finalità di valorizzare, come momenti interdipendenti di formazione lo studio e la pratica lavorativa, rendendo così possibile un integrazione efficace tra le acquisizioni maturate in entrambi i contesti. Il nostro Istituto attua l Alternanza Scuola-Lavoro, cioè percorsi flessibili e personalizzati di integrazione tra Formazione e mondo del lavoro per garantire agli studenti una preparazione professionale aggiornata con le esigenze del Territorio. Le attività si realizzeranno all interno dei percorsi curriculari e non, attuando un modello di alternanza come approccio metodologico che possa contribuire allo sviluppo delle competenze trasversali e professionali in uscita. La struttura del progetto alternanza si basa su diverse forme di intervento come visite guidate, stage di osservazione, incontri con figure professionali, interviste ad esperti aziendali, simulazione d impresa, inserimento in azienda, realizzazione di progetti concreti e si svilupperà su un piano triennale. 103

104 La progettazione dei percorsi in alternanza fornisce elementi per sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Il concetto di competenza, comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale non formale o informale, presuppone l integrazione di conoscenze con abilità personali e relazionali; la didattica può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l esperienza e per elaborarla/rielaborarla. Risultano costituire elementi significativi da tradurre in indicatori per la valutazione del progetto, i seguenti elementi: 1. il territorio: la presenza di un analisi del territorio che permetta di comprendere i fabbisogni professionali qualifica l offerta formativa scolastica. Sulla base di questa analisi, vengono realizzati accordi scuola territorio, che permettono di definire i compiti e i ruoli dei soggetti coinvolti a sostegno del progetto, e di promuovere una programmazione pluriennale, che non si esaurisca nel singolo percorso; 2. la struttura organizzativa: la presenza di un gruppo di progetto supporta le istituzioni scolastiche nello svolgimento delle attività connesse alla progettazione, gestione, monitoraggio e diffusione del progetto. Importante il ruolo del CTS(di prossima costituzione), come struttura di raccordo scuola territorio, con funzione consultiva e propositiva ; 3. la progettazione: elementi come la cultura del lavoro, l economia del territorio, l organizzazione aziendale, la comunicazione in contesti informali e non formali arricchiscono ed integrano il curricolo. La tipologia di percorso varia per i diversi ordini di studio, assumendo, a seconda dei casi, un carattere più orientativo o più professionalizzante; 4. la realizzazione: le fasi significative di un percorso in alternanza sono l attività d aula e il periodo di stage/tirocinio di cui occorre specificare il peso sul totale delle ore del percorso. Fondamentali sono le modalità di esercizio delle funzioni del tutor interno e del tutor esterno; 5. la valutazione: rappresenta un elemento fondamentale nella verifica della qualità degli apprendimenti; 6. la certificazione: la presenza e la qualità di un certificato che attesti ed espliciti le competenze acquisite, spendibili in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale, è l atto conclusivo del percorso. Nel nostro Istituto sono state previste azioni diversificate per i vari indirizzi, volte a verificare l efficacia della preparazione scolastica rispetto alle richieste dell Impresa/Ente, a favorire l orientamento dopo il diploma, ad agevolare l inserimento nella realtà produttiva e ad orientare nella scelta delle specializzazioni universitarie e degli ITS. Le forme di intervento previste dal progetto sono: simulazione d impresa, visite guidate, stage di osservazione, incontri con figure professionali, interviste ad esperti aziendali, inserimento in azienda, realizzazione di progetti concreti. e si svilupperà su un piano triennale. Il progetto, che si svilupperà in un triennio, ha come finalità : -La realizzazione di un organico collegamento con il mondo del lavoro. -Avvicinare gli allievi al mondo del lavoro per favorire l orientamento e sviluppare idee imprenditoriali. -Rimotivare allo studio e valorizzare le eccellenze. -Sviluppare le competenze comunicative e organizzative. -Favorire la realizzazione di percorsi che colleghino in modo biunivoco la formazione in aula con l'esperienza pratica. 104

105 -Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro. 6.4.Sintesi attività proposte Ore di alternanza 150 classi terze, 150 classi quarte, 100 ore classi quinte: ore totali nel triennio 400 Per le classi quinte il percorso prevede solo 100 ore in considerazione dell Esame dei Stato che gli alunni si tali classi sono chiamati ad affrontare. Per le classi terza il progetto ha inizio con attività di formazione, svolta in orario prevalentemente curricolare, e, al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti si articolerà con: -visite aziendali -stage/tirocinio -incontri con professionisti del mondo del lavoro ed esperti, diversificati a seconda degli indirizzi -project work, studio di caso,compito esperto -formazione sul mondo dell impresa e sull approccio al mondo del lavoro (curriculum vitae, colloqui di lavoro) La principale finalità del nostro progetto Alternanza, quindi, consiste nell alternare la teoria alla pratica, facendo interagire gli studenti con il mondo del lavoro, sia con la loro presenza in azienda sia con la presenza di esperti nella scuola per corsi di aggiornamento, apprendimenti e preparazione agli stage, sia mettendoli alla prova nella realizzazione di un progetto di lavoro, deciso dal consiglio di classe di ogni singola classe. 6.5.Classi terze (secondo quanto previsto dalla legge 107/2015) Percorso d Alternanza - Sintesi Articolazione progettuale 1.corso di formazione sulla sicurezza generale dlgs 81/08 ( 8 ore) 2.formazione d'aula curriculare: attività didattica curriculare laboratoriale, lavori di gruppo, esperienze di simulazione, brain storming, role playing, lavoro con supporti informatici, lezione frontale; 92 ore 3.Incontro con imprenditori/imprese ( 12 ore) 4.Stage per l intera giornata presso l'azienda ( 30 ore) 5.Visite presso Enti Istituzionali (Comune,C.C.I.A.A.,Agenzia delle Entrate...) ( 8 ore) Classi quarte per l a.s. 2015/16 resta come riferimento normativo il D.Lgs. n.77/2005) Non è stato ancora costituito nella scuola un Comitato tecnico-scientifico ma se ne prevede la costituzione entro i prossimi mesi. I partner aziendali scelti sono quelli presenti sul territorio partner nei POLI Tecnici Professionale in base alla disponibilità ed al tipo di attività svolta coerentemente con le competenze da acquisire. Non è possibile consultare il Registro nazionale per l alternanza presso la CCIAA in quanto non ancora pubblicato. 6.6.Valutazione In Itinere: dai singoli docenti all interno dell attività curriculare. Intermedia e/o finale sulla qualità dei prodotti finali: Completezza, Correttezza, Coerenza, Creatività. Verifiche di gradimento: questionari di autovalutazione, soddisfazione degli alunni, delle famiglie e del territorio. 105

106 Verifiche dei livelli di competenze trasversali e professionali raggiunti (griglie di osservazione). L alternanza è scuola a tutti gli effetti, il Ministero ha predisposto la Carta dei diritti e dei doveri che tra le altre cose prevede anche la possibilità da parte dello studente di esprimere una valutazione sull efficacia e sulla coerenza dell esperienza di Alternanza intrapresa con il proprio indirizzo. 7. PIANO DIGITALE DELL ISTITUTO 7.1.Competenze digitali Il Piano di sviluppo digitale deve promuovere azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti attraverso l applicazione del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) i cui obiettivi specifici sono indicati nel comma 58. Lo sviluppo delle competenze digitali riguarda anche il personale docente e il personale tecnicoamministrativo Obiettivi chiave -sviluppo delle competenze digitali degli studenti, -Potenziamento degli strumenti didattici e laboratori necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, -adozione di strumenti organizzativi tecnologici per favorire la governance,la trasparenza e la condivisione di dati, -formazione dei docenti per l innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale, -formazione del personale amministrative tecnico per l innovazione digitale nell amministrazione, -potenziamento delle infrastrutture di rete, -valorizzazione delle migliori esperienze nazionali, -definizione dei criteri per l adozione dei testi didattici digitali e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole. 7.3.Finalità -Pianificazione delle attività di formazione formale e informale sulle competenze digitali; -Realizzazione dell incontro tra domanda e offerta di docenti e competenze digitali; -Introduzione nelle programmazioni elementi di cultura digitale; -Sviluppo delle conoscenze digitali a tutti: alunni, docenti, personale. 7.4.Obiettivi specifici -Diffusione di lavagne interattive multimediali (LIM); -Allestimento di classi tecnologicamente avanzate (rif. Azioni classi 2.0 non più la classe in laboratorio, ma il laboratorio in classe ) con l obiettivo di stimolare l ideazione e la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi; -Realizzazione di un modello di didattica avanzato (rif. progetto Isole in rete ). 106

107 7.5.Processo di digitalizzazione della scuola Il processo di digitalizzazione dell istituto deve avvenire mediante una serie di iniziative: -Organizzazione di attività sulle nuove tecnologie; -Creazione di ambienti dell apprendimento integrati; -Creazione di biblioteche multimediali; -Ammodernamento del sito web dell istituto; -Produzione di azioni per la diffusione della cultura digitale 7.6.Sviluppo delle competenze digitali trasversali Insieme alle competenze digitali utili a chi lavora (i dati, le applicazioni, le reti, la sicurezza) è necessario diffondere una maggiore conoscenza delle tematiche digitali emergenti (cittadinanza digitale, e-government e open government). L istituzione scolastica, per garantire pieni diritti di cittadinanza digitale a tutti i cittadini, deve fare propri i principi della società della conoscenza e della democrazia digitale (accesso all informazione e ai contenuti digitali pubblici, inclusione digitale sia culturale che tecnologica, protezione dei dati personali). Per superare la difficoltà dei cittadini ad accedere ai servizi pubblici on-line deve crescere la capacità della PA di migliorare i servizi di e-government in termini di: qualità e semplicità, pervasività e tempestività, accessibilità e usabilità. Si deve anche affermare un nuovo rapporto tra cittadini e istituzioni scolastiche, mediante un cambiamento strettamente legato all'affermazione e diffusione dei principi dell open government: trasparenza e dati aperti, integrità e accountability, partecipazione e collaborazione. Le modalità d intervento devono articolarsi in un mix di percorsi ed eventi, azioni di affiancamento, trasferimento di esperienze e collaborazione in rete. In particolare, l offerta di formazione on-line deve essere ricca e articolata nelle diverse forme di apprendimento e di erogazione della formazione in rete. Sviluppo delle competenze digitali verticali Una buona azione di digital literacy per i cittadini può risultare vana se l istituzione scolastica non è in grado di fornire servizi all altezza delle aspettative. L offerta dei servizi online è ancora parziale e disomogenea e questa azione deve portare a una maggiore efficienza ed efficacia nell erogazione dei servizi digitali. Insieme alla domanda di istituzione scolastica digitale deve crescere l utilità e l usabilità dei servizi. Questo risultato può essere raggiunto sviluppando le competenze digitali degli operatori che presidiano funzioni e servizi ad alto contenuto tecnologico. Figure dotate di conoscenze e competenze specifiche, alle quali è necessario offrire opportunità di miglioramento attraverso approfondimenti e continuo aggiornamento professionale. I destinatari devono essere segmentati per responsabilità e materia: personale CED (service designer, operation planner, procedure planner ), specialisti in conservazione, sicurezza, fatturazione elettronica, accessibilità e usabilità dei siti web, open data 7.7. Misure operative. Si prevede il potenziamento delle infrastrutture di rete e della connettività nella scuola, la valorizzazione delle esperienze e riferimenti alla rete nazionale di centri di ricerca e di formazione, con l utilizzo dei testi didattici in formato digitale e incentivando la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, prodotti autonomamente dai docenti. 107

108 E prevista una nuova figura, l animatore digitale, che l istituzione scolastica individua, nell ambito dell organico, e a cui sarà affidato il coordinamento delle attività delle competenze digitali. Per favorire lo sviluppo della didattica la scuola dovrà, anche attraverso i poli tecnico-professionali, dotarsi di laboratori territoriali da aprire alla partecipazione di co-finanziatori che potranno essere gli enti pubblici locali, la camera di commercio, l Università, le associazioni, le fondazioni, gli enti di formazione professionale, le imprese private. 7.8.Amministrazione digitale La vita digitale della scuola, come per un amministrazione pubblica di dimensioni simili, passa da una migliore gestione dell organizzazione scolastica, e dal rafforzamento di servizi digitali innovativi che la scuola offre al territorio, alle famiglie, agli studenti, al proprio personale, o anche dalla maggiore collaborazione con altre scuole. Occorre investire in maniera mirata per superare la frammentazione della situazione corrente per raggiungere due risultati: -migliorare il lavoro di chi fa l amministrazione scolastica ogni giorno; -migliorare sostanzialmente i servizi digitali delle scuole, a partire dal registro elettronico; -migliorare i servizi digitali scuola-famiglia-studente; -aprire i dati e i servizi della scuola ai cittadini e alle imprese. 7.9.Spazi e ambienti per l apprendimento La sfida dell educazione nell era digitale non può più essere una mera funzione della quantità di tecnologie disponibili; piuttosto, essa deve coniugare la crescente disponibilità di tecnologie e competenze abilitanti, la rapida obsolescenza tecnologica, e le nuove esigenze della didattica. Comprendere questa relazione significa aiutare la scuola ad acquisire soluzioni digitali che facilitino ambienti propedeutici agli apprendimenti attivi e laboratoriali. Tutti gli spazi della scuola, e oltre, devono essere allineati a questa visione di cambiamento. In un regime di risorse contenute, gli interventi ad essi associati si pensa che debbano essere prevalentemente di tipo conservativo; occorre, invece, che ci sia un idea di spazi - a partire dagli interventi a favore dell edilizia scolastica e includendo una riconfigurazione funzionale degli ambienti per l apprendimento - che vadano nella direzione di una visione sostenibile, collaborativa e aperta di scuola, in cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque e in cui gli spazi comuni e gli ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale. A questo si deve accompagnare un idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l obiettivo di renderli ambienti associati all innovazione e alla creatività digitale Identità digitale e formazione dei docenti E necessario associare un profilo digitale ad ogni lavoratore della scuola, per la concreta attuazione del sistema pubblico integrato per la gestione dell identità digitale (SPID). E pertanto necessario associare il profilo digitale di docenti e studenti a servizi e applicazioni per l attuazione delle politiche sul miglioramento dei servizi digitali al cittadino. La formazione digitale dei docenti va attuata mediante il raggiungimento di obiettivi: -rafforzare la preparazione in materia di competenze digitali; 108

109 -promuovere un legame sinergico tra innovazione didattica e tecnologie digitali; -sviluppare standard qualitativi per la formazione all innovazione didattica digitale Competenze digitali degli studenti L acquisizione di competenze digitali degli studenti va attuata mediante il raggiungimento di obiettivi: -definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare; -sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori dei percorsi didattici innovativi, al fine di potenziare le competenze chiave; -coinvolgere gli studenti mediante format didattici innovativi e innovando i curricoli scolastici Didattica laboratoriale E necessario valorizzare il metodo scientifico e il sapere tecnologico ovvero trasmettere agli studenti il metodo della ricerca affinché possano acquisire competenze per: -costruire dei prodotti utili (lavori multimediali, ricerche, tesine, ipertesti, ecc.); -proiettare nel futuro professionale l impegno scolastico contestuale; -realizzare la propria personalità sul piano culturale, umano e sociale. Tale raggiungimento è possibile solo con una didattica laboratoriale, avendo il vantaggio di essere facilmente inseribile in tutti gli ambiti disciplinari e la particolarità di poter essere strutturata mediante un piano di lavoro che si articoli attraverso azioni ben organizzate e pianificate. Per l attivazione concreta di una didattica laboratoriale è necessario riqualificare i laboratori, migliorandone la sicurezza, e ammodernare hardware e software per poter rispondere ad una formazione adeguata al mondo del lavoro Risorse umane Alcuni docenti dell Istituto, in questi anni, hanno acquisito competenze che utilizzano quotidianamente per migliorare e ampliare l offerta formativa nei settori: cad, informatica, multimedialità, sicurezza, catalogazione in sbn, ecc.. Il personale di segreteria ha acquisito competenze specifiche per completamente computerizzati. gestire servizi didattici e amministrativi La valorizzazione delle risorse umane verrà attuata attraverso le seguenti iniziative: -accesso agli incarichi con valorizzazione delle certificazioni -Sensibilizzazione e coinvolgimento, il più ampio possibile, delle risorse umane a disposizione, in particolare di quelle, non poche nella scuola, a vario titolo demotivate. -Articolazione del Collegio, con incarichi specifici, connessi ad obiettivi altrettanto specifici. Responsabilizzazione, attraverso l'istituto della delega, da esercitare sempre, in particolare fino ad acquisizione degli strumenti richiesti dall'incarico, in stretta collaborazione con il dirigente. -Direttive di massima al D.S.G.A. Iniziative, in raccordo con il D.S.G.A., finalizzate all organizzazione e razionalizzazione dei servizi amministrativi, all ottimizzazione della produttività. 109

110 -Sensibilizzazione e formazione del personale ATA ausiliario nell'ambito della tenuta dell'edificio e della vigilanza sugli alunni. Iniziative di aggiornamento per tutto il personale ATA: collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, assistenti tecnici. -Gratificazione, attraverso gli incentivi previsti dal contratto. 8.PIANO FORMAZIONE 8.1.La Formazione del Personale L aggiornamento costituisce un diritto fondamentale ed elemento essenziale della professione docente e del personale ATA. Va inteso come continuo adeguamento delle conoscenze, approfondimento della preparazione didattica e come partecipazione alla ricerca e all innovazione didattico- pedagogica. La Formazione è uno strumento di innovazione, di sviluppo delle competenze a sostegno dei processi di innovazione e di riforma, uno strumento più che mai utile per governare il cambiamento. Attraverso un adeguato piano di formazione ed aggiornamento la Scuola si propone di offrire servizi sempre più competitivi adeguandosi, altresì, ai continui cambiamenti. La Formazione e l autoaggiornamento sono elementi costitutivi dell identità dell insegnante come sancito anche nella L. 107/15 dove la formazione dei docenti assume un carattere obbligatorio, permanente e strutturale, rientrando all interno degli adempimenti della funzione docente. Il monte ore annuale di formazione formale obbligatoria che dovranno essere certificati è fissato a 30 ore per i docenti e 20 ore per il personale ATA. È inoltre fondamentale anche prevedere durante l anno scolastico momenti informali di aggiornamento pedagogicodidattico attraverso l organizzazione di laboratori formativi anche senza la presenza di un formatore, favorendo in tal modo la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività. 8.2.La Formazione del Personale Docente Nell ottica del piano di miglioramento dell Istituto, assumerà carattere prioritario la formazione dei docenti centrata sull innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione dei nuovi sistemi educativi. Il Piano nazionale per la scuola digitale indica tra gli obiettivi da perseguire quello di cui all art 58 comma d) formazione dei docenti per l innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l insegnamento, l apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti. Si privilegeranno, altresì, corsi di formazione in ambito pedagogico, linguistico, sicurezza sul lavoro e d inclusione. Tutti i percorsi dovranno concludersi con una certificazione, riconosciuta, delle competenze acquisite che attesti, in maniera esplicita, le conoscenze e le competenze effettivamente acquisite dai soggetti nei loro percorsi di formazione. Per riconosciuta, la formazione, deve essere erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Nell arco del triennio saranno attivati i progetti formativi di seguito elencati che saranno aperti a tutti i docenti. Alcuni corsi saranno organizzati internamente all Istituto e gestiti da formatori interni per altri si potranno delegare soggetti esterni accreditati MIUR, che riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l accreditamento. Si privilegerà l erogazione di corsi in modalità blended al fine di renderli più facilmente fruibili anche nelle diverse realtà territoriali. 110

111 Progetti formativi che l Istituto intende attivare nel triennio direttamente: -Ripensare agli stili d insegnamento attraverso l uso della LIM - Lavagna Interattiva Multimediale -Certificazioni informatiche (Livello Base, Livello Intermedio, Livello Avanzato) -Applicazione dei nuovi linguaggi digitali nella formazione. -L uso didattico dei Tablets -Corsi di lingua inglese -Dalla disabilità ai Bisogni Educativi Speciali -Corso antincendio -Corso addetto al primo soccorso Progetti formativi che l Istituto intende attivare con il supporto di Enti esterni. - Progettare per competenze - Apprendimento integrato di contenuti disciplinari in lingua straniera. (CLIL) - Europrogettazione - Formazione BLSD - Corso addetto al primo soccorso 8.3.Formazione del Personale Progetti formativi che l Istituto intende attivare nel triennio direttamente: - Certificazioni informatiche (Livello Base, Livello Intermedio, Livello Avanzato) - Registro elettronico: obblighi e opportunità - Corsi di lingua inglese - Corso antincendio - Corso addetto al primo soccorso - Gestione del front office - Gestione digitale degli atti per la PI e conservazione a lungo termine Progetti formativi che l Istituto intende attivare con il supporto di Enti esterni. -Formazione BLSD -La segreteria digitale -La Legge 107/15 Buona Scuola: aspetti gestionali e organizzativi -Corso addetto al primo soccorso 8.4.Piano formazione insegnanti Le cose da precisare sono essenzialmente: -l indicazione delle priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i docenti -le tematiche comuni, cioè quelle che tutti sono impegnati a seguire (valutazione, inclusione, ) -l indicazione se tali tematiche saranno svolte a scuola, cioè con corsi organizzati dalla stessa -eventuali tematiche specifiche emergenti dal RAV (miglioramento esiti di Matematica, ) -misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente deve certificare a fine anno -eventuale indicazione della misura triennale complessiva (per consentire oscillazioni annuali) -si possono prevedere attività di istituto e anche attività individuali che ognuno sceglie. 111

112 9.INFRASTRUTTURE 9.1. Spazi dedicati alla didattica (CENNI) -Laboratori di informatica, Laboratorio G.P.S., Laboratori GIS - CAD -Sportello bancario -Palestra per attività ginnico-sportive -Due aule per videoconferenze -Aula Magna -Laboratorio linguistico multimediale -Laboratorio di Scienze -Sala computer polifunzionale per la catalogazione digitale del materiale librario -Laboratorio multimediale a disposizione dei docenti. -L istituto dispone di apparecchiature e attrezzature di uso comune: videoregistratori, proiettori, fotocopiatrici, ciclostile, registratori, televisori, LIM, fotocamera digitale Spazi dedicati alla didattica (MARCONI) -Laboratori di informatica -Laboratorio linguistico multimediale -Laboratorio di Chimica -Sala computer polifunzionale -Laboratorio Elettronica -Laboratorio Meccanica-Macchine Utensili -Laboratorio Impianti -Laboratorio Sistemi energetici -Laboratorio di Idraulica -Laboratorio di Moda -Laboratorio di Autotronica -L istituto dispone di apparecchiature e attrezzature di uso comune: videoregistratori, proiettori, fotocopiatrici, registratori, televisori, LIM, fotocamera digitale. -postazioni mobili informatiche 112

113 10.PIANO ATTREZZATURE-INFRASTRUTTURE MATERIALI Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell organico dell autonomia, potenziamento dell offerta e obiettivi formativi prioritari. Le finalità d intervento del fabbisogno delle attrezzature e infrastrutture scolastiche devono avere principalmente alcune priorità riguardanti: 1.Interventi periodici migliorativi della qualità delle attrezzature e infrastrutture scolastiche; 2.Interventi migliorativi della qualità degli ambienti scolastici per l attuazione di esperienze educative sperimentali e innovative per la riduzione del tasso di dispersione scolastica; 3.Interventi di ecosostenibilità e sicurezza dell edificio scolastico; 4.Interventi di manutenzione ordinaria delle infrastrutture scolastiche come garanzia di sensibilità ed efficienza da parte dell istituzione nei confronti dell utenza. 5.Interventi di potenziamento delle strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti; 6.Interventi migliorativi degli ambienti per l'apprendimento (aule, laboratori, spazi comuni, ecc.); 7.Interventi di riqualificazione degli spazi esterni l edificio scolastico, affinché possano diventare fruibili dagli studenti per le attività extrascolastiche Interventi previsti sede Cenni: 1.Allestimento nuovo laboratorio linguistico per il corso Turismo; 2.Allestimento nuovo laboratorio di Economia aziendale per il corso AFM - SIA; 3.Dotazione di nuova rete WI-FI in grado di rispondere alle esigenze dell istituto; 4.Riqualificazione dei locali seminterrati per utilizzo come laboratori e aule multimediali; 5.Adeguamento strutturale in merito alle norme di sicurezza (scala antincendio, ecc.); 6.Adeguamento strutturale in merito al superamento delle barriere architettoniche (ascensore, ecc.); 7.Sostituzione degli infissi per l adeguamento alla normativa riguardante la riduzione del consumo energetico; 8.Recupero eventuali attrezzature e apparecchiature dismesse, ancora in buone condizioni e riutilizzabili (banchi, sedie, ecc.); Per la realizzazione degli interventi di cui sopra occorrerà sfruttare le opportunità che si prevedono possano essere date dai bandi per progetti FESR relativi al periodo 2014/ Interventi previsti sede Marconi: 1.Allestimento nuovo laboratorio Macchine motori elettrici 2.Allestimento nuovo laboratorio di disegno. 3.Dotazione di nuova rete WI-FI in grado di rispondere alle esigenze dell istituto; 4.Richiesta dei locali piano strada del palazzo Maiese per utilizzo come laboratori e/o palestra. 5.Allestimento mini aula magna con LIM, Videoproiettore e suppellettili (aula per video conferenze) 6.Realizzazione di un unica aula presso il palazzo Maiese. 7.Attrezzature sportive per allestire lo spazio antistante la scuola 8.Potenziamento attrezzature laboratorio di meccanica e moda. 113

114 11.FABBISOGNO DI ORGANICO In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni L organico dell autonomia e Reti di scuole e collaborazioni esterne della nota MIUR prot. n del : Posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito 1 : SATD Corso Sirio AFM-CAT: cl.c. materia docenti classi ore Tot. ore A016 -Progettazione, Costruzioni, impianti -Gestione del cantiere e sicurezza dell ambiente di lavoro 1 catt + 2 h 20 A017 Economia Aziendale A019 Discipl. Giur. Econ. - Diritto - Economia politica 16 16h A042 Informatica A346 Inglese A246 Francese Riportare i dati così come risultano dall organico dell anno in corso al momento dell approvazione del Piano, distinti per classi di concorso, ed ulteriormente per posti comuni e posti di sostegno. Eventuali variazioni successive potranno essere apportate in sede di aggiornamento annuale del Piano. 114

115 A047 Matematica e complementi A048 Matematica applicata 9 9 A050 Italiano e storia 9 9 A058 Geopedologia, Economia ed Estimo 1 catt A072 Top.gen.,costr.rur.edis SATD06401R ITCG Cenni : cl.c. materia docenti classi ore Tot. Ore A013 Chimica e tec. chimiche Chimica AFM A060 Sc. nat., ch., geogr., mic A039 Geografia A039 Geografia turistica 2 A016 -Progettazione, Costruzioni e Impianti -Gest. Cant. Sicur. A.lav -Tecnologie e tec. di rap.grafiche -Scienze e tec. applicate 3x

116 A072 Top.gen.,costr.rur.edis A017 -Discipl. Econ. Aziendali -Discipline turistiche e aziendali 4x18 +1x19 91 A019 Discipl. Giur. Econom. -Diritto -Economia Politica -Diritto e legislazione turistica 4x A061 Arte e territorio A029 Scienze Motorie e Sportive 3x18 54 A038 Fisica A042 Informatica 2catt A246 Francese 2x A346 Inglese 4x A047 Matematica Complementi di mat A044 Spagnolo 6 6 A048 Matematica applicata 3x A050 Italiano e storia 9x A058 Sc.mec.agr.e t.gest.az.fit.,ent

117 AD03 Sostegno 3x18 54 C300 Laboratorio inf. (comp.) Lab. tec inform.(comp.) C240 Ufficio Tecnico Laboratorio chimica C290 Laboratorio fisica 3 3 C430 C320 LAB. EDILIZIA ED ESERCIT.TOPOGRAFIA Lab. tec.e tec. rap. Graf x REL. Religione SARI IPSIA Marconi : Cl. c. materia docenti classi ore Ore A013 Chimica e tec. chimiche A060 Sc. nat., ch., geogr., mic. Geografia Gen. ed Ec A034 -Tec.e tecn. di rapp. graf. -Tec dell inf.e della com - Tecnol. Elett. Elettron. Autom. e Applicazioni - Tec. e Tecn. Inst. Man. App. Imp. Civ. e Ind. 117

118 - Tec e tecn. diagn.e man. dei mezzi di trasporto 5x18+4 A020 A024 A017 A019 -Tec. mecc. e applicaz. -Tec e tecn. diagn.e man. dei mezzi di trasporto -Tec.e Tecn.di Rap.Graf. -Prog. Tessile Abbigliam Moda e Costume Tecnica di distribuzione e marketing Diritto ed Economia 2x18+1x19 1x A029 Scienze Mot. e Sportive A038 Fisica 2x A346 Inglese 3x A047 A070 Matematica Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili dell abbigliamento 3x A050 Italiano e storia 1catt 20 h C290 C070 C240 Laboratorio fisica Lab.Tecn.Eser.Tess.Abb Laboratorio chimica e 6x catt +14 res 118

119 chimica industriale C260 Laboratori tecnologici 7 Sostegno C320 Uff. Tec. AD01 (2c+9h) Scientif. AD02 (3c) Umanistica AD03 (4c) Tecnica AD04 (2c) Psicomotoria -Laboratori tecnologici ed esercitazioni -Tecnologie meccaniche e applicazioni -Tecnologie e tecniche di diagnostica e manutenzione dei mezzi di trasporto 3x x18 2x18+2 Ufficio Tecnico Positano Oscar 18 REL. Religione 18 1x

120 11.2. Posti per il potenziamento Ordine di preferenza Area di potenziamento obiettivi formativi n.docenti 1 Potenziamento umanistico A-L-N-P-Q-R-S 1 A050 Classe di classe concorso 2 Potenziamento Scientifico B-N-P-Q-S 2 A048-A072 3 Potenziamento Laboratoriale H-I-M-O 2 C260 -C300 Animatore Digitale 4 Potenziamento Socio Economico E per la Legalità 5 Potenziamento Motorio G D-E-L 2 A017-A019 6 Potenziamento Artistico e Musicale C-M 7 Potenziamento Linguistico A-R 1 A346 Esonero del primo collaboratore 1 A Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015. Tipologia n. Assistente amministrativo 9 Collaboratore scolastico 16 Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori) Altro Personale co.co.co RISORSE ESTERNE Disponibilità di Operatori ed Esperti sulla base di accordi di programma, di protocolli d intesa, convenzioni e contratti. L istituto attraverso la realizzazione di progetti usufruisce dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo e dei Fondi Regionali, mentre attraverso il C.T.S. collabora con Enti Territoriali offrendo al territorio preziosi e qualificati interventi tecnici 13.COLLABORAZIONI L IIS Cenni Marconi opera in un rapporto attivo e funzionale con il territorio e le sue istituzioni, attento alle richieste culturali e professionali e aperto a cogliere le risorse e le opportunità che da esso provengono. In questa ottica, la nostra scuola ha rafforzato un intesa con: 120

121 - le scuola medie del territorio per l 0rientamento in ingresso - l Università per l orientamento in uscita, attività di ricerca e sperimentazione - l ASL SA e per la Prevenzione delle dipendenze patologiche e la promozione del benessere e della salute - gli operatori del mondo del lavoro per una più razionale attuazione di progetti riguardanti attività di alternanza scuola-lavoro e di stage formativi - le Forze dell Ordine per incontri formativi volti all educazione alla legalità L istituto attraverso la realizzazione di progetti usufruisce dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo e dei Fondi Regionali, collabora con Enti Territoriali offrendo al territorio preziosi e qualificati interventi tecnici Poli in cui l IIS Cenni Marconi è partner : - POLO TECNICO PROFESSIONALE FINANCE, operante nel comparto Finanziario Assicurativo con capofila I.I.S Santa Caterina Amendola Salerno - POLO TECNICO PROFESSIONALE PER IL TURISMO INTEGRATO E LO SVILUPPO AGROALIMENTARE DELLA PROVINCIA DI SALERNO, operante nel settore del turismo integrato e lo sviluppo agroalimentare della provincia di Salerno con capofila la Fondazione Alario di Ascea - POLO TECNICO PROFESSIONALE NELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI (PTPC) con capofila l Istituto Tecnico statale M. Buonarroti di Caserta Collaborazione con le famiglie La collaborazione con le famiglie è ritenuta di fondamentale importanza per la rilevazione di eventuali difficoltà, per l elaborazione di strategie d intervento quanto più possibile efficaci, per la condivisione di scelte. Ai genitori è, infatti, garantito un ruolo partecipe ed attivo all interno degli organismi istituzionali: Consiglio d Istituto, Giunta esecutiva, Consigli di classe, Assemblee dei genitori. I docenti comunicano con le famiglie, attraverso la piattaforma Mastercom e nel corso dei colloqui pomeridiani stabiliti in sede di programmazione collegiale o durante incontri individuali che si svolgono in orario mattutino, a partire dall adozione dell orario definitivo, in giorni ed ore stabiliti e resi noti. Tali incontri individuali vengono sospesi un mese prima dello scrutinio definitivo. Ad ogni genitore viene consegnata la password per l accesso al registro elettronico e di un libretto delle giustifiche per le assenze, richiedere permessi di uscita anticipata o entrata in ritardo: sarà cura dei genitori controllare periodicamente il registro elettronico per la verifica della frequenza scolastica dei figli 14.AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA CLASSI PRIME Visite didattiche e viaggi di istruzione. Progettazione di percorsi formativi come previsto dall obbligo di istruzione per lo sviluppo delle competenze chiave. Corsi pomeridiani per il recupero della dispersione scolastica, del disagio e dell area a rischio. Progetti di recupero e potenziamento da tenersi: a metà anno scolastico e dopo gli scrutini per gli studenti che hanno avuto il giudizio sospeso. Certificazioni linguistiche e digitali. Scambi culturali per apprendimento delle lingue straniere. Attività in collaborazione enti o associazioni. CLASSI SECONDE 121

122 Visite didattiche e viaggi di istruzione. Progettazione di percorsi formativi come previsto dall obbligo di istruzione per lo sviluppo delle competenze chiave. Progetti di recupero e potenziamento. Progetti per la prevenzione del disagio, la dispersione e l area a rischio. Corsi di recupero pomeridiani da tenersi: a metà anno scolastico; dopo gli scrutini per gli studenti che hanno avuto il giudizio sospeso. Certificazioni linguistiche e digitali. Scambi culturali per l apprendimento delle lingue straniere. Attività in collaborazione con enti. CLASSI TERZE Visite didattiche e viaggi di istruzione. Corsi di recupero pomeridiani da tenersi: a metà anno scolastico; dopo gli scrutini per gli studenti che hanno avuto il giudizio sospeso. Progetti di recupero e potenziamento.progetti di Alternanza Scuola Lavoro. Progetti per la prevenzione del disagio, la dispersione e l area a rischio. Scambi culturali per apprendimento delle lingue straniere. Certificazioni linguistiche e digitali. Attività in collaborazione enti o associazioni. CLASSI QUARTE Visite didattiche e viaggi di istruzione. Progetti di recupero e potenziamento.progetti per la prevenzione del disagio, la dispersione e l area a rischio.. Corsi di recupero pomeridiani da tenersi: a metà anno scolastico, dopo gli scrutini per gli studenti che hanno avuto il giudizio sospeso. Progetti di recupero e potenziamento.progetti di Alternanza Scuola Lavoro. Certificazioni linguistiche e digitali. Scambi culturali per apprendimento delle lingue straniere. Attività in collaborazione enti o associazioni. CLASSI QUINTE Visite didattiche e viaggi di istruzione. Corsi di rinforzo per la preparazione all esame di stato. Certificazioni linguistiche e digitali. Progetti di recupero e potenziamento Orientamento in uscita per l università ed il mondo del lavoro. Progetti di Alternanza Scuola Lavoro. Attività in collaborazione enti o associazioni. PER TUTTE LE CLASSI Attività sportive riconosciute dal CONI. Partecipazione ad eventi culturali e professionali su tematiche proposte dai C.d.C. Certificazione linguistiche e digitali. Progetti MIUR.Periodi di tirocinio formativo e stage PON E POR per il triennio di tutti gli indirizzi, compreso il serale. Seminari di studio ed incontri sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro. Attività in collaborazione enti o associazioni. 122

123 14.1.Schede di progetto Progetto Docente Ref. Sintesi Educazione alla legalità Certifichiamo le competenze informatiche: - NUOVA ECDL Base Step A - NUOVA ECDL FULL STANDARD Step B Certificazione Trinitylingua inglese F. Grillo Scopo del progetto è quello di sensibilizzare gli studenti nei confronti di alcune tematiche quali Legalità, Sicurezza e Giustizia Sociale. Il progetto prevede quattro incontri di cui due offerti dalla BCC. Destinatari studenti del primo biennio Patella Antonella M.Ciociano E. Previtali Realizzare un corso finalizzato all acquisizione delle competenze necessarie per il conseguimento della Patente Europea del Computer. Una certificazione riconosciuta a livello internazionale e sostenuta dalla Comunità Europea che attesta la capacità nell uso del computer. Destinatari: due gruppi di 15/20 allievi dell istituto Tempi: ottobre 2015/ maggio 2016 Finalità: conseguimento certificazione lingua inglese Destinatari: alunni -min.15-del secondo biennio e monoennio Ist.Cenni Marconi Sport a Scuola Giochi Sportivi Studenteschi Progetto Scuola Sicura Saggio di Moda di Fine Anno Concorso Orange Flower Attività di lettura, attività motorie,giochi matematici e informazione scientifica in ore di sostituzione Sviluppo della Biblioteca Scolastica M. Radano Prevenire e rimuovere disagi e devianze giovanili. Creare centri di aggregazione, favorire un affinamento delle abilità tecnico-motorie e tecnico-tattiche delle discipline a cui l Istituto aderisce ( pallavolo, calcio,calcio a 5,tennis tavolo, atletica leggera, corsa campestre) Destinatari: alunni dell Istituto in possesso della prescritta certificazione medica e dell autorizzazione dei genitori. Durata: ottobre 2015/maggio 2016 Sansone Antonio M. Milito M.C. Ferro Balbi Maria Belcastro Francesco Finalità: Diffusione della cultura della sicurezza Destinatari: Alunni tutti dell Istituto Creare una minicollezione di abiti eleganti da realizzare in ore extracurricolari e nell ambito dell alternanza scuola lavoro per la sfilata di fine anno Open Day di fine anno. Utilizzare il tempo scuola destinato a sostituzioni per proporre attività pluridisciplinari, mediante l utilizzo di schede, brevi filati, cruciverba multidisciplinari, ecc. allo scopo di incentivare soprattutto l acquisizione di competenze in lettura e nell area matematicoscientifica e per la motoria. Destinatari: tutti gli studenti dell Istituto Periodo: ottobre2015/maggio 2016 Offrire a tutte le componenti della scuola un punto organizzativo di di coordinamento per le attività didattiche. Offrire un servizio di documentazione aggiornato Offrire spazi liberamente accessibili. Creare all interno della scuola lo spazio educativo per i giovani Destinatari: tutti gli studenti dell Istituto Periodo: novembre2015/giugno

124 DIDATTICA PER COMPETENZE Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato (event.) DIDATTICA PER COMPETENZE Miglioramento delle metodologie didattiche e ei processi valutativi L obiettivo è rinnovare il ruolo del docente, che viene chiamato sempre di più a lavorare in equipe, lavorando su metodologie e tecniche d insegnamento che privilegino approcci di: 1.Problem solving; 2.Apprendimento per esperienza. Obiettivo di processo (event.) Il corso ha lo scopo di proporre profondi cambiamenti nella concezione e nella pratica dell insegnamento attraverso il riordino e la rubricazione delle competenze. Lo scopo è quello di passare da una scuola completamente incentrata sull insegnamento e sulla trasmissione di conoscenze ad una scuola focalizzata sugli apprendimenti e sull attivazione delle competenze intese come sapere agito, che non possono essere attribuite ad un unica materia, ma che le coinvolgono tutte in modo trasversale. Queste sono sovradisciplinari e vanno declinate e valutate attraverso i livelli, che ne attestano il grado di padronanza in termini di autonomia e responsabilità. Altre priorità (eventuale) ////////////////////////// Situazione su cui interviene Attività previste Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una evoluzione del concetto di didattica, che ha progressivamente spostato l attenzione dalla discipline alle competenze. Negli anni l insegnamento è diventato abitudinario degenerando nell automatismo, mentre l azione libera è infinitamente varia e del tutto imprevedibile, i processi che hanno carattere di automatismo tendono ad essere uniformi e regolari. La didattica per competenze non è da contrapporre a quella per discipline, essa semmai contrasta la degenerazione di quest ultima, che consiste nel ridurre il lavoro dell insegnante al trasferimento di una certa quantità di nozioni senza un legame ricercato né con gli studenti né con la realtà. E nella relazione tra sapere e fare che si colloca la questione della competenza. Non una semplice capacità di fare, non una semplice conoscenza, ma un saper applicare. Più conoscenza consentirà di riconoscere una molteplicità di casi di (possibile) applicazione, più applicazione consentirà di usare meglio le conoscenze nel caso specifico. È il sapere a sviluppare, potenzialmente, l innovazione. Il sapere rappresenta per il fare un processo di organizzazione dei dati dell esperienza molto economico. Costruendo un sistema (informazioni classificate in concetti posti in relazione tra loro mediante una teoria), il sapere stabilisce molto più rapidamente dell esperienza cosa deve essere fatto e come per utilizzare al meglio le risorse disponibili e produrre il risultato migliore possibile. L insegnante non si limita a trasferire competenze, ma diviene una guida, un adulto significativo, in grado di porre domande, sviluppare strategie per risolvere problemi, sostenere gli studenti nel trasferimento e uso, in nuovi contesti, di ciò che sanno o che sanno fare, mobilitare i talenti degli studenti attraverso i talenti degli studenti attraverso esperienze significative Il corso organizzato prevede una durata di 30 ore in presenza. Attraverso l attivazione di giornate seminariali si offriranno gli strumenti idonei e sufficienti per: 124

125 progettazione per competenze; realizzazione dei relativi moduli didattici; predisposizione di una struttura base del piano formativo delle classi; predisposizione di un format dell unità di apprendimento. Lo svolgimento delle lezioni sarà di tipo integrato, coniugheremo le lezioni in presenza, che si svolgeranno con la metodologia del cooperative learning, ad una tecnologia di comunicazione open sourse. Risorse finanziarie necessarie Si prevede una spesa (esclusa quella del personale) di 500,00. Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie Le risorse umane necessarie alla realizzazione dell intervento sono: 1.Un Esperto per un numero di ore pari a 30 2.Un docente Tutor con competenze certificate su corsi svolti in modalità blended per un numero di ore pari a 30 3.Un collaboratore scolastico per un numero di ore pari a 10 Aula attrezzata con LIM e collegamento ad internet Indicatori utilizzati Percentuale di successo scolastico nelle discipline in cui le nuove metodologie saranno inserite. Stati di avanzamento Il progetto, di durata annuale, sarà attivato in non meno di due edizioni nell arco del triennio di validità del PTOF Valori / situazione attesi Si auspica un miglioramento del successo scolastico, entro giugno 2018, compreso tra il 5% e l 8%, nelle discipline insegnate dai docenti partecipanti al corso PERCORSO CLIL Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato (event.) Obiettivo di processo (event.) Altre priorità (eventuale) Situazione su cui interviene Attività previste PERCORSO CLIL Sviluppare le competenze linguistiche Fornire ai docenti gli strumenti necessari per l acquisizione delle competenze sulla metodologia CLIL. Integrazione tra concetti disciplinari e competenza linguistica peculiare della disciplina. In particolare l attenzione viene rivolta al processo di acquisizione della competenza disciplinare attraverso lo sviluppo della competenza argomentativa nella lingua di apprendimento/insegnamento Sul medio periodo, attraverso questa metodologia, che individua quattro componenti denominate le quattro C: content, communication, cognition and culture/citizenship, si contribuirà alla formazione di giovani capaci di operare e muoversi in un contesto europeo plurilingue e pluriculturale. Solo l 1% dei docenti attualmente in servizio presso l Istituto hanno competenze CLIL certificate. Il corso avrà la durata di 120 ore, sarà strutturato secondo la modalità di e-learning integrato, con 60 ore da realizzare attraverso l uso della piattaforma FAD e 60 ore in presenza. Durante le lezioni in presenza saranno limitate al massimo le lezioni a contenuto teorico, in modo da favorire una modalità attiva di 125

126 apprendimento, che si strutturerà attraverso conversazione in lingua, spunti metodologici e indicazioni didattiche. Risorse finanziarie necessarie Si prevede una spesa (esclusa quella del personale) DI 500,00. Risorse umane (ore) / area Le risorse umane necessarie alla realizzazione dell intervento sono: 1.Un Docente madrelingua inglese per un numero di ore non inferiore a 40 2.Un docente di lingua Inglese per un numero di ore non inferiore a 20 3.Un docente Tutor con competenze certificate su corsi svolti in modalità blended per un numero di ore pari a 60 4.Un collaboratore scolastico per un numero di ore pari a 10 Risorse necessarie Indicatori utilizzati Stati di avanzamento Valori / situazione attesi Laboratorio linguistico Il corso si intenderà superato se il candidato avrà: - Partecipato alle lezioni in presenza (non è assentarsi per un numero di ore di lezione superiori al 20%); - Aver superato i test di fine modulo presenti sulla piattaforma FAD. Il progetto avrà durata annuale pur prevedendo di attivare, nell arco del triennio, almeno due edizioni La percentuale di docenti formati CLIL è, di partenza, appena l 1%; ci si attende di raggiungere il 20% nell arco del triennio LA LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE NELLA PRATICA QUOTIDIANA Denominazione progetto La Lavagna interattiva Multimediale nella pratica quotidiana Priorità cui si riferisce Quelle del RAV, se il progetto si riferisce ad una di esse Miglioramento delle metodologie didattiche e delle competenze digitali Traguardo di risultato (event.) Nel caso ricorra, a quale traguardo di risultato del RAV (sezione V) Il docente dovrà essere in grado di inserire contenuti digitali nella lezione frontale trasformando l aula in un ambiente in cui digitale ed analogico, virtuale e reale, parola ed immagine siano compresenti. Obiettivo di processo (event.) Idem, nel caso di obiettivi di processo a breve termine Nello specifico, gli obiettivi che il corso, si propone di raggiungere sono: In relazione alla padronanza degli strumenti tecnologici e didattici: ocondividere la nascita e lo sviluppo di una cultura di apertura alle nuove tecnologie didattiche attraverso la riscoperta degli strumenti tecnologici; oapprendere le potenzialità didattiche dei nuovi strumenti informatici; outilizzare la LIM come strumento didattico, scoprendone, innanzitutto, funzioni e potenzialità; In relazione all attività didattica: 126

127 oindividuare e consolidare le abilità di osservazione di una procedura e di esposizione ordinata della stessa; oorganizzare un percorso pluridisciplinare digitale coerente e significativo; oriflettere sui processi mentali di apprendimento osviluppare un apprendimento collaborativo Altre priorità (eventuale) ////////////////////////// Situazione su cui interviene Attività previste Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Descrizione accurata, ma sintetica, della situazione su cui si vuole intervenire per modificarla in meglio. Indicare in particolare i valori che si vogliono migliorare o gli aspetti che si vogliono sviluppare o eliminare. Fare riferimento ad indicatori quantitativi (numeri, grandezze, percentuali) o qualitativi (situazioni del tipo si/no, presente/assente, ecc.) La percentuale di impiego di ICT a sostegno dell insegnamento e dell apprendimento è relativamente bassa. Il livello di e-maturity, cioè della capacità di rendere efficace l uso dell ICT per accrescere i risultati in ambito educativo è relegato a pochissime discipline. Descrizione accurata, ma sintetica, delle attività che ci si propone di svolgere. Il corso, della durata di 80 ore, sarà strutturato secondo la modalità e learning integrato, con 40 ore da realizzare attraverso l uso della piattaforma e 40 ore in presenza. La scelta di mantenere in equilibrio le due fasi della formazione nasce dalla necessità di fornire ai docenti/discenti un tempo maggiore per imparare, familiarizzare e sperimentare, consapevoli del fatto che la forza didattica di un lavoro supportato dalla tecnologia deve avere alla base una buona dose di familiarità. La stessa familiarità che gli studenti dimostrano di possedere ma a solo titolo strumentale. Le attività on line, oltre a prevedere la gestione di materiale specifico relativo ai moduli, saranno gestite da tutor che coinvolgeranno i discenti in forum didattici con lo scopo di chiarire, organizzare o rendere fruibile quanto studiato autonomamente o in presenza. Costi previsti per materiali, viaggi, abbonamenti, o qualunque altra cosa che richieda pagamenti o rimborsi, escluse le spese di personale. Si prevede una spesa (esclusa quella del personale) di 500,00. Indicare il numero di ore/uomo prevedibilmente necessarie e l area di competenza richiesta (classe di concorso o simili). Fare particolare attenzione quando si attinge al budget dell organico di potenziamento: non sforare la disponibilità complessiva Le risorse umane necessarie alla realizzazione dell intervento sono: 4.Un Esperto per un numero di ore pari a 40 5.Un Docente con competenze nell uso tecnico della LIM per un numero di ore pari a 40 6.Un docente Tutor con competenze certificate su corsi svolti in modalità blended per un numero di ore pari a

128 Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati Stati di avanzamento Valori / situazione attesi Questa è solo una scheda riassun tiva, che serve ad avere sott oc chio gli eleme nti fondamentali e per renderli immediatamente leggibili ad un utente medio. Il progetto sarà poi sviluppato liberamente, secondo le buone pratiche consuete. Ma la scheda ha anche la funzione di consentire una sorta di controllo finale a chi sviluppa il progetto: ho dimenticato qualcosa? Ovviamente, la scheda non costituisce un modello ufficiale, ma solo uno strumento di lavoro suggerito dall esperienza. UNA SCHEDA DI ESEMPIO 7.Un collaboratore scolastico per un numero di ore pari a 10 Altre risorse eventualmente necessarie (laboratori, ) Aula attrezzata con LIM e collegamento ad internet Quali indicatori si propongono per misurare il livello di raggiungimento dei risultati alla fine del processo. Percentuale di successo scolastico nelle discipline in cui le nuove metodologie saranno inserite. Se il progetto è su più anni, indicare il punto di sviluppo intermedio atteso alla fine di ciascun anno Il progetto, di durata annuale, sarà attivato in non meno di due edizioni nell arco del triennio di validità del PTOF Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso La capacità di adattare ed indirizzare le tecnologie a sostenere una didattica efficace si auspica, produrrà, entro giugno 2018,un miglioramento del successo scolastico compreso tra il 5% e l 8%, nelle discipline insegnate dai docenti partecipanti al corso. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce Traguardo di risultato (event.) MathesisP3 Miglioramento delle competenze matematiche degli studenti del secondo anno Dimezzare lo scarto percentuale attuale rispetto alla media nazionale Obiettivo di processo (event.) Allineare i criteri di valutazione delle prove utilizzati dai docenti ed estendere l utilizzo delle prove comuni Altre priorità (eventuale) === Situazione su cui interviene Attività previste Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area Gli studenti che si collocano nei tre livelli superiori delle prove standardizzate nazionali di Matematica raggiungono, nel loro insieme, una percentuale inferiore di otto punti rispetto alla media nazionale delle scuole comparabili. Svolgimento di un attività di ricerca-azione, assistita da esperti esterni, per i docenti di Matematica ed anche per tutti coloro che decideranno di aderire per familiarizzarsi con le problematiche relative alla costruzione ed alla valutazione di prove standardizzate. Svolgimento di un certo numero di simulazioni e di almeno due prove autentiche di istituto / anno per lo svolgimento delle attività di formazione (compenso per gli esperti esterni, correzione delle esercitazioni, materiali didattici) Due docenti dell organico di potenziamento (rispettivamente A047 e A049) saranno utilizzati per preparare e validare le prove comuni da somministrare agli studenti. Impegno orario totale previsto: 30 ore. 128

129 Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati Stati di avanzamento Valori / situazione attesi Una LIM per le attività di formazione (già disponibile) Le prove standardizzate annuali di Matematica (media delle seconde) Il miglioramento atteso al termine dei due anni del progetto è di quattro punti percentuali, circa metà dei quali al primo anno e metà al secondo. Il valore di partenza è del 44% degli studenti nei tre livelli superiori; quello atteso finale del 48% a maggio Alti progetti Progetti proposti da: USR Campania Polo Qualità Napoli: 1.Sistema Gestione Qualità 2.Qualità d aula 3.Scuola@Azienda Miur: 1. Banca D Italia: educazione finanziaria nelle scuole 2. Guardia Di finanza-legalità economica 3. Agenzie delle entrate Fisco a scuola 4. Erasmus + 5. Progetti di Simulazione di impresa 6. Bimed Scrittura creativa FESR - FSE Progetto istruzione domiciliare con riferimento alle LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE- Direzione Generale dell Ufficio Scolastico Regionale della Campania Vademecum sul Servizio di Istruzione Domiciliare del 2003 e circolare N. Prot. AOODRCA.REG.UFF Napoli, 26/10/2015 dell Ufficio Scolastico della Regione Campania -La Scuola in Ospedale e il Servizio di Istruzione Domiciliare a.s indicanti ambiti di intervento, patologie, metodologie didattiche, organizzazione del servizio; valutazione Progetto qualità La Politica della Qualità Il 6 giugno 2013, presso l'auditorium della Regione Campania, a Napoli, alla presenza delle autorità scolastiche regionali, l ITCG E.Cenni ha ricevuto la prima certificazione di scuola di qualità, ai sensi della normativa UNI EN ISO 9004:2009, dal MIUR- Polo Qualità di Napoli. Ogni anno la scuola procede alla revisione del manuale. La Qualità è un riconoscimento destinato alla scuola che certifica la conformità secondo le norme e relative descrizioni giuridiche. Regola tutti i campi tecnici e di servizio, tramite normativa e offre come guida un manuale di 129

130 conformità. Inoltre uniforma i comportamenti di carattere burocratico e permette precisione, trasparenza e rintracciabilità in merito a qualsiasi lavoro svolto nell ambito preso in considerazione. L Istituto, al fine di garantire la qualità dei servizi erogati e di conseguire la soddisfazione degli Utenti, ha ritenuto opportuno adottare un proprio Sistema di gestione per la qualità conforme al modello descritto nella norma UNI EN ISO 9004:2009 e, di definire la propria politica per la qualità, in coerenza con la propria mission secondo quanto indicato nel POF. Il Sistema di Gestione della qualità, adottato dall Istituto, ha, pertanto, l obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti all utenza (studenti, famiglie, territorio), attraverso la formalizzazione e la successiva ottimale gestione di alcuni dei processi che interessano i diversi settori dell organizzazione stessa. Il Progetto Qualità si caratterizza essenzialmente come un percorso di ricerca, che favorisce lo sviluppo organizzativo delle scuole teso al perseguimento delle finalità proprie del sistema formativo e al conseguimento degli obiettivi specifici che ciascuna istituzione si dà, nell'ambito della propria autonomia culturale, didattica e gestionale. Il Progetto mira al miglioramento continuo della qualità del servizio scolastico e alla sua affidabilità, valorizzando le sinergie tra il mondo della scuola e quello del lavoro, i cui operatori, nella consapevolezza delle rispettive autonomie e specificità istituzionali, si confrontano e collaborano, con un arricchimento reciproco, per contribuire all'innovazione del sistema formativo e allo sviluppo di una cultura professionale e organizzativa più fortemente orientata verso l'assunzione delle responsabilità che l'autonomia assegna alle singole istituzioni scolastiche. Il Progetto rappresenta un percorso destinato alle scuole le quali, attraverso una costante analisi della realtà in cui si trovano ad operare e dei processi che caratterizzano il servizio scolastico, progettano, realizzano e controllano interventi per una qualificazione sempre più alta del servizio, in un'ottica non autoreferenziale ma orientata dalla ricerca di risposte adeguate ai bisogni degli studenti, delle famiglie e del territorio, e di una piena valorizzazione delle esperienze e dell'impegno degli operatori scolastici. Il miglioramento della qualità del servizio, la ricerca di una maggiore soddisfazione dei bisogni e delle attese di utenti e operatori, l'impegno costante per garantire l'affidabilità del servizio offerto in tutti i suoi aspetti, l'orientamento verso risultati di apprendimento crescenti per gli studenti, tali da promuoverne in misura sostanziale il successo formativo, rappresentano perciò gli obiettivi primari del Progetto Qualità della Scuola Progetto Qualità nella Scuola Il Polo Qualità di Napoli, istituito con D.M. 230 del 17/10/2000, ha realizzato nella Regione Campania una serie di iniziative altamente innovative di supporto, di promozione e di potenziamento volte alla qualificazione del sistema di istruzione e formazione locale e nazionale. Con il concorso sinergico delle istituzioni e degli attori interni ed esterni al sistema, ha attivato progetti di ricerca-azione finalizzati a garantire la diffusione della cultura della qualità ed il miglioramento continuo dell offerta formativa delle singole Istituzioni Scolastiche mediante la ricerca e la sperimentazione di nuovi modelli e strumenti didattici e organizzativi. Il Progetto Qualità, al quale il nostro Istituto aderisce da alcuni anni, si articola nei seguenti percorsi di ricerca-azione: "Qualità d'aula" "Il Manuale della Qualità" Laboratori Qualità D aula - Negli ultimi due anni L Istituto, aderendo al progetto qualità ha promosso una serie di attività, 130

131 promosse dal Miur, USR Campania, Polo della qualità Campania, di formazione destinati ai docenti e agli alunni, avendo come obiettivi: - Creare situazioni di apprendimento atte a sviluppare le abilità caratterizzanti i processi di indagine scientifica. - Creare una cultura del confronto e del dialogo costruttivo tra scuola, territorio, istituzioni e imprese nel rispetto delle rispettive autonomie e vocazioni istituzionali. - Introdurre strategie e strumenti didattici innovativi. - Creare un contesto di apprendimento che supporti lo sviluppo di autonomia personale e di relazione, dove inserire le ragioni, il controllo e l autoregolazione dell apprendimento e coinvolgere gli studenti in processi di apprendimento intenzionali. - Migliorare l offerta formativa della scuola aprendola ad una dimensione Europea. - Realizzare una rete di esperienze di cooperazione tra scuole per favorire il confronto e la condivisione delle buone prassi Il Manuale della Qualità E il Documento che esprime la politica per la Qualità e descrive il Sistema di Gestione per la Qualità. Esso rappresenta un riferimento per il corpo docente, il personale ATA, gli studenti, le famiglie; esso si applica a tutti i processi dell Istituzione scolastica finalizzati alla progettazione,allo sviluppo ed assistenza dei servizi forniti dall Istituzione con lo scopo di rispettare la norma di riferimento e di gestire il sistema qualità in modo efficiente, efficace ed economico. Gli obiettivi della Qualità : - implementare la qualità nella scuola - curare lo sviluppo professionale del personale docente e Ata - sostenere il processo di innovazione - supportare il processo formativo - curare e migliorare la soddisfazione del cliente - ampliare la collaborazione con il territorio e i rapporti con l'estero Le Procedure Definiscono le modalità di svolgimento delle attività di gestione del sistema. Le procedure adottate dall ITC E. Cenni sono le seguenti: -GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE -GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE REGISTRAZIONI -SVILUPPO E GESTIONE DEL P.O.F. -FORMAZIONE DEI DOCENTI -AZIONI PREVENTIVE E CORRETTIVE -TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE NON CONFORMITA -AZIONI PREVENTIVE E CORRETTIVE -GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DIDATTICA 131

132 I Processi Sono le attività svolte, secondo i requisiti indicati dal SGQ, allo scopo di garantire una qualità del servizio che soddisfi le aspettative del cliente e sia coerente con gli obiettivi della qualità che l organizzazione si è dato. Il Progetto Qualità prevede azioni coerenti e funzionali agli specifici bisogni formativi del personale della scuola, finalizzate al potenziamento e all innovazione delle competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca. Il piano di aggiornamento-formazione del Polo qualità si pone le seguenti finalità: a)riflettere, alla luce del più recente dibattito pedagogico, sui processi didattico-educativi, sull utilizzo delle nuove tecnologie nelle varie discipline, sui modi e tempi della valutazione, anche in relazione alla strategia del recupero, come da indicazioni ministeriali; b)partecipare a progetti didattici innovativi promossi dal MPI che prevedono l uso di tecnologie e metodologie didattiche avanzate o di ricerca-azione; c)sperimentare nelle classi percorsi formativi, con l uso delle teconologie digitali (lavagna interattiva multimediale ecc) e diffonderne l uso anche a favore di docenti comunque interessati all impiego di questa nuova strumentazione didattica; d)promuovere una didattica per competenze tenendo ben presenti gli assi culturali indicati dal Ministero; e)migliorare la competenza dei docenti nell uso della Lingua Inglese con particolare riguardo all insegnamento di materie comprese nell ultimo anno del piano di studi così come richiesto negli esami di stato ed avviare le classi CLILL sin dai primi anni. 15. CRITERI DI PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEL C. DI C. Nell elaborazione della programmazione di classe, i Consigli rispetteranno le linee generali e le indicazioni provenienti dai Dipartimenti e in particolare dal RAV e dal Piano di Miglioramento. Per le classi Prime e Terze sono stati predisposti appositi test comuni di accoglienza, discussi formulati ed elaborati dai docenti nelle riunioni preliminari per discipline. Sulla base di essi si stabiliscono gli obiettivi, i contenuti, le strategie e le risorse da utilizzare. Per tutte le classi, nella scansione prevista dai piani di miglioramento si adotteranno prove comuni, griglie di valutazione condivise. Il documento di programmazione classe, redatto annualmente indicherà le attività integrative da svolgere in orario scolastico e eventuali attività opzionali, che ogni consiglio adotterà nel quadro dell autonomia e della flessibilità anche in sintonia con proposte degli studenti, in particolare quanto previsto dal piano di alternanza scuola lavoro e dal piano digitale. I docenti articoleranno i propri piani di lavoro per competenze tenendo conto di quanto proposto dai Dipartimenti e deliberato dal Collegio dei docenti, dal Consiglio di classe di appartenenza, dallo statuto della propria disciplina e dalle risultanze di un dialogo costruttivo con gli studenti sulle scelte di loro competenza e dalle opportunità di formazione da effettuare nel corso dei tre anni. Particolare attenzione sarà rivolta alle classi iniziali dei vari indirizzi dove più alta si concentra la percentuale di ripetenze, abbandoni e dove è necessario migliorare i risultati delle prove standardizzate; in tutte le classi per migliorare gli esiti di ciascun alunno. 132

133 Come previsto dalle Linee Guida e dalla legge 107 bisognerà dare ampio spazio alle metodologie finalizzate a sviluppare le competenze degli allievi attraverso la didattica di laboratorio e le esperienze in contesti applicativi. Fondamentale è anche il collegamento con il mondo del lavoro attraverso stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro. Ogni programmazione privilegerà l aspetto qualitativo della formazione rispetto alla quantità delle informazioni e dei contenuti per cui si lascerà la prassi didattica che prevede il programma a tutti i costi per seguire, invece, una programmazione per unità di apprendimento, le quali permettono l acquisizione di conoscenze significative e l esercizio di abilità che portano allo sviluppo di competenze e garantiscono il vero successo dell azione didattica. Il Collegio dei docenti ha approvato il seguente piano di attività per i Consigli di classe: Accoglienza alunni classi prime ATTIVITA DEI CONSIGLI DI CLASSE Esame documenti di valutazione degli alunni al termine della classe precedente Esame priorità e obiettivi di processo del RAV Esame Piano di Miglioramento Valutazione prove di ingresso comuni Esame e somministrazione prove comuni e griglie di valutazione Definizione del curricolo di classe per competenze, Individuazione degli obiettivi della classe (obiettivi comuni) Scelta delle attività e degli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi comuni Individuazione di UDA Definizione dei criteri e degli strumenti di valutazione del consiglio di classe secondo le indicazioni del Collegio dei docenti e secondo le indicazioni provenienti dai dipartimenti/aree disciplinari Definizione di tempi, modalità e strumenti di recupero delle difficoltà e sostegno delle eccellenze Individuazione delle modalità di partecipazione della classe a progetti deliberati in sede collegiale Definizione di comportamenti comuni da parte dei docenti nei confronti degli alunni Scelta di modalità e criteri di valutazione degli alunni Definizione delle modalità di svolgimento degli scrutini per assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe Certificazione delle competenze 16. OBIETTIVI MINIMI ELABORATI DAI DIPARTIMENTI Dipartimento di ITALIANO, STORIA, RELIGIONE, SOSTEGNO BIENNIO - Educazione all ascolto: comprendere il messaggio contenuto in un testo orale. - Esporre in modo chiaro, logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati. - Applicare strategie diverse di lettura. 133

134 - Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo. - Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi. - Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela, il rispetto dell ambiente e delle risorse naturali. - Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona famiglia società Stato. - Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. SECONDO BIENNIO- MONOENNIO - Individuare nel discorso altrui i nodi collaterali e l organizzazione testuale, specialmente nelle esposizioni argomentate. - Evincere con chiarezza il punto di vista e le finalità dell emittente. - Pianificare e organizzare il proprio discorso, tenendo conto delle caratteristiche del destinatario, delle diverse situazioni comunicative, delle diverse finalità del messaggio e del tempo disponibile. - Riconoscere gli aspetti formali del testo letterario nelle sue varie realizzazioni, rilevando la funzione che in esso assumono l ordine interno di costruzione, le scelte linguistiche e, in particolare nella poesia, i tratti ritmici e prosodici e la stessa configurazione grafica. - Utilizzare intelligentemente e correttamente informazioni, stimoli e modelli di scrittura, ricavati da altri testi. - Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi. - Saper orientarsi su cronologie, tavole sinottiche, riproduzioni di documenti; - Saper costruire schemi logici, mappe, diagrammi Dipartimento di MATEMATICA Gli obiettivi minimi da conseguire vengono così stabiliti: Classe I Classe II - CONOSCENZA : conoscenza dei concetti fondamentali - COMPRENSIONE: Saper operare con gli strumenti basilari del calcolo - COMPETENZA : Saper affrontare e risolvere semplici situazioni problematiche - Comprendere la nozione di insieme, operare con gli insiemi, acquisirepadronanza di calcolo negli insiemi N, Z e Q. - Conoscere le nozioni di monomio e polinomio, utilizzare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo algebrico. - Conoscere gli elementi fondamentali della geometria euclidea. - Saper risolvere semplici equazioni, disequazioni e sistemi. - saper operare con semplici radicali. - Saper risolvere equazioni di secondo grado. - Saper operare nel piano cartesiano e saper rappresentare una funzione lineare. Per il triennio dei corsi AFM E SIA e Geometra CAT si stabilisce quanto segue: 134

135 Classe III AFM Classe III SIA - Saper risolvere disequazioni e sistemi di secondo grado - Conoscere l equazione della parabola e la circonferenza e saperle rappresentare nel piano cartesiano. - Saper rappresentare una funzione logaritmica ed esponenziale. - Saper risolvere disequazioni e sistemi di secondo grado. - Conoscere l equazione della parabola e la circonferenza e saperle rappresentare nel piano cartesiano. - Conoscere gli elementi essenziali del calcolo combinatorio e del calcolo delle probabilità e saper applicare le tecniche di base a semplici problemi. - Saper calcolare media aritmetica semplice e ponderata di una distribuzione e saper ordinare e rappresentare numerosi dati. Classe III Geometra CAT - Saper risolvere disequazioni e sistemi di secondo grado - Conoscere l equazione della parabola e la circonferenza e saperle rappresentare nel piano cartesiano. - Saper rappresentare una funzione logaritmica ed esponenziale saper applicare le proprietà dei logaritmi. - Conoscere le funzioni goniometriche. Classe IV Corsi dei corsi AFM E SIA e Geometra CAT - Saper calcolare domini, limiti e derivate di semplici funzioni algebriche e relativo studio. Solo per i corsi Igea e Programmatori: - Saper operare con le matrici e saper risolvere semplici sistemi lineari. - Conoscere le formule della capitalizzazione semplice e composta e saperle applicare Dipartimento di LINGUE STRANIERE CLASSI PRIME - Comprendere espressioni familiari inerenti la vita quotidiana; - Comprendere comandi e istruzioni semplici; - Saper descrivere se stessi, gli oggetti e i luoghi in modo semplice e con un lessico essenziale; - Saper leggere e interpretare espressioni inerenti al proprio ambiente; - Leggere e capire semplici istruzioni; - Scrivere brevi testi contenenti informazioni essenziali su se stessi; - Saper utilizzare per iscritto il lessico afferente la vita quotidiana (ad esempio, nomi di animali, giorni della settimana, stagioni e mesi dell anno, oggetti) - Redigere in modo semplice ed essenziale brevi messaggi e brevi dialoghi riguardanti vita quotidiana; - Conoscere adeguatamente le forme e le strutture morfosintattiche relative alle funzioni comunicative studiate. CLASSI SECONDE 135

136 CLASSI TERZE -Comprendere brevi dialoghi in situazioni familiari; -Comprendere un semplice racconto o una breve descrizione con riferimento a persone o luoghi individuandone gli elementi essenziali (comprensione globale); -Saper dialogare in situazioni familiari utilizzando un lessico elementare; -Saper descrivere una persona,un luogo,un oggetto,utilizzando un lessico appropriato; -Saper leggere e interpretare brevi messaggi formulati mediante una struttura e un linguaggio semplice ed essenziale; -Saper riassumere oralmente una breve storia utilizzando il lessico acquisito; -Scrivere una breve lettera o un messaggio informale (ad esempio auguri, informazioni sul tempo libero); -Scrivere testi descrittivi riguardanti una persona, un oggetto, un luogo; -Saper riassumere un semplice testo o racconto enucleando gli elementi portanti; e -Conoscere adeguatamente le forme e le strutture morfosintattiche relative alle funzioni comunicative oggetto di studio. - Comprendere una conversazione o un intervento su argomenti familiari(scuola, famiglia, tempo libero, attualità); - Comprendere un argomento di tipo specialistico in ambito professionale di carattere aziendale, tecnico, informatico individuandone gli elementi portanti che ne consentono la comprensione globale; - Comprendere gli elementi essenziali di un testo specialistico individuandone gli aspetti peculiari; - Leggere e commentare un semplice testo specialistico in ambito tecnico professionale di carattere aziendale e non (lettera commerciale, circolare, curriculum vitae, testi pubblicitari, ecc.) riconoscendone i contenuti - Essenziali; - Illustrare argomenti di tipo specialistico utilizzando un lessico specialistico essenziale; - Illustrare testi informativi rilevandone i punti più importanti; - Redigere lettere, riassunti e resoconti su argomenti di tipo specialistico di ambito tecnico, aziendale e informatico in modo semplice; - Conoscere adeguatamente le forme e le strutture morfosintattiche relative alle funzioni comunicative oggetto di studio. CLASSI QUARTE - Comprendere gli aspetti generali di un dialogo o di un intervento su temi relativi la lingua specialistica; - Comprendere il senso generale di un discorso costruito su concetti tecnico-professionali; - Dialogare su argomenti inerenti la lingua di specialità utilizzando un lessico adeguato; - Esporre tematiche tecnico-professionali in modo semplice esprimendo il proprio punto di vista; - Leggere e interpretare un testo-articolo di tipo argomentativi di natura specialistica; - Redigere testi formali o informali di tipo specialistico su argomenti tecnico-aziendali in modo semplice ed essenziale; - Conoscere adeguatamente le forme e le strutture morfosintattiche relative alle funzioni comunicative oggetto di studio. CLASSI QUINTE - Comprendere un dialogo,una conversazione a carattere specialistico individuandone i nuclei essenziali; 136

137 - Comprendere il senso generale di un discorso tecnico-specialistico individuandone gli aspetti peculiari; - Dialogare,conversare in modo semplice ma corretto su argomenti a carattere specialistico; - Argomentare e giustificare le proprie affermazioni in modo semplice ma corretto; - Riassumere un testo specialistico individuandone i nuclei portanti; - Redigere testi formali o informali di tipo specialistico su argomenti tecnico-aziendale in modo semplice ed essenziale; - Conoscere adeguatamente le forme e le strutture morfosintattiche relative alle funzioni comunicative oggetto di studio Dipartimento di DIRITTO ed ECONOMIA Per il biennio AFM e CAT si propone di trattare per il Diritto: -nelle classi prime le norme giuridiche in generale, i soggetti di diritto, il rapporto giuridico; -nelle classi seconde la teoria generale dello Stato, gli organi costituzionali,lettura e commento della Costituzione italiana; per l Economia: - nelle classi prime i beni, i bisogni, l utilità, il sistema economico; - nelle classi seconde la moneta e le sue funzioni e, laddove possibile, l analisi dei flussi monetari. Gli obiettivi sono quelli di potenziare le capacità di analisi, di comprensione, di sintesi nonché le capacità linguistico-espressive degli alunni nell intento di raggiungere con un corretto metodo di studio la conoscenza ragionata dei vari argomenti proposti e trattati. Nel campo linguistico occorre qualificare ulteriormente: -La conoscenza e la comprensione degli elementi, della struttura e delle regole di formazione del linguaggio giuridico ed economico; -Le abilità ricettive e produttive del linguaggio giuridico ed economico, sia come capacità di ascolto e di produzione orale, sia come capacità di lettura e di elaborazione di documenti giuridici ed economici. Nel campo logico occorre qualificare ulteriormente: -La conoscenza, la comprensione delle regole e dei procedimenti della logica giuridica ed economica; -Le relative capacità di adottare ragionamenti corretti ed adeguati alla diversità e alla complessità delle discipline oggetto di studio Dipartimento di AREA TECNICO-PROFESSIONALE (Geopedologia, Economia ed Estimo, Topografia, Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica, Progettazione, Costruzioni, Impianti) Obiettivi didattici del Biennio: -competenze nel decodificare messaggi scritti e orali, anche formulati con terminologie specifiche. -competenze nel produrre testi corretti e strutturati in modo organico, anche utilizzando. -terminologie specifiche sia nel campo tecnico-aziendale sia in quello economico-giuridico. 137

138 -competenze nel saper comunicare efficacemente. -competenze nel saper usare strumenti e procedure di calcolo semplice. -competenze nell utilizzo delle tecnologie informatiche. -competenze nel saper comunicare, anche se in modo semplice, nella lingua straniera. -competenze nelle applicazioni della rappresentazione grafica nel campo del disegno tecnico, anche con l ausilio di strumenti CAD. Obiettivi didattici del Triennio: -competenze nella progettazione, realizzazione, conservazione, trasformazione di opere civili aventi caratteristiche inerenti alla sfera professionale. -competenze nella redazione di computi metrici estimativi preventivi e consuntivi. -competenze nella effettuazione e rappresentazione di rilievi architettonici e topografici secondo regole sia tradizionali che più innovativi. -competenze nella progettazione ed esecuzione di infrastrutture stradali e idrauliche. -competenze nell accertamento e stima nell ambito civile e agrario. -competenze nel fornire consulenze attraverso la conoscenza della legislazione nel settore tecnico, edilizio ed urbanistico Dipartimento di DISCIPLINE ECONOMICO-AZIENDALI BIENNIO TRIENNIO -I fondamenti dell attività economica collocata in un sistema particolarmente dinamico; -Gli elementi costitutivi dell azienda e le loro interrelazioni; -Le caratteristiche dei flussi della documentazione; -Le modalità con cui effettuare i calcoli relativi alle operazioni economiche e finanziarie elementari;le modalità con cui effettuare il regolamento di operazioni economiche. - Acquisire una generale visione dell intero processo di funzionamento dell aziende; - Comprendere il significato della documentazione aziendale e saper tenere una corretta contabilità; - Saper scegliere le forme giuridiche più opportune alle dimensioni dell impresa; - Esprimere valutazioni sulle forme di finanziamento più conveniente per le imprese; - Saper interpretare e redigere i bilanci delle diverse aziende, anche attraverso la costruzione di indici; - Saper collegare principi e tecniche di revisione contabile per il controllo dei bilanci; - Cogliere, attraverso la lettura della stampa specializzata, i mutamenti del sistema economico e le possibili linee di tendenza Dipartimento di SCIENZE Per l acquisizione delle competenze scientifiche, l allievo dovrà saper : - osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità; - analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza; 138

139 - essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate; Con lo studio della Geografia gli allievi potranno acquisire le seguenti competenze : - capacità di orientamento; - comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica, attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica, attraverso il confronto tra aree geografiche e colturali; - conoscenza degli elementi essenziali della cartografia Dipartimento di INFORMATICA Disciplina Tecnologie Informatiche: - Conoscere la struttura di un elaboratore - Conoscere il sistema operativo Windows - Saper gestire file e cartelle con Windows - Conoscere le caratteristiche di base di Word - Conoscere le caratteristiche di base di Excel - Conoscere le potenzialità di PowerPoint - Saper utilizzare la posta elettronica - Conoscere Internet Disciplina Informatica classi prima e seconda: - Conoscere la struttura di un elaboratore - Saper gestire file e cartelle con Windows - Conoscere le caratteristiche di base di Word - Conoscere le caratteristiche di base di Excel - Conoscere le potenzialità di PowerPoint - Conoscere Internet - Saper realizzare elenchi e tabelle con un word processor - Saper realizzare una semplice lettera commerciale con un word processor - Saper utilizzare le funzioni principali di uno spreadsheet - Saper costruire semplici grafici con uno spreadsheet Disciplina Informatica classe terza AFM: - Definizione di sistema informativo aziendale; - Definizione di base di dati e database management system; - Operazioni e fasi della progettazione di basi di dati relazionali; - Creazione di tabelle; - Realizzazione di semplici query. Disciplina Informatica classe quarta AFM: - Conoscere i principi della telecomunicazione; - Conoscere i principali tipi di rete e le relative funzioni; - Conoscere i protocolli di comunicazione; - Conoscere gli strumenti ed i servizi di internet; - Saper garantire la sicurezza dei dati; - Saper realizzare un semplice sito web. 139

140 Disciplina Informatica classe terza SIA: - Conoscere le caratteristiche fondamentali dell hardware e del software; - Conoscere le principale strutture di programmazione; - Saper distinguere ed utilizzare le variabili; - Conoscere le caratteristiche fondamentali dei dati strutturati - Saper realizzare semplici programmi con gli array. Disciplina Informatica classe quarta SIA: - Saper scomporre il programma in sottoprogrammi; - saper gestire semplici sottoprogrammi; - saper realizzare semplici programmi con le tabelle. - conoscere il concetto di base di dati e di database management system; - saper progettare semplici basi di dati relazionali; - saper creare tabelle; - saper realizzare di semplici query; Disciplina Informatica classe quinta SIA: - Definizione di SQL e conoscenza della sintassi generale del comando SELECT. - Caratteristiche generali dei sistemi operativi moderni - Architettura di rete: ISO/OSI e TCP/IP. - Dispositivi hardware e software necessari per l implementazione di una rete. - Storia ed evoluzione di Internet. - Indirizzi IP. - Realizzazione di semplici pagine web - Sicurezza dei sistemi informatici. - Crittografia e firma digitale Dipartimento di EDUCAZIONE FISICA - Migliorare la padronanza delle proprie capacità motorie (resistenza, forza, scioltezza e mobilità articolare) - Conoscere e praticare nei vari ruoli almeno una disciplina sportiva individuale e una di squadra - Creare una sana abitudine di vita sportiva - Acquisire autonomia e senso di responsabilità, di lealtà e collaborazione - Conoscere le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti - Acquisizione di nozioni volte a creare consolidare una cultura motoria e sportiva quale costume di vita 140

141 17. VALUTAZIONE Criteri e modalità di valutazione degli studenti Il Regolamento sulla valutazione, DPR n. 122 del , recita testualmente: La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa e devono tener conto degli standard di riferimento, sia a livello nazionale che internazionale. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline e' comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico Valutazione delle competenze Con il D.M. n. 9 del 27/01/2010 è stato adottato un modello di certificazione basato sui livelli di competenza raggiunti dagli allievi nell assolvimento dell obbligo scolastico. Una competenza, secondo le Linee Guida, si manifesta quando uno studente è in grado di affrontare un compito o realizzare un prodotto a lui assegnato, mettendo in gioco le sue risorse personali e quelle, se disponibili, esterne utili o necessarie. Per costruire una reale pratica valutativa delle competenze, bisogna tener conto della qualità delle conoscenze e delle abilità che risultano componenti essenziali delle competenze. Le conoscenze, per poter essere valorizzate nello sviluppo di una competenza, devono manifestare tre caratteristiche: significatività, stabilità e fruibilità. Una conoscenza, per essere significativa, deve essere collegata a ciò che il soggetto sa attraverso una riorganizzazione dei suoi schemi concettuali; questo processo le permette anche di diventare stabile. Una conoscenza, inoltre, deve essere fruibile, deve poter essere utilizzata per interpretare situazioni e compiti diversi da quelli nei quali essa è stato costruita. Un abilità deve essere collegata a quelle che sono denominate conoscenze condizionali (sapere dove, quando, perché) in modo che possa essere attivata in maniera consapevole di fronte a una questione o un compito. Le fonti informative sulla base delle quali verrà espresso un giudizio di competenza, saranno di tre tipi: - il primo relativo ai risultati ottenuti nello svolgimento di un compito o nella realizzazione del prodotto; 141

142 - il secondo relativo a come lo studente è giunto a conseguire tali risultati; - il terzo relativo alla percezione che lo studente ha del suo lavoro. Molto importanti saranno le prove comuni elaborate dai Dipartimenti per classi parallele sulla base dei livelli rilevati e degli standard di riferimento. Secondo quanto stabilito dal già citato DPR n. 122/2009, la nostra istituzione assicurerà alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico. A tale fine intende avvalersi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie: è in fase di elaborazione il registro elettronico per la gestione dei voti, degli scrutini e delle comunicazioni scuola/famiglia via web, attraverso l'accesso con account personale CRITERI COMUNI di CORRISPONDENZA TRA VOTI e COMPETENZE Il COLLEGIO DEI DOCENTI, ha adottato i seguenti criteri di valutazione: Livello Voto Comportamento autonomo e responsabile (collaborazione e partecipazione) Non partecipa alla attività didattica e non rispetta le consegne; dimostra poca attitudine all ascolto Partecipa all attività didattica in modo non continuativo e non rispetta sempre gli impegni, incontra difficoltà ad esporre il proprio punto di vista Partecipa all attività didattica e rispetta gli impegni; partecipa al dialogo educativo, anche se ha bisogno di una guida Partecipa attivamente facendo fronte agli impegni con metodo e capacità critica negli interventi Partecipa attivamente con iniziative personali, ponendosi come elemento trainante per il gruppo ed espone con disinvoltura il proprio punto di vista Acquisire ed interpretare le informazioni Ha conoscenze molto frammentarie, lacunose e superficiali che ostacolano l analisi di qualsiasi testo Ha conoscenze non approfondite che consentono un analisi superficiale e frammentaria di un qualsiasi testo Possiede le conoscenze di base che permettono di analizzare con semplicità un testo di vario genere Possiede conoscenze ampie ed articolate e capacità interpretative tali da analizzare un testo di vario genere in modo approfondito Possiede conoscenze complete ed organiche ed una capacità di analisi precisa e attenta Stabilire collegamenti e relazioni Non sa trasferire concetti e procedure a situazioni Incontra evidenti difficoltà nel collegare varie parti della stessa Sa operare collegamenti disciplinari e interdisciplinari, sia pure con semplicità e E in grado di trasferire concetti e procedure a situazioni diverse Sa effettuare collegamenti interdisciplinari e disciplinari e istituire relazioni 142

143 diverse disciplina e di discipline diverse attraverso la guida dell insegnante. approfondite e attente Comunicare Presenta una estrema povertà lessicale ed usa impropriament e termini e legami logico - sintattici, tanto da compromettere la comprensione del messaggio Si esprime in forma non sempre corretta; si sforza di utilizzare linguaggi specifici ma incontra difficoltà Si esprime in forma corretta e il suo bagaglio lessicale è sufficientemente vario; utilizza linguaggi specifici con qualche difficoltà Possiede un bagaglio lessicale ampio e vario; si esprime con chiarezza ed utilizza linguaggi specifici senza difficoltà Utilizza linguaggi settoriali e registri linguistici sempre appropriati con stile personale e creativo Progettare Non è in grado di effettuare delle scelte autonome e consapevoli Ha difficoltà ad operare delle scelte e a organizzarsi per realizzare un progetto Se guidato è in grado di operare delle scelte e di organizzarsi per realizzare un progetto Riesce ad effettuare delle scelte con consapevolezza e a organizzarsi per realizzare un progetto Manifesta autonomia organizzativa sia nella realizzazione di progetti che nelle scelte Livello di sufficienza: Competenze Adeguate allo svolgimento di un semplice compito unitario in situazione Conoscenze Capacità di applicazione Capacità linguistico- espositive Capacità analisi e sintesi Complete, ma non approfondite degli argomenti fondamentali Corretta e concreta applicazione, pur con l aiuto del docente, delle regole fondamentali Chiara e corretta esposizione con linguaggio appropriato, pur con qualche incertezza Essenziale per ottenere i risultati programmati dall attività didattica Fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale Per una valutazione equa ed unitaria sono stati individuati i seguenti indicatori: - Impegno e partecipazione scolastica - Elaborazione di conoscenze e abilità per l acquisizione di competenze - Esercizio delle competenze 143

144 - Autonomia critica (analisi e sintesi) - Abilità linguistiche ed espressive Griglia di valutazione Impegno e partecipazione Rispettare gli impegni, mostrare volontà di migliorarsi, prestare la propria azione per progetti, assumere e portare a termine iniziative Acquisizione Elaborazione Autonomia Critica Conoscere Comprendere Applicare Analizzare Sintetizzare Valutare Fatti, terminologie, sequenze, classificazioni, criteri, metodi, principi, concetti, proprietà, teorie, modelli, uso di strumenti Attraverso la trasposizione (tradurre, dire con parole proprie, spiegare un grafico) Attraverso l'interpretazione (spiegare, dimostrare, schematizzare, tabulare dati) Attraverso l'estrapolazione (estendere, prevedere, indicare possibili implicazioni, conseguenze ed effetti) Leggi, metodi, procedimenti, generalizzare, astrarre Saper ricercare gli elementi e le relazioni di un aggregato di contenuti, di un sistema Dedurre principi di organizzazione, produrre un'opera personale organizzando il contenuto ed individuando elementi fondanti, elaborare piani, brevi saggi Capacità di esprimere giudizi critici, di valutare, di decidere autonomamente assumendo un quadro di riferimento Abilità linguistiche ed espressive Usare la lingua in modo corretto e appropriato, rispettando i legami logicosintattici Possedere un lessico ampio e preciso Utilizzare linguaggi settoriali e registri linguistici in modo adeguato Valutazione periodica degli apprendimenti e tipologia di prove La C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012 (prot. MIURAOODGOS/6751) fornisce precisazioni sulla tipologia di prove e sulle corrispondenti modalità di espressione del voto in sede di scrutini intermedi, relative a ciascun insegnamento delle classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado: Alla luce di quanto sopra si indica alle istituzioni scolastiche l opportunità di deliberare che negli scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sia formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale. La Circolare mira a precisare che anche nel caso di insegnamenti ad una prova, il voto potrà essere espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc.; inoltre sollecita a esplicitare, nei rispettivi piani dell offerta formativa, le tipologie delle verifiche adottate, al fine di rendere l intero processo valutativo trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di apprendimento. Il Collegio dei docenti, sempre nell ambito del rispetto dell autonomia professionale propria della funzione docente, delibera di adottare le seguenti prove di verifica: - N. 3 prove scritte per ogni quadrimestre nelle tipologie stabilite nei singoli dipartimenti 144

145 - Almeno 3 prove orali per ogni quadrimestre - Almeno 3 Grafico-pratiche Finalità della valutazione del comportamento degli studenti Il collegio dei Docenti fa proprie le finalità della valutazione del comportamento espresse nel Decreto ministeriale n. 5/2009 : - accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; - verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; - diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri; - dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all esame conclusivo del ciclo di studi. La nostra Istituzione, pertanto, pone particolare cura sia nell elaborazione del Patto educativo di corresponsabilità, sia nell informazione tempestiva e nel coinvolgimento attivo delle famiglie in merito alla condotta dei propri figli. I criteri di attribuzione del voto di condotta approvati dal Collegio dei Docenti sono i seguenti: Acquisizione di una coscienza morale e civile Comportamento L alunno/a è sempre corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze individuali. Uso delle strutture della scuola Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola. VOTO 10-9 Partecipazione alla vita didattica Rispetto del regolamento Frequenza Rispetta il regolamento. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.. Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. Nel caso di assenze giustifica con tempestività. Partecipazione al dialogo educativo e didattico Segue con interesse continuo le proposte didattiche e collabora attivamente alla vita scolastica. Partecipazione documentata Progetti extracurriculari (frequenza del 75%) Rispetto delle consegne Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante. E sempre munito del materiale necessario. 145

146 Acquisizione di una coscienza morale e civile Comportamento Nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è sostanzialmente corretto. Rispetta gli altri e i loro diritti. Uso delle strutture della scuola Non sempre utilizza al meglio il materiale e le strutture della scuola. Rispetto del regolamento Rispetta il regolamento, ricevendo solo sporadicamente richiami verbali. VOTO 8 Partecipazione alla vita didattica Frequenza Partecipazione al dialogo educativo e didattico Frequenta con regolarità le lezioni, pur non rispettando sporadicamente gli orari. Segue con buona partecipazione le proposte didattiche, collaborando generalmente attivamente alla vita scolastica Partecipazione documentata Progetti extracurriculari (frequenza del 75%) Rispetto delle consegne Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente munito del materiale necessario. Acquisizione di una coscienza morale e civile Comportamento Il comportamento dell alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola non sempre è corretto. Talvolta mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti. Uso delle strutture della scuola Utilizza in maniera non accurata il materiale e le strutture della scuola. VOTO 7 Partecipazione alla vita didattica Rispetto del regolamento Frequenza Partecipazione al dialogo educativo e didattico Talvolta non rispetta il regolamento, riceve richiami verbali e ha a suo carico richiami scritti. Si rende responsabile di assenze e ritardi, e non giustifica regolarmente. Segue in modo passivo e marginale l attività scolastica. Collabora raramente alla vita della classe e dell istituto. Partecipazione documentata Progetti extracurriculari (frequenza del 75%) Rispetto delle consegne Molte volte non rispetta le consegne e non è munito del materiale scolastico. 146

147 Acquisizione di una coscienza morale e civile Comportamento Il comportamento dell alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è poco corretto. Spesso mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti. Uso delle strutture della scuola Utilizza in maniera trascurata il materiale e le strutture della scuola VOTO 6 Partecipazione alla vita didattica Rispetto del regolamento Frequenza Viola frequentemente il regolamento. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con l allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a sei giorni. Si rende responsabile di assenze e ritardi strategici, e non giustifica regolarmente. Partecipazione al dialogo educativo e didattico Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo ed è spesso fonte di disturbo durante le lezioni Partecipazione documentata Progetti extracurriculari (frequenza del 75%) Rispetto delle consegne Rispetta le consegne solo saltuariamente. Spesso non è munito del materiale scolastico. Acquisizione di una coscienza morale e civile Comportamento Si comporta in modo arrogante e irrispettoso nei confronti dei docenti, degli alunni e del personale della scuola. Uso delle strutture della scuola Utilizza in maniera trascurata e irresponsabile il materiale e le strutture della scuola VOTO 5 Partecipazione alla vita didattica Rispetto del regolamento Viola di continuo il regolamento. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con l allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni anche gravi. Frequenza Si rende responsabile di ripetute assenze e/o ritardi che restano ingiustificati o che vengono giustificati in ritardo. Partecipazione al dialogo educativo e didattico Non dimostra alcun interesse per il dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni Rispetto delle consegne Non rispetta le consegne Sistematicamente è privo del materiale scolastico 147

148 17.6. Attribuzione credito scolastico Ogni Consiglio di classe, nell attribuzione, in sede di valutazione finale, del credito scolastico, farà riferimento alla seguente tabella, allegata al D. M. n. 99/2009: Media dei voti Credito scolastico (Punti) I anno II anno III anno M = < M < M < M < M Ogni Consiglio di classe, inoltre, terrà conto dei seguenti criteri, fissati dal Collegio dei docenti per determinare l assegnazione del punteggio massimo/minimo all interno di ogni banda di oscillazione: Elementi della valutazione Giudizio positivo (REGOLARE) Giudizio negativo (IRREGOLARE) Andamento anni precedenti Sempre promosso Ripetente Assiduità frequenza delle lezioni Interesse e impegno Partecipazione alle attività scolastiche Fino a 25 assenze complessive Sempre attento e disponibile Ha partecipato con profitto o si è astenuto per cause giustificate Oltre 25 assenze complessive Distratto e spesso impreparato Non ha partecipato o lo ha fatto con negligenza Interesse, profitto attività alternative Si No Crediti formativi: 1. i corsi ECDL con attestazione finale rilasciata dall AICA (superamento di tutti e sette i moduli); 2. i corsi dell Istituto Grenoble, del Trinity College e del Cambridge con attestazioni finali rilasciate dagli stessi Istituti; 3. Pon svoltisi nell Istituto o nelle Scuole partners e documentati nella frequenza e nel profitto. 4. Progetti finanziati con fondi regionali, nazionali ed europei quali alternanza scuola-lavoro, aree a rischio, dispersione scolastica ecc. realizzati nell Istituto e documentati nella frequenza e nel profitto. Si No 148

149 Si attribuisce il punteggio massimo se gli elementi regolari ( REG.) sono maggiori o uguali agli elementi irregolari (IRR.) Credito formativo La norma di riferimento circa l attribuzione del credito formativo è l art. 12, comma 1 del D.P.R. 323/98 e il D.M. n. 49 del 24/2/2000. Il Consiglio di classe, cui è demandata la valutazione dei crediti formativi, oltre a recepire le suddette indicazioni ministeriali, seguirà specifici criteri. L attribuzione del credito formativo è assegnato agli alunni interni frequentanti: 1. i corsi ECDL con attestazione finale rilasciata dall AICA (superamento di tutti e sette i moduli); 2. i corsi dell Istituto Grenoble, del Trinity College e del Cambridge con attestazioni finali rilasciate dagli stessi Istituti; 3. Pon svoltisi nell Istituto o nelle Scuole partners e documentati nella frequenza e nel profitto. 4. Progetti finanziati con fondi regionali, nazionali ed europei quali alternanza scuola-lavoro, aree a rischio, dispersione scolastica ecc. realizzati nell Istituto e documentati nella frequenza e nel profitto Criteri di non promozione Il consiglio di classe esprime un giudizio di non ammissione alla classe successiva nei confronti degli alunni che presentino gravi insufficienze in più di tre discipline o presentino un quadro valutativo di diffusa mediocrità rispetto al quale il Consiglio di Classe ritiene che l alunno non possa proficuamente sostenere i programmi dell anno scolastico successivo. A partire dall anno 2011, ai sensi della C.M. n. 20/2011 e del D.P.R. n. 122/2009 (Regolamento sulla valutazione) è prevista la deroga al monte ore annuale]. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. E, pertanto, compito del Collegio dei docenti definire i criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga al limite minimo di presenza. Tale deroga è prevista per casi eccezionali, certi e documentati È, invece, compito del Consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo.. Il Collegio, in aggiunta ai casi previsti dal DPR n.122/2009, delibera di consentire agli studenti stranieri, in caso di rientro nel paese di origine, e agli studenti adulti, in presenza di improrogabili motivi di lavoro opportunamente documentati o dichiarati la deroga al limite minimo di presenza. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all esame conclusivo del ciclo di studi. Inoltre, concorrono alla determinazione di non ammissione i seguenti ulteriori elementi: scarsa partecipazione all attività scolastica, ritardi, permessi, discontinuità della frequenza; scarso impegno di studio e di attenzione, mancata partecipazione al dialogo educativo, scarso rispetto delle regole scolastiche anche motivo di non ammissione la mancata frequenza dei tre quarti del monte ore annuale delle lezioni. L articolo 14, c. 7, del Regolamento prevede che: le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite [dei tre quarti di presenza del monte ore annuale]. 149

150 17.9. Criteri di ammissione esami di qualifica del 3 anno L esame previsto al termine del percorso triennale rappresenta la modalità attraverso la quale si riscontra nell allievo la presenza di requisiti educativi, culturali e professionali tali da garantire il conseguimento della Qualifica Professionale di Operatore, titolo che attesta l idoneità a svolgere una professione e l assolvimento del dirittodovere all istruzione e formazione professionale. Alle prove finali possono essere ammessi gli allievi frequentanti il 3 anno - Che abbiano fatto regolare richiesta; - Che abbiano raggiunto tutti gli esiti di apprendimento, almeno al livello base, relativi alla qualifica professionale; - Che abbiano frequentato un numero di ore non inferiore al 75% dell orario annuale personalizzato; - Che, nell ambito del terzo anno, abbiano frequentato positivamente il periodo di alternanza scuolalavoro. Possono essere altresì ammessi gli alunni del terzo anno che hanno i requisiti richiesti dalla normativa. La Commissione d esame è nominata dai Responsabili degli Uffici competenti della Regione Campania che nominano il Presidente e 1 rappresentante proveniente dal mondo del lavoro; la scuola provvede a completare la Commissione d esame individuando numero 4 docenti appartenenti agli specifici consigli di classe. L esame è articolato nelle seguenti tipologie di prove: PROVA MULTIDISCIPLINARE si intende l insieme di test utili a valutare le competenze di base che non è possibile integrare nella prova di prestazione. PROVA DI PRESTAZIONE prova pratica complessa che permette di valutare la padronanza dell allievo nello svolgere le prestazioni professionali più significative del processo lavorativo di riferimento. Nello specifico la prova deve essere contestualizzata all interno di una situazione problematica sufficientemente assimilabile a quelle esistenti nei normali contesti di lavoro e deve essere necessariamente finalizzata alla ideazione/progettazione/presentazione di un prodotto o servizio caratterizzante il profilo professionale di riferimento. PROVA ORALE finalizzata alla valutazione delle competenze relazionali e comunicative insite nel profillo professionale e sviluppate durante il percorso formativo, mirata ad evidenziare i contenuti tecnici e professionali operativi inerenti il profilo. Agli allievi verrà assegnato questo tipo di valutazione: ammissione 25%, prova multidisciplinare 10%, prova di prestazione 30%, colloquio 35%. 150

151 18. FASI E ATTIVITÀ DELL AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE ESTERNA AZIONI DI MIGLIORAMENTO - RENDICONTAZIONE Le fasi del progetto Autovalutazione L istituzione scolastica ha promosso e promuoverà nel corso dei tre anni attività di analisi e di valutazione interna partendo da una serie di indicatori e di dati comparati, forniti dal MIUR. Valutazione esterna Nel corso dall anno scolastico 2015/16 è prevista l attivazione della fase di valutazione esterna attraverso le visite alle scuole da parte dei nuclei di valutazione esterna. Saranno coinvolte il 10% delle scuole fra statali e paritarie, secondo quanto previsto dalla Direttiva 11/2014. Azioni di miglioramento Dall anno scolastico 2015/16, in coerenza con quanto previsto nel RAV, la scuola pianifica e avvia le azioni di miglioramento. Rendicontazione sociale Dall anno scolastico 2016/17, la scuola promuove in chiave dinamica, anche a seguito della pubblicazione di un primo rapporto di rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione sociale Valutazione del sistema Autovalutazione d istituto L autovalutazione è un momento essenziale che dà ragione di ogni progetto educativo e coinvolge non solo gli alunni e le loro famiglie, ma la Dirigenza, i docenti e il personale ATA. Essa, fondamentalmente, pone un problema di natura culturale che consiste nell attribuire all operazione di valutazione il significato di percorso di ricerca dell errore ove sia, orientata al miglioramento e al cambiamento, oltre che attività di per sé di formazione e di aggiornamento che coinvolge tutti. La fase della valutazione, nell ambito di ogni progettazione, è di estrema importanza. 151

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