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1 1 DIFFICOLTÀ LINGUISTICA: contatto (framework A1) CONTENUTI CULTURALI: gli orrori dei lager nazisti LESSICO: termini legati alla tematica della guerra e del ricordo RIFLESSIONE SULLE FORME: gli articoli indeterminativi primo levi Hurbinek, un bambino nell orrore (dal romanzo La tregua) Attività introduttive 1. Nel titolo del brano trovi la parola orrore. L orrore è un sentimento molto negativo e forte. Trova altre parole con significato simile Lo scrittore Primo Levi racconta l orrore dei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Leggi le espressioni con la parola orrore e completa le frasi in modo corretto. L esercizio è già avviato. 1. Avere orrore Primo Levi... ha orrore per la prigionia disumana e terribile nei lager. 2. Provare orrore Lo scrittore... per la crudeltà e la bestialità dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale. 3. Lanciare un grido di orrore Lo scrittore... contro la guerra. Primo Levi L AUTORE n Primo Levi nasce a Torino nel 1919 da una famiglia ebrea. Si laurea in chimica. Durante la Seconda guerra mondiale partecipa alla lotta di Resistenza per la liberazione dell Italia contro i nazifascisti (cioè i nazisti tedeschi insieme con i fascisti italiani). I tedeschi arrestano Primo Levi e lo portano nel lager di prigionia a Buna-Monowitz, presso Auschwitz (Polonia); qui egli sopravvive fino al 1945, quando le truppe russe dell Armata Rossa liberano i prigionieri. Quando egli torna a casa, inizia a scrivere e a lavorare come chimico. Primo Levi racconta i ricordi degli orrori del lager nel famoso libro Se questo è un uomo (1947) e nel libro La tregua (1963). Per tutta la vita Primo Levi testimonia la tragica esperienza del lager e della guerra (scrive il romanzo Se non ora, quando?, pubblicato nel 1982 e il saggio I sommersi e i salvati, pubblicato nel 1986). Egli scrive anche altri libri di narrativa: Storie naturali (1966), Il sistema periodico (1975), La chiave a stella (1978). Primo Levi muore suicida a Torino nel Collega le parole della colonna di sinistra con le definizioni corrette della colonna di destra. L esercizio è già avviato. 1. i deportati 2. la guerra 3. i lager 4. i prigionieri 5. i soldati 6. i sopravvissuti a. è il conflitto con le armi tra nemici b. sono le persone che riescono a salvare la vita dopo la morte degli altri c. sono i luoghi dove i nazisti tedeschi portano i prigionieri d. sono le persone che i nazisti tedeschi portano con la violenza nei lager e. sono le persone che combattono la guerra in un esercito f. sono le persone chiuse dentro i lager che non hanno più libertà

2 2 4. Il brano Hurbinek, un bambino nell orrore è una testimonianza diretta dello scrittore Primo Levi. La parola testimonianza è molto importante per capire il brano. Altre due parole equivalenti (cioè sinonimi) sono il ricordo e la memoria. Inventa due frasi con queste parole. il ricordo la memoria Lettura primo levi Hurbinek, un bambino nell orrore Primo Levi parla di un bambino nell infermeria del lager di Auschwitz, in Polonia. Primo Levi incontra questo bambino alla fine della prigionia, quando i tedeschi non ci sono più perché l esercito russo ha invaso la Polonia (27 gennaio 1945). Questo bambino è un figlio della morte, cioè di Auschwitz: egli ha forse tre anni, non ha i genitori, non sa parlare, non ha un nome. I sopravvissuti chiamano Hurbinek questo bambino. Hurbinek non può muoversi perché è paralizzato. Lo sguardo di Hurbinek è intenso, intelligente, adulto; lo sguardo di Hurbinek è selvaggio, ma anche umano, pieno di forza e di pena. Hurbinek era un nulla, un figlio della morte, un figlio di Auschwitz. Dimostrava tre anni circa, nessuno sapeva niente di lui, non sapeva parlare e non aveva nome: quel curioso nome, Hurbinek, gli era stato assegnato da noi, forse da una delle donne, che aveva interpretato con quelle sillabe una delle voci inarticolate che il piccolo ogni tanto emetteva. Era paralizzato dalle reni in giù, ed aveva le gambe atrofiche, sottili come stecchi; ma i suoi occhi, persi nel viso triangolare e smunto, saettavano terribilmente vivi, pieni di richiesta, di asserzione, della volontà di scatenarsi, di rompere la tomba del mutismo. La parola che gli mancava, che nessuno si era curato di insegnargli, il bisogno della parola, premeva nel suo sguardo con urgenza esplosiva: era uno sguardo selvaggio e umano ad un tempo, anzi maturo e giudice, che nessuno fra noi sapeva sostenere, tanto era carico di forza e di pena.

3 3 Gli adulti non riescono a sostenere lo sguardo triste e potente di Hurbinek. Soltanto Henek, un ragazzo ungherese, si prende cura di Hurbinek con grande forza e affetto. Infatti Henek è tranquillo e testardo: egli fa mangiare Hurbinek, lo pulisce, gli parla con voce lenta e paziente. Dopo una settimana Hurbinek dice una parola non comprensibile. Tutti gli ammalati dell infermeria sentono questa parola che Hurbinek prova a dire anche durante la notte. Nessuno, salvo Henek: era il mio vicino di letto, un robusto e florido ragazzo ungherese di quindici anni. Henek passava alla cuccia di Hurbinek metà delle sue giornate. Era materno più che paterno: è assai probabile che, se quella nostra precaria convivenza si fosse protratta al di là di un mese, da Henek Hurbinek avrebbe imparato a parlare; certo meglio che dalle ragazze polacche, troppo tenere e troppo vane, che lo ubriacavano di carezze e di baci, ma fuggivano la sua intimità. Henek invece, tranquillo e testardo, sedeva accanto alla piccola sfinge, immune alla potenza triste che ne emanava; gli portava da mangiare, gli rassettava le coperte, lo ripuliva con mani abili, prive di ripugnanza; e gli parlava, naturalmente in ungherese, con voce lenta e paziente. Dopo una settimana, Henek annunciò con serietà, ma senza ombra di presunzione, che Hurbinek «diceva una parola». Quale parola? Non sapeva, una parola difficile, non ungherese: qualcosa come «mass-klo», «matisklo». Nella notte tendemmo l orecchio: era vero, dall angolo di Hurbinek veniva ogni tanto un suono, una parola. Non sempre esattamente la stessa, per verità, ma era certamente una parola articolata; o meglio, parole articolate leggermente diverse, variazioni sperimentali attorno a un tema, a una radice, forse a un nome.

4 4 Hurbinek prova tante volte a dire la stessa parola, ma gli ammalati dell infermeria non capiscono. La parola rimane segreta. Hurbinek muore all inizio di marzo del Hurbinek muore ad Auschwitz senza la libertà e senza i diritti di un bambino. Soltanto le parole dello scrittore Primo Levi danno la testimonianza della breve vita di questo bambino dalla forza eccezionale e senza nome. Hurbinek continuò finché ebbe vita nei suoi esperimenti ostinati. Nei giorni seguenti, tutti lo ascoltavamo in silenzio, ansiosi di capire, e c erano fra noi parlatori di tutte le lingue d Europa: ma la parola di Hurbinek rimase segreta. No, non era certo un messaggio, non una rivelazione: forse era il suo nome, se pure ne aveva avuto uno in sorte; forse (secondo una delle nostre ipotesi) voleva dire «mangiare», o «pane»; o forse «carne» in boemo, come sosteneva con buoni argomenti uno di noi, che conosceva questa lingua. Hurbinek, che aveva tre anni e forse era nato in Auschwitz e non aveva mai visto un albero; Hurbinek, che aveva combattuto come un uomo, fino all ultimo respiro, per conquistarsi l entrata nel mondo degli uomini, da cui una potenza bestiale lo aveva bandito; Hurbinek, il senza-nome, il cui minuscolo avambraccio era pure stato segnato col tatuaggio di Auschwitz; Hurbinek morì ai primi giorni del marzo 1945, libero ma non redento. Nulla resta di lui: egli testimonia attraverso queste mie parole. (P. Levi, La tregua, Einaudi, Torino 1992) Comprensione del testo 1. Leggi alcune parti (cioè alcune sequenze) del brano originale e scegli il completamento corretto. 1. Il brano è 4. Secondo te, con questo brano lo scrittore n a un invenzione fantastica Primo Levi vuole n b una testimonianza di fatti reali n a creare una storia drammatica e avvincente n c una descrizione immaginaria n b ricordare a tutti la breve vita di Hurbinek n c descrivere la psicologia e gli stati fisici di un 2. Il brano è scritto personaggio n a in prima persona (io) n b 5. Il brano racconta una vicenda in seconda persona (tu) n n c in terza persona (egli/ella) strana e non comune n b particolare e intensa 3. Il narratore è n c tragica e terribile n a lo scrittore Primo Levi n b un soldato n c un personaggio inventato

5 5 2. Completa le seguenti frasi con le espressioni corrette dell elenco. L esercizio è già avviato. non ha un nome e non sa parlare, impara a dire una parola, nasce e vive nell orrore del lager di Auschwitz, carico di forza e di pena, la dignità di un essere umano 1. Lo scrittore Primo Levi paragona Hurbinek a una bestia perché non ha un nome e non sa parlare 2. Gli adulti non riescono a guardare Hurbinek perché il suo sguardo è 3. La crudeltà dei nazisti tedeschi è bestiale e orrenda perché toglie a Hurbinek 4. Hurbinek entra nel mondo degli uomini e della dignità per una settimana perché 5. Hurbinek è un figlio della morte perché 3. Scegli gli aggettivi giusti per definire Hurbinek. n coraggioso n pieno di dignità n fastidioso n sofferente n forte n vittima della crudeltà orrenda degli uomini n libero 4. Con questo brano lo scrittore Primo Levi fa capire che tutte le persone hanno diritto alla dignità, al rispetto, all umanità; per questo motivo tutti devono ricordare per sempre l orrore dei lager. Prova a spiegare questa affermazione. Lessico 5. Coniuga i verbi tra parentesi. Essi indicano il ricordo, la testimonianza. L esercizio è già avviato. ricorda 1. Lo scrittore Primo Levi... (ricordare) gli orrori della guerra nei suoi libri. 2. Grazie al libro di Primo Levi i lettori non... (dimenticare) la vicenda del bambino Hurbinek. 3. Nel libro Se questo è un uomo lo scrittore Primo Levi... (testimoniare) la sua esperienza nei lager nazisti. 4. Grazie alla lettura dei libri di Primo Levi i giovani non... (cancellare) i fatti orrendi della Seconda guerra mondiale. 5. Oggi grazie alla scuola e alle istituzioni noi... (conservare) la memoria del passato.

6 6 6. Il brano Hurbinek, un bambino nell orrore è tratto dal libro La tregua. Con l aiuto del dizionario cerca di capire il significato di questa parola. La tregua è n a la pace definitiva dopo la guerra n b la sospensione temporanea della guerra n c la guerra dopo la pace 7. Secondo te, perché lo scrittore dà questo titolo al suo libro? n a perché i sopravvissuti di Auschwitz non possono cancellare gli orrori che hanno vissuto n b perché i sopravvissuti di Auschwitz non possono perdonare i soldati nemici n c perché i sopravvissuti di Auschwitz vogliono vendetta contro i nemici Riflessione sulle forme SOS Grammatica Gli articoli indeterminativi In italiano ci sono gli articoli indeterminativi un, uno, una, un (al singolare) e dei, degli, delle (al plurale): essi servono per indicare un nome non definito, cioè non determinato. maschile femminile singolare un uno una un plurale degli (con parola che inizia per vocale) dei (con parola che inizia per consonante) degli delle n Un si usa davanti a parole maschili che cominciano con una vocale (a, e, i, o, u; ad esempio: un amico, un uomo) o con una consonante diversa da s + consonante, z, ps, gn, x, y (ad esempio: un bambino, un figlio). n Uno si usa davanti a parole maschili che cominciano con s + consonante, z, ps, gn, x, y (ad esempio: uno sguardo, uno zio, uno gnomo). n Una si usa davanti a parole femminili che cominciano con una consonante (ad esempio: una parola). n Un si usa davanti a parole femminili che cominciano con una vocale (a, e, i, o, u; ad esempio: un infermiera). n Il plurale di un è degli per le parole maschili che iniziano per vocale e dei per le parole maschili che iniziano per consonante; il plurale di uno è degli; il plurale di una e un è delle.

7 7 8. Inserisci nelle frasi gli articoli indeterminativi corretti. L esercizio è già avviato. un 1. Hurbinek è... figlio della morte perché è nato ad Auschwitz. 2. Hurbinek ha... sguardo selvaggio ma anche umano. 3. Hurbinek ha... forza straordinaria perché combatte per vivere. 4. Lo scrittore Primo Levi incontra Hurbinek in... infermeria del lager. 5. La vicenda di Hurbinek dimostra che tutti devono avere... diritti. 6. I libri di Primo Levi hanno... ricordi tragici. 7. I libri di Primo Levi hanno... testimonianze tragiche. Conoscenza delle caratteristiche di questo brano realista 9. Completa il testo con le parole corrette dell elenco. L esercizio è già avviato. dignità, dimenticare, disumana, forza, in prima persona, nome, orrori, testimonianza, tragico testimonianza Il brano è una... vera dello scrittore Primo Levi alla fine della prigionia nel lager nazista di Auschwitz, nel Il brano è... e terribile. Lo scrittore racconta i fatti... e ricorda l incontro con un bambino nato e morto ad Auschwitz. Questo bambino non ha un..., non ha i genitori, non sa parlare. Primo Levi scrive che la condizione del bambino è bestiale e... Questo bambino è una vittima degli... dei nazisti, ma egli lotta fino alla morte per sopravvivere e per avere la... umana. Primo Levi con le sue parole scritte vuole ricordare a tutte le persone la... eccezionale di questo bambino e la necessità di non... mai il passato.

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