Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali"

Transcript

1 Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali Paola Pasotto, Sofia Cramerotti 1 Direttore Generale (Edizioni Centro Studi Erickson) Via Praga, 5 Settore E, Gardolo di Trento paola.pasotto@erickson.it 1 Psicologa ( Ricerca e Sviluppo - Edizioni Centro Studi Erickson) Via Praga, 5 Settore E, Gardolo di Trento sofia.cramerotti@erickson.it Questo lavoro ha lo scopo di presentare le caratteristiche principali, le potenzialità e gli ambiti di utilizzo di tre ambienti online/strumenti nati dall attività di Ricerca e Sviluppo che Erickson porta avanti da anni, con l intento di coniugare - basandosi su solide basi metodologiche - i bisogni relativi all inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali con le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. I tre ambienti online/strumenti che verranno presentati in questo lavoro sono: 1. Piattaforma per la valutazione delle abilità e l intervento sulle difficoltà di apprendimento; 2. Software gestionale per l identificazione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) e per la programmazione delle risorse per l inclusione, 3. Piattaforma PEI online - Piano Educativo Individualizzato- Progetto di vita. Le varie figure educative e non, coinvolte nel delicato processo di integrazione scolastica, vengono quindi guidate, grazie all utilizzo di questi strumenti, nella valutazione e nel successivo intervento rispetto alle varie tipologie di difficoltà che caratterizzano il contesto scolastico attuale. 1. Introduzione La complessità che caratterizza le varie dinamiche di integrazione scolastica richiede, oggi sempre più, formazione e autoformazione continua a 360 da parte degli insegnanti e di tutte le varie figure educative che, a seconda delle diverse competenze e professionalità, si trovano a condividere un progetto per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Da anni Erickson, partendo da un analisi approfondita di queste esigenze, si adopera per fornire un supporto a queste crescenti necessità, attraverso una A. Andronico, L. Colazzo (Eds.): DIDAMATICA 2009 ISBN

2 DIDAMATICA 2009 proposta sistematica e continuamente aggiornata di strategie di intervento rivolte alle professioni educative, con l obiettivo di sensibilizzare, aggiornare, specializzare e aiutare nella gestione dei vari processi. Oggi è un esigenza fondamentale quella di offrire un ampia gamma di servizi integrati che valorizzino, orientino e concepiscano l uso delle tecnologie in una prospettiva di supporto ai processi di progettazione educativa; questi servizi si concretizzano nella proposta di veri e propri ambienti tecnologici, sfruttando quindi le enormi potenzialità offerte dall uso delle nuove tecnologie in ambito educativo-didattico. Vediamo nel dettaglio tre proposte Erickson che vanno proprio in questa direzione. 2. Piattaforma multimediale per la valutazione delle abilità e per l intervento didattico sulle difficoltà di apprendimento La valutazione delle abilità è un processo complesso e articolato che deve essere necessariamente strutturato seguendo rigorosi parametri di riferimento e procedure definite con precisione, basate sulle principali classificazioni internazionali e condivise dalle varie figure coinvolte. In particolare, nei casi di difficoltà di apprendimento, le abilità oggetto di attenta valutazione devono necessariamente essere: Abilità generali / trasversali, ossia tutte quelle abilità strumentali all apprendimento: es. abilità cognitive e metacognitive, metodo di studio, abilità afferenti all ambito affettivo-emotivo-motivazionale (autostima, stili attributivi, autoefficacia, autoregolazione emotiva, motivazione), ecc. Abilità specifiche, es. pre-requisiti all apprendimento, abilità di lettura, scrittura, numero-calcolo, problem solving matematico, ecc. Partendo da un analisi/valutazione di questo tipo sarà poi necessaria una strutturazione del percorso educativo-didattico, adeguandolo alle necessità individuali e rendendolo così più funzionale e vicino ai reali bisogni dell alunno. Il sistema scolastico italiano ha scarsa dimestichezza con una cultura della valutazione delle abilità e risente in tal senso di una mancanza di tradizione ed esperienza. Esiste quindi un esigenza sempre più diffusa di disporre di strumenti e metodi che possano: - rispondere alle richieste della scuola di valutazione delle abilità/intervento con gli alunni per prevenire, contenere e gestire al meglio le difficoltà scolastiche; - consentire un identificazione precoce delle difficoltà prima che vi sia un acuirsi del disagio, promuovendo così anche la tempestività dell intervento; 2

3 Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali - favorire una strategia di insegnamento mirata sulla base di test informatici per la valutazione delle diverse aree di abilità per l apprendimento; - offrire consulenza e guida nella ricerca e scelta dei materiali e delle metodologie più indicate per programmare interventi di recupero dove necessario; - standardizzare il modello di intervento al fine di renderlo replicabile e creare, sulla base di strumenti e approcci condivisi, una comunità di professionisti del settore. Questo modello, basato su una metodologia ampiamente sperimentata, troverà applicazione operativa all interno di una Piattaforma multimediale per la valutazione delle abilità e per l intervento didattico sulle difficoltà di apprendimento in fase di realizzazione (responsabili scientifici Prof. Cesare Cornoldi e prof. Giacomo Stella). Questo ambiente online sarà in grado di offrire a scuole, uffici scolastici, ASL, enti di formazione, strutture di riabilitazione, ecc., previa scelta dell ambito/i specifico/i su cui si desidera lavorare (ad esempio: pre-requisiti all apprendimento [Terreni et al, 2002; Zanetti e Miazza, 2002], abilità di lettura, scrittura, numero-calcolo, problem solving [Giovanardi Rossi e Malaguti, 1994a; b; Molin et al, 2007; Lucangeli et al, 1998, Lucangeli et al 2006; Cornoldi et al, 2002; Cornoldi e Cazzola, 2004], abilità cognitive e metacognitive [Friso et al, 2006], metodo di studio [Cornoldi et al, 2001], ambito affettivo-emotivo-motivazionale: autostima, stili attributivi, autoefficacia, autoregolazione emotiva, motivazione, ecc. [Pazzaglia et al, 2002]), un accompagnamento guidato alla valutazione e all attuazione di successivi interventi di recupero / rinforzo / potenziamento nelle varie difficoltà di apprendimento. Questo processo si snoda attraverso la proposta di strumenti di rilevazione, materiali di intervento e il supporto di una comunità di esperti e formatori, in grado di affiancare insegnanti, logopedisti, psicologi, psicopedagogisti, ecc., con competenza e professionalità nelle varie fasi del percorso. Il modello psicoeducativo di riferimento adottato, si propone quindi di affiancare l utilizzatore nelle varie fasi di questo delicato processo con un approccio non di tipo clinico, ma didattico (progettazione didattica mirata). Questo approccio ha come scopo l acquisizione di competenze specifiche e di strumenti in grado di dotare l utilizzatore di una sempre maggiore autonomia nel rispondere alle richieste di valutazione/intervento abilitativo, grazie anche alla consulenza/monitoraggio di una rete di esperti (lettura quanti/qualitativa dei dati). Il modello proposto si articola in: 3

4 DIDAMATICA 2009 Valutazione: scelta dello strumento e modalità di somministrazione; somministrazione delle prove secondo la modalità scelta (individuale/collettiva); raccolta delle risposte e invio dei risultati. Scoring/Restituzione: elaborazione dati quanti-qualitativa (comunità di esperti); restituzione dei risultati in presenza e a distanza (tutor); intervento didattico, progettazione e strutturazione del percorso di recupero/potenziamento delle abilità/competenze del singolo o del gruppo classe (esperti, tutor, referente scolastico). Intervento: progettazione del percorso di intervento (metodologie-contenuti) da parte del referente scolastico in collaborazione con l esperto; intervento in laboratori didattici con gli alunni; tutoraggio e monitoraggio in itinere delle attività di recupero/potenziamento. Tutto il percorso è quindi preceduto e accompagnato da una formazione continua: iniziale, in itinere (su esito dei risultati e progettazione delle attività) e da momenti di consulenza/tutoraggio, nonché da un attenta verifica dell efficacia del progetto educativo-didattico che si sta attuando. 3. Software gestionale per l identificazione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) e per la programmazione delle risorse per l inclusione Accanto al 2-3% degli alunni disabili «certificati» c è un 15-20% di alunni che presentano vari tipi di «Bisogni Educativi Speciali» (Special Educational Needs): disturbi dell apprendimento, difficoltà psicologiche, comportamentali e relazionali, ma anche svantaggio socioculturale e varie differenze linguistiche, etniche e culturali. Il concetto di BES riesce a includere, dare dignità e rappresentare tutte le varie forme di difficoltà educative, nell apprendimento e nello sviluppo: è un concetto ampio che si fonda sul «funzionamento» reale di un alunno, piuttosto che sui diversi tipi di eziologia del problema. Un alunno avrà un «Bisogno Educativo Speciale» quando il suo «funzionamento» evolutivo, nell educazione e nell apprendimento, gli crea problemi, per una particolare combinazione disfunzionale di alcuni fattori, indipendente dalla eziologia e dalla permanenza/transitorietà della situazione. La scuola avverte quindi sempre maggiormente l esigenza di cogliere in tempo le differenze e i bisogni speciali in modo da poter organizzare una didattica il più possibile efficace e vicina alle reali esigenze di tutti gli studenti. Il Software gestionale Bisogni Educativi Speciali e inclusione [Ianes, 2005a; b] è rivolto a dirigenti scolastici e insegnanti di ogni ordine e grado e consente di raccogliere e gestire i dati quanti-qualitativi relativi agli alunni con Bisogni 4

5 Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali Educativi Speciali, e di attivare in maniera quanto più tempestiva e puntuale tutte le risorse necessarie per l inclusione e l individualizzazione. Lo scopo di questo strumento è proprio quello di riuscire a leggere, rappresentare con un modello concettuale e un linguaggio condiviso, comunicare, confrontare tra classi e tra scuole la reale necessità educativa speciale, riconoscendo e dando legittimità alle varie forme di difficoltà, individuando poi le risorse più adatte da attivare. Naturalmente questo non vuol dire etichettare, ma ospitare tutti con il conseguente diritto ad avere risposte di tipo inclusivo. Il software rappresenta in tal senso uno strumento concreto per individuare tutte le necessità educative speciali e organizzare una strategia inclusiva globale che utilizzi i mezzi (risorse umane e mezzi materiali normali e speciali) più idonei alla specifica situazione della classe. Partendo dal modello ICF/Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute [OMS, 2002] possiamo cogliere gli eventuali BES che si generano nei vari fattori/ambiti di funzionamento. BES che si generano nelle Condizioni fisiche, nella Struttura e nelle Funzioni Corporee, nelle Attività personali, nella Partecipazione Sociale, nei fattori Contestuali Ambientali, nei fattori Contestuali Personali. Su queste basi è stato costruito questo strumento di identificazione dei vari BES negli alunni. Uno strumento che consente al Consiglio di classe/team docenti di fare una prima fotografia globale della classe, per identificare quegli alunni che presentano BES e per quantificare collettivamente i vari livelli di difficoltà nelle varie categorie di BES secondo il modello ICF (i 7 ambiti sopra descritti). Per rispondere in modo davvero inclusivo a tutti i vari BES la scuola deve attivare un ampio ventaglio di risorse in modo metodologicamente corretto. Di seguito verranno presentate 14 categorie generali di risorse che il Consiglio di classe o il team docenti può decidere di attivare, in base ai bisogni rilevati attraverso l utilizzo del software, per organizzare una didattica realmente inclusiva. Le categorie di risorse sono presentate, raggruppate qualitativamente e ordinate secondo il principio di «speciale normalità», vale a dire «prima si pensa a modificare l offerta didattica ordinaria e solo poi, se necessario, si introducono risorse tecniche specifiche, che dovrebbero comunque integrarsi nella normalità e arricchirla», partendo dalle più normali e andando verso le più speciali. 1. Organizzazione scolastica generale: tempi e routine delle varie attività scolastiche, orari degli alunni, orari degli insegnanti (compresenze, straordinari), formazione delle classi, continuità, ruolo dei collaboratori scolastici, servizi e altre attività offerte dalla scuola (mensa, doposcuola, gruppo sportivo, sportelli, biblioteca, ecc. ). 5

6 DIDAMATICA Spazi e architettura: struttura dell edificio scolastico, accessibilità sia interna che esterna, grandezza delle aule, articolazione degli spazi interni ed esterni, attrezzatura degli spazi, arredamento, ecc. 3. Sensibilizzazione generale: presenza di una cultura dell integrazione e dell inclusione scolastica, sensibilizzazione alla cultura della diversità, orientamento progettuale nell ottica di un «Progetto di vita». 4. Alleanze extrascolastiche: raccordo con figure coinvolte nella rete educativa, famiglia, amici, vicini di casa e altre risorse informali della comunità (gruppi giovanili, associazioni, gruppi sportivi, ecc.). 5. Formazione e aggiornamento: supervisione tecnica anche da parte di esperti, possibilità di consultare materiali bibliografici e informatici, software, banche dati anche in Internet. 6. Documentazione: scambio di informazioni ed esperienze, possibilità di confronto con altre realtà scolastiche, documentazione delle buone prassi di integrazione. 7. Didattica comune: scelte metodologiche, nella didattica della classe, maggiormente inclusive (gruppi cooperativi, tutoring, didattiche plurali sugli stili cognitivi di apprendimento, didattica per problemi reali, per mappe concettuali, ecc.); vari tipi di adattamento (riduzione, semplificazione, arricchimento, ecc.); tempi di apprendimento diversi, ecc. 8. Percorsi educativi e relazionali comuni: laboratori creativi, espressivi, di educazione socioaffettiva, alle life skills, alle autonomie, ecc., con i vari tipi di adattamento a seconda delle singole e peculiari esigenze. 9. Didattica individuale: in aggiunta alle voci della categoria precedente e non in alternativa, attività in rapporto 1:1 (strategie, materiali, ecc.) nell ottica dell individualizzazione e personalizzazione dell offerta didattica. 10. Percorsi educativi e relazionali individuali: attività in rapporto 1:1 personalizzate (training di autonomia come ad es. un percorso di insegnamento-apprendimento all uso dei mezzi di trasporto pubblico, interventi psicoeducativi sui comportamenti problema, ecc.). 11. Ausili, tecnologie e materiali speciali: uso di materiali e ausili, anche tecnologici, volti a facilitare le possibilità di autonomia e apprendimento dell alunno, migliorando la sua vita quotidiana. 12. Interventi di assistenza e di aiuto personale: aiuti di carattere assistenziale e di sostegno fisico per permettere all alunno una personale e attiva partecipazione alla vita e alle attività quotidiane, anche con personale specifico. 13. Interventi riabilitativi: interventi specialistici sanitari come ad esempio logopedia, terapia occupazionale, fisioterapia, psicomotricità, ecc. 14. Interventi sanitari e terapeutici: interventi di carattere medico/sanitario, cure e terapie specifiche, interventi riabilitativi, consulenze specialistiche, ecc. 6

7 Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali Come si vede da questa panoramica di 14 categorie di risorse, il Consiglio di classe o il team docenti cerca di attivare tutto ciò che esse prevedono, avendo a disposizione appunto 14 categorie di risorse anche molto diverse. La qualità dell integrazione e dell inclusione dipenderà principalmente dall ampiezza del quadro di risorse attivate e dalla loro «speciale normalità». Sulla base di queste considerazioni progettuali, i docenti possono prevedere le risorse da attivare con quella classe per costruire la massima inclusione possibile. 4. Piattaforma PEI online: Piano Educativo Individualizzato- Progetto di vita Il PEI online - [Ianes e Cramerotti, 2007; Ianes et al, 2007] si configura come un ambiente online destinato agli insegnanti a supporto delle attività di progettazione degli interventi educativi rivolti ad alunni con Bisogni Educativi Speciali. In questa direzione la potenzialità dell ambiente tecnologico consente di elaborare il Piano educativo individualizzato e di attingere a tutti i materiali Erickson per la didattica, l integrazione e l inclusione in maniera rapida, completa e continuamente aggiornata (attualmente sono disponibili più di 1500 schede operative/pagine stampabili dall utente). Consente inoltre, attraverso un software gestionale, di compilare il Piano educativo per l alunno. Vediamo nel dettaglio le quattro sezioni di cui si compone il PEI online. 4.1 Ricerca di materiali per "Domande mirate sull alunno/persona disabile Qui l utente viene guidato all individuazione dei materiali di intervento più adatti, attraverso una serie di domande mirate riferite all alunno/persona disabile con la quale sta lavorando. Le domande vertono su età, classe/centro frequentata/o, area/obiettivo su cui si intende lavorare (abilità cognitive e metacognitive; abilità di lettura; abilità di scrittura; matematica e geometria; informatica / educazione ai media; scienze; storia; geografia: lingue straniere; abilità di comunicazione / linguaggio; abilità interpersonali e dinamiche comportamentali; salute, benessere e partecipazione; educazione / integrazione interculturale; educazione all'integrazione/diversità; motricità; percezione ; autonomia personale; autonomie sociali e prelavorative; gioco, abilità espressive e creative; educazione all affettività), risorse a livello personale dell alunno/persona disabile (abilità residue, interessi, motivazioni, ecc.) e a livello contestuale (es. presenza di particolari spazi/strutture nel contesto di lavoro come aule multimediali, biblioteca, spazi all aperto, laboratori, ma anche 7

8 DIDAMATICA 2009 collaborazione e alleanze tra figure educative di riferimento, cultura della documentazione, possibilità di formazione / aggiornamento di insegnanti / operatori) e, infine, vincoli / condizioni problematiche presentate sia dall alunno (aree di difficoltà) sia a livello contestuale. 4.2 Ricerca di materiali per "Aree/Obiettivi" Questo criterio di ricerca guida l utente all individuazione dei materiali più adatti per l impostazione di un lavoro educativo, didattico o abilitativi (quindi sia strumenti per l osservazione/diagnosi che per il successivo lavoro di intervento mirato alle difficoltà individuate) partendo dalla classificazione ICF/Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute [OMS, 2002; 2007]. Vengono quindi prese in considerazione le seguenti aree: Condizioni fisiche/di salute, Funzioni corporee, Strutture corporee, Attività personali, Partecipazione sociale, Fattori contestuali ambientali e Fattori contestuali personali. Viene inoltre dedicata un ampia sezione specifica alle metodologie educativo-didattiche interdisciplinari. 4.3 Ricerca di materiali per "Sindromi / condizioni problematiche / bisogni educativi speciali Questo criterio di ricerca guida l utente all individuazione dei materiali più adatti per l impostazione di un lavoro educativo, didattico o abilitativo partendo direttamente da una serie di sindromi/condizioni problematiche/bisogni educativi speciali (diagnosi dell alunno) suddivisi in macroaree e sottoaree più specifiche: disturbi specifici dell apprendimento, difficoltà in ambito cognitivo e metacognitivo, difficoltà nell apprendimento curricolare, disturbi della motricità e percezione, disturbi del linguaggio e della comunicazione, disturbi generalizzati dello sviluppo, sindromi genetiche, disturbi del comportamento e della sfera relazionale, disturbi della sfera affettivo-emotiva, altri bisogni educativi speciali. 4.4 Compilazione del PEI/Gestionale dati dell'alunno In questa sezione viene data la possibilità all utente di compilare il Piano educativo individualizzato per l alunno con bisogni educativi speciali, partendo sempre dalla struttura dell ICF/Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute [OMS, 2002] e ICF-CY versione per bambini e adolescenti [OMS, 2007] che costituiscono la cornice di tutto il percorso. Il PEI online fornisce un sistema per elaborare il PEI dell alunno, mettendo a disposizione per i singoli insegnanti o per l istituzione scolastica, moduli PEI compilabili e stampabili. 8

9 Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali Vengono presentate in sequenza una parte dedicata alla Diagnosi funzionale (quadro complessivo a 360 della situazione di partenza dell alunno nei vari ambiti di funzionamento previsti da ICF), al Profilo dinamico funzionale (individuazione dei punti di forza/abilità e dei punti di debolezza/deficit dell alunno/persona disabile e definizione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine), alle attività e agli interventi nelle varie aree e materie scolastiche, alle verifiche dell adeguatezza degli obiettivi stabiliti e delle attività proposte. 5. Conclusioni I progetti e le esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie per favorire l integrazione scolastica presentate in questo lavoro hanno, come abbiamo visto, l obiettivo comune di supportare tutti coloro che sono chiamati, a seconda delle diverse competenze, ruoli e professionalità, a definire un percorso educativo-didattico funzionale e vicino ai reali bisogni dell alunno/persona in difficoltà. Gli ambienti tecnologici, in questo caso, forniscono un ulteriore supporto al lavoro dell insegnante e delle altre figure educative coinvolte nel lavoro con l alunno, collocandosi quindi in una dimensione di forte sostegno alla progettualità individualizzata, alla gestione educativo-didattica e all individuazione/implementazione di una pluralità di risorse digitali e non (vere e proprie banche dati di materiali, strumenti, test, ecc.) dalle quali attingere i materiali più idonei e funzionali alle difficoltà espresse dall alunno. Ambienti online/strumenti come quelli che abbiamo presentato in questo lavoro, favoriscono negli utilizzatori lo sviluppo di competenze, una lettura più formalizzata e rigorosa dei bisogni e delle difficoltà e quindi, in definitiva, una migliore capacità di utilizzare metodologie di osservazione e individuazione degli alunni con BES. Questi ambienti online/strumenti, intesi anche come facilitatori di dialogo, si sono inoltre dimostrati efficaci anche nel mediare positivamente una collaborazione tra colleghi, nel fornire un linguaggio comune e condiviso tra varie figure di riferimento molto diverse tra loro (docenti, operatori, educatori, personale medico-sanitario, familiari, ecc.), nel favorire il confronto per concordare, co-costruire e decidere insieme le modalità e le strategie migliori da attuare. 6. Bibliografia Cornoldi C., Cazzola C., AC MT 11-14/Test di valutazione delle abilità di calcolo e problem solving, Erickson, Trento,

10 DIDAMATICA 2009 Cornoldi C., De Beni R., Gruppo MT, Imparare a studiare 2, Erickson, Trento, Cornoldi C., Lucangeli D., Bellina M., AC MT/Test di valutazione delle abilità di calcolo Gruppo MT, Erickson, Trento, Friso G., Palladino P., Cornoldi C., Avviamento alla metacognizione, Erickson, Trento, Giovanardi Rossi P., Malaguti T., Valutazione delle abilità matematiche (6 voll.), Erickson, Trento, 1994a. Giovanardi Rossi P., Malaguti T., Valutazione delle abilità di scrittura (6 voll.), Erickson, Trento, 1994b. Ianes D., Bisogni Educativi Speciali e inclusione. Valutare le reali necessità e attivare tutte le risorse, Erickson, Trento, 2005a. Ianes D., Bisogni Educativi Speciali e inclusione. Valutare le reali necessità e attivare tutte le risorse. Software gestionale, CD-ROM, Erickson, Trento, 2005b. Ianes D., Cramerotti S. (a cura di), Il Piano educativo individualizzato Progetto di vita, 8a edizione, Erickson, Trento, Ianes D., Cramerotti S., Scataglini C., Piattaforma online Piano Educativo Individualizzato-Progetto di vita, Erickson, Trento, Lucangeli D., Tressoldi P. E., Fiore C., ABCA/Test delle abilità di calcolo aritmetico, Erickson, Trento, Lucangeli D., Tressoldi P. E., Cendron M., Test SPM, CD-ROM, Erickson, Trento, Molin A., Poli S., Lucangeli D., BIN 4-6, Batteria per la valutazione dell intelligenza numerica, Erickson, Trento, Organizzazione Mondiale della Sanità, ICF/International Classification of Functioning, Disability and Health, trad. it. Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, Erickson, Trento, Organizzazione Mondiale della Sanità, ICF-CY/Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute versione per bambini e adolescenti, Erickson, Trento, Pazzaglia F., Moè A., Friso G., Rizzato R., Empowerment cognitivo e prevenzione dell insuccesso, Erickson, Trento, Terreni A., Tretti M. L., Corcella P. R., Cornoldi C., Tressoldi P. E., IPDA/Questionario osservativo per l identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento, Erickson, Trento, Zanetti M. A., Miazza D., SR 4-5/Prove per l individuazione delle abilità di base nel passaggio dalla scuola materna alla scuola elementare, Erickson, Trento,

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO Premessa La scuola,oggi, trova la sua ragione di essere nell assicurare ad ogni alunno il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA BOLOGNA COSPES PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA TIROCINANTI EDUCAZIONE SOCIO / AFFETTIVA ORIENTAMENTO CONSULENZA PSICO/PEDAGOGICA EDUCAZIONE SESSUALE DSA BES COPPIE FAMIGLIE

Dettagli

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

I software Dislessia evolutiva e la sintesi vocale Silvia : per un approccio integrato

I software Dislessia evolutiva e la sintesi vocale Silvia : per un approccio integrato I software Dislessia evolutiva e la sintesi vocale Silvia : per un approccio integrato Nicoletta Rivelli Edizioni Centro Studi Erickson srl Via Praga 5, settore E 38100 Gardolo (TN) nicoletta.rivelli@erickson.it

Dettagli

HANDICAP E INTEGRAZIONE

HANDICAP E INTEGRAZIONE HANDICAP E INTEGRAZIONE Inserimento ed Integrazione degli alunni diversamente abili L integrazione degli alunni diversamente abili costituisce, per la nostra scuola, un impegno fondamentale che si ispira

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO N 5 BOLOGNA a.s. 2015/2016. Piano Annuale per l Inclusione

ISTITUTO COMPRENSIVO N 5 BOLOGNA a.s. 2015/2016. Piano Annuale per l Inclusione ISTITUTO COMPRENVO N 5 BOLOGNA a.s. 2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art.

Dettagli

AREA AUTISMO Carta dei servizi

AREA AUTISMO Carta dei servizi AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi

Dettagli

Parte 1 : Analisi dei punti di forza e di criticità a.s. 2014-15

Parte 1 : Analisi dei punti di forza e di criticità a.s. 2014-15 PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA D M 27/12/2012 e CM n. 8 del 6/3/2013 per l anno scolastico 2015-16 Proposta dal GLI d istituto in data 26-05-2015 Deliberato dal collegio dei docenti in data 04-06-2015

Dettagli

AIIDA Associazione Italiana per l Infanzia nelle Difficoltà di Apprendimento

AIIDA Associazione Italiana per l Infanzia nelle Difficoltà di Apprendimento Associazione Italiana per l Infanzia nelle Difficoltà di Apprendimento INDIVIDUARE PER PREVENIRE E INTERVENIRE PROGETTO PER LA PREVENZIONE E VALUTAZIONE PRECOCE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA DELLE DIFFICOLTA

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA FINALITA Questo documento contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l inclusione degli alunni

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAMSCI + RODARI SESTU

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAMSCI + RODARI SESTU ISTITUTO COMPRENSIVO GRAMSCI + RODARI SESTU Via Dante, 1- Cap. 09028 SESTU Tel.070/260144 - Fax. 070/262518 - C.F. 92200240924 - C.M. CAIC89400B - Email:caic89400b@istruzione.it PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

Dettagli

BES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI) TRA SCUOLA-FAMIGLIA-SANITA. Paola Damiani Referente BES-USR per il Piemonte Ufficio VI- Dirigente Stefano Suraniti

BES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI) TRA SCUOLA-FAMIGLIA-SANITA. Paola Damiani Referente BES-USR per il Piemonte Ufficio VI- Dirigente Stefano Suraniti . BES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI) TRA SCUOLA-FAMIGLIA-SANITA Paola Damiani Referente BES-USR per il Piemonte Ufficio VI- Dirigente Stefano Suraniti Lo scenario ATTUALE LE CLASSI COMPLESSE Dir. Min. 27/12/2012-

Dettagli

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu

Scuola Primaria di Marrubiu Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA

Dettagli

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO ENTE: CENTRO STUDI ERICKSON PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) Periodo II Quadrimestre 2009/2010

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE BES E STRATEGIE DI INCLUSIONE

CORSO DI FORMAZIONE BES E STRATEGIE DI INCLUSIONE CORSO DI FORMAZIONE BES E STRATEGIE DI INCLUSIONE Appunti MERCOLEDI 16 DICEMBRE SEGNALI: come riconoscere un Bisogno Educativo Speciale - normativa e strumenti - Renato Anoè Gli aspetti giuridici del sistema

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione

Ministero della Pubblica Istruzione ALLEGATO 3 SCHEDA DI AUTOANALISI: SIAMO UNA SCUOLA INCLUSIVA? Contesto: CLASSE Azioni : DIDATTICA Esperienze/oggetti : STRATEGIE INTEGRANTI E RELAZIONI D AIUTO Quali attività/esperienze servono a favorire

Dettagli

ELENCO CENTRI ACCREDITATI PER VALUTAZIONE ALUNNI CON DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO, DISTURBI SPECIFICI, DISABILITA E PROBLEMATICHE DI VARIO GENERE

ELENCO CENTRI ACCREDITATI PER VALUTAZIONE ALUNNI CON DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO, DISTURBI SPECIFICI, DISABILITA E PROBLEMATICHE DI VARIO GENERE ELENCO CENTRI ACCREDITATI PER VALUTAZIONE ALUNNI CON DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO, DISTURBI SPECIFICI, DISABILITA E PROBLEMATICHE DI VARIO GENERE CENTRO Lab.D.A. Laboratorio per i Disturbi dell'apprendimento

Dettagli

MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)

MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Presentazione Il Master offre la possibilità di acquisire conoscenze approfondite e competenze operative per lavorare con bambini e

Dettagli

IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO

IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO LINEE GUIDA DISABILITÀ ALLEGATO 3 IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO 1. DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dettagli

Legge 8 ottobre 2010, n. 170

Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento

Dettagli

Prot. n. Polignano a Mare,li 14/10/2013. Ai docenti coordinatori SEDE

Prot. n. Polignano a Mare,li 14/10/2013. Ai docenti coordinatori SEDE I.C. Sarnelli - De Donato - Rodari Via P. Sarnelli n.255 Tel./fax 080/4240796 70044 Polignano a M. Via Vivarini n.5 Tel/fax 080/4240027 70044 Polignano a M.(BA) C.M. BAIC87200N E mail: baic87200n@istruzione.it

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione Piano Annuale per l Inclusione Piano Annuale per l Inclusione In riferimento alla normativa vigente (leggi 104/92, 170/2010 e direttiva del Miur sui BES del 27/12/2012) si è costituito dallo scorso a.s.

Dettagli

Piano Annuale per l Inclusione A.S. 2012/13 - PARTE I - ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ

Piano Annuale per l Inclusione A.S. 2012/13 - PARTE I - ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ Prot. n 5090 C/23 del 22.06.2013 Piano Annuale per l Inclusione A.S. 2012/13 - PARTE I - ANALI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ A. Rilevazione dei BES presenti: N 1. disabilità certificate (Legge 104/92

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO CUNEO a.s. 2015-16. Piano Annuale per l Inclusione

DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO CUNEO a.s. 2015-16. Piano Annuale per l Inclusione DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO CUNEO a.s. 2015-16 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92

Dettagli

IPOVISIONE IN ETA EVOLUTIVA

IPOVISIONE IN ETA EVOLUTIVA IPOVISIONE IN ETA EVOLUTIVA Servizi in una rete regionale integrata Tavola rotonda: i servizi per la disabilità visiva presenti nelle province La rete dei servizi Il servizio disabili sensoriali nella

Dettagli

LA QUALITÀ DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA GRUPPO DI LAVORO D ISTITUTO COMMISSIONE SOSTEGNO CIRCOLO DIDATTICO MONTE URANO

LA QUALITÀ DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA GRUPPO DI LAVORO D ISTITUTO COMMISSIONE SOSTEGNO CIRCOLO DIDATTICO MONTE URANO LA QUALITÀ DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA GRUPPO DI LAVORO D ISTITUTO COMMISSIONE SOSTEGNO CIRCOLO DIDATTICO MONTE URANO MODELLO ICF DELL ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ . Il BES è qualsiasi difficoltà

Dettagli

Imparare facendo. Imparare collaborando

Imparare facendo. Imparare collaborando Imparare facendo Imparare collaborando La conoscenza non può essere considerata principalmente qualcosa che la gente possiede in qualche luogo della testa, ma qualcosa che la gente produce, si scambia

Dettagli

PROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO

PROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO Istituto Comprensivo Statale F. FILZI Via Ravenna 15 MILANO PROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO NASCE nel 1996 con l iscrizione di un bambino con autismo e la formazione di alcuni

Dettagli

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.

Dettagli

Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità ISTITUTO COMPRENVO STATALE POLO EST LUMEZZANE a. s. 2014/2015 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: Infanzia Primaria Sec.I grado

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

Scuola: I.P.S.S.S. E. DE AMICIS ROMA a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

Scuola: I.P.S.S.S. E. DE AMICIS ROMA a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione Scuola: I.P.S.S.S. E. DE AMICIS ROMA a.s. 2013/2014 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge

Dettagli

coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori)

coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori) FINALITA EDUCATIVA GENERALE: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PREMESSA L Istituto opera con particolare attenzione per l integrazione degli alunni disabili, favorendo la socializzazione, l acquisizione di autonomia

Dettagli

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca E U I.I.S. MARCELLO MALPIGHI Sede Centrale: Crevalcore 40014 Via Persicetana, 45-0516801711 fa 051980954 e-mail istituto@malpighi-crevalcore.it

Dettagli

PROGETTO DISABILITA MULTIPLE COMPLESSE

PROGETTO DISABILITA MULTIPLE COMPLESSE PROGETTO DISABILITA MULTIPLE COMPLESSE Il progetto si inscrive nell ambito di una più ampia proposta psicoeducativa basata su un modello integrato d intervento rivolto al trattamento di bambini/e in situazione

Dettagli

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Recupero/potenziamento matematica P1 RAV-PDM

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Recupero/potenziamento matematica P1 RAV-PDM Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Alessandro Faedo Via Fante d Italia, 31-36072 - CHIAMPO (VI) Tel. 0444/475810 Fax 0444/475825 email viic87800x@istruzione.it

Dettagli

Contatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,

Contatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto, ! "#$%&'()(&&*&"+" Il progetto prevedeva la formazione dei job coach, operatori che svolgono la funzione di mediazione e accompagnamento dei soggetti svantaggiati nel percorso di integrazione lavorativa.

Dettagli

Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO L AIUTO SCOLASTICO LA FAMIGLIA Dott. Eugenia Rossana Fabiano Dirigente Scolastico Fase di

Dettagli

Doposcuola specializzato per alunni con Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) A. S. 2012/2013

Doposcuola specializzato per alunni con Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) A. S. 2012/2013 Doposcuola specializzato per alunni con Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) A. S. 2012/2013 ANALISI DELLA SITUAZIONE/DELLE SITUAZIONI SPECIFICHE CUI SI RIVOLGE IL PROGETTO Per quanto concerne le

Dettagli

Scuola IC Piero della Francesca Arezzo. Dati A.s. 2012/2013. Previsione 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

Scuola IC Piero della Francesca Arezzo. Dati A.s. 2012/2013. Previsione 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione Scuola IC Piero della Francesca Arezzo Dati A.s. 2012/2013 Previsione 2013/2014 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: A.S.2012/13

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

Istituto Comprensivo "SAN GIULIO" a.s.2015 /2016

Istituto Comprensivo SAN GIULIO a.s.2015 /2016 Istituto Comprensivo "SAN GIULIO" a.s.2015 /2016 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92

Dettagli

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca

I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca ANALISI ESPERIENZE PREGRESSE (da compilare on line entro il 30 marzo 2008) I CARE Imparare Comunicare Agire

Dettagli

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI POLITICHE SUI BES/SEN IN INGHILTERRA THE EDUCATION ACT, 1944 11 CATEGORIE DI DISABILITÀ WARNOCK REPORT, 1978 INTRODUCE IL TERMINE SPECIAL EDUCATIONAL NEEDS (SEN) ANNI 2000

Dettagli

Scuola Istituto Comprensivo via A.Moro Buccinasco a.s.2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione

Scuola Istituto Comprensivo via A.Moro Buccinasco a.s.2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione Scuola Istituto Comprensivo via A.Moro Buccinasco a.s.2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti 2014/2015: n 1. disabilità

Dettagli

IISS BALDESSANO ROCCATI CARMAGNOLA. Piano Annuale per l Inclusione

IISS BALDESSANO ROCCATI CARMAGNOLA. Piano Annuale per l Inclusione Prot.n. 5937/A17b del 27/10/2015 IISS BALDESSANO ROCCATI CARMAGNOLA a.s.2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: N. ALUNNI

Dettagli

Scuola I.I.S. DON MILANI MONTICHIARI a.s. 2015 2016. Piano Annuale per l Inclusione

Scuola I.I.S. DON MILANI MONTICHIARI a.s. 2015 2016. Piano Annuale per l Inclusione Scuola I.I.S. DON MILANI MONTICHIARI a.s. 2015 2016 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DISABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DISABILI All.9 POF 2015-2016 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DISABILI Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità che l Istituto intende seguire relativamente all

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

www.aiditalia.org 23/03/2012 Anna Perrone Presidente AID Brindisi Responsabile Coordinamento Regionale Puglia

www.aiditalia.org 23/03/2012 Anna Perrone Presidente AID Brindisi Responsabile Coordinamento Regionale Puglia www.aiditalia.org 2 Conoscere e affrontare i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Illustrazione delle attività e presentazione dell Associazione Italiana Dislessia Leggi e normative 3 Responsabile

Dettagli

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A.COSTA Scuola dell infanzia G.B.Guarini Scuole primarie A.Costa G.B.Guarini A.Manzoni Scuola Secondaria di I grado M.M.Boiardo - Sezione Ospedaliera Sede: Via Previati, 31

Dettagli

Scuola: IIS Majorana di Moncalieri (Liceo e sezione associata Tecnico Economica ex Marro) a.s. 2015/2016. Piano Annuale per l Inclusività.

Scuola: IIS Majorana di Moncalieri (Liceo e sezione associata Tecnico Economica ex Marro) a.s. 2015/2016. Piano Annuale per l Inclusività. Sezione Liceale E.Majorana Scientifico Linguistico - Classico Via Ada Negri, 14 10024 MONCALIERI tel. 011/6471271-2 fa 011/6471273 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE MAJORANA Via Ada Negri, 14 10024 MONCALIERI

Dettagli

DSA E ALTRI BES: ELEMENTI UTILI ALLA DIDATTICA NELLA LETTURA DELLE DIAGNOSI

DSA E ALTRI BES: ELEMENTI UTILI ALLA DIDATTICA NELLA LETTURA DELLE DIAGNOSI DSA E ALTRI BES: ELEMENTI UTILI ALLA DIDATTICA NELLA LETTURA DELLE DIAGNOSI IL PORTALE DEL MIUR SUI BES LA FORMAZIONE ONLINE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il Bisogno Educativo Speciale (Special Educational

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

PROGETTO "Diversità e inclusione"

PROGETTO Diversità e inclusione MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO CERVARO Corso della Repubblica, 23 (Fr) Tel. 0776/367013 - Fax 0776366759 - e-mail:fric843003@istruzione.it

Dettagli

COME SI RICONOSCONO I DSA? Per poter parlare di DSA è necessaria una diagnosi.

COME SI RICONOSCONO I DSA? Per poter parlare di DSA è necessaria una diagnosi. Negli ultimi anni, i continui cambiamenti legislativi riguardanti la scuola hanno portato a un proliferare di sigle fra cui può essere difficile districarsi (vedi, ad esempio, POF, PEI, PDP, BES, DSA ).

Dettagli

N. ore per attività individuali fuori dalla. insegnanti) gestite per gruppi nello stesso gruppo classe): 30

N. ore per attività individuali fuori dalla. insegnanti) gestite per gruppi nello stesso gruppo classe): 30 PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ (PAI) Istituto Tecnico "F. Viganò" Anno scolastico 204/205 N. totale alunni frequentanti: 770 Classe/Sezione ^A ^B ^C ^D ^E ^F ^G ^H ^I 2^A 2^B 2^C 2^D 2^E 2^F N. alunni

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO Tivoli -A.Baccelli- Scuola dell infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado

ISTITUTO COMPRENSIVO Tivoli -A.Baccelli- Scuola dell infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado ISTITUTO COMPRENVO Tivoli -A.Baccelli- Scuola dell infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado Piano Annuale per l Inclusività A.S. 2013/14 L I.C. Tivoli 2 A.Baccelli pone particolare attenzione

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

Dott.ssa Lorenza Fontana

Dott.ssa Lorenza Fontana Dott.ssa Lorenza Fontana Nonostante l aula fosse il posto più tranquillo della scuola, continuavo ad avere difficoltà ad ascoltare la maestra. Scivolavo in me stessa, mi dissolvevo e me ne andavo. Mi cambiarono

Dettagli

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.

Dettagli

C.M. n.8 del 6 marzo 2013 prefigura:

C.M. n.8 del 6 marzo 2013 prefigura: C.M. n.8 del 6 marzo 2013 prefigura: Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare

Dettagli

Disturbi Specifici dell Apprendimento

Disturbi Specifici dell Apprendimento Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo

Dettagli

I Disturbi Specifici di Apprendimento

I Disturbi Specifici di Apprendimento Master breve I Disturbi Specifici di Apprendimento Teoria, diagnosi, valutazione, progettazione, intervento: un approccio multidisciplinare ai DSA 18 giornate 144 ore riservato con percorsi differenziati-

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

,1',5,==2 6(59,=, 62&,2 6$1,7$5,µ

,1',5,==2 6(59,=, 62&,2 6$1,7$5,µ Profilo Il Diplomato di istruzione professionale dell indirizzo Servizi socio-sanitari possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di

Dettagli

LICEO ARTISTICO STATALE P.CANDIANI -BUSTO ARSIZIO-a.s. 2014/2015 Piano Annuale per l Inclusione

LICEO ARTISTICO STATALE P.CANDIANI -BUSTO ARSIZIO-a.s. 2014/2015 Piano Annuale per l Inclusione LICEO ARTISTICO STATALE P.CANDIANI -BUSTO ARZIO-a.s. 2014/2015 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità (nell anno scolastico 2013/2014) A. Rilevazione dei BES presenti:

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola)

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) Docente di: scuola infanzia scuola primaria scuola secondaria I Professionalità dei docenti Programmazione e valutazione

Dettagli

Consulenza e sostegno psicologico e scolastico

Consulenza e sostegno psicologico e scolastico Consulenza e sostegno psicologico e scolastico abaco consulenza e sostegno psicologico e scolastico abaco individua il problema ed aiuta lo studente a superarlo con metodo, organizzazione, supporto tecnico

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola

Dettagli

Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma

Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Il modello descritto nell ICF riflette i cambiamenti di prospettiva

Dettagli

DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi

DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace Grazia Mazzocchi Faenza 25 Febbraio 2015 Centro Territoriale di Supporto per le disabilità Http://cts.w.istruzioneer.it/ DSA e normativa di

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale "Duca degli Abruzzi" di Borghetto Lodigiano. a.s. 2014/2015. Piano Annuale per l Inclusione

Istituto Comprensivo Statale Duca degli Abruzzi di Borghetto Lodigiano. a.s. 2014/2015. Piano Annuale per l Inclusione Istituto Comprensivo Statale "Duca degli Abruzzi" di Borghetto Lodigiano a.s. 2014/2015 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti:

Dettagli

Per la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003)

Per la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003) Per la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Scuola Dirigente Scolastico

Dettagli

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett. Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.

Dettagli

La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze

La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento

Dettagli

Il progetto di vita: qualità oltre la scuola

Il progetto di vita: qualità oltre la scuola Il progetto di vita: qualità oltre la scuola Maria Grosso Associazione Italiana Persone Down 30 anni di cambiamenti nell integrazione! Dalla istituzionalizzazione/separazione all inclusione ( all inclusione

Dettagli

Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali?

Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali? Pagina 1 di 5 Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali? I BES sono le necessità di tutti quelli alunni che presentano delle particolarità che impediscono il loro normale apprendimento e richiedono interventi

Dettagli