Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali
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- Antonino Guglielmi
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1 Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali Paola Pasotto, Sofia Cramerotti 1 Direttore Generale (Edizioni Centro Studi Erickson) Via Praga, 5 Settore E, Gardolo di Trento paola.pasotto@erickson.it 1 Psicologa ( Ricerca e Sviluppo - Edizioni Centro Studi Erickson) Via Praga, 5 Settore E, Gardolo di Trento sofia.cramerotti@erickson.it Questo lavoro ha lo scopo di presentare le caratteristiche principali, le potenzialità e gli ambiti di utilizzo di tre ambienti online/strumenti nati dall attività di Ricerca e Sviluppo che Erickson porta avanti da anni, con l intento di coniugare - basandosi su solide basi metodologiche - i bisogni relativi all inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali con le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. I tre ambienti online/strumenti che verranno presentati in questo lavoro sono: 1. Piattaforma per la valutazione delle abilità e l intervento sulle difficoltà di apprendimento; 2. Software gestionale per l identificazione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) e per la programmazione delle risorse per l inclusione, 3. Piattaforma PEI online - Piano Educativo Individualizzato- Progetto di vita. Le varie figure educative e non, coinvolte nel delicato processo di integrazione scolastica, vengono quindi guidate, grazie all utilizzo di questi strumenti, nella valutazione e nel successivo intervento rispetto alle varie tipologie di difficoltà che caratterizzano il contesto scolastico attuale. 1. Introduzione La complessità che caratterizza le varie dinamiche di integrazione scolastica richiede, oggi sempre più, formazione e autoformazione continua a 360 da parte degli insegnanti e di tutte le varie figure educative che, a seconda delle diverse competenze e professionalità, si trovano a condividere un progetto per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Da anni Erickson, partendo da un analisi approfondita di queste esigenze, si adopera per fornire un supporto a queste crescenti necessità, attraverso una A. Andronico, L. Colazzo (Eds.): DIDAMATICA 2009 ISBN
2 DIDAMATICA 2009 proposta sistematica e continuamente aggiornata di strategie di intervento rivolte alle professioni educative, con l obiettivo di sensibilizzare, aggiornare, specializzare e aiutare nella gestione dei vari processi. Oggi è un esigenza fondamentale quella di offrire un ampia gamma di servizi integrati che valorizzino, orientino e concepiscano l uso delle tecnologie in una prospettiva di supporto ai processi di progettazione educativa; questi servizi si concretizzano nella proposta di veri e propri ambienti tecnologici, sfruttando quindi le enormi potenzialità offerte dall uso delle nuove tecnologie in ambito educativo-didattico. Vediamo nel dettaglio tre proposte Erickson che vanno proprio in questa direzione. 2. Piattaforma multimediale per la valutazione delle abilità e per l intervento didattico sulle difficoltà di apprendimento La valutazione delle abilità è un processo complesso e articolato che deve essere necessariamente strutturato seguendo rigorosi parametri di riferimento e procedure definite con precisione, basate sulle principali classificazioni internazionali e condivise dalle varie figure coinvolte. In particolare, nei casi di difficoltà di apprendimento, le abilità oggetto di attenta valutazione devono necessariamente essere: Abilità generali / trasversali, ossia tutte quelle abilità strumentali all apprendimento: es. abilità cognitive e metacognitive, metodo di studio, abilità afferenti all ambito affettivo-emotivo-motivazionale (autostima, stili attributivi, autoefficacia, autoregolazione emotiva, motivazione), ecc. Abilità specifiche, es. pre-requisiti all apprendimento, abilità di lettura, scrittura, numero-calcolo, problem solving matematico, ecc. Partendo da un analisi/valutazione di questo tipo sarà poi necessaria una strutturazione del percorso educativo-didattico, adeguandolo alle necessità individuali e rendendolo così più funzionale e vicino ai reali bisogni dell alunno. Il sistema scolastico italiano ha scarsa dimestichezza con una cultura della valutazione delle abilità e risente in tal senso di una mancanza di tradizione ed esperienza. Esiste quindi un esigenza sempre più diffusa di disporre di strumenti e metodi che possano: - rispondere alle richieste della scuola di valutazione delle abilità/intervento con gli alunni per prevenire, contenere e gestire al meglio le difficoltà scolastiche; - consentire un identificazione precoce delle difficoltà prima che vi sia un acuirsi del disagio, promuovendo così anche la tempestività dell intervento; 2
3 Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali - favorire una strategia di insegnamento mirata sulla base di test informatici per la valutazione delle diverse aree di abilità per l apprendimento; - offrire consulenza e guida nella ricerca e scelta dei materiali e delle metodologie più indicate per programmare interventi di recupero dove necessario; - standardizzare il modello di intervento al fine di renderlo replicabile e creare, sulla base di strumenti e approcci condivisi, una comunità di professionisti del settore. Questo modello, basato su una metodologia ampiamente sperimentata, troverà applicazione operativa all interno di una Piattaforma multimediale per la valutazione delle abilità e per l intervento didattico sulle difficoltà di apprendimento in fase di realizzazione (responsabili scientifici Prof. Cesare Cornoldi e prof. Giacomo Stella). Questo ambiente online sarà in grado di offrire a scuole, uffici scolastici, ASL, enti di formazione, strutture di riabilitazione, ecc., previa scelta dell ambito/i specifico/i su cui si desidera lavorare (ad esempio: pre-requisiti all apprendimento [Terreni et al, 2002; Zanetti e Miazza, 2002], abilità di lettura, scrittura, numero-calcolo, problem solving [Giovanardi Rossi e Malaguti, 1994a; b; Molin et al, 2007; Lucangeli et al, 1998, Lucangeli et al 2006; Cornoldi et al, 2002; Cornoldi e Cazzola, 2004], abilità cognitive e metacognitive [Friso et al, 2006], metodo di studio [Cornoldi et al, 2001], ambito affettivo-emotivo-motivazionale: autostima, stili attributivi, autoefficacia, autoregolazione emotiva, motivazione, ecc. [Pazzaglia et al, 2002]), un accompagnamento guidato alla valutazione e all attuazione di successivi interventi di recupero / rinforzo / potenziamento nelle varie difficoltà di apprendimento. Questo processo si snoda attraverso la proposta di strumenti di rilevazione, materiali di intervento e il supporto di una comunità di esperti e formatori, in grado di affiancare insegnanti, logopedisti, psicologi, psicopedagogisti, ecc., con competenza e professionalità nelle varie fasi del percorso. Il modello psicoeducativo di riferimento adottato, si propone quindi di affiancare l utilizzatore nelle varie fasi di questo delicato processo con un approccio non di tipo clinico, ma didattico (progettazione didattica mirata). Questo approccio ha come scopo l acquisizione di competenze specifiche e di strumenti in grado di dotare l utilizzatore di una sempre maggiore autonomia nel rispondere alle richieste di valutazione/intervento abilitativo, grazie anche alla consulenza/monitoraggio di una rete di esperti (lettura quanti/qualitativa dei dati). Il modello proposto si articola in: 3
4 DIDAMATICA 2009 Valutazione: scelta dello strumento e modalità di somministrazione; somministrazione delle prove secondo la modalità scelta (individuale/collettiva); raccolta delle risposte e invio dei risultati. Scoring/Restituzione: elaborazione dati quanti-qualitativa (comunità di esperti); restituzione dei risultati in presenza e a distanza (tutor); intervento didattico, progettazione e strutturazione del percorso di recupero/potenziamento delle abilità/competenze del singolo o del gruppo classe (esperti, tutor, referente scolastico). Intervento: progettazione del percorso di intervento (metodologie-contenuti) da parte del referente scolastico in collaborazione con l esperto; intervento in laboratori didattici con gli alunni; tutoraggio e monitoraggio in itinere delle attività di recupero/potenziamento. Tutto il percorso è quindi preceduto e accompagnato da una formazione continua: iniziale, in itinere (su esito dei risultati e progettazione delle attività) e da momenti di consulenza/tutoraggio, nonché da un attenta verifica dell efficacia del progetto educativo-didattico che si sta attuando. 3. Software gestionale per l identificazione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) e per la programmazione delle risorse per l inclusione Accanto al 2-3% degli alunni disabili «certificati» c è un 15-20% di alunni che presentano vari tipi di «Bisogni Educativi Speciali» (Special Educational Needs): disturbi dell apprendimento, difficoltà psicologiche, comportamentali e relazionali, ma anche svantaggio socioculturale e varie differenze linguistiche, etniche e culturali. Il concetto di BES riesce a includere, dare dignità e rappresentare tutte le varie forme di difficoltà educative, nell apprendimento e nello sviluppo: è un concetto ampio che si fonda sul «funzionamento» reale di un alunno, piuttosto che sui diversi tipi di eziologia del problema. Un alunno avrà un «Bisogno Educativo Speciale» quando il suo «funzionamento» evolutivo, nell educazione e nell apprendimento, gli crea problemi, per una particolare combinazione disfunzionale di alcuni fattori, indipendente dalla eziologia e dalla permanenza/transitorietà della situazione. La scuola avverte quindi sempre maggiormente l esigenza di cogliere in tempo le differenze e i bisogni speciali in modo da poter organizzare una didattica il più possibile efficace e vicina alle reali esigenze di tutti gli studenti. Il Software gestionale Bisogni Educativi Speciali e inclusione [Ianes, 2005a; b] è rivolto a dirigenti scolastici e insegnanti di ogni ordine e grado e consente di raccogliere e gestire i dati quanti-qualitativi relativi agli alunni con Bisogni 4
5 Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali Educativi Speciali, e di attivare in maniera quanto più tempestiva e puntuale tutte le risorse necessarie per l inclusione e l individualizzazione. Lo scopo di questo strumento è proprio quello di riuscire a leggere, rappresentare con un modello concettuale e un linguaggio condiviso, comunicare, confrontare tra classi e tra scuole la reale necessità educativa speciale, riconoscendo e dando legittimità alle varie forme di difficoltà, individuando poi le risorse più adatte da attivare. Naturalmente questo non vuol dire etichettare, ma ospitare tutti con il conseguente diritto ad avere risposte di tipo inclusivo. Il software rappresenta in tal senso uno strumento concreto per individuare tutte le necessità educative speciali e organizzare una strategia inclusiva globale che utilizzi i mezzi (risorse umane e mezzi materiali normali e speciali) più idonei alla specifica situazione della classe. Partendo dal modello ICF/Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute [OMS, 2002] possiamo cogliere gli eventuali BES che si generano nei vari fattori/ambiti di funzionamento. BES che si generano nelle Condizioni fisiche, nella Struttura e nelle Funzioni Corporee, nelle Attività personali, nella Partecipazione Sociale, nei fattori Contestuali Ambientali, nei fattori Contestuali Personali. Su queste basi è stato costruito questo strumento di identificazione dei vari BES negli alunni. Uno strumento che consente al Consiglio di classe/team docenti di fare una prima fotografia globale della classe, per identificare quegli alunni che presentano BES e per quantificare collettivamente i vari livelli di difficoltà nelle varie categorie di BES secondo il modello ICF (i 7 ambiti sopra descritti). Per rispondere in modo davvero inclusivo a tutti i vari BES la scuola deve attivare un ampio ventaglio di risorse in modo metodologicamente corretto. Di seguito verranno presentate 14 categorie generali di risorse che il Consiglio di classe o il team docenti può decidere di attivare, in base ai bisogni rilevati attraverso l utilizzo del software, per organizzare una didattica realmente inclusiva. Le categorie di risorse sono presentate, raggruppate qualitativamente e ordinate secondo il principio di «speciale normalità», vale a dire «prima si pensa a modificare l offerta didattica ordinaria e solo poi, se necessario, si introducono risorse tecniche specifiche, che dovrebbero comunque integrarsi nella normalità e arricchirla», partendo dalle più normali e andando verso le più speciali. 1. Organizzazione scolastica generale: tempi e routine delle varie attività scolastiche, orari degli alunni, orari degli insegnanti (compresenze, straordinari), formazione delle classi, continuità, ruolo dei collaboratori scolastici, servizi e altre attività offerte dalla scuola (mensa, doposcuola, gruppo sportivo, sportelli, biblioteca, ecc. ). 5
6 DIDAMATICA Spazi e architettura: struttura dell edificio scolastico, accessibilità sia interna che esterna, grandezza delle aule, articolazione degli spazi interni ed esterni, attrezzatura degli spazi, arredamento, ecc. 3. Sensibilizzazione generale: presenza di una cultura dell integrazione e dell inclusione scolastica, sensibilizzazione alla cultura della diversità, orientamento progettuale nell ottica di un «Progetto di vita». 4. Alleanze extrascolastiche: raccordo con figure coinvolte nella rete educativa, famiglia, amici, vicini di casa e altre risorse informali della comunità (gruppi giovanili, associazioni, gruppi sportivi, ecc.). 5. Formazione e aggiornamento: supervisione tecnica anche da parte di esperti, possibilità di consultare materiali bibliografici e informatici, software, banche dati anche in Internet. 6. Documentazione: scambio di informazioni ed esperienze, possibilità di confronto con altre realtà scolastiche, documentazione delle buone prassi di integrazione. 7. Didattica comune: scelte metodologiche, nella didattica della classe, maggiormente inclusive (gruppi cooperativi, tutoring, didattiche plurali sugli stili cognitivi di apprendimento, didattica per problemi reali, per mappe concettuali, ecc.); vari tipi di adattamento (riduzione, semplificazione, arricchimento, ecc.); tempi di apprendimento diversi, ecc. 8. Percorsi educativi e relazionali comuni: laboratori creativi, espressivi, di educazione socioaffettiva, alle life skills, alle autonomie, ecc., con i vari tipi di adattamento a seconda delle singole e peculiari esigenze. 9. Didattica individuale: in aggiunta alle voci della categoria precedente e non in alternativa, attività in rapporto 1:1 (strategie, materiali, ecc.) nell ottica dell individualizzazione e personalizzazione dell offerta didattica. 10. Percorsi educativi e relazionali individuali: attività in rapporto 1:1 personalizzate (training di autonomia come ad es. un percorso di insegnamento-apprendimento all uso dei mezzi di trasporto pubblico, interventi psicoeducativi sui comportamenti problema, ecc.). 11. Ausili, tecnologie e materiali speciali: uso di materiali e ausili, anche tecnologici, volti a facilitare le possibilità di autonomia e apprendimento dell alunno, migliorando la sua vita quotidiana. 12. Interventi di assistenza e di aiuto personale: aiuti di carattere assistenziale e di sostegno fisico per permettere all alunno una personale e attiva partecipazione alla vita e alle attività quotidiane, anche con personale specifico. 13. Interventi riabilitativi: interventi specialistici sanitari come ad esempio logopedia, terapia occupazionale, fisioterapia, psicomotricità, ecc. 14. Interventi sanitari e terapeutici: interventi di carattere medico/sanitario, cure e terapie specifiche, interventi riabilitativi, consulenze specialistiche, ecc. 6
7 Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali Come si vede da questa panoramica di 14 categorie di risorse, il Consiglio di classe o il team docenti cerca di attivare tutto ciò che esse prevedono, avendo a disposizione appunto 14 categorie di risorse anche molto diverse. La qualità dell integrazione e dell inclusione dipenderà principalmente dall ampiezza del quadro di risorse attivate e dalla loro «speciale normalità». Sulla base di queste considerazioni progettuali, i docenti possono prevedere le risorse da attivare con quella classe per costruire la massima inclusione possibile. 4. Piattaforma PEI online: Piano Educativo Individualizzato- Progetto di vita Il PEI online - [Ianes e Cramerotti, 2007; Ianes et al, 2007] si configura come un ambiente online destinato agli insegnanti a supporto delle attività di progettazione degli interventi educativi rivolti ad alunni con Bisogni Educativi Speciali. In questa direzione la potenzialità dell ambiente tecnologico consente di elaborare il Piano educativo individualizzato e di attingere a tutti i materiali Erickson per la didattica, l integrazione e l inclusione in maniera rapida, completa e continuamente aggiornata (attualmente sono disponibili più di 1500 schede operative/pagine stampabili dall utente). Consente inoltre, attraverso un software gestionale, di compilare il Piano educativo per l alunno. Vediamo nel dettaglio le quattro sezioni di cui si compone il PEI online. 4.1 Ricerca di materiali per "Domande mirate sull alunno/persona disabile Qui l utente viene guidato all individuazione dei materiali di intervento più adatti, attraverso una serie di domande mirate riferite all alunno/persona disabile con la quale sta lavorando. Le domande vertono su età, classe/centro frequentata/o, area/obiettivo su cui si intende lavorare (abilità cognitive e metacognitive; abilità di lettura; abilità di scrittura; matematica e geometria; informatica / educazione ai media; scienze; storia; geografia: lingue straniere; abilità di comunicazione / linguaggio; abilità interpersonali e dinamiche comportamentali; salute, benessere e partecipazione; educazione / integrazione interculturale; educazione all'integrazione/diversità; motricità; percezione ; autonomia personale; autonomie sociali e prelavorative; gioco, abilità espressive e creative; educazione all affettività), risorse a livello personale dell alunno/persona disabile (abilità residue, interessi, motivazioni, ecc.) e a livello contestuale (es. presenza di particolari spazi/strutture nel contesto di lavoro come aule multimediali, biblioteca, spazi all aperto, laboratori, ma anche 7
8 DIDAMATICA 2009 collaborazione e alleanze tra figure educative di riferimento, cultura della documentazione, possibilità di formazione / aggiornamento di insegnanti / operatori) e, infine, vincoli / condizioni problematiche presentate sia dall alunno (aree di difficoltà) sia a livello contestuale. 4.2 Ricerca di materiali per "Aree/Obiettivi" Questo criterio di ricerca guida l utente all individuazione dei materiali più adatti per l impostazione di un lavoro educativo, didattico o abilitativi (quindi sia strumenti per l osservazione/diagnosi che per il successivo lavoro di intervento mirato alle difficoltà individuate) partendo dalla classificazione ICF/Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute [OMS, 2002; 2007]. Vengono quindi prese in considerazione le seguenti aree: Condizioni fisiche/di salute, Funzioni corporee, Strutture corporee, Attività personali, Partecipazione sociale, Fattori contestuali ambientali e Fattori contestuali personali. Viene inoltre dedicata un ampia sezione specifica alle metodologie educativo-didattiche interdisciplinari. 4.3 Ricerca di materiali per "Sindromi / condizioni problematiche / bisogni educativi speciali Questo criterio di ricerca guida l utente all individuazione dei materiali più adatti per l impostazione di un lavoro educativo, didattico o abilitativo partendo direttamente da una serie di sindromi/condizioni problematiche/bisogni educativi speciali (diagnosi dell alunno) suddivisi in macroaree e sottoaree più specifiche: disturbi specifici dell apprendimento, difficoltà in ambito cognitivo e metacognitivo, difficoltà nell apprendimento curricolare, disturbi della motricità e percezione, disturbi del linguaggio e della comunicazione, disturbi generalizzati dello sviluppo, sindromi genetiche, disturbi del comportamento e della sfera relazionale, disturbi della sfera affettivo-emotiva, altri bisogni educativi speciali. 4.4 Compilazione del PEI/Gestionale dati dell'alunno In questa sezione viene data la possibilità all utente di compilare il Piano educativo individualizzato per l alunno con bisogni educativi speciali, partendo sempre dalla struttura dell ICF/Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute [OMS, 2002] e ICF-CY versione per bambini e adolescenti [OMS, 2007] che costituiscono la cornice di tutto il percorso. Il PEI online fornisce un sistema per elaborare il PEI dell alunno, mettendo a disposizione per i singoli insegnanti o per l istituzione scolastica, moduli PEI compilabili e stampabili. 8
9 Progetti ed esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie a supporto dell integrazione scolastica di alunni con Bisogni Educativi Speciali Vengono presentate in sequenza una parte dedicata alla Diagnosi funzionale (quadro complessivo a 360 della situazione di partenza dell alunno nei vari ambiti di funzionamento previsti da ICF), al Profilo dinamico funzionale (individuazione dei punti di forza/abilità e dei punti di debolezza/deficit dell alunno/persona disabile e definizione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine), alle attività e agli interventi nelle varie aree e materie scolastiche, alle verifiche dell adeguatezza degli obiettivi stabiliti e delle attività proposte. 5. Conclusioni I progetti e le esperienze inerenti l uso delle nuove tecnologie per favorire l integrazione scolastica presentate in questo lavoro hanno, come abbiamo visto, l obiettivo comune di supportare tutti coloro che sono chiamati, a seconda delle diverse competenze, ruoli e professionalità, a definire un percorso educativo-didattico funzionale e vicino ai reali bisogni dell alunno/persona in difficoltà. Gli ambienti tecnologici, in questo caso, forniscono un ulteriore supporto al lavoro dell insegnante e delle altre figure educative coinvolte nel lavoro con l alunno, collocandosi quindi in una dimensione di forte sostegno alla progettualità individualizzata, alla gestione educativo-didattica e all individuazione/implementazione di una pluralità di risorse digitali e non (vere e proprie banche dati di materiali, strumenti, test, ecc.) dalle quali attingere i materiali più idonei e funzionali alle difficoltà espresse dall alunno. Ambienti online/strumenti come quelli che abbiamo presentato in questo lavoro, favoriscono negli utilizzatori lo sviluppo di competenze, una lettura più formalizzata e rigorosa dei bisogni e delle difficoltà e quindi, in definitiva, una migliore capacità di utilizzare metodologie di osservazione e individuazione degli alunni con BES. Questi ambienti online/strumenti, intesi anche come facilitatori di dialogo, si sono inoltre dimostrati efficaci anche nel mediare positivamente una collaborazione tra colleghi, nel fornire un linguaggio comune e condiviso tra varie figure di riferimento molto diverse tra loro (docenti, operatori, educatori, personale medico-sanitario, familiari, ecc.), nel favorire il confronto per concordare, co-costruire e decidere insieme le modalità e le strategie migliori da attuare. 6. Bibliografia Cornoldi C., Cazzola C., AC MT 11-14/Test di valutazione delle abilità di calcolo e problem solving, Erickson, Trento,
10 DIDAMATICA 2009 Cornoldi C., De Beni R., Gruppo MT, Imparare a studiare 2, Erickson, Trento, Cornoldi C., Lucangeli D., Bellina M., AC MT/Test di valutazione delle abilità di calcolo Gruppo MT, Erickson, Trento, Friso G., Palladino P., Cornoldi C., Avviamento alla metacognizione, Erickson, Trento, Giovanardi Rossi P., Malaguti T., Valutazione delle abilità matematiche (6 voll.), Erickson, Trento, 1994a. Giovanardi Rossi P., Malaguti T., Valutazione delle abilità di scrittura (6 voll.), Erickson, Trento, 1994b. Ianes D., Bisogni Educativi Speciali e inclusione. Valutare le reali necessità e attivare tutte le risorse, Erickson, Trento, 2005a. Ianes D., Bisogni Educativi Speciali e inclusione. Valutare le reali necessità e attivare tutte le risorse. Software gestionale, CD-ROM, Erickson, Trento, 2005b. Ianes D., Cramerotti S. (a cura di), Il Piano educativo individualizzato Progetto di vita, 8a edizione, Erickson, Trento, Ianes D., Cramerotti S., Scataglini C., Piattaforma online Piano Educativo Individualizzato-Progetto di vita, Erickson, Trento, Lucangeli D., Tressoldi P. E., Fiore C., ABCA/Test delle abilità di calcolo aritmetico, Erickson, Trento, Lucangeli D., Tressoldi P. E., Cendron M., Test SPM, CD-ROM, Erickson, Trento, Molin A., Poli S., Lucangeli D., BIN 4-6, Batteria per la valutazione dell intelligenza numerica, Erickson, Trento, Organizzazione Mondiale della Sanità, ICF/International Classification of Functioning, Disability and Health, trad. it. Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, Erickson, Trento, Organizzazione Mondiale della Sanità, ICF-CY/Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute versione per bambini e adolescenti, Erickson, Trento, Pazzaglia F., Moè A., Friso G., Rizzato R., Empowerment cognitivo e prevenzione dell insuccesso, Erickson, Trento, Terreni A., Tretti M. L., Corcella P. R., Cornoldi C., Tressoldi P. E., IPDA/Questionario osservativo per l identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento, Erickson, Trento, Zanetti M. A., Miazza D., SR 4-5/Prove per l individuazione delle abilità di base nel passaggio dalla scuola materna alla scuola elementare, Erickson, Trento,
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