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1 IX Premessa... p. 1 PARTE PRIMA RILIEVI DOGMATICI CAPITOLO PRIMO LA CAPACITÀ ALLE NOZZE: TRA RAGIONE SACRAMENTALE E RAGIONE CONTRATTUALE 1. Il diritto al matrimonio e la capacità alle nozze. Il diritto al matrimonio si fonda sulla ratio naturalis, medicinalis, sacramentalis. Questioni dogmatiche connesse con la qualificazione del diritto al matrimonio. Diritto soggettivo o interesse legittimo? La capacità alle nozze nel Codice del Il superamento del principio della capacità di commettere peccato mortale quale misura adeguata a contrarre valide nozze. Limiti del sistema in rapporto al remedium concupiscentiae. Verso la ragione contrattuale Il legislatore del 1917 indica tra i fini secondari del matrimonio il remedium concupiscentiae (can. 1013), e conferma la continuità ideale della ragione etica e teologica dell attrazione della materia matrimoniale alla competenza ecclesiastica Il remedium concupiscentiae costituisce la dimensione specifica del matrimonio canonico, cioè la base etica su cui si è sviluppata la ragione sacramentale in senso teologico, vista come ratio peccati Il Codice del 1983 supera la concezione materialistica e procreazionistica, quindi la gerarchia dei fini del Codice del 1917 (can. 1013). Formalmente, si è omessa l espressione remedium concupiscentiae. Secondo il can cic 1983, il matrimonio è ordinato, per sua natura, al bonum coniugum e alla generatio atque educatio prolis, posti sullo stesso piano. Nel bonum coniu-» 23» 31» 56» 69

2 X gum, in realtà, rientrerebbero sia il remedium concupiscentiae che il mutuum adiutorium. La tesi di Pellegrino sull essenza. In particolare, il bonum coniugum: essenza e fine del matrimonio... p. 81 CAPITOLO SECONDO PRESUPPOSTI GIURIDICI DELLA SACRAMENTALITÀ NELLE NOZZE CRISTIANE L ETÀ MODERNA E LA COMPETENZA ECCLESIASTICA SULLE NOZZE. LA GIURISDIZIONE DI VALIDITÀ 1. Il matrimonio come atto sacrale Dall idea contrattualistica del matrimonio nell età medioevale, alla consacrazione ufficiale della contrattualità-sacramentalità nell età moderna. La negazione del carattere sacramentale del matrimonio nella letteratura protestante, e la risposta cattolica a Trento. Il diritto canonico della Controriforma Il principio dell identità tra contratto e sacramento Per effetto del principio dell identificazione reale tra contratto e sacramento, al sacramento si applica la disciplina del valido contratto Il canonista assume il momento sacramentale del matrimonio cristiano sotto specie di valido contratto. È questa una prospettiva del sacramento essenzialmente giuridica Il modello giuridico contrattuale del matrimonio cattolico è una costruzione tipica del diritto canonico La qualificazione del matrimonio romano in termini contrattualistici e gli influssi della concezione germanica delle nozze. Il contributo peculiare della dottrina canonistica...» 87» 92» 98» 105» 109» 112» 117 PARTE SECONDA RICERCHE STORICO-DOGMATICHE SESSUALITÀ, PECCATO, RIMEDIO, SACRAMENTO. LA PREMESSA ETICA E TEOLOGICA DELLA COMPETENZA CATTOLICA SULLE NOZZE. LA GIURISDIZIONE DI LICEITÀ CAPITOLO PRIMO LA PRIMA INSTITUTIO MATRIMONII: AD OFFICIUM. LA LEGGE MOSAICA E IL VECCHIO TESTAMENTO 1. Nella società integralistica dei Patriarchi, la sessualità per la procreazione si colloca in un contesto naturalistico, sociale e

3 XI politico. La prospettiva veterotestamentaria e la mancata giustificazione etica della sessualità. Il messianismo politico Le nozze nella tradizione biblica. Legge di natura e legge divina Poligamia e divorzio: le deformazioni dell ideale cristiano. In realtà, sono l espressione di una differente concezione della sessualità. Le relazioni in orizzontale e la ragione contrattuale del divorzio nel caso di adulterio. La procreazione quale forma di partecipazione all opera creatrice di Dio. Assenza di giustificazione etica della sessualità Le anticipazioni dei valori cristiani nella famiglia giudaica. Verso la nuova salvezza Sessualità, sacramentalità e salvezza nella legge dei Patriarchi Sessualità (procreazione), indissolubilità e unità: la retrospettiva della giustificazione etica. I principi primi ed essenziali della legge di natura: la ragione contrattuale. I principi secondari della legge di natura: la perfezione e la ragione etico-sacramentale. La procreazione fa parte dei principi primi della legge di natura, mentre l unità e l indissolubilità rientrano nei principi secondari. Nella legge veterotestamentaria prevalgono i principi primi ed essenziali, e quindi prevale la ragione contrattuale. La legislazione sul ripudio, del resto, conferma la prevalenza dell adattabilità delle regole alle esigenze umane rispetto al perdono, al sacrificio e alla rinuncia, quali valori propriamente cristiani della morale perfetta La procreazione quale principio primo ed essenziale della legge di natura. La funzione etico-naturalistica delle nozze: ad officium. La ragione contrattuale L indissolubilità quale principio secondario della legge di natura. La morale perfetta o secondaria. La ragione etica, o funzione etica della sessualità L unità quale principio secondario della legge di natura. La morale perfetta o secondaria. La ragione etica, o funzione etica della sessualità... p. 131» 134» 137» 141» 145» 149» 149» 155» 161 CAPITOLO SECONDO LA SECUNDA INSTITUTIO MATRIMONII: IN REMEDIUM, UT SIT SACRAMENTUM. LA LEGGE EVANGELICA. IL NUOVO TESTAMENTO 1. Nel messaggio cristiano, l esaltazione del bene della castità, espressa con la beatitudine per quelli che si fanno eunuchi per il Regno, schiude un orizzonte di radicalismo etico e stimola un

4 XII atteggiamento di disprezzo verso la sessualità umana, in quanto segno dell attaccamento ai piaceri materiali. Il messianismo escatologico o fondamentalismo etico La concezione paolina delle nozze: dalla condanna della carne alla sacramentalità. Questo sublime paradosso costituisce lo spiraglio scritturistico che il cattolicesimo ha colto e sviluppato per fondare la sacramentalità delle nozze Matrimonio e verginità: una scelta radicale. Il valore della sessualità nella legge cristiana Santità del matrimonio Simbolismo sacro del matrimonio cristiano. La sacramentalità La parola sacramentum La procreazione L indissolubilità delle nozze in quanto legge cristiana di perfezione. La ragione etico-sacramentale e la prospettiva salvifica L unità delle nozze in quanto legge cristiana di perfezione. La ragione etico-sacramentale e la prospettiva salvifica (Poligamia simultanea, poligamia successiva, seconde nozze)... p. 165» 170» 172» 179» 181» 190» 193» 194» 203 CAPITOLO TERZO IL SIGNIFICATO PATRISTICO DELLA SESSUALITÀ CONIUGALE 1. Introduzione I prodromi della competenza ecclesiastica sul matrimonio cristiano. La giurisdizione di liceità (ad liceitatem): esigenze etiche (ratio peccati) e disciplinari (ratio contractus). Prevalenza della ratio peccati Prologo: matrimonio, verginità, seconde nozze, vedovanza. Prevalenza dell analisi pratica su quella teoretica. La parenesi. Il sistema delle Giurisdizioni parallele. La prima cellula della dignità sacramentale: dalla ricerca dell onestà nella sessualità, alla dignità e sacramentalità. La distanza tra l idea patristica del sacramento e la successiva concezione teologica. Dal remedium al dono della grazia. Nei Padri, il sacramento è già collativo della grazia, senza, però, che tale teorica passi attraverso il consensualismo, per cui il consenso è causa efficiente del contratto e del sacramento Verginità contro matrimonio. Le correnti rigoriste a) Encratititi b) Gnostici c) Montanisti d) Novaziani e) Asceti f) Priscillianisti Matrimonio contro verginità. Le correnti lassiste...» 210» 214» 221» 227» 240

5 XIII 16. Matrimonio e verginità. La dottrina della Chiesa. La Chiesa greca. La Chiesa latina Dalla liceità alla dignità delle nozze. La sessualità coniugale qualificata e giustificata dai tria bona. La ratio peccati. Il primo nucleo della concezione sacramentale nel pensiero agostiniano Giustificazione etica della sessualità: la procreazione. La ratio peccati Seconde nozze e vedovanza. Padri greci. Padri latini Valore e significato sacramentale delle nozze Il matrimonio santificato da Gesù Cristo. Il vangelo di Giovanni sulle nozze di Cana è il punto di partenza dell indagine patristica sulla santità delle nozze Il matrimonio cristiano è la garanzia della grazia divina per gli sposi Il matrimonio cristiano è il simbolo dell unione di Cristo con la Chiesa. La terminologia di sacramentum Il matrimonio celebrato davanti alla Chiesa Questioni sul matrimonio nei Padri successivi ad Agostino: verso l età carolingia (Leone Magno, Gregorio Magno) Contese cortigiane e posizioni curialiste nel divorzio di Lotario II: l atteggiamento di Niccolò I e di Incmaro di Reims... p. 243» 256» 272» 282» 291» 296» 297» 300» 310» 314» 318 CAPITOLO QUARTO SVILUPPI TEOLOGICI DELLA SESSUALITÀ: LA SACRAMENTALITÀ. DAL REMEDIUM AL SACRAMENTUM. 11. Se il matrimonio è in sé buono perché conforme all ordine di natura, e la procreazione è la sua ordinazione naturale, tutto ciò avrebbe favorito il superamento della concezione rimediativa del matrimonio, cioè il sacramento in quanto rimedio, aprendo la strada all idea complessa e risolutiva, sul piano teologico, della sacramentalità collativa della grazia L approfondimento teologico della sacramentalità. La teologia scolastica. Tria bona, remedium, sacramentum (Summa Theol., Suppl., q. 49, De bonis matrimonii ) Il matrimonio nell ordine di natura e nell ordine della grazia. Riflessi sulla dottrina delle cause finali. La procreazione tra natura e grazia. Preludio: l ordinatio ad prolem. Nell ordine della grazia prevale il remedium o dottrina dei tre beni: ratione peccati e ratione sacramenti. Nell ordine di natura, invece, prevale la procreazione, ratione contractus...» 327» 337» 340

6 XIV CAPITOLO QUINTO SVILUPPI CANONISTICI DELLA SESSUALITÀ: LA CONTRATTUALITÀ. DAL REMEDIUM ALLA PROCREATIO. NEL REMEDIUM LA PROCREATIO QUALE BENE IN SENSO AGOSTINIANO 1. La giustificazione etica del matrimonio nella dottrina giuridica medioevale. Per i decretisti e i decretalisti la procreatio e la vitatio fornicationis costituiscono gli aspetti inscindibili della realtà matrimoniale cristiana, nonché la ragione etica fondante, sulle tracce segnate dai Padri, e specialmente da Agostino. Presupposti per rivendicare la competenza ecclesiastica sul matrimonio. Ratione peccati Teologi e canonisti hanno formulato un unico principio di base: il sacramento-contratto matrimoniale può validamente e lecitamente contrarsi per una delle due cause distinte, la procreatio prolis o il remedium concupiscentiae. A tali due finalità essenziali è ordinato l istituto matrimoniale, sia nel campo teologico che giuridico. Verifica di tale tesi. Osservazioni critiche. La dottrina canonistica, sebbene abbia valutato principalmente la finalità naturale e sociale della procreazione, in realtà, ha costruito un sistema dommatico che si mantiene fermo attorno all elemento medicinale e sessuale del remedium. Il debito coniugale. La copula teoria. La completezza del remedium concupiscentiae. Anche l ordinatio ad prolem contiene la completezza dei tre beni, nella misura in cui procreazione e sessualità rispondano all ordine etico-naturale cristiano (Ipotesi di fecondazione artificiale) La procreazione quale finalità primaria delle nozze, ratione contractus. La validità del sacramento-contratto e la liceità della copula, o la ratio peccati. Validità e dottrina dei fini La procreazione quale bonum coniugii. La ratio peccati e la ratio sacramenti. La procreazione rientra nel rimedio. Il remedium concupiscentiae senza i tre beni agostiniani non è remedium e neppure sacramentum. C è una contraddizione logica e filosofica che bisogna valutare. Se si assume che, in senso giuridico, le nozze possano validamente contrarsi come contratto e come sacramento, a causa della concupiscenza, e anche senza la finalità della prole, allora bisogna osservare che il rimedio all umana concupiscenza è opera dei tre beni. E, dunque, la prole è elemento che coonesta la copula, e contribuisce al completamento del concetto di remedium. Validità del sacramento-contratto e liceità della copula (presenza dei tre beni). Ratio contractus e ra- p. 353» 359» 364

7 XV tio peccati/sacramenti tendono a coincidere. I tre beni garantiscono la liceità della copula, e automaticamente la validità del consenso. Anche il solo e valido consenso garantisce la liceità della copula, nella misura in cui i fini delle nozze si fanno coincidere coi beni agostiniani I beni agostiniani. Riflessi sulla concezione sacramentale e contrattuale delle nozze. Dalla copula, alle nozze quale istituzione sacramentale e naturalistico-sociale. Verso la ragione orizzontale. Premesse per la scissione tra beni e fini. La conseguenza della separazione tra copula e nozze-istituzione La scissione tra beni e cause finali. I beni sono elementi che coonestano la copula: la ratio peccati. Le cause finali, invece, strutturano in senso orizzontale il matrimonio quale istituzione fondata sul consenso: la ratio contractus Se il matrimonio può validamente sussistere anche senza i tre beni, allora si pone la questione della collocazione sistematica e del valore ideologico degli stessi nel sistema matrimoniale. La dottrina ha ritenuto che i beni sono requisiti dell usus coniugii (ratione peccati), e non del coniugium (ratione contractus). L uso delle nozze determina la prevalenza del concetto di remedium, e perciò la procreazione emerge come bene: non può mai escludersi, a pena di un matrimonio illecito e invalido per la ragione etica e sacramentale (ratione peccati). Il non uso delle nozze (patto di castità) neutralizza la finalià della procreazione e questa può essere esclusa, sia dalla volontà, sia dall impedimento fisico al compimento dell atto per sé idoneo alla generazione, in ragione contrattuale. Tutto ciò scaturisce come conseguenza del fatto che la costruzione contrattuale delle nozze si fonda sul coniugium. La costruzione sacramentale, invece, si fonda sull usus coniugii. E sebbene il sacramento si produca col consenso, cioè con un processo di relazione orizzontale, quindi giuridico al pari del contratto, l unione sessuale degli sposi, però, mette in azione la ragione etica e sacramentale, che esplica tutta la sua efficacia sulla validità-liceità delle nozze La procreazione tra ragione contrattuale e ragione sacramentale: finalità delle nozze e bene agostiniano. Ci può essere coniugio senza copula sessuale, così nel caso del voto di castità fatto dai nubendi, ma non ci si può congiungere, cioè usare il matrimonio, se non con la copula atta alla generazione della prole. L ordinatio ad prolem è del rapporto coniugale, non del matrimonio, in quanto, sul piano etico e teologico, la funzione delle nozze è il remedium concupiscentiae, che contiene la procreazione sotto forma di bene, dunque, fattore di moralizzazione dell unione coniugale. Teologi e canonisti hanno definitivamente p. 367» 369» 372» 375

8 XVI fissato il principio per cui l uso delle nozze, e non le nozze in sé, devono essere idonee alla generazione. La dottrina successiva, però, avrebbe perduto la traccia di questa particolare costruzione. La confusione tra beni e fini delle nozze e l uso indifferenziato e alternativo della terminologia determina, così, la confusione tra la ragione contrattuale e la ragione sacramentale. La procreazione può essere considerata sia come bene, sia come finalità del matrimonio... p. 379

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