Dichiarazione Ambientale di Prodotto

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1 Pag. 1/9 Dichiarazione Ambientale di Prodotto Raccolta, conferimento e smaltimento di rifiuti non pericolosi in discarica Dichiarazione Ambientale di Prodotto Certificata N REG.: S-P Rev. 2 Data:28/02/2007

2 Pag. 2/9 descrizione dell organizzazione e del servizio Aree interessate dal servizio svolto da AMIU Persone di riferimento per la Dichiarazione Ambientale di Prodotto: Paolo Cinquetti AMIU S.p.A. Tel.: (+39) cinquetti@amiu.genova.it Tiglieto Rossiglione Cogoleto Arenzano Campo L. Masone Mele Adriana Del Borghi - DICheP (Università di Genova) Tel.: (+39) adry@unige.it Isola del Cantone Ronco Scrivia Vobbia Bogliasco PieveL. Lumarzo Camogli Gorreto Crocefieschi Rovegno Savignone Propata Mignanego Valbrevenna Campomorone Rondanina Casella Fontanigorda Ceranesi Torrriglia Serra Riccò Montebruno Rezzoaglio Montoggio a S.Olcese b Davagna Neirone Favale di M Borzonasca Genova Bargagli Moconesi Tribogna Uscio Orero Cicagna Sori Avegno Coreglia L. Mezzanego Recco Rapallo Carasco Leivi Zoagli Ne Chiavari Cogorno S.Margherita L Lavagna Portofino Casarza L.. Busalla Bogliasco Discarica di Monte Scarpino Località: Via Militare di Borzoli Fascia Lorsica S. Colombano C Santo Stefano d Aveto Sestri Lev. Castiglione C. L azienda AMIU (Azienda Municipalizzata d Igiene Urbana) è stata costituita nel 1986 a seguito della trasformazione del servizio di Nettezza Urbana. Nel 1996, AMIU viene trasformata in Azienda Speciale. Nel 1997 AMIU assume il ruolo di azienda specializzata in molteplici attività nel campo ambientale: da qui il nome Azienda Multiservizi e d Igiene Urbana. Nel 2002 AMIU viene trasformata in Società per Azioni ed AMIU SpA si propone oggi quale capofila di un gruppo di aziende controllate per la gestione di attività volte alla tutela, conservazione e valorizzazione della qualità ambientale e dei servizi. Attualmente il Gruppo AMIU ha circa dipendenti con un parco mezzi ed attrezzature di circa unità; dispone di due sedi direzionali tecniche ed amministrative, di due cantieri per il rimessaggio e la manutenzione dei mezzi, di 16 unità territoriali dislocate sul territorio cittadino, raggruppate in 6 zone, di un centro deposito e manutenzione cassonetti e della discarica di Monte Scarpino. Dopo la trasformazione in SpA e la costituzione dell omonimo Gruppo Industriale, AMIU ha concentrato la propria attività nella gestione di diversi servizi, anche al di fuori del territorio genovese. Il servizio di raccolta e trasporto è svolto da AMIU nei Comuni di Genova, S. Olcese, Davagna, Recco, Rapallo,Campomorone, Cogoleto con SATER, e dal 2006 nelle Comunità Montane Valli Stura e Moneglia Orba e in Altavalpolcevera. Il servizio svolto nella discarica di Scarpino interessa invece circa il 60% dei rifiuti solidi urbani e assimilabili agli urbani prodotti in Provincia di Genova, per un totale di 39 Comuni, con un bacino di utenza di circa abitanti. AMIU è dotata di una certificazione di Qualità secondo la norma ISO 9001:2000 per l erogazione del servizio di igiene urbana nel territorio del Comune di Genova, Raccolta e Trasporto Rifiuti Speciali Pericolosi e non, trattamento e riutilizzo materiali inerti provenienti da demolizione, servizi di consulenza, analisi chimiche, gestione e manutenzione parco automezzi e servizio di polizia amministrativa. Nel 2006 il sito di Scarpino ha conseguito la certificazione ambientale ISO 14001:2004 per la gestione della discarica. AMIU Genova SpA partecipa al consorzio Vitalia insieme alle aziende di Roma, Torino, Firenze e Ancona; l alleanza è finalizzata allo sviluppo di nuove sinergie, raggiungendo dimensioni capaci di migliorare anche la gestione ambientale complessiva dei soggetti coinvolti. Un altro accordo per la costituzione di Liguriambiente, società consortile tra AMIU SpA, ATA Savona, F.i.l.s.e. e Confservizi Liguria, ha tra i suoi obiettivi la creazione di un alleanza federativa tra i principali operatori di Igiene Urbana in Liguria e lo sfruttamento di sinergie ambientali, industriali e finanziarie con il miglioramento del posizionamento competitivo a livello nazionale.

3 Pag. 3/9 Il sito La discarica di Monte Scarpino è nata nel 1968 su un area di oltre m 2 posta sulle alture di Genova in località via Militare di Borzoli. Tale area è racchiusa dallo spartiacque di una valle sul cui fondo scorre il rio Cassinelle. La deposizione avvenne da quota 590 m sul livello del mare. Questa parte di discarica è esaurita per quanto riguarda i volumi di conferimento ( t di rifiuti corrispondenti a circa m 3 ) fin dal 1995 ed è area soggetta ad attività di riqualificazione ambientale; attività iniziata nei primi anni 90. Nel contempo è stato preparato un ulteriore sito per la messa a dimora dei rifiuti, a valle dell originale. Tale area, che rappresenta a tutti gli effetti la discarica per Rifiuti Solidi Urbani del Comune di Genova gestita da AMIU, è autorizzata, come discarica per rifiuti solidi urbani ed assimilabili, dal Nel sito, i rifiuti vengono deposti tra i due fianchi dei monti utilizzando una tecnica di messa a dimora gradinata. In esso, nel periodo , sono state abbancate oltre t di rifiuti. Nel 2005 AMIU ha ottenuto con il Provvedimento Dirigenziale della Provincia di Genova N.6636/2005, l Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi del D.Lgs. N. 59/2005, che dispone le modalità e il rispetto dei limiti e delle prescrizioni previste negli allegati del Provvedimento stesso. Con tale atto la Provincia ha altresì valutato positivamente l adeguamento della discarica al D.Lgs n. 36/2003 a suo tempo presentato. Configurazione dell impianto Superficie totale discarica m 2 Superficie totale chiusa m 2 Quota minima e massima discarica m slm Grado di compattazione medio del 0,87 t/m 3 rifiuto Caratteristiche del servizio Pozzi estrazione biogas (a fine 2005) 74 Recupero energetico da biogas presente da 2006 Percolato trattato in situ degasaggio Il servizio Il servizio relativo al sito in località Monte Scarpino prevede le seguenti attività: 1. Raccolta rifiuti e loro conferimento in discarica. 2. Abbancamento rifiuti e coltivazione discarica. 3. Gestione percolato. 4. Gestione biogas. La composizione merceologica dei rifiuti conferiti (2004) è rappresentata in figura. 6% 3% 13% 3% 29% 3% 16% 27% ORGANICO CARTA/CARTONE PLASTICA TESSILE LEGNO METALLI VETRO SOTTOVAGLIO

4 Pag. 4/9 Raccolta rifiuti e loro conferimento in discarica (TRASPORTO) La gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è, nella città di Genova, affidata ad AMIU. AMIU dispone, per il suo sistema di raccolta e trasporto rifiuti, di alcuni impianti di pressatura (raddoppio di Lungobisagno Dalmazia, area portuale) nei quali avviene il travaso e la compattazione dei rifiuti in grandi mezzi autoarticolati che trasportano i ifiuti così pressati alla discarica di Scarpino. I mezzi, per raggiungere la discarica, devono percorrere un tratto di strada tortuosa, stretta ed in salita con pendenze accentuate fino a quota 700 s.l.m.. AMIU dal 1 agosto 2001 gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nel Comune di Rapallo e, dal 1 marzo 2002, anche nel Comune di Recco (vedi pag. 2). AMIU raccoglie e trasporta a Scarpino la gran parte dei rifiuti prodotti nella Provincia di Genova, mentre la parte restante viene conferita in discarica direttamente dai Comuni o da privati. Abbancamento rifiuti e coltivazione discarica (DISCARICA) La gestione della discarica è intesa come l insieme di quelle operazioni, effettuate nelle stazioni di trasferimento ed in discarica, necessarie allo svolgimento del servizio di smaltimento rifiuti, e l insieme di consumi ed emissioni generate dalle medesime operazioni. Nella gestione sono incluse anche le operazioni di costruzione (scavo del sito e sua preparazione) e chiusura della discarica (copertura parziale, bonifica del sito e riqualificazione ambientale). Superata la fase di controllo dell idoneità dei mezzi che conferiscono i rifiuti a Scarpino, questi procedono al deposito dei rifiuti sul fronte di scarico che, mediante macchine operatrici, vengono compattati e ricoperti. Man mano che il fronte di scarico avanza, i rifiuti vengono ricoperti con uno strato di materiale inerte (recuperato), spesso 20 cm, per limitare l esposizione all atmosfera della superficie dei rifiuti e creare un sottofondo idoneo per il transito degli automezzi. Gestione Percolato (PERCOLATO) Il percolato prodotto dalla discarica viene drenato sul fondo della discarica e sulle banche delle profilature laterali tramite una completa rete di tubazioni microfessurate, in polietilene ad alta densità, che consente di mantenere il battente del percolato al di sotto dei limiti richiesti per consentire la stabilità dell abbancamento dei rifiuti. Queste tubazioni sono collettate al piede della discarica dove il percolato viene raccolto in due vasche della capacità di circa m 3. Nell area di monte delle vasche di raccolta è allocato l impianto di aerazione a microbolle del percolato stesso al fine di realizzarne il degasaggio prima che lo stesso sia immesso in rete fognaria. Nel corso del 2005 sono state completate le opere relative al tratto di collettore che da località Panigaro, in Val Chiaravagna, permetterà il trasferimento del percolato al depuratore di Valpolcevera (Cornigliano). AMIU è in attesa di avviare lo scarico del percolato all impianto di depurazione sopraccitato. In fase di coltivazione si provvede alla separazione delle acque meteoriche che cadono all interno della discarica in acque bianche interne e acque di percolato e all avvio ai rispettivi sistemi di stoccaggio/trattamento. Durante tutta la fase di coltivazione della discarica vengono adottate le migliori tecniche atte a: 1) minimizzare le infiltrazioni di acque meteoriche nel corpo rifiuti 2) minimizzare il battente idraulico sul fondo della discarica 3) prevenire intasamenti ed occlusioni per tutto il periodo di funzionamento. Gestione Biogas (BIOGAS) Nella discarica di Scarpino, fino a tutto il 2005, il biogas estratto è stato inviato per la sua combustione a due torce. I pozzi d estrazione presenti a fine 2005 sono in numero di 74. Attualmente la portata di biogas estratto è di Nm 3 /h, cui corrisponde un efficienza di captazione del biogas (stimata a partire dalla biogassificabilità teorica del rifiuto), del 34%. Per il progetto delle opere di produzione energetica, si è ipotizzata un efficienza di captazione biogas in incremento fino al 70% per la discarica attualmente in coltivazione, per gli anni successivi al Quale promotore per il completamento della rete d estrazione e dell impianto di recupero energetico, è stato individuato tramite gara pubblica un soggetto gestore di tale attività per la durata di anni 16 a partire dal Tale società ha ottenuto sull impianto che essa stessa gestisce, la registrazione EMAS, la certificazione ambientale ISO 14001:2004 e le certificazioni Qualità ISO 9001:2000 e Sicurezza OHSAS 18001:1999, a beneficio dell attenzione ambientale di AMIU e dei partner che operano nell area di Scarpino.

5 Pag. 5/9 dichiarazione della prestazione ambientale Metodologia Utilizzata La metodologia impiegata per la quantificazione della prestazione ambientale del servizio è la Valutazione del Ciclo di Vita (LCA), regolata dalle norme ISO serie L obiettivo dello studio LCA è quello di valutare il carico ambientale prodotto dal conferimento di rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali assimilabili agli urbani in una discarica controllata e dalla gestione dell impianto. I dati specifici raccolti sull impianto si riferiscono all anno I dati relativi alla produzione di biogas sono stati calcolati impiegando modelli matematici di tipo predittivo (Andreottola, 1998) che, partendo dalla quantità di rifiuti conferiti dal 1968 e dalle loro caratteristiche merceologiche, permettono di ricostruire la curva di produzione di biogas nel tempo. Quelli relativi al percolato sono stati stimati a partire dalle portate medie orarie di percolato e dalle caratteristiche costruttive delle varie zone di discarica. Questi due dati vengono valutati fino a 30 anni dalla chiusura della discarica. L unità funzionale è rappresentata dallo smaltimento di kg (1 t) in discarica. Confini del Sistema I confini del sistema comprendono le seguenti fasi del ciclo di vita: Fase di produzione: coincidente con la preparazione del servizio, e quindi con l approvvigionamento dei beni necessari per approntarlo, e con la fornitura del servizio. 1. Raccolta rifiuti. 2. Conferimento rifiuti in discarica. 3. Costruzione discarica (inclusi scavo e preparazione del sito). 4. Gestione discarica (incluse le operazioni di compattazione e copertura giornaliera). 5. Post-chiusura (incluso il recupero del sito). Fase di fine vita: coincidente con la gestione dei rifiuti generati durante la sola fornitura del servizio. 1. Produzione e gestione del percolato. 2. Produzione e gestione biogas (inclusi raccolta e combustione biogas in torcia). Fase Trasporto Fase Discarica Input (materia ed energia) Emissioni in aria Rifiuti Raccolta Rifiuti Trasporto Rifiuti Stazioni Trasferimento Costruzione Discarica Gestione Discarica Input Gestione Percolato Gestione Biogas Input Scarichi idrici Rifiuti Emissioni in aria biogas Emissioni in aria torcia Input Post-chiusura Rifiuti Fase di Produzione Fase di Fine Vita

6 Pag. 6/9 Consumo di Risorse Nelle tabelle seguenti sono rappresentati i consumi di risorse non rinnovabili e rinnovabili, il consumo elettrico netto ed il consumo idrico necessari alla realizzazione del servizio per kg di rifiuti. Il consumo di risorse espresso è comprensivo dell energia feedstock, compresa quella dei rifiuti (8.854,08MJ/t) ricavata dal potere calorifico degli stessi. Consumo di Risorse Risorse Non Rinnovabili senza contenuto energetico Fase di Produzione Fase di Fine Vita TRASPORTO DISCARICA PERCOLATO BIOGAS TOTALE kg/t kg/t kg/t kg/t kg/t Totale 1, ,3131 0, ,1237 di cui: Argilla - 44, ,4605 Ferro 1,4139 0,2679 0,0002-1,6820 Ghiaia 0, , ,2560 Terriccio - 338, ,0975 Risorse Non Rinnovabili con MJ/t MJ/t MJ/t MJ/t MJ/t contenuto energetico Totale 863, , ,3358 1, ,8754 di cui: Carbone 31, ,9783 4,7237 0, ,6701 Petrolio 791, , ,3719 1, ,5908 Gas 31, ,1792 9,5023 0, ,1515 Nucleare 7, ,0579 4,5459 0, ,2914 Risorse Rinnovabili senza contenuto energetico kg/t kg/t kg/t kg/t kg/t Risorse Rinnovabili con MJ/t MJ/t MJ/t MJ/t MJ/t contenuto energetico Totale 1, ,0908 4,3128 0, ,9061 di cui: Idroelettrica 1, ,9697 3,9906 0, ,3570 Biomasse 0, ,4003 0,1068 0, ,5510 Consumo idrico totale kg/t kg/t kg/t kg/t kg/t Acqua 69, ,8595 1,1620 0, ,7319 Il consumo elettrico rappresenta la quantità di elettricità consumata all interno del sistema studiato nell anno di riferimento. Consumo Elettrico MJ/t MJ/t MJ/t MJ/t MJ/t Elettricità 0, , ,0901 0, ,9331

7 Emissioni Inquinanti Pag. 7/9 Nella tabella seguente sono rappresentate le emissioni, espresse come potenziali impatti ambientali, che si verificano durante la realizzazione del servizio per kg di rifiuti. Nel calcolo dei kg di CO 2 equivalenti, è stato differenziato l apporto del C di fonte biologica (derivante esclusivamente dalla quota di biogas perso in atmosfera) da quello di fonte fossile. La quota derivante dai gas combusti prodotti dalla torcia (BIOGAS) è contabilizzata nel GWP fossile. Categoria Fase di Produzione Fase di Fine Vita d Impatto TRASPORTO DISCARICA PERCOLATO BIOGAS TOTALE u.m. Cambiamenti Climatici - GWP100 - fonte biologica - fonte fossile - 63,80-29,23-2,38 961,63 202,32 961,63 297,74 kg CO 2 kg CO 2 Distruzione della Fascia di Ozono 0, , , kg CFC11 Stratosferico - ODP Acidificazione - AP 23,31 15,09 1,60 4,36 44,36 mol H + Formazione di Ossidanti 0, , , , ,52203 kg C 2 H 4 Fotochimici - POCP Eutrofizzazione - EP 3, , , , ,67418 kg O 2 Land Use ,16691 m 2. anno Nel grafico sottostante è riportato un confronto delle varie fasi relative al servizio per kg di rifiuti. 100% Si può notare come la fase 90% TRASPORTO contribuisca alle 80% categorie d impatto ODP e AP nella 70% 60% 50% 40% 30% 20% misura del 50%, e al POCP, per il 30%. La fase DISCARICA contribuisce per il 50% all ODP, per il 30% all AP e per il 15% al POCP. La fase BIOGAS è responsabile di circa il 95% del GWP, ma principalmente del suo contributo biologico, e del 10% 55% del POCP. 0% La fase PERCOLATO rappresenta GWP ODP AP EP POCP invece l impatto predominante della Trasporto Discarica Percolato Biogas categoria d impatto EP. Nella tabella seguente sono rappresentati i rifiuti, classificati in pericolosi e altri rifiuti, prodotti durante la realizzazione del servizio per kg di rifiuti. Altre Informazioni Fase di Produzione Fase di Fine Vita TRASPORTO DISCARICA PERCOLATO BIOGAS TOTALE u.m. Rifiuti Pericolosi (2) - 0, ,0108 kg/t Altri Rifiuti 2, ,9761 0,0453 0, ,0594 kg/t (2) I rifiuti pericolosi conteggiati sono solo quelli prodotti dallo stabilimento. Le attività svolte in discarica non prevedono l utilizzo di sostanze tossiche. Ipotizzando che il recupero avvenga in un motore a combustione interna per la produzione di energia elettrica (rendimento del 40%) e che rimanga costante nel tempo la percentuale di biogas captata nel 2005, l energia potenzialmente persa per aver bruciato in torcia il biogas captato è pari circa a 126MJ/t fino a 30 anni dalla chiusura della discarica.

8 Pag. 8/9 informazioni Informazioni aggiuntive I destinatari della EPD sono i privati, i comuni che conferiscono i rifiuti alla discarica ed i gestori degli impianti esterni su cui la discarica può avere influenza. Il servizio interessa circa il 60% dei rifiuti prodotti nella Provincia di Genova e, in casi eccezionali, è stato in grado di gestire anche parte dei rifiuti di altre Province. Impatti Visivi L impianto di discarica ha un impatto visivo, rispetto alle aree urbanizzate, mitigato dalla sua localizzazione in vallecole protette naturalmente dalle zone collinari circostanti. Per limitare ulteriormente questo aspetto, viene posta comunque particolare cura nelle opere di copertura giornaliera dei rifiuti depositati ed alla rinaturalizzazione delle aree di coltivazione esaurite. In particolare è stata realizzate sul fronte orografico sinistro della discarica una risistemazione dell area che ha migliorato l impatto visivo della zona prossima al piede della discarica. Odori Le fonti di impatto olfattivo generate dalle attività della discarica sono dovute allo stoccaggio dei RSU. Tenendo conto delle normali operazioni effettuate sul piano discarica, giornalmente i rifiuti sono ricoperti da opportuni materiali (terra, ecc.) che abbattono gran parte dei possibili odori emanati dalla stessa discarica. Inoltre, la captazione del biogas, consente un ulteriore abbattimento degli stessi. Oltre tali azioni, altri interventi attuati per ridurre gli odori generati dalla discarica di Scarpino sono rappresentati dall innaffiamento delle strade interne all'area della discarica per l'eliminazione di residui rilasciati dal transito dei mezzi e dal lavaggio della strada di accesso alla discarica e delle strade ad essa collegate. AMIU attua inoltre un monitoraggio costante della qualità dell aria (comprese polveri e metalli pesanti). Contaminazione del Suolo La discarica è nata nel 1968 su un area di oltre m 2 posta sulle alture di Genova. Tale area è racchiusa dallo spartiacque di una valle sul cui fondo scorre il rio Cassinelle, alimentato da molte sorgenti, con una portata oraria complessiva d acqua compresa tra 20 e 50 m 3. Vista la presenza nel sito di falde, sono state eseguite opere di captazione delle stesse e di regimazione delle acque meteoriche al fine sia di limitare la produzione di percolato sia di alimentare vasche di accumulo per fronteggiare eventuali emergenze antincendio. I controlli relativi al sottosuolo vengono eseguiti monitorando le sorgenti situate nell intorno della discarica di Scarpino. A questo proposito AMIU ha commissionato vari studi idrogeologici delle sorgenti potenzialmente a rischio di inquinamento, sottoponendo a controllo periodico le sorgenti per le quali sia riconosciuto un ipotetico rischio di inquinamento. Interventi di miglioramento Per migliorare dal punto di vista ambientale la gestione della discarica di Scarpino, sono stati avviati o si prevedono i seguenti interventi: Logistica dei rifiuti Attivazione di una nuova pressa in località Rialzo (Ge Campi) oltre alle presse esistenti (Lungoargine Polcevera, Area portuale, Volpara) al fine di ridurre il flusso dei mezzi verso la discarica. Viabilità alternativa In prospettiva della realizzazione dell infrastruttura interessante l insediamento di Borzoli, la Regione Liguria ha ottenuto il finanziamento necessario con delibera CIPE n. 34/2005, e ha approvato lo schema di Protocollo d intesa tra Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova e AMIU spa, dando mandato al Sindaco di procedere alla sua sottoscrizione non appena il CIPE abbia deliberato l assegnazione definitiva dei fondi. La conclusione di tale operazione e l invio del progetto agli Enti competenti è prevista entro la fine del Depurazione percolato Sono state completate le opere di convogliamento ed allaccio del percolato al depuratore di Valpolcevera. Si resta in attesa dell avvio della depurazione del percolato ad opera del deputatore stesso. Impianto recupero energetico del biogas Si prevede il completamento a regime della rete di captazione e recupero energetico del biogas con l aumento dei motori endotermici da 4 a 6. Altri elementi - Completamento della rete fognaria della discarica con l eliminazione delle fosse Imhoff e l invio dei reflui civili alla rete fognaria urbana tramite la condotta del percolato. - Utilizzo di una macchina compattatrice dei rifiuti, per migliorare il grado di compattazione in discarica. - Utilizzo di una macchina trituratrice dei rifiuti per la riduzione volumetrica dei rifiuti abbancati ed una resa migliore dell impianto del biogas. - Possibilità di applicazione della metodologia LCA come strumento di valutazione delle scelte strategiche relativamente all ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, sulla base degli indirizzi programmatici dettati dal Piano Provinciale dei rifiuti.

9 Ente di Certificazione La presente EPD e la valutazione del ciclo di vita relativa sono stati approvati dall Ente di Certificazione RINA S.p.A. (Gruppo Registro Italiano Navale) per la convalida in accordo con la norma di riferimento MSR 1999:2 pubblicata da Swedish Environmental Management Council (MSR 1999:2 Requirements for Environmental Product Declarations, EPD, The Swedish Environmental Management Council). Numero di registrazione: S-P Periodo di validità: Febbraio 2008 RINA S.p.A. Via Corsica 12, I Genova (Italy) Tel: Fax: SWEDAC Accreditatamento n.: 1812 SINCERT Accreditatamento n.: 001H Informazioni La presente EPD ed ulteriori informazioni a riguardo sono disponibili sul sito del Swedish Environmental Management Council: I Requisiti Specifici di Prodotto (PSR) di riferimento sono: PSR 2003:3. Riferimenti MSR 1999:2 Requirements for Environmental Product Declarations, EPD, The Swedish Environmental Management Council. Banca Dati I-LCA Versione 2.0 Edizione ANPA, Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente. Boustead Model 4.4 Analisi del Ciclo di Vita Raccolta, conferimento e smaltimento RSU e rifiuti speciali assimilabili agli urbani in discarica Rev.6 DICheP (Università di Genova) Andreottola G., Cossu R. (Nov./Dic. 1998) Modello matematico di produzione del biogas in uno scarico controllato - Rifiuti solidi, n 6. Direzioni Tecniche Lungobisagno Dalmazia, GENOVA Tel.: (+39) Fax: (+39)

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