DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

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1 S.C. Gestione Patrimonio Tecnologico e Immobiliare Direttore : Arch. Claudio Pesce Tel / Fax Azienda Committente: Azienda Ospedaliera Nazionale SS. ANTONIO e BIAGIO e CESARE ARRIGO Impresa Appaltatrice: DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI MISURE DI COORDINAMENTO E COOPERAZIONE PER L INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI ED ELIMINARE E RIDURRE I RISCHI DI INTERFERENZE (Art. 26 comma 3. del D.Lgs. n 9 aprile 2008 n. 81) NELL AMBITO DELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA IN REGIME D APPALTO DI: GESTIONE MANUTENTIVA DELLE VASCHE TERAPEUTICHE DEL CENTRO RIABILITATIVO TERESIO BORSALINO. DELL AZIENDA OSPEDALIERA SS ANTONIO E BIAGIO E CESARE ARRIGO Determinazione n. 52 del 19/07/2013 PREPARATO DA VERIFICATO DA APPROVATO DA GEOM VITTORIO CANTARELL O ING. ROBERTO OLIVERI ARCH. CLAUDIO PESCE N.B.: Questo documento è di esclusiva proprietà dell Azienda Ospedaliera SS ANTONIO e BIAGIO e CESARE.ARRIGO, e non può essere riprodotto in alcun modo e/o divulgato a terzi senza autorizzazione scritta da parte del Committente o da suo delegato. 1

2 INDICE; PREMESSA.3 AZIENDA COMMITTENTE 5 IMPRESE Sede Legale Uffici Figure e Responsabili Personale dell Impresa NORMATIVE DI RIFERIMENTO.9 5. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA OGGETTO D OPERA Coordinamento delle fasi lavorative Descrizioni Lavorazioni RISCHI SPECIFICI DELL AMBIENTE DI LAVORI RISCHI INTRODOTTI IN AZIENDA da parte dell appaltatore Individuazione dei rischi specifici di interferenza Ulteriori disposizioni a tutela della sicurezza VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE STIMA DEI COSTI DI SICUREZZA DA INTERFERENZE CONCLUSIONI..26 2

3 1. PREMESSA Il presente documento di valutazione contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza che dovranno essere adottate dall impresa o dal lavoratore autonomo, per ogni lavoro, al fine di eliminare le interferenze in ottemperanza all art. Art. 26 comma 3 del D. Lgs. n. 81 del 09/04/2008. Secondo tale articolo Il Datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare le interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o d opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. I datori di lavoro devono promuove la cooperazione ed il coordinamento, in particolare: cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. Prima dell affidamento dei lavori si provvederà: a verificare l idoneità tecnico-professionale dell impresa appaltatrice o del lavoratore autonomo, attraverso la verifica della conformità e compatibilità dell iscrizione CCIA con l esecuzione dei lavori/servizi/forniture, commissionati; fornire al contratto col presente documento una mappatura generalizzata dei rischi e dei protocolli di sicurezza dell Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, (si rimanda per maggiori informazioni dettagliate a consultare il D.V.R. presso il Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale). a redigere, prima dell inizio dei lavori/servizi il verbale di riunione di coordinamento da sottoscriversi ai sensi dell art. 26 comma 3 lett. Art. 26 comma 3 del D. Lgs. n. 81 del 09/04/2008. La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DVR unico definitivo. Sospensione dei lavori 3

4 In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Responsabile dei Lavori ovvero il Committente, potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza ed igiene del lavoro. Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all Appaltatore. Stima dei costi della sicurezza L art. 26 comma 5 del D. Lgs. n. 81 del 09/04/2008, e l art. 86 del codice dei contratti pubblici, prevedono che vengano individuati specificatamente i costi riferibili alla sicurezza, che dovranno risultare congrui rispetto all entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi e delle forniture, anche al fine delle obbligatorie verifiche amministrative sulle offerte anomale. Tali costi finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata delle lavorazioni previste nell appalto saranno riferiti rispettivamente ai costi previsti per: garantire la sicurezza del personale dell appaltatore mediante la formazione, la sorveglianza sanitaria, gli apprestamenti (D.P.I.) in riferimento ai lavori appaltati: garantire la sicurezza rispetto ai rischi interferenziali che durante lo svolgimento dei lavori potrebbero originarsi all interno dei locali; le procedure contenute nel Piano di Sicurezza Integrativo e previste per specifici motivi di sicurezza. Nella maggior parte dei casi è difficile prevedere l organizzazione e lo svolgimento delle singole lavorazioni e la valutazione dei rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori e, conseguentemente risulta difficoltosa la redazione di preventivi piani di sicurezza. Tale difficoltà risulta ancora maggiormente aggravata dal dover definire dei costi della sicurezza significatamente connessi alle singole organizzazioni sindacali. Pertanto sulla base dei dati storici disponibili si sono definiti gli oneri per l attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso in termini percentuali secondo le seguenti incidenze: - * per oneri della sicurezza connessi alle forniture 1%; - * per oneri della sicurezza connessi alla fornitura di servizi 2%. * Salvo casi in cui l attività comporta una quantificazione dei costi di sicurezza meno prevedibile e quindi una maggiorazione di tali costi. 4

5 2. AZIENDA COMMITTENTE Nome Rappresentante legale Azienda Ospedaliera Nazionale SS. ANTONIO e BIAGIO e CESARE ARRIGO Dott. NICOLA GIORGIONE Responsabile Procedimento del Arch. PESCE CLAUDIO S.C. TECNICO Settore Produttivo OSPEDALE Indirizzo Via Venezia n. 16 CAP Città Telefono Fax malutto@ospedale.al.it Sito Web 5

6 Presidi in cui si svolgono i lavori INDIRIZZO SITO Centro riabilitativo Borsalino Piazzale Ferruccio Ravazzoni, 3 OPERATIVO TELEFONO RSPP RESP. DIR. SANITARIA ORARIO DI LAVORO AZIENDALE ADDETTI ANTINCENDIO ADDETTI PRONTO SOCCORSO Ing. Albero Peracchio Dott. Massimo Desperati Continuativo nell arco delle 24 ore Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P 6

7 3. IMPRESE Nome: Ruolo: Appaltatrice Ragione Sociale Partita IVA Codice fiscale Posizione CCIAA Posizione INAIL Posizione INPS Posizione Cassa Edile 3.1 Sede Legale Indirizzo Telefono Fax 3.2 Uffici Indirizzo Telefono Fax 7

8 3.3 Figure e Responsabili Le figure/responsabili dell impresa sono: Datore Lavoro Direttore Tecnico RLS RSPP Medico Competente 3.4 Personale dell Impresa I lavoratori dell impresa sono: Nominativo Mansione 8

9 3. NORMATIVE DI RIFERIMENTO Codice Civile artt. 1559, 1655, 1656, 1677; 2222 e seguenti; DLgs 81/08 Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro e s.m.i.; DM 18 settembre 2002 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private ; Codice Civile Art Responsabilità per l esercizio di attività pericolose (Sostanze chimiche) Art tutela delle condizioni di lavoro Art Diligenze del prestatore di lavoro Testo Unico Leggi Sanitarie (1934) Art. 260.chiunque non osservi un ordine legalmente dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva sull uomo è punito con.. Codice Penale: art 437 rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro Art. 451 omissione colposa di cautele o difese contro gli infortuni sul lavoro Statuto dei Lavoratori Legge 300 Art. 9 Tutela della salute e dell integrità fisica dei lavoratori Legge 833/1978 Istituzione Servizio Sanitario Nazionale art. 14 competenze USL ora ASL LEGISLAZIONE SPECIFICA Regolamento Federale della federazione Medico Sportivo Italiana CONI 1951 commi 130 disposizioni su bacino, comma 131 percorsi dei bagnanti, comma 132, svuotamento piscina; Circolare 16 /1951 Ministero degli Interni: norme costruttive e di gestione delle piscine; Circolare 128 /1971 Ministero della Sanità norme di sicurezza relative al controllo del carico massimo di affluenza del pubblico; Ministero della Sanità - Atto d intesa tra stato e regioni relativo agli aspetti igienico - sanitari per la costruzione, manutenzione e la vigilanza delle Pisicine G.U /02/1992 Art. 6 personale delle piscine, responsabili, Assistenti bagnanti, Addetto agli impianti, personale di primo Soccorso ; Ministero degli Interni D.M. 61 / 1996 norme di sicurezza per gli impianti. -Legislazione di riferimento:d. G. R del 28/04/2003 Regione Piemonte pubblicata B. U. 22 del 29/05/2003 in recepimento del: Accordo tra Ministero della Salute, Le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano Sugli aspetti igienico sanitari per la costruzione, manutenzione, e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio (Pubblicato il 03 marzo 2003 G. U. N 51) 9

10 Legislazione di riferimento Disciplina Interregionale delle Piscine in attuazione dell accordo Stato - Regioni del 16/01/2003 (G.U. 03/03/2003) Normativa Acque Legge 319/1976 (Merli) tutela delle acque parametri di cloro nelle acque. Legge 13 /1990 Disciplina degli scarichi delle fognature DLgs 152/1999 Tutela delle Acque e trattamento dei reflui (Ronchi acque) DLGs 258/2000 Disciplina scarichi; sostanze pericolose 10

11 5. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ OGGETTO D OPERA Lavori: l'appalto ha per oggetto la Fornitura del Servizio Biennale di Gestione Manutentiva degli impianti Durata dei lavori: da novembre 2013 ad ottobre Coordinamento delle Fasi Lavorative: Si stabilisce: - che non potrà essere iniziata alcuna operazione all interno delle strutture operative, da parte dell impresa appaltatrice, se non a seguito di avvenuta firma da parte del responsabile di presidio stesso o dal responsabile del coordinamento dei lavori affidati in appalto dell apposito verbale di cooperazione e coordinamento. - che eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le imprese, di interrompere immediatamente i lavori. - che il responsabile di presidio e l incaricato della ditta appaltatrice per il coordinamento dei lavori affidati in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero nel proseguio delle attività che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. La ditta appaltatrice è tenuta a segnalare alla stazione appaltante e per essa al responsabile del contratto ed al referente di presidio, l eventuale esigenza di utilizzo di nuove imprese o lavoratori autonomi. Le lavorazioni di queste ultime potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnicoamministrativa, da eseguirsi da parte del responsabile del contratto e la firma del verbale di coordinamento da parte del responsabile di presidio. Nell ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art. 26 comma 8 del D.Lgs. n. 81 del 08/04/2008 (Testo Unico Sicurezza). 5.2 Descrizioni Lavorazioni I lavori affidati in appalto, consistono nelle seguenti attività: Per tutta la durata dell'appalto, l'appaltatore avrà l'obbligo, senza difetti o ritardi, della diligente manutenzione ordinaria e della conservazione degli impianti al fine del migliore funzionamento degli stessi. 11

12 Il servizio di manutenzione ordinaria sarà effettuato secondo il criterio della manutenzione preventiva programmata, che attraverso l'analisi delle apparecchiature installate, concentra l'attenzione sui vari componenti prevedendo gli interventi necessari atti ad evitare il guasto, mantenendo contemporaneamente gli impianti nel grado di efficienza e nello stato di esercizio idoneo per le funzioni alle quali sono destinati, operando secondo quanto altrove stabilito dal presente Capitolato. Il servizio manutentivo sarà coordinato da un Responsabile Tecnico che provvederà a dare tutte le direttive tecniche ed organizzative agli addetti del servizio. resta a carico dello Appaltatore l'onere di: 1) approvvigionare il materiale a magazzino per il pronto intervento manutentivo esteso per la durata dell'appalto, provvedere alla fornitura dei prodotti chimici occorrenti, allo sgombero dei materiali di risulta e alla rimozione di sostanze depositate, fuoriuscite o prodotte dai componenti dell' impianto durante il loro funzionamento. Lo smaltimento sarà effettuato nei modi conformi alle leggi vigenti; 2) sostituire in caso di non corretto funzionamento del componente tramite lo smontaggio e il rimontaggio dello stesso e degli eventuali apparati ad esso collegato; 3) pulizia delle tubazione occluse, sostituzione periodica dei filtri; 4) tutte le prestazioni di mano d' opera saranno richieste nell' ambito degli orari di lavoro stabiliti, dei programmi concordati, delle necessità sopraggiunte, al fine di assicurare la piena e continua efficienza, in sicurezza, degli impianti. 5) n caso di guasto, la mancanza del ricambio per il pronto intervento, implica 1'applicazione delle penalità di cui all art. 12 del Capitolato. Le acque utilizzate negli impianti vengono classificate come segue: - acqua di approvvigionamento: è quella utilizzata per l alimentazinoe delle vasche (riempimento e reintegro) e quella destinata agli usi igienico-sanitari; - acqua di immissione in vasca: è quella costituita sia dall acqua di ricircolo che da quella di reintegro opportunamente trattate per assicurare tutti i necessari requisiti; - acqua contenuta in vasca: è quella presente nel bacino natatorio e di utilizzo e pertanto a diretto contatto con gli utenti e gli operatori sanitari preposti. L acqua di approvvigionamento deve possedere tutti i requisiti di potabilità previsti dalle vigenti normative fatta eccezione per la temperatura. In ogni caso dovranno essere effettuati controlli di potabilità dell acqua con cadenza annuale. L acqua di immissione e quella contenuta in vasca devono possedere i requisiti previsti dall allegato - tabella A del Capitolato). I requisiti di qualità dell acqua in vasca devono essere raggiunti in qualsiasi punto. I controlli dell acqua di immissione sarà effettuato periodicamente e ogni qualvolta se ne manifesti la necessità per verifiche interne di gestione o per sopraggiunti inconvenienti. Deve essere previsto un programma di controllo per la rilevazione di eventuali funghi, lieviti e trialometani. Questi ultimi vengono accertati secondo i criteri e i parametri fissati dalla legislazione vigente. 12

13 I metodi di analisi utilizzati sono quelli previsti per le acque destinate al consumo umano, salvo ulteriori metodi di analisi statuiti dal Ministero della Salute. L acqua della vasca N 1 (grande) deve essere completamente rinnovata, previo svuotamento integrale, almeno con cadenza semestrale e comunque ogni qualvolta ciò risulti essere necessario per garantire la conservazione delle condizioni migliori di sicurezza igienico-sanitaria per i pazienti e gli operatori sanitari accedenti all impianto. L acqua della vasca N 2 (piccola) deve essere completamente rinnovata, previo svuotamento integrale, ogni qualvolta ciò risulti essere necessario per garantire la conservazione delle condizioni migliori di sicurezza igienico-sanitaria per i pazienti e gli operatori sanitari accedenti all impianto in base alla frequenza di utilizzo ed alla tipologia dei pazienti. Per il trattamento dell acqua in immissione in vasca dovranno essere utilizzate idonee sostanze disinfettanti, flocculanti, anti-alghe e correttori di PH, nelle quantità utili e necessarie per il raggiungimento delle condizioni migliori di agibilità delle vasche. Inoltre tutti i parametri chimico - fisici andranno controllati quando necessario e programmato sia in concomitanza sia, che, per quanto possibile, non in concomitanza con le analisi microbiologiche dell acqua di vasca e con la frequenza stabilita dalla legislazione vigente. Queste ultime vanno effettuate in numero definito in sede di protocollo di autocontrollo, comunque quando necessario e con frequenza non superiore ai 30 giorni di intervallo. L Appaltatore dovrà quindi provvedere ad effettuare con cadenza che verrà concordata con la Direzione medica di Presidio prelievi e campionamenti sull acqua al fine di verificare la conformità dell acqua ai parametri enunciati nell allegato 1 -tabella A dell accordo Stato- Regioni del 16/01/2003 e successive modificazioni, integrazioni, aggiornamenti ed il mantenimento degli stessi parametri in prosieguo di tempo in punti critici dell impianto. E compreso il trasporto e posizionamento di tutte le apparecchiature a carico dell appaltatore, ed in particolare tutti gli eventuali adeguamenti dei percorsi di accesso al locale tecnico mediante opere provvisionali atte all accesso in sicurezza ed al trasporto delle apparecchiature. Gestione giornaliera: Attività consistente nel monitoraggio quotidiano dell adeguata funzionalità degli impianti e dei corretti criteri di gestione delle vasche e degli impianti di trattamento delle acque di vasca attraverso la verifica puntuale dei valori per acqua di vasca indicati nell allegato 1 - tabella A dell accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003 con le eventuali variazioni qualora venissero valutate e richieste dalla Stazione Appaltante (Direzione Medica di Presidio) e con frequenza definita in sede di protocollo di autocontrollo (HACCP) e comunque con frequenze non inferiori a quanto stabilito dal prospetto 2 della norma UNI In sostanza devono essere garantite quanto meno le seguenti attività: - controllo generale dell efficienza degli impianti di filtrazione e di dosaggio ed eventuali interventi di regolazione o ripristino dei valori standard; - analisi chimiche in vasca: 13

14 temperatura; ph; torbidità; solidi grossolani; solidi sospesi; colore; cloro attivo libero; cloro attivo combinato; acido isocianurico; nitrati; flocculanti; - compilazione rapporto di intervento e trascrizione su Registro Manutenzione Giornaliera. MANUTENZIONE ORDINARIA: Visita settimanale di manutenzione ordinaria consistente in : - controllo dell efficienza degli impianti di filtrazione, comprensivo della verifica carico filtri, della verifica del ciclo di filtrazione, di eventuali lavaggi supplementari dei letti filtranti; - controllo dell efficienza degli impianti di movimentazione; - controllo di efficienza di eventuali impianti di illuminazione subacquea se presenti; - controllo dell efficienza della centralina e delle sottostazioni di dosaggio; - controllo dell efficienza e dell eventuale carico dei prodotti chimici negli appositi contenitori per il dosaggio; - controllo dell efficienza dei reintegri giornalieri, dei sensori di livello, del carico automatico degli invasi; - controllo dell efficienza del circuito scambiatore di calore; - pulizia e controlavaggio dei letti filtranti di ciascuna unità; - pulizia ordinaria di ogni invaso con prodotti, aspiratori e mezzi adeguati; - fornitura dei prodotti chimici necessari, muniti di autorizzazione del ministero della Salute; - fornitura e posa di materiali per eventuali sostituzioni di tenute su impianti e su terminali in vasca, quali guarnizioni, sandwic, or, teflon e similari. Mensilmente : si dovrà provvedere alle analisi chimico/fisiche dell acqua alimento vasca (vasca 1), all analisi microbiologica dell acqua vasca, allo svuotamento integrale dell acqua vasca e riempimento con ripristino valori standard. Annualmente: si dovrà provvedere all analisi potabilità acqua alimento e all analisi trialometani acqua alimento. Per le attività di Gestione Giornaliera (GG) e di Manutenzione Ordinaria (MO) dovrà essere creato e redatto apposito registro (separati) con numerazione in ciascuna pagina e firmato a fine fascicolo dal Responsabile Tecnico della ditta. 14

15 Ciascun registro dovrà essere a disposizione della DMP, della SOC Tecnico-Patrimoniale e delle Autorità Competenti esterne dalle ore 7,00 alle ore 20,00 dal lunedì al sabato inclusi. Ogni registro dovrà essere debitamente compilato e firmato dall esecutore dell attività. La presenza e la registrazione dell avvenuta attività sono obbligatori. Il sistema di autocontrollo deve essere preventivamente (prima dell adozione ) essere approvato dalla Direzione Medica di Presidio. Parimenti ogni elemento innovativo va autorizzato preventivamente dalla Direzione Medica di Presidio. I registri e la documentazione di autocontrollo (HACCP) dovranno essere conservati presso idoneo contenitore ed idoneo sito presso il Presidio Borsalino. 15

16 6. RISCHI SPECIFICI DELL AMBIENTE DI LAVORO Di seguito sono riportati i rischi ed i protocolli di sicurezza presenti nell ambiente di lavoro dell azienda committente: Quanto sotto riportato è un estratto dell articolato e complesso D.V.R. Aziendale e rappresenta una descrizione dei principali fattori di rischio presenti nelle strutture sanitarie. Ulteriori e più specifiche informazioni devono essere raccolte rivolgendosi al Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale, al Servizio Tecnico, al Servizio di Ingegneria Clinica, alle Direzione Medica, ai diversi referenti/preposti per la sicurezza delle Strutture Operative interessate ai lavori. Rischi strutturali ELENCO RISCHI Rischi connessi con l impiego di macchine e attrezzature di lavoro Rischi connessi con l attività di preparazione del medicamento e di medicazione e dei prelievi: Radiazioni ionizzanti: Radiazioni non ionizzanti Rischi da trasporto e movimentazione manuale dei carichi. Microclima Locali condizionati PROTOCOLLO DI SICUREZZA Compatibilità dell ambiente con la destinazione d uso (h. soffitti, nr. porte/uscite, rapporto superfici/finestre, ingombri ed ostacoli, depositi, materiali infiammabili, tossici e nocivi, pareti attrezzate ) Controllo, manutenzione, gestione problematiche di sicurezza elettrica su apparecchi e sistemi biomedicali; conformità delle apparecchiature alle norme previste D.Lgs.81/08 TIT. III All. V, Direttiva 93/42 CEE per i dispositivi medici, norme ISO , D.Lgs. 230/95 e s.m.i.; informazione e formazione sulle procedure operative. Osservazione delle specifiche procedure. Utilizzo di guanti per la preservazione da contaminazione su ferite e cute non integra preesistente D.Lgs. n.230/95 e s.m.i.. Utilizzo articoli di protezione anti x D.Lgs.81/08. Apparecchiatura a norma, normativa di protezione e precauzioni da osservare secondo le disposizioni riportate nel manuale tecnico ed operativo dell apparecchiatura. Segnaletica e procedure. D.Lgs.81/08. Utilizzo idonee attrezzature ed osservazione delle procedure. Controllo parametri e manutenzione periodica filtri Impianto. 16

17 ELENCO RISCHI PROTOCOLLO DI SICUREZZA Agenti chimici: Agenti biologici: Videoterminali D.Lgs.81/08.Schede di sicurezza dei prodotti ed utilizzo di idonei DPI (guanti, mascherine, visiere ); osservazione di specifiche procedure nella fase di preparazione e somministrazione citostatici, chemioterapici. Manutenzione impianti gas medicali, controllo inquinamento mediante ventilazione dell ambiente con ricambi aria h., Circolare M.S. del 14/03/89 n. 5. Rispetto delle procedure nell utilizzo di prodotti chimici nocivi/pericolosi. Utilizzo cappe. D.Lgs.81/08. Specifica informazione e formazione del personale, procedure operative, D.P.I. in relazione alla diversa tipologia di agente biologico cui l operatore potrebbe essere esposto: Guanti, mascherine, visiere..). D.Lgs.81/08, Tit.VII Allegato XXXIV Elettrico: Normativa d impiego e di utilizzo (Norme CEI Decreto n /01/08, D.Lgs.81/08, Direttiva 93/42 CEE per i dispositivi medici., ). Controllo, manutenzione, gestione problematiche di sicurezza elettrica su apparecchi e sistemi biomedicali. Impianto elettrico a norma, a sicurezza intrinseca; conformità delle apparecchiature alle norme previste. Impiego di Autoclave per la sterilizzazione Controllo e verifica dei componenti di sicurezza, valvole dell apparecchiatura in pressione (Norme UNIEN ). Utilizzo razionale delle attrezzature di reparto (cestelli, carrelli ecc.) evitando sovraccarichi ed errata disposizione dei materiali. Fisico meccanico D.Lgs.81/08. Osservazione delle procedure operative Utilizzo guanti in lattice monouso (sterili e non) per la preservazione da contaminazione su ferite e cute non integra preesistente; Utilizzo di guanti di protezione. Rischi da taglio e puntura D.Lgs.81/08. Osservazione delle procedure operative, utilizzo di guanti in latice monouso per la preservazione da contaminazione su ferite e cute non integra preesistente. 17

18 ELENCO RISCHI PROTOCOLLO DI SICUREZZA Campi magnetici statici Rischio ustioni Liquidi infiammabili Aree ad accesso controllato. Attivazione in sicurezza nella fase di accensione. Deposito in armadi ignifughi. Radiazioni ultraviolette D.Lgs.81/08. Occhiali protettivi U.V.. Deposito Reagenti Struttura con ventilazione forzata, con rialzi di appoggio per contenitori di adeguata resistenza e pavimenti idonei al contenimento e al recupero. 18

19 7. RISCHI INTRODOTTI IN AZIENDA DALL APPALTATORE Le imprese che intervengono negli edifici aziendali devono preventivamente prendere visione della planimetria dei locali con l indicazione delle vie di fuga, la localizzazione dei presidi di emergenza e la posizione degli interruttori atti a disattivare le alimentazioni idriche, elettriche e del gas, comunicando al Datore di Lavoro interessato ed al Responsabile de Servizio Tecnico eventuali modifiche temporanee necessarie per lo svolgimento degli interventi. L impresa che attua i lavori o fornisce il servizio dovrà, inoltre essere informata sui responsabili per la gestione dell emergenza, nominati ai sensi degli artt. 18 e 46 del D.Lgs. n. 81 del 09/04/2008, nell ambito delle sedi aziendali dove si interviene. I responsabili delle sedi, nell ambito delle quali si svolgono lavorazioni continuative con presenza di cantieri temporanei, devono essere informati circa il recapito dei responsabili dell impresa appaltatrice per il verificarsi di problematiche o situazioni di emergenza connesse con la presenza del cantiere stesso. Ogni lavorazione o svolgimento di servizio deve prevedere: Lo smaltimento pianificato presso discariche autorizzate; Le procedure corrette per la rimozione di residui e rifiuti nei tempi tecnici strettamente necessari; La delimitazione e segnalazione delle aree per il deposito temporaneo; Il contenimento degli impatti visivi e della produzione di cattivi odori. Occorre siano definite le procedure di allarme ed informazione dei responsabili in caso di emissioni accidentali in atmosfera, nelle acque, nel terreno. Elenco degli attrezzi potenzialmente utilizzati La ditta appaltatrice potrà introdurre in azienda i seguenti attrezzi / attrezzature per lo svolgimento dei lavori: dosatore automatico per l iniezione regolatore ph comandato da relativo strumento; a servizio della vasca più grande; phmetro digitale completo di sonda di rilevamento per regolazione e controllo ph in vasca; a servizio della vasca più grande; analizzatore cloro digitale completo di sonda di rilevamento per regolazione e controllo Cloro in vasca; a servizio della piscina grande; dosatore automatico culligan per l iniezione reolatore ph comandato da relativo strumento; a servizio della vasca più piccola; phmetro digitale completo di sonda di rilevamento per regolazione e controllo ph in vasca; a servizio della vasca più piccola; dosatore automatico per iniezione regolatore Cloro; a servizio della vasca più piccola; 19

20 analizzatore cloro digitale completo di sonda di rilevamento per la regolazione e controllo del cloro in vasca; a servizio della vasca più piccola. Gli strumenti devono essere forniti perfettamente funzionanti, completi di installazione idraulica ed elettrica. L Appaltatore deve essere dotato di tutte le apparecchiature, gli strumenti, i materiali, i prodotti, il personale specializzato per eseguire a perfetta regola dell arte il servizio affidatogli. L Appaltatore dovrà inoltre essere dotato di due Sistemi ottici avanzati - fotometri portatili per la misurazione di PH e cloro combinati di riserva. 7.1 Individuazione dei Rischi specifici di Interferenza Nel presente appalto di servizi sono stati individuati i seguenti fattori di interferenza e di rischio specifico: 1. rischio di interferenza per l esecuzione dei lavori durante l orario di lavoro del personale dell Azienda Ospedaliera Nazionale SS. ANTONIO e BIAGIO e CESARE ARRIGO e in presenza di utenti; 2. rischio di interferenza con altri appaltatori dell Azienda Ospedaliera Nazionale SS. ANTONIO e BIAGIO e CESARE ARRIGO impegnati nello svolgimento di servizi / lavori presso le sedi oggetto del presente appalto; 3. rischio legato all utilizzo di attrezzature / macchinari propri dell azienda aggiudicataria dell appalto; 4. rischio elettrico connesso all utilizzo degli impianti delle sedi di svolgimento del servizio; 5. rischio connesso al collegamento di apparecchi elettrici alla rete elettrica dell Azienda Ospedaliera Nazionale SS. ANTONIO e BIAGIO e CESARE ARRIGO; 6. rischio di interferenza legato all esecuzione di movimentazione manuale dei carichi; 7. rischio di incendio nelle sedi di svolgimento del servizio, alcuni edifici in cui si interverrà sono soggetti a Certificato Prevenzione Incendi; 8. rischio di interferenza poiché i lavoratori della ditta appaltatrice utilizzeranno i servizi igienici del luogo di lavoro; 9. rischio di intralcio dovuto al deposito in prossimità dell area di lavoro dell utensileria occorrente all intervento di manutenzione; 10. rischio legato ad eventuali perdite di acqua dagli impianti (gruppi pompe), durante le attività di manutenzione; 11. rischio legato alla produzione di rumore; 12. rischio legato alla temporanea interruzione delle forniture elettriche e/o idriche. 20

21 7.2 Ulteriori disposizioni a tutela della sicurezza Negli ambienti di lavoro, a seguito dei rischi individuati, vengono impartite le seguenti ulteriori disposizioni a tutela della sicurezza: 1. è vietato fumare; 2. è vietato portare sul luogo di lavoro e utilizzare attrezzature e sostanze non espressamente autorizzate; 3. le attrezzature in uso devono essere conformi alle norme in vigore (marcatura CE); 4. le sostanze utilizzate devono essere accompagnate dalle relative schede di sicurezza aggiornate e i loro contenitori devono riportare idonea etichettatura indicante le caratteristiche di pericolosità del prodotto. 21

22 8. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA Descrizione 1. Rischio di interferenza per l esecuzione dei lavori durante l orario di lavoro del personale dell azienda SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo e in presenza di utenti. 2. Rischio di interferenza con altri appaltatori dell azienda SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo impegnati nello svolgimento di servizi / lavori presso le sedi oggetto del presente appalto. 3. Rischio legato all utilizzo di attrezzature / macchinari propri dell azienda aggiudicataria dell appalto. 4. Rischio elettrico connesso all utilizzo degli impianti delle sedi di svolgimento del servizio. 5. Rischio connesso al collegamento di apparecchi elettrici alla rete elettrica dell azienda appaltante. Misure di prevenzione e protezione Laddove possibile l azienda appaltatrice svolgerà le attività previste negli orari di assenza di personale ed utenti della stazione appaltante. Qualora non sia possibile, l appaltatore provvederà a predisporre le procedure di segnalazione atte a perimetrale le aree oggetto degli interventi ed a segnalare agli astanti l impraticabilità di tali spazi. L appaltatore provvederà a predisporre le procedure di segnalazione atte a perimetrale le aree oggetto degli interventi di manutenzione ed a segnalare agli astanti l impraticabilità di tali spazi. Ove le lavorazioni eseguite dagli altri appaltatori non siano compatibili con le attività di manutenzione, queste ultime saranno sospese o posticipate. I lavoratori della ditta appaltatrice non potranno utilizzare attrezzature / macchinari della stazione appaltante. Le attrezzature eventualmente in uso saranno di proprietà della ditta appaltatrice e dovranno essere conformi alle norme in vigore e ben mantenute. L uso sarà esclusivo del personale della ditta appaltante. Tutti gli impianti delle sedi oggetto dell appalto sono conformi alle norme tecniche di riferimento, regolarmente controllati, mantenuti e tenuti in sicurezza. L appaltatore provvederà a formare opportunamente il proprio personale all uso degli apparecchi elettrici e provvederà inoltre alla regolare manutenzione delle attrezzature che intende utilizzare per l espletamento delle lavorazioni oggetto dell appalto. L impresa aggiudicataria dell appalto deve utilizzare componenti (cavi, spine, prese, adattatori, etc.) e apparecchi elettrici rispondenti alla regola dell arte (marchio CE o altro tipo di certificazione) ed in buono stato di conservazione. Non devono essere usati cavi giuntati o che presentino lesioni o abrasioni vistose. L impresa dovrà inoltre verificare che la potenza dell apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori collegati al quadro. 22

23 Descrizione 6. Rischio di interferenza legato all esecuzione di movimentazione manuale dei carichi. 7. Rischio di incendio nelle sedi di svolgimento del servizio, alcuni edifici in cui si interverrà sono soggetti a Certificato Prevenzione Incendi. 8. Rischio di interferenza poiché i lavoratori della ditta appaltatrice utilizzeranno i servizi igienici del luogo di lavoro. 9. Rischio di intralcio dovuto al deposito in prossimità dell area di lavoro dell utensileria occorrente all intervento di manutenzione. 10. Rischio legato ad eventuali perdite di acqua dagli impianti (gruppi pompe), durante le attività di manutenzione. Misure di prevenzione e protezione Prima di intraprendere qualsiasi operazione di movimentazione manuale dei carichi all interno dei vari presidi, dovranno essere concordate, con il referente di sede, le sequenze di lavoro, le modalità di comportamento e di accatastamento temporaneo dei materiali movimentati. All interno delle aree a rischio di incendio o esplosione è vietato fumare, usare fiamme libere, usare utensili portatili alimentati elettricamente. L appaltatore provvederà inoltre a far prendere visione alle proprie maestranze delle procedure di gestione dell emergenza incendio affisse in tutte le sedi e provvederà a formare il proprio personale con apposito corso in materia certificando tale formazione alla stazione appaltante. E vietata la manomissione, lo spostamento e la modifica dei mezzi di protezione predisposti dalla ditta appaltante (estintori, segnaletica, ecc.). Laddove possibile saranno utilizzati dei servizi igienici esclusivi per il personale della ditta appaltatrice, qualora ciò non fosse possibile si utilizzeranno i servizi igienici a servizio del personale operante all interno dei presidi oggetto dell appalto. Le attrezzature e gli utensili utilizzati dovranno essere disposti in prossimità dell area di lavoro in modo da non potere costituire inciampo. Il deposito non dovrà avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga; se ne deve, inoltre, disporre l immediata raccolta ed allontanamento al termine delle lavorazioni. Eventuali perdite di acqua dovranno essere subito bloccate interrompendone l alimentazione. Le aree interessate saranno delimitate con apposita segnaletica e ne sarà interdetto l accesso. Il personale dell azienda appaltatrice provvederà ad asciugare le aree interessate e, appena eliminato il rischio di cadute per scivolamento, le potrà rendere nuovamente fruibili al personale delle ditta appaltante. 23

24 Descrizione 11. Rischio legato alla produzione di rumore. 12. Rischio legato alla temporanea interruzione delle forniture elettriche e / o idriche. Misure di prevenzione e protezione I luoghi oggetto delle lavorazioni non presentano livelli di rumore superiori agli 80 db(a). Se la ditta incaricata dell appalto produce livelli di rumore che superano tali valore limite si provvederà ad isolare la zona di lavoro chiudendo la porta e gli infissi, affinché il rumore prodotto non disturbi gli altri locali interessati dalle lavorazioni della ditta appaltatrice. Interruzioni dell energia elettrica o dell alimentazione idrica andranno sempre concordate con i responsabili del presidio presso cui avvengono le lavorazioni e con il responsabile del Servizio Tecnico. Si procederà all isolamento Si procederà all isolamento selettivo delle sole alimentazioni che interessano le attività di manutenzione. Le manovre di erogazione/interruzione saranno eseguite successivamente all accertamento che le stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per il disservizio. L interruzione dell erogazione per lavori in corso dovrà essere sempre segnalata sul quadro comandi in modo da evitare che occasionalmente il personale operante nei presidi oggetto dell appalto ripristini l erogazione durante l esecuzione dei lavori. 24

25 9. STIMA DEI COSTI DI SICUREZZA DA INTERFERENZE quantificazione dei costi di sicurezza pari al 2% 1.280,00 di oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso 25

26 10. CONCLUSIONI Al fine di procedere in sicurezza alle operazioni oggetto dell appalto, la ditta appaltatrice si impegna, con l accettazione del contratto, a fornire al proprio personale le attrezzature idonee allo svolgimento del proprio lavoro e ad effettuare la valutazione dei rischi per la propria impresa, nonché ad esprimere l eventuale valutazione congiunta del rischio con i propri collaboratori e / o subappaltatori, ed a consegnarla alla stazione appaltante, nonché a mettere a conoscenza del personale addetto il presente documento con le relative prescrizioni. L impresa aggiudicataria, nella comunicazione dei rischi specifici connessi alla propria attività, può presentare proposte di integrazione al presente documento, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza del lavoro, sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei costi della sicurezza. Il presente documento è stato redatto ai sensi dell art. 26 comma 3 del D. Lgs. n. 81 del 09 aprile 2008, Figure Nominativo Firma Datore di lavoro/committente Responsabile del procedimento Redattore del DUVRI Responsabile Lavori Direttore lavori lì 26

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