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2 INDICE 2. ALLACCIAMENTO ALLA RETE ELETTRICA 2 3. NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO 2 4. CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI Quadri elettrici Impianti di illuminazione Illuminazione ordinaria Illuminazione di sicurezza Impianto di distribuzione elettrica Generalità Tubazioni Canali Cassette e scatole di derivazione Cavi per energia Impianto di terra Cablaggio strutturato IMPIANTO ANTINTRUSIONE IMPIANTO DI RILEVAZIONE FUMI 8 5. PROTEZIONI Protezione dalle sovracorrenti Protezione dai sovraccarichi Protezione dai cortocircuiti Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti diretti Protezione dall incendio VERIFICHE FINALI E DICHIARAZIONE DI CONFORMITA 11 Pag

3 1. PREMESSA Oggetto della presente relazione sono gli impianti elettrici e gli impianti ausiliari per il restauro di una porzione dell edificio Ex-Sinagoga sita in Via Rovighi, 57, in Carpi (MO). Si tratta della parte della parte dell Ex- Sinagoga più antica, ubicata al piano secondo (sottotetto) dell edificio. La parte più recente dell edificio è stata già oggetto di restauro ed è adibita a sede della Fondazione Fossoli. L accesso ai locali oggetto di intervento avviene da via Rovighi al civico 55, a mezzo di vano scale in condominio con altra unità immobiliare ubicata al piano primo. 2. ALLACCIAMENTO ALLA RETE ELETTRICA Per l alimentazione elettrica di questa porzione di edificio ci si allaccerà all utenza esistente della Fondazione Fossoli. Il carico previsto non è significativo, trattandosi fondamentalmente dell impianto di illuminazione dei locali e di qualche presa di servizio. Non è previsto impianto di riscaldamento e/o raffrescamento dell edificio. l impianto elettrico sarà alimentato da un interruttore posto nel quadro elettrico generale della Fondazione Fossoli, ubicato al piano primo dell edificio. Il montante in uscita raggiungerà il piano sottotetto utilizzando le vie cavi esistenti nella parte di fabbricato appena restaurato, fino al canale metallico esistente nel sottotetto al di sopra del portico del grano. Tale canale sarà prolungato di qualche metro per alimentare il quadro elettrico in progetto a servizio dei locali oggetto di intervento, come riportato nelle tavole e negli schemi elettrici allegati. Per il vano scala di accesso al locale si prevede l installazione di un contatore di energia elettrica dedicato, in quanto trattasi di vano scala in condominio con una unità immobiliare di altra proprietà. E prevista anche l installazione di un nuovo impianto citofonico a servizio delle due unità immobiliari. 3. NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO Il progetto è stato elaborato nel rispetto delle leggi e della normativa vigente in materia di impianti elettrici ed in particolare: Legge n 186 dell 1/3/68, Realizzazioni e costruzioni a regola d arte per materiali, apparecchiature, impianti elettrici ; Legge n 46 del 5/3/90, Norme per la sicurezza degli impianti ; Pag

4 DPR n 447 del 6/12/91, Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materiale di sicurezza di impianti elettrici ; D.M. 37/08; Norma CEI 23-51, Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare ; Norma CEI 64-8, Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua ; Norma CEI 64-12, Guida per l esecuzione dell impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario ; Norma CEI 64-50, Edilizia residenziale. Guida per l integrazione nell edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici ; Norma CEI UNEL 35024/1 (CEI 20), Tipi di posa e portate di corrente dei cavi isolati in PVC ed EPR ; Norma CEI EN 50174, Tecnologia dell'informazione - Installazione del cablaggio. Norma CEI EN 61935, Prove relative al cablaggio bilanciato per telecomunicazioni conformi alla serie EN ; Norma UNI EN , Luce e illuminazione, Illuminazione dei posti di lavoro ; Norma UNI 9795, Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme incendio ; Direttiva BT ed EM; 4. CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI 4.1 Quadri elettrici I quadri elettrici dovranno essere realizzati in conformità alla norma CEI 23-51, saranno a carico del costruttore dei quadri elettrici le prove e le verifiche previste dalle relative norme (prove di tipo, prove individuali, verifiche). I quadri elettrici saranno costruiti in conformità agli schemi allegati e dovranno essere dimensionati in modo tale da avere uno spazio di riserva di circa il 20%. Tutti i quadri elettrici saranno dotati di portello trasparente chiudibile a chiave. Gli interruttori generali, i dispositivi di sezionamento e i dispositivi di protezione dei vari circuiti saranno onnipolari. I sezionatori saranno del tipo manovrabile sotto carico. Per il cablaggio dei quadri elettrici bisognerà utilizzare sbarre e/o morsettiere di distribuzione, i cavi dovranno essere di tipo N07V-K capicordati. Le morsettiere dovranno essere numerate e sul fronte quadro dovranno essere presenti delle scritte serigrafate in grado di esplicitare la funzione svolta da ogni dispositivo di protezione, manovra e comando. Pag

5 Particolare attenzione bisognerà porre nella installazione dei trasformatori di sicurezza e dei circuiti SELV che dovranno essere distanziati e/o separati dai circuiti a 400/230V. 4.2 Impianti di illuminazione Illuminazione ordinaria Gli apparecchi illuminanti sono stati definiti dalla Committenza, si provvederà all installazione di piantane dotate di faretti orientabili da 50 W con lampada alogena dimmerabile. Per i punti luce da realizzarsi al disotto della copertura nei locali ingresso ed ex-matroneo si prevede di realizzare il collegamento con tubazione sottotraccia fino al livello delle travi per proseguire nel tratto al disotto della copertura con conduttore in esterno intrecciato rivestito di seta. A questi punti luce corrisponderanno degli apparecchi illuminanti d epoca restaurati, costituiti da una base in metallo di color oro con lampada da 100 W e schermo in vetro a globo Illuminazione di sicurezza L illuminazione della uscita di sicurezza verrà effettuata con apparecchio illuminante dotato di lampada fluorescente compatta da 11W, con gruppo autonomo incorporato e con batterie al NiCd ricaricabili con autonomia di almeno 1 ora. Tale apparecchio illuminante sarà installato su Totem porta apparecchiature. 4.3 Impianto di distribuzione elettrica Generalità Tutti i cavi dovranno essere protetti meccanicamente tramite tubazioni e/o canali. Le dimensioni delle tubazioni, il raggio di curvatura e il numero di curve consecutive senza scatole di derivazione dovranno essere tali da consentire lo sfilaggio dei cavi con facilità. Dovranno essere usate tutte le precauzioni per evitare la promiscuità ed il parallelismo dei cavi di segnale con quelli di potenza. Cavi appartenenti a sistemi elettrici diversi dovranno essere posati in tubazioni o canalizzazioni distinte facenti capo a cassette pure distinte. In alternativa, i cavi appartenenti a sistemi diversi, potranno essere posati nelle stesse vie cavi, purché: Pag

6 se posati in tubo siano isolati per la massima tensione presente; se posati in canale siano separati da setti o siano posati in un altro tubo o canale contenuto all interno del primo; le cassette siano dotate di diaframmi asportabili solo mediante attrezzo. I pulsanti per l accensione dell illuminazione saranno alloggiati nel Totem in prossimità dell ingresso, le prese di energia saranno installate su scatole ad incasso, frutti e placche da installare ad incasso saranno di colore da definire da parte della D.L.. Le vie cavi terminali, saranno realizzate ad incasso mediante tubazioni in PVC corrugato. Saranno installate torrette portafrutti a scomparsa a filo pavimento per prese energia e prese dati nel locale della vecchia sinagoga. Nel sottotetto è sarà realizzata una distribuzione a vista in canale in acciaio zincato e tubazione rigida liscia in PVC. Per l apertura delle finestre presenti nel locale più grande, essendo ad una altezza tale da non essere raggiungibili manualmente, si provvederà ad allacciare motorizzazione elettrica (di fornitura dell installatore degli infissi) per aprire sia le ante delle finestre sia per l apertura degli scuri, comandati con pulsanti doppi (apre-chiude) installati sul Totem Tubazioni I tubi protettivi flessibili in PVC corrugato posati ad incasso sotto il pavimento dovranno essere di tipo pesante. Anche eventuali tubazioni rigide in PVC posate in vista, ad una altezza inferiore a 2,5 m dal piano di calpestio, dovranno essere di tipo pesante. Potranno essere di tipo leggero solo le tubazioni posate sottotraccia a parete, a soffitto e nel controsoffitto. Il diametro interno dei tubi dovrà essere almeno pari a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi. Le tubazioni dovranno essere maggiorate rispetto alle indicazioni di cui appena sopra per consentire eventuali ampliamenti dell impianto elettrico. I tubi protettivi installati sottotraccia a parete dovranno avere un percorso orizzontale, verticale o parallelo agli spigoli delle pareti. Il percorso delle tubazioni potrà essere qualsiasi nel pavimento e nel soffitto. Nei tubi non dovranno esserci giunzioni o morsetti Canali I canali dovranno avere una sezione pari ad almeno il doppio della sezione occupata dai cavi, tale prescrizione non si applica ai cavi di segnalazione e comando. Pag

7 Nell attraversamento di pareti delimitanti eventuali compartimenti antincendio, bisognerà predisporre delle barriere tagliafiamma tali da ripristinare il livello di segregazione delle pareti Cassette e scatole di derivazione Le cassette di derivazione dovranno avere coperchi fissato con viti e dimensioni tali che connessioni e cavi non occupino più del 50% del volume interno della cassetta stessa. Le connessioni dovranno essere eseguite con morsetti uni o multipolari a serraggio indiretto e non sarà consentito ridurre la sezione dei cavi, nè lasciare parti conduttrici scoperte. Non saranno ammesse derivazioni e connessioni all interno delle scatole portafrutto. 4.4 Cavi per energia Per il dimensionamento e la scelta dei cavi si è fatto riferimento alle seguenti condizioni: tensione di isolamento U 0 /U non inferiore a 450/750V (anche per i cavi facenti parte di circuiti di comando); la sezione dei conduttori sarà scelta in funzione delle utenze, in ogni caso la sezione minima ammessa sarà di 1,5 mmq ; il conduttore di neutro, in generale, avrà una sezione pari a quella dei conduttori di fase. Nei circuiti trifase con sezione superiore a 16 mm 2, in rame, la sezione del conduttore di neutro potrà essere pari alla metà di quella dei conduttori di fase con un minimo di 16 mm 2 purché la corrente massima, nel conduttore in oggetto, sia minore o al massimo uguale alla sua portata. la caduta di tensione ammissibile (a partire dal punto di consegna B.T.) è del 4%; Una eccessiva caduta di tensione pregiudica il buon funzionamento delle apparecchiature perciò è necessario, nei vari punti dell impianto, verificarne il valore. Le Norme CEI raccomandano di non superare, tra l origine dell impianto elettrico e ogni punto di utilizzo, il 4% della tensione nominale. La formula di riferimento per il calcolo della V% è la seguente: V % = 3 * L * I b ( R * cosϕ + X * senϕ ) V n *100 Pag

8 essendo L (km) lunghezza della linea, Ib la corrente di impiego, R (Ω/km) e X (Ω/km) i parametri elettrici della linea, Vn la tensione concatenata dell impianto, cosϕ e senϕ relativi al fattore di potenza del carico. la massima densità di corrente ammessa nei cavi non dovrà superare il 70% di quelle ricavabili dalle tabelle dei costruttori; I cavi di fase, di neutro e dell impianto di terra dovranno essere distinguibili tra loro, conformemente alle Norme C.E.I. avremo: neutro: blu chiaro; terra: giallo/verde. E' vietato l'uso dei colori giallo o verde. In relazione alla posa in opera ed al tipo di cavo, saranno seguiti i seguenti criteri: tutti i conduttori posti all'esterno, interrati, saranno del tipo FG7R, FG7OR; quelli intubati in materiali isolanti saranno del tipo N07V-K (Norme CEI e CEI 20-22); mentre quelli alloggiati in vie cavi metalliche saranno dotati di guaina (è vietato installare conduttori privi di guaina nelle passerelle) del tipo FG7R, FG70R, FROR 450/750V; bisognerà evitare di raggruppare, all interno di una stessa conduttura, cavi aventi diversa massima temperatura ammissibile di esercizio (es. cavi in PVC e cavi in gomma G7). 4.5 Impianto di terra Il sistema di distribuzione è di tipo TT, ovvero fornitore di energia elettrica e utente hanno impianti di terra separati tra di loro. In caso di guasto a terra la corrente di guasto si richiude attraverso il terreno tra i due impianti di terra; per far sì che non si vengano a creare tensioni pericolose sulle masse deve essere verificato: R R E E I dn 50V 50V I dn dove 50 V è la tensione limite di contatto per la sicurezza, RE è la resistenza dell impianto di terra e Idn è la corrente differenziale nominale dell interruttore differenziale a protezione del circuito. Essendo la corrente dei dispositivi differenziali scelti di 0,03 A, il valore massimo ammesso di RE sarà: Pag

9 50/0,03=1.666,66 Ω Sarà realizzato il collegamento all impianto di terra esistente collegando Il collettore di terra del quadro elettrico generale al collettore di terra del quadro elettrico in progetto QE S a servizio dei locali oggetto di intervento. Tutti i conduttori di protezione ed equipotenziali dei locali oggetto di intervento faranno capo al collettore di terra posto nel quadro elettrico ubicato nel sottotetto (QE S). 4.7 Cablaggio strutturato L impianto farà capo al rack dati esistente nella Fondazione Fossoli. Saranno posati cavi FTP cat 5e dal rack alle nuove prese, utilizzando le vie cavi esistenti nella parte di edificio già restaurato e quelle in progetto nella parte oggetto di intervento. 4.8 IMPIANTO ANTINTRUSIONE L impianto in progetto sarà collegato alla centrale esistente nella Fondazione Fossoli. I trasduttori di rilevamento saranno costituiti da: rivelatori volumentrici a doppia tecnologia (infrarossi e microonde); contatti magnetici sulle porte; I trasduttori di rilevamento saranno collegati alla centrale tramite un bus seriale con concentratori dotati di ingressi, per i sensori, e di uscite per i dispositivi di allarme ottico/acustico. Per l inserimento, il disinserimento, la parzializzazione e la supervisione, sarà utilizzata una tastiera dotate di display a cristalli liquidi installato sul Totem in prossimità dell ingresso IMPIANTO DI RILEVAZIONE FUMI L impianto di rilevazione fumi farà capo alla centrale della Fondazione Fossoli. Alla centrale saranno collegati il pulsante di allarme incendio installato nel Totem in prossimità dell ingresso, i rilevatori di fumo, il cassonetto di allarme ottico ed acustico (anch esso sul Totem in prossimità dell ingresso). I dispositivi di rivelazione dell impianto in questione saranno costituiti, in relazione alle caratteristiche geometriche e alla destinazione d uso dei vari ambienti, da rilevatori foto-ottici di fumo e da barriere a raggi infrarossi. Pag

10 I dispositivi di allarme saranno costituiti da cassonetti luminosi. L impianto antincendio, inoltre, sarà integrato da un pulsante sotto vetro frangibile, collocato lungo la via di esodo, in grado di azionare, previo rottura del vetro la segnalazione di allarme. 5. PROTEZIONI 5.1 Protezione dalle sovracorrenti La protezione contro le sovracorrenti verrà effettuata con interruttori magnetotermici onnipolari. Le portate dei cavi sono state valutate in base alla norma CEI UNEL 35024/ Protezione dai sovraccarichi Tutte le condutture saranno protette dai sovraccarichi mediante interruttori magnetotermici le cui caratteristiche di funzionamento risponderanno alle seguenti condizioni: I b I n I z I f 1,45 I z dove: - I b é la corrente di impiego del circuito; - I n é la corrente nominale dell interruttore magnetotermico; - I z é la portata in regime permanente della conduttura; - I f é la corrente convenzionale di intervento dell interruttore magnetotermico Protezione dai cortocircuiti Tutte le condutture saranno protette dai cortocircuiti mediante interruttori magnetotermici le cui caratteristiche di funzionamento risponderanno alla seguente condizione: I 2 t K 2 S 2 dove: - [I 2 t] é l integrale di Joule lasciata passare dal dispositivo di protezione durante il cortocircuito; - [K 2 S 2 ] é l energia specifica tollerata dal cavo. Pag

11 I dispositivi di protezione dal cortocircuito dovranno essere installati all inizio delle condutture. Tali dispositivi di protezione potranno essere installati entro i primi 3 m dall inizio della conduttura nel caso in cui siano ridotti al minimo il rischio di cortocircuito e la possibilitá di danno a persone o cose nel caso si verifichi il cortocircuito. 5.2 Protezione dai contatti indiretti La protezione dai contatti indiretti sarà del tipo con interruzione automatica della alimentazione e sarà ottenuta coordinando impianto di terra, conduttori di protezione e dispositivi di protezione (interruttori automatici differenziali). Pertanto dovrà essere soddisfatta la relazione: R a I a 50 dove: - R a é la resistenza del dispersore e dei conduttori di protezione; - I a é la corrente nominale differenziale 5.3 Protezione dai contatti diretti La protezione dai contatti diretti sarà ottenuta mediante isolamento delle parti attive in grado di resistere alle influenze meccaniche, chimiche, elettriche e termiche alle quali possano essere soggette nell esercizio. La protezione in oggetto sarà ottenuta, anche, ponendo le parti attive entro involucri o dietro barriere in grado di assicurare un grado di protezione non inferiore a IPXXB. Le superfici orizzontali delle barriere e degli involucri a portata di mano dovranno avere un grado di protezione IPXXD. Una misura addizionale di protezione sarà ottenuta impiegando degli interruttori differenziali con corrente differenziale nominale non superiore a 30 ma. 5.4 Protezione dall incendio La protezione dal rischio di innesco e di propagazione degli incendi è stata realizzata adottando le seguenti misure: installando solo i componenti elettrici strettamente necessari per l uso degli ambienti; disponendo i circuiti in corrente alternata in modo tale da evitare pericolosi surriscaldamenti delle parti metalliche attigue; installando i dispositivi di protezione dalle sovracorrenti delle condutture a monte di queste ultime; Pag

12 utilizzando condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari con guaina non propaganti l incendio. In caso di allarme incendio la centrale deve mandare un segnale di uscita per l apertura degli interruttori automatici che alimentano i quadri dei locali tecnici, QE UTA e QE SC, come si vede dagli schemi elettrici. 6. VERIFICHE FINALI E DICHIARAZIONE DI CONFORMITA Prima della messa in servizio degli impianti elettrici bisognerà effettuare le verifiche indicate dalla sezione 6 della norma CEI Le verifiche in oggetto dovranno comprendere sia un esame a vista che prove strumentali. Bisognerà, inoltre, predisporre un rapporto di verifica per esempio facendo riferimento a quanto previsto dalla Guida CEI A verifiche ultimate la Ditta installatrice dovrà rilasciare la dichiarazione di conformità alla regola dell arte redatta secondo l apposito modello stabilito con apposito Decreto Ministeriale e completa di tutti gli allegati obbligatori (relazione con tipologia dei materiali elettrici impiegati, schemi elettrici, rapporto di verifica, certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali, progetto. Sarà cura della stessa Ditta installatrice spedire il certificato di conformità alla regola dell arte alla Camera di Commercio della Provincia di Modena. Pag

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