RELAZIONE TECNICA. Dati dell'impresa installatrice

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2 RELAZIONE TECNICA Impianto elettrico a servizio della scuola elementare Mons. MUCEDOLA con Obbligo di progetto dell'impianto da parte di un professionista Dati dell'impresa installatrice Ragione sociale: da scegliersi Indirizzo: Comune: Provincia: Dati generali dell'impianto Committente: Indirizzo: Comune: Provincia: Descrizione dell immobile L immobile in oggetto è adibito a scuola elementare e materna con numero di persone contemporaneamente presente (alunni, docenti, personale di servizio) inferiore a 500 (scuola di tipo 2 secondo il D.M. 26/08/1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica ). La scuola ha superficie maggiore di 200 m² e risulta un ambiente a maggior rischio d incendio (Luogo MA.R.C.IO) L'impianto elettrico ha una potenza elettrica impegnata superiore a 6 kw. All interno delle cucine, saranno presenti apparecchiature di cottura a gas metano conformi al DPR 661/96 e s.m.i. In essa saranno installati impianti termici non inseriti in un ciclo di produzione industriale con potenzialità termica superiore a 35 kw ( kcal/h.). Tuttavia occorrerà installare tali impianti in conformità alle norme UNI-CIG. Sia i locali cucina che il locale centrale termica inseriti nell immobile sono di tipo fuori terra e avranno una superficie di aerazione S 10Q (portata termica complessiva) e comunque superiore a 3000 cmq. (superficie netta). L impianto elettrico di centrali termiche siffatte può essere dunque di tipo ordinario, sebbene verranno implementati ulteriori provvedimenti cautelativi (impianti elettrici idonei per luoghi dove possono essere presenti Zone di tipo 2) ai fini di ridurre la probabilità di innesco di accidentali atmosfere esplosive che potrebbero venire a formarsi in caso di guasto. L immobile in oggetto non comprende altri locali con potenziale pericolo di esplosione (assenza di depositi e/o attrezzature a combustibile liquido o solido con caratteristiche tali da rientrare in attività contemplate all elenco delle attività soggette a controllo dei VV.F previsto nel DM 1 Agosto 2011 n. 151). 1

3 In generale in assenza di una valutazione eseguita nel rispetto di quando indicato all art della Norma CEI 64-8, gli ambienti dove si svolgono le attività elencate nell Allegato al DM 151 del 1 Agosto 2011, i cui progetti sono soggetti all esame e parere preventivo dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco ed il cui esercizio è soggetto a visita e controllo ai fini del rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi, sono considerati ambienti a maggior rischio in caso d incendio (Luoghi MA.R.C.I). Il riscaldamento delle aule poi, è ottenuto a mezzo di radiatori termici abbinati a bruciatori a gas metano. Conclusioni La realizzazione dell'impianto elettrico della scuola in oggetto e gli eventuali interventi di trasformazione o ampliamento di tale impianto, sono soggetti ad obbligo di progetto da parte di un professionista ai sensi del DM 37/08. Nota Gli interventi di manutenzione non sono mai soggetti ad obbligo di progetto ai sensi del DM 37/08. Caratteristiche dell'impianto elettrico soggetto ad obbligo di progetto da parte di un professionista Norme, leggi e regolamenti di riferimento L'impianto elettrico è conforme alla regola d'arte ai sensi della legge 1/3/1968 n. 186 art. 1, del DM 22/1/2008 n. 37, art. 6, comma 1, e della legge 9/1/1989 n. 13 e successive integrazioni sull'eliminazione delle barriere architettoniche, nonché alla norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua". Tutto il materiale elettrico impiegato è idoneo al luogo di installazione e marcato CE in base alla direttiva europea bassa tensione (73/23/CEE e 93/68/CEE) e direttiva sulla compatibilità elettromagnetica (89/366/CEE e successive modifiche) per i prodotti soggetti a tali direttive. In particolare, sono adottati i seguenti criteri di dimensionamento e protezione dell'impianto elettrico. Sezione dei cavi I circuiti sono costituiti da cavi in rame di sezione tale che la portata, tenuto conto del tipo di isolante e delle condizioni di posa, sia superiore o uguale alla corrente di impiego del circuito stesso, con un minimo di 1,5 mm 2. Caduta di tensione La caduta di tensione in nessun punto dell'impianto supera il 4% della tensione nominale, come raccomandato dalla norma CEI

4 Tipo di cavi in relazione all'incendio I cavi sono del tipo non propaganti l'incendio (CEI 20-22), ad esempio FG7OR0.6/1kV per la parte in canale metallico e N07V-K, oppure non propaganti la fiamma (CEI 20-35), ad esempio H07V-K per la parte in tubazione corrugata. Isolamento e colore dei cavi I cavi hanno un isolamento adeguato alla tensione del sistema elettrico e idoneo al tipo di posa. L'isolante dei cavi è di colore blu chiaro per il conduttore di neutro e di colore giallo-verde per il conduttore di protezione, in modo che siano facilmente identificabili nella manutenzione e successivi interventi sull'impianto. Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti Tutti i circuiti sono protetti contro le correnti di cortocircuito da interruttori automatici, disposti all'inizio di ogni circuito, con potere di interruzione adeguato alla corrente di cortocircuito nel punto di installazione e di corrente nominale non superiore alla portata del cavo, per garantire la protezione anche contro i sovraccarichi. Installazione di interruttori unipolari Gli interruttori unipolari di comando circuiti luce, o prese, sono inseriti sul conduttore di fase, per migliorare la sicurezza dell'utente che intervenga sul circuito a valle senza aprire l'interruttore generale. Sfilabilità dei cavi I cavi sono posati entro tubi protettivi o canalizzazioni metalliche ai fini della protezione contro le sollecitazioni meccaniche, in numero e con modalità di posa tali da essere sfilabili e permettere quindi una maggiore flessibilità dell'impianto per eventuali modifiche e ampliamenti. Posa dei tubi protettivi I tubi protettivi sotto traccia, a parete, hanno andamento orizzontale o verticale (o parallelo ad uno degli spigoli della parete) come richiesto dalla norma CEI 64-8, affinché la conduttura elettrica sia facilmente individuabile da chi debba eseguire un foro nella parete. I tubi protettivi non sconfinano nelle unità immobiliari adiacenti, per non costituire un pericolo per i viciniori, ignari della loro presenza. Separazione dei circuiti di energia e di segnale I circuiti di energia sono adeguatamente separati da quelli di segnale (telefono, TV, antifurto, ecc.). Connessioni Le connessioni vengono eseguite con appositi morsetti installati in cassette di derivazione (non lungo i tubi o nelle scatole porta apparecchi, ad esempio frutti delle prese). Suddivisione dell'impianto su più circuiti L'impianto elettrico è adeguatamente suddiviso su più circuiti, in modo che un guasto metta fuori tensione solo il circuito guasto e non l'intero impianto. Tipo di prese Le prese ad uso civile (CEI 23-50) sono bipolari con polo di terra (2P+T) a poli allineati (presa italiana), con terra centrale e alveoli schermati, del tipo P17/11 (bipasso 10/16 A) in modo da ricevere sia le spine da 10 A degli apparecchi utilizzatori di piccola potenza, sia le spine da 16 A degli 3

5 apparecchi di tipo maggiore; a volte affiancate da prese tipo P30 con terra laterale e centrale (idonee anche per spine rotonde, tipo schuko), in modo che gli utenti non debbano cambiare la spina agli elettrodomestici o impiegare fastidiosi adattatori. Inoltre la norma CEI 64-8 impone l impiego di prese a spina interbloccate qualora abbiano corrente nominale superiore a 16 A. Le prese industriali CEE sono tipo interbloccato di corrente nominale pari a 16 o 32 A. e conformi alle norme IEC 309. Installazione delle prese Le prese sono installate in verticale (asse di inserzione della spina orizzontale), ad evitare l'accumulo di sporcizia negli alveoli delle prese orizzontali, e ad altezza minima dal pavimento di 17,5 cm, come suggerito dalla norma CEI Quelle industriali invece ad altezza di almeno 1.25 m. Eliminazione delle barriere architettoniche Le apparecchiature elettriche (prese, interruttori luce, citofoni, ecc.) sono ubicate in posizione idonea per i portatori di handicap, come disposto dalle disposizioni legislative e regolamentari per l'eliminazione delle barriere architettoniche (legge 13/89, DM 236/89, DPR 380/01, Parte II, Capo III). Collegamento a terra e interruttori differenziali Tutte le masse sono collegate ad un conduttore di protezione, della sezione prevista dalla norma CEI 64-8, collegato ad un idoneo sistema di dispersori al fine di garantire la sicurezza delle persone nei confronti dei contatti indiretti, mediante interruzione automatica dell'alimentazione con interruttori differenziali, aventi una soglia di intervento di 30 ma. (ove il tipo di apparecchi lo consente), per migliorare la sicurezza anche per i contatti diretti e in caso di interruzione del conduttore di protezione. Collegamento equipotenziale principale In corrispondenza di ogni quadro, al suo interno, è realizzato un nodo di terra per collegare tra loro il conduttore di terra rinveniente dal sistema disperdente o dall EBB, eventuali tubazioni metalliche dell'acqua o del gas e, per quanto possibile, i ferri delle fondazioni in cemento armato, come richiesto dalla norma CEI 64-8 e naturalmente tutti i conduttori di terra (PE) delle varie masse elettriche. Protezione contro i contatti diretti Ai fini della protezione contro i contatti diretti, le parti in tensione sono completamente isolate, oppure poste dietro schermi che impediscono il contatto (grado di protezione almeno IPXXB oppure IP2X). Grado di protezione IP Il grado di protezione è comunque adeguato alle condizioni ambientali nel punto di installazione, ad esempio grado di protezione IP44 per le apparecchiature all'aperto. Protezione contro le sovratensioni L'impianto elettrico è protetto dalle sovratensioni mediante idonei SPD, sebbene ciò potrebbe non essere necessario ai fini della sicurezza (rischio R 1 ) tenuto conto del valore di N t della zona (numero di fulmini all'anno e al kilometro quadrato), del tipo e della lunghezza fino al primo nodo della linea che alimenta l impianto, secondo quanto indicato dalla norma europea EN (CEI 81-10). SAN PAOLO DI CIVITATE lì 4

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