Università Ca Foscari Venezia. Consob - Luiss - 4 Giugno 2010
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- Gaspare Di Stefano
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1 La percezione del rischio Ugo Rigoni Università Ca Foscari Venezia
2 Il rischio nella prospettiva della finanza classica Prerequisiti Un ipotesi statistica: rendimenti distribuiti normalmente Un ipotesi sulle preferenze: individui che massimizzano una funzione di utilità concava rispetto alla ricchezza Misura Preferisco avere con certezza 1000 euro piuttosto che giocarmi il 50% di probabilità di averne 900 e il 50% di averne 1100 Volatilità dei rendimenti Ne risulta enfatizzata la dimensione oggettiva
3 Il rischio nella prospettiva comportamentale Paul Slovic: il rischio è intrinsecamente soggettivo gli esseri umani hanno inventato il concetto di rischio per aiutarli a capire e affrontare i pericoli e le incertezze della vita (2000) È percepito soprattutto in termini qualitativi Capacità di controllare l esposizione Gravità delle conseguenze negative Interazione di aspetti cognitivi ed emozionali Una prospettiva particolare Approccio psico-fisico (Kahneman e Tversky, 1979)
4 Teoria del prospetto Our perceptual apparatus is attuned to the evaluation of changes or differences rather than to the evaluation of absolute magnitudes We propose that this principle p applies in particular to the evaluation of monetary changes
5 Teoria del prospetto Una perdita produce un dispiacere molto più rilevante di un guadagno Gli individui preferiscono La certezza quando ragionano nel ldominio i dei guadagni L aleatorietà quando ragionano nel dominio delle perdite Gli individui non sono sempre avversi al rischio e nemmeno propensi dipende La perdita è così saliente che gli individui prestano attenzione alla perdita in sé, sono avversi alla perdita
6 Cinque spunti di riflessione 1. Rischio come attributo multidimensionale 2. Avversione alle perdite 3. Comportamenti sensibili al contesto 4. Importanza della familiarità 5. Quale relazione tra rischio e rendimento?
7 Rischio come attributo multidimensionale Slovic: molteplici dimensioni (anche emotive) e) riconducibili cibili a due fondamentali: Quanto il rischio evoca sensazioni di paura, terrore, catastrofe (dread risk) Quanto il rischio è noto e frequente (familiarità)
8 Rischio come attributo multidimensionale Ricerca sui financial advisors (Slovic et al. 1999, USA) Determinanti della percezione del rischio (nell ordine): 1. la sensazione di preoccupazione che si prova quando si effettua l investimento 2. la volatilità dei rendimenti 3. il grado di conoscenza delle caratteristiche dell investimento Prevalgono i fattori qualitativi
9 Avversione alle perdite Questa prospettiva di rischio sembra assumere tanta più importanza tanto più elevata è la probabilità di perdita (Duxbury e Summers, 2004)
10 Comportamenti sensibili al contesto Idea prevalente Si assume più rischio quando le cose vanno bene, meno quando vanno male: quindi la percezione sarà opposta Bull market: si percepisce meno rischio Bear market: si percepisce più rischio Effetto hot hand Overconfidence Illusione del controllo o o
11 Comportamenti sensibili al contesto Ricerca su investitori giapponesi (Kim e Nofsinger, 2007): Bull market ; Bear market ) Bear market Gli investitori si concentrano soprattutto sui titoli ad alta volatilità e beta (comportamento ex post penalizzante!) Non emerge una preferenza per titoli value o growth Bull market Non emerge alcuna differenza per volatilità e beta Gli investitori i si concentrano su titoli value (si pensa siano sotto quotati?) Overconfidence e illusione del controllo, ma non spiegano tutti i comportamenti
12 Importanza della familiarità Ricerca Slovic et al. su financial advisors L idea è che ciò che familiare è anche meglio conosciuto Familiarità ità = Conoscenza Weber Siebenmorgen Weber (2005) Che effetto produce il format comunicativo nella percezione del rischio? Quale impatto esercita la conoscenza o meno del nome degli investimenti sulla stima, sulla base di informazioni storico quantitative, del rendimento e rischio?
13 Importanza della familiarità A parità di altre informazioni storico quantitative, conoscere il nome dell investimento: Fa aumentare il rendimento atteso; Non produce alcun effetto sulla stima della volatilità attesa; Fa abbassare il rischio percepito (che è spiegato anche, per circa il 50% dalla volatilità attesa) La percezione del rischio è tanto più bassa quanto più familiare è il nome (home bias.)
14 Quale relazione tra rischio e rendimento? Prima di tutto: come definire e misurare il rischio? Se ricorriamo a una misura classica (volatilità, beta ) non è assolutamente scontato che debba esservi il consueto tradeoff Potrebbe essere principalmente un problema di definizione del rischio e della sua unità di misura Ancora sulla ricerca di Slovic et al. riguardo i financial i advisors
15 Quale relazione tra rischio e rendimento? La relazione tra bontà del profilo rischio/rendimento e la percezione del rischio
16 Quale relazione tra rischio e rendimento? La nozione di rendimento ha una rappresentazione monodimensionale e una misurazione più semplice rispetto a quella del rischio Gli investimenti ad alto rendimento sono interpretati con una concettualizzazione i del rischio diversa da quella degli investimenti i i a basso rendimento La bontà dell investimento è legata più alla percezione del rendimento che a quella del rischio Da un punto di vista psicologico rendimento e rischio sono difficilmente commensurabili, il tradeoff è difficile da applicare Prevale la valutazione del rendimento rispetto a quella del rischio
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