PROGRAMMAZIONE AREA RELIGIONE ANNO SCOLASTICO

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1 "Liceo scientifico statale Filippo Lussana" PROGRAMMAZIONE AREA RELIGIONE ANNO SCOLASTICO Indice 1. LA NATURA CULTURALE SCOLASTICA DELL IRC FINALITÀ ALCUNE ANNOTAZIONI L attività didattica La lettura della realtà storico- culturale L educazione morale Il problema religioso OBIETTIVI E CONTENUTI OBIETTIVI SPECIFICI BIENNIO CONOSCENZE ABILITÁ NUCLEI CONTENUTISTICI LIVELLI MINIMI BIENNIO OBIETTIVI SPECIFICI TRIENNIO CONOSCENZE ABILITÁ NUCLEI CONTENUTISTICI LIVELLI MINIMI TRIENNIO INDICAZIONI METODOLOGICHE STRUMENTI VALUTAZIONE TABELLA GIUDIZI VERIFICHE RECUPERO...8

2 1. La natura culturale scolastica dell IRC L'Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) nel Liceo Scientifico Statale "F. Lussana " concorre a promuovere, insieme alle altre discipline, il pieno sviluppo della personalità degli alunni. Contribuisce altresì a maturare un più alto livello di conoscenze e di capacità critiche, proprie di questo grado e tipo di scuola. L'educazione cui esso tende partecipa di quell'istanza di formazione auspicata dai programmi scolastici in accordo con il dettato costituzionale e concordatario, nei quali si riconosce il valore della cultura religiosa e il contributo dei principi del Cattolicesimo al patrimonio storico del popolo italiano. Materia curricolare, l'irc possiede contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storicoculturale; viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca di senso; contribuisce alla formazione della coscienza morale; offre elementi per scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso. L'IRC, perseguendo l'obiettivo generale di far maturare capacità di confronto tra il Cattolicesimo, le altre religioni ed i vari sistemi di significato, è in grado di offrire il proprio contributo allo sviluppo del dialogo inter-culturale favorendo l'eliminazione di tensioni e conflitti, creando un clima di stima reciproca e di collaborazione nell'impegno a favore della giustizia e nella promozione degli autentici valori umani, culturali e religiosi. I valori della cultura religiosa e i principi del Cattolicesimo sono proposti assumendo le ottiche che normalmente vengono privilegiate in questo indirizzo di studi superiori (logico-formale; storicoumanistica; critico-filosofica; linguistico-culturale). L'IRC si inserisce in un progetto di studi che richiede attitudine ed abilità di astrazione e di critica, insieme a tecniche di apprendimento teorico. 2. Finalità - Offrire contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico - sociale. - Venire incontro alle esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita. - Contribuire, con le altre discipline, alla formazione della coscienza morale. - Offrire elementi per le scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso. 2.1 Alcune annotazioni L attività didattica Si ritiene che nell atto didattico il che cosa si propone di conoscere non sia isolato dal come si è arrivati a conoscerlo. La valenza formativa di questo principio è evidente: l assunzione dei dati di qualsiasi ricerca senza la conoscenza dei metodi e dei procedimenti seguiti nella ricerca stessa e senza l identificazione sia dei presupposti che dagli interessi in gioco pregiudica la possibilità per lo studente di accedere ad un sapere critico controllabile. La semplice trasmissione di un sapere codificato quasi inevitabilmente rischia di cadere nel nozionismo, nell indottrinamento, nell ideologia. Familiarizzare lo studente con gli strumenti della ricerca religiosa appare, da questo punto di vista, una finalità primaria. La realtà storico - culturale in cui gli alunni vivono è oggetto di più letture disciplinari e l IRC si affianca con un duplice apporto contenutistico e metodologico La lettura della realtà storico- culturale La lettura della realtà storico- culturale non si esaurisce con l offerta di conoscenze documentate e di metodologie formalmente corrette sul piano scientifico, ma chiede anche di mantenersi aperta all interrogazione radicale dell uomo: che non risponda solo ai come delle cose, ma anche ai loro perché, al loro senso. In altri termini è importante che la scuola, senza pretendere da sola di esaurire questo compito, aiuti lo studente alla costruzione di una visione globale della cultura nel senso detto. Pag. 2 di 8

3 Da questo punto di vista appare pertinente l investigazione sulla pluralità di significati che, nella storia e nelle diverse culture, l uomo religioso ha assegnato a determinate realtà e problemi della condizione umana per provocare poi un confronto non solo tra significati così intercettati, ma fra questi e la propria posizione esistenziale ed etica L educazione morale. Nella scuola l educazione morale non è affidata al solo insegnante di religione, ma è responsabilità comune di tutte le discipline, anzi di tutto il funzionamento istituzionale e il vissuto personale della scuola. Non tocca ovviamente alla sola religione, ma a tutta la scuola educare ai valori come la tolleranza, il rispetto per le diversità, il senso della libertà e della norma, l onestà intellettuale e la coerenza comportamentale. L IRC pertanto comprenderà nella sua area di studio anche problemi di natura prettamente etica e si impegnerà anche a esplicitare la prospettiva di comprensione - soluzione specifica della religione cristiana in costante dialogo con la cultura contemporanea Il problema religioso All IRC non compete presupporre e nemmeno mirare a ottenere consenso su una determinata soluzione al problema religioso, però una delle ragioni d essere nella scuola è quella di contribuire a creare le condizioni perché una scelta possa essere fatta in modo consapevole e libero. Consapevolezza e libertà si acquisiscono indubbiamente attraverso l informazione esauriente e documentata, il confronto tra soluzioni analoghe, il decondizionamento da pregiudizi ideologici o spontaneismi emotivi, la disponibilità alla ricerca personale assidua, l attitudine all autoverifica. Si tratta di compiti che l IRC si assume non senza l apporto di altre discipline e, ovviamente, delle altre agenzie educative extrascolastiche. 3. Obiettivi e contenuti I contenuti tengono conto della specificità del curriculum scolastico e della situazione concreta della classe. Per queste loro caratteristiche, si prestano ad un approccio interdisciplinare. 3.1 OBIETTIVI SPECIFICI BIENNIO Al termine del biennio ci si attende che gli alunni siano in grado di orientarsi attraverso gli strumenti della ricerca, avendo acquisito la padronanza metodologica della disciplina, cogliendone gli aspetti fondamentali CONOSCENZE a) Desideri e attese del mondo giovanile, identità personale ed esperienza religiosa. b) La proposta di salvezza del cristianesimo realizzata nel mistero pasquale di Cristo. c) La Bibbia, documento fondamentale per la tradizione religiosa ebraico - cristiana: metodi di accostamento. d) Gesù, il Figlio di Dio che si è fatto uomo: vita, annuncio del Regno, morte e risurrezione, mistero della sua persona nella comprensione della Chiesa. e) L uomo, immagine e somiglianza di Dio, persona. f) La Chiesa mistero e istituzione: dalla Chiesa degli apostoli alla diffusione del cristianesimo nell area mediterranea e in Europa. g) Vita nuova nello Spirito, legge e libertà: caratteristiche fondamentali della morale cristiana. h) Origine e fine dell uomo secondo la religione cristiana ABILITÁ a) Confrontare aspetti della propria identità con modelli di vita cristiana. b) Individuare la specificità della salvezza cristiana e confrontarla con quella di altre religioni. c) Analizzare nell Antico e nel Nuovo Testamento le tematiche preminenti, i personaggi più significativi, la figura di Maria. Pag. 3 di 8

4 d) Individuare in Gesù Cristo i tratti fondamentali della rivelazione di Dio, fonte della vita e dell amore, ricco di misericordia. e) Cogliere le caratteristiche dell uomo come persona nella Bibbia e nella riflessione dei cristiani dei primi secoli. f) Riconoscere lo sviluppo della presenza della Chiesa nella società e nella cultura: dall origine fino al medio evo. g) Confrontare la novità della proposta cristiana con scelte personali e sociali presenti nel tempo. h) Cogliere i significati originari dei segni, dei simboli e delle principali professioni cristiane di fede. i) Riconoscere l importanza e il significato dei sacramenti per l inizio, lo sviluppo e la ripresa della vita cristiana. j) Riconoscere i criteri e i segni di appartenenza ad un gruppo di persone, ad una comunità sociale e quelli di appartenenza alla Chiesa. k) Comprendere il significato cristiano della coscienza e la sua funzione per l agire umano. l) Specificare l interpretazione della vita e del tempo nel cristianesimo, confrontandola con quella di altre religioni NUCLEI CONTENUTISTICI Indicativamente il programma si articolerà in 6 8 unità tematiche annuali (che potranno essere riprese e approfondite) individuate tra le seguenti: a) L uomo: le domande di senso, la ricerca della felicità. b) L adolescente e la ricerca dell identità. c) La ricerca di Dio nelle diverse religioni: lo spazio, il tempo, il gesto e l uomo sacro. d) Magia e superstizione, una lettura critica. e) La rivelazione di Dio nei monoteismi: Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo. f) La Bibbia: libri e personaggi dell Antico e Nuovo Testamento. g) Gesù uomo Dio. h) Caratteristiche di un amore che si possa definire pienamente umano. i) L insegnamento della religione cattolica: metodo e finalità. j) La Chiesa: mistero ed istituzione LIVELLI MINIMI BIENNIO a) Conoscenze 1. La Bibbia, documento fondamentale per la tradizione religiosa ebraico-cristiana: metodi di accostamento. 2. Gesù, il Figlio di Dio che si è fatto uomo: vita, annuncio del Regno, morte e risurrezione, mistero della sua persona nella comprensione della Chiesa. 3. La Chiesa mistero e istituzione: dalla Chiesa degli apostoli alla diffusione del cristianesimo nell area mediterranea e in Europa. b) Abilità 1. Individuare la specificità della salvezza cristiana e confrontarla con quella di altre religioni. 2. Analizzare nell Antico e nel Nuovo Testamento le tematiche preminenti, i personaggi più significativi. 3. Individuare in Gesù Cristo i tratti fondamentali della rivelazione di Dio, fonte della vita e dell amore, ricco di misericordia. Pag. 4 di 8

5 3.2 OBIETTIVI SPECIFICI TRIENNIO Al termine del triennio ci si attende che gli studenti esprimano una autonomia di rielaborazione e di apprendimento analitico e sistematico e siano in grado di orientarsi negli ambiti di ricerca della disciplina CONOSCENZE a) L uomo e la ricerca della verità: l incontro tra filosofia e teologia, tra scienza e fede. b) Dio, la religione e le religioni tra rivelazione e critica della ragione. Origine e significato della fede cristiana nell Unità e Trinità di Dio. c) Gesù nella ricerca moderna: corrispondenza ed unità tra Gesù della storia e Cristo della fede. d) I principi dell ermeneutica biblica per un approccio sistematico al testo. e) La Chiesa e l impero, gli stati nazionali, le democrazie e la modernità. f) La riforma della Chiesa, il concilio di Trento, divisioni tra cristiani, la ricerca dell unità. g) Nuove espressioni di spiritualità cristiana nell epoca moderna per la predicazione, la preghiera, l educazione, la carità e la testimonianza di vita. h) Evangelizzazione di nuovi popoli: rapporto tra fede e cultura locale. i) Giustizia e pace, libertà e fraternità nelle attese dei popoli e nell insegnamento del cristianesimo ABILITÁ a) Riconoscere diversi atteggiamenti dell uomo verso Dio e le caratteristiche della fede matura. b) Argomentare una risposta a critiche ed obiezioni formulate sulla credibilità della religione cristiana. c) Applicare criteri ermeneutici adeguati ad alcuni testi biblici, in particolare a quelli relativi agli eventi principali della vita di Gesù. d) Identificare nella storia della Chiesa dal medio evo all epoca moderna nodi critici e sviluppi significativi. e) Riconoscere l attività missionaria della Chiesa nei diversi continenti e analizzare il rapporto fra evangelizzazione e vicende storico-politiche contestuali. f) Individuare le cause delle divisioni tra i cristiani e valutare i tentativi operati per la riunificazione della Chiesa. g) Cogliere in opere d arte (architettoniche, figurative, letterarie e musicali ) elementi espressivi della tradizione cristiana. h) Individuare il rapporto fra coscienza, verità e libertà nelle scelte morali dei cattolici. i) Riconoscere la tensione tra realtà ed ideali, tra limiti dell uomo e azione dello Spirito nella vita personale, sociale ed ecclesiale. j) Accogliere, confrontarsi e dialogare con quanti vivono scelte religiose e impostazioni di vita diverse dalle proprie NUCLEI CONTENUTISTICI Indicativamente il programma si articolerà in 6 8 unità tematiche annuali (che potranno essere riprese e approfondite) individuate tra le seguenti: a) Il ruolo del cristianesimo nella crescita civile della società italiana ed europea. b) La rivelazione di Dio in Gesù, i documenti principali della tradizione cristiana. c) Il Cattolicesimo, le altre confessioni cristiane, i sistemi di significato non religiosi. d) Le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa. e) La riscoperta del valore della persona per un discernimento morale. f) La libertà umana e la coscienza. g) La ricerca di Dio e della verità nella storia e nella storia contemporanea (Filosofia Teologia). h) La Chiesa nella storia. i) Il rapporto scienza fede. Pag. 5 di 8

6 3.2.4 LIVELLI MINIMI TRIENNIO a) Conoscenze 1. L uomo e la ricerca della verità: l incontro tra filosofia e teologia, tra scienza e fede. 2. Giustizia e pace, libertà e fraternità nelle attese dei popoli e nell insegnamento del cristianesimo. 3. Dio, la religione e le religioni tra rivelazione e critica della ragione. Origine e significato della fede cristiana nell Unità e Trinità di Dio. b) Abilità 1. Individuare il rapporto fra coscienza, verità e libertà nelle scelte morali dei cattolici. 2. Riconoscere la tensione tra realtà ed ideali, tra limiti dell uomo e azione dello Spirito nella vita personale, sociale ed ecclesiale. 3. Argomentare una risposta a critiche ed obiezioni formulate sulla credibilità della religione cristiana. 4. INDICAZIONI METODOLOGICHE Gli insegnanti di religione dovendo generalmente lavorare su classi dell intero quinquennio dovranno tenere presente le reale diversità che caratterizza complessivamente la situazione del biennio e del triennio. In ogni caso, si deve constatare che la competenza complessiva globale degli studenti, in termini di alfabetizzazione religiosa, risulta, purtroppo, generalmente di basso livello. Le informazioni le conoscenze minime ed anche la stessa disponibilità ad un serio lavoro che, in via ordinaria, si dovrebbero ritenere presupposte nel momento liceale, in realtà non trovano riscontro significativo. Tale situazione, in molti casi, predetermina in modo significativo gli esiti dell intero quinquennio. Infatti si è spesso obbligati ad indurre nell itinerario progettato / programmato ulteriori e consistenti pacchetti informativi di recupero che, in qualche caso determinano una modificazione decisiva dell intero cammino. Tenuto anche conto della condizione globale di presenza nella scuola dell IRC, appare a volte decisivo o comunque importante soddisfare gli interessi che gli studenti manifestano per argomenti non previsti, ma pertinenti. In linea generale, gli insegnanti di religione nel loro procedere didattico, ritengono di doversi riferire alla cosiddetta metodologia della ricerca qui di seguito sommariamente descritta nelle sue fasi: 1. Fase problematizzante - motivazionale: a livello di affermazioni razionali, di esperienze, fatti, sensazioni. 2. Fase di orientamento dell interesse: canalizzare l attenzione degli alunni su aspetti particolari; selezione accurata degli obiettivi (discussi e accettati dal gruppo). 3. Fase della ricerca: raccolta dati; classificazione; selezione. (Fase importante e da un punto di vista psicologico si cercherà di attivare il gusto per l esplorazione e la scoperta). 4. Fase del confronto critico: interpretazione; offerta di criteri di valutazione che consentano giudizi di valore e coerenti, anche se ipotetici (cioè conseguenti da una determinata visione dell uomo e del mondo). 5. Fase della codificazione: traduzione della soluzione - interpretazione in una sintesi (orale, scritta, figurativa, espressiva) che ne favorisca l assimilazione. 6. Fase dell analisi critica dei risultati: sforzo di valutazione critica dei risultati ottenuti allo scopo di maturare il senso critico, cogliendo la coerenza o l inadeguatezza dei risultati rispetto alle leggi proprie di ogni sistema di comunicazione. Pag. 6 di 8

7 5. STRUMENTI Strumenti privilegiati sono il libro in adozione, il quaderno e le fotocopie ( queste ultime sono utili in quanto strumenti concreti di flessibilità: rendono possibili approfondimenti imprevisti, anche in settori molto complessi, in quanto offrono all insegnante e all alunno la possibilità di superare lo scoglio degli appunti ). Gli insegnanti di religione si impegneranno a segnalare agli studenti quelle pubblicazioni utili ad un approfondimento degli argomenti affrontati. Inoltre, nei limiti del possibile e se effettivamente utile cercheranno di impegnare gli studenti in vere e proprie ricerche mirate all acquisizione di una metodologia della ricerca. Agli studenti viene proposta la partecipazione a conferenze finalizzate ad approfondire argomenti specifici ed a valorizzare la dimensione interdisciplinare delle conoscenze religiose. La visione di film e documentari, la presentazione di unità d apprendimento con supporti informatici. 6. VALUTAZIONE L acquisizione di conoscenze, con un grado di sistemazione diverso a seconda delle varie classi, la conquista di abilità operative in rapporto alla documentazione, le abilità espressive costituiranno gli ambiti valutativi costanti. L apprendimento sarà valutato attraverso una attiva partecipazione alle attività proposte in classe: lavoro di gruppo, discussioni guidate, attività personali sul quaderno, questionari e verifiche scritte. Gli insegnanti intendono utilizzare una rapida e puntuale valutazione delle varie fasi del lavoro (da quello domestico, alle verifiche, alla partecipazione) con diversi codici. Questo procedimento ha il vantaggio di dare all insegnante un maggior numero di dati per valutare con più attendibilità e in tempi brevi senza attendere la verifica che di solito veniva attuata a fine quadrimestre, inoltre stimola lo studente ad una costante organizzazione del suo lavoro. 6.1 Tabella giudizi I giudizi utilizzati per la valutazione degli apprendimenti sono: GIUDIZIO - VOTO Ottimo = 10 Distinto = 9 Buono = 8 Discreto = 7 Sufficiente = 6 Insufficiente = 5 Gravemente insuff. = 4-3 CARATTERI DELLE PRESTAZIONI DELLO STUDENTE - Lavori completi - Assenza totale di errori - Ampiezza dei temi trattati - Originalità - Rielaborazione autonoma, critica e personale - Esposizione rigorosa, ricca, articolata - Conoscenze approfondite e sicurezza nei procedimenti - Assenza di errori concettuali - Rielaborazione critica soddisfacente - Esposizione articolata e fluida - Sicurezza nelle conoscenze e nell applicazione - Rielaborazione personale ampia ed sufficientemente approfondita - Esposizione logica e coerente, abbastanza fluida e precisa - Sicurezza nelle conoscenze e nell applicazione, pur con qualche lieve errore - Rielaborazione personale sufficientemente ampia - Esposizione logica e coerente - Conoscenza degli elementi essenziali - Capacità di procedere nelle applicazioni dei contenuti, pur con errori non molto gravi - Esposizione semplice, abbastanza chiara e coerente se guidata dall insegnante - Conoscenza parziale e frammentaria dei minimi indispensabili per procedere nell applicazione - Esposizione incerta, lessico impreciso, malgrado la guida dell insegnante - Mancata acquisizione degli elementi essenziali ed impossibilità a procedere nell applicazione - Gravi errori - Lavoro incompleto nelle parti essenziali - Esposizione frammentaria e scorretta, linguaggio improprio malgrado la guida del docente Pag. 7 di 8

8 6.2 Verifiche Gli strumenti di misura e i tempi di verifica per accertare il livello di apprendimento raggiunto dagli alunni sono adeguati alla particolare configurazione della disciplina e delle classi. Le modalità e gli strumenti della raccolta di informazioni per la valutazione sono differenti e pertinenti al tipo di attività proposta. Le osservazioni effettuate nel corso dell attività didattica costituiscono l elemento privilegiato per la continuità e la regolazione della programmazione. Le prove di verifica sono di diverso tipo (interrogazione breve, relazioni, verifiche scritte, questionari, interventi spontanei/domande, dibattiti) per permettere a tutti gli studenti di avere successo. Tutte le volte che sarà possibile si promuoverà e favorirà il dialogo e il confronto per valutare anche l interesse, la partecipazione, l attenzione e il comportamento responsabile. 6.3 Recupero I temi trattati nelle lezioni precedenti sono ripresi in ogni lezione mediante interrogazioni-brevi o ripasso comune. Pag. 8 di 8

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