COMUNE DI MAISSANA. Provincia della Spezia PIANO TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

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1 COMUNE DI MAISSANA Provincia della Spezia PIANO TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Articolo 10 del decreto legislativo 14 marzo 2013 numero 33 di riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 8 DEL 30/01/ PREMESSA Strumento essenziale, individuato per contrastare il fenomeno della corruzione, la trasparenza dell'attività amministrativa, è elevata dal comma 15 dell articolo 1 della legge 190/2012 a livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. I commi 35 e 36, dell articolo 1 della legge 190/2012, hanno delegato il governo ad emanare un decreto legislativo per il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, mediante la modifica o l'integrazione delle disposizioni vigenti, ovvero mediante la previsione di nuove forme di pubblicità. Il Governo ha adempiuto al compito assegnato attraverso il decreto legislativo 14 marzo 2013 numero 33 di riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. 2. LA TRASPARENZA Secondo l articolo 1 del decreto legislativo 33/2013, la trasparenza è intesa come accessibilità totale alle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. Nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio, di segreto statistico e di protezione dei dati personali, la trasparenza concorre ad attuare il principio democratico ed i principi costituzionali d uguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione. La trasparenza è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali. Integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino. La trasparenza dell azione amministrativa è garantita attraverso la pubblicazione (art. 2 co. 2 d. lgs. 33/2013). Questa consiste nella pubblicazione nei siti istituzionali di documenti, informazioni, dati su organizzazione e attività delle P.A. Alla pubblicazione corrisponde il diritto di chiunque di accedere alle informazioni direttamente ed immediatamente, senza autenticazione ed identificazione. La pubblicazione deve consentire la diffusione, l indicizzazione, la rintracciabilità dei dati con motori di ricerca web e il loro riutilizzo (art. 4 co. 1 d.lvo 33/2013). I dati, infatti, sono liberamente riutilizzabili. Documenti e informazioni devono essere pubblicati in formato di tipo aperto ai sensi dell articolo 68 del Codice dell amministrazione digitale - CAD (d. lgs. 82/2005). Inoltre è necessario garantire la qualità delle informazioni, assicurandone: integrità, aggiornamento, completezza,

2 tempestività, semplicità di consultazione, comprensibilità, omogeneità, facile accessibilità e conformità ai documenti originali. Dati e informazioni sono pubblicati per cinque anni computati dal 1 gennaio dell anno successivo a quello in cui vige l obbligo di pubblicazione. Se gli atti producono effetti per un periodo superiore a cinque anni, devono rimanere pubblicati sino a quando rimangano efficaci. Allo scadere del termine i dati sono comunque conservati e resi disponibili all interno di distinte sezioni di archivio del sito DIRITTO ALLA CONOSCIBILITÀ E ACCESSO CIVICO Per realizzare gli obiettivi del decreto legislativo 33/2013, il legislatore ha codificato il diritto alla conoscibilità (art. 3). Il diritto alla conoscibilità dei cittadini è speculare al dovere di trasparenza e pubblicazione a carico delle amministrazioni. Il diritto alla conoscibilità consiste nel diritto riconosciuto a chiunque di conoscere, fruire gratuitamente, utilizzare e riutilizzare documenti, informazioni e dati pubblicati obbligatoriamente. Strumentalmente al diritto alla conoscibilità, il legislatore ha codificato l accesso civico (art. 5). Si tratta del diritto riconosciuto a chiunque di richiedere documenti, informazioni e dati obbligatoriamente conoscibili qualora non siano stati pubblicati. La richiesta d accesso civico può essere avanzata da chiunque senza limitazioni, gratuitamente e non deve essere motivata. Va inoltrata al responsabile della trasparenza. Entro 30 gg. la PA deve inserire nel sito il documento e trasmetterlo al richiedente. Oppure può comunicargli l avvenuta pubblicazione e fornirgli il link alla pagina web. In caso di ritardo o omessa risposta, il richiedente potrà rivolgersi al titolare del potere sostitutivo (ex art. 2 co. 9-bis legge 241/1990) LIMITI ALLA TRASPARENZA Non è possibile pubblicare e rendere noti (art. 4 co. 4): 1. i dati personali non pertinenti; 2. i dati sensibili o giudiziari che non siano indispensabili rispetto alle specifiche finalità della pubblicazione; 3. non sono pubblicabili le notizie di infermità, impedimenti personali o famigliari che causino l astensione dal lavoro del dipendente pubblico; 4. non sono nemmeno pubblicabili le componenti della valutazione o le altre notizie concernenti il rapporto di lavoro che possano rivelare le suddette informazioni. Restano fermi i limiti previsti dall articolo 24 della legge 241/1990, nonché le norme a tutela del segreto statistico. In ogni caso, la conoscibilità non può mai essere negata quando sia sufficiente rendere anonimi i documenti, illeggibili dati o parti di documento, applicare mascheramenti o altri accorgimenti idonei a tutelare le esigenze di segreto e i dati personali. 3. IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Sentite le associazioni rappresentate nel Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, ogni PA deve adottare un Programma triennale per la trasparenza e l'integrità (di seguito semplicemente programma) da aggiornare annualmente. Il programma reca le iniziative previste per garantire: a) un adeguato livello di trasparenza; b) la legalità e lo sviluppo della cultura dell'integrità.

3 Il Programma definisce misure, modi e iniziative per attuare gli obblighi di pubblicazione e le misure organizzative per assicurare regolarità e tempestività dei flussi informativi. Specifica modalità, tempi d attuazione, risorse e strumenti di verifica dell'efficacia per assicurare adeguati livelli di trasparenza, legalità e sviluppo della cultura dell'integrità. Le misure del programma devono necessariamente essere collegate con le misure e gli interventi previsti dal Piano di prevenzione della corruzione (legge 190/2012) del quale il programma costituisce, di norma, una sezione. Il collegamento fra il Piano di prevenzione della corruzione ed il Programma è assicurato dal Responsabile della trasparenza le cui funzioni, secondo l articolo 43 comma 1 del decreto legislativo 33/2013, sono svolte di norma dal Responsabile per la prevenzione della corruzione. Laddove l amministrazione nomini due distinti soggetti, per le funzioni in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione, è necessario garantire un raccordo tra gli stessi, i cui nomi devono risultare sul sito istituzionale. Gli obiettivi del Programma sono formulati in collegamento con la programmazione strategica e operativa definita nel piano della performance e negli altri strumenti di programmazione degli enti locali. 4. IL RESPONSABILE PER LA TRASPARENZA Di norma, il Responsabile per la prevenzione della corruzione (art. 1 co. 7 della legge 190/2012) svolge le funzioni di Responsabile per la trasparenza. Il nominativo è indicato nel Programma. I principali compiti del Responsabile per la trasparenza sono: 1. controllare l'adempimento da parte della PA degli obblighi di pubblicazione, assicurando completezza, chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni; 2. segnalare all'organo di indirizzo politico, al Nucleo di Valutazione, all'autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all'ufficio disciplinare i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione; 3. provvedere all'aggiornamento del Programma, all'interno del quale sono previste specifiche misure di monitoraggio sull'attuazione degli obblighi di trasparenza e ulteriori misure e iniziative di promozione della trasparenza in rapporto con il Piano anticorruzione; 4. controllare e assicurare la regolare attuazione dell'accesso civico. In caso di inottemperanza, il Responsabile inoltra un segnalazione all organo di indirizzo politico, all organismo indipendente di valutazione, a CIVIT e, nei casi, più gravi, all ufficio disciplinare. Gli inadempimenti sono altresì segnalati da CIVIT ai vertici politici delle amministrazioni, agli OIV e, ove necessario, alla Corte dei conti ai fini dell attivazione delle altre forme di responsabilità. 5. IL NUCLEO DI VALUTAZIONE Il Nucleo di Valutazione ha il compito di verificare la coerenza tra gli obiettivi del Programma e quelli indicati nel piano della performance, valutando altresì l'adeguatezza dei relativi indicatori. I soggetti che svolgono la valutazione della performance e il Nucleo di Valutazione utilizzano informazioni e dati relativi all'attuazione degli obblighi di trasparenza anche per valutare la performance - organizzativa e individuale - del Responsabile per la trasparenza e dei capi area responsabili della trasmissione dei dati. 6. LA CIVIT La CIVIT, quale Autorità nazionale anticorruzione, svolge i compiti seguenti: 1. controlla l'adempimento degli obblighi di pubblicazione; 2. esercita poteri ispettivi mediante richiesta di notizie, informazioni, atti e documenti;

4 3. ordina l'adozione di atti o provvedimenti richiesti dalla normativa, ovvero la rimozione di comportamenti o atti contrastanti con i piani e le regole sulla trasparenza; 4. controlla l'operato dei Responsabili per la trasparenza a cui può chiedere il rendiconto del controllo svolto; 5. può chiedere al Nucleo di Valutazione ulteriori informazioni sul controllo dell'esatto adempimento degli obblighi di trasparenza; 6. può avvalersi delle banche dati, istituite presso il Dipartimento della funzione pubblica, per il monitoraggio degli adempimenti di pubblicazione; 7. in relazione alla loro gravità, segnala i casi di inadempimento o di adempimento parziale all'ufficio disciplinare della PA; 8. nei casi più gravi, segnala gli inadempimenti ai vertici politici, al Nucleo di Valutazione e alla Corte dei conti e rende pubblici i relativi provvedimenti; 9. controlla e rende noti i casi di omessa pubblicazione delle informazioni relativi ai componenti degli organi politici (art. 14). 7. AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE Nella homepage del sito istituzionale deve essere prevista una sezione denominata Amministrazione trasparente, per l accesso alla quale è vietato installare filtri od altre soluzioni tecniche che impediscano ai motori di ricerca web di effettuare prelievi da tale sezione. Le principali informazioni di Amministrazione trasparente sono (art. 10 co. 8): 1. il programma per la trasparenza ed il relativo stato di attuazione; 2. il piano della perfomance e la relazione di cui all'art. 10 del d.lgs. 150/2009; 3. nominativi e curricula dei componenti degli OIV e del responsabile della valutazione della performance; 4. curricula e compensi dei titolari di incarichi amministrativi di vertice, di incarichi dirigenziali e di collaborazione o consulenza; 5. curricula dei titolari di posizioni organizzative, redatti in conformità al vigente modello europeo; 6. tutte le altre informazioni riconducibili alle sotto-sezioni di 1 e 2 livello elencate nell allegato al decreto legislativo 33/2013. PARTE I INTRODUZIONE 1.ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL AMMINISTRAZIONE UFFICI E COMPETENZE SEGRETARIO COMUNALE DOTT. VINCENZO CAMBERLINGO UFFICIO AMBIENTE Responsabile : geom. Paolo Boicelli SETTORE SALVAGUARDIA AMBIENTALE

5 SETTORE DEMOGRAFICO UFFICIO ANAGRAFE AIRE RESPONSABILI DI PROCEDIMENTO : Sig.ra Antonella Lavagnino UFFICIO STATO CIVILE Responsabile del procedimento : Sig. Berti Nedis UFFICIO ELETTORALE Responsabile del procedimento : Sig. Berti Nedis UFFICIO PROTOCOLLO Responsabile del procedimento : Sig. ra Antonella Lavagnino SETTORE SVILUPPO ECONOMICO UFFICIO COMMERCIO ATTIVITÀ PRODUTTIVE Responsabile: Sig. ra Antonella Lavagnino UFFICIO POLIZIA LOCALE Responsabile : SETTORE TECNICO - URBANISCO UFFICIO EDILIZIA PRIVATA E URBANISTICA Responsabile : Geom. Paolo Boicelli UFFICIO LAVORI PUBBLICI Responsabile : Geom. Paolo Boicelli SETTORE CULTURA E DELLA COMUNICAZIONE UFFICIO CULTURA E PUBBLICA ISTRUZIONE Responsabile : Sig.ra Antonella Lavagnino UFFICIO SPORT Responsabile : Sig.ra Antonella Lavagnino UFFICIO TURISMO Responsabile : Sig. ra Antonella Lavagnino SETTORE RISORSE INTERNE UFFICIO PERSONALE - AREA AMMINISTRATIVA - SEGRETERIA GENERALE Responsabile : Sig. Nedis Berti

6 SETTORE ECONOMICO - FINANZIARIO UFFICIO RAGIONERIA Responsabile : Sig. Nedis Berti UFFICIO TRIBUTI Responsabile : Sig. Nedis Berti SETTORE SOCIO-ASSISTENZIALE UFFICIO SERVIZI SOCIALI Responsabile : Sig.ra Antonella Lavagnino 2. PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL PROGRAMMA 2.1 OBIETTIVI STRATEGICI IN MATERIA DI TRASPARENZA E INTEGRITÀ La trasparenza dell attività amministrativa è un obiettivo fondamentale dell amministrazione e viene perseguita dalla totalità degli uffici e dei rispettivi dirigenti e responsabili. Essa è oggetto di consultazione e confronto di tutti i soggetti interessati, attraverso un tavolo di lavoro coordinato dal responsabile della trasparenza. I responsabili dei singoli uffici sono chiamati a prendere parte ad una conferenza di servizi interna nel corso della quale si terranno incontri per mettere in atto ogni misura organizzativa per favorire la pubblicazione delle informazioni e degli atti in loro possesso, nei modi e nei tempi stabiliti dalla legge e secondo le fasi di aggiornamento che verranno decise dal responsabile. La misurazione della qualità degli adempimenti di pubblicazione sarà effettuata a mezzo del servizio bussola della trasparenza predisposto dal Dipartimento della funzione pubblica col quale il sistema 3 consente di valutare il sito Internet attraverso una molteplicità di indicatori, verificandone la corrispondenza a quanto previsto dalla legge e identificando i singoli errori e inadempienze. L obiettivo dell amministrazione è quello di raggiungere uno standard di rispondenza costantemente, maggiore del 90%, entro l ultimo anno di riferimento del presente programma (2015). Unitamente alla misurazione dell effettiva presenza dei dati oggetto di pubblicazione obbligatoria, l amministrazione si pone come obiettivo primario quello di migliorare la qualità complessiva del sito Internet, con particolare riferimento ai requisiti di accessibilità e usabilità. 2.2 IL COLLEGAMENTO CON IL PIANO DELLA PERFORMANCE E IL PIANO ANTICORRUZIONE La trasparenza dei dati e degli atti amministrativi prevista dal decreto legislativo n. 33/2013 rappresenta lo standard di qualità necessario per un effettivo controllo sociale, ma anche un fattore determinante collegato alla performance dei singoli uffici e servizi comunali. In particolare, la pubblicità totale dei dati relativi all organizzazione, ai servizi, ai procedimenti e ai singoli provvedimenti amministrativi consente alla cittadinanza di esercitare un controllo diffuso utile al perseguimento di un miglioramento continuo dei servizi pubblici comunali e della attività amministrativa nel suo complesso. Il presente programma triennale e i relativi adempimenti divengono parte integrante e sostanziale del ciclo della performance nonché oggetto di rilevazione e misurazione nei modi e nelle forme previste dallo stesso e dalle altre attività di rilevazione di efficacia ed efficienza dell attività amministrativa.

7 L attività di pubblicazione dei dati e dei documenti prevista dalla normativa e dal presente Programma costituisce altresì parte essenziale delle attività del Piano anticorruzione. Il Responsabile della trasparenza è chiamato a dare conto della gestione delle attività di pubblicazione nell ambito di ogni iniziativa legata alle misure di prevenzione della corruzione. 2.3 L ELABORAZIONE DEL PROGRAMMA E L APPROVAZIONE DA PARTE DELLA GIUNTA COMUNALE Il presente programma viene aggiornato entro il 20 luglio di ogni anno dal responsabile della trasparenza. La fase di modifica deve prevedere appositi momenti di confronto con tutti i membri del Tavolo di lavoro di cui al punto 2.1. Il Responsabile della trasparenza ha il compito di monitorare e stimolare l effettiva partecipazione di tutti i responsabili di servizio chiamati a garantire la qualità e la tempestività dei flussi informativi. Il Comune elabora e mantiene aggiornato il presente Programma in conformità alle indicazioni fornite dalla CIVIT Autorità Anticorruzione e dagli schemi da essa approvati sulla base del dettato del D.lgs. n. 33/2013. In seguito all approvazione da parte della giunta comunale, il presente programma viene trasmesso al Nucleo di valutazione per le attestazioni da predisporre obbligatoriamente entro il 31 dicembre di ogni anno e per l attività di verifica dell assolvimento degli obblighi prevista dalla legge. 2.4 LE AZIONI DI PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI STAKEHOLDERS Al fine di un coinvolgimento attivo per la realizzazione e la valutazione delle attività di trasparenza, l amministrazione individua quali stakeholders (portatori di interessi ) gli abitanti del Comune. Si ritiene opportuno agire sia nei confronti della struttura interna dell ente, sia verso le organizzazioni rappresentative di diverse fasce di cittadinanza. 3. LE INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE DELLA TRASPARENZA 3.1 INIZIATIVE E STRUMENTI DI COMUNICAZIONE PER LA DIFFUSIONE DEI CONTENUTI DEL PROGRAMMA E DEI DATI Il responsabile della trasparenza ha il compito di coordinare le azioni di coinvolgimento degli stakeholders e in generale della cittadinanza sulle attività di trasparenza poste in atto dall amministrazione. il Responsabile della trasparenza di concerto con gli organi di indirizzo politico, ha il compito di organizzare e promuovere le seguenti azioni nel triennio: forme di ascolto diretto e online con il pubblico e il sito Internet comunale; forme di comunicazione e informazione diretta ai cittadini (opuscoli, schede pratiche, slides animate da proiettare negli appositi spazi, ecc.); organizzazione di Giornate della Trasparenza; coinvolgimento delle associazioni presenti sul territorio attraverso comunicazioni apposite o incontri pubblici ove raccogliere i loro feedback sull attività di trasparenza e di pubblicazione messe in atto dall ente.

8 4. PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 4.1 I SOGGETTI RESPONSABILI DELLA PUBBLICAZIONE DEI DATI I dati e i documenti oggetto di pubblicazione sono quelli previsti dal D.lgs. n. 33/2013, dalla legge n. 190/2012 ed elencati in modo completo nell allegato 1 della deliberazione CIVIT del 29 maggio Essi andranno a comporre la sezione amministrazione trasparente del sito internet comunale così come definita dall allegato al D.lgs. n. 33/2013. I soggetti responsabili degli obblighi di pubblicazione e della qualità dei dati per come definita dall art. 6 del D.lgs. n. 33/2013 sono i responsabili di area e i titolari degli uffici preposti ai singoli procedimenti comportanti dati oggetto di pubblicazione. Per i dati relativi agli organi di indirizzo politico-amministrativo la responsabilità della pubblicazione è dell ufficio affari generali che dovrà raccogliere le informazioni necessarie direttamente dai consiglieri e dagli assessori. I responsabili dei servizi dovranno verificare l esattezza e la completezza dei dati pubblicati inerenti ai rispettivi uffici e procedimenti segnalando all ufficio comunicazione eventuali errori. I soggetti responsabili avranno cura di fornire dati e documenti pronti per la pubblicazione conformemente all art. 4 del D.lgs. n. 33/2013 e, in generale, alle misure disposte dal Garante per la protezione dei dati personali nelle Linee Guida pubblicate con la deliberazione del 2 marzo Il responsabile del programma è incaricato di monitorare l effettivo assolvimento degli obblighi di pubblicazione da parte dei singoli dipendenti. L aggiornamento costante dei dati nei modi e nei tempi previsti dalla normativa è parte degli obblighi di pubblicazione. 4.2 L ORGANIZZAZIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI I flussi informativi sono gestiti e organizzati sotto la direzione del Responsabile della trasparenza. Essi prevedono che gli uffici preposti ai procedimenti relativi ai dati oggetto di pubblicazione implementino con la massima tempestività i file e le cartelle predisposte e organizzate dall ufficio ai fini della pubblicazione sul sito. Ogni responsabile di servizio adotta apposite linee guida interne al proprio settore stabilendo il funzionario preposto alla predisposizione dei dati e dei documenti oggetto di pubblicazione, indicando un sostituto nei casi di assenza del primo. Per quanto concerne le schede sintetiche dei provvedimenti di cui all art. 23 del D.lgs. n. 33/2013, esse dovranno essere realizzate dai responsabili dei provvedimenti all interno di una tabella condivisa da tenere aggiornata al fine della pubblicazione da effettuarsi a cadenza semestrale. Le linee guida dovranno essere sintetizzate in apposite schede interne da sottoporre al Responsabile della trasparenza. Le schede dovranno essere aggiornate ogni volta che esigenze organizzative comportino una modifica della ripartizione dei compiti. I dati e i documenti oggetto di pubblicazione dovranno essere elaborati nel rispetto dei criteri di qualità previsti dal D.lgs. n. 33/2013, con particolare osservanza degli articoli 4 e LA STRUTTURA DEI DATI E I FORMATI Gli uffici competenti dovranno fornire i dati nel rispetto degli standard previsti dal D.lgs. n. 33/2013 e in particolare nell allegato 2 della deliberazione CIVIT del 29 maggio Sarà del responsabile della trasparenza fornire indicazioni operative agli uffici, anche attraverso momenti di formazione interna, sulle modalità tecniche di redazione di atti e documenti in formati che rispettino i requisiti di accessibilità, usabilità, integrità e open source. Fermo restando l obbligo di utilizzare solo ed esclusivamente formati aperti ai sensi dell art. 68 del Codice dell amministrazione digitale, gli uffici che detengono l informazione da pubblicare dovranno:

9 a) compilare i campi previsti nelle tabelle predisposte nelle cartelle del server dal responsabile dell area per ogni pubblicazione di schede o comunque di dati in formato tabellare; b) predisporre documenti nativi digitali in formato PDF/A pronti per la pubblicazione ogni qual volta la pubblicazione abbia a oggetto un documento nella sua interezza. 4.4 IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Una trasparenza di qualità necessità del costante bilanciamento tra l interesse pubblico alla conoscibilità dei dati e dei documenti dell amministrazione e quello privato del rispetto dei dati personali, in conformità al D.lgs. n. 196/2003. In particolare, occorrerà rispettare i limiti alla trasparenza indicati all art. 4 del D.lgs. n. 33/2013 nonché porre particolare attenzione a ogni informazione potenzialmente in grado di rivelare dati sensibili quali lo stato di salute, la vita sessuale e le situazioni di difficoltà socio-economica delle persone. I dati identificativi delle persone che possono comportare una violazione del divieto di diffusione di dati sensibili, con particolare riguardo agli artt. 26 e 27 del D.lgs. n. 33/2013, andranno omessi o sostituiti con le iniziali del nome. Nei documenti destinati alla pubblicazione dovranno essere omessi dati personali eccedenti lo scopo della pubblicazione e i dati sensibili e giudiziari, in conformità al D.lgs. n. 196/2003 e alle Linee Guida del Garante sulla Privacy del 2 marzo Il responsabile della trasparenza segnala con estrema tempestività eventuali pubblicazioni effettuate in violazione della normativa sul trattamento dei dati personali al dirigente/responsabile di servizio competente. La responsabilità per un eventuale violazione della normativa riguardante il trattamento dei dati personali è da attribuirsi al funzionario responsabile dell atto o del dato oggetto di pubblicazione. 4.5 TEMPI DI PUBBLICAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI La responsabilità del rispetto dei tempi di pubblicazione è affidata all ufficio comunicazione, di concerto con il Responsabile della Trasparenza. Decorso il periodo di pubblicazione obbligatoria indicato all art. 8 del D.lgs. n. 33/2013 i dati dovranno essere eliminati dalla rispettiva sezione e inseriti in apposite sezioni di archivio, da realizzare all interno della medesima sezione Amministrazione Trasparente. Il Responsabile della trasparenza potrà valutare ulteriori misure di protezione dei dati personali per i dati oggetto di archiviazione. 4.6 SISTEMA DI MONITORAGGIO DEGLI ADEMPIMENTI Il controllo sulla qualità e sulla tempestività degli adempimenti è rimesso al Responsabile della trasparenza e al personale comunale da questi eventualmente delegato per specifiche attività di monitoraggio. L ufficio comunicazione ha il compito di controllare la regolarità dei flussi informativi dagli uffici preposti nonché la qualità dei dati oggetto di pubblicazione, segnalando eventuali problematiche al Responsabile della Trasparenza. E compito del Responsabile della Trasparenza verificare il rispetto dei flussi informativi e segnalare immediatamente al dirigente responsabile l eventuale ritardo o inadempienza, fermo restando le ulteriori azioni di controllo previste dalla normativa. A cadenza almeno quadrimestrale il Responsabile della trasparenza, di concerto con l ufficio comunicazione, verifica il rispetto degli obblighi in capo ai singoli uffici e ne dà conto, con una sintetica

10 relazione, ai dirigenti e/o responsabili di servizio, all Organismo Indipendente di Valutazione/Nuclei di valutazione e al vertice politico dell amministrazione. A cadenza annuale il Responsabile della trasparenza riferisce con una relazione alla Giunta Comunale sullo stato di attuazione degli adempimenti previsti dalla normativa e dal presente Programma, nonché sulle criticità complessive della gestione della trasparenza. La relazione dovrà essere altresì illustrata a tutti i dipendenti comunali in un apposito incontro. 4.6 STRUMENTI E TECNICHE DI RILEVAZIONE DELLA QUALITÀ DEI DATI PUBBLICATI Il responsabile della trasparenza predispone report sulla rilevazione della qualità dei dati pubblicati attraverso il sistema Bussola della Trasparenza messo a disposizione dal Ministero della Funzione pubblica. 4.7 CONTROLLI, RESPONSABILITÀ E SANZIONI Il Responsabile della trasparenza ha il compito di vigilare sull attuazione di tutti gli obblighi previsti dalla normativa, segnalando i casi di mancato o ritardato adempimento all Organismo interno di valutazione, all organo di indirizzo politico nonché, nei casi più gravi, all Autorità Anticorruzione (CIVIT) e all ufficio del personale per l eventuale attivazione del procedimento disciplinare. L inadempimento degli obblighi previsti dalla normativa costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all immagine e sono comunque valutati ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei dirigenti/responsabili di servizio, dei rispettivi settori di competenza e dei singoli dipendenti comunali. Il responsabile non risponde dell inadempimento se dimostra, per iscritto, al Responsabile della trasparenza, che tale inadempimento è dipeso da causa a lui non imputabile. L OIV attesta con apposita relazione entro il 31 dicembre di ogni anno l effettivo assolvimento degli obblighi in materia di trasparenza e integrità ai sensi dell art. 14 del D.lgs. n. 150/2009. Le sanzioni per le violazioni degli adempimenti in merito alla trasparenza sono quelle previste dal D.lgs. n. 33/2013, fatte salve sanzioni diverse per la violazione della normativa sul trattamento dei dati personali o dalle normative sulla qualità dei dati pubblicati (Codice dell amministrazione digitale, legge n. 4/2004).

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