Documentazione tecnica dei confini nel sistema catasto/tavolare dell Alto Adige. Situazione e prospettive. Bolzano, 09 Marzo 2009 ing.

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1 Abteilung 41 Grundbuch, Grund- und Gebäudekataster Amt 41.2 Inspektorat für den Kataster Ripartizione 41 Libro fondiario, catasto fondiario e urbano Ufficio 41.2 Ispettorato per il catasto Documentazione tecnica dei confini nel sistema catasto/tavolare dell Alto Adige. Situazione e prospettive. Bolzano, 09 Marzo 2009 ing. Paolo Russo

2 Elementi di individuazione dei confini Art. 950 CC Quando il confine tra due fondi è incerto, ciascuno dei proprietari può chiedere che sia stabilito giudizialmente. Ogni mezzo di prova è ammesso. In mancanza di altri elementi il giudice si attiene al confine delineato nelle mappe catastali.

3 Elementi di individuazione dei confini La prova documentale in nostro possesso con più alto valore giuridico è costituita dal frazionamento (abbozzo di campagna o foglio di notifica con rilievo d ufficio) intavolato, che istituisce la linea di confine. L attendibilità, la ricostruibilità e la precisione di un frazionamento sono variabili a seconda dell epoca, della metodologia di rilievo utilizzata, del tecnico redattore ecc. Anche i confini materializzati sul terreno e tollerati dalle parti (cippi, muri, recinzioni, confini d uso ecc.) ed i confini naturali (pareti rocciose, creste di montagne, corsi d acqua ecc.) sono elementi importanti di individuazione della posizione giuridica del confine. Nel frazionamento quasi sempre sono rilevati altri confini presenti sul terreno, oltre a quelli nuovi istituiti. In questo caso il frazionamento costituisce una prova testimoniale indiretta, riferita all epoca del rilievo, e diventa importante una buona descrizione dei punti rilevati da parte del professionista.

4 Elementi di individuazione dei confini Molto raramente si trovano misure relative alla posizione dei confini negli atti d impianto del catasto o del libro fondiario. Quasi mai sono ricostruibili. Prove testimoniali dirette possono essere raccolte solo dal giudice nel corso di un procedimento civile. La mappa è l ultimo elemento di individuazione dei confini. La sua precisione è molto bassa. In ogni caso il confine è rappresentato con miglior precisione sulla mappa storica o nella prima mappa di evidenza in cui la linea è stata introdotta. Fanno eccezione le mappe rilevate ex-novo a partire dagli anni 90. In queste mappe le linee rilevate sul terreno sono quasi sempre abbastanza precise.

5 Tipi di frazionamento Vecchi frazionamenti, abbozzi di campagna e rilievi d ufficio: la precisione dipende dai metodi di rilevo utilizzati e dall estensione del rilievo. Salvo alcune eccezioni (p.es. rilievi molto estesi) è quasi sempre sotto 1 metro. Se il rilievo riguarda una zona molto circoscritta la precisione è maggiore (pochi decimetri). Tali rilievi sono comunque raramente ricostruibili sul terreno in quanto, tanto più tempo è passato, quanto più i punti di riferimento utilizzati o sono distrutti o comunque difficilmente identificabili sul terreno con precisione e sicurezza accettabile. A partire dalla seconda guerra mondiale fino agli anni 70 molti tecnici liberi professionisti inventavano le misure dei frazionamenti sulla carta, senza misurare sul terreno la posizione dei confini.

6 Tipi di frazionamento Dagli anni 70 in poi i frazionamenti cominciano a diventare sempre più precisi, attendibili e facilmente ricostruibili, grazie all evoluzione degli strumenti di misura ed al nuovo consolidarsi della professionalità degli operatori del settore. Il minor tempo trascorso ed il maggior numero di punti rapidamente rilevabili con i nuovi strumenti, rende più facile reperire punti d appoggio del rilievo ancora esistenti. A partire dal 1996 con l introduzione del programma PREGEO e della relativa normativa per la redazione dei frazionamenti: i rilievi vanno appoggiati ad una rete di punti dotati quasi sempre di coordinate misurate dal catasto con elevata precisione e sono pertanto sempre ricostruibili, la precisione media dei rilievi scende a cm, arrivando in rari casi fino cm, l obbligo di misure ridondanti rende autocontrollati i rilievi riducendo al minimo la possibilità di errore umano.

7 Tipi di frazionamento Da fine 2002 inserimento del piano rilievi: le attuali misure precise dei tipi di frazionamento, per essere introdotte nelle mappe ufficiali di evidenza di minor precisione, devono essere adattate a queste. La posizione esatta delle linee misurate viene salvata e memorizzata su un altro piano. Questo consente al libero professionista di controllare facilmente le proprie misure confrontandole con quelle degli altri frazionamenti. Si riduce così ancora di più la possibilità di errore. Dal 2006 attivazione e sviluppo di una rete di stazioni di riferimento GNSS (4-6 stazioni) con messa a disposizione dei dati per la post elaborazione e delle correzioni via GSN e TCP/IP per il real-time (in quest ultimo caso vengono sfruttate anche alcune stazioni di riferimento austriache e trentine).

8 Precisione delle mappe catastali Precisione della mappa digitalizzata: A fondovalle: media 5-10 m; può arrivare a m in zone con particolari problemi. In zone di alta montagna o comunque di poco pregio (adesso o ai tempi dell impianto) la precisione può essere ancora minore. Mappe rilevate ex-novo dal 1990 (circa 1% del territorio). Precisione del rilievo (salvo singoli errori materiali): da terra: precisione media cm da aerofotogrammetria: precisione media cm Anche nei rilievi ex novo non tutte le linee sono rilevate; una parte sono montate dalla mappa vecchia, in quanto non individuabili sul terreno.

9 Origine delle imprecisioni: mappe cartacee Impianto ( ~1858): La precisione generale del rilievo in relazione alle metodologie impiegate (triangolazione di dettaglio grafica, rilievo di dettaglio con la tavoletta pretoriana) non può comunque essere sostanzialmente inferiore al metro. Inoltre localmente si hanno: errori di triangolazione (alcune zone spostate e ruotate), errori puntuali nel rilevo di dettaglio, non tutte le parti del territorio erano misurate con la stessa cura. Conservazione: non sempre fatta con la dovuta cura, sia per quanto riguarda la precisione dei rilievi, sia per le modalità di introduzione in mappa (anche 2 guerre in mezzo); in molte zone ha peggiorato la precisione originaria della mappa.

10 Origine delle imprecisioni: mappe cartacee In alcune zone particolarmente frazionate, la scala del disegno non consentiva un adeguata rappresentazione e conservazione. Sulle mappe cartacee in scala 1:2880: 1 mm ~ 3 m 3,5 mm ~ 10 m Altre cause: deformazione delle mappe originali, di evidenza e delle matrici, deformazioni nella produzione delle mappe di evidenza a partire dalle matrici, imprecisioni e errori nell aggiornamento delle matrici a partire dalle mappe di evidenza, imprecisioni ed errori durante l ingrandimento di alcune zone con il pantografo.

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13 Digitalizzazione delle Mappe Tra il 1994 ed il 1999 le mappe sono state digitalizzate in formato vettoriale e negli anni immediatamente successivi (fino ad inizio 2004) i singoli fogli di mappa - compresi i vari ingrandimenti ed isole di un comune catastale sono stati riuniti ed aggiornati, con i seguenti vantaggi: è possibile rilasciare i dati e le visure su supporto informatico e per via telematica; è possibile utilizzare le mappe castali all interno dei GIS; non si peggiora più la qualità della mappa con la conservazione, le procedure di aggiornamento sono più controllate, semplici e veloci; sarà possibile intraprendere iniziative per il miglioramento qualitativo della mappa; è stato possibile controllare la topologia (chiusura dei poligoni, ogni poligono assegnato ad una particella, ad ogni particella corrispondono uno o più poligoni contigui sulla mappa); è stato possibile incrociare i dati con quelli alfanumerici del catasto fondiario (tutte le particelle presenti nel catasto fondiario ci sono anche in mappa e viceversa); è stato reso possibile associare alle singole linee informazioni sulla loro origine, tra cui il numero del frazionamento che le ha generate.

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15 Digitalizzazione delle Mappe Durante la digitalizzazione non è stato possibile prendere nessuna misura per migliorare la precisione delle mappe, semplicemente perché non era disponibile un adeguato numero di punti rappresentati in mappa, dotati di coordinate note (= misurate con sufficiente precisione). All epoca inoltre non esistevano nemmeno cartografie a grande scala utilizzabili per questo scopo. Nella digitalizzazione pertanto si è proceduto inquadrando i singoli fogli (a perimetro aperto) sulle coordinate degli spigoli. Gli ingrandimenti o isole sono stati inquadrati su alcuni punti del perimetro. Nella digitalizzazione pertanto non solo non si è migliorata la qualità della mappa, ma si sono introdotte ulteriori imprecisioni: imprecisioni ed errori di collimazione dei punti durante la digitalizzazione, errori ed imprecisioni nell inquadramento dei fogli ed degli ingrandimenti, deformazioni locali per unire fogli e isole.

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20 Miglioramento qualitativo delle mappe A partire dal 2003 i nuovi frazionamenti sono stati caricati anche sul piano rilievi. Sono caricate le nuove dividenti ed anche alcune altre linee rilevate ritenute affidabili dall ufficio, pur con una qualifica diversa. Gli uffici catasto stanno provvedendo inoltre a inserire nel piano rilievi anche i frazionamenti PREGEO anteriori ( i primi sono del 1996). Tra il 2004 ed il 2006 il catasto ha scansionato anche le mappe storiche d impianto. Molti comuni intanto si sono dotati per il fondovalle o per i centri abitati di carte tecniche a grande scala: 1:1000 precisione ~ 40 cm; 1:2000 precisione ~ 80 cm; La precisione attuale delle mappe catastali non è adeguata alle attuali tecnologie ed alle richieste dell utenza. Esistono però tutti i presupposti tecnici per procedere ad un miglioramento qualitativo ed in particolare della precisione delle mappe catastali.

21 Miglioramento qualitativo delle mappe Perché è necessario? In fondo per gli scopi propri del catasto la mappa di oggi è sufficiente: per gli scopi fiscali non occorre precisione vista l entità delle tariffe del catasto fondiario, per gli scopi civilistici con il collegamento ai tipi di frazionamento e la scansione delle mappe storiche la documentazione è comunque disponibile. Il problema è l utilizzo delle mappe all interno dei GIS e la loro sovrapponibilità ad altri tematismi. Ad es.: per la verifica delle domande per contributi agricoli occorre sovrapporre la mappa con l ortofoto, per la verifica della destinazione urbanistica occorre sovrapporre la mappa con i piani urbanistici, ecc. ecc. Il confronto, data l elevata imprecisione delle mappe, non può avvenire automaticamente. Ogni volta occorre che qualcuno trasli manualmente la singola particella per poter sovrapporre localmente la mappa con i vari tematismi. Costa molto, ma molto meno, se lo fa il catasto una volta per tutte.

22 Riposizionamento delle mappe digitali Inserendo in sfondo, sotto le mappe catastali, il piano rilievi, le mappe storiche e le altre cartografie disponibili sul territorio provinciale ed indicando dei punti omologhi, si può con degli opportuni software grafici: sia rototraslare le mappe in una posizione più corretta; sia con delle opportune formule di trasformazione matematica procedere ad un recupero controllato delle deformazioni della mappa. Scopo del lavoro è raggiungere una precisione sufficiente per poter inserire in mappa i nuovi frazionamenti (quasi sempre) senza spostamenti o deformazioni. L operazione deve essere condotta in collaborazione da specialisti nell uso dei programmi grafici e da personale con una buona conoscenza della situazione locale della mappa.

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25 Recupero dei frazionamenti Pregeo A questo punto sarà possibile: reimportare dal piano rilievi le linee rosse di (quasi) tutti frazionamenti PREGEO dal , mantenendole nella loro corretta posizione; ripristinare anche la continuità tra comuni catastali diversi. In qualche zona, dove la gestione ha fortemente degradato la precisione originale della mappa, si potranno recuperare anche alcune geometrie dalle mappe d impianto. Si partirà con una sperimentazione ancora quest anno. Vista la complessità e la mole di dati da trattare, i lavori avranno comunque una durata pluriennale. L eventuale recupero di alcuni frazionamenti di epoche anteriori mediante collegamento alle reti di riferimento sarà da valutarsi successivamente. In zone con forti problemi ed errori locali, la procedura in questione non sarà efficace ed occorrerà intervenire successivamente con procedure diverse (rilievo ex-novo, reimpianto del Libro fondiario).

26 Altri provvedimenti Introduzione del catasto dei confini: Attualmente abbiamo a disposizione una documentazione precisa, che non perde di validità nel tempo e giuridicamente molto forte per le linee di confine create con un frazionamento PREGEO intavolato. Si vuole dare alle parti uno strumento analogo per documentare le linee di confine create antecedentemente all introduzione di Pregeo. Miglioramento della qualità dei frazionamenti mediante revisione della normativa di rilievo: adeguamento delle precisioni all attuale tecnologia, adeguamento tecnologico delle modalità di rilievo con inserimento delle baseline GPS, norme di buona tecnica e di trasparenza nell effettuazione delle misure sul terreno e nella loro documentazione.

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