Funzionamento dell'organismo di Composizione della Crisi La Professionalità al Servizio del Cittadino.
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1 Funzionamento dell'organismo di Composizione della Crisi La Professionalità al Servizio del Cittadino. Palmi, 27 settembre 2016 Luigi Domenico Arcuri Componente del Consiglio Direttivo FondazioneADRcommercialisti
2 Chi può accedere al piano del consumatore Tale procedura si rivolge esclusivamente alle persone fisiche che hanno contratto debiti non derivanti da attività imprenditoriali o professionali. In pratica si rivolge ai consumatori, figura definita dall art. 6, 2 comma, della Legge 3/2012. Luigi Domenico Arcuri Componente del Consiglio Direttivo FondazioneADRcommercialisti 1
3 Presupposti 2
4 Per accedere al piano del consumatore, sono necessari ulteriori presupposti. 1 - Il debito contratto deve essere di ammontare tale che il consumatore non possa risanarlo con il patrimonio personale: si deve trovare, quindi, in uno stato di sovra indebitamento. 3
5 2 - Il consumatore non deve essere soggetto a procedure concorsuali e deve fornire documentazione che permetta di ricostruire la sua situazione economica e patrimoniale. 3 - Il piano non deve essere stato già chiesto nei cinque anni precedenti e, inoltre, non devono essere cessati, risolti o revocati i suoi effetti. 4
6 Contenuto della proposta 5
7 La proposta ha contenuto aperto, nel senso che può prevedere qualsiasi modalità per soddisfare i crediti, e cioè: 1 - Cessione di crediti futuri; 2 - Utilizzo di strumenti di pagamento elettronici; 3 - Sottoscrizione di strumenti creditizi e finanziari. 6
8 E prevista, nei casi in cui i beni ed i redditi del debitore non offrano idonee garanzia, la sottoscrizione di terzi che assicurano la fattibilità e solvibilità. Il piano del consumatore, infine, può prevedere una moratoria, fino ad 1 anno dalla sua omologazione, in presenza di privilegio, pegno o ipoteca in mano ai creditori. 7
9 Deposito del piano 8
10 La proposta del piano del consumatore va depositata presso il Tribunale in cui ha la propria residenza il debitore. Successivamente essa va presentata, ad opera dell'organismo di composizione della crisi, anche agli uffici amministrativi - finanziari (agente della riscossione, uffici fiscali ed enti locali competenti), con indicazione della posizione fiscale del contribuente e dei contenziosi pendenti (eventuali). 9
11 Unitamente alla proposta devono essere presentati: 1 - L elenco di tutti i creditori, indicando le somme dovute; 2 - L elenco dei beni e degli eventuali atti compiuti negli ultimi 5 anni; 3 - Le dichiarazioni dei redditi degli ultimi 3 anni; 4 - L attestazione di fattibilità del piano; 5 - L elenco delle spese correnti necessarie al sostentamento del debitore e della sua famiglia. Tali elementi devono essere indicati nella relazione che l OCC deve allegare alla proposta. 10
12 Procedimento di omologazione 11
13 Se la proposta di piano del consumatore soddisfa i requisiti previsti dall art. 12 bis della Legge 3/2012, il giudice che l'ha ricevuta, verificata l'assenza di atti che possano recare pregiudizio ai creditori (tra questi atti si ricordano quelli previsti dall art. 14 bis della Legge), fissa l'udienza, disponendo contestualmente che l OCC comunichi la proposta ai creditori. 12
14 Nelle more, sospende gli eventuali procedimenti di esecuzione forzata, se ritiene che gli stessi possono pregiudicare la fattibilità del piano. Solo dopo aver verificato la fattibilità del piano e la sua idoneità ad assicurare il pagamento dei crediti, il giudice procede all'omologazione. In ogni caso, l'omologazione deve intervenire entro sei mesi dalla presentazione della proposta. 13
15 L'assenza del voto dei creditori 14
16 E evidente che il piano del consumatore assume un carattere di tipo non negoziale, nel senso che, per essere omologato non ha bisogno del consenso della maggioranza dei creditori: è sempre e comunque il giudice a decidere se il debitore può essere ammesso alla procedura. E anche quest aspetto che differenzia il piano del consumatore rispetto alle procedure concorsuali di cui alla legge fallimentare. 15
17 Gli effetti dell'omologazione 16
18 Quando il piano del consumatore è omologato, i creditori aventi titoli anteriore alla detta omologazione, non possono iniziare (o proseguire) azioni esecutive e/o cautelari nei confronti del debitore così come non possono vantare diritti di prelazione sul patrimonio del debitore. Questi effetti, tuttavia, vengono meno con il mancato pagamento dei crediti. Il piano omologato, nel momento in cui il decreto viene pubblicato, diventa obbligatorio per i già menzionati creditori anteriori, mentre quelli con titoli posteriori non possono procedere esecutivamente sui beni indicati nel piano. 17
19 Chi può accedere al piano del consumatore 18
20 Tale procedura si rivolge esclusivamente alle persone fisiche che hanno contratto debiti non derivanti da attività imprenditoriali o professionali. In pratica si rivolge ai consumatori, figura definita dall art. 6, 2 comma, della Legge 3/
21 Chi può accedere al piano del consumatore 20
22 Tale procedura si rivolge esclusivamente alle persone fisiche che hanno contratto debiti non derivanti da attività imprenditoriali o professionali. In pratica si rivolge ai consumatori, figura definita dall art. 6, 2 comma, della Legge 3/
23 Chi può accedere al piano del consumatore 22
24 Tale procedura si rivolge esclusivamente alle persone fisiche che hanno contratto debiti non derivanti da attività imprenditoriali o professionali. In pratica si rivolge ai consumatori, figura definita dall art. 6, 2 comma, della Legge 3/
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