SCHEDA PROGETTO PER L IMPEGNO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN EMILIA-ROMAGNA

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1 SCHEDA 1/B SCHEDA PROGETTO PER L IMPEGNO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN EMILIA-ROMAGNA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Arci Servizio Civile Reggio Emilia Viale Ramazzini, Reggio Emilia Sedi di. 1 Legambiente Reggio Emilia Via Terrachini, Reggio Emilia 2 Arci N.A. Reggio Emilia Viale Ramazzini, Reggio Emilia 3 AUSER Volontariato Reggio E. Via Kennedy, Reggio Emilia 4 Uisp Reggio Emilia Via Tamburini, Reggio Emilia Tel info@legambientereggioemilia.it Tel arcire@arcire.it Tel 0522/ re_auser@er.cgil.it Tel.: 0522/ reggioemilia@uisp.it 2) Codice di accreditamento: NZ00345 CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: RETI DI LEGALITA SCR 4) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3 D.M. 30/5/2014): Settore: Educazione e Promozione Culturale Area di intervento: Animazione Culturale verso i Giovani Codifica: E03 5) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto e i destinatari delle stesse, con particolare riferimento alle attività dei giovani in servizio civile regionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 5.1 Complesso delle attività realizzate dall Ente e identificazione dei destinatari

2 Obiettivo 1. Organizzazione nelle provincia di almeno 10 incontri, iniziative culturali ed eventi di sensibilizzazione sulle tematiche della partecipazione, della legalità e dell informazione. Azione 1: Organizzazione nelle provincia di almeno 10 incontri, iniziative culturali ed eventi di sensibilizzazione sulle tematiche della partecipazione, della legalità e dell informazione; Attività 1.1.a.1: pianificazione eventi Nella prima fase del progetto i volontari lavoreranno per realizzare iniziative che introducano il tema della legalità, delle infiltrazioni mafiose, della cittadinanza attiva. Le iniziative (dibattiti, seminari, concerti, proiezioni cinematografiche) diventeranno parte di un cartello provinciale di eventi e potranno in questo modo circuitare su un canale più ampio coinvolgendo tutte le realtà sensibili interessate ad ospitarli. A tali incontri è prevista la partecipazione di personalità nazionali ed internazionali impegnate personalmente nella promozione della legalità e nella lotta alla mafia. In particolare, si prevede la realizzazione di uno scambio con i dirigenti e i soci-lavoratori della Cooperativa Libera Terre di Puglia con i quali ARCI Solidarietà ha avviato da 2 anni una partnership a sostegno del progetto di riconversione di terre confiscate alla Sacra Corona Unita, quale esempio concreto di lotta alla mafia. Le iniziative saranno principalmente rivolte al mondo giovanile in vista del futuro coinvolgimento nelle fasi successive del progetto. I volontari, coadiuvati da 2 referenti dell associazione lavoreranno sul territorio in stretta collaborazione con il coordinamento provinciale di Libera per il contatto con 10 testimonial (magistrati, giornalisti, parenti delle vittime, operatori del sociale impegnati nella lotta alla criminalità ma anche artisti, musicisti o scrittori) che possano divenire i protagonisti di questa rassegna itinerante sul tema della legalità. Attività 1.1.a.2: organizzazione eventi Una volta individuate le disponibilità dei relatori i volontari si occuperanno della fase più strettamente organizzativa degli eventi. In questa fase i volontari, coadiuvati dai referenti territoriali dell associazione, contatteranno non solo la rete dei circoli ARCI interessati ma tutti quei soggetti, dal terzo settore agli enti locali, che dimostreranno una spiccata sensibilità e una significativa operatività sui temi della legalità e della lotta alle mafie per la creazione di sinergie tra attori impegnati nel medesimo campo. I giovani volontari in servizio civile saranno impegnati nell organizzazione di 10 momenti informativi e di promozione (5 nel comune capoluogo e 5 nel territorio provinciale) che avranno come obiettivo quello di sensibilizzare il maggior numero di giovani del territorio sul tema della partecipazione, della legalità e cittadinanza attiva. Le partnership che il volontari e gli operatori riusciranno ad attivare potranno sostanziarsi sia in co-promozioni di eventi sia nella distribuzione degli eventi sul territorio anche in contesti e realtà non appartenenti al circuito Arci ma interessate ad ospitare questo tipo di approfondimenti. Gli eventi previsti potranno avere la forma di: - banchetti informativi - momenti di spettacolo/iniziative culturali

3 - percorsi formativi/informativi nelle scuole secondarie superiori ed università - seminari realizzati congiuntamente alle altre associazioni di volontariato sul territorio - momenti di sensibilizzazione all interno ella rete circolistica Arci e delle associazioni che collaborano con i circoli nelle attività. Nello specifico gli addetti a questa attività dovranno prendere contatto ed accordi con tutti i soggetti che assumeranno, nella fase della realizzazione delle iniziative, la veste di collaboratori/consulenti /fornitori (ufficio stampa, studi grafici, service audio/video..). Attività 1.1.a.3: promozione Per promuovere le iniziative dovranno essere predisposti materiali informativi (pieghevoli, locandine), comunicati stampa e mailing list. Questa attività prevede il coinvolgimento di: - operatori professionisti dell ente - professionisti/consulenti per la comunicazione (giornalisti, grafici ) - volontari in scv Attività 1.1.a.4: realizzazione eventi L ultima attività di questa prima azione sarà la realizzazione vera e propria degli eventi. In questo senso ai soggetti coinvolti (operatori dell ente e volontari in scv) sarà richiesto di: - coordinare la logistica - presenziare e monitorare le iniziative - documentare le attività e raccogliere gli elementi di valutazione per eventuali correttivi in itinere - raccolta dei contatti (mail, numeri telefonici ed indirizzi) dei giovani interessati ad ulteriori approfondimenti Le reti territoriali e le competenze delle associazioni di volontariato permetteranno anche di potenziare la realizzazione di percorsi di educazione alla legalità all interno delle scuole superiori e Università delle provincie in cui le ODV promotrici già operano in campo educativo/formativo. Le iniziative di sensibilizzazione si struttureranno in modo da raccogliere i contatti con giovani potenzialmente interessati a vivere personalmente esperienze di volontariato attivo nelle realtà delle cooperative operanti sui beni confiscati; giovani che saranno i primi destinatari di una campagna di promozione dei campi di lavoro che verranno realizzati nell estate 2012 in collaborazione con la Cooperativa Sociale Libere terre di Puglia : Mesagne (Brindisi). Obiettivo 2. Organizzazione della partecipazione di 50/60 ragazzi/e della provincia ai campi di lavoro realizzati in collaborazione con la Cooperativa Sociale Libere Terre di Puglia. Azione 2 Organizzazione della partecipazione di 50/60 ragazzi/e della provincia ai campi di lavoro realizzati in collaborazione con la Cooperativa Sociale Libere Terre di Puglia. Attività 2.1: promozione dell esperienza dei campi di lavoro L attività di promozione dei campi di lavoro avverrà attraverso:

4 predisposizione di brochure informative; creazione di spazi nei siti internet delle associazioni nei quali sia possibile reperire tutte le informazioni necessarie; diffusione del materiale informativo all interno della rete dei soggetti partner (enti locali e del terzo settore) anche grazie alla collaborazione con Libera Emilia Romagna ed ai coordinamenti provinciali di Libera ove presenti; promozione all interno dell annuale Carovana Antimafia nelle sua tappe emilianoromagnole; banchetti informativi ed iniziative di presentazione ad hoc nelle quali si preveda la presenza dei soci volontari delle cooperative coinvolte. Si richiederà ai Centri di Servizio delle provincie coinvolte di collaborare alla promozione dei campi di lavoro come ulteriore opportunità di volontariato giovanile sul territorio. Attività 2.2: organizzazione dei campi presso la cooperativa libere Terre di Puglia e formazione dei volontari in partenza La terza fase del progetto vedrà il coordinatore ed il gruppo di lavoro impegnati nella organizzazione della logistica al fine di permettere ai giovani interessati di partecipare ai campi di lavoro indicati. Già nell estate 2010 un gruppo di giovani della regione Emilia Romagna ha partecipato ai campi di Corleone e di Melito Porto Salvo. I tutor/partecipanti a questa esperienza saranno contattati per collaborare all organizzazione delle nuove partenze. In affiancamento a 2 operatori dell associazione ed ai futuri tutor che accompagneranno i giovani ai campi verrà richiesto ai volontari in scv di collaborare all organizzazione dei campi di lavoro per quanto attiene: programmazione delle attività/cronogramma definizione del calendario dei momenti formativi e di approfondimento in loco contatto con i soci della cooperativa libere terre per tute le questioni attinenti all ospitalità ed all organizzazione del campo contatto e lavoro con i partner locali per la definizione di convenzioni per vitto, spostamenti, alloggio lavoro di equipe con gli enti del terzo settore di Reggio Emilia coinvolti nell organizzazione (circoli Arci, Uisp, Auser, Coordinamento di Libera RE, Coop Consumatori, CGIL ) In preparazione alla partenza saranno predisposti momenti formativi a livello regionale rivolti ai giovani partecipanti per introdurre i primi concetti base rispetto alla storia della lotta alle mafie, alla legislazione sui beni confiscai e alla struttura delle cooperative ospitanti. I volontari in scv seguiranno i momenti formativi come tutor dei giovani campisti e collaboreranno con formatori per l organizzazione delle classi, le iscrizioni e la presenza ai laboratori. Attività 2.3: selezione, organizzazione dei gruppi e invio dei volontari In affiancamento ai selettori dell associazione i giovani in scv seguiranno la fase dei colloqui e delle selezioni dei giovani in partenza per i campi. 2 operatori dell associazione e i volontari in SCV si occuperanno di organizzare i gruppi di giovani all interno del calendario di campi di lavoro concordati con le cooperative e di gestire la logistica dei viaggi e dei soggiorni dei campisti. Ai volontari in scv verrà chiesto di monitorare, tramite un costante confronto con gli operatori impegnati l andamento in itinere dei campi tramite lo scambio di informazioni giornaliere e la

5 redazione di un diario dai campi con le testimonianze e le immagini inviate in tempo reale dai campisti. Verrà chiesto ai giovani partecipanti ai campi di documentare attraverso materiali audio/video l esperienza in modo da poter poi, al ritorno, realizzare materiali informativi e documentazione che possa essere oggetto di successivi approfondimenti e future progettualità sul tema. Si prevede la possibilità di organizzare una missione di verifica sull andamento dei campi con i giovani volontari in servizio civile e i 2 operatori dell associazione impegnati nella gestione del progetto. Obiettivo 3. Attivazione di un gruppo di giovani volontari impegnato nella discussione di temi quali la legalità e la lotta alle mafie. Azione 3: Attivazione di un gruppo di giovani volontari impegnato nella discussione di temi quali la legalità e la lotta alle mafie; Attività 3.1 monitoraggio ex-post dei campi e sostegno all azione del nuovo gruppo di volontari L ultima azione del progetto vedrà i giovani volontari in scv impegnati nell accompagnamento della fase di ritorno dai campi di lavoro. Sarà messo in calendario un momento di restituzione dell esperienza a livello regionale nella quale si inviteranno i campisti a riportare le proprie esperienze in ordine alle potenzialità e criticità riscontrate. Il gruppo dei giovani campisti sarà poi accompagnato nei mesi successivi al fine di creare una equipe regionale di giovani che potranno a loro volta lavorare sui futuri campi o su future iniziative territoriali grazie alle competenze acquisite e alle reti e relazioni costruite nell esperienza. Sul territorio nello specifico i volontari in scv si occuperanno di coinvolgere i giovani campisti in tutte le iniziative di promozione, sensibilizzazione e informazione organizzate all associazione e dal coordinamento di Libera Reggio Emilia oltre che di sostenere eventuali proposte e progettualità di diretta emanazione del gruppo di giovani volontari Altra attività che vedrà impegnati i volontari in scv congiuntamente agli operatori dell associazione, ai tutor dei campi e ai soci della cooperativa sarà l analisi dell esperienza dei campi e la riprogettazione della stagione successiva in vista delle osservazioni raccolte da questi operatori e dai giovani partecipanti. Cronogramma mesi Azioni Ideazione sviluppo e avvio Obiettivo 1. Organizzazione nelle provincia di almeno 10 incontri, iniziative culturali ed eventi di sensibilizzazione sulle tematiche della partecipazione, della legalità e dell informazione. Azione 1: Organizzazione nelle provincia di almeno 10 incontri, iniziative culturali ed eventi di sensibilizzazione sulle tematiche della X

6 partecipazione, della legalità e dell informazione; Attività 1.1.a.1: pianificazione eventi Attività 1.1.a.2: organizzazione eventi Attività 1.1.a.3: promozione Attività 1.1.a.4: realizzazione eventi Obiettivo 2. Organizzazione della partecipazione di 50/60 ragazzi/e della provincia ai campi di lavoro realizzati in collaborazione con la Cooperativa Sociale Libere Terre di Puglia. Azione 2 Organizzazione della partecipazione di 50/60 ragazzi/e della provincia ai campi di lavoro realizzati in collaborazione con la Cooperativa Sociale Libere Terre di Puglia. Attività 2.1: promozione dell esperienza dei campi di lavoro Attività 2.2: organizzazione dei campi presso la cooperativa libere Terre di Puglia e formazione dei volontari in partenza Obiettivo 3. Attivazione di un gruppo di giovani volontari impegnato nella discussione di temi quali la legalità e la lotta alle mafie. Azione 3: Attivazione di un gruppo di giovani volontari impegnato nella discussione di temi quali la legalità e la lotta alle mafie; Attività 3.1 monitoraggio ex-post dei campi e sostegno all azione del nuovo gruppo di volontari Formazione Specifica X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Azioni trasversali per il SCN Accoglienza dei volontari in SCN Formazione Generale Informazione e sensibilizzazione Inserimento dei volontari in SCN X X X X X X X X X X X X X X X X Monitoraggio X X X X

7 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: Destinatari diretti (soggetti o beni pubblici/collettivi favoriti dalla realizzazione del progetto, che costituiscono il target del progetto) INDICATORI MISURABILI Destinatari diretti - numero di incontri organizzati nella Sono coinvolti sia i giovani che i cittadini provincia di Reggio Emilia sulle tematiche della adulti in quanto gli incontri sono aperti al partecipazione, della legalità e dell informazione pubblico. Si stima verranno coinvolti direttamente persone almeno a partire dai 16 anni. - numero di richieste per la partecipazione ai Giovani dai 18 ai anni che vogliono campi di lavoro realizzati in collaborazione con la fare un esperienza presso le strutture di Cooperativa Sociale Libere Terre di Puglia Libera e di altre cooperative. - Attivazione di un gruppo di giovani volontari impegnato nella discussione di temi quali la legalità e la lotta alle mafie; - Numero dei partecipanti Giovani dai 18 ai anni che vogliono creare un gruppo di discussione appositamente indirizzato ai temi della legalità e della lotta alle mafie Beneficiari indiretti (soggetti favoriti dall impatto del progetto sulla realtà territoriale/area di intervento) I beneficiari indiretti saranno tutti i cittadini dei comuni coinvolti nelle iniziative realizzate sul territorio e la comunità in generale. Altri beneficiari saranno le cooperative ospitanti i giovani volontari che potranno godere del presidio territoriale e dell attenzione dell opinione pubblica locale sulla loro attività oltre che le comunità ospitanti i campi di lavoro. 5.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Attività del progetto Professionalità Ruolo nell attività Numero Azione 1: operatori professionali definizione delle date 2 Organizzazione nelle per organizzare gli eventi e delle modalità di provincia di almeno 10 realizzazione degli eventi incontri, iniziative realizzazione dei culturali ed eventi di docenti esperti nelle momenti informativi verso 3 sensibilizzazione sulle materiale della legalità la cittadinanza e verso i tematiche della giovani partecipazione, della coadiuvazione con i legalità e personalità specifiche ed docenti nella realizzazione 5 dell informazione (tutte esperte nelle tematiche della dei momenti informativi le attività) legalità

8 Azione 2 Organizzazione della partecipazione di 50/60 ragazzi/e della provincia ai campi di lavoro realizzati in collaborazione con la Cooperativa Sociale Libere Terre di Puglia (tutte le attività) operatori professionali per organizzare la partecipazione dei giovani ai campi di lavoro accompagnatore dei giovani nei campi di lavoro coordinatori della cooperativa Libere terre di Puglia dovranno prendere i contatti con le realtà promotrici dei campi di lavoro, promuovere l iniziativa sul territorio e coordinare le adesioni accompagnerà realmente i giovani presso le sedi dei campi di lavoro e coordinerà, insieme agli staff locali, l attività dei giovani coordinamento dei campi di concerto con gli operatori del associazione e i volontari contatto con la rete locale di associazioni Azione 3: Attivazione di un gruppo di giovani volontari impegnato nella discussione di temi quali la legalità e la lotta alle mafie (tutte le attività) operatori esperti dell associazione promotrice che hanno già realizzato momenti informativi per i giovani esperti di comunicazione promuovere la formazione del gruppo di giovani sensibile alle tematiche della legalità, coordinando gli incontri e le attività favorire il dialogo all interno del gruppo di lavoro e l impostazione corretta della tematica trattata Attività e ruolo previsti per i giovani nell ambito del progetto In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 5 i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto: Azioni Attivita Ruolo Azione 1: I volontari collaboreranno con i referenti Organizzazione nelle dell associazione promotrice del progetto per Attività 1.1.a.1: provincia di almeno 10 definire i luoghi e le date in cui realizzare i 10 pianificazione eventi incontri, iniziative eventi programmati. Dovranno contattare gli enti culturali ed eventi di locali per verificarne la disponibilità, visionare le

9 sensibilizzazione tematiche partecipazione, legalità dell informazione sulle della della e Azione 2 Organizzazione della partecipazione di 50/60 ragazzi/e della provincia ai campi di lavoro realizzati in collaborazione con la Cooperativa Sociale Libere Terre di Puglia Azione 3: Attivazione di un gruppo di giovani volontari impegnato nella discussione di temi quali la legalità e la lotta alle mafie; Attività 1.1.a.2: organizzazione eventi Attività promozione 1.1.a.3: Attività 1.1.a.4: realizzazione eventi Attività 2.1: promozione dell esperienza dei campi di lavoro Attività 2.2: organizzazione dei campi presso la cooperativa libere Terre di Puglia e formazione dei volontari in partenza Attività 3.1 monitoraggio ex-post dei campi e sostegno all azione del nuovo gruppo di volontari sale e definire un calendario complessivo delle iniziative. Durante le iniziative si occuperanno di gestire i relatori, la logistica degli eventi e di documentarli per produrre materiale. Una volta stabilito il calendario, i volontari dovranno prendere contatto con i docenti e gli esperti, stabilire le modalità di partecipazione e definire i dettagli logistici e pratici dell iniziativa. Procederanno alla realizzazione di apposito materiale informativo, che verrà stampato e distribuito nei comuni interessati all iniziativa. Verranno inoltre realizzate alcune conferenza stampa e verrà fatta promozione attraverso internet, sui social network e nelle mailing list degli enti aderenti. Contribuiranno alla realizzazione delle serate, registrando i partecipanti e ricevendo i relatori. Registreranno in modalità video gli incontri per poter tenere un archivio apposito delle inziative. I volontari dovranno realizzare un apposito materiale informativo sui campi di lavoro, da diffondere nei luoghi di ritrovo dei giovani, attraverso i social network e costruendo momenti informativi per le scuole secondarie, università e circoli culturali e giovanili Prendere contatto con le realtà ospitanti il campo e definire i modi, i tempi e il numero di giovani da coinvolgere. Dovranno coordinare le iscrizioni, preparare i giovani ed organizzare la partenza degli stessi nelle date prefissate. Se necessario dovranno partecipare per qualche giorno ai campi stessi. I volontari saranno impegnati a rendicontare in itinere ed ex post, insieme ai partecipanti, le attività svolte per non perdere l esperienza acquisita, e creare, partendo da questi giovani coinvolti, un gruppo permanente che si occupi dei temi della legalità nel nostro territorio. 5.4 Nel caso di specifici target a cui rivolgere il progetto o in presenza di una quota di posti riservata: specificare perché e in che modo per questi giovani il SCR è un opportunità di crescita e di inclusione sociale:

10 6) Obiettivi: A. delle attività previste CRITICITA /BISOGNI OBIETTIVO INDICATORI ex ANTE Ex POST Carenza di iniziative Mediamente 2/3 culturali a livello all anno in Provincia provinciale sulla legalità Dare la possibilità ai giovani di partecipare a esperienze dirette con soggetti che quotidianamente si confrontano con il fenomeno mafioso Mancanza di un gruppo di giovani impegnato nella discussione di temi legati alla legalità e alla lotta alle mafie Organizzazione nelle provincia di almeno 10 incontri, iniziative culturali ed eventi di sensibilizzazione sulle tematiche della partecipazione, della legalità e dell informazione; Organizzazione della partecipazione di 50/60 ragazzi/e della provincia ai campi di lavoro realizzati in collaborazione con l associazione Libera e le cooperative/consorzi Lavoro e non Solo e Terre del Sole Attivazione di un gruppo di giovani volontari impegnato nella discussione di temi quali la legalità e la lotta alle mafie; numero di incontri organizzati nella provincia di Reggio Emilia sulle tematiche della partecipazione, della legalità e dell informazione Organizzazione della partecipazione di 50/60 ragazzi/e della provincia ai campi di lavoro realizzati in collaborazione con l associazione la Cooperativa Sociale Libere Terre di Puglia Attivazione di un gruppo di giovani volontari impegnato nella discussione di temi quali la legalità e la lotta alle mafie; Almeno 10 incontri in vari Comuni nessuno Organizzare almeno un gruppo di 50/60 giovani nessuno Organizzare un gruppo di giovani (con almeno volontari)

11 B. per i giovani impegnati nelle attività di SCR Obiettivi rivolti ai volontari: - formazione ai valori dell impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN; - apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; - fornire ai partecipanti strumenti idonei all interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; - crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l integrazione e l interazione con la realtà territoriale. 7) Numero di giovani da impegnare nel progetto SCR: di cui: - SCR Garanzia giovani Legambiente Reggio Emilia 1 2 Arci N.A. Reggio Emilia 2 3 AUSER Volontariato Reggio E. 1 4 Uisp Reggio Emilia 2 -Numero posti con vitto e alloggio: -Numero posti senza vitto e alloggio: -Numero posti con solo vitto: ) Numero ore di servizio settimanali dei giovani in SCR, ovvero monte ore: monte ore di 100 ore mensili (1.100 annue) (nel caso di monte ore, l orario minimo settimanale è pari a 12 ore) 9) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 5) : 5 10) Nr.mesi durata impegno dei giovani (fino a 11 mesi): 11 mesi 11) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di SCR: In correlazione con la natura delle attività svolte e delle iniziative promosse i volontari potranno essere occupati in alcune occasioni fuori sede nella misura massima di 30 giornate nel corso dell intero progetto (ex regolamento 30/09/04).. L orario di servizio dei volontari in occasione delle iniziative potrà prevedere un impegno serale. Mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene a dati, informazioni o conoscenze acquisite durante lo svolgimento del servizio civile.

12 12) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Tutor N. Sede attuazione progetto di del Comune Indirizzo (1) Cod. ident. sede (2)N. giovani per sede SCR G.G (3) Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Nominativo del tutor Cognome e nome Data di nascita C.F. 1 AUSER VOLONTARI ATO REGGIO EMILIA 2 Arci N.A. Reggio Emilia 3 Legambiente Reggio Emilia 4 UISP Reggio Emilia Codice progetto SCN REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA KENNEDY, 15 Viale Ramazzini, 72 Via Terrachini, 18 Via Tamburini, 5 denominazione progetto SCN MUSICA DI ORIGINE CONTROLLATA Montanar i Simona Giovanel li Giuliano Becchi Massimo Gollini Giorgio /06/ /08/ /06/19 62 totale (1) (2) (3) (3) (3) Faietti Riccardo GIOVA NELLI GIULIA 01/05/ /06/19 52 MNTSMN71R 43H223W GVNGLN52H 19I011N BCCMSM71 M03H223D GLLGRG62H 30H223F FTTRCR73E0 1H223F GVNGLN52H 19I011N Bassi Giulia Bassi Giulia Bassi Giulia Bassi Giulia 02/08/ /08/ /08/ /08/ BSSGLI78M42H22 3R BSSGLI78M42H22 3R BSSGLI78M42H22 3R BSSGLI78M42H22 3R

13 NO QUALITA DELL AMBIENTE REGGIANO GIOVANI PER L'AMBIENTE I CANTIERI SPORTIVI. LO SPORT PER LA COMUNITA Becchi Massimo Becchi Massimo Gollini Giorgio 03/08/ /08/ /06/19 62 BCCMSM71 M03H2223D BCCMSM71 M03H2223D GLLGRG62H 30H223F

14 13) Attività di sensibilizzazione del servizio civile: Ci si atterrà a quanto previsto dal piano provinciale (art.2 del protocollo e specifiche della pianificazione delle attività lett. B del Piano Provinciale) previste nella programmazione provinciale coordinata dal Co.Pr.E.S.C. e realizzata dagli Enti aderenti, alle quali l Ente parteciperà con i propri giovani in Servizio Civile, per una durata complessiva minima di ore 21 (di cui 10 h pianificate dal Copresc, e 11 h minime realizzate in forma autonoma dall ente) e riguarderanno, tra l altro, le seguenti iniziative: 1) Piano provinciale - 10 ore Il gruppo di lavoro sulla sensibilizzazione e promozione del Servizio Civile Volontario, coordinato dagli operatori CoPrESC in modo coordinato e congiunto, ha stabilito di organizzare per l annualità di SCV i seguenti interventi di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Volontario in Italia e all Estero. Le attività riprendono e ampliano quanto fatto negli scorsi anni nelle scuole, nelle università, nei luoghi di aggregazione giovanile e nei momenti di festa delle singole realtà territoriali. Il piano delle attività viene verificato e validato dal sopra citato gruppo di lavoro, in modo che esso si presenti come il risultato di una programmazione effettivamente condivisa, aperta alle proposte, ai suggerimenti e alla fattiva collaborazione e compartecipazione degli Enti e dei loro ragazzi, in un ottica non autoreferenziale. Questo calendario di attività va a completare gli interventi che ogni singolo Ente realizzerà in proprio secondo un proprio specifico programma. Allo scopo, si precisa che il piano di sensibilizzazione e promozione coordinata e congiunta è articolato in due parti: 1. monte ore di attività congiunta organizzata e coordinata direttamente dal Co.Pr.E.S.C. per 10 ore complessive a progetto; 2. iniziative programmate in proprio dall'ente, e condivise con il CoPrESC, per un numero di ore la cui scelta è a discrezione dell'ente medesimo (ben sapendo però che per l ottenimento del punteggio regionale occorre raggiungere la soglia minima di 21 ore complessive - cioè: 10 ore acquisite dal Co.Pr.E.S.C., e minimo 11 ore organizzate in proprio dall Ente); A seguito si riepilogano in dettaglio le iniziative nelle quali risulta articolato il monte ore di attività congiunta, organizzata e coordinata direttamente dal CoPrESC, e indicata al precedente punto 1). Attività di sensibilizzazione: coinvolgimento delle scuole superiori: dalla valutazione effettuata negli scorsi anni è risultato essere molto efficace il percorso di sensibilizzazione fatto nelle classi quinte superiori. Nelle scorse annualità sono stati molti i contatti, le domande e i giovani entrati in servizio della fascia dai 18 ai 20 anni. Il Co.Pr.E.S.C. offre alle scuole di tutta la provincia un percorso pensato per una durata base di almeno 60 minuti, strutturabile insieme ai referenti della scuola in maniera dinamica, in base alla disponibilità di tempo e alle esigenze di ogni singola realtà. Le tematiche trattate saranno legate alla presentazione della carta etica, dei valori dell obiezione di coscienza e delle tematiche collegate quali: difesa civile, nonviolenta, solidarietà, povertà, etc. Gli incontri sono tenuti dagli operatori del Co.Pr.E.S.C. o dai propri formatori, affiancati da giovani in servizio quali testimoni diretti dell esperienza. Questo aspetto è fondamentale in

15 quanto da sempre si sa che il principale veicolo attraverso il quale i giovani entrano a conoscenza della possibilità del Servizio Civile è il passaparola di altri giovani che comunicano la bellezza di questa opportunità. Si cercherà anche di dare risalto alle esperienze di Servizio all Estero tramite coinvolgimento di ex-volontari. coinvolgimento delle università: le attività di sensibilizzazione nelle sedi universitarie della provincia saranno svolte con attività di volantinaggio in prossimità delle sedi stesse, banchetto informativo in prossimità del bando, con scambio di informazioni e occasioni di incontri informali di approfondimento del servizio civile volontario e delle sue opportunità. Crediamo sia importante che il Co.Pr.E.S.C. svolga attività di sensibilizzazione soprattutto nelle sedi universitarie del territorio di Reggio Emilia. L obiettivo generale è quello di inserirsi maggiormente nei percorsi già strutturati delle università, proponendo i progetti di S.C. come tirocini formativi e cercando canali nuovi per contattare i professori e sensibilizzarli sull argomento. coinvolgimento delle realtà locali del territorio provinciale: le attività sul territorio provinciale vengono svolte in stretta collaborazione con gli enti radicati sul territorio che offrono l opportunità del Servizio Civile Volontario, e possibilmente anche con il coinvolgimento e il fattivo contributo degli ex servizio-civilisti, specie quelli che hanno mantenuto un collegamento di impegno e vicinanza con l esperienza trascorsa e l Ente presso il quale erano impiegati. Gli eventi/incontri di sensibilizzazione sono a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: - feste in piazza o di circoscrizione; - mostre tematiche legate al Servizio Civile Volontario; - attività svolte presso luoghi di aggregazione giovanile quali: parrocchie, circoli, centri giovanili, ecc.; - incontri di cittadinanza attiva, percorsi di educazione alla pace ed alla non violenza promossi da cittadini e gruppi responsabili, dalla Scuola di Pace di Reggio Emilia o dal Movimento non violento ecc.; - eventi promossi dal Comune di Reggio Emilia o da altri Comuni della provincia che promuovano per i giovani occasioni di partecipazione sociale e di impegno civile. Promozione congiunta del bando e orientamento dei giovani alla scelta del progetto: In concomitanza con la pubblicazione dei bandi di selezione si realizzeranno attività di promozione del bando e di orientamento dei giovani alla scelta del progetto. Gli strumenti utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi saranno: - sportello telefonico dell ufficio Co.Pr.E.S.C. per orientamento e informazioni; - promozione sulle radio locali - sito internet del coordinamento: sul quale saranno pubblicati i progetti approvati in provincia e le informazioni sul servizio civile. - link dai principali portali provinciali rivolti ai giovani al sito internet del CoPrESC e dai siti dei singoli enti aderenti. - materiale promozionale (locandine, pieghevoli, manifesti): verrà distribuito il materiale informativo (cartaceo e informatico) a tutti i Centri Giovani e InformaGiovani del territorio provinciale, nonché presso scuole, associazioni, parrocchie, centri per l impiego, centro di servizio per il volontariato, e in generale a tutti i progetti che sul territorio lavorano con il target giovanile.

16 L'utilizzazione coordinata e congiunta di alcuni degli strumenti sopra indicati, tra i quali, in particolare, il ricorso alla sportello telefonico per l'orientamento e l'informazione, e la fruibilità del sito internet - anche attraverso l'inserimento sul sito internet degli enti di un link al sito internet del Coordinamento - mireranno alla creazione di un "sistema di rete" sul territorio provinciale tra giovani, enti con progetti attivi e Coordinamento, funzionale all'assolvimento di un'azione di fondo e basilare in capo al CoPrESC, utile a dare al giovane una visione complessiva di tutte le possibilità di SCV presenti sul territorio. La promozione dell'orientamento ad una scelta consapevole" del progetto da parte dell'aspirante volontario è funzionale al conseguimento dei seguenti obiettivi: a) facilitare la copertura del maggior numero di posti disponibili; b) facilitare l'accesso al scv del maggior numero possibile di aspiranti volontari, evitando inutili concentrazioni di domande su pochi progetti. Allo scopo, in prossimità della scadenza del bando-giovani, sarà anche utilizzata la banca dati del CoPrESC con l'indirizzario di tutti i giovani, potenzialmente interessati a presentare domanda di scv, che, nel corso dell'anno, hanno inviato richieste di informazioni sulla scadenza del bando, manifestando l'espressa intenzione di essere in proposito avvisati in tempo utile. Ripresentiamo qui una considerazione emersa nel corso del percorso di Monitoraggio in forma c&c sugli scorsi Bandi, che si ritiene ancora utile nel guidare la nostra azione comune. Infatti, in base al Questionario di monitoraggio somministrato ai giovani nell anno 2012, alla domanda: Come ti sei avvicinato al Servizio Civile? sono state rilevate le seguenti risposte: Strumenti di avvicinamento al SCV Giornali Lettera a casa Scuola/Università Passaparola Radio Tv Volantini Sito dell'ente Sito del Copresc Sito del SCN Internet Alla luce di questi responsi è possibile constatare che alcune attività nelle quali il Copresc investiva in maniera cospicua anche finanziariamente (ad es. spot sulle Tv locali) non rappresentano effettivamente il metodo più efficace per divulgare la notizia tra il target giovanile appropriato. A maggior ragione se si considera che, alla cifra [3] per le Tv, i giovani intervistati hanno ricondotto anche le segnalazioni di spot pubblicitari sul servizio civile trasmessi dalla RAI -

17 segnalazioni che, in quanto tali, non possono andare a sostegno dell efficacia della promozione televisiva locale). I giovani si avvicinano al Servizio Civile Volontario in gran parte grazie ai contatti con altri giovani che lo hanno svolto e che ne hanno parlato in maniera positiva (internet, passaparola), senza dimenticare anche i tradizionali volantini del Copresc. In generale il Copresc si propone di aumentare sempre di più quelle occasioni nelle quali i giovani già in servizio possano trasmettere ad altri giovani la propria esperienza e il proprio entusiasmo. Obiettivo di quest anno è quello di aumentare gli appuntamenti nelle scuole e i banchetti informativi in luoghi in cui i giovani nella fascia di età anni sono presenti in maniera significativa. 2 iniziative in proprio ma condivise e realizzate in collaborazione con il Copresc 11 ore Le attività che l ente attiva in proprio sono inerenti la sensibilizzazione ovvero i principi contenuti nella Carta d impegno d etico e nella legge regionale 20/03 ed i valori della difesa non violenta, della pace e della solidarietà, nonché la storia dell obiezione di coscienza e le opportunità del servizio civile volontario. Il cronogramma è il seguente: 1 mese di servizio: Presentazione e avvio del progetto, in presenza dei volontari e dell OLP, in cui si evidenziano le finalità e gli obiettivi del progetto e l apporto dei volontari in servizio civile: per un totale di 4 ore dal 2 mese a 2/3 del servizio: - feste rivolte ai giovani, coinvolgendo in particolare i volontari in SC al fine di far conoscere il SC stesso; - partecipazione ad eventi pubblici rivolti alla cittadinanza e ai giovani, realizzando stand con materiale promozionale; - partecipazione ad assemblee scolastiche nelle scuole superiori e in assemblee universitarie, realizzando interventi informativi riguardo al SC. per un totale di 6 ore ultimo mese: presentazione e diffusione dei risultati dell esperienza di servizio civile che il gruppo di volontari avrà elaborato durante i mesi di servizio: per un totale 1 ore 14) Criteri e modalità di selezione dei giovani del progetto SCR (NON applicabile a Garanzia giovani ): Si adottano i criteri contenuti nel decreto 11 giugno 2009 n. 173 "Elementi di valutazione e punteggi per la selezione dei volontari in SCN" adottato dal direttore dell Ufficio nazionale per il servizio civile. Si esclude da detti criteri la possibilità di giudicare i giovani non idonei. elettiva sarà presente un esperto di immigrazione individuato dall Ente.

18 15) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Il Co.Pr.E.S.C. di Reggio Emilia, partendo dal lavoro svolto negli ultimi anni dal gruppo sul monitoraggio (composto dai referenti esperti degli enti aderenti) coordinerà, per l annualità di SCV , un programma di livello provinciale finalizzato alla predisposizione di un sistema di monitoraggio per l accompagnamento delle diverse esperienze progettuali, delle attività realizzate, nonché per la valutazione del progetto, e, in generale, per la condivisione dei punti di vista emersi in corso di attuazione dei progetti di servizio civile. Il monitoraggio è volto a consentire agli enti di avere un quadro chiaro dei punti di forza e delle criticità del progetto in corso, in modo da avere degli strumenti validi per la nuova progettazione. Questo programma rappresenta una cornice di possibilità all interno delle quali ogni ente deve costruire un proprio percorso, considerando che si distinguono strumenti comuni a tutti gli enti e altri strumenti che sono, invece, opzionali, e non è in alcun modo sostitutivo del piano di monitoraggio interno dell ente. Alla base dell elaborazione di questo percorso si ha: la condivisione delle esperienze di monitoraggio interne dei singoli enti di prima, terza e quarta classe di accreditamento aderenti al Co.Pr.E.S.C. (con la precisazione che gli enti accreditati in 1 classe, avendo già sistemi di monitoraggio accreditati, nel caso di opzione segnata anche per questa attività in forma coordinata e congiunta, si impegnano a condividere i dati del monitoraggio -gli esiti e le rielaborazioni proprie dei loro sistemi accreditati- ma non lo strumento ad es. il singolo questionario elaborato dal Co.Pr.E.S.C.); le esperienze del piano di monitoraggio attuato dal Co.Pr.E.S.C. nelle precedenti annualità. Obiettivi del programma: - Sviluppo delle competenze specifiche degli enti in merito alla valutazione interna, utili per la riprogettazione. - Elaborazione e lettura consapevole di dati/informazioni ricavati dai seguenti ambiti di indagine: a) impatto del Servizio Civile sul territorio locale, prodotti sociali e Mappa del Valore del Servizio Civile; b) modalità secondo le quali l ente vive l esperienza del Servizio Civile; c) valutazione del giovane all interno dell esperienza del Servizio Civile funzionale alla consapevolezza del percorso svolto a livello personale; - Sviluppo guidato, attraverso il confronto tra gli enti progettanti e le risultanze della sopra citata Mappa del Valore, del percorso per la predisposizione del nuovo Piano Provinciale del Servizio Civile. Ambiti di rilevazione del programma: Seguendo quanto previsto dalle linee guida nazionali e dai criteri aggiuntivi regionali il piano di monitoraggio e valutazione interno del CoPrESC di Reggio Emilia verterà sui seguenti elementi: 1. il giovane, rilevandone: l esperienza formativa di crescita personale e professionale, il raggiungimento degli obiettivi dati dal progetto anche rispetto alle sue aspettative e alle informazioni che aveva ricevuto, il rapporto con tutte le persone dell ente in cui presta servizio quali: altri volontari, operatori, OLP, etc. 2. l ente, rafforzando la collaborazione interna e il dialogo tra i diversi responsabili e referenti sia politici che tecnici su diversi livelli (RLEA, OLP, Progettisti, Esperti del

19 monitoraggio, selettori, Giovani in SCV, Formatori, eventuali Presidenti o direttori dell Ente) con valutazioni periodiche del loro operato, incontri per discutere il lavoro dei giovani in SCV, attività utili per la progettazione dell anno successivo, etc. 3. la comunità, nella valutazione di diversi prodotti sociali del Servizio Civile Volontario con restituzioni pubbliche al territorio. Programma di lavoro condiviso in ambito CoPrESC: Per meglio collaborare e coordinare il monitoraggio e la valutazione degli enti in ambito CoPrESC si definiscono le seguenti tappe scandite nel corso dell anno di servizio civile volontario: 1. una prima fase precedente all entrata in servizio dei giovani e entro i primi due mesi di servizio in cui stabilire gli obiettivi del monitoraggio, le tempistiche, i referenti da coinvolgere, gli elementi comuni da rilevare a livello provinciale per il successivo confronto dei risultati, la condivisione degli strumenti di monitoraggio interno del quale ogni ente è già dotato e lo studio di nuovi metodi; 2. una seconda fase dal 2 al 10 mese in cui il CoPrESC interverrà con la supervisione e il coordinamento delle attività di monitoraggio attraverso incontri del gruppo di lavoro. Il Coordinamento raccoglierà, elaborerà e condividerà i risultati provinciali provenienti dal monitoraggio interno degli enti; 3. una terza fase dal 11 al 12 mese e successiva alla conclusione del progetto in cui l ente: provvederà alla stesura di un report finale (da consegnare al CoPrESC) che, a partire dalle risultanze del monitoraggio interno, e con il supporto di quanto emerso a livello di monitoraggio esterno, darà conto, anche in senso qualitativo, dell andamento del progetto, delle relative attività di sistema, e dei prodotti sociali emersi dal progetto di SCV; i report finali aiuteranno il gruppo di lavoro in ambito CoPrESC nella lettura d insieme dei prodotti sociali del SCV e nella riflessione sugli stessi; la valutazione e condivisione dei prodotti sociali emersi consentirà al CoPrESC di redigere, in accordo con gli enti, la Mappa del Valore del SCV: essa è il documento che raccoglie i prodotti sociali riconosciuti e discussi dagli enti in ambito CoPrESC attraverso il confronto dei loro diversi punti di vista. Programma di lavoro interno agli enti: Nel percorso coordinato e congiunto si individuano i seguenti oggetti delle rilevazioni per ogni diverso ambito (giovani, ente, comunità). Questi elementi verranno raccolti indipendentemente dalle metodologie che ogni ente sceglierà e con tempistiche legate all anno di SCV: 1) Oggetti di rilevazione sui giovani: Entro i primi due mesi di servizio: a) dati del target dei giovani entrati in servizio (età, sesso, titolo di studio, provenienza, ) b) percorso di avvicinamento al SCV (canali informativi quali internet radio o TV, passaparola, etc.) c) le esperienze pregresse (personali e professionali) d) gli aspetti motivazionali (personali e professionali) e) le aspettative sul progetto f) le attitudini del giovane

20 Dal 2 al 10 mese di servizio: a) inserimento del giovane nella sede del progetto andando anche a sondare il rapporto con gli altri ragazzi in SCV, lavoro di accompagnamento degli operatori all interno della struttura b) relazione con gli operatori dell ente, con l utenza e la comunità Dal 11 al 12 mese : a) ruolo e funzioni svolte rispetto alle aspettative iniziali b) valutazione finale e complessiva della relazione con gli operatori dell ente, con l utenza e la comunità. 2) Oggetti di rilevazione sull ente (OLP, RLEA, utenza, etc.) Prima fase precedente all entrata in servizio dei giovani e entro i primi due mesi di servizio: a) aspettative rispetto al progetto del ruolo dei volontari in SCV b) inserimento nelle attività e nella sede di attuazione (rapporto con utenti, altri volontari, operatori,etc.) c) analisi e valutazione delle modalità di lettura del territorio Seconda fase dal 4 al 6 mese per il monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto e del lavoro del giovane in SCV: a) inserimento nelle attività b) livello di integrazione tra giovane in SCV e gli altri operatori (RLEA, OLP, volontari, utenza, etc.) c) ruolo e funzione svolti dal volontario d) ruolo e funzione svolti dall OLP e) valore aggiunto e criticità nel rapporto tra il volontario e l ente f) monitoraggio delle attività di formazione sia generale che specifica Terza fase dal 11 al 12 mese e successivamente alla chiusura del progetto andrà ad analizzare complessivamente l andamento del progetto con lo scopo di: a) revisionare la progettazione; b) apportare interventi migliorativi alla gestione dei volontari SCV in particolare all inserimento, l accompagnamento e il coinvolgimento nelle attività e nelle sede; c) apportare interventi migliorativi alle attività di formazione sia generale che specifica; d) riconoscere gli esiti del monitoraggio, l andamento del progetto e i prodotti sociali per condividerli col CoPrESC. 3) Oggetti di rilevazione sulla comunità Fase di redazione del progetto: a) analisi della situazione di partenza rispetto all ambito di intervento del progetto b) risultati attesi del progetto in termini di ricaduta sulla comunità Dal 11 al 12 mese e successivamente alla chiusura del progetto: a) rilevazione degli esiti e dei prodotti sociali del SCV b) restituzione all ente e al territorio del risultato dell analisi Schema riassuntivo delle tappe fissate dal CoPrESC:

21 Secondo livello Accompagnamento Co.Pr.E.S.C. dei Primo livello Percorso sperimentale di monitoraggio e valutazione interno all Ente Fase precedente all entrata in servizio dei giovani e entro i primi due mesi di servizio stabilendo: obiettivi del monitoraggio, tempistiche, referenti, elementi comuni da rilevare, modalità di condivisione degli strumenti di monitoraggio interno, studio di nuovi metodi. Fase dal 2 al 10 mese: - Supervisione e coordinamento delle attività di monitoraggio attraverso incontri del gruppo di lavoro. - Raccolta, elaborazione e condivisione dei risultati provinciali provenienti dal monitoraggio interno degli Monitoraggio sull ente Fase di redazione del progetto: - analisi della situazione di partenza rispetto all ambito di intervento del progetto - risultati attesi del progetto in termini di ricaduta sulla comunità Prima dell entrata in servizio dei volontari - Riunione dei referenti coinvolti nel SCV per un aggiornamento sugli aspetti formali e operativi del progetto in cui il giovane sarà inserito. Entro i primi due mesi di servizio: - aspettative rispetto al progetto del ruolo dei volontari in SCV - inserimento nelle attività e nella sede di attuazione (rapporto con utenti, altri volontari, operatori,etc.) - analisi e valutazione delle modalità di lettura del territorio Seconda fase dal 4 al 6 mese per il monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto e del lavoro del giovane in SCV: - inserimento nelle attività - livello di integrazione tra giovane in SCV e gli altri operatori (RLEA, OLP, volontari, utenza, etc.) - ruolo e funzione svolti dal volontario - ruolo e funzione svolti dall OLP Monitoraggio sui volontari in servizio Entro i primi due mesi di servizio, monitoraggio su alcuni dati riferiti ai giovani, quali ad es: - percorso di avvicinamento al SCV - target dei giovani entrati in servizio - le esperienze pregresse (personali e professionali) - gli aspetti motivazionali (personali e professionali) - le aspettative sul progetto - le attitudini del giovane Dal 2 al 10 mese di servizio: - inserimento del giovane nella sede del progetto andando anche a sondare il rapporto con gli altri ragazzi in SCV, lavoro di accompagnamento degli operatori all interno della struttura - relazione con gli operatori dell ente, con l utenza e la comunità

22 enti. Fase successiva alla conclusione del progetto: - elaborazione e sintesi dei "report finali" inviati dagli enti al CoPrESC per riconoscere, condividere e valorizzare gli esiti del monitoraggio /andamento dei progetti e i prodotti sociali del SCV. - elaborazione condivisa con gli enti della Mappa del Valore : essa è il documento che raccoglie i prodotti sociali riconosciuti e discussi dagli enti in ambito CoPrESC attraverso il confronto dei loro punti di vista. - successivo percorso di sviluppo guidato per la stesura del nuovo Piano Provinciale del Servizio Civile. - valore aggiunto e criticità nel rapporto del volontario e l ente - monitoraggio delle attività di formazione sia generale che specifica Terza fase dal 11 al 12 mese e successivamente alla chiusura del progetto: si andrà ad analizzare complessivamente l andamento del progetto, con lo scopo di: - revisionare la progettazione; - apportare interventi migliorativi alla gestione dei volontari SCV con riguardo a: inserimento, accompagnamento e coinvolgimento nelle attività e nelle sede; - apportare interventi migliorativi alle attività di formazione sia generale che specifica; - redigere un "report finale" da inviarsi al CoPrESC per condividere gli esiti del monitoraggio e i prodotti sociali del SCV. Dal 11 al 12 mese di servizio: - monitoraggio del ruolo e funzioni svolte rispetto alle aspettative iniziali - valutazione finale e complessiva della relazione con gli operatori dell ente, con l utenza e la comunità. Indicazioni metodologiche: In una fase immediatamente successiva alla condivisione degli strumenti di monitoraggio e valutazione di cui gli enti sono già dotati, il gruppo di lavoro individuerà e studierà nuovi strumenti di monitoraggio e valutazione che gli enti stessi dovranno riadattare alla loro realtà. I possibili strumenti di lavoro suggeriti per il monitoraggio interno che ogni ente deve attuare sono: Il questionario redatto con domande a risposta chiusa o aperta: permette di confrontare facilmente i dati raccolti. Le interviste non strutturate: colloquio semi-strutturato con il volontario con un elenco di temi di discussione preparato precedentemente da trattare con l intervistato. Il colloquio ha grandi capacità di penetrazione, di approfondimento, flessibilità ed adesione alla soggettività del singolo operatore o utente e alla specificità del singolo caso.

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