SEDE DELLA SPEZIA. INFORTUNI e MALATTIE PROFESSIONALI nel TERRITORIO dell A.S.L. n. 5 SPEZZINO RAPPORTO 2008
|
|
- Adelina Basso
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SEDE DELLA SPEZIA INFORTUNI e MALATTIE PROFESSIONALI nel TERRITORIO dell A.S.L. n. 5 SPEZZINO RAPPORTO 28
2 Premessa Grazie all iniziativa dei Flussi Informativi attivati dal 22 da INAIL, ISPESL e Regioni, tutti i Servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro delle ASL, tutte le relative Regioni, le Direzioni Regionali e Sedi territoriali INAIL e l ISPESL ricevono annualmente (i primi dati disponibili si riferiscono al 2): - gli archivi anagrafici di aziende e unità produttive, - gli archivi degli eventi (infortuni e malattie professionali, tabellate e non) denunciati e definiti, aggiornati all anno precedente a quello dell invio, con indicazioni anagrafiche identificative dei lavoratori interessati e delle aziende in cui gli eventi sono avvenuti. Questa novità rappresenta una prima soluzione alle carenze esistenti in Italia fino all inizio degli anni 2 in tema di sistema informativo per la prevenzione nei luoghi di lavoro consentendo l avvio di un fondamentale processo che il D. Lgsl 81/28 caratterizza più compiutamente all art. 8; quest ultimo infatti prevede l istituzione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione (SINP) nei luoghi di lavoro al fine di fornire dati utili per orientare, programmare, pianificare e valutare l efficacia degli interventi preventivi in questo settore e per indirizzare meglio le attività di vigilanza. Ciò potrà avvenire attraverso l utilizzo integrato delle informazioni disponibili negli attuali sistemi informativi di cui dispongono i diversi enti e, inoltre, tramite l integrazione di specifici archivi e la creazione di banche dati unificate. In Liguria, nell ambito del Protocollo d Intesa (febbraio 26, rinnovato nel 29) tra la Regione e l INAIL, opera stabilmente da circa 3 anni un Gruppo di lavoro sui Flussi informativi, costituito da operatori di ASL - Regione e di Direzione regionale - Sedi Inail, che - a partire appunto dall utilizzo dei Flussi informativi distribuiti annualmente - produce periodicamente report, analisi, indicazioni utili per la conoscenza dei problemi presenti nei diversi territori e per l individuazione di priorità d intervento. Tra le produzioni periodiche, vi è il Rapporto regionale annuale dell Inail nonché l immissione dei vari contributi annuali sul sito della Regione Liguria ( cliccando su igiene e prevenzione poi su salute e sicurezza ambiente di lavoro infine su infortuni sul lavoro ). In questa fase sono stati messi a punto report territoriali, che approfondiscono l andamento dei principali fenomeni di infortuni e malattie professionali nei territori di Imperia, Savona, Genova, Tigullio, La Spezia. Si tratta di elaborazioni basate sui dati Inail relativi al periodo 2-27, che consentono di approfondire la conoscenza di ogni area territoriale della Liguria, sia per quanto riguarda la distribuzione delle aziende, sia per quanto si riferisce agli andamenti degli infortuni e delle malattie professionali. In altre sedi viene descritta la situazione complessiva del territorio regionale; scopo di questi report in questa fase è la descrizione più mirata degli andamenti dei vari fenomeni nei singoli territori di riferimento delle 5 ASL liguri corrispondenti sostanzialmente alle sedi Inail. 1
3 Quel che segue è il report relativo al territorio della Spezia, che si basa (anche se non per tutti gli approfondimenti) sui dati riferiti al periodo 2-27, un arco temporale quindi da considerarsi significativo. Un sintetico glossario (pag seguenti) aiuta i lettori meno esperti a comprendere alcuni dettagli ed alcuni termini tecnici, legati prevalentemente all origine ed ai meccanismi di trattamento dei dati: questi infatti sono raccolti principalmente a scopo assicurativo ma di essi è indubbia l utilità - che sempre più si va evidenziando - anche per finalità preventive, ossia, come si diceva sopra, di conoscenza orientata all individuazione dei problemi di sicurezza e salute sul lavoro ed alla definizione degli interventi risolutivi per contenere fenomeni che tuttora costituiscono un grave problema per tutta la società. 2
4 INDICE 1 - Contesto produttivo Infortuni Indicatori Infortuni gravi Analisi delle modalità di accadimento degli infortuni Malattie professionali Glossario A cura di: U.O. P.S.A.L. ASL n. 5 Spezzino Sede INAIL La Spezia Via Sardegna, 45 Corso Nazionale, La Spezia La Spezia Tel Tel psal@asl5.liguria.it laspezia@inail.it C. Bertone C. Romeo P. Bongiovanni T. Sanguinetti 3
5 1 Contesto produttivo Il contesto produttivo dell'area spezzina è caratterizzato, come il resto della Liguria, da una evidentissima prevalenza di micro-aziende; infatti il 95,2% delle aziende presenti non supera i 1 addetti, inoltre più della metà (51,3%) è costituita da imprese individuali. Le aziende con più di 25 addetti, con sede nel territorio esaminato, sono soltanto 16 (,1%): risultano concentrate soprattutto nella pubblica amministrazione, nella metalmeccanica e nel settore portuale ed occupano circa il 17,4% degli addetti, ai quali vanno aggiunti i dipendenti di aziende con posizione assicurativa INAIL accentrata a livello nazionale. E opportuno precisare che il sistema di classificazione utilizzato dall Inail prevede il calcolo degli addetti sulle unità locali anzichè sul totale dell azienda, per cui se un impresa è presente sul territorio con più filiali o succursali o con attività diverse, queste vengono conteggiate separatamente. I settori maggiormente rappresentati risultano essere le Costruzioni (12,3%) seguite dalle Attività Immobiliari (11,8%) che costituiscono un settore molto variegato di cui fanno parte anche molte cooperative di servizi, il Commercio al dettaglio (9,2%) ed i Trasporti (8,7%), come descritto nella Tabella 1, dove sono stati evidenziati in blu i settori con più di 2. addetti. Cartina del territorio di competenza dell ASL n. 5 Spezzino 4
6 Dimensioni aziende - anno 26 4,23%,48%,9%,1% 51,3% a1. da ad 1 add. a2 da 1 a 1 add. - Micro b. da 1 a 5 add. - Piccole c. da 5 a 25 add. - Medie d. da 25 a 1 add. - Grandi e. oltre 1 add. -Grandissime 43,9% Grafico 1 Distribuzione addetti - anno 26 4,6% 12,77% 12,13% 49,51% a2 da 1 a 1 add. - Micro b. da 1 a 5 add. - Piccole c. da 5 a 25 add. - Medie d. da 25 a 1 add. - Grandi e. oltre 1 add. -Grandissime 2,99% Grafico 2 5
7 Distribuzione addetti per settore Ateco anno 26 Gruppi Ateco PAT Addetti % Pat % Addetti A Agrindustria 88 16,6,6%,3% B Pesca 66 85,6,4%,2% C Estrazione minerali 22 21,8,1%,4% DA Industria alimentare ,6 2,6% 2,2% DB Industria tessile ,9,7%,4% DC Industria conciaria 4 4,8,%,% DD Industria legno ,5 1,%,6% DE Industria carta ,3,6%,4% DF Industria petrolio 5 56,,%,1% DG Industria chimica 24 96,,2%,2% DH Industria gomma 37 23,3,2%,4% DI Industria non metalliferi ,4 1,% 1,5% DJ Industria metalli ,2 2,9% 4,1% DK Industria meccanica , 1,% 5,5% DL Industria elettrica ,5 1,6% 1,7% DM Industria mezzi trasporto ,7 1,6% 4,8% DN Altre industrie , 1,% 1,1% E Elettricità gas acqua ,,1%,9% F Costruzioni ,7 19,6% 12,3% G5 Commercio riparazione auto ,1 3,5% 2,4% G51 Commercio ingrosso , 4,6% 4,7% G52 Commercio dettaglio ,9 16,2% 9,2% H Alberghi e ristoranti ,7 1,2% 6,6% I Trasporti ,8 5,6% 8,7% J Intermediazione finanziaria ,8,9% 3,1% K Attività immobiliari ,1 11,5% 11,8% L Pubblica amministrazione ,1,7% 8,5% M Istruzione ,9,7%,7% N Sanità ,1 2,% 2,2% O Servizi pubblici ,2 7,4% 5,3% X Non Determinato 222 1,4% TOTALE ,6 1,% 1,% Tabella 1 6
8 Distribuzione territoriale di aziende ed addetti anno 26 Comune n Addetti % Pat % Addetti AMEGLIA ,4 2,1% 1,6% ARCOLA ,4 3,8% 3,7% BEVERINO ,3,7%,5% BOLANO , 2,8% 2,1% BONASSOLA ,9,6%,3% BORGHETTO DI VARA 59 2,6,4%,3% BRUGNATO ,9 1,%,9% CALICE AL CORNOVIGLIO 51 81,8,3%,1% CARRODANO 31 53,8,2%,1% CASTELNUOVO MAGRA ,3 3,3% 2,2% DEIVA MARINA ,3 1,%,5% FOLLO ,3 2,1% 2,1% FRAMURA 55 16,5,4%,2% LA SPEZIA ,6 44,4% 57,4% LERICI ,6 4,4% 2,8% LEVANTO ,3 3,2% 1,9% MONTEROSSO AL MARE ,1 1,3%,9% ORTONOVO ,8 3,% 2,1% PIGNONE 26 57,3,2%,1% PORTOVENERE 23 7,7 1,4% 1,2% RICCO' DEL GOLFO DELLA SPEZIA ,2 1,%,8% RIOMAGGIORE ,9,9%,8% ROCCHETTA DI VARA ,4,3%,2% SANTO STEFANO DI MAGRA ,5 3,6% 3,5% SARZANA ,1 13,4% 1,1% SESTA GODANO 94 17,1,6%,3% VERNAZZA ,3,7%,4% VEZZANO LIGURE ,7 3,1% 2,8% ZIGNAGO 15 24,5,1%,% TOTALE ,6 1,% 1,% Tabella 2 Il comune della Spezia assorbe quasi la metà delle attività produttive (44,4%) e più della metà degli addetti (57,3%), seguito dal comune di Sarzana (13,4% delle attività e 1,1% degli addetti). 7
9 2 Infortuni ASL 5 Spezzino - Numero complessivo infortuni NEGATIVI IN ATTESA FRANCHIGIA POSITIVI SENZA INDENNIZZO POSITIVI INDENNIZZATI Grafico 3 Dettaglio delle tipologie di definizione Tipo Definizione TOT NEGATIVA NON DEFINITA FRANCHIGIA REGOLARE SENZA INDENIZZO TEMPORANEA PERMANENTE MORTE TOTALE Tabella 3 In totale, per gli otto anni considerati, gli infortuni riconosciuti positivamente (esclusi i negativi) rappresentano il 78,4% del totale dei casi definiti (escluse le franchigie) al 3 aprile 28 (i dati dell'anno 27, pertanto, non possono essere considerati completi). I regolari senza indennizzo si riferiscono a categorie di lavoratori per le quali l Inail non procede all indennizzo: statali, studenti, etc TOT Totale definiti % positivi 83% 81% 76% 75% 78% 8% 77% 76% 78% Tabella 4 8
10 Aziende con Infortuni - Anno 27 In totale = % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% Aziende con più di un Infortunio, 296 (=25,3 % del totale) Il 5% degli infortuni avviene in 165 aziende 2% 1% % Grafico 4 Dal grafico si evidenzia come il fenomeno infortunistico interessi una percentuale piuttosto piccola di aziende, circa il 7% delle aziende presenti sul territorio. ASL 5 Spezzino - Infortuni definiti positivamente in itinere in occasione di lavoro IN ITINERE IN OCCASIONE DI LAVORO Grafico 5 9
11 Il grafico 5 mostra come a fronte di una costante diminuzione degli infortuni definiti positivamente avvenuti in orario di lavoro, passati da 379 nell'anno 2 a 285 nell'anno 27, con un decremento del 24%, si osservi un aumento dei casi in itinere, cioè avvenuti nel tragitto casa-lavoro, da 2 a 219, nel medesimo periodo, con un incremento di 1 volte, in parte dovuto anche ad una maggior attenzione nell'individuare questo tipo di infortunio in conseguenza dell'evoluzione giurisprudenziale. ASL 5 Spezzino - Infortuni definiti positivamente incidenti stradali e infortuni in itinere infortuni in occasione di lavoro INCIDENTI STRADALI IN ITINERE NEI LUOGHI DI LAVORO 2.55 Grafico 6 Dal 24 è inoltre possibile distinguere, tra gli infortuni avvenuti in occasione di lavoro, quelli riconducibili alla strada. 24 % 25 % 26 % 27 % INCIDENTI STRADALI 82 2,5% 152 4,7% 145 4,6% 18 3,4% IN ITINERE 159 4,9% 21 6,3% 17 5,3% 219 7,% IN OCCASIONE DI LAVORO ,6% ,% ,1% ,6% Totale ,% ,% ,% ,% Tabella 5 1
12 Suddivisione infortuni per gestioni assicurative - biennio 26/27 Stato 1% Agricoltura 1% Industria 89% Grafico 7 Un ulteriore suddivisione è data dalla tipologia di gestione assicurativa che evidenzia come gli infortuni nell'agricoltura non industriale rappresentino, per il territorio spezzino, solo l 1% del totale, mentre la quota di infortuni a dipendenti dello Stato raggiunge il 1%. Distribuzione infortuni definiti positivamente per Settore Ateco quadriennio E Elettricità gas acqua DI Industria non metalliferi 2% 2% O Servizi pubblici 4% N Sanità 3% altri settori 15% F Costruzioni 16% DK Industria meccanica 4% I Trasporti 13% H Alberghi e ristoranti 6% L Pubblica amministrazione 6% DJ Industria metalli 7% K Attività immobiliari 8% DM Industria mezzi trasporto 1% G Commercio, riparazioni 11% Grafico 8 11
13 All'interno della gestione Industria e Servizi possiamo ulteriormente suddividere gli eventi infortunistici per settore Ateco: troviamo ai primi quattro posti le Costruzioni (16%), i Trasporti (13%), il Commercio e le Riparazioni (11%) e l'industria di costruzione dei mezzi di trasporto (1%) che, alla Spezia, è rappresentata dalla Navalmeccanica: questi quattro settori arrivano a coprire il 5% del totale degli infortuni avvenuti nel quadriennio esaminato. In successivi capitoli verranno approfondite le modalità di accadimento degli infortuni nei sopracitati settori Ateco. 12
14 3 Indicatori Infortuni ogni 1. addetti - andamento anni infortuni ogni 1. addetti ASL 5 Spezzino Liguria Italia Grafico 9 La conferma del trend positivo di diminuzione degli infortuni - il più rilevante in Liguria - trova riscontro nell'analisi del tasso infortunistico standardizzato che, costantemente in calo, seppure in maniera più marcata nei primi anni del 2, è passato da 57,5 nell'anno 2 a 38,6 nell'anno 26, con un calo complessivo del 32,8% in sette anni, che fa di La Spezia il territorio della Liguria con il decremento più rilevante verificatosi nel periodo analizzato ASL 5 Spezzino 57,5 49,3 48,9 45,1 41,1 39,7 38,6 Diminuzione annua 14,2%,9% 7,8% 8,9% 3,3% 2,8% Tabella 6 Tale diminuzione che, come risulta dalla successiva tabella 7, appare diffusa un po' in tutti i settori, seppure in percentuali differenti, risulta particolarmente evidente nel settore delle Costruzioni, nel quale il tasso è passato da 15,6 a 59,1 con una diminuzione del 44%: tale risultato appare particolarmente significativo in quanto, come abbiamo già visto, le Costruzioni rappresentano il settore con il maggior numero di infortuni e, come si evince dalle statistiche, anche di eventi mortali a livello nazionale. In alcuni settori il basso numero di addetti rende i dati particolarmente variabili in quanto un solo evento in più o in meno modifica considerevolmente l indice. Si veda, sempre in tabella 7, l'esempio della pesca che da un tasso di 8 è passato a zero, proprio a causa del basso numero di addetti assicurati. 13
15 Infortuni ogni 1 lavoratori suddivisione per settore Ateco Settori A Agrindustria 155,5 7,2 133,2 12,6 135, 87,7 68,5 B Pesca 8, 473,7 34,4 12, 36, 12,2, C Estrazione minerali 17,4 77,7 28,1 38,1 55,5 39,6 24,8 DA Industria alimentare 39,4 27,5 41,3 29,6 35,6 32,9 24,6 DB Industria tessile 21,3 17,5 24,9 23,3 2,6 9, 9,2 DC Industria conciaria,,,,,,, DD Industria legno 115,8 71,3 87, 1,9 84,7 86, 58,3 DE Industria carta 26,9 18,1 25,5 78,6 67,5 58,2 75,1 DF Industria petrolio 31,3 45,1 119,1 25,3 57,5 163,6 142,9 DG Industria chimica 47,7 42,8 78,4 47,8 11,1 89,6 31,3 DH Industria gomma 9,5 62,1 47,7 33,9 17,7 38,7 14,8 DI Industria non metalliferi 18,3 97,7 8,7 89,4 62,7 69,9 64,2 DJ Industria metalli 143,4 89,4 77, 76,1 7,9 83,7 79,3 DK Industria meccanica 75, 55,5 36,1 46,3 34,8 34, 4,1 DL Industria elettrica 43,6 41,2 37, 3,4 3, 36, 35,7 DM Industria mezzi trasporto 123,9 146,2 153,4 92, 95,9 14,1 11,9 DN Altre industrie 81,3 5,2 41,9 51,3 4,4 44,8 5,9 E Elettricità gas acqua 73,7 82,7 68,9 66,6 65, 8,8 71,3 F Costruzioni 15,6 88,8 65,6 7,3 74,8 56,3 59,1 G5 Commercio riparazione auto 54,4 42,7 41,6 42,6 38,4 32,5 37,5 G51 Commercio ingrosso 42,3 31,2 34,6 29,1 26, 29,6 31,9 G52 Commercio dettaglio 3,5 34, 32, 33,4 29,7 32,4 31,5 H Alberghi e ristoranti 42,4 39,7 37,4 44,3 42,6 41,5 34,2 I Trasporti 97,3 82,1 98,6 81,8 69,2 64,4 65,6 J Intermediazione finanziaria 8,9 11,2 1,4 8,2 6, 4,6 5,6 K Attività immobiliari 54,3 54,2 38,8 37,4 29,2 33,4 34,2 L Pubblica amministrazione 36,8 37,5 41,6 4,5 36,1 42,1 27,9 M Istruzione 26,9 32,3 22,3 27,5 11,5 18, 9,2 N Sanità 11,9 72,5 1,4 71,5 65,3 66,6 8,8 O Servizi pubblici 46, 52, 4,3 37,3 37,8 39,9 4,1 Tabella 7 Nel successivo grafico 1 sono riportati i tassi grezzi per singolo settore Ateco, relativi all'anno 26: le barre rappresentano il valore riferito al totale degli infortuni, mentre i singoli quadrati sono riferiti ai soli casi gravi, cioè con prognosi superiore a 4 giorni oppure con postumi permanenti, e fanno riferimento alla scala di destra. 14
16 DJ Metallurgia A Agricoltura,Caccia,Silvicoltura F Costruzioni DE fabbr. carta,cartoni,editoria DI Ind. della trasformazione DN Altre industrie manifatturiere DD Ind. del legno DK Industria meccanica O Altri servizi pubblici DL Elettromeccanica.Ottica H Alberghi e ristoranti K Immobili.Informatica.Ricerca G Commercio.Riparazioni. L Pubblica amministrazione CB Estraz. minerali non energetici DG Fabbr. prod. chimici.fibre sintetiche DA Ind. alimentari.bevande.tabacco CA Estraz. minerali energetici DH Fabbr. art. in gomma/mat. plastiche DB Ind. tessili.abbigliamento M Istruzione Altri settori I Trasposrti,magazzinaggio E Energia elettrica,gas,acque 14, 12, 1, 8, 6, 4, 2, DF Fabbr. coke,petrolio.nucleare DM Fabbr. mezzi di trasporto N Sanità, infortuni ogni 1. addetti infortuni gravi ogni 1. addetti Infortuni ogni 1 addetti - anno 26 suddivisione per settore Ateco - infortuni definiti positivamente esclusi in itinere totali gravi Grafico
17 Indicatori relativi ai settori Ateco Nei grafici seguenti è riportato l andamento del numero di infortuni ogni 1 addetti nei comparti più significativi dal punto di vista statistico all interno del territorio dell ASL 5, cioè quelli con più di 2 addetti. In ordinata è riportato il numero di infortuni ogni 1 addetti ed in ascissa l anno di riferimento. Si evidenzia dalla scala utilizzata per i grafici che i settori produttivi hanno un tasso di infortuni molto più alto rispetto ai settori del terziario, pertanto per analizzare correttamente i grafici bisogna tener presente la diversa rappresentazione grafica. Infortuni ogni 1 addetti Comparti ATECO DJ - DK - DM 16, 14, 12, 1, 8, 6, DJ INDUSTRIA METALLI DK INDUSTRIA MECCANICA DM INDUSTRIA MEZZI TRASPORTO 4, 2,, Grafico 11 16
18 Infortuni ogni 1 addetti. Comparti ATECO G 5 - G 51 - G 52 - H. 6, 5, 4, 3, G 5 COMM. RIPARAZIONI G 51 COMM. ALL'INGROSSO G 52 COMM. AL DETTAGLIIO H ALBERGHI E RISTORANTI 2, 1,, Grafico 12 Infortuni ogni 1 addetti. Comparti ATECO F- I - K 12, 1, 8, 6, F COSTRUZIONI I TRASPORTI K ATTIVITA' IMMOBILIARI 4, 2,, Grafico13 Il trend infortunistico generale risulta in diminuzione in quasi tutti i settori, seppur in maniera meno evidente rispetto ai primi anni del decennio. Nel settore DM (Costruzione mezzi di trasporto), dove il tasso risulta essere tra i più alti in assoluto, si registra - dopo un evidente calo tra il 22 ed il 23 - un triennio di sostanziale stabilità. 17
19 Infortuni importati ed esportati Per valutare l importazione e l esportazione degli infortuni nel territorio dell ASL Spezzino nei grafici sottostanti è stato riportato l andamento degli infortuni e dei relativi indicatori avvenuti nel territorio dell ASL in ditte con unità locale nella stessa ASL e in ditte con sede fuori dal territorio, e degli infortuni avvenuti fuori ASL delle ditte del territorio ASL e le relative distribuzioni. Inoltre è stata valutata l importazione e l esportazione di infortuni nei settori dove tale fenomeno appare più significativo. ANDAMENTO IMPORT EXPORT INFORTUNI ASL 5 ANNI INFORTUNI RICONOSCIUTI INF. AVVENUTI NEL TERRITORIO ASL INF. AZIENDE ASL IN ITALIA INF.AZIENDE ASL ESPORTATI INF. IMPORTATI INF.AZIENDE ASL TERRITORIO ASL Grafico 14 18
20 ANDAMENTO TASSI GREZZI AZIENDE ASL E TERRITORIO ASL TASSO GREZZO INFORTUNI TERRITORIO ASL TASSO GREZZO INFORTUNI AZIENDE ASL INDENNIZZATI IN PERMANENTE TERRITORIO ASL INDENNIZZATI IN PERMANENTE AZIENDE ASL MORTALI INDENNIZZATI TERRITORIO ASL MORTALI INDENNIZZATI AZIENDE ASL 24 43,7 38, ,6 37, ,9 36, Grafico 15 In generale, il territorio di competenza dell'asl 5 spezzino risulta essere soggetto ad un fenomeno di importazione di infortuni occorsi ad addetti di aziende aventi sede fuori territorio ASL. Esaminando i tassi grezzi di infortuni avvenuti sul territorio ASL, si nota comunque un decremento continuo. Anche per le aziende con sede nel territorio ASL il tasso risulta in diminuzione in relazione agli eventi infortunistici avvenuti ad addetti di tali aziende operanti su tutto il territorio nazionale. 19
21 Import export infortuni in alcuni comparti significativi SETTORE COSTRUZIONI ANDAMENTO IMPORT EXPORT INFORTUNI TASSI GREZZI INF. AVVENUTI NEL TERRITORIO ASL INF. AZIENDE ASL IN ITALIA INF.AZIENDE ASL ESPORTATI INF. IMPORTATI INF.AZIENDE ASL TERRITORIO ASL TASSO GREZZO INFORTUNI TERR. ASL TASSO GREZZO INFORTUNI AZ.. ASL ,3 59, ,9 52, ,6 51,3 SETTORE TRASPORTI I ANDAMENTO IMPORT EXPORT INFORTUNI TASSI GREZZI Grafico INF. AVVENUTI NEL TERRITORIO ASL INF. AZIENDE ASL IN ITALIA INF.AZIENDE ASL ESPORTATI INF. IMPORTATI INF.AZIENDE ASL TERRITORIO ASL TASSO GREZZO INFORTUNI TERR. ASL TASSO GREZZO INFORTUNI AZ.. ASL , ,3 34, ,7 38,7 Grafico 17 ll settore F - Costruzioni, nonostante sia considerato di norma uno dei più soggetti al lavoro in trasferta, registra un saldo import-export pressoché analogo a quello generale del territorio ASL 5. Nel settore I - Trasporti, invece, gli infortuni importati risultano essere più del triplo di quelli esportati e ben il 72% (nell'anno 26) di tutti gli infortuni avvenuti in tale settore nel territorio dell'asl 5: ciò è probabilmente imputabile in larga misura all elevato transito di merci nell area spezzina. 2
22 4 Infortuni gravi Infortuni gravi ogni 1 addetti - prognosi > 4 gg e/o postumi > in ambiente di lavoro (non stradali) in occasione di lavoro Grafico 18 A partire dall anno 24 è possibile evidenziare gli infortuni legati alla strada ed alla circolazione in genere, come illustrato nel grafico sopra riportato, relativo ai soli infortuni gravi, cioè quelli che hanno determinato un assenza dal lavoro superiore a 4 giorni oppure per i quali sono stati riconosciuti dei postumi permanenti. La diminuzione del tasso relativo ai soli incidenti gravi appare meno evidente rispetto al dato complessivo, seppure in calo del 2,8% tra il 2 ed il 26 (da 14,9 a 11,8), a causa di un picco di 16,3 nel 21 e di un rallentamento negli ultimi anni (calo del 3,9% tra il 24 ed il 26), dovuto anche ad un maggior apporto degli incidenti stradali (dato come detto estrapolabile solo dal 24) passati da un tasso di,6 nel 24 ad 1 nel 25 e,8 nel 26. Nella tabella 8 della pagina successiva possiamo esaminare le variazioni del tasso di infortuni gravi nei singoli comparti. Anche in questo caso le Costruzioni presentano una significativa diminuzione del 7,6% tra il 2 ed il
23 Tasso grezzo infortuni gravi suddivisi per settore Ateco Gruppi Ateco A Agrindustria 36,6 21,1 9,5 18,6 45, 31,9 6,2 B Pesca 2, 21,5 11,5 12, 36,,, C Estrazione minerali 53,7 29,1,, 4,6 5,, DA Industria alimentare 1,1 12,4 9,6 12,9 9,8 11,3 9,5 DB Industria tessile 3,6, 16,6 3,9 4,1 4,5 4,6 DD Industria legno 33,8 16,6 24,9 3,3 31,2 3,2 16,6 DE Industria carta 11,5, 7,3 3,7 15,9 16,6 13,3 DF Industria petrolio 7,8 7,5 23,8,, 36,4 35,7 DG Industria chimica, 18,4 29,4 9,6 11,2 19,9 1,4 DH Industria gomma 6,5 27,6 19,1 4,8, 19,4 4,9 DI Industria non metalliferi 2,9 25,9 19,2 25,3 19,9 18,8 18,7 DJ Industria metalli 29,2 22,5 17, 19,7 16,1 18,7 2,1 DK Industria meccanica 15,6 13,6 11,6 1,9 8,6 11, 11,3 DL Industria elettrica 11,7 11,9 9,7 7,3 7,3 7, 8,9 DM Industria mezzi trasporto 22,3 34,2 32,3 19,4 21,2 23,1 22,3 DN Altre industrie 11,6 16,1 2, 6,2 7, 1,4 15,4 E Elettricità gas acqua 2,9 12,7 14,9 12,6 18,4 26,9 32,8 F Costruzioni 25,2 25,9 19,2 22,1 2,8 17,3 17,6 G5 Commercio riparazione auto 14,7 12,7 16,5 12,9 1,3 1,8 7,1 G51 Commercio ingrosso 12,3 7,5 8,8 9,6 7,8 8,3 9,1 G52 Commercio dettaglio 6,5 8,4 5,9 8,7 7,1 8, 5,6 H Alberghi e ristoranti 9,3 1,7 8,9 1,1 1,2 8, 7, I Trasporti 25,6 25,1 3,9 23,8 2,9 21, 18,2 J Intermediazione finanziaria 2,1 2,6 2,1 2,2 1,6,6,6 K Attività immobiliari 12,6 14,4 1,3 8,7 6,9 7,3 7,8 L Pubblica amministrazione 9,5 1,7 8,9 9,3 8,3 8,6 6,8 M Istruzione 4,5 11,5 3,7 11, 2,3 2, 4,6 N Sanità 15,4 17,8 21,4 17,4 11, 1,7 2,4 O Servizi pubblici 9,5 14,3 1,8 8,9 1,2 9,4 11,9 TOTALE 15, 16,3 14,4 13,6 12,3 12,3 11,8 Tabella 8 I dati della tabella sopra riportata, relativa ai soli infortuni gravi, possono essere confrontati con la tabella esposta nelle pagine precedenti in cui venivano analizzati tutti gli infortuni. Dal confronto non si evidenziano differenze sostanziali tra i due andamenti. 22
24 Infortuni in occasione di lavoro con postumi permanenti n infortuni da 1 a 5 da 6 a 15 da 16 a 73 da 74 a 1 Grafico 19 Infortuni in itinere con postumi permanenti n infortuni da 1 a 5 da 6 a 15 da 16 a 73 Grafico 2 23
25 Come si vede dai grafici 19 e 2, gli infortuni con postumi permanenti presentano andamenti notevolmente differenti tra gli eventi avvenuti in occasione di lavoro e quelli in itinere. Nel primo caso si rileva una diminuzione decisamente marcata per quelli con postumi di grado superiore al 15%, passati da 62 casi nel 2 a 6 nel 27, un po meno evidente il calo in quelli di grado compreso tra il 6% ed il 15%, passati da 138 casi nel 2 a 18 nel 27; appare altalenante, senza un segnale preciso,l andamento degli eventi con postumi inferiori al 6%. Nel caso degli eventi in itinere, invece, si segnala un aumento considerevole, soprattutto per quelli con meno del 16% di postumi riconosciuti. Per una lettura corretta è opportuno tener presente che i dati relativi al 27 non sono ancora stabili in quanto, come visto in precedenza, una parte di infortuni risulta ancora in attesa di definizione. Infortuni mortali riconosciuti itinere occasione di lavoro di cui stradali Grafico 21 Difficile esprimere un giudizio per quanto riguarda gli infortuni mortali relativamente ai quali i numeri in analisi non permettono elaborazioni statisticamente significative. La tipologia di questi eventi richiede analisi di tipo prevalentemente qualitativo, fondamentali per indagare un fenomeno numericamente ridotto e dalle quali potrebbe essere possibile estrapolare considerazioni e principi applicabili poi alla totalità del fenomeno infortunistico, soprattutto in chiave preventiva. 24
26 5 Analisi delle modalità di accadimento degli infortuni nei settori Ateco con il maggior numero di eventi. Settore Ateco DM Industria costruzione mezzi di trasporto 8 Infortuni nel settore Ateco DM Industria costruzione mezzi di trasporto Tipi di deviazione più frequenti nella dinamica dell'evento = 65,3% del totale degli eventi Movimenti scoordinati Scivolamento o inciampamento Perdita di controllo di utensile a mano nonché del materiale lavorato Perdita di controllo di oggetto Passo falso, scivolamento senza caduta Caduta di persona dall alto Scivolamento, caduta, crollo di agente materiale posto al di sopra Grafico Infortuni nel settore Ateco DM Industria Mezzi di trasporto Attività lavorative più frequenti svolte dall'infortunato = 48,9% del totale degli eventi Produzione, trasformazione, trattamento Manutenzione, riparazione, registrazione, messa a punto Installazione, preparazione, montaggio, smontaggio Circolazione, con o senza mezzi di trasporto Produzione, trasformazione, trattamento, magazzinaggio non precisato Restauro, riparazione, ampliamento Magazzinaggio di ogni tipo Grafico 23 25
27 Infortuni nel settore Ateco DM Industria mezzi di trasporto Natura e sede della lesione più frequenti = 6,9% del totale degli eventi Ferita - Mano Contusione - Cingolo pelvico, gamba Lussazione, distorsione - Cingolo pelvico, gamba Contusione - Caviglia, piede Contusione - Mano Lussazione, distorsione - Caviglia, piede Contusione - Braccio Corpi estranei - Occhio orecchio Frattura - Mano Grafico 24 Analizzando le cause degli infortuni nel settore della costruzione dei mezzi di trasporto, che nella realtà spezzina è caratterizzato principalmente dalla cantieristica navale, si può evidenziare quanto segue: - per quanto riguarda il tipo di deviazione emerge che, se si escludono i movimenti scoordinati che molte volte rappresentano una classificazione per cause non determinate in sede di analisi, si può individuare quale causa predominante lo scivolamento o inciampamento con o senza caduta (accorpando le voci del grafico: scivolamento e inciampamento, passo falso, scivolamento, caduta e crollo di agente materiale posto al di sopra, ecc.). Questa causa può essere ricondotta a carenze nella viabilità e nei passaggi all interno dei cantieri. Altra causa da segnalare è la perdita di controllo di utensili a mano nonché del materiale lavorato. Un fenomeno che merita attenzione è la caduta di persona dall alto, che nel settore preso in esame ha un andamento in fase di crescita; - dal grafico relativo alle attività lavorative più ricorrenti emerge un andamento in crescita per quanto riguarda la circolazione, con o senza mezzi di trasporto, e le operazioni di magazzinaggio; - per quanto riguarda la natura e sede della lesione il grafico 24 conferma quanto già evidenziato esaminando i tipi di deviazione più frequenti: risulta infatti un alta percentuale di lussazioni e contusioni degli arti, legate a scivolamenti e cadute, mentre un significativo numero di infortuni riguarda le ferite con sede principale alla mano e corpi estranei negli occhi, riconducibili presumibilmente alla perdita di controllo di utensili nonché del materiale lavorato. 26
28 Settore Ateco F Costruzioni Infortuni settore Ateco F Costruzioni Tipi di deviazione più frequenti nella dinamica dell'evento = 73,7% del totale degli eventi Scivolamento o inciampamento con caduta Movimenti scoordinati Perdita di controllo di utensile a mano nonché del materiale lavorato Perdita di controllo di oggetto Caduta di persona dall alto Perdita di controllo di mezzo di trasporto/di attrezzatura di movimentazione Caduta, crollo di agente materiale posto al di sopra Grafico 25 Infortuni nel settore Ateco F Costruzioni Attività lavorative più frequenti svolte dall'infortunato = 79 % del totale degli eventi Costruzione Circolazione, con o senza mezzi di trasporto Restauro, riparazione, ampliamento Produzione, trasformazione, trattamento Manutenzione, riparazione Installazione, preparazione, montaggio, smontaggio Magazzinaggio Sterro, costruzione, manutenzione e demolizione Grafico 26 27
29 Infortuni nel settore Ateco F Costruzioni Natura e sede delle lesioni più frequenti = 58,7 % del totale degli eventi Ferita - Mano Lussazione, distorsione - Caviglia, piede Frattura - Mano Lussazione, distorsione - Cingolo pelvico, gamba Contusione - Braccio Ferita - Cranio Contusione - Mano Contusione - Cingolo pelvico, gamba Lussazione, distorsione - Colonna vertebrale Contusione - Cranio Contusione - Caviglia, piede Grafico 27 Dall esame delle deviazioni più frequenti emerge un andamento praticamente invariato nel corso degli anni, anche per quanto riguarda le cadute dall alto che risultano la principale causa di morte nelle costruzioni. Dall analisi dell attività lavorativa svolta emerge una diminuzione degli infortuni durante la fase di costruzione e durante le operazioni di sterro, mentre si evidenzia una crescita di infortuni durante la circolazione all interno dei cantieri. Per quanto riguarda la natura e la sede delle lesioni più ricorrenti emerge una diminuzione netta del numero delle ferite sia alla mano che al cranio, cioè a quelle tipologie di infortuni evitabili grazie ad un uso appropriato dei DPI. 28
30 Infortuni di nati all'estero su totale positivi - comparto F Costruzioni 1% 8% 6% % 2% % infortuni nati all'estero infortuni nati in Italia Grafico 28 In questo grafico si evidenzia il notevole incremento di infortuni occorsi a lavoratori nati all estero nel settore Costruzioni: questi infortuni nel 26 sono arrivati a rappresentare circa il 25% degli infortuni totali nel settore. 29
31 Settore Ateco G Commercio Infortuni nel settore Ateco G Commercio Tipi di deviazione più frequenti nella dinamica dell'evento = 74% del totale degli eventi Movimenti scoordinati Scivolamento o inciampamento Perdita di controllo di utensile a mano nonché del materiale lavorato Perdita di controllo di oggetto Perdita di controllo di mezzo di trasporto / attrezzatura Passo falso, scivolamento senza caduta Caduta, crollo di agente materiale posto al di sopra Caduta di persona dall alto Sollevando, portando o alzandosi Violenza, aggressione, minaccia Grafico 29 Infortuni nel settore Ateco G Commercio Attività lavorative più frequenti svolte dagli infortunati = 71,1% del totale degli eventi Attività commerciale Produzione, trasformazione, trattamento Circolazione, con o senza mezzi di trasporto Magazzinaggio Manutenzione, riparazione Grafico 3 3
32 Infortuni nel settore Ateco G Commercio Natura e sede della lesione più frequenti = 71,9 % del totale degli eventi Ferita - Mano Lussazione, distorsione - Caviglia, piede Lussazione, distorsione - Colonna vertebrale Frattura - Mano Frattura - Caviglia, piede Contusione - Cingolo toracico Contusione - Mano Contusione - Cingolo pelvico, gamba Lussazione, distorsione - Cingolo pelvico, gamba Contusione - Caviglia, piede Contusione - Braccio Contusione - Cranio Grafico 31 Nel settore Commercio, per quanto riguarda la sede della lesione emerge, con costanza negli anni, una predominanza degli infortuni all arto superiore ed in particolare delle ferite alla mano, la cui dinamica nel settore specifico può essere riconducibile principalmente a movimenti scoordinati con uso di oggetti taglienti (macellerie, alimentari, supermercati, ecc). Altra causa attesa in questa indagine risulta essere lo scivolamento e la caduta con conseguente contusione, frattura e lussazione degli arti sia inferiori che superiori e del cranio. Una deviazione da segnalare in crescita (e inaspettata) tra le principali, risulta essere: violenza, aggressione e minaccia. 31
33 Settore Ateco I trasporti Infortuni nel settore Ateco I Trasporti Tipi di deviazione più frequenti nella dinamica dell'evento = 62,8 % del totale degli eventi Movimenti scoordinati Scivolamento o inciampamento Perdita di controllo di mezzo/di attrezzatura di movimentazione Passo falso, senza caduta Caduta di persona dall alto Perdita di controllo di oggetto Grafico 32 Infortuni nel settore Ateco I Trasporti Attività lavorative più frequenti svolte dall'infortunato = 64,7% del totale degli eventi Circolazione, con o senza mezzi di trasporto Magazzinaggio di ogni tipo Produzione, trasformazione, trattamento di ogni tipo Manutenzione, riparazione, registrazione, messa a punto Attività di servizio all impresa e/o alla persona umana; lavoro intellettuale non precisato Attività di servizio, cura, assistenza alla persona umana Grafico 33 32
34 Infortuni nel settore Ateco I Trasporti Natura e sede della lesione più frequenti = 6,2% del totale degli eventi = Lussazione, distorsione - Caviglia, piede Contusione - Mano Lussazione, distorsione - Cingolo pelvico, gamba Contusione - Caviglia, piede Contusione - Cranio Contusione - Cingolo pelvico, gamba Lussazione, distorsione - Colonna vertebrale Contusione - Braccio Ferita - Mano Grafico 34 Dai grafici emerge una notevole crescita infortunistica durante le operazioni di magazzinaggio di ogni tipo che, nel corso del 27, hanno quasi raggiunto la stessa quota rispetto agli infortuni avvenuti durante il trasporto vero e proprio, a conferma di come le operazioni di carico e scarico di merci costituiscano una delle cause principali di infortunio in particolare in questo settore. I movimenti fisici della persona, anche in questa analisi, rappresentano le deviazioni più comuni, seguite da quelle riconducibili - come già visto per l attività lavorativa - alle operazioni di movimentazione. Anche la suddivisione per natura e sede della lesione pare confermare la presenza di due tipologie predominanti di infortunio, quelle legate ai movimenti, ed in particolare, agli spostamenti, e quelle derivanti dalla manipolazione dei carichi. 33
35 6 - Malattie professionali Malattie professionali riconosciute n casi anni I Asbestosi I Mal. osteoarticolari e angioneurotiche I Silicosi I Ipoacusia I Mesotelioma pleurico I Carcinoma polmonare I Acido nitrico ALTRE Grafico 35 Rapporto tra morti per malattia professionale e per infortunio sul lavoro casi riconosciuti anno decesso MORTI RICONOSCIUTE PER MP MORTI PER INFORTUNIO* * compresi infortuni in itinere Grafico 36 34
36 Rapporto tra morti per malattia professionale e per infortunio sul lavoro anni 2-27 * compresi infortuni in itinere MORTI PER INFORTUNIO* 18% MORTI RICONOSCIUTE PER MP 82% Grafico 37 Malattie Professionali Risconosciute per Anno Definizione ANNO DEFINIZIONE Malattia Professionale TOT Asbestosi Mesotelioma pleurico Mal. osteoarticolari e angioneurotiche Carcinoma polmonare Silicosi Ipoacusia Acido nitrico ALTRE Dall esame delle malattie professionali riconosciute dall inizio di questo decennio si evidenziano alcuni aspetti molto significativi. Appare ormai consolidata la tendenza marcata ad una drastica diminuzione delle malattie professionali legate al rumore a cui si contrappone un aumento delle malattie dell apparato respiratorio, soprattutto quelle legate all amianto. Tali patologie producono nella quasi totalità dei casi (almeno per i mesoteliomi pleurici) la morte del soggetto per cui il numero di decessi a causa di malattie risulta decisamente superiore a quelli dovuti ad infortunio sul lavoro. Il rapporto tra morti per malattie professionali rispetto alle morti per infortunio, molto elevato, risulta infatti mediamente 5 volte al di sopra della media nazionale, evidenziando in modo chiarissimo una peculiarità del territorio ligure, ed in particolare spezzino, legata all uso ed alla presenza dell amianto nella cantieristica navale dal dopoguerra fino agli anni 8. 35
37 Glossario Accentramenti contributivi...37 Addetti (INAIL)...37 Agente materiale...37 Codice di Tariffa INAIL...37 Comparti...37 Dimensioni imprese, classi...38 ESAW...38 Flussi informativi (INAIL-ISPESL-Regioni e Province Autonome)...39 Forma di avvenimento...4 Infortuni Gravi...4 Infortuni Importati...4 Infortuni in Franchigia...4 Infortuni in Itinere...4 Infortuni Indennizzati...4 Infortuni Mortali...4 Infortuni Positivi...4 Infortuni Stradali...4 Infortuni sul lavoro...41 Inabilità (o menomazione) permanente...41 Inabilità temporanea (I.T.A.)...41 Lavoratori nati all'estero...41 Malattie Professionali...41 Malattie professionali (o da lavoro) non tabellate...41 Malattie professionali tabellate...41 Natura della lesione...41 Occupati (ISTAT)...42 PAT - P(osizione) A(ssicurativa) T(erritoriale)...42 PAT "fuori territorio"...42 Postumi riconosciuti, secondo l'inail...42 Sede della lesione...42 Settori di attività ATECO...43 Settori prevalenti...43 Tasso grezzo degli infortuni...43 Tasso standardizzato degli infortuni
38 Accentramenti contributivi Un azienda, con più Unità produttive dislocate sul territorio, può chiedere all INAIL per motivi contabili e amministrativi di accentrare tutti i pagamenti in un'unica Sede (che per semplicità indicheremo con PAT madre o accentrante), in pratica di gestire il rapporto assicurativo con INAIL in una sola Sede. Si parla dunque di Aziende con più Unità produttive e con Posizione Assicurativa Territoriale gestita in forma accentrata. A ciò consegue che tutti gli addetti di una azienda si concentrano nella singola PAT che gestisce in maniera accentrata il rapporto assicurativo con l INAIL, mentre gli infortuni sono normalmente denunciati dalle PAT figlie o accentrate e in parte dalla PAT madre. Addetti (INAIL) Gli addetti INAIL (o teste assicurate ) rappresentano la popolazione che l INAIL stima di assicurare come esposti al rischio infortunistico nell anno. Per addetto si intende in sostanza la presenza media nell anno di una persona per 3 giorni lavorativi; si calcola mediante il rapporto tra la massa salariale dichiarata per una PAT e le retribuzioni medie annue per il gruppo di lavorazione corrispondente, relative alla provincia di appartenenza (per i lavoratori autonomi l anno è rapportato alla durata dell attività). L INAIL non tutela circa il 2% della popolazione lavorativa italiana regolare, essenzialmente non assicura commercianti, liberi professionisti, titolari di ditte individuali non artigiane e marittimi (questi ultimi tutelati da IPSEMA). Agente materiale Elemento che determinando l infortunio provoca un danno (es. da una scheggia). Codice di Tariffa INAIL In una PAT possono svolgersi più lavorazioni (Voci di lavorazione); ad ogni voce di lavorazione corrisponde un tasso di premio, questo (in modo differente all interno delle 4 grandi gestioni tariffarie : Industria, Artigianato, Terziario ed Altre Attività) corrisponde al Codice di Tariffa. Comparti E una classificazione che raggruppa Codici di Tariffa correlati, non ha valore di norma, è una proposta fatta per essere più vicini all identificazione dei settori di imprese identificabili sulla base della tipologia produttiva/lavorativa e dei rischi. 37
39 Dimensioni imprese, classi Le imprese sono state divise in 5 classi dimensionali per rendere più completa la rappresentazione. 1. Microimpresa Secondo le raccomandazioni della Commissione Europea 23/361/CE le imprese sono individuate a seconda della dimensione, ossia del numero di addetti effettivi e del volume di affari o del totale di bilancio: si definiscono microimprese quelle caratterizzate da numero di addetti inferiore a 1 soglia massima di volume di affari e totale di bilancio di 2 milioni di euro. 2. Piccola impresa occupa meno di 5 effettivi; ha un fatturato oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 1 milioni di euro. 3. Media impresa Secondo le raccomandazioni della Commissione Europea 23/361/CE queste sono caratterizzate da questi parametri: occupa meno di 25 effettivi; ha un fatturato annuo non superiore a 5 milioni di euro, oppure ha un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro (si considera il dato più favorevole). Per articolare meglio il quadro si possono introdurre altre due classi non definite formalmente ma utili: 4. Grande impresa occupa tra 25 e 1. addetti; 5. Grandissima impresa Occupa più di 1. addetti ESAW Nell ambito di un programma di standardizzazione delle statistiche infortunistiche europee, avviato da alcuni anni da EUROSTAT, la codifica ESAW (European Statistics on Accidents in the Work), applicata in Italia dall INAIL dal 21, rappresenta la descrizione dell evento infortunistico (in precedenza caratterizzato dalla forma e dall agente) secondo 8 variabili: 1. tipo di luogo (es. 2 - Cantiere di costruzione, cava, miniera a cielo aperto non precisato) 2. tipo di lavoro (es Pulizia di locali, di macchine industriale o manuale) 3. attività fisica specifica (es Lavorare con utensili a mano manuali) 4. e suo agente materiale (es: Trasmissioni pneumatiche) 5. deviazione (es Rottura, esplosione con produzione di schegge - legno, vetro, metallo, pietra, plastica, altro) 6. e suo agente materiale (si usa la stessa Tabella degli Agenti materiali) 7. contatto (es Contatto con fiamma viva o con oggetto/ambiente caldo o arroventato) 8. e suo agente materiale (idem) 38
40 Flussi informativi (INAIL-ISPESL-Regioni e Province Autonome) L iniziativa dei flussi informativi INAIL-ISPESL-Regioni rappresenta una prima soluzione alle carenze esistenti fino all inizio degli anni 2 in Italia in tema di sistema informativo per la prevenzione nei luoghi di lavoro. Obiettivo principale dell iniziativa è stato proprio di impostare un sistema informativo dinamico in grado di rispondere efficacemente alle esigenze di programmazione e pianificazione territoriali, contribuendo con dati utili, analitici e di sintesi, alle informazioni in possesso di tutti i Servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro delle ASL e di tutte le relative Regioni oltre che delle Direzione Regionali e Sedi territoriali INAIL e dell ISPESL. Il 25 luglio 22 è stato firmato da INAIL, ISPESL e Regioni un Protocollo d Intesa, che prevede l accordo tra i 3 soggetti riferito soprattutto agli scambi informativi dal centro ai territori e viceversa attraverso i quali: contribuire con dati utili, analitici e di sintesi, ed arricchire le informazioni in possesso dei Servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro delle ASL e delle relative Regioni; monitorare - grazie ai ritorni dai Servizi e dalle Regioni - la completezza e l aggiornamento delle informazioni e l aderenza delle stesse alla realtà. Il Protocollo individua in sostanza come impegni fondamentali: un programma di collaborazione finalizzato allo sviluppo di un sistema informativo integrato nazionale; l attivazione di flussi e scambi sistematici - tra Regioni, ISPESL e INAIL - delle informazioni utili in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro; flussi di ritorno da Regioni e ASL agli Istituti centrali, in particolare per i dati contenuti negli archivi anagrafici delle aziende; l aggiornamento degli operatori; la pianificazione e programmazione regionale delle iniziative di prevenzione nei luoghi di lavoro, in collaborazione con l ISPESL e l INAIL. Dal 22 ogni destinatario ha ricevuto annualmente un CD-Rom contenente: BASI DATI (Archivio aziende e Archivi eventi, infortuni e m.p.) SOFTWARE di gestione dei dati CHIAVI INTERPRETATIVE INDICATORI statistici di sintesi per gli infortuni La base di dati contiene: gli archivi anagrafici di aziende e unità produttive (integrati tra INAIL ed ISPESL); gli archivi degli eventi (infortuni e malattie professionali, tabellate e non) denunciati e definiti, aggiornati all anno precedente a quello dell invio, con indicazioni anagrafiche identificative dei lavoratori interessati e delle aziende in cui gli eventi sono avvenuti. Nel 27 è stato firmato un nuovo Protocollo cui hanno aderito, oltre i firmatari di quello del 22, anche IPSEMA, Ministero del Lavoro e Ministero della Salute: tale Protocollo prevede l ulteriore ampliamento delle iniziative tese alla costruzione di un Sistema informativo nazionale integrato. Pochi mesi dopo, il decreto legislativo 81/28 richiamava questo impegno definendo all art. 8 l istituzione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione (SINP) nei luoghi di lavoro al fine di fornire dati utili per orientare, programmare, pianificare e valutare l efficacia della attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e per indirizzare le attività di vigilanza, attraverso l utilizzo integrato delle informazioni disponibili negli attuali sistemi informativi, anche tramite l integrazione di specifici archivi e la creazione di banche dati unificate. 39
41 Forma di avvenimento Modalità in cui è avvenuto l infortunio (es. colpito da, investito da ). Infortuni Gravi Normalmente si adotta lo schema che prevede la definizione di grave mutuata da quella del Codice Penale per le lesioni gravi, cioè un assenza superiore a 4 giorni e/o il manifestarsi di un danno permanente. Infortuni Importati Si tratta di infortuni avvenuti in un determinato territorio (Regione, Provincia o ASL) ma a lavoratori dipendenti di imprese che abbiano sede operativa fuori dallo stesso territorio. Infortuni Esportati, invece, quelli in cui l impresa abbia sede operativa in un determinato territorio ed un suo dipendente risulti infortunato in un territorio diverso da quello della sede aziendale (in un altra ASL, Provincia o Regione). Infortuni in Franchigia Infortunio che provoca una assenza dal lavoro fino a tre giorni, escluso quello di accadimento. Infortuni in Itinere Infortunio avvenuto nel tragitto di andata o di ritorno tra casa e lavoro o tra luogo di lavoro e luogo di ristoro oppure in occasione di spostamenti necessari a raggiungere eventuali altre sedi di servizio. Nella maggior parte delle rappresentazioni questo tipo di infortunio viene escluso dal conteggio perché molto poco legato alla specificità del lavoro. Infortuni Indennizzati Infortuni, con assenza dal lavoro superiore a tre giorni, che hanno comportato un esborso economico dall INAIL a un lavoratore, o ai parenti superstiti nel caso di infortunio mortale. Infortuni Mortali Infortuni il cui esito finale sia la morte, quando questa si verifichi per cause legate all incidente in un tempo non superiore ai 18 giorni dall infortunio. Infortuni Positivi Infortuni, con assenza dal lavoro superiore a tre giorni, riconosciuti come Infortuni sul Lavoro dall INAIL anche se non hanno comportato un esborso economico dall INAIL al lavoratore (o ai parenti superstiti nel caso di Infortunio mortale). Cioè agli infortuni Indennizzati vanno aggiunti i cosiddetti Regolari Senza Indennizzo, in cui l indennizzo non viene riconosciuto perché non dovuto o per motivi amministrativi (es. Denuncia in ritardo) o per motivi legali (es. studenti). Infortuni Stradali Si intende quello avvenuto sulla pubblica via e causato da circolazione stradale, indipendentemente dal fatto che si tratti o meno di infortunio in itinere. In questo concetto è compreso sia l incidente capitato all autotrasportatore nell esercizio della sua attività, sia l investimento del pedone da parte di un autoveicolo (quando l incidente coinvolge un lavoratore che si sta recando al lavoro va considerato infortunio in itinere ). 4
EPIDEMIOLOGIA DEGLI INFORTUNI LAVORATIVI NELLA ULSS 12 VENEZIANA ( DATI DALL ARCHIVIO INAIL EPIWORK 2004, RELATIVI AGLI ANNI 2000, 2001, 2002 )
EPIDEMIOLOGIA DEGLI INFORTUNI LAVORATIVI NELLA ULSS 12 VENEZIANA ( DATI DALL ARCHIVIO INAIL EPIWORK 2004, RELATIVI AGLI ANNI 2000, 2001, 2002 ) Epidemiologia degli Infortuni lavorativi nella Ulss 12 Veneziana
DettagliTASSI INFORTUNI INDENNIZZATI PER GRUPPO ATECO (2004) Tasso grezzo
120 100 80 60 40 20 0 TASSI INFORTUNI INDENNIZZATI PER GRUPPO ATECO (2004) DJ Industria metalli F Costruzioni I Trasporti DC Industria conciaria DI Industria non metalliferi A Agrindustria E Elettricità
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliReport sugli infortuni professionali in provincia di Ravenna
Report sugli infortuni professionali in provincia di Ravenna a cura del Dipartimento di Sanità Pubblica: Staff di Epidemiologia e Comunicazione Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro.
DettagliInfortuni sul lavoro nel settore di igiene ambientale
Infortuni sul lavoro nel settore di igiene ambientale CONSULENZA STATISTICO ATTUARIALE Cipolloni Federica Mochi Silvia Le denunce Anno evento 2012 Gli infortuni denunciati dalle aziende associate a Federambiente*
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: E possibile rendere sicure le sostanze pericolose Identificativo della Linea o delle Linee di intervento generale/i : Prevenzione degli eventi
DettagliSISTEMA BILATERALE DELLA SICUREZZA NELL ARTIGIANATO RLST. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale. Friuli Venezia Giulia
SISTEMA BILATERALE DELLA SICUREZZA NELL ARTIGIANATO RLST Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale Friuli Venezia Giulia Premessa Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
DettagliNumero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL
Numero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno
DettagliContenuto dei 4 o 5 settori prevalenti
1 di 5 GLOSSARIO Accentramenti contributivi Addetti (INAIL) Agente materiale Codice di tariffa Inail Comparti Contenuto dei 4 o 5 settori prevalenti ESAW/3 Un'azienda, con più Unità produttive dislocate
DettagliAtlante degli infortuni sul lavoro nella Regione Veneto
Atlante degli infortuni sul lavoro nella Regione Veneto Anni 1990-2001 Nedda Visentini Direzione sistema statistico regionale 6 Gli autori Direzione prevenzione Centro operativo regionale per l epidemiologia
DettagliGLI INFORTUNI NELLE SCUOLE. Maria GULLO e Marilù TOMACIELLO INAIL Piemonte
Maria GULLO e Marilù TOMACIELLO INAIL Piemonte Perché questa particolare attenzione sugli infortuni? L'analisi degli incidenti/infortuni costituisce un momento di Art. 29 comma 3 Dlgs 81/08 fondamentale
DettagliAnalisi degli infortuni nell attività di raccolta rifiuti
Rimini, 11 novembre 2011 Analisi degli infortuni nell attività di raccolta rifiuti Silvia Mochi e Federica Cipolloni Consulenza Statistico Attuariale INAIL LA BASE DATI Lo studio riguarda gli infortuni
DettagliPiano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008
Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008 Regione: Lazio Titolo del progetto: Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Referente: Elisa Romeo Negli ultimi
DettagliNumero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL
Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno 2012. Nel 2012 si è avuto
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
DettagliGli infortuni sul lavoro nel Friuli Venezia Giulia. Servizio statistica dicembre 2008
Gli infortuni sul lavoro nel Friuli Venezia Giulia Servizio statistica dicembre 2008 Servizio statistica REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Corso Cavour, 1 34100 Trieste telefono: 040 3772218 fax:
DettagliINCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA
INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i
DettagliPARTE PRIMA INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATI ALL INAIL
PARTE PRIMA INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATI ALL INAIL Tav.1 Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2005-2007 per anno, gestione e sesso Tav. 2 Infortuni sul lavoro avvenuti
DettagliREGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena
5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto
DettagliSafety progetto formativo finanziato da Fondimpresa. Elaborazione Dati del Rapporto Annuale INAIL al 31 ottobre 2009.
At Work progetto formativo finanziato da Fondimpresa Elaborazione Dati del Rapporto Annuale INAIL al 31 ottobre 2009. Per l anno 2008 sono pervenute all INAIL 84.586 denunce di infortuni registrati su
DettagliDocenti: Esperti in legislazione sul lavoro, sicurezza sul lavoro, tecniche di comunicazione.
Corso di formazione per R.S.P.P. e A.S.P.P. in materia di Prevenzione e Protezione D.Lgs 81/2008 Art. 32 Comma 2 Conferenza Stato-Regione 26 Gennaio 2006 La frequenza del corso è obbligatoria per i soggetti
DettagliIndustria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%)
Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%) Pubblicato dall Istituto di Statistica il bollettino di maggio. Crescono su base annua i numeri delle aziende
DettagliFonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia
IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono
DettagliConoscere per prevenire
Bologna, 6 giugno 2007 Il testo unico per la riforma ed il riassetto normativo della salute e sicurezza sul lavoro: gli orientamenti dei soggetti istituzionali e sociali Il sistema informativo a cura di
DettagliNote per la lettura dei report
Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero
DettagliRuolo e compiti dell INAIL
Ruolo e compiti dell INAIL Nuovo Polo Salute e Sicurezza NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.P.R. 1124/65 TESTO UNICO delle disposizioni per l assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie
DettagliApplicazioni contrattuali
28 agosto Luglio CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI Alla fine di luglio i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 6% degli occupati dipendenti
DettagliDEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012
DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2012 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di 1.675 unità. Alla fine di marzo
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliAnnuario Istat-Ice 2008
Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul
DettagliL interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006
6 febbraio 2007 L interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006 Ufficio della comunicazione Tel. +39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. + 39 06 4673.3106 Informazioni
DettagliNOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO 2010 3 TRIMESTRE
NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO 3 TRIMESTRE Camera di Commercio di Modena Via Ganaceto, 134 41100 Modena Tel. 059 208423 http://www.mo.camcom.it Natalità
DettagliDECRETO FORMAZIONE NUOVI ACCORDI STATO, REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO SULLA FORMAZIONE
CUREZZA DECRETO FORMAZIONE pressmaster - Fotolia.com NUOVI ACCORDI STATO, REGIONI E PROVINCE AUTOME DI TRENTO E BOLZA SULLA FORMAZIONE Gli Accordi Stato-Regioni, pubblicati in G.U. l 11 Gennaio 2012, stabiliscono
DettagliUna lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano
Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano La forza lavoro femminile Il mercato del lavoro in provincia di Bolzano è caratterizzato da un alto tasso di partecipazione, sia rispetto
DettagliA.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO
A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO A.4.1 Le unità locali Le unità locali presenti sul territorio della provincia di Ferrara, al Censimento dell Industria e dei Servizi 2001, erano 32.101, in aumento, rispetto al
DettagliCONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI
29 aprile 2013 Marzo 2013 CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI Alla fine di marzo 2013 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 59,2% degli
DettagliInfortuni con mezzo di trasporto: dati statistici e opportunità per le aziende
Infortuni con mezzo di trasporto: dati statistici e opportunità per le aziende Silvana Di Stefano INAIL DR Emilia Romagna CONTARP Eventi 2013 Io lavoro e guido sicuro 22 marzo 2013 Infortuni con mezzo
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
Dettagli1. IL FENOMENO INFORTUNISTICO NEL PERIODO 1985-2004 PER L AMMINISTRAZIONE DELLA DIFESA.
1. IL FENOMENO INFORTUNISTICO NEL PERIODO 1985-24 PER L AMMINISTRAZIONE DELLA DIFESA. Come già osservato nell edizione precedente del Rapporto Annuale degli Infortuni sul lavoro e malattie professionali
DettagliDEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011
DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011 Imprese nel complesso In Lombardia, nel secondo trimestre del 2011 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 6.804 unità. Alla fine di giugno
DettagliDEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009
DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2009 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di 2.536 unità. Alla fine di marzo
DettagliProfilo della sicurezza nella Comunità di Primiero. A cura di Marco Bettega COMUNITÀ DI PRIMIERO
Profilo della sicurezza nella Comunità di Primiero A cura di Marco Bettega COMUNITÀ DI PRIMIERO OTTOBRE 2011 Profilo di sicurezza della Comunità di Primiero nel 2010 1) CRIMINALITÀ, INCIVILTÀ, ORDINE PUBBLICO
DettagliI risultati di una indagine di Certiquality su un campione di aziende certificate
I risultati di una indagine di Certiquality su un campione di aziende certificate Certiquality ha condotto uno studio presso le aziende certificate secondo la norma BS OHSAS 18001 per verificare l ammontare
DettagliLE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO
LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA
DettagliInfortuni e malattie professionali nella provincia di Vicenza
Infortuni e malattie professionali nella provincia di Vicenza Fonte: Nuovi Flussi Informativi www.inail.it sezione Flussi informativi Periodo di studio: 2008 2013 La Figura 1 mostra la distribuzione percentuale
DettagliFATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA
22 luglio 2015 Maggio 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA Allo scopo di fornire informazioni statistiche integrate, a partire dalla diffusione odierna, il comunicato è arricchito di un paragrafo
DettagliAnalisi degli infortuni e delle malattie professionali per programmare interventi preventivi basati sui Sistemi di Gestione della Sicurezza
Analisi degli infortuni e delle malattie professionali per programmare interventi preventivi basati sui Sistemi di Gestione della Sicurezza Verona 15 dicembre 2008 dott. Franco Sarto dott. Raffaele Polato
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliI dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Mantova
I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia L incidentalità sulle strade della provincia di Mantova Novembre 2014 Per accedere al data-base dell incidentalità stradale
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliNote Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti
Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura
DettagliSMAIL IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA. Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro. Aggiornamento al 30 giugno 2011 BOLOGNA
SMAIL Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro BOLOGNA IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA Aggiornamento al 30 giugno 2011 10 maggio 2012 Sistema informativosmail Emilia-Romagna Aggiornamento
DettagliInfortuni sul lavoro denunciati 1 all' INAIL per tipo di gestione. Anni 2004-2009.
Infortuni sul lavoro denunciati 1 all' INAIL per tipo di gestione. Anni 2004-2009. 2004 2005 2006 2007 2008 2009 VICENZA 22.464 21.312 21.499 21.341 20.279 16.604 - Industria e servizi 21.175 20.074 20.273
DettagliAccordi Stato-Regioni per la formazione 21 dicembre 2011
Lavorat (+ art. 21 comma 1: componenti dell'impresa familiare [ ], i lavoratori autonomi [ ], i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel sett agricolo, gli artigiani e
DettagliCos è l INAIL. (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro)
Cos è l INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) E l Istituto che in Italia gestisce l assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali. In Italia
DettagliDirezione Regionale Lazio «Analisi delle dinamiche incidentali e identificazione delle cause: la metodologia Infor.MO e l applicativo gestionale»
Direzione Regionale Lazio «Analisi delle dinamiche incidentali e identificazione delle cause: la metodologia Infor.MO e l applicativo gestionale» Diego De Merich, DMEILA INAIL Direzione Regionale Lazio
DettagliIL FENOMENO INFORTUNISTICO NEL FLOROVIVAISMO INDAGINE 2001-2005
IL FENOMENO INFORTUNISTICO NEL FLOROVIVAISMO INDAGINE 2001-2005 Il monitoraggio del fenomeno infortunistico nei principali comparti produttivi del territorio è attività che il Servizio pubblico di prevenzione
DettagliUMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014
UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto
DettagliNel primo semestre 2004, tra le ditte collaboranti, sono stati rilevati 457 infortuni con prognosi superiore a 3 giorni
sul lavoro Nel primo semestre, tra le, sono stati rilevati 457 infortuni con prognosi superiore a 3 giorni L indice di frequenza infortunistica è pari a 16 infortuni ogni cento addetti, decisamente superiore
DettagliCONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE
19 CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE INDAGINE ANNUALE SUL SISTEMA DEI CONTI DELLE IMPRESE L indagine sul Sistema dei Conti delle Imprese (SCI) condotta dall ISTAT, già indagine sul prodotto lordo, fornisce
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
Dettagli13. Consumi di energia elettrica
13. Consumi di energia elettrica Nell ambito dei Paesi industrializzati, e della loro tendenza a promuovere stili di sempre più orientati a comportamenti di consumo energivori, l Italia e ovviamente Roma
DettagliInfortuni sul lavoro e Malattie Professionali nel Lazio. Rapporto 2009 OSSERVATORIO REGIONALE SULLA SICUREZZA E LA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO
OSSERVATORIO REGIONALE SULLA SICUREZZA E LA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Infortuni sul lavoro e Malattie Professionali nel Lazio Rapporto 2009 Giugno 2011 Osservatorio
DettagliExecutive Summary Rapporto 2013/2014
Executive Summary Rapporto 2013/2014 In collaborazione con Anticipazione dei risultati Il settore del management consulting presenta Un mercato molto frammentato, dove sono presenti 18.450 imprese di cui
DettagliOSSERVATORIO PERMANENTE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE
DettagliANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE
6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità
DettagliPIANI REGIONALI DELLA PREVENZIONE Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Regione VENETO Epidemiologia degli infortuni nei luoghi di lavoro ( sist. COREO) Obiettivi: promuovere
DettagliServizio Rapporti Internazionali e Studi Sezione Studi e Statistica
Servizio Rapporti Internazionali e Studi Sezione Studi e Statistica Statistiche relative alla gestione dei rami: 1. Infortuni; 2. Malattia; 8. Incendio ed elementi naturali; 13. Responsabilità civile generale
DettagliPRODUZIONE INDUSTRIALE
9 maggio 2014 marzo 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE A marzo 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,5% rispetto a febbraio. Nella media del trimestre gennaio-marzo
DettagliMercato dei Titoli di Efficienza Energetica
Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale I semestre 2012 Pubblicato in data 17 luglio 2012 1 INDICE 1. Introduzione...3 2. Situazione Operatori...3 3. TEE emessi...3
DettagliBilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi
via dei Muredei, TRENTO t. /99-9 f. /9 e-mail: ufficio.stampa@cgil.tn.it UFFICIO STAMPA www.cgil.tn.it Bilanci industria. 9, l'anno della grande crisi L'analisi sui conti economici di 7 società e gruppi
DettagliFlash Industria 4.2011
15 febbraio 2011 Flash Industria 4.2011 Nel quarto trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -1,4 per cento rispetto allo stesso
DettagliLe evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti
DettagliLA FORMAZIONE DEI LAVORATORI DEL SETTORE EDILE
LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI DEL SETTORE EDILE Articolo 37, D. Lgs. 81/08 del 9 aprile 2008 e s.m.i. > comma 1 Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata
DettagliPROGETTO EXCELSIOR ANNO 2014
PROGETTO EXCELSIOR ANNO 2014 Le previsioni occupazionali delle cooperative e delle imprese sociali nella Provincia di Bologna. Dati di consuntivo 2013 A cura di: Alessandro De Felice Ufficio Statistica
DettagliPotenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI
Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre
DettagliContributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL. INAIL-DR Toscana-CONTARP
1 Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL INAIL-DR Toscana-CONTARP Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL 2 Sistemi di gestione della sicurezza Un Sistema di
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliQualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni.
Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Quali sono le aspettative delle imprese, come le imprese riconoscono e valorizzano la qualità dell'offerta: l'esperienza
DettagliALLEGATO A 2. Accordo Conferenza Stato Regioni del 29/9/05 per Corsi RSPP ASPP
ALLEGAT A 2 Il MDUL B di specializzazione, è relativo al corso di formazione che tratta la natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro, correlati alle specifiche attività lavorative. La sua durata varia
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
Dettagli2. RIEPILOGO NAZIONALE
2. Nel 2005, come già anticipato nella nota semestrale concernente l andamento delle compravendite nel II semestre 2005 pubblicata nel mese di marzo 2006, continua l incremento del volume di compravendite,
DettagliFATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA
23 dicembre 2015 Ottobre 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A ottobre il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra un incremento del 2,0% rispetto a settembre, con variazioni
DettagliLA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA
ALLEGATO 4 LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA I dati sui quali si basa la presente elaborazione statistica fanno riferimento al numero di partecipazioni
DettagliSTRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO
13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.
DettagliDISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità
Dettagli2.1 L andamento infortunistico
2.1 L andamento infortunistico Anche nel 2012, in Toscana, prosegue l andamento infortunistico in diminuzione. Infatti, le denunce di infortunio pervenute, ammontano a 53.286 casi con una differenza di
DettagliREGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione Piano Regionale della Prevenzione 2005-2007 Progetto: Sorveglianza e prevenzione degli Infortuni Nei luoghi di lavoro Relazione
DettagliCRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CALTANISSETTA
CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 2 TRIMESTRE 2014 TAVOLE CONGIUNTURALI Elaborazioni a: Giugno 2014 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità trimestrale Dinamismo
Dettaglii costi della mancata prevenzione
i costi della mancata prevenzione stefania marconi dirigente inail mantova Infortuni sul lavoro 2010 denunciati all Inail 2009 italia 2010 lombardia 2009 2010 mantova 2009 2010 in occasione di lavoro 697.075
DettagliIl Bilancio di esercizio
Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il
DettagliCONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA
CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato
Dettagliing. Domenico Mannelli Le banche dati: dal dato alla prevenzione
ing. Domenico Mannelli Le banche dati: dal dato alla prevenzione Menomazione della capacità lavorativa o morte provocata da causa violenta in occasione dei lavori CAUSA VIOLENTA ELEMENTO DETERMINANTE IN
DettagliMercato dei Titoli di Efficienza Energetica
Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2014 Pubblicato in data 02 febbraio 2015 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...
DettagliRapporto Economia Provinciale 2011. Edilizia
Rapporto Economia Provinciale 2011 129 Edilizia Edilizia 131 Dati di stock Al 31 dicembre 2011 le imprese attive iscritte al Registro Imprese alla Sezione Ateco 2007 F- Costruzioni sono 3.498, con un
DettagliIL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA
CRESME IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Sintesi dello studio generale 2006 a cura di Federico Della Puppa I RISULTATI PRINCIPALI I risultati principali Prosegue
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE
L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce
Dettagli