Progetto Parchi in qualità. L attivazione del Forum al parco Fluviale del Po vercellese alessandrino: utilità, interventi concertati, problemi aperti

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1 APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE Progetto Parchi in qualità ovvero applicazione pilota del Sistema di Gestione Ambientale nelle aree naturali protette L attivazione del Forum al parco Fluviale del Po vercellese alessandrino: utilità, interventi concertati, problemi aperti Pier Luigi Cavalchini Presidente del Parco Fluviale del Po vercellese-alessandrino accordo di programma Ministero dell Ambiente e del Territorio ed ENEA giugno marzo 2003 ENEA, 28 marzo di 14 4

2 L attivazione del Forum al parco Fluviale del Po vercellese alessandrino: utilità, interventi concertati, problemi aperti INDICE: 1. Adesioni Attività svolta Il Regolamento del Forum (sintesi) Metodologia utilizzata per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali del territorio Tematismi scelti per i tavoli di lavoro Modalità generali di applicazione del marchio Elementi di discussione Primo bilancio di attività...14 Premessa Nell ambito delle attività previste dal nostro Sistema di Gestione Ambientale, è stato costituito il Forum delle Parti Interessate, al quale abbiamo invitato a partecipare tutti i soggetti pubblici e privati che in qualche modo operano all interno del territorio del Parco o nelle vicinanze, e che sono interessati al miglioramento della qualità ambientale del territorio stesso. Il Forum è un tavolo tecnico, a carattere consultivo, di coordinamento, riflessione, confronto delle esperienze ed elaborazione di proposte; ha come obiettivo principale la definizione delle prescrizioni di qualifica, che in una seconda fase costituiranno i criteri in base ai quali l Ente Parco qualificherà i propri fornitori di qualità ambientale. Con la qualifica, l Ente-Parco concederà a tali soggetti l utilizzo di un apposito marchio, che potrà essere utilizzato sulla documentazione e sui prodotti dell Azienda o Ente. La qualifica, così come l adesione al Forum, è a carattere volontario. Le tipologie di attività che si intende prendere in considerazione in prima istanza sono: attività agricole, attività turistiche, attività estrattive e attività delle Amministrazioni Comunali. Al Forum sono invitati enti locali, ARPA, camere di commercio, associazioni di categoria, consorzi irrigui, associazioni ambientaliste, associazioni di cittadini e di consumatori, ecc. Il territorio di riferimento è quello dell Area Turistica del Parco del Po, che comprende, oltre ai 23 Comuni del Parco, altri 24 Comuni limitrofi (dei quali 9 sono in Provincia di Pavia). 2 di 14 4

3 1. Adesioni L attività del Forum è cominciata con alcuni incontri preliminari di presentazione nella prima settimana di settembre del A questi incontri erano stati invitati un totale di 139 Enti e Associazioni (64 enti locali, 29 associazioni del terzo settore, 46 tra associazioni di categoria, aziende di promozione turistica e consorzi irrigui); di questi hanno partecipato un totale di 32 Enti/Associazioni (pari al 22%), di seguito elencate: AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (Incontro del giorno 5 settembre, ore 15): Amministrazione Successiva adesione (SI/NO) 1. Comune di Bassignana (AL) SI 2. Comune di Breme (PV) NO 3. Comune di Candia Lomellina (PV) SI 4. Comune di Casale Monferrato (AL) SI 5. Comune di Coniolo (AL) SI 6. Comune di Crescentino (VC) SI 7. Comune di Frassineto Po (AL) SI 8. Comune di Pomaro Monferrato (AL) SI 9. Comune di Rivarone (AL) SI 10. Comune di Suardi (PV) NO 11. Comune di Trino (VC) SI 12. Comune di Verrua Savoia (TO) NO 13. Comune di Villamiroglio (AL) NO 14. Provincia di Vercelli SI 15. Provincia di Alessandria NO ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI (Incontro del giorno 5 settembre, ore 21): Associazione Successiva adesione (SI/NO) 1. Federconsumatori Alessandria NO 2. Italia Nostra Vercelli NO 3. Legambiente circolo Verdeblù SI 4. LIPU Sezione di Vercelli NO 5. Slow Food condotta di Casale SI 3 di 14 4

4 ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, AZIENDE DI PROMOZIONE TURISTICA E CONSORZI IRRIGUI (Incontro del giorno 6 settembre, ore 9:30): Amministrazione Successiva adesione (SI/NO) 1. Camera di Commercio di Alessandria NO 2. A.T.L. Alexala SI 3. A.P.T. Vercelli NO 4. Associazione dei Commercianti della Provincia di SI Vercelli 5. Associazione dei Commercianti della Provincia di SI Alessandria 6. Confederazione Italiana Agricoltori zona Casale SI 7. Col diretti Alessandria SI 8. Unione Agricoltori zona di Casale SI 9. Unione Agricoltori Vercelli-Biella NO 10. Unione Industriale Alessandria SI 11. Consorzio di Irrigazione e Bonifica Ovest Sesia Baraggia SI 12. Consorzio di Irrigazione di Crescentino SI Dalle tabelle si deduce che la maggior parte (66%) delle organizzazioni che hanno partecipato agli incontri preliminari hanno in seguito aderito al Forum. Attualmente aderiscono al Forum 36 soggetti così suddivisi: ADERENTI SUDDIVISI PER TIPOLOGIA Associazioni di categoria Enti pubblici Terzo settore Associazioni turistiche Consorzi irrigui 4 di 14 4

5 ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA (12) - Agricole (7): Agri.Bio. Piemonte Associazione Agricola della Proprietà Fondiaria delle Province di Biella e Vercelli Confederazione Italiana Agricoltori - Direzione Provinciale di Alessandria Federazione Interprovinciale Coldiretti Vercelli e Biella Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Alessandria Unione agricoltori della provincia di Pavia - Associazione della Proprietà Fondiaria Unione Provinciale Agricoltori AL - Commercianti (2): Associazione commercianti della provincia di Vercelli Associazione del Commercio, del Turismo e dei Servizi di Alessandria - Industriali (2): Unione Industriale della Provincia di Alessandria Unione Industriale del Vercellese e della Valsesia - Artigiani (1): Confartigianato - Ufficio di Casale Monferrato AZIENDE TURISTICHE LOCALI E ASSOCIAZIONI AFFERENTI AL SETTORE TURISTICO-DIDATTICO (3) ALEXALA - Agenzia Turistica Locale della Provincia di Alessandria Fondazione Centro per lo Studio e la Documentazione delle Società di Mutuo Soccorso GAE - Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche ENTI LOCALI ED ALTRI ENTI PUBBLICI(14) - Comuni (11): Comune di BASSIGNANA Comune di CANDIA LOMELLINA Comune di CASALE MONFERRATO Comune di CONIOLO Comune di CRESCENTINO Comune di FRASSINETO PO Comune di MIRABELLO MONFERRATO Comune di PECETTO DI VALENZA Comune di POMARO MONFERRATO Comune di RIVARONE Comune di TRINO Province (1): Provincia di VERCELLI Dipartimenti ARPA (2): ARPA Dipartimento di Alessandria ARPA Dipartimento di Pavia CONSORZI IRRIGUI (2) Consorzio di irrigazione di Crescentino Consorzio Ovest Sesia Baraggia 5 di 14 4

6 TERZO SETTORE (5) GEVAM ONLUS - Guardie Eco-zoofile Volontarie Associazione del Mediterraneo Associazione Il Paniere Legambiente - Circolo Verdeblu Pro Natura Piemonte Slow Food - Condotta del Monferrato Casalese ADERENTI SUDDIVISI PER PROVINCIA DI APPARTENENZA (ubicazione della sede legale) Provincia di Alessandria Provincia di Pavia Provincia di Vercelli Regionali PROVINCIA DI ALESSANDRIA (21) Confederazione Italiana Agricoltori - Direzione Provinciale di Alessandria Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Alessandria Unione Provinciale Agricoltori AL Associazione del Commercio, del Turismo e dei Servizi di Alessandria Unione Industriale della Provincia di Alessandria Confartigianato - Ufficio di Casale Monferrato ALEXALA - Agenzia Turistica Locale della Provincia di Alessandria Fondazione Centro per lo Studio e la Documentazione delle Società di Mutuo Soccorso Comune di BASSIGNANA Comune di CASALE MONFERRATO Comune di CONIOLO Comune di FRASSINETO PO Comune di MIRABELLO MONFERRATO Comune di PECETTO DI VALENZA Comune di POMARO MONFERRATO Comune di RIVARONE ARPA Dipartimento di Alessandria GEVAM ONLUS - Guardie Eco-zoofile Volontarie Associazione del Mediterraneo Associazione Il Paniere Legambiente - Circolo Verdeblu Slow Food - Condotta del Monferrato Casalese 6 di 14 4

7 PROVINCIA DI VERCELLI (10) Associazione Agricola della Proprietà Fondiaria delle Province di Biella e Vercelli Federazione Interprovinciale Coldiretti Vercelli e Biella Associazione commercianti della provincia di Vercelli Unione Industriale del Vercellese e della Valsesia GAE - Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche Comune di CRESCENTINO Comune di TRINO Provincia di VERCELLI Consorzio di irrigazione di Crescentino Consorzio Ovest Sesia Baraggia PROVINCIA DI PAVIA (3) Unione agricoltori della provincia di Pavia - Associazione della Proprietà Fondiaria Comune di CANDIA LOMELLINA ARPA Dipartimento di Pavia REGIONALI (2) Agri.Bio. Piemonte Pro Natura Piemonte L analisi dei dati precedenti permette di delineare le seguenti valutazioni: Punti di forza e opportunità di crescita: buona presenza delle associazioni di categorie, che insieme ai Comuni sono i soggetti che hanno dimostrato maggiore interesse per il progetto; presenti 11 Comuni su 47 dell Area Turistica (1 però, quello di Mirabello Monferrato, è esterno all Area): sono quindi presenti il 21% dei Comuni dell Area Turistica. discreto interesse anche dei principali consorzi irrigui, benché non interessati direttamente dalle potenziali qualifiche; per quanto riguarda la suddivisione territoriale, la maggior parte dei soggetti fa capo alla Provincia di Alessandria; è però ben presente anche la Provincia di Vercelli. Per quanto riguarda la Provincia di Pavia, la presenza di soggetti con i quali precedentemente non erano mai stati instaurati rapporti di nessun tipo (p.e. ARPA Pavia) fa ben sperare per il futuro. Punti di debolezza: completa assenza e scarso interesse delle Camere di Commercio (solo quella di Alessandria ha partecipato agli incontri preliminari di presentazione); assenza di uno dei principali Comuni della zona (Comune di Valenza), che pur avendo partecipato ad una riunione in qualità di uditore non ha mai aderito ufficialmente; assenza delle Province di Alessandria (nonostante una raccomandazione espressa dalla Commissione Ambiente) e Pavia; per motivi burocratici, manca ancora il Dipartimento ARPA di Vercelli; terzo settore piuttosto debole, soprattutto per la mancanza delle associazioni ambientaliste più rappresentative (WWF, Italia Nostra; Legambiente partecipa con il solo circolo di Casale) e di tutte le associazioni di consumatori. 7 di 14 4

8 Oltre agli aderenti ufficiali, alcuni altri soggetti hanno partecipato ad una o più assemblee del Forum in qualità di uditori. Per la precisione: Comune di Valenza (presente il 16 dicembre) ARPA Vercelli (presente il 23 gennaio) Collegio Costruttori di Alessandria (presente il 23 gennaio) 2. Attività svolta La prima riunione del Forum si è svolta il 18 novembre Da allora si sono svolti tre riunioni dell Assemblea Generale e due tavoli di lavoro (relativi alle attività agricole e alle attività turistiche). ASSEMBLEE GENERALI: 1 riunione (18 novembre 2002): Argomento: Discussione e definizione del regolamento del Forum 2 riunione (16 dicembre 2002): Argomento: Presentazione della metodologia utilizzata dal Parco per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali del territorio; individuazione dei tematismi oggetto dei tavoli di lavoro 3 riunione (23 gennaio 2003): Argomento: Presentazione della metodologia utilizzata dal Parco per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali del territorio; Definizione delle modalità generali di applicazione del marchio del Parco e della struttura base del disciplinare di utilizzo TAVOLI DI LAVORO: 1 riunione tavolo di lavoro sulle attività agricole (10 marzo 2003) 1 riunione tavolo di lavoro sulle attività turistiche (17 marzo 2003) 3. Il Regolamento del Forum (sintesi) Il Forum, secondo quanto indicato nel Regolamento: a svolge una funzione consultiva nell individuazione e nella definizione delle prescrizioni di qualifica", ovvero dei criteri in base ai quali l Ente-Parco può valutare e qualificare i propri fornitori di qualità ambientale b può essere coinvolto, a discrezione dell Ente-Parco, in altre attività connesse al Sistema di Gestione Ambientale. Il Forum riunisce rappresentanti degli attori sociali, economici ed istituzionali dell Area Turistica. 8 di 14 4

9 La partecipazione al Forum presuppone un adesione volontaria, formale e gratuita, tramite la sottoscrizione di un atto appropriato, che può avvenire anche a lavori già avviati. Nell atto di adesione ciascuna parte interessata, per partecipare ai lavori del Forum, identifica un rappresentante che costituirà l interfaccia diretta con l Ente-Parco. Il Forum è coordinato dal Direttore dell Ente-Parco o da un suo delegato. I compiti di Segreteria Tecnica sono svolti dal Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale dell Ente-Parco o da un suo delegato. Le riunioni del Forum si distinguono in Assemblee Generali e Tavoli di lavoro tematici. L Assemblea Generale è costituita da tutti i soggetti che hanno aderito al Forum, che vi partecipano tramite il rappresentante, o suo supplente, ufficialmente individuato nell atto di adesione o nelle successive comunicazioni di variazione. Ha le seguenti funzioni: - individua i tavoli di lavoro tematici da attivare - assicura l omogeneità del lavoro svolto dai tavoli tematici - garantisce il raccordo tra le diverse realtà territoriali coinvolte nei lavori del Forum - favorisce la condivisione e prende atto dei risultati dei tavoli tematici - valuta la possibilità di comunicazione esterna dei risultati - partecipa, a discrezione dell Ente-Parco, in altre attività connesse con il Sistema di Gestione Ambientale L'Assemblea Generale si riunisce in fase di avvio ufficiale dei lavori e successivamente, con frequenza da stabilirsi all'interno del Forum stesso, compatibilmente con le esigenze di operatività ed efficacia degli incontri, e comunque non meno di una volta all anno. Per l approfondimento tecnico dei temi specifici, legati alle singole tipologie di attività considerate, il Forum si riunisce in tavoli di lavoro tematici, cui aderiscono gli attori interessati allo specifico approfondimento. I tavoli di lavoro sono attivati sulla base delle criticità emerse in fase di analisi ambientale del territorio (cfr. paragrafo 4), e affrontano le azioni di miglioramento possibili e le relative prescrizioni di qualifica. L attivazione di nuovi tavoli di lavoro può essere proposta dall Ente-Parco o da qualunque partecipante al Forum, ed è valutata dall Assemblea Generale. Ogni tavolo di lavoro è presieduto da un moderatore, individuato dal Coordinatore in base alle specifiche competenze; in funzione del tematismo sviluppato, sono elaborati criteri e indirizzi metodologici 9 di 14 4

10 per la definizione delle prescrizioni di qualifica come fornitore di qualità ambientale e per l individuazione degli indicatori ambientali di supporto. I pareri dell Assemblea Generale o dei tavoli tematici sono espressi preferibilmente all unanimità; in caso di controversia le singole posizioni espresse sono messe a verbale. I risultati delle discussioni sono valutati dall Ente-Parco ed eventualmente adottati mediante deliberazioni, in conformità a quanto previsto dal proprio Statuto. IL FORUM DELLE PARTI INTERESSATE: è un tavolo tecnico per stabilire le prescrizioni di qualifica la sua attività contribuisce allo sviluppo del SGA del Parco serve per individuare cosa ognuno può fare per migliorare la qualità ambientale del Parco individua in maniera condivisa le azioni di miglioramento che faranno parte dei criteri con cui il Parco qualificherà i Fornitori di qualità ambientale contribuisce a definire la procedura di rilascio del marchio di fornitore di qualità ambientale Il processo di definizione delle prescrizioni di qualifica I tavoli di lavoro che il Parco del Po vercellese/alessandrino intende attivare: A. Attività agricole B. Attività estrattiva C. Attività turistica D. Attività delle Amministrazioni Comunali 4. Metodologia utilizzata per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali del territorio L analisi ecologica del territorio e quella socio-economica sono effettuate dall ENEA per conto dell Ente-Parco, e ha individuato un certo numero di formazioni e popolamenti vegetazionali e faunistici e di habitat che possono essere considerati di particolare interesse. Inoltre si sono evidenziati possibili ambiti di miglioramento degli ambienti naturali. 10 di 14 4

11 L analisi socio-economica è stata finalizzata alla descrizione delle attività produttive del territorio. I processi relativi alle varie attività sono stati scorporati nelle diverse fasi, in maniera da verificare per ogni fase l esistenza di impatti. I risultati delle due analisi sono confluiti in una banca dati costituita dalle schede di archiviazione dei dati, dal repertorio normativo, dalle matrice di sintesi e dal GIS. La valutazione della significatività degli aspetti ambientali del territorio è effettuata sulla base degli incroci tra i risultati dell analisi ecologica e quelli dell analisi socio-economica., evidenziati in apposite matrici. La valutazione tiene conto della durata e della frequenza dell accadimento, dell intensità, dell estensione della superficie interessata, del valore e della vulnerabilità del bersaglio, e delle competenze dell Ente-Parco. 5. Tematismi scelti per i tavoli di lavoro Al fine di definire gli obiettivi di miglioramento ambientale del territorio, sono state individuate le priorità di intervento in considerazione di: rappresentatività delle varie tipologie di attività evidenze riscontrate dall analisi ecologica obiettivi istituzionali e competenze dell Ente-Parco strumenti di gestione dell Ente-Parco possibilità di attivare in tempi brevi un processo di miglioramento continuo In base alle considerazione di cui sopra, è stato scelto di attivare i seguenti tavoli di lavoro: 1. Attività agricole (possibili ambiti di dettaglio: pioppicoltura e risicoltura) 2. Attività turistiche (possibili ambiti di dettaglio: attività di servizio, attività di promozione, attività ricettive) 3. Attività estrattive, (possibili ambiti di dettaglio: cave in ambito fluviale, cave di pianura, cave di versante, attività connesse) 4. Attività delle Amministrazioni Comunali, (possibili ambiti di dettaglio: gestione delle proprietà comunali, servizio idrico integrato, pianificazione, rapporti con l Ente-Parco). 11 di 14 4

12 6. Modalità generali di applicazione del marchio Il riferimento di base per la concessione e l utilizzo del marchio è rappresentato dalla legge 394/91, che prevede la possibilità per il Parco di concedere a mezzo di specifiche convenzioni l uso del proprio nome e del proprio emblema a servizi e prodotti locali che presentino requisiti di qualità e che soddisfino le finalità del Parco (art. 14 comma 4). Il Regolamento d uso del marchio del Parco, nel nostro caso, verrà discusso in sede di Assemblea Generale del Forum. Il Regolamento richiamerà i disciplinari che, per ogni tipologia di attività, verranno prodotti nei singoli tavoli di lavoro, e definiranno i requisiti minimi per ottenere (o mantenere) la qualifica. Il Regolamento d uso farà riferimento ad alcuni principi base derivanti dai requisiti generali del Sistema di Gestione Ambientale dell Ente-Parco, ovvero: 1. Il Parco, in qualità di titolare del marchio, ha la responsabilità del controllo dei comportamenti adottati dai fornitori di qualità ambientale. La verifica ispettiva effettuata da (o per conto del) Parco, finalizzata alla concessione della qualifica o al mantenimento di essa, trova giustificazione e credibilità nel fatto che l Ente-Parco stesso è a sua volta soggetto a controlli periodici da parte di un ente terzo, ovverosia dell organismo di certificazione. Le verifiche potranno essere effettuate secondo le seguenti modalità: verifiche sul territorio da parte di guardiaparco e/o tecnici del Parco e/o collaboratori esterni verifiche per mezzo di soggetti terzi (ARPA, laboratori accreditati, ecc.) verifica su dati e documentazione forniti dall organizzazione qualificabile stessa autocertificazioni 2. Il marchio va applicato all intero sistema aziendale, e non solo al prodotto Il marchio potrà essere eventualmente associato al prodotto (nel caso per esempio delle aziende agricole), ma per non ingenerare confusioni con i marchi di prodotto sarà sempre accompagnato dalla dicitura Fornitore di qualità ambientale del Parco Fluviale del Po e dell Orba. Le attività agrituristiche, per la loro tipologia, dovranno rispondere ai criteri stabiliti sia per le aziende agricole che per quelle turistiche; 12 di 14 4

13 3. Il marchio sarà rilasciato dietro osservanza dei requisiti di qualifica, ma deve essere comunque attribuibile a tutte le aziende operanti nei settori prescelti, indipendentemente dal tipo di produzione I tavoli di lavoro stabiliranno, per ogni tipologia di attività (attività agricole, attività turistiche, attività degli Enti Locali, attività estrattive) i relativi disciplinari di qualifica. Essi prevederanno, oltre ai requisiti relativi a determinati processi produttivi (es. risicoltura, pioppicoltura), dei requisiti generali relativi al sistema aziendale nel suo complesso, e quindi riferibili anche alle aziende con processi produttivi non previsti dal disciplinare. 4. L applicazione deve essere per gradi: le prescrizioni devono essere inizialmente non troppo approfondite per poi pian piano aumentare il livello dei requisiti minimi richiesti I disciplinari saranno elaborati con l obiettivo di condurre le parti interessate all adozione di attività sostenibili da un punto di vista ambientale nell ottica del miglioramento continuo del territorio del Parco. A tale scopo, le prescrizioni per ciascuna tipologia di attività saranno oggetto di verifica e implementazione periodica da parte dei singoli tavoli tematici. Il tavolo di lavoro relativo alle Amministrazioni Comunali, i cui partecipanti, a differenza degli altri tavoli di lavoro, coincidono con i soggetti qualificabili, permetterà di definire requisiti più personalizzati, individuando specifici impegni al miglioramento. Sulla base di quanto sopra descritto deriva una proposta generale di struttura dei disciplinari, che prevede che i requisiti di qualifica siano strutturati su tre livelli di articolazione: 1. Requisiti generali (sistemici) 2. Requisiti obbligatori di processo 3. Requisiti facoltativi a punteggi, con indicazione della soglia minima di punteggio da raggiungere per la qualifica. La soglia minima potrà eventualmente essere elevabile di anno in anno, secondo il principio del miglioramento continuo. 7. Elementi di discussione Nel corso di una delle assemblee abbiamo espresso l intenzione di concedere, almeno nella fase iniziale, l utilizzo del marchio a carattere totalmente gratuito per il soggetto qualificato. A questo proposito è emersa un interessante osservazione da parte di uno dei partecipanti al Forum, il quale 13 di 14 4

14 ha sottolineato l importanza fondamentale di un efficace campagna di comunicazione, con la funzione di evitare che il marchio di fornitore di qualità ambientale venga svilito di forte all inflazione di marchi esistenti sul mercato. Per tale motivo ha proposto che la concessione del marchio non sia gratuita, ma sottoposta a pagamento, i cui ricavi vengano destinati alle attività di promozione, comunicazione e informazione sul marchio. Tra gli interventi nell ambito del Forum, ricorre abbastanza frequentemente il discorso relativo alla spendibilità dei marchi, e al bilancio costi/benefici. Da parte nostra si è fatto presente innanzitutto che il messaggio veicolato dal marchio può rappresentare un valore aggiunto anche per l azienda, oltre che per il territorio (tant è vero che la sollecitazione iniziale è giunta dagli stessi agricoltori). Inoltre il riconoscimento, formalizzato con il marchio, non prevede un impegno unilaterale del soggetto qualificato; si tratta invece di un dialogo reciproco tra azienda, che si impegna a migliorare la sostenibilità ecologica del suo sistema aziendale, e il Parco che dal canto suo si impegna a favorire l accessibilità ai finanziamenti pubblici, a farsi promotore presso la Regione affinché appoggi con azioni concrete questa esperienza e a farsi carico della promozione del marchio e dei soggetti qualificati, attraverso i propri canali di comunicazione. Rimane però la preoccupazione di come conciliare le esigenze ecologiche con quelle economicocommerciali delle aziende produttive, soprattutto laddove i soggetti interessati sono i primi anelli di una catena che passa attraverso vari intermediari fino al consumatore finale. Se i vari anelli della catena non hanno la giusta sensibilità in merito, tutto il modello rischia di crollare, perché il piccolo imprenditore non è in grado di sostenere economicamente l iniziativa. 8. Primo bilancio di attività o o Da quanto sopra relazionato, si può quindi delineare alcuni primi risultati positivi del Forum: Coinvolgimento di soggetti con i quali in precedenza l Ente-Parco aveva scarsi rapporti Creazione di nuove opportunità di dialogo tra soggetti diversi, che in precedenza avevano scarse o nulle possibilità di incontrarsi, ed in particolare tra: soggetti afferenti ad aree amministrative diverse soggetti con finalità diverse (rappresentanti di operatori economici, enti pubblici, portatori di interesse diffusi, ecc.) Condivisione di dati e informazioni inerenti la gestione ambientale del territorio e promozione di una cultura condivisa e consapevole in materia 14 di 14 4

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