Il diodo ideale. Caratteristica di un diodo ideale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il diodo ideale. Caratteristica di un diodo ideale"

Transcript

1 Il diodo ideale Caratteristica di un diodo ideale Simbolo circuitale Il diodo è un bibolo non lineare i cui morsetti sono denominati anodo e catodo. Prima di raffinare il modello di questo componente, introduciamo, come già fatto per gli amplificatori, la sua astrazione, il diodo ideale. Diodo ideale Come si può vedere dalla caratteristica riportata nella figura, questo bipolo ha una caratteristica i-v non lineare (lineare a tratti). A seconda della tensione applicata ai morsetti si comporta infatti come un circuito aperto per v<0 o come un cortocircuito per i>0. Inserito su un ramo di un circuito, il diodo si oppone al fluire di corrente nel verso che lo percorre dal catodo all anodo. Se quindi lo si polarizza con una tensione anodo-catodo negativa si comporta come un circuito aperto. Il diodo si dice polarizzato in regione inversa. iceversa la corrente nel ramo può fluire liberamente dall anodo al catodo. In questo caso il diodo si comporta come un cortocircuito. Il diodo è polarizzato in regione diretta. 1

2 Un semplice esempio v I = P sin( ωt) Raddrizzatore a semionda Un primo esempio di funzionamento del diodo è offerto dal circuito di figura. Un generatore di tensione sinusoidale a valor medio nullo è applicato alla serie di un diodo e di una resistenza. Per analizzare il circuito dobbiamo distinguere due casi: v I >0 in queste condizioni la corrente nella maglia fluisce nel verso che va dall anodo al catodo del diodo. Il diodo si comporta quindi come cortocircuito e la tensione v D ai suoi capi è nulla per qualsiasi valore della corrente. La tensione in uscita, che coincide con la tensione ai capi della resistenza sarà quindi e quindi, visto che v D =0, v I <0 quando la tensione in ingresso è negativa, la corrente fluirebbe dal catodo verso l anodo. Il diodo si comporta come un aperto annullando quindi la corrente nella maglia. v I cade quindi interamente sul diodo, dovendo risultare i=v O /R=0. La tensione in uscita è quindi nulla. N.B. il segnale in uscita è fortemente distorto ed in particolare presenta una componente DC assente nel segnale in ingresso (distorsione non lineare) ES. Tracciare la caratteristica v O -v I del circuito. v O v = O v I = v I v D 2

3 Una utile applicazione Per evitare extratensioni nella commutazione di carichi induttivi si inserisce un diodo di ricircolo (free wheeling diode) dd v L L = di L dt L dd v L I L I L S=on S=off Una applicazione del diodo è il circuito di protezione dalle extratensioni di apertura di circuiti con carichi induttivi. In questi casi un diodo posto come indicato in figura evita che all aprirsi dell interruttore la corrente I L provochi una extratensione. I L può infatti circolare sul diodo che entra in regime diretto e vi rimane fino all estinguersi del transitorio. L energia immagazzinata nell induttanza viene dissipata sulla resistenza. 3

4 Il diodo a semicondutore Catodo S i O 2 n + p Anodo In pratica un diodo si realizza mediante la diffusione di drogante n attraverso una finestra nell ossido di silicio accresciuto sulla superficie di un cristallo di silicio drogato p. La superficie che delimita la zona p è detta giunzione. Due contatti in alluminio sulle superfici delle regioni p ed n realizzano i contatti ohmici di anodo e catodo rispettivamente. La caratteristica i-v del diodo viene misurata applicando una tensione a questi morsetti e registrando la relativa corrente. 4

5 Caratteristica I- i v T = IS e ( 1) Scale lineari regione di breakdown regione inversa Scala espansa Scala compressa regione diretta Esaminiamo ora la caratteristica i-v di un diodo a semiconduttore. Come si vede dalla figura, la caratteristica è diversa rispetto al caso ideale. Si nota per esempio che le regioni di funzionamento sono tre: diretta, inversa e breakdown. Inoltre la curva non è una spezzata, ma una curva complessa. Regioni diretta ed inversa (v >- ZK ) In entrambe queste regioni il diodo ha una relazione i-v del tipo v v = I T 1 S e dove: I S A è detta corrente di saturazione i T C è detta tensione termica ed è pari a KT/q Con questi valori, trattandosi di un esponenziale, è facile verificare che in regione diretta (v>0) la corrente sul diodo è praticamente nulla fino a v 0.5. Oltre questo valore, la corrente aumenta esponenzialmente ed in pratica per qualsiasi valore di corrente compatibile col componente, la tensione in diretta è compresa fra 0.65 e In regione inversa (v<0), la corrente si può assumere pari a I S indipendentemente da v (l esponenziale risulta infatti trascurabile).. Regione di Breakdown (v <- ZK ) In breakdown il modello precedente viene meno. Il diodo ha una caratteristica quasi verticale e la tensione sul diodo è di circa - ZK. 5

6 Caratteristica log(i)-v La caratteristica esponenziale del diodo nella regione diretta rimane valida su diversi ordini di grandezza della corrente. 6

7 Caratteristica approssimata i Per una analisi di prima approssimazione si può considerare: i = 0 per v γ e γ 0.7 v v γ per i > 0 Data la dipendenza esponenziale della corrente dalla tensione in diretta e l esiguità della corrente in inversa, nei calcoli di prima approssimazione si è soliti fare riferimento ad una caratteristica semplificata: i=0 per v γ v= γ per i>0 Questo permette, una volta riconosciuto il regime di funzionamento del diodo di ridurre le equazioni di maglia e di nodo ad un sistema di equazioni algebriche, da trattarsi come visto finora. 7

8 Esempio R DD + _ I R R D I D R=1KΩ DD =10 γ =0.7 Calcolare I D Nell esempio di figura, il diodo è evidentemente in regione diretta e quindi D = 0. 7 La corrente attraverso il diodo (e la resistenza) si può calcolare quindi come segue: DD R γ I D = I R = = = 9. 3 ma R R 8

9 Punto di lavoro Per punto di lavoro si intende un insieme di valori di correnti e tensioni che siano soluzione del sistema di relazioni imposte dai componenti e dalla topologia della connessione. (2) I I D D DD D = R D T IS e 1 (1) = (2) I D1 retta di carico (1) I D0 D1 D0 olendo calcolare il valore della corrente nel circuito assumendo per il diodo il modello non semplificato, le cose si complicano. Mettendo a sistema l equazione della retta di carico (1) e quella del diodo (2), si ottiene infatti un sistema trascendente che non è risolvibile in forma chiusa. Per ricavare I D è necessario procedere iterativamente: 1. si parte da una tensione stimata D0 2. si calcola I D0 con l equazione (1) 3. si entra nella caratteristica del diodo (2) e si ricava D1 4. si torna sulla retta di carico e si ricava la nuova I D1 5. si ripete dal punto 3 finchè non si ottengono un certo numero di decimali. ES. Riempire la tabella assumendo: R=1KΩ, DD =10, I S =10-15 A, T =25m) Iterazione D I R I D D

10 Un componente commerciale: 1N

11 Uno sguardo più approfondito.. 1N4148 1KΩ f I =50Hz I =5 PP T=25 C Per verificare il funzionamento del diodo si può eseguire un semplice esperimento che consiste nel montare il circuito illustrato in figura. Collegando due sonde dell oscilloscopio all uscita del generatore di segnali (traccia gialla) ed al nodo v O (traccia azzurra), è possibile, per differenza ricavare la tensione sul diodo (traccia rossa). Come si può osservare, quando il diodo è polarizzato in regione diretta, la differenza è circa costante e pari a

12 Dipendenza dalla temperatura La caratteristica I- dipende fortemente dalla temperatura In particolare I D aumenta all aumentare della temperatura Tutti i dispositivi a semiconduttore, e quindi anche il diodo, hanno caratteristiche che dipendono fortemente dalla temperatura. Nel caso del diodo polarizzato in regione diretta,aumentando la temperatura, a parità di tensione, la corrente aumenta o, che è lo stesso, a parità di corrente la tensione v D cala. Il coefficiente termico del diodo è tipicamente di circa -2m/ C, cioè la diminuzione della tensione in diretta a parità di corrente è di circa 2 m per ogni grado di incremento della temperatura. Es. Cosa succede ponendo due diodi in parallelo per ripartire la corrente su un ramo? 12

13 Dipendenza dalla temperatura Perché I D aumenta? T v i = IS ( e 1) con I S non è costante!! T T = T e T KT q I D Il perché il coefficiente termico sia negativo non traspare direttamente dalla caratteristica del modello matematico del diodo. Anzi, la dipendenza diretta di T dalla temperatura parrebbe indicare una diminuzione della corrente i D all aumentare della temperatura. In realtà esiste una dipendenza nascosta nel parametro, I S, che non è costante ma dipende fortemente dalla temperatura. Anzi la dipendenza di I S è esponenziale nella temperatura e prevale su quella di T. 13

14 Dipendenza dalla temperatura 1N4148 1KΩ f I =50Hz I =5 PP T J >>25 C Analizzando con un oscilloscopio il circuito proposto in precedenza una volta che si è riscaldato il diodo, si nota che la caduta su quest ultimo diminuisce e la tensione v O quando il diodo è in diretta (traccia in azzurro) tende ad avvicinarsi alla tensione di ingresso (traccia in giallo). Per confronto è stata memorizzata la traccia ottenuta con il diodo non riscaldato (in grigio). Il nuovo valore della tensione sul diodo è di 560 m che confrontato con il valore di 700 m a 25 C ed assumendo un coefficiente termico di 2 m/ C indicano che la nuova temperatura della giunzione è di circa 95 C. Questo è un valore approssimativo perché la deformazione della caratteristica è in realtà lievemente superiore. Il nuovo punto di lavoro corrisponde infatti ad una corrente nel circuito lievemente superiore in quanto la caduta sul diodo è diminuita. Il nuovo punto di lavoro corrisponde quindi ad un punto della caratteristica del diodo a corrente lievemente superiore al precedente. Questo significa anche che la nuova D misurata non corrisponde esattamente alla traslazione del punto di polarizzazione precedente per effetto della modifica della caratteristica ma ad un valore leggermente superiore e quindi la temperatura reale della giunzione è lievemente superiore ai 95 C stimati. 14

15 Alimentatori DC Caratteristiche: Tensione di uscita O (DC) Massima corrente erogabile I LMax Parametri di merito Capacità di regolazione Ripple residuo Una delle applicazioni più comuni dei diodi è nella costruzione degli alimentatori lineari. In tutti gli alimentatori lineari si fa uso di diodi per realizzare il blocco rettificatore, posto a valle del trasformatore e a monte del regolatore. Questo blocco ha la funzione di produrre una componente DC della corrente che, filtrata delle componenti AC viene portata all ingresso di un regolatore alla cui uscita è collegato il carico. Come mostrato in precedenza, un circuito a diodi può realizzare questa funzione. ediamone qualche esempio. 15

16 Stadi rettificatori γ v S Smax 2 γ v S -v S v O v O γ Raddrizzatore a semionda Omax = Smax - γ Dmax = Smax Raddrizzatore a onda intera Omax = Smax -2 γ Dmax = Smax - γ Di solito per realizzare i rettificatori si usano circuiti a diodi nelle configurazioni a semionda o onda intera: Raddrizzatore a semionda è il più semplice dei rettificatori ed il suo funzionamento è già stato commentato in precedenza. Aggiungiamo solo che il valore massimo della tensione in uscita è pari a v Smax meno la caduta sul diodo. Raddrizzatore ad onda intera Questo circuito è costituito da quattro diodi in configurazione a ponte. Per studiarne il funzionamento individuiamo le seguenti regioni di funzionamento. v S 2 γ nessun diodo è acceso e la corrente sul carico è nulla. v S > 2v γ In queste condizioni, se esiste una corrente che fluisce dal trasformatore, allora deve attraversare D 1 e D 2. tensione ai capi del resistore sarà v e quindi la corrente sul carico sarà R = vs 2 γ ir = vs 2 ) ( γ R v S < -2v γ vale un ragionamento analogo e questa volta i diodi accesi sono D 3 e D 4. Notare che il verso della corrente dal trasformatore ha segno opposto al precedente, ma non la corrente sul carico. N.B. In questo circuito nessuno dei poli del secondario del trasformatore è a massa. 16

17 Condensatore di livellamento R=10KΩ v I v D v O C=1µF C=1000µF v D =v I -v O La simulazione illustrata in figura mostra il comportamento del raddrizzatore a semionda con capacità di livellamento. In ogni istante valgono le seguenti relazioni: 1) KCL al nodo di uscita i D =i C +i R dove i c =Cdv o /dt e i R =v O /R 2) Equazione di maglia v I =v D +v O Caso a: C=1µF Partendo dalla situazione iniziale (t=0s) in cui la capacità C è scarica (v C =v O =0), il diodo si accende in corrispondenza del raggiungimento del valore di soglia γ (t=0.4ms). Successivamente la capacità si carica attraverso il diodo (che mantiene ai suoi capi una caduta pari a γ ) finché la corrente di carica della capacità non si annulla e cambia di segno per uguagliare la corrente di carico v O /R. In quest istante (t=5.5ms) il diodo di spegne. Per 5.5ms < t < 21ms il diodo rimane spento essendo v D < γ All istante t=21ms il diodo entra di nuovo in conduzione e ricarica la capacità C che nell intervallo precedente si era parzialmente scaricata sulla resistenza R. La ricarica perdura fino al nuovo spegnimento del diodo che avviene a t=25.5ms. Successivamente il ciclo si ripete. Caso b: C=1000µF In questo caso (C molto elevato) la scarica della capacità è molto lenta e, come si vede esaminando le curve tratteggiate, il diodo dopo la prima carica del condensatore rimane successivamente spento (v D < γ ), il condensatore non perdendo apprezzabilmente carica. 17

18 Filtraggio: il ripple La componente AC residua è detta ripple. f CR P r = se r << Aumentando C si riduce il ripple.....ma attenzione: P i D max = I L max (1 + 2π 2 P r ) La capacità di livellamento riduce l ondulazione residua sovrapposta alla componente continua di v O. Il valore picco-picco della componente AC residua viene denominato ripple (v r ). Il ripple è tanto più contenuto quanto più elevato è il valore della capacità, mentre aumenta all aumentare della corrente di carico. Se si considera lineare la scarica del condensatore, si trascura la durata dell intervallo di conduzione e si considera la corrente di carico circa costante e pari a OMAX /R (approssimazioni che valgono finchè r << P, e γ << OMAX = P il ripple è facilmente calcolabile e risulta approssimativamente pari a r = P f CR Una importante considerazione riguarda la corrente massima sul diodo quando è acceso. A parità di carico, se la capacità aumenta, la stessa carica necessaria a riportare la tensione sul condensatore al valore P fluirà dal trasformatore al condensatore (attraverso il diodo) per un intervallo di tempo t inferiore. Il che significa che la corrente di picco attraverso il diodo aumenta. Nel dimensionare la capacità C si dovrà quindi verificare che i D < i Dmax in ogni condizione di carico. 18

19 Il ripple 1N µF 1KΩ La stima del ripple risulta attendibile solo se effettivamente è r << P. Se il ripple è elevato, la stima risulta pessimistica. Dato il circuito di figura ed applicata una tensione AC in ingresso con P di circa 17, la stima del ripple è: r = 17.2 = Le forme d onda misurate mostrano invece un ripple di 6.12 La stima risulta quindi pessimistica 19

20 Circuiti limitatori I diodi sono impiegati per la realizzazione di circuiti in grado di limitare il valore massimo del segnale in ingresso ad uno stadio critico. O 0. 7 O 5. 7 I diodi vengono impiegati estensivamente nella realizzazione di circuiti di protezione. L idea è quella di scaricare extratensioni ai terminali di dispositivi delicati (es. CMOS) creando un cammino di corrente a bassa impedenza attraverso un componente relativamente robusto come un diodo. Per realizzare un circuito di protezione si pongono dei diodi fra i nodi da proteggere e le linee di alimentazione. Questi diodi sono normalmente in inversa, tranne quando il nodo non tenda ad un potenziale superiore a CC + γ o inferiore a - γ. In questi casi i diodi di protezione sono polarizzati in diretta impedendo alla tensione del nodo di eccedere questi limiti. 20

21 Circuiti limitatori CC v IN v OUT Un circuito che protegge da extratensioni sia positive che negative è quello mostrato in figura. Come si può vedere dalle forme d onda, il segnale di uscita al circuito limitatore è compreso in una banda definita dal range delle alimentazioni (linee orizzontali gialle) ed un margine pari a γ e cioè: γ < OUT < CC + γ 21

22 Diodi Zener I diodi Zener sono caratterizzati da una tensione di scarica in inversa ridotta e nota con buona precisione Sono utilizzati per limitare la tensione ad un nodo o come riferimenti di tensione Simbolo cicuitale r z = Ω T coeff = 0.01 / C z Iz e = m z 10 m C T ma Una particolare realizzazione del diodo è il diodo Zener. In questo componente viene esaltato e controllato un parametro normalmente indesiderato: la tensione di scarica in regione inversa ZK. Normalmente questa tensione deve essere superiore (in modulo) alla massima tensione inversa che il diodo dovrà sopportare nel circuito. Questo per evitare che il diodo, andando in breakdown, comprometta il funzionamento del circuito o, peggio, si distrugga. Nei diodi Zener, invece, si sfrutta la ripidità del tratto di caratteristica della regione di breakdown, per controllare con relativa precisione la tensione fra due nodi Es. riferimenti di tensione, limitatori. Nei diodi Zener, la tensione di scarica è ridotta a pochi olt. (3.3, 5.1, ). a tuttavia notato che le prestazioni degli Zener in termini di riferimento di tensione sono tutt altro che eccellenti, sia dal punto di vista della sensibilità alla temperatura che al valore della corrente di polarizzazione. 22

23 Riferimenti di tensione a Zener Per ottenere migliori prestazioni si utilizzano circuiti di compensazione della temperatura e della polarizzazione. Per ottenere migliori risultati si trovano in commercio dei circuiti integrati, basati sul diodo Zener, che contengono anche i circuiti di compensazione della temperatura e del bias. 23

24 LM329 - Catatteristiche 0.8 m/ma 0.07 m/ C I risultati che si possono ottenere sono di diversi ordini di grandezza migliori rispetto allo Zener non compensato 24

25 Riferimento di tensione a zener + _ CC v Z R S i CC i Z i OUT v OUT =v Z S i Z 1 RS CC iout R i Z0 i ZK i OUT CC Z0 (1) v Z i CC = CC v R S Z = i OUT + i Z i Z v = R Z S + R CC S i OUT (1) Un importante parametro di progetto per un riferimento di tensione è la corrente i z0 di polarizzazione del diodo che dipende dal valore della resistenza R S, della corrente di uscita i OUT e dalla tensione di alimentazione CC. Un corretto dimensionamento di R S deve garantire che per ogni valore possibile di questi parametri la corrente di polarizzazione I Z0 non scenda al di sotto di un valore minimo corrispondente al valore di transizione dalla regione di scarica alla regione di polarizzazione inversa. Se questo accade, se cioè I Z0 < I ZK, il diodo entra nella regione inversa e la tensione ai capi non è più quella attesa ( Z0 ). Si può facilmente calcolare il valore limite di R S noti i valori limite di corrente di carico, tensione di alimentazione e corrente di polarizzazione : R S lim = I CC min OUT max + I Z 0 ZK 25

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

Corso di Elettronica di Potenza (12 CFU) ed Elettronica Industriale (6 CFU) Convertitori c.c.-c.c. 2/83

Corso di Elettronica di Potenza (12 CFU) ed Elettronica Industriale (6 CFU) Convertitori c.c.-c.c. 2/83 I convertitori c.c.-c.c. monodirezionali sono impiegati per produrre in uscita un livello di tensione diverso da quello previsto per la sorgente. Verranno presi in considerazione due tipi di convertitori

Dettagli

Basetta per misure su amplificatori

Basetta per misure su amplificatori Basetta per misure su amplificatori Per le misure viene utilizzata una basetta a circuito stampato premontata, che contiene due circuiti (amplificatore invertente e noninvertente). Una serie di interruttori

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

Introduzione. Consideriamo la classica caratteristica corrente-tensione di un diodo pn reale: I D. V γ

Introduzione. Consideriamo la classica caratteristica corrente-tensione di un diodo pn reale: I D. V γ Appunti di Elettronica Capitolo 3 Parte II Circuiti limitatori di tensione a diodi Introduzione... 1 Caratteristica di trasferimento di un circuito limitatore di tensione... 2 Osservazione... 5 Impiego

Dettagli

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1) Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre

Dettagli

RISONANZA. Introduzione. Risonanza Serie.

RISONANZA. Introduzione. Risonanza Serie. RISONANZA Introduzione. Sia data una rete elettrica passiva, con elementi resistivi e reattivi, alimentata con un generatore di tensione sinusoidale a frequenza variabile. La tensione di alimentazione

Dettagli

TRASDUTTORI di TEMPERATURA

TRASDUTTORI di TEMPERATURA TASDUTTOI di TEMPEATUA Sono dispositivi in grado di trasformare la variazione di una temperatura nella variazione di un altra grandezza fisica (tensione, corrente,ecc.) I più utilizzati sono: Termoresistenze

Dettagli

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI INTEGRATORE E DERIVATORE REALI -Schemi elettrici: Integratore reale : C1 R2 vi (t) R1 vu (t) Derivatore reale : R2 vi (t) R1 C1 vu (t) Elenco componenti utilizzati : - 1 resistenza da 3,3kΩ - 1 resistenza

Dettagli

ELETTRONICA. L amplificatore Operazionale

ELETTRONICA. L amplificatore Operazionale ELETTRONICA L amplificatore Operazionale Amplificatore operazionale Un amplificatore operazionale è un amplificatore differenziale, accoppiato in continua e ad elevato guadagno (teoricamente infinito).

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione Generatori di tensione e di corrente 1. La tensione ideale e generatori di corrente Un generatore ideale è quel dispositivo (bipolo) che fornisce una quantità di energia praticamente infinita (generatore

Dettagli

GUIDA ALLE ESERCITAZIONI DI ELETTRONICA DI BASE

GUIDA ALLE ESERCITAZIONI DI ELETTRONICA DI BASE GUIDA ALLE ESERCITAZIONI DI ELETTRONICA DI BASE ELETTRONICA APPLICATA II (DU) Queste note contengono i testi di alcune esercitazioni di laboratorio proposte nel corso di Elettronica Applicata II del Diploma

Dettagli

Progetto di un alimentatore con Vo = +5 V e Io = 1 A

Progetto di un alimentatore con Vo = +5 V e Io = 1 A Progetto di un alimentatore con o +5 e Io A U LM7805/TO IN OUT S F T 5 4 8 - ~ ~ + + C GND + C + C3 3 R D LED Si presuppongono noti i contenuti dei documenti Ponte di Graetz Circuito raddrizzatore duale

Dettagli

Famiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni

Famiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni Famiglie logiche I parametri delle famiglie logiche Livelli di tensione TTL Le correnti di source e di sink Velocità di una famiglia logica Vcc Il consumo Fan-in La densità di integrazione I parametri

Dettagli

CAPITOLO 11 TIRISTORI

CAPITOLO 11 TIRISTORI 211 CAPITOLO 11 TIRISTORI I tiristori costituiscono una famiglia di dispositivi a semiconduttore comprendente numerosi componenti, caratterizzati da una struttura a quattro zone pnpn e da un funzionamento

Dettagli

IL DIODO. Il moltiplicatore di tensione: Cockroft-Walton Transiente Stato stazionario Alta impedenza di carico

IL DIODO. Il moltiplicatore di tensione: Cockroft-Walton Transiente Stato stazionario Alta impedenza di carico IL DIODO RIASSUNTO: Semiconduttori Drogaggio N e P La giunzione p-n Diodo polarizzato in diretta/inversa Caratteristica I(V) Raddrizzatori a singola semionda a doppia semionda Il moltiplicatore di tensione:

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

Appendice Circuiti con amplificatori operazionali

Appendice Circuiti con amplificatori operazionali Appendice Circuiti con amplificatori operazionali - Appendice Circuiti con amplificatori operazionali - L amplificatore operazionale Il componente ideale L amplificatore operazionale è un dispositivo che

Dettagli

Prof. Antonino Cucinotta LABORATORIO DI ELETTRONICA CIRCUITI RADDRIZZATORI

Prof. Antonino Cucinotta LABORATORIO DI ELETTRONICA CIRCUITI RADDRIZZATORI Materiale e strumenti: Prof. Antonino Cucinotta LABORATORIO DI ELETTRONICA CIRCUITI RADDRIZZATORI -Diodo raddrizzatore 1N4001 (50 V 1A) -Ponte raddrizzatore da 50 V 1 A -Condensatori elettrolitici da 1000

Dettagli

Circuito di pilotaggio ON OFF con operazionale

Circuito di pilotaggio ON OFF con operazionale PREMESSA Circuito di pilotaggio ON OFF con operazionale A cura del Prof. Marco Chirizzi www.marcochirizzi.it Si supponga di dovere progettare un circuito di pilotaggio ON OFF in grado di mantenere un fluido

Dettagli

Collegamento a terra degli impianti elettrici

Collegamento a terra degli impianti elettrici Collegamento a terra degli impianti elettrici E noto che il passaggio di corrente nel corpo umano provoca dei danni che possono essere irreversibili se il contatto dura troppo a lungo. Studi medici approfonditi

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

E evidente che le carattteristiche dell OPAMP ideale non possono essere raggiunte da nessun circuito reale. Gli amplificatori operazionali reali

E evidente che le carattteristiche dell OPAMP ideale non possono essere raggiunte da nessun circuito reale. Gli amplificatori operazionali reali E evidente che le carattteristiche dell OPAMP ideale non possono essere raggiunte da nessun circuito reale. Gli amplificatori operazionali reali hanno però caratteristiche che approssimano molto bene il

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Programmazione modulare

Programmazione modulare Programmazione modulare Indirizzo: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Disciplina: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Docenti: Erbaggio Maria Pia e Iannì Gaetano Classe: IV A e settimanali previste: 6 Prerequisiti

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

Correnti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica

Correnti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica Correnti e circuiti a corrente continua La corrente elettrica Corrente elettrica: carica che fluisce attraverso la sezione di un conduttore in una unità di tempo Q t Q lim t 0 t ntensità di corrente media

Dettagli

Consumo di Potenza nell inverter CMOS. Courtesy of Massimo Barbaro

Consumo di Potenza nell inverter CMOS. Courtesy of Massimo Barbaro Consumo di Potenza nell inverter CMOS Potenza dissipata Le componenti del consumo di potenza sono 3: Potenza statica: è quella dissipata quando l inverter ha ingresso costante, in condizioni di stabilità

Dettagli

X = Z sinj Q = VI sinj

X = Z sinj Q = VI sinj bbiamo già parlato dei triangoli dell impedenza e delle potenze. Notiamo la similitudine dei due triangoli rettangoli. Perciò possiamo indifferentemente calcolare: (fattore di potenza) Il fattore di potenza

Dettagli

Il transistore bipolare

Il transistore bipolare Il transistore bipolare Il transistore è un componente base dell elettronica. Il suo nome significa transfer resistor (resistore di trasferimento). In questi appunti parliamo del BJT (bipolar junction

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA. La grandezza fisica che descrive la corrente elettrica è l intensità di corrente.

CORRENTE ELETTRICA. La grandezza fisica che descrive la corrente elettrica è l intensità di corrente. CORRENTE ELETTRICA Si definisce CORRENTE ELETTRICA un moto ordinato di cariche elettriche. Il moto ordinato è distinto dal moto termico, che è invece disordinato, ed è sovrapposto a questo. Il moto ordinato

Dettagli

Stadio di uscita o finale

Stadio di uscita o finale Stadio di uscita o finale È l'ultimo stadio di una cascata di stadi amplificatori e costituisce l'interfaccia con il carico quindi è generalmente un buffer con funzione di adattamento di impedenza. Considerato

Dettagli

Esperienza n. 7 Partitore di tensione in cc: dipendenza del

Esperienza n. 7 Partitore di tensione in cc: dipendenza del Un partitore o divisore di tensione è un trasduttore di grandezze elettriche. Il trasduttore trasforma una grandezza elettrica in ingresso in una elettrica in uscita. Per il partitore di tensione le grandezze

Dettagli

Grandezze elettriche. Prof. Mario Angelo GIORDANO. PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com

Grandezze elettriche. Prof. Mario Angelo GIORDANO. PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com Grandezze elettriche Prof. Mario Angelo GIORDANO Intensità della corrente elettrica La corrente elettrica che fluisce lungo un mezzo conduttore è costituita da cariche elettriche; a seconda del tipo di

Dettagli

di Heaveside: ricaviamo:. Associamo alle grandezze sinusoidali i corrispondenti fasori:, Adesso sostituiamo nella

di Heaveside: ricaviamo:. Associamo alle grandezze sinusoidali i corrispondenti fasori:, Adesso sostituiamo nella Equazione di Ohm nel dominio fasoriale: Legge di Ohm:. Dalla definizione di operatore di Heaveside: ricaviamo:. Associamo alle grandezze sinusoidali i corrispondenti fasori:, dove Adesso sostituiamo nella

Dettagli

Azionamenti elettronici PWM

Azionamenti elettronici PWM Capitolo 5 Azionamenti elettronici PWM 5.1 Azionamenti elettronici di potenza I motori in corrente continua vengono tipicamente utilizzati per imporre al carico dei cicli di lavoro, nei quali può essere

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2)

Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2) Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2) 1) Per il circuito in Fig. 1 determinare il valore delle resistenze R B ed R C affinché: = 3 ma - V CE = 7 V. Siano noti: = 15 V; β = 120; V BE = 0,7

Dettagli

REALIZZAZIONE E STUDIO DI UN OSCILLATORE A DENTI DI SEGA

REALIZZAZIONE E STUDIO DI UN OSCILLATORE A DENTI DI SEGA REALIZZAZIONE E STUDIO DI UN OSCILLATORE A DENTI DI SEGA ATTENZIONE: PERICOLO! In questa esperienza si impiegano alte tensioni. E fatto obbligo di fare controllare i collegamenti al tecnico prima di accendere.

Dettagli

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio

Dettagli

Retroazione In lavorazione

Retroazione In lavorazione Retroazione 1 In lavorazione. Retroazione - introduzione La reazione negativa (o retroazione), consiste sostanzialmente nel confrontare il segnale di uscita e quello di ingresso di un dispositivo / circuito,

Dettagli

OSCILLATORI AL QUARZO: CONTASECONDI

OSCILLATORI AL QUARZO: CONTASECONDI ... OSCILLATORI AL QUARZO: CONTASECONDI di Maurizio Del Corso m.delcorso@farelettronica.com Come può un cristallo di quarzo oscillare ad una determinata frequenza? Quale spiegazione fisica c è dietro a

Dettagli

LA GIUNZIONE PN. Sulla base delle proprietà elettriche i materiali si classificano in: conduttori semiconduttori isolanti

LA GIUNZIONE PN. Sulla base delle proprietà elettriche i materiali si classificano in: conduttori semiconduttori isolanti LA GIUNZIONE PN Sulla base delle proprietà chimiche e della teoria di Bohr sulla struttura dell atomo (nucleo costituito da protoni e orbitali via via più esterni in cui si distribuiscono gli elettroni),

Dettagli

bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non cambiano mai segno

bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non cambiano mai segno Parametri dei segnali periodici I segnali, periodici e non periodici, si suddividono in: bipolari, quando essi, al variare del tempo, assumono valori sia positivi che negativi unipolari, quando essi non

Dettagli

Soppressori di Tensioni Transitorie (TVS) per la Protezione dell'elettronica Automobilistica

Soppressori di Tensioni Transitorie (TVS) per la Protezione dell'elettronica Automobilistica Soppressori di Tensioni Transitorie (TVS) per la Protezione dell'elettronica Automobilistica By Soo Man (Sweetman) Kim, Senior Application Manager Kim, Senior Application Manager Una sfida di grande impatto

Dettagli

Generatore di forza elettromotrice f.e.m.

Generatore di forza elettromotrice f.e.m. Generatore di forza elettromotrice f.e.m. Un dispositivo che mantiene una differenza di potenziale tra una coppia di terminali batterie generatori elettrici celle solari termopile celle a combustibile

Dettagli

GRANDEZZE ELETTRICHE E COMPONENTI

GRANDEZZE ELETTRICHE E COMPONENTI Capitolo3:Layout 1 17-10-2012 15:33 Pagina 73 CAPITOLO 3 GRANDEZZE ELETTRICHE E COMPONENTI OBIETTIVI Conoscere le grandezze fisiche necessarie alla trattazione dei circuiti elettrici Comprendere la necessità

Dettagli

Modellazione e Analisi di Reti Elettriche

Modellazione e Analisi di Reti Elettriche Modellazione e Analisi di eti Elettriche Modellazione e Analisi di eti Elettriche Davide Giglio Introduzione alle eti Elettriche e reti elettriche costituite da resistori, condensatori e induttori (bipoli),

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

3. Il diodo a giunzione

3. Il diodo a giunzione 3. l diodo a giunzione 3.1 La giunzione pn Come si è detto a proposito dei meccanismi di conduzione della corrente nei semiconduttori, i portatori liberi tendono a spostarsi dalle zone a concentrazione

Dettagli

Caratteristiche elettriche

Caratteristiche elettriche RWR10 / RWR 20 REGOLATORE DI CARICA Regolatore di carica Caratteristiche Per batterie al piombo ermetiche,acido libero Auto riconoscimento tensione di batteria(12/24v) Max corrente di ricarica 10A (WR10)

Dettagli

Elementi di elettronica per Sensori

Elementi di elettronica per Sensori Elementi di elettronica per Sensori Molti sensori sono dispositivi passivi che condizionano i circuiti nei quali sono inseriti inserendo una dipendenza funzionale delle grandezze elettriche (I, V, f, φ)

Dettagli

Matematica generale CTF

Matematica generale CTF Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

MODELLO MEDIO AD AMPI SEGNALI DI UN CONVERTITORE PWM REALE

MODELLO MEDIO AD AMPI SEGNALI DI UN CONVERTITORE PWM REALE MODELLO MEDIO AD AMPI SEGNALI DI UN CONVERTITORE PWM REALE Il modello medio di un convertitore PWM è necessario per capirne il comportamento dinamico e progettare un appropriato loop di controllo. MODELLO

Dettagli

Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio

Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio Parte b Bipoli elettrici - potenza entrante Tensione e corrente su di un bipolo si possono misurare secondo la convenzione

Dettagli

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale, consente di determinare

Dettagli

Componenti elettronici. Condensatori

Componenti elettronici. Condensatori Componenti elettronici Condensatori Condensatori DIELETTRICO La proprietà fondamentale del condensatore, di accogliere e di conservare cariche elettriche, prende il nome di capacità. d S C = Q V Q è la

Dettagli

L'amplificatore operazionale - principi teorici

L'amplificatore operazionale - principi teorici L'amplificatore operazionale - principi teorici Cos'è? L'amplificatore operazionale è un circuito integrato che produce in uscita una tensione pari alla differenza dei suoi due ingressi moltiplicata per

Dettagli

Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA

Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Generatore di Funzioni T T i - TG2000 Generatore di Funzioni T T i - TG2000 Genera i segnali di tensione Uscita

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

Rappresentazione grafica di un sistema retroazionato

Rappresentazione grafica di un sistema retroazionato appresentazione grafica di un sistema retroazionato La f.d.t. di un.o. ha generalmente alcune decine di poli Il costruttore compensa il dispositivo in maniera da dotarlo di un singolo polo (polo dominante).

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il

Dettagli

Laboratorio di Fisica VI

Laboratorio di Fisica VI Laboratorio di Fisica VI 1 Circuiti con transistor: strutture base Relazione Gruppo... 1.1 Avvertenza Quest esercitazione si propone di dare un idea delle caratteristiche basilari del transistor. La maggior

Dettagli

E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n

E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n Supponiamo che un fabbricante stia introducendo un nuovo tipo di batteria per un automobile elettrica. La durata osservata x i delle i-esima batteria è la realizzazione (valore assunto) di una variabile

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

CAPITOLO 10 ALIMENTATORI

CAPITOLO 10 ALIMENTATORI 194 CAPITOLO 10 ALIMENTATORI Per funzionare, la maggior parte dei dispositivi e dei circuiti elettronici richiede un alimentazione in tensione continua, singola o duale. Le tensioni richieste sono normalmente

Dettagli

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26 Indice L attività di recupero 6 Funzioni Teoria in sintesi 0 Obiettivo Ricerca del dominio e del codominio di funzioni note Obiettivo Ricerca del dominio di funzioni algebriche; scrittura del dominio Obiettivo

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

Impianti fotovoltaici con immissione in rete non a norma e conseguenza distruttive per la presenza di spike ad alta tensione

Impianti fotovoltaici con immissione in rete non a norma e conseguenza distruttive per la presenza di spike ad alta tensione Impianti fotovoltaici con immissione in rete non a norma e conseguenza distruttive per la presenza di spike ad alta tensione Oggi vogliamo approfondire l annoso problema dell innalzamento della tensione

Dettagli

Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper

Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper I risultati dei test mostrano che è possibile ottenere prestazioni significativamente maggiori impiegando

Dettagli

EQUAZIONI DIFFERENZIALI. 1. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x 2 log t (d) x = e t x log x (e) y = y2 5y+6

EQUAZIONI DIFFERENZIALI. 1. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x 2 log t (d) x = e t x log x (e) y = y2 5y+6 EQUAZIONI DIFFERENZIALI.. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x log t (d) x = e t x log x (e) y = y 5y+6 (f) y = ty +t t +y (g) y = y (h) xy = y (i) y y y = 0 (j) x = x (k)

Dettagli

Tensioni variabili nel tempo e Oscilloscopio

Tensioni variabili nel tempo e Oscilloscopio ensioni variabili nel tempo e Oscilloscopio RIASSUNO: ensioni variabili e periodiche Ampiezza, valor medio, ed RMS Generatori di forme d onda ensioni sinusoidali Potenza : valore medio e valore efficace

Dettagli

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap 2: Circuiti con Ampl. Oper. 2.1 Analisi di amplificatore AC con Amplificatore Operazionale reale

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap 2: Circuiti con Ampl. Oper. 2.1 Analisi di amplificatore AC con Amplificatore Operazionale reale 2. Analisi di amplificatore AC con Amplificatore Operazionale reale Un amplificatore è realizzato con un LM74, con Ad = 00 db, polo di Ad a 0 Hz. La controreazione determina un guadagno ideale pari a 00.

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Versione 2.0 Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Corso anno 2011 E. MANUALE UTILIZZO HAZARD MAPPER Il programma Hazard Mapper è stato realizzato per redarre,

Dettagli

Inserimento di distanze e di angoli nella carta di Gauss

Inserimento di distanze e di angoli nella carta di Gauss Inserimento di distanze e di angoli nella carta di Gauss Corso di laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio a.a. 2006-2007 Inserimento della distanza reale misurata nella carta di Gauss (passaggio

Dettagli

RICHIAMI DI MISURE ELETTRICHE

RICHIAMI DI MISURE ELETTRICHE RICHIAMI DI MISURE ELETTRICHE PREMESSA STRUMENTI PER MISURE ELETTRICHE Come si è già avuto modo di comprendere ogni grandezza fisica ha bisogno, per essere quantificata, di un adeguato metro di misura.

Dettagli

1. Scopo dell esperienza.

1. Scopo dell esperienza. 1. Scopo dell esperienza. Lo scopo di questa esperienza è ricavare la misura di tre resistenze il 4 cui ordine di grandezza varia tra i 10 e 10 Ohm utilizzando il metodo olt- Amperometrico. Tale misura

Dettagli

GRANDEZZE SINUSOIDALI

GRANDEZZE SINUSOIDALI GRANDEE SINUSOIDALI INDICE -Grandezze variabili. -Grandezze periodiche. 3-Parametri delle grandezze periodiche. 4-Grandezze alternate. 5-Grandezze sinusoidali. 6-Parametri delle grandezze sinusoidali.

Dettagli

Generatore radiologico

Generatore radiologico Generatore radiologico Radiazioni artificiali alimentazione: corrente elettrica www.med.unipg.it/ac/rad/ www.etsrm.it oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it Impianto radiologico trasformatore

Dettagli

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA FOTORIVELATORI

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA FOTORIVELATORI APPUNTI DI OPTOELETTRONICA (ad uso libero ed esclusivo degli studenti) FOTORIVELATORI Autore: Massimo Brenci IROE-CNR Firenze Termopile Sfruttano il principio della termocoppia, nella quale il riscaldamento

Dettagli

L effetto prodotto da un carico attivo verrà, pertanto, analizzato solo nel caso di convertitore monofase.

L effetto prodotto da un carico attivo verrà, pertanto, analizzato solo nel caso di convertitore monofase. Come nel caso dei convertitori c.c.-c.c., la presenza di un carico attivo non modifica il comportamento del convertitore se questo continua a funzionare con conduzione continua. Nei convertitori trifase

Dettagli

FUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE

FUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE FUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE Funzione: legge che ad ogni elemento di un insieme D (Dominio) tale che D R, fa corrispondere un elemento y R ( R = Codominio ). f : D R : f () = y ; La funzione f(): A

Dettagli

Lab 4 Filtri con amplificatori operazionali

Lab 4 Filtri con amplificatori operazionali Aggiungendo alcuni condensatori e resistenze ad un semplice circuito con amplificatore operazionale (Op Amp) si possono ottenere molti circuiti analogici interessanti come filtri attivi, integratori e

Dettagli

PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA

PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA LABORATORIO DI MACCHINE ELETTRICHE PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA PROVE SULLA MACCHINA A C. C. Contenuti Le prove di laboratorio che verranno prese in esame riguardano: la misura a freddo, in

Dettagli

Schema a blocchi dei convertitori DC-DC

Schema a blocchi dei convertitori DC-DC Schema a blocchi dei convertitori DC-DC Tutti i convertitori DC-DC visti possono essere schematizzati come nello schema in figura. Cioè, un convertitore DC-DC si comporta come una "scatola" che trasforma

Dettagli

Esercizi svolti di Elettrotecnica

Esercizi svolti di Elettrotecnica Marco Gilli Dipartimento di Elettronica Politecnico di Torino Esercizi svolti di Elettrotecnica Politecnico di Torino TOINO Maggio 2003 Indice Leggi di Kirchhoff 5 2 Legge di Ohm e partitori 5 3 esistenze

Dettagli

Studio nel dominio del tempo. Le correnti sulla resistenza e sul condensatore, considerando che il punto M è a massa virtuale, valgono:

Studio nel dominio del tempo. Le correnti sulla resistenza e sul condensatore, considerando che il punto M è a massa virtuale, valgono: INTEGRATORE E DERIVATORE Oltre le quattro operazioni matematiche (addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione) l A.O. è in grado di compiere anche altre operazioni tra le quali parecchio importanti

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

Una definizione di stabilità più completa di quella precedentemente introdotta fa riferimento ad una sollecitazione impulsiva.

Una definizione di stabilità più completa di quella precedentemente introdotta fa riferimento ad una sollecitazione impulsiva. 2. Stabilità Uno dei requisiti più importanti richiesti ad un sistema di controllo è la stabilità, ossia la capacita del. sistema di raggiungere un stato di equilibrio dopo la fase di regolazione. Per

Dettagli

La propagazione della luce in una fibra ottica

La propagazione della luce in una fibra ottica La propagazione della luce in una fibra ottica La rifrazione della luce Consideriamo due mezzi trasparenti alla luce, separati da una superficie piana. Il primo mezzo ha indice di rifrazione n, il secondo

Dettagli

Trasmettitore TX-4M10HA/V

Trasmettitore TX-4M10HA/V Trasmettitore TX-4M1HA/V TX-4M1HA/V Modulo trasmettitore con antenna integrata per applicazioni con modulazione ON-OFF di una portante RF con dati digitali. Pin-out Connessioni Pin 1 TX Dati Ingresso dati

Dettagli

Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell Informazione. Acquisizione dati da termistore

Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell Informazione. Acquisizione dati da termistore Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell Informazione Acquisizione dati da termistore ermistori Un termistore è un trasduttore di temperatura, in genere caratterizzato da tempi di risposta relativamente

Dettagli

IL DIODO LED Curva caratteristica del diodo: verifica sperimentale

IL DIODO LED Curva caratteristica del diodo: verifica sperimentale Laboratorio di... Scheda n. 11 - Livello: Avanzato A.S.... Classe. NOME..... DATA... Prof.... IL DIODO LED Curva caratteristica del diodo: verifica sperimentale Conoscenze - Conoscere la funzionalità del

Dettagli

Energia e potenza nei circuiti monofase in regime sinusoidale. 1. Analisi degli scambi di energia nel circuito

Energia e potenza nei circuiti monofase in regime sinusoidale. 1. Analisi degli scambi di energia nel circuito Energia e potenza nei circuiti monofase in regime sinusoidale 1. Analisi degli scambi di energia nel circuito I fenomeni energetici connessi al passaggio della corrente in un circuito, possono essere distinti

Dettagli

SISTEMA BINARIO DI DUE LIQUIDI VOLATILI TOTALMENTE MISCIBILI che seguono Raoult

SISTEMA BINARIO DI DUE LIQUIDI VOLATILI TOTALMENTE MISCIBILI che seguono Raoult SISTEM INRIO DI DUE IQUIDI OTII MENTE MISCIII che seguono Raoult Consideriamo due liquidi e totalmente miscibili di composizione χ e χ presenti in un contenitore ad una certa temperatura T=T 1. o strato

Dettagli