L immigrazione straniera nell area milanese Rapporto statistico dell Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano Anno 1997

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1 L immigrazione straniera nell area milanese Rapporto statistico dell Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano Anno 1997 Gruppo di lavoro istituito presso la Fondazione Cariplo-I.S.MU. Hanno contribuito alla redazione del rapporto: Gian Carlo Blangiardo (cap.1, 2 e 3.1) Laura Terzera (cap.3.2 ad esclusione dei paragrafi e ; allegati 1 e 3) Patrizia Farina (paragrafo ; allegato 2) Laura Zanfrini (paragrafo ) Giorgia Papavero (allegato 4) La rilevazione è stata coordinata da Samia Kouider

2 INDICE 1. Premessa pag Il quadro di riferimento: consistenza del fenomeno e recenti tendenze a livello regionale pag La componente regolare attraverso l analisi dei permessi di soggiorno pag Il dettaglio provinciale pag Il complesso della presenza straniera nel dettaglio della provincia milanese pag Gli aspetti quantitativi pag Le aree di provenienza e i principali paesi pag Gli irregolari pag La distribuzione territoriale pag Un aggiornamento dell ultima ora: tra conferme e nuove indicazioni di massimo pag Caratteristiche e aspetti differenziali della popolazione presente pag La variabilità biologica pag La variabilità culturale pag Integrazione, condizioni di vita e problematiche pag La cittadinanza economica pag Alcuni approfondimenti pag Differenze di genere pag Tipologie e percorsi di integrazione pag Tipologie di integrazione economica: due casi limite pag Le condizioni abitative pag L accesso alle strutture sanitarie e i problemi aperti pag. 65 Allegati: Allegato 1 pag. 73 Allegato 2 pag. 79 Allegato 3 pag. 87 Allegato 4 pag. 91 2

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4 L immigrazione straniera nell area milanese Rapporto statistico dell Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano Anno Premessa Nel quadro dello sviluppo e del progressivo consolidamento della nuova realtà migratoria che ha interessato l Italia nel corso dell ultimo ventennio, l area metropolitana milanese e il corrispondente territorio provinciale hanno tradizionalmente assunto un ruolo da protagonisti sia come destinazione privilegiata dei flussi in ingresso, sia come laboratorio entro cui identificare e promuovere spesso con una funzione anticipatrice rispetto ad altre aree del territorio nazionale il processo di integrazione dei migranti nella società ospite. In tale contesto, il crescente interesse che va assumendo un appropriata conoscenza delle dinamiche in atto e delle prospettive di evoluzione del fenomeno migratorio ha reso quanto mai pressante la necessità di avviare nuove iniziative capaci di spingersi al di là del panorama riduttivo offerto dalle statistiche ufficiali, e in grado di elaborare valutazioni ed approfondimenti sulla consistenza globale della presenza straniera, sulle sue tendenze e sui relativi aspetti strutturali e territoriali. Il tutto, con un approccio capace di valorizzare il complesso dei dati disponibili (dopo averne accertata qualità e coerenza) ed in grado di fornire, ove necessaria, una loro integrazione e/o un elaborazione di appropriate stime sulla base di scelte metodologiche chiaramente identificabili. A tale proposito, l esperienza recentemente avviata con la costituzione dell Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. la cui attività si è concretizzata nella diffusione del Rapporto sull immigrazione nell area milanese relativo all anno ha rappresentato il primo tentativo di dare risposta al crescente bisogno di conoscenze in tema di popolazione straniera mediante l avvio di un azione di monitoraggio sistematico. Si è trattato di un iniziativa che, per quanto circoscritta sotto il profilo territoriale, è valsa a mettere in evidenza la fattibilità di un progetto finalizzato all osservazione del fenomeno migratorio con carattere di universalità -senza alcun vincolo o limitazione rispetto alle diverse tipologie del collettivo in oggetto (residenti, regolari non residenti, irregolari)- e di continuità rispetto al tempo. Un progetto impostato su una metodologia che valorizza l uso congiunto di dati campionari e di statistiche ufficiali, e si avvale di un sistema di rilevazioni periodiche tali da garantire nel tempo, stante l uniformità di contenuto e di metodo, un adeguata comparabilità tra le informazioni raccolte. Di fatto, l interesse e la qualità dei risultati prodotti nel primo anno di attività dell Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. non solo hanno offerto confortanti elementi per avallare la prosecuzione dell iniziativa nel contesto milanese, ma ne hanno altresì stimolato la generalizzazione al complesso del territorio provinciale. Nel corso del 1997 si è dunque dato vita ad un nuovo monitoraggio della presenza straniera secondo un duplice livello territoriale (considerando Milano distintamente dal complesso degli altri comuni dell area provinciale) e si sono attivate, in linea con la procedura collaudata in occasione della precedente esperienza, le seguenti fonti statistiche. Indagini campionarie. In corrispondenza del comune di Milano e di un insieme di 32 comuni della provincia identificati con criteri di rappresentatività rispetto ad alcune caratteristiche particolarmente significative- è stato scelto, nell ambito della popolazione presente e originaria dei 1 G.C.Blangiardo-L.Terzera, L immigrazione straniera nell area milanese. Rapporto statistico dell Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU.. Anno 1996, Quaderni I.S.MU., 4,

5 Paesi in via di sviluppo (PVS) o dell Est Europa, un campione probabilistico 2 formato complessivamente da 2000 soggetti ultraquattordicenni 3, e ad ogni unità campionata è stato somministrato un questionario riguardante sia le principali caratteristiche strutturali, individuali e familiari, del soggetto intervistato (sesso, età, stato civile, cittadinanza, istruzione, religione, regolarità rispetto al soggiorno, residenza anagrafica, condizione familiare, attività economica, ecc.), sia un complesso di informazioni accessorie finalizzate ad alcuni approfondimenti specifici in tema di abitazione (cfr. Allegato 2) 4. Dati anagrafici. Con riferimento alle risultanze anagrafiche del comune di Milano e, distintamente, a quelle di ciascuno dei restanti comuni della corrispondente provincia si è acquisita la distribuzione per sesso, classe d età e cittadinanza della popolazione straniera residente, rispettivamente, al e al Con tali premesse, mentre l uso dei dati ufficiali di fonte anagrafica congiuntamente ai parametri campionari relativi sia alla quota di immigrati iscritti in anagrafe, sia alla percentuale di regolari rispetto al soggiorno, ha consentito di delineare la dimensione quantitativa della presenza straniera e la sua specificazione per provenienza e condizione di stabilità/regolarità, il complesso dei risultati forniti dalle indagini campionarie ha offerto l opportunità di caratterizzare l immagine del fenomeno migratorio in ciascun ambito territoriale rispetto ai suoi tratti più significativi sotto il profilo bio-demografico, culturale, sociale, economico-occupazionale e familiare. La ricchezza del materiale statistico a disposizione ha altresì consentito di svolgere alcuni approfondimenti in tema di localizzazione territoriale, di condizione abitativa, di differenze di genere, di livello di integrazione, di accesso alle strutture sanitarie ed ha inoltre reso possibile riproporre in linea con quanto realizzato per Milano nel una serie di indicatori finalizzati ad esprimere il grado di maturità del fenomeno migratorio in corrispondenza dei principali paesi di provenienza. 2 I 32 comuni sono stati scelti casualmente dopo aver stratificato il territorio provinciale secondo le seguenti variabili riferite ad ogni singolo comune: densità degli stranieri residenti (limitatamente al complesso delle provenienze dai PVS o dall Est Europa), grado di concentrazione delle presenze, localizzazione geografica rispetto al capoluogo provinciale, tipologia dell attività economica (occupati per settore di attività).per la metodologia in tema di campionamento nella scelta delle singole unità da intervistare si veda : G.C.Blangiardo, Il campionamento per centri o ambienti di aggregazione nelle indagini sulla presenza straniera, in Studi in onore di G.Landenna, Giuffrè, Milano, 1996; per quella relativa alle stime sul numero di presenti in corrispondenza delle diverse tipologie si veda G.C.Blangiardo- L.Terzera, L immigrazione straniera, cit.p Le 2000 unità campionarie sono state ripartite in parti uguali tra il comune di Milano e il resto della provincia. Tuttavia, mentre i 1000 casi rilevati nei comuni campione della provincia si riferiscono all intervallo ottobre-novembre 1997, il campione milanese è stato suddiviso in due sottogruppi di 500 unità scelte in due diversi periodi dell anno (aprile-maggio e settembre-ottobre). 4 L obiettivo di fondo nella progettazione dell Osservatorio non è solo quello di seguire nel tempo le trasformazioni della popolazione immigrata, reiterando la rilevazione delle medesime caratteristiche strutturali nel corso delle successive indagini campionarie, ma anche quello di introdurre di volta in volta un approfondimento tematico. Per l anno 1997 il tema privilegiato è stato l abitazione. 5 I primi sono stati resi disponibili nel quadro della convenzione Fondazione Cariplo-I.S.MU. - Servizio Statistica del Comune di Milano, i secondi derivano dall aggiornamento e integrazione dei dati raccolti a livello comunale a cura dell Osservatorio Territoriale del Mercato del Lavoro della Provincia di Milano. 5

6 2. Il quadro di riferimento: consistenza del fenomeno e recenti tendenze a livello regionale 2.1 La componente regolare attraverso l analisi dei permessi di soggiorno Prima di passare ad un esame specifico della realtà migratoria nell area milanese e nel corrispondente ambito provinciale, conviene inquadrare il fenomeno della presenza straniera nel più ampio contesto lombardo 6. In proposito, va ricordato che ogni tentativo di valutazione circa l intensità globale del fenomeno della presenza straniera di origine extracomunitaria sul territorio italiano contiene, in genere, sia la tradizionale lamentela circa la mancanza di un sistema di statistiche complete ed affidabili, sia la rivendicazione del ricorso a dati parziali e di fonte amministrativa come unica valida alternativa. Non è dunque sorprendente constatare come nell arco di questo primo ventennio di esperienza nell inconsueto ruolo di paese di immigrazione, il principale contributo per la misurazione e l analisi del fenomeno migratorio, tanto a livello nazionale quanto nel dettaglio delle sue manifestazioni territoriali, sia stato offerto dalle statistiche sui permessi di soggiorno, e i relativi approfondimenti si siano quindi generalmente limitati alla sola componente regolare della presenza straniera. Di fatto, ancora oggi il dato ufficiale più ricorrente sulla numerosità degli stranieri regolarmente presenti entro i confini nazionali chiama in causa i circa 1,2 milioni di permessi di soggiorno risultanti dagli archivi del Ministero dell Interno al 31 dicembre 1997, e la relativa specificazione di questi ultimi rispetto alla cittadinanza dei richiedenti e alla provincia o regione di rilascio resta tuttora la principale chiave di lettura per cogliere ed interpretare gli aspetti differenziali in tema di localizzazione territoriale del fenomeno migratorio. E pertanto a tale fonte che conviene fare riferimento per inquadrare gli aspetti quantitativi della presenza straniera nella realtà lombarda, ed è appunto dalla distribuzione regionale dei permessi di soggiorno che si ha subito modo di evidenziare uno scenario che vede la Lombardia e il Lazio contendersi il primato nella graduatoria nazionale, con quote per entrambi nell ordine del 20% del totale delle presenze di cittadini stranieri. Una contesa che vede la prevalenza laziale in corrispondenza delle cittadinanza americane, asiatiche e europee extrace largamente compensata dalla incontrastata superiorità lombarda rispetto alle provenienze dal continente africano. Tab. 1 Graduatoria delle regioni italiane che detengono le più alte percentuali di permessi di soggiorno al % 2 % 3 % 4 % Tot. Italia % Tot. stranieri Lombardia 19,8 Lazio 19,1 Veneto 7,9 Emilia R. 7, Tot. ExtraCE Lombardia 19,6 Lazio 18,6 Veneto 8,2 Emilia R. 8, ,7 Africa Lombardia 22,0 Lazio 11,7 Emilia R. 10,6 Sicilia 10, ,6 America Lazio 22,6 Lombardia 17,8 Campania 9,4 Veneto 8, ,0 Asia/Oceania Lazio 29,8 Lombardia 24,3 Toscana 9,5 Emilia R. 6, ,4 Eur extra CE Lazio 14,5 Lombardia 13,1 Veneto 9,1 Sicilia 8, ,7 Fonte: Ministero dell Interno-Dossier Caritas Si veda in proposito G.C.Blangiardo-L.Zanfrini, L immigrazione straniera in Lombardia. Aspetti quantitativi e percorsi di integrazione, IReR, Milano,

7 Tab. 2 Lombardia: permessi di soggiorno (valori in migliaia) Var Var Totale stranieri 218,0 257,0 233,0 250,0 +39,0-7,0 % Extracomunitari 80,3 84,4 85,8 85,8 (a) +4,1 +1,4 di cui da Paesi in via di Sviluppo o dell Est Europa (%) 88,6 89,9 91,0 91,0 (a) +1,3 +1,1 (a) Al Fonte: Ministero dell Interno-Dossier Caritas e aggiornamento Nel complesso, secondo le risultanze del Ministero dell Interno, gli stranieri regolarmente soggiornanti in Lombardia al 31 dicembre 1997, ammonterebbero a 250 mila, di cui circa 220 mila con la qualifica di cittadini extracomunitari, gran parte dei quali (9 casi su 10) provenienti da Paesi in via di Sviluppo (PVS) o dell Est Europa. Tra questi ultimi le nazioni rappresentate da almeno 10 mila cittadini sono cinque (nell ordine: Marocco, Filippine, Egitto, Senegal e Albania), e ve ne sono altrettante con un numero di presenza compreso tra 5 e 10 mila unità (Cina, Perù, Tunisia, Ex Yugoslavia e Sri Lanka), mentre nell ambito dei Paesi a Sviluppo avanzato extrace un analoga consistenza numerica è unicamente riscontrabile per la vicina Svizzera che precede di gran lunga Stati Uniti e Giappone. Tab. 3 Lombardia: permessi di soggiorno al per nazionalità extrace (migliaia). Area di cittadinanza Africa Asia/Oceania America latina Est Europa P.S.A. ExtraCE Marocco 25,8 Filippine 16,5 Perù 7,9 Albania 10,0 Svizzera 8,1 Egitto 13,7 Cina 9,1 Brasile 4,6 Yugoslavia 6,4 Stati Uniti 3,9 Senegal 10,4 Sri Lanka 5,7 El Salvador 2,0 Romania 4,9 Giappone 2,8 Tunisia 6,6 India 3,6 R.Dominicana 1,8 Croazia 2,9 Ghana 3,9 Pakistan 3,0 Argentina 1,6 C.S.I. 2,5 Somalia 2,1 Turchia 2,1 Colombia 1,4 Bosnia/Erzeg. 2.1 Etiopia 2,0 Iran 1,3 Ecuador 1,2 Polonia 1,8 Altri 9,6 Altri 6,5 Altri 4,1 Altri 5,3 Altri 3,1 Totale 74,2 Totale 47,8 Totale 24,6 Totale 35,9 Totale 17,9 Fonte: Ministero dell Interno-Dossier Caritas In ultima analisi, limitando l attenzione alle nazionalità più ricorrenti nel panorama dei paesi economicamente meno sviluppati o in via di transizione, si ha motivo di ritenere che siano presenti sul territorio lombardo oltre la metà degli egiziani regolarmente soggiornanti in Italia, circa un terzo dei peruviani e dei senegalesi, e poco più di un quarto dei filippini e dei cinesi. Relativamente più contenuto sembra invece l accentramento in Lombardia in corrispondenza dei marocchini - che pur essendo la comunità più numerosa rappresenta solo un quinto del totale nazionale- così come ancor più attenuata sembra l attrazione dell area lombarda nei riguardi degli albanesi, la cui presenza assume toni significativi in termini assoluti, ma resta nell ordine del 10% se riferita al contesto nazionale. 2.2 Il dettaglio provinciale Passando dalla dimensione regionale del fenomeno migratorio all esame delle sue articolazioni provinciali, la distribuzione dei premessi di soggiorno in Lombardia sottolinea la netta prevalenza della provincia di Milano con 150 mila casi al Alla stessa data l ordine di grandezza del fenomeno nelle altre province è di circa 27 mila unità per Brescia, 17 mila per Bergamo e per Varese, 12 mila per Como, 8 mila per Pavia e 6 mila per Mantova. Relativamente più contenuta sembra invece la presenza straniera sia nella provincia di Cremona (poco meno di 5 mila casi), sia nelle tre province di Sondrio (1500 casi), Lecco e Lodi (rispettivamente 3500 e 2500). In termini relativi la densità media regionale è di permessi di soggiorno per ogni 1000 residenti 7

8 (superiore di circa un quarto al corrispondente dato a livello nazionale), ma sintetizza un quadro di variabilità che oscilla da un massimo del 40 per 1000 nella provincia di Milano a meno del 10 per 1000 in quella di Sondrio. Tab. 4 Consistenza dei permessi di soggiorno nelle province lombarde e densità per 1000 abitanti. Anni Va Co So Mi Bg Bs Pv Cr Mn Lc Lo Lombardia Italia 31/12 Migliaia di permessi di soggiorno ,6 4,2 0,3 49,4 2,4 2,3 3,8 0,6 0,5 66, ,6 4,4 0,3 50,1 2,4 2,4 4,1 0,6 0,6 67, ,6 4,6 0,4 52,6 2,8 2,6 4,2 0,7 0,7 71, ,5 4,9 0,4 54,1 3,0 2,8 4,0 0,7 0,8 73, ,9 5,1 0,5 55,7 4,0 4,0 4,0 0,8 1,0 78, ,5 5,5 0,6 58,6 4,8 4,7 4,2 1,0 1,1 84, ,2 5,4 0,5 35,7 5,4 5,6 4,7 1,0 1,3 63,8 (a) 490 (a) ,7 9,0 0,8 72,6 10,1 8,5 5,8 1,5 2,7 116, ,3 10,3 1,0 102,1 12,0 9,4 6,4 2,2 3,5 153, ,4 11,5 1,1 117,4 9,2 10,9 7,2 2,4 4,0 167, ,6 13,0 1,1 136,8 10,4 14,3 7,3 2,9 4,0 196, ,3 10,6 1,2 144,6 10,8 15,3 7,5 3,2 4,1 206, ,2 11,2 1,3 160,3 11,8 17,3 7,6 3,5 4,6 229, ,9 11,7 1,4 124,2 16,0 24,5 8,7 3,5 6,0 1,6 1,4 213, ,2 12,2 1,5 150,5 17,0 26,6 8,3 4,8 6,3 3,5 2,6 250, Permessi di soggiorno per 1000 residenti al Totale (a) Prima revisione a seguito di pulizia degli archivi. Fonte: Ministero dell Interno. Tab. 5 Variazione dei permessi di soggiorno e distribuzione percentuale nelle province lombarde. Anni Va Co So Mi Bg Bs Pv Cr Mn Lc Lo Lomb. Numeri indice base 1983= Distribuzione % per provincia ,9 6,4 0,5 74,7 3,6 3,5 5,7 0,9 0, ,9 7,7 0,7 62,3 8,7 7,3 5,0 1,3 2, ,1 6,7 0,7 66,7 7,8 6,1 4,2 1,4 2, ,0 6,9 0,7 70,2 5,5 6,5 4,3 1,4 2, ,4 6,6 0,6 69,6 5,3 7,3 3,7 1,5 2, ,5 5,1 0,6 70,0 5,2 7,4 3,6 1,5 2, ,3 4,9 0,6 69,7 5,1 7,5 3,3 1,5 2, ,0 5,5 0,7 58,1 7,5 11,5 4,1 1,6 2,8 0,7 0, ,9 4,9 0,6 60,1 6,8 10,6 3,3 1,9 2,5 1,4 1,0 100 Fonte: n/elaborazioni su dati Ministero dell Interno. In conclusione, mentre sembra ancora lecito affermare che il fenomeno degli stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio lombardo sia tuttora tipico di una provincia milanese in cui, dopo il forte calo indotto nel 1996 dalla pulizia degli archivi, si addensa circa il 60% dei casi, non si può non rilevare un significativo incremento del suo peso relativo soprattutto in direzione est (nella provincia di Brescia e, in tono minore, in quella di Bergamo), con qualche interessante sviluppo verso nord-ovest (Varese) e nelle realtà provinciali di nuova istituzione (Lecco e Lodi). 8

9 In termini di dinamica, nell arco degli ultimi quindici anni i permessi di soggiorno risultano essersi accresciuti di oltre 10 volte nelle province di Brescia e Mantova, e altrettanto significativo risulta il loro incremento in corrispondenza di Bergamo, Varese, Cremona e Sondrio (circa 5-8 volte). In parallelo, le province di Pavia, Como e Milano mostrano una crescita assai più limitata (2-3 volte il dato iniziale) e le ultime due, in particolare, non mancano di evidenziare (l una a partire dal 1993, l altra dal 1995) deboli segnali di regresso che vanno presumibilmente interpretati anche (se non esclusivamente) alla luce di una miglior qualità dell informazione statistica a seguito della revisione degli archivi. 3. Il complesso della presenza straniera nel dettaglio della provincia milanese 3.1 Gli aspetti quantitativi Se dal panorama dei dati ufficiali, tipicamente limitati alla sola componente regolare, ci si propone il passaggio ad una visione del fenomeno nel suo complesso e, a maggior ragione, ci si spinge a livello di analisi delle diverse realtà comunali, singolarmente considerate o opportunamente aggregate, la valutazione della dimensione quantitativa della presenza straniera diventa in linea di principio assai più problematica. Ciò è quanto puntualmente accade anche in corrispondenza della provincia di Milano, rispetto alla quale i soli dati comunali a tutt oggi disponibili con tempestivo aggiornamento sono quelli che provengono dalle fonti anagrafiche. Tali valori, pur documentando con chiarezza la forte crescita quantitativa degli iscritti e l accentuazione delle provenienze dai Paesi in via di sviluppo o dall Est europeo, tanto nel comune capoluogo quanto nei restanti, si rivelano del tutto insufficienti al fine di cogliere il fenomeno migratorio nella sua reale dimensione, in quanto essi escludono dal campo di osservazione sia l insieme degli irregolari rispetto al soggiorno, sia il collettivo dei regolari che non risiede stabilmente entro i confini amministrativi del territorio in oggetto 7. Tab. 6 Stranieri provenienti dai PVS o dall Est Europa residenti nei comuni della provincia di Milano. Comune di Milano Altri comuni della provincia di Milano Residenti (migliaia) % sul totale degli stranieri residenti Residenti (migliaia) % sul totale degli stranieri residenti Censimento ,0 65,4 4,3 56,1 Censimento ,2 68,4 9,3 67, ,4 71,1 23,6 75, ,6(a) 73,2 28,2 78,6 (b) (a) Per Milano i dati si riferiscono al ; (b) Dato parziale riferito a 115 comuni Fonte: Istat, SICOM Comune di Milano, Osservatorio del Mercato del lavoro della provincia di Milano. D altra parte, uno degli obiettivi dell Osservatorio sull immigrazione straniera avviato in questa sede è proprio quello di colmare tale lacuna. E ciò si concretizza realizzando, sulla base di una metodologia capace di integrare le informazioni anagrafiche con i risultati delle indagini campionarie appositamente attivate, un complesso di stime estese a tutto l universo e specificate rispetto alle diverse componenti della presenza straniera. In particolare, le valutazioni svolte nell ambito di detto Osservatorio prospettano una stima che, con riferimento alla fine del è nell ordine di circa 80 mila immigrati provenienti dai PVS o dall Est europeo per quanto riguarda il 7 Ai fini di un corretto confronto tra i dati di censimento e le successive risultanze anagrafiche va ricordato che la fonte censuaria ha largamente sottostimato l ammontare degli stranieri residenti. Pertanto, nella lettura della Tab. 6 è più che altro opportuno valutare le variazioni e La diversa provenienza dei dati impiegati nelle elaborazioni ha reso necessaria l adozione di due riferimenti temporali ravvicinati ma non coincidenti. Si è fatto riferimento al per quanto riguarda le stime relative al comune di Milano e al per il complesso degli altri comuni della provincia. 9

10 capoluogo lombardo e poco meno di 40 mila per il complesso degli altri comuni della provincia 9. In termini più dettagliati, mentre a Milano il collettivo in oggetto risulta costituito per circa il 68-71% da residenti, per il 16-17% da regolari non residenti e per il 12-15% da cittadini stranieri presenti in condizione di irregolarità rispetto al soggiorno, nel resto della provincia si hanno quote più elevate relativamente ai residenti (74-77%) e agli irregolari (18-21%), col conseguente netto ridimensionamento (4-5%) della tipologia degli immigrati regolari ma non residenti. Limitatamente al comune di Milano è altresì possibile realizzare un confronto tra i suddetti valori al e le analoghe stime al contenute nel primo Rapporto dell Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU., con l ulteriore possibilità di estendere l orizzonte ad alcune valutazioni riferite ai primi anni e provenienti da altra fonte, ma ricavate con metodologie assimilabili. Tale confronto, da un lato, mette in evidenza una accentuazione della velocità di crescita della presenza globale (passata da un tasso annuo del 5% tra il 1991 e il 1996 al 7-8% nel 1997), accompagnata da un ancor più intenso consolidamento della componente più stabile (il corrispondente tasso annuo di crescita dei residenti è salito dal 10% al 20%); dall altro, il confronto mostra un evidente impatto della recente legge di sanatoria (il così detto Decreto Dini ), che ha ridotto a poco più di 10 mila unità la consistenza di una componente irregolare che si era mantenuta poco al di sotto delle 20 mila unità nel corso di tutta la prima metà degli anni 90 (con un peso relativo circa due volte superiore all attuale). Tab.7 Stima degli stranieri provenienti dai PVS o dall Est Europa presenti in provincia di Milano. Tipologia della presenza Comune di Milano (migliaia) (a) Minimo Massimo Minimo Massimo Residenti 28,9 46,2 55,6 Regolari ma non residenti 11,6 13,7 13,7 13,2 13,2 Irregolari rispetto al soggiorno 17,3 11,8 17,0 9,8 12,5 Totale Milano 57,8 71,7 76,9 78,6 81,3 Altri comuni della provincia (migliaia) Residenti 28,2 Regolari ma non residenti 1,7 1,7 Irregolari rispetto al soggiorno 6,6 8,1 Totale altri comuni 36,5 38,0 Totale Provincia di Milano 115,1 119,3 (a) Per la provincia i dati si riferiscono al Fonte: M.Colasanto e al., L integrazione invisibile, Vita e Pensiero, Milano, 1993, p.117 e n/elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano Le aree di provenienza e i principali Paesi L analisi rispetto all area di provenienza evidenzia la netta superiorità della componente asiatica a Milano, con 30 mila presenze (circa il doppio di quante erano all inizio degli anni 90) ed una quota prossima al 40% del totale, mentre nel resto della provincia è la componente nord africana che, con circa 1/3 delle presenze ed un totale di 12 mila casi, detiene la posizione più rilevante. 9 Al fine di valutare la coerenza tra il dato sui permessi di soggiorno fornito al a livello provinciale e le stime proposte in questa sede, occorre tenere presente che queste ultime riguardano unicamente il sottoinsieme di coloro che provengono dai PVS o dall Est Europa e risultano in parte (per la quota riguardante l area milanese) anticipate di un trimestre. Di fatto, se si tiene conto che per il complesso della provincia il 1997 è stato un anno di forte incremento dei permessi di soggiorno (ben 25 mila in più tra il 1 gennaio e il 31 dicembre) e si considera che circa 1/5 di quelli in vigore al è relativo a stranieri comunitari o di altri paesi sviluppati, si ha motivo di ritenere che l ipotesi di una presenza complessiva di unità (qui prospettata) sia adeguatamente in linea con le più recenti risultanze di fonte ministeriale (che andrebbero per altro valutate al netto delle usuali operazioni di pulizia degli archivi che in passato hanno spesso agito in senso riduttivo). 10 Si vedano in proposito IReR-Oetamm, L immigrazione straniera extracomunitaria nella realtà metropolitana milanese, Milano, 1991; e IReR-Oetamm, Analisi dei bisogni e offerta di servizi per gli stranieri extracomunitari nell area milanese, Milano,

11 Ulteriori elementi che caratterizzano la composizione per grandi aree di provenienza in corrispondenza del capoluogo -e lo differenziano dal complesso degli altri comuni- consistono in una minor quota di est europei (circa la metà) e di latino americani (circa un quarto in meno in termini percentuali rispetto a ciò che si riscontra nel resto della provincia). Mentre per quanto riguarda la presenza di nord africani nella realtà milanese va precisato che se anche essi hanno perso (a favore degli asiatici) il primato che detenevano all inizio degli anni 90, la loro quota resta pur sempre nell ordine del 25%, il che equivale, in termini assoluti, ad un totale di poco meno di 20 mila presenze. In sintesi, con riferimento alla fine del 1997 la Provincia di Milano ospita, nel suo complesso, mila est europei, mila africani (per ¾ provenienti dalla sponda sud del bacino mediterraneo), mila latino americani e mila asiatici. Circa il 70% di tale collettivo ha eletto stabile dimora entro i confini provinciali, con le punte più alte di residenti tra i nord africani e gli asiatici 11. Tab. 8 Stima del numero di stranieri presenti nel comune di Milano secondo la provenienza. Est Europa Nord Africa Altri Africa America Latina Asia Totale (migliaia) 1991 Residenti 2,0 9,3 3,9 3,9 9,8 28,9 Non residenti 3,1 9,5 4,8 6,1 5,4 28,9 Totale 5,1 18,8 8,7 10,0 15,2 57, Residenti 4,7 12,1 5,0 5,9 18,4 46,2 Non resid.min 3,3 6,0 2,7 4,8 8,8 25,5 Non resid.max 4,1 7,4 3,1 5, ,7 Totale Min 8,0 18,1 7,7 10,7 27,2 71,7 Totale Max 8,8 19,5 8,1 11,4 29,0 76, Residenti 5,2 14,4 6,1 8,1 21,8 55,6 Non resid.min 3,3 5,1 2,4 4,1 8,2 22,9 Non resid.max 3,6 5,7 2,7 4,6 9,0 25,7 Totale Min 8,5 19,5 8,5 12,2 30,0 78,6 Totale Max 8,8 20,1 8,8 12,7 30,8 81,3 Fonte: M.Colasanto e al., L integrazione invisibile, Vita e Pensiero, Milano, 1993, p.121 e n/elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano. 11 Si veda in proposito anche quanto riportato al successivo paragrafo

12 Tab. 9 Composizione percentuale degli stranieri presenti nel comune di Milano secondo la provenienza. Est Europa Nord Africa Altri Africa America Latina Asia Totale Anni (%) Totale presenti ,8 32,5 15,1 17,3 26, Stima Min 11,2 25,2 10,7 14,9 37, Stima Max 11,4 25,4 10,5 14,8 37, Stima Min 10,8 24,8 10,8 15,5 38, Stima Max 10,8 24,8 10,8 15,6 38,0 100 Totale residenti ,9 32,2 13,5 13,5 33, ,2 26,2 10,8 12,8 39, ,4 25,9 11,0 14,6 39,2 100 Fonte: M.Colasanto e al., L integrazione invisibile, Vita e Pensiero, Milano, 1993, p.121 e n/elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano. Tab. 10 Stima del numero di stranieri presenti nei comuni della Provincia di Milano (escluso il capoluogo) specificati secondo la provenienza. Est Europa Nord Africa Altri Africa America Latina Asia Totale (migliaia) Residenti 5,9 9,2 2,6 5,9 4,6 28,2 Non resid.min 2,1 2,7 0,7 1,6 1,1 8,3 Non resid.max 2,5 3,2 0,9 1,9 1,3 9,8 Totale Min 8,0 11,9 3,3 7,5 5,7 36,5 Totale Max 8,4 12,4 3,5 7,8 5,9 38,0 (%) Totale Min 22,0 32,7 9,0 20,6 15,7 100 Totale Max 22,1 32,6 9,2 20,5 15,5 100 Residenti 20,9 32,6 9,2 20,9 16,3 100 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano. Passando poi al dettaglio per singola nazionalità, l area milanese vede la netta superiorità del binomio egiziani-filippini, entrambi con circa 12 mila presenze, cui seguono, con circa la metà, sia i cinesi che i marocchini. Nel complesso, queste quattro nazionalità accentrano il 45% delle presenze sia nel 1996 che nel 1997, ma individualmente mostrano dinamiche abbastanza differenziate: dalla forte crescita dei filippini si passa ad incrementi più moderati (anche se consistenti) per egiziani e cinesi e alla stazionarietà per i marocchini. Un certo rilievo, con presenze nell ordine di 4-5 mila unità, è altresì riscontrabile in corrispondenza di peruviani e cingalesi, due nazionalità (soprattutto la prima) fortemente in crescita, mentre hanno tuttora rilievo (con 3-4 mila presenze) -ma sembrano in tendenziale regresso- tanto la comunità eritrea/etiope quanto il complesso delle provenienze dalla ex Yugoslavia. Il panorama della realtà milanese si completa con numerose nazionalità che si mantengono nell ordine di 1-2 mila unità. E quanto accade (nell ordine) per salvadoregni, brasiliani, tunisini, senegalesi, iraniani, somali, albanesi, rumeni, turchi, argentini e mauriziani. In generale, va osservato che le 20 nazionalità prese in esame coprono più dei 4/5 dell universo in oggetto; un universo in cui risultano adeguatamente rappresentate oltre 100 diverse cittadinanze riconducibili all area dei paesi in via di sviluppo o dell Est europeo. 12

13 Tab. 11 Stima del numero di stranieri presenti nel comune di Milano secondo il Paese di provenienza. Principali Paesi Di provenienza Residenti Totale Residenti Tot. Min Tot.Max Residenti Tot. Min Tot.Max (migliaia) Albania 0,0 1,0 0,5 0,8 1,0 0,7 1,1 1,2 Argentina 0,6 1,0 0,5 0,9 1,3 0,6 0,7 1,0 Brasile 0,8 2,6 1,2 2,0 2,5 1,3 1,7 2,0 Cina 2,4 4,9 3,6 5,1 5,7 4,7 6,0 6,3 Egitto 5,8 7,6 7,6 10,7 12,2 8,9 11,9 12,4 El Salvador 0,8 1,7 1,1 1,8 2,4 1,2 1,7 2,0 Etiopia 2,5 4,1 2,4 3,8 4,4 1,9 2,6 2,9 Eritrea 0,6 0,8 0,9 Ex Yugoslavia 1,3 1,4 2,2 3,5 4,3 2,3 3,2 3,5 Filippine 2,7 4,3 6,8 9,9 10,9 9,4 11,7 12,3 Iran n.d. n.d. 1,0 1,3 1,4 1,0 1,4 1,7 Marocco 1,5 6,6 3,3 5,5 6,0 4,1 5,6 6,0 Maurizius n.d. n.d 0,5 0,7 0,8 0,6 0,8 1,0 Perù 0,5 2,4 1,4 2,5 2,8 3,0 4,4 4,7 Romania n.d. n.d 0,6 0,9 1,1 0,7 1,1 1,2 Senegal 0,3 1,3 0,7 1,2 1,3 1,0 1,4 1,6 Somalia 0,2 0,7 0,9 1,3 1,5 0,9 1,3 1,5 Sri lanka 0,8 1,3 2,5 3,8 4,3 3,1 4,3 4,6 Turchia n.d. n.d 0,7 0,9 1,0 0,8 1,1 1,4 Tunisia 0,5 2,0 1,0 1,4 1,6 1,0 1,5 1,6 Totale paesi 20,7 42,9 38,5 58,0 66,6 47,7 64,5 70,0 Fonte: M.Colasanto e al., L integrazione invisibile, Vita e Pensiero, Milano, 1993, p.121 e n/elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano. La distribuzione per cittadinanza degli immigrati presenti nei restanti comuni della provincia appare meno concentrata. Le prime quattro nazionalità detengono complessivamente una quota del 40% e le prime venti raggiungono un valore prossimo all 80%. Inoltre, allorché si esce dai confini del capoluogo la graduatoria delle presenze subisce alcune interessanti trasformazioni. Gli immigrati marocchini (con 5-6 mila unità) assumono un incontrastata superiorità e anche le posizioni degli albanesi (con oltre 3 mila unità) e degli ex yugoslavi (più di 2 mila) subiscono una consistente rivalutazione. Al tempo stesso, mentre gli egiziani conservano un posto di primo piano e i filippini subiscono un parziale ridimensionamento, si identificano apporti significativi di nazionalità che generalmente assumono minor rilievo nel contesto milanese. E il caso dei tunisini e dei pakistani, ma anche di alcuni gruppi provenienti dall Europa (Bulgaria, Polonia), dal sub continente indiano (India, Bangladesh), dall area centro americana a caraibica (Ecuador, Rep.Dominicana). In generale, si ha l impressione che mentre l area metropolitana tende a privilegiare il consolidamento della struttura esistente, la provincia esterna sembra più propensa ad offrire spazi di presenza a nuove realtà etniche, una presenza certo non disgiunta da specificità locali della domanda di lavoro. Si tratta di un fenomeno che merita attenta osservazione, non tanto per l attuale consistenza, spesso quantitativamente modesta, bensì per gli sviluppi che esso potrà avere già nell immediato futuro a seguito dei prevedibili meccanismi della catena migratoria e dei ricongiungimenti familiari. 13

14 Tab. 12 Stima del numero di stranieri presenti nei comuni della Provincia di Milano (escluso il capoluogo) secondo il Paese di provenienza ( ). Principali Paesi Residenti Tot. Min Tot. Max Principali Paesi Residenti Tot. Min Tot. Max di provenienza (migliaia) di provenienza (migliaia) Marocco 4,7 6,0 6,2 Sri lanka 0,5 0,7 0,8 Egitto 2,9 3,6 3,8 R.Dominicana 0,4 0,5 0,5 Albania 2,2 3,1 3,3 C. Avorio 0,4 0,5 0,5 Filippine 1,6 2,1 2,2 Bulgaria 0,3 0,4 0,5 Ex Yugosl. 1,5 2,0 2,3 Ecuador 0,3 0,4 0,5 Perù 1,3 1,7 1,8 India 0,3 0,4 0,4 Tunisia 1,2 1,6 1,7 Polonia 0,3 0,4 0,4 Cina 1,0 1,2 1,4 Argentina 0,3 0,4 0,4 Brasile 0,8 1,0 1,1 Somalia 0,3 0,3 0,4 Senegal 0,8 1,0 1,1 Bangladesh 0,2 0,3 0,4 Pakistan 0,7 0,9 1,0 Romania 0,7 0,9 1,0 Totale Paesi 22,4 28,9 31,3 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano Gli irregolari Come già anticipato, il fenomeno dell irregolarità rispetto al soggiorno alla fine del 1997 sembra quantificabile, per il complesso del territorio provinciale, in mila unità, di cui mila circoscritte al comune capoluogo. Ciò si traduce in una quota che va da un minimo del 14% ad un massimo del 17% del complesso dei presenti, una percentuale che in corrispondenza del comune di Milano risulta leggermente più contenuta (12-15%), ma al tempo stesso più soggetta a variabilità rispetto alla provenienza. Di fatto la realtà milanese presenta un profilo dell irregolarità che, se da un lato testimonia l effetto riduttivo medio della sanatoria introdotta col Decreto Dini (più di 5 punti percentuali di irregolarità in meno tra il e il ), dall altro non manca di evidenziare la persistente contrapposizione tra una quota di irregolarità fisiologica (meno del 10%) in corrispondenza degli asiatici e punte ancora problematiche tra gli est europei (più del 30%) e i latino americani (attorno al 25%). Due aree, soprattutto la prima, in cui la dinamica dell irregolarità nel corso dell ultimo biennio appare persino in controtendenza. Allorché si passa dalla situazione di Milano a quella degli altri comuni della provincia, se anche permangono significativi elementi di differenziazione tra le aree di provenienza, il quadro della variabilità appare decisamente più sfumato. La conferma del primato est europeo nell irregolarità e, sul fronte opposto, la condizione relativamente privilegiata delle provenienze asiatiche, sono ricondotte entro un campo di variazione che è nell ordine di poco più di 10 punti percentuali, mentre i valori che contraddistinguono le tre altre grandi aree di provenienza si discostano solo marginalmente da quel 17-20% che caratterizza il dato medio per il complesso del collettivo in oggetto. Passando all analisi dell irregolarità nel dettaglio per cittadinanza ne esce confermata sia la più ampia variabilità nella realtà del capoluogo, sia la maggior frequenza di irregolari in corrispondenza di alcuni gruppi est europei (albanesi e rumeni con l aggiunta di bulgari e polacchi limitatamente all area extramilanese) e la minore per egiziani, filippini e cinesi. Un affermazione, quest ultima, che è tuttavia valida esclusivamente per il comune di Milano, essendo il resto della provincia scarsamente caratterizzato da significativi punti di minimo. 14

15 Tabella 13 Percentuale di stranieri irregolarmente presenti nella Provincia di Milano secondo l area di provenienza. Area di Comune di Milano Altri comuni della Provincia provenienza Min Max Min Max Min Max Min Max Est Europa 18,3 24,6 25,0 32,1 30,0 32,8 24,1 27,1 Nord Africa 24,1 29,7 14,7 20,9 9,5 12,4 17,9 21,1 Altri Africa 21,8 26,5 17,2 21,2 9,2 12,1 16,7 20,2 America latina 25,2 31,1 19,6 25,1 23,0 26,1 17,0 21,0 Asia 17,0 22,3 13,5 18,8 6,1 8,9 12,8 14,8 Totale % 20,9 26,4 16,5 22,1 12,5 15,4 18,2 21,3 V.a. (migliaia) 14,7 19,9 11,8 17,0 9,8 12,5 6,6 8,1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano. In ogni caso, quote di irregolarità che si discostano in eccesso dai valori medi sembrano prospettabili anche per i turchi, gli argentini, i tunisini, gli ex yugoslavi e i peruviani presenti nel capoluogo, così come (anche se in termini più contenuti) per alcune cittadinanze latino americane (Brasile, Perù, Ecuador), africane (Costa d Avorio) e asiatiche (India e Bangladesh) localizzate negli altri comuni della provincia. Tab. 14 Stima della percentuale di stranieri irregolarmente presenti nel comune di Milano secondo il Paese di provenienza (a). Principali Paesi Estremi del campo di variazione Valore centrale del campo di variazione di provenienza Anno 1997 Anno 1996 Minimo Massimo Albania 39,5 44,0 41,8 30,1 Argentina (28,6) (42,9) (35,7) (31,4) Brasile (5,0) (18,6) (11,8) (25,3) Cina 5,0 10,6 7,8 16,9 Egitto 3,5 7,8 5,6 18,9 El Salvador (5,0) (18,0) (11,5) (25,6) Etiopia 5,0 13,8 9,4 26,2 Eritrea 11,8 19,7 15,7 Ex Yugoslavia 20,6 27,0 23,8 26,0 Filippine 5,8 10,0 7,9 17,9 Iran (5,0) (20,1) (12,5) n.d. Marocco 12,8 17,6 15,2 21,4 Maurizius (5,0) (22,4) (13,7) n.d. Perù 20,0 24,7 22,3 25,8 Romania 43,7 48,9 46,3 26,0 Senegal 12,5 19,6 16,1 21,0 Somalia 8,7 15,8 12,3 22,4 Sri lanka 11,5 17,7 14,6 21,1 Turchia (33,3) (45,5) (39,4) Tunisia 28,2 35,4 31,8 21,2 (a) Le stime entro parentesi vanno interpretate con maggior cautela, in quanto risentono della variabilità connessa alla bassa numerosità campionaria. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano. In termini di dinamica, l analisi per singole nazionalità (accertabile solo in corrispondenza di Milano attraverso il confronto con i dati del 1996) ribadisce la generale contrazione delle presenze irregolari, ma non manca di identificare in almeno due paesi dell est Europa (Albania e Romania) alcune significative controtendenze. A tale proposito, si può ritenere che un importante chiave di lettura per interpretare la dinamica delle irregolarità sia rappresentata dall intensità con cui ogni nazionalità è stata interessata da flussi migratori esclusi dal campo di applicazione della recente legge di sanatoria. Infatti, i dati mostrano un elevata correlazione tra la percentuale di immigrati giunti in Italia nel 1997 e la variazione della quota di presenze irregolari: tanto più la percentuale di 15

16 nuovi arrivi è alta, tanto più la riduzione della quota di irregolari rispetto al 1996 tende a comprimersi al punto da trasformarsi in incremento proprio là dove detta percentuale incide in modo più significativo 12. Tab. 15 Stima della percentuale di stranieri irregolarmente presenti nei comuni della Provincia di Milano (escluso il capoluogo) secondo il Paese di provenienza al Principali Paesi di provenienza Estremi del campo di variazione Valore centrale del campo di variazione Minimo Massimo Marocco 17,4 19,9 18,7 Egitto 15,8 19,8 17,8 Albania 25,5 28,8 27,1 Filippine 15,9 22,4 19,2 Ex Yugoslavia 16,9 23,8 20,4 Perù 21,8 26,4 24,1 Tunisia 17,0 28,9 22,9 Cina 16,3 24,0 20,1 Brasile 19,0 27,8 23,4 Senegal 17,0 21,8 19,4 Pakistan 16,4 24,6 20,5 Romania 17,2 28,5 22,9 Sri lanka 16,3 24,4 20,4 Bangladesh 17,0 30,2 23,6 Dominica 17,1 28,0 22,6 C. Avorio 19,8 29,0 24,4 Bulgaria 17,1 32,3 24,7 Ecuador 17,9 29,6 23,8 India 16,9 29,4 23,2 Polonia 21,1 33,0 27,1 Etiopia/Eritrea 16,8 26,3 21,5 Argentina 17,1 28,0 22,6 Somalia 16,7 27,2 22,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano. 12 Il valore del coefficiente di correlazione lineare, calcolato rispetto a 14 Paesi per i quali si dispone dei necessari dati di base risulta uguale a 0,68. 16

17 3.1.3 La distribuzione territoriale Passando a qualche riflessione conclusiva circa il dettaglio territoriale con cui si manifesta la presenza straniera nel territorio provinciale, l analisi del capoluogo rispetto alle 20 zone di decentramento mette in rilievo una relativa concentrazione nella sezione centro-nord e nord-est del territorio comunale. A fronte di una densità media di poco più di 6 immigrati provenienti dai PVS o dall Est Europa per ogni 100 residenti (italiani o stranieri provenienti dai paesi a sviluppo avanzato), le zone 7 (Bovisa), 2 (Garibaldi), 10 (Padova) e 3 (Venezia) presentano valori prossimi al 9%, mentre sono le zone dell estremo nord-est e sud ovest rispettivamente la 9 (Bicocca) e la 16 (Barona)- a presentare le densità minori. Tab. 16 Densità degli stranieri provenienti dai PVS o dall Est Europa nelle zone di decentramento del comune di Milano (valori per 100 residenti italiani o stranieri di altra provenienza). Graduatoria per densità Mappa del Comune di Milano Zone Minima Massima 10 8,8 9,0 Zone di decentramento 3 8,7 9,0 (valori centrali dell intervallo) 2 8,5 8,8 5,9 4,2 3,2 7 8,3 8,5 4,4 8,4 8,7 8,9 6,9 14 7,7 8,0 4,1 6,3 6,8 8,9 6,1 4 7,5 7,8 5,5 7,2 7,7 4,9 5 7,1 7,3 3,5 4,9 7,9 12 6,8 7,0 1 6,7 6,9 6 6,2 6,4 11 6,0 6,2 20 5,8 6,0 17 5,4 5,6 15 4,8 5,0 Legenda (zone) 13 4,8 5,0 19 4,3 4, ,2 4, ,0 4, ,4 3, ,1 3, Totale 6,1 6,3 Fonte: n/elaborazioni su dati SICOM Comune di Milano. Relativamente alla quota di irregolarità, che peraltro non sembra caratterizzata da una variabilità inter-zone particolarmente accentuata, il primato negativo spetta alle zone 17 (Giambellino), 15 (Gratosoglio) e 2 (Garibaldi). Sul fronte opposto, sono essenzialmente due le realtà caratterizzate dalla situazione più favorevole: la zona 1 (Centro storico), contraddistinta da una massiccia presenza di immigrati, spesso residenti, impiegati nel settore dei servizi domestici e la zona 10 (Padova) che nell ultimo decennio ha rappresentato una delle aree di maggior consolidamento della presenza stabile. In ogni caso, la densità della presenza irregolare sul territorio milanese è nell ordine del 7-9 per mille residenti e trova la sua manifestazione più ampia nel settore mediano della città in direzione nord e est. Le zone con la punta massima (poco più del 12 per 1000) sono la 2 (Garibaldi) e la 3 (Venezia); quelle con i valori minimi (4-5 per 1000) sono le zone estreme verso nord-est (Comasina e Bicocca, rispettivamente zone 8 e 9) e verso sud ovest (la 18, Baggio e la 16, Barona). 17

18 Tab. 17 Percentuale di irregolari tra gli stranieri provenienti dai PVS o dall Est Europa presenti nelle zone di decentramento del comune di Milano. Graduatoria Mappa del Comune di Milano Zone Minima Massima 17 15,2 18,6 Zone di decentramento 15 13,7 16,9 (Valori centrali dell intervallo) 2 13,6 16,7 13,2 13,3 13,0 5 13,2 16,2 14,5 12,9 15,2 12,4 12,8 3 13,1 16,2 12,8 14,2 12,3 14,7 13,0 4 13,1 16,1 16,9 14,7 14,6 14, ,0 16,0 14,5 15,3 14, ,0 16, ,9 15, ,8 15,8 6 12,7 15,7 8 11,9 14, ,8 14, ,7 14,4 Legenda (zone) 9 11,6 14,3 7 11,5 14, ,5 14, ,4 14, ,1 13, ,0 13, Totale 12,5 15,4 Fonte: n/elaborazioni su dati SICOM Comune di Milano. L aggregazione dei dati e delle relative stime in corrispondenza dei comuni campionati con l indagine provinciale consente di estendere l analisi della densità della presenza globale e dell irregolarità anche oltre i limiti del comune capoluogo secondo una partizione che distingue cinque differenti ambiti territoriali: prima cintura, sud Milano, nord ovest, nord, nord est. In termini di densità il panorama provinciale per macro aree sottolinea la netta superiorità del comune di Milano (con valori circa tre volte superiori al resto della provincia), ma non manca altresì di evidenziare una significativa accentuazione della densità in direzione nord est (2,3 stranieri per ogni 100 residenti), con intensità superiore a quella riscontrata nella stessa prima cintura milanese (1,9), e una altrettanto interessante attenuazione nell area sud e nord ovest (1,3 e 1,4 rispettivamente). Tale quadro subisce tuttavia una radicale trasformazione allorché ci si sofferma sul fenomeno dell irregolarità. Infatti, esternamente a Milano la quota di presenze irregolari subisce un significativo incremento (da poco meno del 15% a più del 20%) e ciò si verifica soprattutto nella prima cintura (23,6%) e nell area a sud del capoluogo lombardo (24%). Il diverso orientamento dei due indicatori si riflette in una parziale attenuazione della variabilità territoriale relativamente alla densità delle presenze irregolari che ripropone il primato di Milano città (8,3 per 1000 residenti) affiancata a distanza dal nord est (5 per 1000) e dalla prima cintura (4,3 per 1000). Tassi di irregolarità nell ordine del 3 per 1000 sono invece comuni alle tre altre aree periferiche del territorio provinciale. 18

19 Tab. 18 Densità degli stranieri irregolari provenienti dai PVS o dall Est Europa nelle zone di decentramento del comune di Milano (valori per 1000 residenti italiani o stranieri di altra provenienza). Graduatoria per densità di irregolari Mappa del Comune di Milano Zone Minima Massima 2 10,9 13,9 Zone di decentramento 3 10,7 13,7 (Valori centrali dell intervallo) 14 9,3 11,9 7,4 5,5 4,0 4 9,3 11,9 6,8 10,2 12,4 10,5 8,5 10 9,2 11,7 5,1 8,7 8,0 12,2 7,6 7 9,0 11,4 9,1 10,1 10,6 6,8 5 8,9 11,3 5,0 7,3 10,6 17 8,0 10,1 6 7,6 9,7 12 7,5 9,5 1 7,0 8,9 11 6,7 8,5 20 6,5 8,3 15 6,4 8,2 Legenda (zone) 13 6,0 7,6 19 5,5 7, ,8 6, ,4 5, ,4 5, ,5 4, Totale 7,3 9,3 Fonte: n/elaborazioni su dati SICOM Comune di Milano. Tab. 19 Densità e quota di irregolarità degli stranieri provenienti dai PVS o dall Est Europa nelle subaree della provincia di Milano (a). Aree Milano città Prima cintura Sud Milano Nord Ovest Nord Nord Est Densità per 100 resid. (italiani o provenienti da PSA) 6,2 1,9 1,3 1,4 1,6 2,3 Percentuale di irregolari 13,9 23,6 24,0 22,5 19,6 21,9 Densità degli irregolari (per 100 resid. Italiani o PSA) 8,3 4,3 3,2 3,2 3,1 5,0 (a) Valori centrali dell intervallo che identifica le stime di minimo e di massimo. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano. 19

20 3.1.4 Un aggiornamento dell ultima ora: tra conferme e nuove indicazioni di massimo Le valutazioni relative all ammontare di immigrati provenienti dai PVS o dall est Europa presenti in provincia di Milano alla fine del 1997, esposte nel corso delle pagine precedenti, derivano in primo luogo, come già ricordato, dall integrazione tra i dati sulla consistenza numerica dei residenti (unica fonte accessibile con continuità) e le stime della frazione di iscritti in anagrafe elaborate mediante i risultati delle indagini campionarie. La recente attivazione di un flusso di informazioni nell ambito della convenzione Fondazione Cariplo I.S.MU.- Ministero dell Interno, sembra tuttavia poter offrire - stante la nuova disponibilità dei necessari dati di base - l opportunità di riproporre la stessa procedura, e di pervenire ad un ulteriore insieme di valutazioni sostanzialmente comparabili con quelle già acquisite. Tali valutazioni, la cui documentazione ufficiale di base è costituita dalla struttura per nazionalità dei permessi di soggiorno in provincia di Milano, si avvalgono anch esse dei risultati delle indagini campionarie, ma fanno riferimento alle stime della quota di stranieri irregolarmente presenti. Ciò premesso, l integrazione tra i dati forniti dal Ministero (aprile 1998) e la frazione di irregolari stimata nell ambito dell Osservatorio 13 consente di quantificare in poco più di 120 mila unità il numero massimo di immigrati provenienti dai PVS o dall est Europa e presenti in provincia di Milano alla metà di aprile del Tab. 20 Stranieri presenti in provincia di Milano al (valutazioni massime). Provenienze Totale presenti (migliaia) Irregolari (migliaia) Comune di Milano Altri comuni Totale provincia Totale provincia Aree: Est Europa 10,2 9,7 19,9 6,0 Nord Africa 18,9 11,6 30,5 4,8 Altri Africa 8,4 3,4 11,8 1,7 America Latina 13,4 8,2 21,6 5,2 Asia 32,7 6,3 38,9 3,8 Totale 83,5 39,2 122,7 21,5 Principali Paesi: Albania 1,7 4,6 6,3 2,1 Argentina 0,8 0,3 1,1 0,4 Brasile 2,1 1,2 3,3 0,7 Cina 6,4 1,4 7,8 1,0 Egitto 9,8 3,0 12,8 1,4 Ex Yugoslavia 2,8 1,9 4,7 1,2 Filippine 14,2 2,4 16,7 2,0 Marocco 6,7 6,9 13,5 2,5 Perù 6,8 2,6 9,4 2,4 Romania 2,1 1,7 3,8 1,5 Senegal 2,2 1,5 3,8 0,8 Somalia 1,1 0,3 1,3 0,2 Sri Lanka 5,0 0,9 5,9 1,1 Tunisia 1,8 1,9 3,7 1,2 Totale paesi 63,5 30,6 94,1 18,5 Fonte: n/ elaborazioni su dati Osservatorio Fondazione Cariplo-I.S.MU. Provincia di Milano e Ministero dell Interno. Le nazionalità più rappresentate sono, nell ordine, Filippine (16,7 mila), Marocco (13,5), Egitto (12,8) e Perù (9,4). La prima nettamente prevalente a Milano, la seconda in provincia. 13 La procedura consiste nell applicare, distintamente a ciascuna nazionalità o area di provenienza, la relazione: N(i)=R(i)/[1-p(i)]. Essendo R(i) il numero di permessi di soggiorno, p(i) la stima campionaria degli immigrati regolarmente soggiornanti e N(i) il numero di stranieri complessivamente presenti in corrispondenza dell i-esima nazionalità o area di provenienza. 20

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