TAVOLE PER L INFORMATIVA AL PUBBLICO DEL PROCESSO ICAAP

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1 TAVOLE PER L INFORMATIVA AL PUBBLICO DEL PROCESSO ICAAP Ai sensi del Regolamento della Banca d Italia in materia di vigilanza prudenziale per le SIM del 24 ottobre 2007, Giotto SIM ha prodotto apposito Resoconto ICAAP per il 2014 (Internal Capital Adequacy Assessment Process) approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 aprile 2015 per rispondere alla disciplina prudenziale per le SIM, rivista a seguito delle modifiche intervenute nella regolamentazione internazionale per tener conto dell evoluzione nelle metodologie di gestione dei rischi da parte degli intermediari nonché dei nuovi indirizzi e criteri che informano l attività di supervisione. La struttura della regolamentazione prudenziale (Recepimento del Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale, Basilea 2) si basa su tre pilastri. Il primo pilastro introduce un requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici dell attività finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi) per i quali sono previste metodologie alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di complessità nella misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi e di controllo. Il secondo pilastro richiede alle SIM di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica e rimette all Autorità di Vigilanza il compito di verificare l affidabilità e la coerenza dei relativi risultati e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive. Il terzo pilastro introduce obblighi di informativa al pubblico riguardanti l adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo. Le informazioni qui pubblicate, che rappresentano il c.d. terzo pilastro, sono di carattere qualitativo e quantitativo ed hanno come base di valutazione i dati del Bilancio al Esse sono contenute nelle seguenti tavole, così come previsto dall allegato al Titolo III, Capitolo 1 del Regolamento di cui sopra: Tavola 1 Requisito informativo generale Tavola 2 Ambito di applicazione Tavola 3 Composizione del patrimonio di vigilanza Tavola 4 Adeguatezza patrimoniale Tavola 5 Rischio di credito: informazioni generali Tavola 6 Tecniche di attenuazione del rischio Tavola 7 Rischio controparte Tavola 8 Rischio mercato Tavola 9 Rischio operativo Tavola 1 Requisito informativo generale Descrizione dell informazione Qualitativa (a) Obiettivi e politiche di gestione del rischio della SIM per ciascuna categoria di rischio: Mappa dei rischi rilevanti Giotto SIM ha identificato una serie di rischi cui è, o potrebbe essere sottoposta, avuto riguardo alla propria operatività, dimensione e mercato di riferimento.

2 Sulla base degli approfondimenti e valutazioni condotte e, ove applicabile, dei requisiti prudenziali misurati, Giotto SIM ha in seguito identificato i fattori di generazione dei vari tipi di rischio, siano essi collocati a livello di unità operativa ovvero di entità giuridica. Il Consiglio di Amministrazione ha definito il perimetro dei rischi potenzialmente rilevanti come segue: Rischi specifici (1 PILASTRO) Credito Altri rischi (2 PILASTRO) Operativo Strategico Reputazione Analisi dei rischi rilevanti Rischio di Credito Il rischio di credito rilevante per la SIM ricomprende tutte le attività iscritte in bilancio, qualunque sia la forma tecnica e i finanziamenti erogati in relazione alla leva concessa ai clienti come servizio accessorio alla piattaforma di accesso ai mercati finanziari. Rientrando il rischio di credito fra quelli di Primo Pilastro, la SIM è tenuta alla sua misurazione per ragioni regolamentari. Aspetti organizzativi L Alta Direzione è l unica area della SIM che può intervenire su ogni decisione inerente i crediti. La stessa rileva il rischio di credito sulle poste delle attività patrimoniali che riguardano l operatività sociale ordinaria. Inoltre dal mese di ottobre 2014 la SIM distribuisce una piattaforma di accesso ai mercati finanziari. Per essere competitivi sul mercato, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di corredare tale nuova attività con il servizio accessorio della leva finanziaria, che permette ai clienti di operare utilizzando la propria consistenza finanziaria moltiplicata per un coefficiente prestabilito dalla società variabile da cliente a cliente e comunque entro valori e durate anch essi prestabiliti dalla società. Tale prassi espone la società al rischio di credito, trattandosi di un erogazione di credito ai clienti. A tal proposito il Consiglio ha deliberato l istituzione di un Comitato Crediti, cui, al fine di agevolare l attività operativa, ha delegato la valutazione e la concessione dei servizi accessori della concessione del finanziamento intraday e overnight. Durante i pochi mesi di operatività del 2014, la leva finanziaria e stata pressochè inutilizzata dalla clientela. Pertanto per l anno 2014 non si registra alcun rischio associato a tale operatività. Sistemi di gestione e controllo Il sistema della gestione del rischio di credito e del relativo controllo si limita ad una analisi delle caratteristiche di affidabilità dei debitori e ad un analisi delle caratteristiche di operatività, professionalità e onorabilità dei clienti. Metodologie e modelli per la misurazione A fronte di tale Rischio la SIM utilizza il metodo standardizzato per il calcolo dei requisiti patrimoniali regolamentari Modello per la simulazione: La SIM non utilizza appositi modelli per la simulazione, ma si avvale di un modello manuale sviluppato internamente, utilizzato per i calcoli di copertura di cui al I Pilastro. In particolare si valuta il rischio di credito secondo un coefficiente di assorbimento dell 8% delle esposizioni di conto proprio e conti clientela verso banche terze e di crediti verso terzi, ponderati secondo diversi coefficienti a seconda della solvibilità potenziale, per un valore di euro Durante i pochi mesi di attività del 2014, la leva finanziaria è stata pressochè inutilizzata dalla clientela. Pertanto per l anno 2014 non si registra alcun rischio associato a tale attività. Rischio Operativo Si tratta del rischio di subire perdite derivanti dall inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani,

3 interruzioni dell operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale e quello di non conformità, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. La SIM in quanto azienda caratterizzata da un articolazione organizzativa e di processo dedicata ad attività operative esposte a tale rischio, che utilizza una infrastruttura tecnologica complessa e sistemi informativi a supporto delle proprie attività, risulta esposta al rischio operativo. Tale rischio, è generato trasversalmente da tutti i processi aziendali ed è insito nel suo core business. Proprio per questo motivo il rischio operativo viene considerato come rilevante e misurato di conseguenza. Metodologie e modelli per la misurazione A fronte di tale Rischio la SIM, per il calcolo dei requisiti patrimoniali regolamentari, utilizza il metodo base, che prevede il 15% della media del margine di intermediazione degli ultimi tre esercizi. Tecniche di stress testing Si è optato per uno stress test che segnali sufficientemente il rischio e la necessità di patrimonio. Lo stress test scelto è stato quello di applicare una maggiorazione pari al 40% del margine di intermediazione previsto al 31/12/2015. Analisi Quantitativa Metodologia di misurazione del rischio secondo l approccio semplificato: 15% della media (media aritmetica) del MARGINE DI INTERMEDIAZIONE della Sim negli ultimi 3 anni. Valori del "margine di intermediazione" degli ultimi 3 anni: anno 2012 = ; anno 2013 = ; anno 2014 = Il requisito patrimoniale/capitale interno attuale a fronte del rischio operativo è quindi determinato come segue. ( )/3 = X 15% = Dal punto di vista organizzativo la Sim si è dotata di un sistema di controllo del Rischio Operativo strutturato in tre livelli: Controlli di primo livello I compiti che spettano alla funzione attengono: alla progettazione, sviluppo e manutenzione dei sistemi di gestione e di misurazione dei rischi operativi; tali attività riguardano, tra l altro, il sistema di raccolta e conservazione dei dati, il sistema di reporting nonché la valutazione del profilo di rischio operativo; alla determinazione del requisito patrimoniale sui rischi operativi. Ai fini di un efficace svolgimento di tale funzione, la SIM individua le soluzioni organizzative ritenute più idonee. La funzione di controllo sui rischi operativi può coinvolgere varie strutture della SIM, ferma la necessità che la responsabilità del coordinamento e della supervisione delle varie attività sia univocamente assegnata. La funzione di controllo sui rischi operativi deve tenere informati gli organi aziendali sulle attività svolte e sui relativi risultati. Controlli di secondo livello Il processo di convalida interna è costituito da un insieme strutturato di procedure e attività volte a valutare su base continuativa la qualità dei sistemi di gestione e di misurazione dei rischi operativi e la loro rispondenza nel tempo alle prescrizioni normative, alle esigenze aziendali e all evoluzione del mercato di riferimento. In tali attività è compresa la verifica dell affidabilità del calcolo del requisito patrimoniale nonché l accertamento dell utilizzo del sistema di misurazione nell ambito dei processi decisionali e nella gestione dei rischi operativi.

4 Controlli di terzo livello La funzione di revisione interna effettua verifiche periodiche sui sistemi di gestione e di misurazione dei rischi operativi al fine di valutarne l efficacia e la conformità con i requisiti di idoneità. Altri Rischi: Rischio strategico Rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione di utili o capitale derivante da: mancata o parziale realizzazione pro tempore degli scenari di mercato ipotizzati in sede di pianificazione strategica; decisioni aziendali errate in rapporto all evoluzione dell ambiente competitivo; incapacità di realizzazione totale o parziale delle decisioni previste a piano, per inadeguata pianificazione delle risorse disponibili, dei tempi, delle modalità di azione. Tale rischio è rilevante per la SIM in quanto insito nell esercizio di un attività imprenditoriale e proporzionato alla sua complessità; la fonte di generazione è individuata nei processi di governo e sottoposto al controllo del Sistema dei Controlli Interni. A seguito del cambio di proprietà avvenuto ad aprile 2014, del connesso piano strategico presentato e dei già intrapresi processi di riorganizzazione e sviluppo, il rischio strategico risulta sensibilmente attenuato rispetto alla situazione della società al 31/12/2013. Approccio metodologico e Strumenti di controllo e mitigazione La SIM, in questa fase della sua vita societaria, effettua verifiche andamentali continuative, utilizzando i presidi organizzativi del Servizio Amministrativo, servendosi di output di supporto al processo di pianificazione e controllo quali: indicatori reddituali dati gestionali dati contabili indicatori identificativi dello scenario di mercato evidenze delle più significative evoluzioni del contesto normativo. Questi strumenti di supporto al processo di pianificazione e controllo strategico, sono stati sostanzialmente orientati al contesto competitivo complessivo. In particolare è stato analizzato nel dettaglio quello relativo alla ripartizione/concentrazione dei singoli Clienti per tipologia di servizi di investimento prestati, per tipologia di strumenti finanziari negoziati e gestiti e per le stime che questa ripartizione/concentrazione producono in termini di rischio strategico. Rischio reputazionale Rischio di continuare ad accumulare perdite e conseguentemente depauperare il patrimonio anche per effetto di una percezione negativa dell immagine della SIM da parte dei clienti, controparti, azionisti, investitori e Autorità di Vigilanza. Approccio metodologico e Strumenti di controllo e mitigazione Le azioni volte a minimizzare le cause di rischio reputazionale sono legate ai meccanismi di controllo preventivo da parte dell Organo Strategico, e di controllo di I e II livello, demandati ai singoli Servizi Operativi per l esecutività delle scelte strategiche dell Alta Direzione,ed alla funzione Controlli Interni, per il monitoraggio del rischio e l organizzazione della attività ispettive e di auditing relativamente all analisi dell applicazione corretta delle procedure e degli eventuali reclami inoltrati dalla clientela, al fine di evidenziare le aree di maggior conflittualità su cui

5 intervenire. Modello di governo dei rischi Nell ambito del modello di gestione dei rischi la SIM ha organizzato un sistema dei controlli ripartito secondo le seguenti tre tipologie di controllo dei rischi: Controllo di Conformità (Compliance) di II livello Controllo dei Rischi d impresa (Risk Management) di II livello Controllo di ultima istanza, di tipo ispettivo, definito di Revisione interna (Internal Audit) Tavola 2 Ambito di Applicazione Descrizione dell informazione Qualitativa (a) Denominazione dell intermediario cui si applicano gli obblighi di informativa Giotto SIM S.p.A., iscritta nell albo di cui all art. 20, comma 1, del decreto legislativo n. 8/1998 con delibera della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa n del 18 aprile La SIM è autorizzata all esercizio dei seguenti servizi di investimento: a) Gestione di portafogli; (delibera del 18/4/2001) b) Ricezione e trasmissione di ordini; (delibera del 18/4/2001) c) Consulenza in materia di investimenti (D.Lgs. 164 del 17/9/2007) La SIM ha dato inizio alla prestazione dei servizi autorizzati in data 2 luglio La SIM ha la sua sede legale e operativa in Padova, Via Fornace Morandi 24. Quantitativa Composizione Azionaria Nel corso del mese di aprile 2014 la Capogruppo Classica SpA ha ceduto la totalità della propria partecipazione ad un numero limitato di vecchi soci industriali (Camilotti Anna Noemi, Casati Paolo, Raengo Enrico, Riccadonna Ottavio, Rossi Dino, Zanin Enrico) e a nuovi investitori (Finbes Srl, Cogenfi Srl e Alessandro Finco). La maggioranza relativa della rinnovata Sim fa ora riferimento al cav. lav. Luigi Finco, fondatore di un importante gruppo industriale padovano che opera nel settore metalmeccanico. Il capitale sociale di di azioni del valore nominale unitario di euro 1 è così composto: Capitale sottoscritto % Finbes Srl ,50% Riccadonna Ottavio ,80% Cogenfi Srl ,00% Zanin Enrico ,50% Raengo Enrico ,00% Finco Alessandro ,00% Casati Paolo ,49% Aliprandi Carlo ,86% Camilotti Anna Noemi ,86%

6 Rossi Dino ,50% Sarrocco Andrea ,50% T O T A L E ,00% Nel corso del mese di maggio 2014 la società ha cambiato denominazione sociale da Classica SIM S.p.A. a Giotto SIM S.p.A. e ha trasferito la propria sede. Revisione e Controllo Contabile L incarico di revisione contabile e di controllo contabile della SIM ai sensi degli artt. 9 e 155 del Dgs. 58/1998 è dato alla società Deloitte e Touche Tavola 3 Composizione dei fondi propri qualitativa quantitativa Descrizione dell informazione (a) Fondi propri Capitale primario di Classe 1 + Capitale aggiuntivo di Classe 1 + Capitale di Classe 2 Capitale primario di Classe 1 Capitale sociale +/- utili/perdite esercizi precedenti portati a nuovo +/- utile/perdita esercizio in corso + riserve - attività immateriali La SIM presta grande attenzione all adeguatezza dei propri mezzi patrimoniali in rapporto alle prospettive di sviluppo e all evoluzione della rischiosità. I fondi propri sono il principale punto di riferimento per la valutazione riguardante la stabilità dei singoli intermediari e del sistema e per il controllo prudenziale dei rischi. (b) Capitale primario di Classe 1 Gli elementi positivi sono rappresentati dalle componenti tradizionali costituite dal capitale, dalle riserve e dagli utili degli esercizi precedenti; gli elementi negativi sono dati dalle immobilizzazioni immateriali, dalle perdite degli esercizi precedenti e dalle perdite di rilevante entità dell esercizio in corso. Elementi positivi - Capitale sociale sottoscritto Riserve Totale elementi positivi Elementi negativi: - Altre attività immateriali Perdite di esercizi precedenti Perdita di rilevante entità esercizio corrente Totale elementi negativi TOTALE PATRIMONIO DI BASE (c) Capitale aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2. Non vi sono elementi da computare nel Capitale aggiuntivo di Classe 1 Non vi sono elementi da computare nel Capitale di Classe 2. (d) Ammontare dei Fondi Propri. FONDI PROPRI

7 Tavola 4 Adeguatezza patrimoniale qualitativa quantitativa (a) Descrizione dell informazione Sintetica descrizione del metodo adottato dall intermediario nella valutazione dell adeguatezza del proprio capitale interno per il sostegno delle attività correnti e prospettiche. Valutazione dell adeguatezza patrimoniale Ai fini dell adeguamento ai requisiti normativi imposti dal II pilastro, la SIM ha effettuato la valutazione della propria adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, in relazione ai rischi assunti e alle strategie aziendali. La SIM ha definito i rischi per i quali è opportuno adottare metodologie quantitative (credito e operativo), che conducono alla determinazione di capitale interno, e quelli per i quali sono utilizzate, in combinazione o in alternativa, valutazioni qualitative, misure di controllo o attenuazione (rischio strategico e reputazionale). Capitale complessivo La SIM ha misurato il capitale complessivo che si intende detenere a fronte di tutti i rischi e delle eventuali esigenze strategiche aziendali. Le definizioni di capitale della SIM è la seguente: Il capitale complessivo Fondi Propri Requisiti patrimoniali minimi Valore di assorbimento da Rischio di Credito + Rischio operativo Capitale Interno complessivo Valore di assorbimento da Rischio di Credito + Rischio operativo + Valutazione altri rischi rilevanti Metodologia di aggregazione dei rischi Sulla base della puntuale indicazione normativa per le SIM di classe 3, l aggregazione dei rischi per la determinazione del capitale interno complessivo viene svolta con approccio building block semplificato, ovvero tramite somma delle valutazioni quantitative dei rischi rilevanti di primo e secondo pilastro. Quantificazione del capitale interno Il capitale interno complessivo della SIM alla data del 31/12/2014, espresso in migliaia di Euro, alla luce del processo di valutazione dell adeguatezza, è pari a euro Di seguito si riporta il dettaglio relativo alla composizione del Capitale Interno Complessivo per ciascuna tipologia di rischio analizzato. Rischio di Credito euro Rischio operativo euro Gli altri rischi (strategico e reputazionale) sono valutati secondo analisi puramente qualitative e impegnano la SIM in una complessa redazione di scenari alternativi di tipo difensivo nel caso in cui non potesse trovare applicazione il piano strategico di riferimento Raccordo tra capitale interno complessivo e requisiti regolamentari Topologia di Rischio requisiti Regolamentari Capitale interno complessivo Metodo Base Pilar 2 Pilar 1 Rischio di credito Rischio operativo Rischio strategico - Valutazione Qualitativa Rischio Reputazionale - Valutazione Qualitativa Definizione delle componenti patrimoniali a copertura del capitale interno

8 La SIM individua nei Fondi Propri, definiti come da normativa, il capitale complessivo a copertura del capitale interno complessivo. Capitale Complessivo Requisiti Patrimoniali (Pillar I) Capitale Interno Complessivo Ipotesi di Massimo Stress (Pillar II) Patrimonio di Vigilanza Rischio di Credito Rischio Operativo Totale Tavola 5 Rischio di credito: informazioni generali Per quanto riguarda più nello specifico l analisi del rischio di credito si è già sottolineato che, data l attività caratteristica della SIM, esclusivamente operativa sull intermediazione finanziaria dal lato investimenti, sulle gestioni patrimoniali e sulla consulenza, la valutazione qualitativa applicata alle caratteristiche del credito stesso non viene effettuata. Anche le valutazioni quantitative sull esposizione lorda media di dettaglio sui crediti non rileva, procedendo di fatto al calcolo secondo il metodo standardizzato, approfondito nella Tav. 1. Tavola 6 Tecniche di attenuazione del rischio Alla luce delle osservazioni inerenti la Tav. 5 si sottolinea che anche le tecniche di attenuazione, come suggerito nelle considerazioni sul rischio di credito della Tav. 1, sono riferite alle metodologie di gestione dei rapporti presso Istituti di credito terzi, che agiscono come banche depositarie dei conti dei clienti, e ai finanziamenti erogati in relazione alla leva concessa ai clienti come servizio accessorio alla piattaforma di accesso ai mercati finanziari. Considerando il limite determinato dal Consiglio di Amministrazione relativamente all esposizione cumulata dei clienti e che la contrattualistica aziendale prevede che tutte le concessioni in leva rientrino con la chiusura della giornata operativa (qualora non vi sia richiesta di un contratto di riporto con leva overnight comunque limitata a 2,5x), il rischio risulta contenuto. Tavola 7 Rischio controparte Non rileva Tavola 8 Rischio Mercato Non rileva

9 Tavola 9 Rischio operativo qualitativa Descrizione dell informazione (a) Descrizione del metodo adottato per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio operativo. Anche il rischio operativo viene valutato secondo una metodologia semplificata. Viste le caratteristiche dimensionali della SIM e stante l attuale operatività si utilizza nel calcolo del capitale interno a fronte del rischio operativo il metodo di base, dopo tuttavia avere stimato con tecniche di stress testing l effettiva esposizione a tale rischiosità in ipotesi di eventi particolari. A tale proposito si rimanda alle analisi svolte in Tav. 1.

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