Seminario dott.ssa Silvia Cecchini del 4 marzo 2013 STRUMENTI GIURIDICI NELLE SOLUZIONI DELLE CRISI D IMPRESA

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1 Seminario dott.ssa Silvia Cecchini del 4 marzo 2013 STRUMENTI GIURIDICI NELLE SOLUZIONI DELLE CRISI D IMPRESA

2 Normativa di riferimento modifiche -apportate dal legislatore al R.D.267/1942 (legge fallimentare )- che vogliono fornire risposte all esigenza di valorizzare l autonomia privata nella composizione e gestione delle crisi d impresa. Risanamento- non liquidazione (sanzionatorio)

3 Accanto alla procedura di concordato preventivo vi sono oggi a salvaguardia della continuità aziendale, due ulteriori strumenti giuridici : 1. gli accordi di ristrutturazione dei debiti disciplinati dall art. 182-bis l.fall.; 2. il piano di risanamento attestato che, pur non prevedendo in alcun modo l intervento di organismi giurisdizionali, è comunque disciplinato dalla legge fallimentare (art. 67, comma 3, lett. d).

4 Il concordato preventivo 1. è disciplinato negli artt.160 e ss l.fall., 2. e costituisce un accordo stipulato fra l imprenditore e i suoi creditori per evitare il fallimento realizzato mediante una ridefinizione consensuale delle posizioni debitorie dell impresa. Il presupposto oggettivo del concordato è lo "stato di crisi

5 C. PREVENTIVO art.160 l'imprenditore può proporre ai creditori un concordato preventivo sulla base di un piano che può prevedere: 1. la ristrutturazione dei debiti 2. l'attribuzione delle attività delle imprese coinvolte 3. la suddivisione dei creditori in classi 4. trattamenti differenziati

6 Concordato preventivo piano dice la norma: che Può PREVEDERE 1. sia la ristrutturazione dei debiti, 2. sia la cessione dei beni componenti l attivo ad uno o più assuntori, 3. sia infine, la continuazione dell attività di un ramo aziendale.

7 Concordato preventivo La procedura è avviata Domanda di Concordato contenente una proposta per i creditori che poi verrà votata dagli stessi ove per legge ne abbiano diritto. La domanda deve essere corredata di specifici documenti richiesti dalla legge

8 NOVITA Con la previsione del 6 co, art.161 l.fall. si ammette così la scissione fra 1. il profilo volitivo (la domanda di apertura del concordato), 2. quello propositivo (la proposta) e quello argomentativo (il piano).

9 NOVITA : 186 bis l.f. Introdotto il concordato con continuità ove si il piano deve 1. presupporre la continuità della attività aziendale, la cessione dell azienda in esercizio, 2. ovvero il conferimento dell azienda in esercizio in una o più imprese

10 Concordato con continuita La domanda deve contenere un analitica indicazione previsionale dei costi e dei ricavi attesi, del fabbisogno finanziario e delle modalità di copertura; un attestazione ai sensi dell art 16,3 co. l.fall. anche relativamente alla funzionalità del piano alla miglior soddisfazioni dei creditori;

11 Il contenuto del piano concordatario L estensore del piano proposto nel Concordato Preventivo ai sensi dell art.160 l.f.,nel silenzio di legge 1. deve fare riferimento ai modelli accademici di generale accettazione che consentono di delineare la struttura guida del documento 2. l assenza di una puntuale definizione del concetto di crisi finisce per precludere una canonizzazione del piano di ristrutturazione da presentare al ceto creditorio

12 Il contenuto del piano concordatario Le uniche linee fissate dalla norma riguardano il caso di concordato con continuità aziendale, ove si indica che il piano proposto dall imprenditore deve contenere una analitica indicazione sia dei costi e dei ricavi attesi dalla prosecuzione della attività di impresa, delle risorse finanziarie necessarie e delle relative modalità di copertura.

13 Il contenuto del piano concordatario Sarà quindi la particolare situazione di crisi che suggerirà al professionista il piano più adatto: liquidatorio, o di conservazione dell impresa, ovvero di natura semplicemente moratoria e pertanto destinato a consentire un ritorno al regolare flusso dei pagamenti dovuti.

14 Il contenuto del piano concordatario La predisposizione del piano da concordato va suddivisa in fasi: la raccolta dei dati e delle informazioni relativi all azienda, con verifica degli stessi; l indicazione delle cause all origine della crisi o dell insolvenza; la predisposizione del piano industriale o gestionale con la predisposizione del piano economico, del piano finanziario e del prospetto dei flussi totali di cassa

15 Il contenuto del piano concordatario La prima fase è senza dubbio conoscitiva dell impresa ed è volta ad acquisire gli elementi che permettono di stabilire cause e dimensioni della crisi, la sua governabilità, le capacità di reazione del debitore nel breve termine e le prospettive a medio lungo termine.

16 Il contenuto del piano concordatario In sostanza si tratta di un piano volto a rivedere la formula strategica dell impresa al fine di assicurarne vitalità duratura.

17 Il contenuto del piano concordatario Il piano industriale dovrà essere necessariamente affiancato da un piano finanziario che dimostri la fattibilità finanziaria del programma di risanamento e la capacità dell impresa di trovare nuovamente l equilibrio monetario.

18 Il contenuto del piano concordatario Il piano finanziario, oltre alla rinuncia (più o meno ampia) da parte dei creditori a crediti e ad interessi maturati secondo il rispetto della par condicio creditorum, può prevedere misure quali:

19 Il contenuto del piano concordatario il consolidamento di debiti e la rinegoziazione di prestiti a termine, convenendo scadenze e tassi più favorevoli; la trasformazione di crediti in capitale, oppure in prestiti muniti di facoltà di conversione in capitale;

20 Il contenuto del piano concordatario il realizzo di attività patrimoniali, con destinazione parziale o totale dei proventi ai creditori; l accollo di debiti ad altri soggetti, collegato alla cessione di attivi, ad interventi finanziari esterni o ad altre sistemazioni;

21 Il contenuto del piano concordatario l erogazione di nuova finanza da parte degli intermediari finanziari creditori, sotto forma di nuovi prestiti; il conferimento di mezzi freschi, di altri attivi o di ulteriori garanzie da parte dei soci esistenti;

22 Il contenuto del piano concordatario lo scioglimento di contratti in corso; la liquidazione di beni non funzionali anche in ipotesi di continuità aziendale; la raccolta di altro capitale proprio o di credito, anche attraverso titoli convertibili, presso soggetti interessati a coadiuvare lo sforzo di recupero dell impresa e talora anche ad assumerne il controllo

23 Altro strumento: 182 bis l.f. dispone che L'imprenditore in stato di crisi può domandare, depositando la documentazione di cui all'articolo 161, l'omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti stipulato con i creditori rappresentanti almeno il sessanta per cento dei crediti,

24 182 bis l.f. Con una relazione redatta da un professionista, designato dal debitore, in possesso dei requisiti di cui all'articolo 67, terzo comma, lettera d) sulla veridicità dei dati aziendali e sull attuabilità dell accordo stesso con particolare riferimento alla sua idoneità ad assicurare l integrale pagamento dei creditori estranei nel rispetto dei seguenti termini:

25 182 bis l.f. a) entro 120 gg dall omologazione, in caso di crediti già scaduti a quella data; b) entro 120 gg dalla scadenza, in caso di crediti non ancora scaduti alla data dell omologazione.

26 182 bis l.f. l accordo di ristrutturazione è un contratto di diritto privato che può concludersi con uno o più dei creditori dell impresa, senza che sia necessario consultare gli altri La loro funzione è di sostegno al fronteggiamento della crisi

27 182 bis l.f. L art.182 bis l.fall. tuttavia nulla dice sul possibile contenuto dell accordo di ristrutturazione

28 RISTRUTTURAZIONE L imprenditore interviene sulle passività dell impresa 1. remissione dei debiti, 2. alla dilazione di pagamento, 3. alla concessione di garanzie, 4. all emissione di titoli di debito con valenza novativa del credito, 5. alla conversione del credito in capitale, 6. alla cessione totale o parziale dei beni, 7. all erogazione di nuova finanza

29 182 bis l.f. Riguardo al pagamento dei creditori estranei all accordo, si deve far riferimento al pagamento integrale.

30 Altro strumento: piano di risanamento ex.art. 67,3 co L articolo stabilisce che sono esenti da revocatoria nel caso di successivo fallimento dell imprenditore gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore purché posti in essere in esecuzione di un piano che appaia idoneo a consentire il risanamento della esposizione debitoria dell'impresa e ad assicurare il riequilibrio della sua situazione finanziaria;

31 Il piano di risanamento contemplato dall'art. 67, 3 Nel piano di risanamento in questione non solo viene annullata la fase di garanzia dell intervento del giudice, ma può venir meno anche l accordo, che diviene solo un ipotesi e non la regola.

32 Il piano di risanamento contemplato dall'art. 67, 3 Il requisito dell apparente idoneità deve risultare dal piano stesso, ovvero 1. dal suo tenore descrittivo e 2. dalla formulazione di un giudizio professionale sul grado di fattibilità di quanto previsto

33 Il piano di risanamento contemplato dall'art. 67, 3 Egli procederà, poi, alla valutazione dell attendibilità delle ipotesi assunte ai fini dell elaborazione dei budget e formulerà un giudizio in merito alla congruità delle terapie previste per il risanamento

34 Il contenuto del piano attestato Nel silenzio dell art.67 l.fall, sul contenuto del piano di risanamento, è possibile proporre il seguente iter di formulazione del documento 1. Descrizione della strategia realizzata 2. Indicazione delle intenzioni strategiche 3. Action Plan. 4. I dati prospettici

35 Descrizione della strategia realizzata Si deve fornire una descrizione 1. della fase del ciclo di vita in cui si trova l impresa, 2. delle possibili minacce e/o delle opportunità che il business ( o i business) di appartenenza presenta (no), 3. dei punti di forza e debolezza dell impresa, anche in relazione al settore ed ai competitors, 4. analisi dei legami sperimentati in passato tra strategia e performance, così da poter mettere in luce i fattori che hanno avuto un maggiore impatto sui rendimenti aziendali.

36 Indicazione delle intenzioni strategiche. Dall esame delle strategie perseguite e delle performance conseguite, scaturisce l eventuale opportunità/necessità di un rinnovamento strategico. Le intenzioni strategiche rappresentano le scelte assunte dal management in relazione alle caratteristiche della nuova formula strategica e fungono da guida ai processi di rinnovamento e/o ristrutturazione dell azienda ipotizzati nel piano;

37 Action Plan. Ha la funzione di dare concretezza alle intenzioni strategiche assunte, individuando le attività e le iniziative da intraprendere per la realizzazione del progetto di risanamento, oltre a specificare le tempistiche ed i relativi responsabili.

38 I dati prospettici Il piano va corredato dai prospetti economici, patrimoniali e finanziari costruiti sulla base delle ipotesi e previsioni formulate in funzione delle intenzioni strategiche e del piano di azione scelti.

39 Le ipotesi relative ai principali dati previsionali riguardano soprattutto a) le più significative grandezze macroeconomiche (tasso di inflazione, tassi di interesse, tassi di cambio ecc.); b) lo sviluppo prevedibile dei ricavi (ad esempio, ipotesi di crescita del fatturato); c) i costi diretti, i costi indiretti, gli oneri finanziari e gli aspetti fiscali; d) l evoluzione della struttura finanziaria; e) la copertura del fabbisogno finanziario determinato dalla realizzazione delle azioni programmate

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