DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE

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1 UBI Banca Private Investmente Spa Sede Sociale e Direzione Generale: Brescia, Via Cefalonia, 74 Codice Fiscale ed Iscrizione al Registro delle Imprese di Brescia n , Partita IVA n Iscritta all'albo delle Banche al n ABI n Appartenente al Gruppo bancario Unione di Banche Italiane, iscritto all'albo dei Gruppi Bancari n Sito internet Soggetta all attività di direzione e coordinamento di Unione di Banche Italiane Scpa DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE depositato presso la CONSOB in data 18 giugno 2014, a seguito di approvazione comunicata con nota n /14 del 12 giugno 2014 Il presente documento, unitamente ai suoi eventuali supplementi e ai documenti incorporati mediante riferimento, costituisce un documento di registrazione (il Documento di Registrazione ) dell emittente UBI Banca Private Investment S.p.A. ( UBI BPI o l Emittente o la Banca ) ai fini della Direttiva 2003/71/CE, così come successivamente modificata ed integrata (la Direttiva Prospetto ) ed è redatto in conformità all articolo 14 del Regolamento 809/2004/CE e della delibera CONSOB n del 14 maggio 1999, così come successivamente modificati ed integrati. Esso contiene informazioni sull Emittente, in quanto emittente di una o più serie di strumenti finanziari (gli Strumenti Finanziari ) per la durata di dodici mesi a decorrere dalla sua data di approvazione. Ai fini di un informativa completa sulla Banca e sull offerta di strumenti finanziari, il presente Documento di Registrazione deve essere letto congiuntamente al prospetto di base (il Prospetto di Base ), alle condizioni definitive (le Condizioni Definitive ) e alla nota di sintesi relativa ad ogni singola emissione (la Nota di Sintesi dell Emissione ), nonché ai supplementi o agli avvisi integrativi, a seconda del caso, alla documentazione ed alle informazioni indicate come incluse mediante riferimento nei medesimi, come di volta in volta modificate ed aggiornate. Si veda inoltre il Capitolo Fattori di Rischio nel presente Documento di Registrazione e nella rilevante Nota Informativa per l'esame dei fattori di rischio che devono essere presi in considerazione con riferimento alla Banca ed ai tipi di strumenti finanziari di volta in volta rilevanti. L'adempimento di pubblicazione del presente Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della CONSOB sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Il presente Documento di Registrazione e gli altri documenti che costituiscono il Prospetto di Base sono messi a disposizione del pubblico ed una copia cartacea di tale documentazione sarà consegnata gratuitamente agli investitori che ne facciano richiesta presso la Sede Sociale dell Emittente in Via Cefalonia n. 74, Brescia, le sedi e le filiali dello stesso e sono altresì consultabili sul sito internet dell Emittente 1

2 INDICE 1. PERSONE RESPONSABILI Indicazione delle persone responsabili Dichiarazione di responsabilità REVISORI LEGALI DEI CONTI Nomi e indirizzo dei revisori dell Emittente Informazioni sui rapporti con i revisori FATTORI DI RISCHIO ED INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE Fattori di rischio Informazioni finanziarie selezionate dell Emittente INFORMAZIONI SULL EMITTENTE Storia ed evoluzione dell Emittente Denominazione legale e commerciale dell Emittente Luogo di registrazione dell Emittente e suo numero di registrazione Data di costituzione e durata dell Emittente Domicilio e forma giuridica dell Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della Sede Sociale Qualsiasi evento recente nella vita dell Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ Principali attività Breve descrizione delle principali attività dell Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi Principali mercati Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall Emittente nel presente Documento di Registrazione riguardo la sua posizione concorrenziale STRUTTURA ORGANIZZATIVA Descrizione della struttura organizzativa del gruppo di cui fa parte l Emittente e posizione che l Emittente vi occupa Dipendenza all interno del Gruppo INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell Emittente dalla data dell ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato Informazioni sulle tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell Emittente almeno per l esercizio in corso PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA Nome, indirizzo e funzioni presso l Emittente dei componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza Conflitti di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza PRINCIPALI AZIONISTI Informazioni relative agli assetti proprietari Accordi, noti all'emittente, dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'emittente INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL EMITTENTE Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati Bilanci Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione Eventuali altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione controllate dai revisori dei conti Data delle ultime informazioni finanziarie Informazioni finanziarie infrannuali Procedimenti giudiziari e arbitrali ed interventi delle Autorità di Vigilanza Procedimenti giudiziari e arbitrali Procedimenti connessi ad interventi delle Autorità di Vigilanza Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell Emittente

3 12. CONTRATTI IMPORTANTI INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI Relazioni e pareri di esperti Informazioni provenienti da terzi DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO

4 1. PERSONE RESPONSABILI 1.1. Indicazione delle persone responsabili UBI Banca Private Investment S.p.A., con Sede Sociale in Brescia, Via Cefalonia 74, si assume la responsabilità delle informazioni contenute nel presente Documento di Registrazione Dichiarazione di responsabilità UBI Banca Private Investment S.p.A., con Sede Sociale in Brescia, Via Cefalonia 74, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, attesta che le informazioni contenute nel presente Documento di Registrazione sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. 4

5 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1. Nomi e indirizzo dei revisori dell Emittente L Assemblea ordinaria dei Soci dell Emittente dell 8 aprile 2004 aveva conferito alla società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A per gli esercizi dal 2004 al 2006, l incarico per la revisione contabile del bilancio d esercizio e per la revisione contabile limitata delle relazioni semestrali, nonché per la verifica della regolare tenuta della contabilità. In data 10 aprile 2007 l Assemblea ordinaria dei Soci dell Emittente ha deliberato la proroga dell incarico di revisione contabile del bilancio individuale d esercizio (comprensiva delle verifiche di regolare tenuta della contabilità sociale e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili), nonché di revisione contabile limitata della situazione semestrale, alla Reconta Ernst & Young S.p.A. per gli esercizi dal 2007 al 2012 compreso. In data 5 aprile 2012 l'assemblea ordinaria dei Soci ha deliberato di conferire l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi dal 2013 al 2021 a KPMG S.p.A. Reconta Ernst & Young S.p.A., con sede a Roma, Via G.D. Romagnosi n. 18/a, è iscritta all albo delle società di revisione di cui all articolo 161 del Testo Unico della Finanza al n. d ordine 2. Reconta Ernst & Young S.p.A. appartiene all ASSIREVI Associazione Italiana Revisori Contabili. KPMG S.p.A., con sede in Milano, Via Vittor Pisani n. 25, è iscritta al Registro dei Revisori Legali presso il Ministero dell Economia e delle Finanze di cui all art. 1 c. 1 lett. g) del D. Lgs. N. 39/2010 e all art. 1 del D.M: 20 giugno 2012 n. 144 al numero progressivo KPMG S.p.A. appartiene all ASSIREVI Associazione Italiana Revisori Contabili. KPMG S.p.A. e Reconta Ernst & Young S.p.A. hanno espresso un giudizio senza rilievi con apposite relazioni per il bilancio d esercizio dell Emittente relativi agli esercizi chiusi rispettivamente al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012; le relazioni delle società di revisione sono incluse nei fascicoli del bilancio d esercizio messi gratuitamente a disposizione del pubblico come indicato nel successivo capitolo 14 Documenti accessibili al pubblico cui si rinvia Informazioni sui rapporti con i revisori Durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziare selezionate relative agli esercizi passati e di cui al Documento di Registrazione, non vi sono stati rilievi o rifiuti di attestazione da parte delle sopra citate società di revisione, né le stesse si sono dimesse o sono state rimosse dall incarico o è stata loro revocata la conferma dall incarico ricevuto. 5

6 FATTORI DI RISCHIO 3. FATTORI DI RISCHIO ED INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE 3.1. Fattori di rischio Si invitano i potenziali investitori a leggere attentamente il presente Capitolo, che descrive i fattori di rischio, prima di qualsiasi decisione sull investimento, al fine di comprendere i rischi collegati all'emittente e di ottenere un migliore apprezzamento delle capacità dell Emittente di adempiere alle obbligazioni relative agli Strumenti Finanziari emessi dall Emittente e descritti nella Nota Informativa ad essi relativa. L Emittente ritiene che i seguenti fattori potrebbero influire sulla capacità dell Emittente stesso di adempiere ai propri obblighi derivanti dagli Strumenti Finanziari emessi nei confronti degli investitori. Gli investitori sono altresì invitati a valutare gli specifici fattori di rischio connessi agli Strumenti Finanziari. Di conseguenza, i presenti fattori di rischio devono essere letti congiuntamente, oltre che alle altre informazioni contenute nel presente Documento di Registrazione, anche ai fattori di rischio relativi agli Strumenti Finanziari offerti ed indicati nella Nota Informativa. Nello svolgimento delle proprie attività l'emittente potrà essere esposto ad una serie di rischi caratteristici del settore bancario, quali, a titolo non esaustivo, il rischio connesso al reperimento della liquidità sui mercati, alla fluttuazione dei tassi di interesse e all adeguatezza delle relative strategie di copertura, ai tassi di cambio, nonché quello più generale connesso alla debolezza dell economia ed alla volatilità dei mercati finanziari. Di seguito sono sinteticamente esposti alcuni dei rischi significativi che potrebbero influenzare negativamente la situazione finanziaria ed i risultati operativi dell'emittente. Alcuni di questi rischi sono gestiti secondo politiche e procedure di gestione del rischio prestabilite, la maggior parte delle quali è descritta nella Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura del documento Relazioni e Bilancio di UBI Banca Private Investment al 31 dicembre 2013, a disposizione del pubblico ed inclusa mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione, come indicato al Capitolo Avvertenza Si richiama l investitore sulla circostanza che, per l Emittente, non è possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione ed il tasso interest rate swap su durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell Emittente. Rischi connessi all evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario Le attività dell Emittente sono soggette a specifiche regolamentazioni nazionali e comunitarie relative al settore di appartenenza. La normativa applicabile alle banche, cui UBI Banca Private Investment è soggetta, disciplina i settori in cui le banche possono operare con lo scopo di preservare la stabilità e la solidità delle banche, limitandone l esposizione al rischio. In particolare, UBI Banca Private Investment e le società bancarie del Gruppo UBI Banca sono tenute a rispettare i requisiti di adeguatezza patrimoniale previsti dalla normativa comunitaria e dalla legge italiana. UBI Banca Private Investment è altresì, soggetta alle normative applicabili ai servizi finanziari che disciplinano, tra l altro, l attività di vendita e collocamento degli strumenti finanziari e quelle di marketing nonché a quella applicabile alle attività di banca assicurazione: in tale contesto, UBI Banca Private Investment è soggetta, tra l altro, alla vigilanza della CONSOB. La vigilanza delle sopracitate autorità copre vari aspetti dell attività della UBI Banca Private Investment, che possono includere, tra l altro, i livelli di liquidità e di adeguatezza patrimoniale, nonché la prevenzione e il contrasto del riciclaggio di denaro, la tutela della privacy, la trasparenza e la correttezza nei rapporti con la clientela, obblighi di rendiconto e di registrazione. Al fine di operare conformemente a tali normative, UBI BPI ha posto in essere specifiche procedure e policy interne. Peraltro, non può escludersi che nonostante l esistenza di tali procedure e policy, possano verificarsi delle violazioni delle diverse normative, con particolare riferimento alla disciplina dell antiriciclaggio e della correttezza nei rapporti con i clienti, con possibili impatti negativi sull attività e la situazione patrimoniale, economica e/o finanziaria della Banca. Quanto precede anche in considerazione del fatto che alla data del Documento di Registrazione, alcune leggi e normative che interessano i settori in cui UBI Banca Private Investment opera sono di recente approvazione e le relative modalità applicative sono in corso di definizione. 6

7 FATTORI DI RISCHIO In particolare, anche a seguito della crisi che ha investito i mercati finanziari a partire dal 2008, nell ultimo quadrimestre del 2010 il Comitato di Basilea ha approvato rilevanti modifiche alla regolamentazione in materia di liquidità degli istituti bancari, che comportano il sostanziale rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi (c.d. Basilea 3), prevedendo la graduale entrata in vigore dei nuovi requisiti prudenziali, che ha avuto inizio il 1 gennaio 2014, oltre all implementazione di nuove policy in tema di gestione del rischio di liquidità degli istituti bancari. Più in dettaglio, per quanto concerne l innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea 3 prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti. A regime tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital pari almeno all 8,5% delle Attività di Rischio Ponderate e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle Attività Ponderate per il Rischio. Tali livelli minimi includono il Capital Conservation Buffer, ovvero un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria. Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea 3 prevedono, tra l altro, l introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o LCR), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR, indicatore di liquidità strutturale a 12 mesi dato dal rapporto tra ammontare disponibile di provvista stabile e ammontare obbligatorio di provvista stabile) con orizzonte temporale superiore all anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Tale evoluzione regolamentare, che ha sempre come finalità la maggiore stabilità del sistema, nonostante ne sia prevista un entrata in vigore graduale, potrà comunque avere impatti significativi sulle dinamiche gestionali della Banca. Tra le novità regolamentari si segnala l approvazione della Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD), che s inserisce nel contesto di una più ampia proposta di fissazione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRDD si evidenzia l introduzione, in caso di insolvenza delle banche, di un meccanismo di autosalvataggio da parte delle stesse banche (c.d. bail-in). In particolare, in base a tale Direttiva, in caso di apertura di una procedura concorsuale nei confronti di un istituto di credito, si registra il passaggio da un sistema di superamento della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di debito junior (strumenti ibridi), ai detentori di titoli di debito senior unsecured (non garantiti), ai prestiti alle piccole medie imprese e infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro ,00 (c.d. bail-in). In caso di necessità ulteriormente eccedenti alle perdite trasferite come sopra indicato, dovrà intervenire un fondo unico di risoluzione, che dovrà essere creato dagli Stati Membri. Tale fondo unico di risoluzione, finanziato dalle banche,sarà creato gradualmente nel corso di 8 anni. La Bank Recovery and Resolution Directive troverà applicazione a partire dal 1 gennaio 2015, ad eccezione del meccanismo del bail-in, la cui entrata in vigore è prevista a far data dal 1 gennaio Alla luce di quanto sopra esposto, il rispetto continuativo delle molteplici regolamentazioni, e segnatamente la necessità di incrementare la LCR (Liquidity Coverage Ratio): indicatore di liquidità a breve termine a 30 giorni dato dal rapporto tra ammontare delle HQLA (High Quality Liquid Assets - attività liquide di elevata qualità) e totale dei deflussi di cassa netti nei 30 giorni di calendario successivi. Il rispetto dei parametri di liquidità richiedono un impegno di risorse significativo, nonché l adozione di norme e policy interne altrettanto complesse che potrebbero determinare maggiori costi e/o minori ricavi in capo all Emittente. Nonostante UBI BPI impieghi costantemente risorse significative e politiche interne adeguate per rispettare le molteplici disposizioni legislative e regolamentari applicabili, occorre segnalare che il mancato rispetto delle stesse, ovvero eventuali mutamenti legislativi/regolamentari o cambiamenti relativi alle modalità di interpretazione e/o applicazione della normativa da parte delle competenti autorità potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Banca. Rischi connessi con la crisi economico/finanziaria 7

8 FATTORI DI RISCHIO La capacità reddituale e la stabilità dell Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle economie del Paese in cui l Emittente opera, inclusa la sua affidabilità creditizia, nonché dell Area Euro nel suo complesso. Al riguardo, assumono rilevanza significativa l andamento di fattori quali, le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l inflazione e i prezzi delle abitazioni. Assume altresì rilievo nell attuale contesto economico generale la possibilità che uno o più Paesi fuoriescano dall Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si pervenga ad uno scioglimento dell Unione Monetaria medesima, con conseguenze, in entrambi i casi, allo stato imprevedibili. Tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre l Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità dell Emittente e sulla sua stessa solidità patrimoniale. Rischio di credito L attività e la solidità economica, patrimoniale e finanziaria dell Emittente dipendono dal grado di affidabilità creditizia dei propri clienti. L Emittente è esposto ai tradizionali rischi relativi all attività creditizia. Pertanto, l inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l eventuale mancata o non corretta informazione da parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia, potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell Emittente. Per maggiori informazioni sui coefficienti patrimoniali e gli indicatori di rischiosità creditizia si rinvia alle tabelle di cui al paragrafo 3.2. del presente Documento di Registrazione. Più in generale, le controparti potrebbero non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti dell Emittente a causa di fallimento, assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni. Il fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l Emittente. L Emittente può essere inoltre soggetto al rischio, in determinate circostanze, che alcuni dei suoi crediti nei confronti di terze parti non siano esigibili. Inoltre, una diminuzione del merito di credito dei terzi di cui l Emittente detiene titoli od obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità dell Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti dell Emittente potrebbe pertanto avere un impatto negativo sui risultati dell Emittente stesso. Mentre in molti casi l Emittente può richiedere ulteriori garanzie a controparti che si trovino in difficoltà finanziarie, potrebbero sorgere delle contestazioni in merito all ammontare della garanzia che l Emittente ha diritto di ricevere e al valore delle attività oggetto di garanzia. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in relazione a controparti sulla valutazione della garanzia aumentano significativamente in periodi di tensioni e illiquidità di mercato. Le strategie e le policy per l assunzione del rischio di credito e gli strumenti per la gestione dello stesso sono definite nell ambito della Capogruppo UBI Banca. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sezione 1, capitolo 1 - Rischio di credito, paragrafo Policy a presidio dei Rischi Creditizi della Nota integrativa al Bilancio Consolidato del Gruppo UBI Banca per l esercizio chiuso al Per ulteriori informazioni si rinvia alla Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sezione 1 Rischio di credito della Nota integrativa inserita nel documento Relazioni e Bilancio di UBI Banca Private Investment al 31 dicembre Esposizione al rischio sovrano La crisi del debito sovrano ha condizionato l andamento dei mercati e le scelte di politica economica di molti Paesi europei. Al 31 dicembre 2013 l Emittente non ha esposizioni verso debitori sovrani. 8

9 FATTORI DI RISCHIO Rischio di mercato Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti dall Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell Emittente. I risultati finanziari dell Emittente sono legati al contesto operativo in cui l Emittente medesimo svolge la propria attività. L Emittente è quindi esposto a potenziali cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi da Stati sovrani, dovuti a fluttuazioni di tassi di interesse, dei tassi di cambio delle valute, dei prezzi dei titoli quotati sui mercati e delle materie prime e degli spread di credito, e/o altri rischi. Al riguardo, anche un rilevante investimento in titoli emessi da Stati sovrani può esporre la banca a significative perdite di valore dell attivo patrimoniale. Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da cambiamenti nel generale andamento dell economia, dalla propensione all investimento degli investitori, da politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale e da conflitti bellici e atti di terrorismo. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sezione 2 Rischi di mercato della Nota integrativa inserita nel documento Relazioni e Bilancio di UBI Banca Private Investment al 31 dicembre Rischio operativo Il rischio operativo è definito dalla Banca d Italia come il rischio di subire perdite derivanti dall inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. I rischi operativi si differenziano dai rischi di credito e di mercato perché non vengono assunti dall Emittente sulla base di scelte strategiche, ma sono insiti nella sua operatività e ovunque presenti. L Emittente è esposto a molti tipi di rischio operativo, compresi il rischio di frode da parte di dipendenti e soggetti esterni, il rischio di operazioni non autorizzate eseguite da dipendenti e di rischio di errori operativi, compresi quelli risultanti da vizi o malfunzionamenti dei sistemi informatici o di telecomunicazione. I sistemi e le metodologie di gestione del rischio operativo sono progettati per garantire che tali rischi connessi alle proprie attività siano tenuti adeguatamente sotto controllo. Qualunque inconveniente o difetto di tali sistemi potrebbe incidere negativamente sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi dell Emittente. L Emittente attesta che alla data del presente Documento di Registrazione le strategie di mitigazione e contenimento del rischio operativo poste in essere sono tali da limitarne i possibili effetti negativi e non si ritiene che possano avere impatti significativi sulla sua solvibilità. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sezione 4 Rischi operativi della Nota integrativa inserita nel documento Relazioni e Bilancio di UBI Banca Private Investment al 31 dicembre Rischio di liquidità dell Emittente Si definisce rischio di liquidità, il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungono a scadenza, sia per incapacità di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk), sia per difficoltà a smobilizzare propri attivi (market liquidity risk). 9

10 FATTORI DI RISCHIO Normalmente, la Banca è in grado di fronteggiare le proprie uscite di cassa mediante i flussi in entrata, le attività prontamente liquidabili e la propria capacità di ottenere credito, ma in termini generali la liquidità dell Emittente potrebbe essere danneggiata temporanea impossibilità di accedere ai mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito (garantiti o non), dall incapacità di ricevere fondi da controparti esterne o del Gruppo, dall incapacità di vendere determinate attività o riscattare i propri investimenti, nonchè da imprevisti flussi di cassa in uscita o dall obbligo di prestare maggiori garanzie. Questa situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo dell Emittente, come una generale turbativa di mercato o un problema operativo che colpisca l Emittente o terze parti, o anche dalla percezione tra i partecipanti al mercato che l Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie può aumentare i costi di finanziamento dell Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. Sono esempi di manifestazione del rischio di liquidità il fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello stesso, che potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte degli altri istituti bancari, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l Emittente. Oppure, una diminuzione del merito di credito dei terzi di cui l Emittente detiene titoli od obbligazioni, che potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità dell Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. Rischio connesso all assenza di rating dell Emittente Si definisce rischio connesso all assenza di rating dell Emittente, il rischio relativo alla mancanza di informazioni sintetiche sulla capacità dell Emittente di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero alla rischiosità di solvibilità dell Emittente relativa ai titoli emessi dallo stesso. Va tuttavia tenuto conto che l assenza di rating non è di per sé indicativa della solvibilità dell Emittente. Rischio collegato a procedimenti giudiziari Il rischio derivante da procedimenti giudiziari consiste nella possibilità per l Emittente di dover sostenere risarcimenti, in caso di esito sfavorevole degli stessi. Le più consuete controversie giudiziarie sono relative ad azioni di nullità, annullamento, inefficacia o risarcimento danni conseguenti a operazioni afferenti all ordinaria attività bancaria e finanziaria svolta dall Emittente. Nel corso dello svolgimento della propria attività, l Emittente è parte di alcuni procedimenti amministrativi, giudiziari e/o arbitrali da cui potrebbero derivare obblighi risarcitori per importi rilevanti a carico dello stesso. A fronte dei propri contenziosi, nel bilancio relativo all esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, l Emittente evidenzia un fondo rischi ed oneri pari ad un ammontare complessivo di 4,3 milioni di euro. Per una dettagliata informativa sui principali contenziosi si rinvia al paragrafo

11 3.2. Informazioni finanziarie selezionate dell Emittente Si riporta di seguito una sintesi dei dati e degli indicatori patrimoniali, economici e finanziari su base individuale maggiormente significativi, tratti dal bilancio sottoposto a revisione degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012, redatti secondo i principi contabili internazionali. Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico determinati con l applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, tenendo conto degli aggiornamenti normativi per quanto riguarda il calcolo dei coefficienti e dei rischi di mercato nonché della nuova normativa di Basilea 2. Tabella 1 - Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2013 ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2012 TIER ONE CAPITAL RATIO (Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate) CORE TIER ONE RATIO * (Patrimonio di base al netto delle preference shares / Attività di rischio ponderate) TOTAL CAPITAL RATIO (Patrimonio di Vigilanza / Attività di rischio ponderate) PATRIMONIO DI VIGILANZA (dati in migliaia di Euro) ELEMENTI DA DEDURRE DAL TOTALE DEL PATRIMONIO DI BASE E SUPPLEMENTARE (dati in migliaia di Euro) PATRIMONIO DI TERZO LIVELLO ( TIER 3 dati in migliaia di Euro) Attività ponderate per il rischio (RWA) / Totale attivo 19,70% 13,54% 19,70% 13,54% 19,61% 13,48% ,01% 46,60% I coefficienti patrimoniali di dicembre 2013 non sono omogenei con il periodo di raffronto in quanto Banca d Italia, a partire dalle segnalazioni al 30 giugno 2013, ha autorizzato il Gruppo UBI all utilizzo dei metodi avanzati per il portafoglio delle piccole e medie imprese incluse nel segmento SME retail e per le esposizioni garantite da immobili residenziali. Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza indicati nella tabella che precede sono stati calcolati in conformità con le disposizioni normative in vigore alla data del 31 dicembre A tale data, il Total Capital Ratio è superiore all 8%, che è il limite minimo regolamentare. * Il Core Tier One Ratio coincide con il Tier One Capital Ratio in quanto l Emittente non ha emesso preference shares o altri strumenti innovativi di capitale. 11

12 Il 26 giugno 2013 è stata approvata la Direttiva CRD IV, sull accesso all attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento. In pari data è stato approvato anche il Regolamento CRR riguardante i requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento. Successivamente, in data 17 dicembre 2013, Banca d Italia ha emanato la Circolare 285 che raccoglie le disposizioni di vigilanza prudenziali applicabili alle banche e ai gruppi bancari italiani riviste ed aggiornate per adeguare la normativa interna alle novità intervenute nel quadro regolamentare europeo. Le suddette nuove norme sono entrate in vigore a partire dall 1 gennaio Nella tabella di seguito riportata è evidenziato l andamento dei principali indicatori di rischiosità creditizia. Tabella 2 - Principali indicatori di rischiosità creditizia ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2013 DATI MEDI DI SISTEMA AL 31 DICEMBRE 2013 (*) ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2012 DATI MEDI DI SISTEMA AL 31 DICEMBRE 2012 (*) SOFFERENZE LORDE/IMPIEGHI LORDI 3,90% 9,4% 2,34% 7,7% SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI NETTI PARTITE ANOMALE LORDE (**) /IMPIEGHI LORDI PARTITE ANOMALE NETTE (**) /IMPIEGHI NETTI RAPPORTO DI COPERTURA DELLE PARTITE ANOMALE 2,91% n.d. 1,53% n.d. 6,33% 16,6% 5,68% 14,0% 5,21% n.d. 4,82% n.d. 18,80% 44,6% 16,13% 41,1% RAPPORTO COPERTURA SOFFERENZE DI DELLE 26,53% 58,6% 35,32% 56,1% RAPPORTO SOFFERENZE NETTE/PATRIMONIO NETTO (***) 17,31% n.d. 9,26% n.d. RETTIFICHE SU CREDITI / CREDITI NETTI VERSO CLIENTELA INDICE GRANDI RISCHI / IMPIEGHI NETTI (****) 0,19% n.d. 0,11% n.d. 5,27% n.d. 6,55% n.d. (*) I dati di sistema, laddove disponibili, sono fonte Banca d Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria, Tavola 3.1 (maggio 2014 e aprile 2013) riferiti ai primi 5 gruppi. (**) Categorie che compongono i crediti deteriorati: sofferenze, incagli, crediti ristrutturati, esposizioni scadute e sconfinate; (***) Patrimonio netto comprensivo del risultato dell esercizio. (****) Al numeratore del rapporto viene considerata l effettiva esposizione al rischio della Banca, dopo l applicazione delle ponderazioni alle posizioni rilevate come grandi rischi. 12

13 La tabella di seguito riportata espone alcuni indici che esprimono la composizione dei crediti deteriorati, per ciascuno dei periodi di riferimento. Tabella 2bis Composizione dei crediti deteriorati ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2013 ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2012 SOFFERENZE / IMPIEGHI LORDI 3,90% 2,34% INCAGLI / IMPIEGHI LORDI 1,91% 2,85% CREDITI RISTRUTTURATI / IMPIEGHI LORDI ESPOSIZIONI SCADUTE E SCONFINATE / IMPIEGHI LORDI 0% 0% 0,52% 0,48% Tabella 3 Principali dati di conto economico (in migliaia di Euro) ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2013 ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2012 VARIAZIONE PERCENTUALE MARGINE D INTERESSE ,44% 1 COMMISSIONI NETTE ,02% 2 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE ,53% RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA ,05% COSTI OPERATIVI ,52% UTILE DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE ,67% UTILE D ESERCIZIO ,01% 1 Margine d interesse La variazione dell'aggregato è essenzialmente riconducibile alla contrazione del rendimento degli impieghi a medio/lungo termine. 2 Commissioni nette Il dato si presenta in diminuzione per effetto della diversa politica commerciale posta in essere nei due esercizi di raffronto che ha portato ad una contrazione delle commissioni rivenienti sia dal collocamento di prestiti obbligazionari ma anche dai prodotti assicurativi. 13

14 Tabella 4 Principali dati di stato patrimoniale (in migliaia di Euro) ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2013 ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2012 VARIAZIONE PERCENTUALE CREDITI VERSO CLIENTELA ,76% RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA RACCOLTA INDIRETTA DA CLIENTELA ,83% ,86% ATTIVITÀ FINANZIARIE ,54% POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA ,39% TOTALE ATTIVO ,03% 2 PATRIMONIO NETTO (ESCLUSO UTILE D ESERCIZIO) ,21% CAPITALE SOCIALE Raccolta diretta da clientela La diminuzione è essenzialmente correlata al decremento delle giacenze dei conti correnti e depositi liberi. 2 Totale attivo La variazione dell'attivo è legata alla dinamica dei crediti verso banche a sua volta influenzata dalla raccolta da clientela. Esposizione dell Emittente nei confronti dei titoli del debito sovrano L Emittente non ha esposizioni verso debitori sovrani. Esposizione dell Emittente ai rischi di mercato L Emittente non ha esposizioni ai rischi di mercato. 14

15 4. INFORMAZIONI SULL EMITTENTE 4.1. Storia ed evoluzione dell Emittente UBI Banca Private Investment è una società facente parte del gruppo bancario Unione di Banche Italiane ( Gruppo UBI Banca ), avente quale soggetto Capogruppo Unione di Banche Italiane S.c.p.A. ( UBI Banca ). Nel mese di marzo del 2003 i Consigli d Amministrazione di Banca Popolare di Vicenza e di Banca Lombarda e Piemontese Spa ( BLP ) hanno approvato la cessione a Banca Lombarda di Banca Idea (la cui rete distributiva era rappresentata in via prevalente da Promotori Finanziari) posseduta al 100% dalla Banca Popolare di Vicenza. Tramite Banca Idea, la cui acquisizione è stata autorizzata da Banca d Italia in data 17 giugno 2003, Banca Lombarda e Piemontese ha contestualmente acquisito il 99% di Idea Advisory Sa, società di consulenza nel comparto dell asset management, con sede in Lussemburgo. In data 3 novembre 2003, Banca Idea e Idea Advisory hanno modificato la rispettiva denominazione in Banca Lombarda Private Investment Spa ( BLPI ) e Lombarda Advisory Sa. Con efficacia 9 ottobre 2004 si è perfezionato il conferimento da Banca Lombarda e Piemontese a Banca Lombarda Private Investment del ramo d azienda costituito dall area commerciale, dalla rete dei Banca Lombarda Point, dalla rete dei Promotori Finanziari e dalla funzione Private Banking di Banca Lombarda. L operazione di conferimento si è inserita nel progetto di riorganizzazione e ottimizzazione della gestione dell intera rete di Promotori Finanziari del Gruppo mediante accentramento della stessa in un unica entità, individuata in Banca Lombarda Private Investment. A tal fine si è altresì perfezionata la cessione del ramo d azienda da parte del Banco di San Giorgio (efficacia 23 ottobre 2004) e del Banco di Brescia (13 novembre 2004) dei rapporti giuridici riconducibili all operatività dei Promotori Finanziari. Il 10 dicembre 2004 si è perfezionata, con efficacia 13 dicembre 2004, l acquisizione da parte di Banca Lombarda Private Investment del ramo d azienda riconducibile all operatività dei Promotori Finanziari dal Banco di Desio e della Brianza. In data 8 luglio 2006 si è perfezionata la cessione da Banca Popolare dell Etruria e del Lazio a Banca Lombarda Private Investment del ramo d azienda costituito dall insieme dei rapporti giuridici riconducibili all attività dei Promotori Finanziari. In data 13 novembre 2006 i Consigli di Amministrazione di Banche Popolari Unite S.c.p.A. ( BPU ) e Banca Lombarda e Piemontese S.p.A. hanno approvato all unanimità il protocollo d intesa per l aggregazione fra i due gruppi mediante incorporazione di BLP in BPU per l aggregazione di un nuovo gruppo bancario. In data 12 dicembre 2006 i Consigli di Amministrazione di BPU e di BLP hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di BLP in BPU. In data 3 marzo 2007 le Assemblee sociali di BPU e BLP hanno approvato il progetto di fusione da attuarsi secondo il rapporto di cambio pari a 0,83 azioni ordinarie BPU di nuova emissione per ogni azione ordinaria BLP in circolazione. Le Assemblee hanno approvato, tra l altro, l adozione da parte dell incorporante della nuova denominazione di Unione di Banche Italiane S.c.p.A. in forma abbreviata UBI Banca e di un nuovo testo di statuto sociale connotato, tra l altro, dall adozione del sistema di amministrazione e controllo dualistico, costituito dal Consiglio di Sorveglianza e dal Consiglio di Gestione. Con atto 28 marzo 2007 è stato stipulato l atto di fusione. La fusione ha avuto efficacia giuridica e contabile dal 1 aprile Le informazioni sul progetto di fusione sono contenute nel documento informativo sulla fusione redatto ai sensi dell articolo 70, comma quarto, del Regolamento Consob n /1999 e successive modifiche, e nei relativi allegati (il Documento Informativo sulla Fusione ). Il Documento Informativo sulla Fusione è disponibile sul sito web di UBI Banca: Nel mese di giugno 2007, nell ambito del Piano Industriale 2007/2010, il Consiglio di Sorveglianza ed il Consiglio di Gestione della Capogruppo UBI Banca, hanno deliberato di procedere, subordinatamente al rilascio della 15

16 preventiva autorizzazione da parte di Banca d Italia, alla fusione per incorporazione di UBI Sim Spa in Banca Lombarda Private Investment Spa, società operanti nel comparto della promozione finanziaria e del private banking entrambe interamente possedute da UBI Banca. A livello societario la fusione di UBI Sim S.p.A. in Banca Lombarda Private Investment S.p.A. si è conclusa con atto sottoscritto in data 18 dicembre 2007 ed ha avuto decorrenza dal 1 gennaio 2008, data dalla quale ha altresì efficacia la modifica della denominazione sociale della banca incorporante in UBI Banca Private Investment S.p.A Denominazione legale e commerciale dell Emittente La denominazione legale dell Emittente è UBI Banca Private Investment S.p.A.. La denominazione commerciale dell Emittente è UBI >< Banca Private Investment Luogo di registrazione dell Emittente e suo numero di registrazione L Emittente è iscritto al Registro delle Imprese di Brescia al numero L Emittente è inoltre iscritto all Albo delle Banche tenuto dalla Banca d Italia al n e appartiene al Gruppo UBI Banca, iscritto all Albo dei Gruppi Bancari n Data di costituzione e durata dell Emittente In data 10 novembre 1986 con atto n di Repertorio del Notaio Dario Dalle Luche di Massa è stata costituita la società Banca Idea che in data 3 novembre 2003 ha modificato la propria denominazione sociale in Banca Lombarda Private Investment S.p.A. (si veda paragrafo 4.1 Storia ed evoluzione dell Emittente). Con decorrenza dal 1 gennaio 2008 è stata modificata la denominazione sociale in UBI Banca Private Investment S.p.A.. La durata di UBI BPI è fissata sino al 31 dicembre 2050, con facoltà di proroga Domicilio e forma giuridica dell Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della Sede Sociale L Emittente ha Sede Sociale in Via Cefalonia 74, Brescia (Italia) telefono UBI BPI ha un distaccamento operativo della Direzione a Milano. L Emittente è stato costituito in Italia nella forma di società per azioni ed opera ai sensi della legislazione italiana. Nello svolgimento delle proprie attività bancarie, l Emittente è soggetto alla vigilanza della Banca d Italia ed è soggetto alle leggi e regolamenti italiani. Ai sensi di quanto previsto dagli artt e ss. del Codice Civile, l Emittente è soggetto all attività di direzione e coordinamento di UBI Banca Qualsiasi evento recente nella vita dell Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità Non si sono verificati fatti recenti nella vita dell Emittente che siano sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità. 16

17 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ 5.1. Principali attività Breve descrizione delle principali attività dell Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati L Emittente attraverso la propria rete di promotori finanziari e private banker colloca fuori sede servizi e strumenti finanziari principalmente a clientela retail. UBI BPI ha per oggetto l attività di raccolta del risparmio tra il pubblico e l esercizio del credito nelle sue varie forme. UBI BPI può compiere, con l osservanza delle disposizioni vigenti e previo ottenimento delle prescritte autorizzazioni, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale. UBI BPI può emettere obbligazioni conformemente alle disposizioni normative. UBI BPI è stata debitamente autorizzata allo svolgimento dei seguenti servizi di investimento (articolo 1, comma 5, D.Lgs. n. 58/98): a) negoziazione per conto proprio; b) esecuzione di ordini per conto dei clienti; c) sottoscrizione e/o collocamento con o senza assunzione a fermo ovvero assunzione di garanzia nei confronti dell emittente; d) gestione di portafogli; e) ricezione e trasmissione di ordini; f) consulenza in materia di investimenti. In particolare si segnala il prodotto Social bond UBI Comunità, uno strumento finanziario che offre al sottoscrittore l opportunità di ottenere un ritorno sull investimento e nello stesso tempo contribuire al sostegno di iniziative di interesse sociale. Nel dettaglio, la Banca emittente devolve parte dell importo raccolto a supporto di tali iniziative (per lo più progetti promossi da organizzazioni non profit), oppure lo immette in un plafond destinato all erogazione di finanziamenti ad iniziative del Terzo settore. Questo prodotto rientra nella strategia commerciale del Gruppo UBI Banca di accompagnamento del Terzo settore su un percorso di crescita e di sostegno ai progetti ad alto impatto sociale promossi da soggetti pubblici e privati nei territori di riferimento Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi Salvo quanto indicato al paragrafo precedente, l Emittente non ha nuovi prodotti e/o attività significative da indicare Principali mercati Al 31 dicembre 2013, l articolazione territoriale di UBI BPI risulta costituita da 25 filiali, 37 Advice Center, 6 Centri Private Banking (Milano, Firenze, Torino, Roma, Pescara, Genova). Al 31 dicembre 2013 i dipendenti di UBI Banca Private Investment sono Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall Emittente nel presente Documento di Registrazione riguardo la sua posizione concorrenziale Il presente Documento di Registrazione non contiene dichiarazioni dell Emittente in merito alla propria posizione concorrenziale. 17

18 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 6.1. Descrizione della struttura organizzativa del gruppo di cui fa parte l Emittente e posizione che l Emittente vi occupa L Emittente è società parte del gruppo bancario facente capo a Unione di Banche Italiane S.c.p.A.. L Emittente è tenuta all osservanza delle disposizioni che la Capogruppo, ai sensi dell art. 61 D.Lgs. 1 settembre 1993 n. 385 e sue successive modifiche ed integrazioni e nell esercizio dell attività di direzione e coordinamento, emana per l esecuzione delle istruzioni impartite dalla Banca d Italia nell interesse della stabilità del Gruppo UBI Banca. Gli amministratori di UBI BPI forniscono a UBI Banca ogni dato ed informazione per l emanazione delle disposizioni. Il Gruppo UBI Banca è nato a seguito della fusione di Banca Lombarda e Piemontese in Banche Popolari Unite. La Capogruppo del Gruppo UBI Banca, Unione di Banche Italiane S.c.p.A., ha mantenuto la forma giuridica di banca popolare cooperativa ed ha adottato un modello polifunzionale, federale e integrato con capogruppo popolare quotata, in grado di esprimere gli indirizzi strategici, di svolgere funzioni di coordinamento e di esercitare il controllo su tutte le strutture e società dello stesso Gruppo. Il Gruppo UBI Banca, alla data del 31 dicembre 2013, operava attraverso la seguente struttura: UBI Banca, Capogruppo del Gruppo UBI Banca con Sede Sociale in Bergamo, svolge direttamente oltre che attraverso le banche controllate l attività bancaria tramite quattro sportelli in Lombardia. Nell ambito del Gruppo UBI Banca, UBI Banca ha come compito: o la direzione, il coordinamento ed il controllo del Gruppo; o o il coordinamento delle funzioni di business, assicurando il supporto alle attività delle banche rete e delle società prodotto nel loro core business attraverso il presidio sia dei mercati sia dei segmenti di clientela; la fornitura, direttamente o attraverso società controllate, di servizi di supporto al business nell ottica di facilitare lo sviluppo degli affari e consentire un efficace servizio alla clientela. otto banche rete: o Banca Popolare di Bergamo S.p.A., con Sede Sociale e Direzione Generale in Bergamo; o Banco di Brescia S.p.A., con Sede Sociale e Direzione Generale in Brescia; o Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A., con Sede Sociale e Direzione Generale in Milano; o Banca Regionale Europea S.p.A., con Sede Sociale in Cuneo e Direzione Generale in Torino; o Banca di Valle Camonica S.p.A., con Sede Sociale e Direzione Generale in Breno; o Banca Popolare di Ancona S.p.A., con Sede Sociale e Direzione Generale in Jesi; o Banca Carime S.p.A., con Sede Sociale e Direzione Generale in Cosenza; o UBI Banca Private Investment S.p.A., con Sede Sociale e Direzione Generale in Brescia; una banca online, IW Bank S.p.A., con sede a Milano; società prodotto operanti principalmente nell area dell asset management (UBI Pramerica SGR S.p.A.), bancassurance vita e non vita (UBI Assicurazioni S.p.A., Aviva Assicurazioni Vita S.p.A., Aviva Vita S.p.A., Lombarda Vita S.p.A.), consumer finance (Prestitalia S.p.A), leasing (UBI Leasing S.p.A.) e factoring (UBI Factor S.p.A.); una società, UBI Sistemi e Servizi S.c.p.A., per la fornitura di servizi e prodotti per lo svolgimento dell attività d impresa; una corporate university del gruppo, UBI Academy, che fornisce attività, di formazione e sviluppo professionale/manageriale alle società consorziate, società operanti nel comparto immobiliare: SBIM (Società Bresciana Immobiliare Mobiliare S.p.A.), SOLIMM (Società Lombarda Immobiliare S.r.l.) e BPB Immobiliare S.r.l.; 18

19 società veicolo per le operazioni di cartolarizzazione e trust per l emissione di preferred shares: Banca Lombarda Preferred Securities Trust, Banca Lombarda Preferred Capital Company, UBI Finance S.r.l., 24-7 Finance S.r.l.,., Lombarda Lease Finance 4 S.r.l., UBI Lease Finance 5 S.r.l., UBI Finance 2 S.r.l., UBI Finance 3 S.r.l., UBI Finance CB 2 S.r.l., UBI SPV BBS 2012 Srl, UBI SPV BPA 2012Srl, UBI SPV BPCI 2012 Srl, BPB Funding Llc, BPB Capital Trust, BPCI Funding Llc, BPCI Capital Trust. Il Gruppo UBI Banca all estero, alla data del 31 dicembre 2013, era così composto: una Banca controllata UBI Banca International S.A. in Lussemburgo (con filiali a Madrid e Monaco di Baviera); altre quattro Filiali: - a Nizza, Antibes e Mentone, in Francia, della Banca Regionale Europea; - a Cracovia, in Polonia, di UBI Factor S.p.A.; una joint venture nell Asset Management in Cina-Zhong Ou Asset Management Co. Ltd; una Società di Gestione in Lussemburgo UBI Management Company S.A.; una società di Trust in Lussemburgo UBI Trustee S.A.. Dispone inoltre di 5 Uffici di Rappresentanza a San Paolo (Brasile), Mumbai (India), Hong Kong, Shanghai (Cina) e Mosca (Russia) finalizzati ad assistere la clientela corporate e retail del Gruppo UBI Banca che hanno interessi o attività commerciali e industriali in tali Paesi Dipendenza all interno del Gruppo L Emittente è controllato al 100% da UBI Banca. 19

20 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 7.1. Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell Emittente dalla data dell ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato L Emittente attesta che dal 31 dicembre 2013, data dell ultimo bilancio annuale dell Emittente sottoposto a revisione contabile e pubblicato, non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell Emittente Informazioni sulle tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell Emittente almeno per l esercizio in corso L Emittente non è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell Emittente almeno per l esercizio in corso.. 20

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