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1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE BRAGAGLIA Via Casale Ricci, s.n.c FROSINONE (FR) Tel Fax fris01100q@istruzione.it pec: fris01100q@pec.istruzione.it C.F.: C.M.: FRIS01100Q LICEO ARTISTICO A.G. Bragaglia C. M. : FRSL ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO " G. Galilei Corso Ordinario: C.M. FRRI01101B - Corso Serale: C.M. FRRI01151R - Sede Carceraria: C.M. FRRI01102C P. O. F. A. S

2 Indice Capitolo Titolo Pag. Identità della Scuola 3 L'ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Anton Giulio Bragaglia SCELTE ORGANIZZATIVE Finalità ed obiettivi 4 Sezione Liceo Artistico Articolazione dei piani di studio Sezione IPSIA Articolazione dei piani di studio Organigramma dell Istituto 26 Gli organi gestionali per l autonomia funzionale dell istituzione scolastica Le figure gestionali intermedie L Offerta Formativa 37 La programmazione didattica 39 L'OFFERTA FORMATIVA La Fase dell Accoglienza 40 Obiettivi educativi e cognitive 42 Metodologia 43 Valutazione 44 Attività di recupero e integrazione 47 AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA Le attività integrative e aggiuntive I Progetti 51 Alunni con bisogni educativi speciali 53 Formazione dei Docenti e del Personale A.T.A. Il Monitoraggio dei Risultati 68 2

3 Dall Aprile 2006 il Liceo Artistico Statale Anton Giulio Bragaglia e l'istituto Professione "G.Galilei" di Frosinone sono ubicati in una nuova sede sita in Via Casale Ricci nei pressi dell aeroporto, e sono facilmente raggiungibili da qualsiasi distretto cittadino e dell intera provincia, con tutti in mezzi pubblici (bus GEAF, autobus CO.TRAL.) e dista circa 20 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria della città. Dall'anno anno scolastico , a seguito del piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, l'iis Bragaglia ha aggregato l'ipsia "G.Galilei". Oggi l'iis "A.G.Bragaglia" ha due sezioni: IPSIA "G.GALILEI" LICEO ARTISTICO IL LICEO ARTISTICO Il Liceo Artistico di Frosinone è nato nel 1963 come sede associata della prestigiosa Accademia delle Belle Arti di via di Ripetta a Roma. Dal 1 Ottobre 1968, con DPR n 1350 è stato reso autonomo. Nel 1982 il Liceo Artistico di Frosinone è stato intitolato ad Anton Giulio Bragaglia, illustre esponente frusinate del movimento futurista. Dal 1 Settembre 1989 è operante il corso sperimentale Leonardo di durata quinquennale, articolato in un biennio comune ed un triennio caratterizzante. IDENTITA DELLA SCUOLA I fondamenti su cui si basa il Liceo artistico si possono sintetizzare: nell esigenza di aprirsi al rinnovamento, avvertita già a partire dagli anni 80, sia nelle metodologie che nei curricoli; nella costruzione di un ampia formazione di base; nella didattica finalizzata alla crescita dell alunno, valorizzandone differenze e potenzialità; nella possibilità per lo studente di approfondire le conoscenze dell area artistico-visuale e progettuale attraverso la scelta tra una pluralità di percorsi. 3

4 FINALITA ED OBIETTIVI Il Liceo Artistico è luogo di interazione di molteplici linguaggi; persegue l'obiettivo di sviluppare nei ragazzi: o la coscienza critica e la capacità di utilizzare i codici della comunicazione verbale e visuale nelle loro regole e potenzialità; o il rispetto e la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale; o l utilizzazione di codici verbali e visuali come condizione preliminare per la rielaborazione creativa che si sviluppa con la formazione di una coscienza estetica; intende svolgere nel territorio frusinate una funzione di riferimento e stimolo per quanto attiene l'ambito culturale ed artistico; si propone come promotore di iniziative didattiche e culturali con enti, istituzioni pubbliche e mondo produttivo del territorio. Presso la sezione Liceo Artistico Bragaglia nel piano di dimensionamento per l a.s. 2013/2014 è stata chiesta l'attivazione del Liceo Musicale e Coreutico, sezione Musicale, ai sensi del DPR 15/03/210 n. 89, art. 13, co. 8. Le Motivazioni alla base della richiesta di un liceo musicale presso l I.I.S. Bragaglia sono: novità nel piano scolastico provinciale; prossimità con il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone; coerenza con l identità dell istituto: le arti figurative e quelle musicali si completano; compatibilità con la disponibilità di organico, sedi, dotazioni tecniche; ampliamento dell OF dell istituzione scolastica; formazione liceale che permette di iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria e, per chi avesse talento e determinazione, la possibilità di accedere all alta formazione musicale del Conservatorio; presenza nel Liceo Artistico dell indirizzo audiovisivo-multimediale che si apre a nuove tecnologie nel campo delle arti in genere; opportunità per i giovani del Comune di Frosinone e della Provincia. 4

5 Articolazione dei piani di studio Nell A. S funzioneranno nella Sezione di Liceo Artistico i seguenti Indirizzi di Studio: Classi Sezione Indirizzi Liceo Artistico (nuovo ordinamento) Classi prime e A Architettura e Ambiente seconde B Arti figurative C Grafica Liceo Artistico (nuovo ordinamento) Classi III A (classe articolata) B C D Architettura e Ambiente Design Arti figurative Grafica Multimediale e Audiovisivo Classi IV A Architettura e Ambiente (classe articolata) Design B Arti figurative C Grafica Classi V (Corso sperimentale Leonardo ) A B C Architettura Beni culturali Grafico visuale CORSO SPERIMENTALE LEONARDO Durata complessiva Triennio Prosecuzione studi (indirizzi) Architettura e design - Discipline dell arte 5 anni - Accademia di Belle Arti Grafico Visivo Catalogazione e conservazione beni culturali - Corsi di specializzazione: restauro, grafica, fotografia, etc. - Qualsiasi percorso universitario 5

6 CORSO SPERIMENTALE LEONARDO TRIENNIO Indirizzo ARCHITETTURA E DESIGN AREA DISCIPLINARE MATERIE QUINTO ANNO Letteratura Italiana 3 Storia e geografia politica 2 Lingua straniera (Inglese) 3 Area di base Matematica e Informatica 3 Fisica e Informatica 2 Chimica e laboratorio - Filosofia 2 Diritto 2 Educazione fisica 2 Religione 1 Discipline grafico - geometriche; 5 Area di indirizzo rilievo dal vero; disegno professionale Progettazione architettonica e 7 ambientale; lab. fotografico e modellismo Educazione visiva 3 Storia dell arte 3 Totale ore settimanali 38 Indirizzo: GRAFICO VISIVO AREA MATERIE QUINTO DISCIPLINARE ANNO Letteratura Italiana 3 Storia e geografia politica 2 Lingua straniera (Inglese) 3 Area di base Matematica e Informatica 3 Fisica e Informatica 2 Chimica e laboratorio - Filosofia 2 Diritto 2 Educazione fisica 2 Religione 1 Discipline grafico - geometriche; - Area di indirizzo Progettazione grafico - visiva; 6 lab.fotografico,e modellistica di tecniche grafiche Disegno professionale 6 Educazione visiva 3 Storia dell arte 3 Totale ore settimanali 38 6

7 Indirizzo CATALOGAZIONE E CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI AREA MATERIE QUINTO DISCIPLINARE ANNO Letteratura Italiana 3 Storia e geografia politica 2 Lingua straniera (Inglese) 3 Area di base Matematica e Informatica 3 Fisica e Informatica 2 Chimica e laboratorio - Filosofia 2 Diritto 2 Educazione fisica 2 Religione 1 Discipline geometriche, Rilievo 6 Area di indirizzo architettonico e ambientale; lab.fotografico e modellistica Tecniche della conoscenza, 3 catalogazione e conservazione dei beni culturali Teoria e storia del restauro e delle 3 tecniche artistiche Educazione visiva 3 Storia dell arte 3 Totale ore settimanali 38 7

8 IL LICEO ARTISTICO DEL NUOVO ORDINAMENTO PIANO DEGLI STUDI LICEO ARTISTICO indirizzo ARTI FIGURATIVE 1 biennio 2 biennio 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Orario annuale 1 anno 2 anno anno anno anno Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Chimica *** Storia dell arte Discipline grafiche e pittoriche Discipline geometriche Discipline plastiche e scultoree Laboratorio artistico **** Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Orario medio settimanale Laboratorio della figurazione Discipline pittoriche e / o plastiche e scultoree Totale ore Totale complessivo ore * con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienze della Terra *** Chimica dei materiali **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali N.B. È previsto l insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Nell A. S è attivo il BIENNIO COMUNE, il TERZO e QUARTO ANNO. 8

9 LICEO ARTISTICO indirizzo ARCHITETTURA E AMBIENTE 1 biennio 2 biennio 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Orario annuale 1 anno 2 anno anno anno anno Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Chimica *** Storia dell arte Discipline grafiche e pittoriche Discipline geometriche Discipline plastiche e scultoree Laboratorio artistico **** Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Orario medio settimanale Laboratorio di architettura Discipline progettuali Architettura e ambiente Totale ore Totale complessivo ore * con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienze della Terra *** Chimica dei materiali **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali N.B. È previsto l insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Nell A. S è attivo il BIENNIO COMUNE, il TERZO e QUARTO ANNO. 9

10 LICEO ARTISTICO indirizzo DESIGN 1 biennio 2 biennio 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Orario annuale 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Chimica *** Storia dell arte Discipline grafiche e pittoriche Discipline geometriche Discipline plastiche e scultoree Laboratorio artistico **** Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Orario medio settimanale Laboratorio della progettazione Discipline progettuali Design Totale ore Totale complessivo ore * con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienze della Terra *** Chimica dei materiali **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali N.B. È previsto l insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Nell A. S è attivo il BIENNIO COMUNE, il TERZO e QUARTO ANNO. 10

11 LICEO ARTISTICO indirizzo GRAFICA 1 biennio 2 biennio 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Orario annuale 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Storia dell arte Discipline grafiche e pittoriche Discipline geometriche Discipline plastiche e scultoree Laboratorio artistico *** Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Orario medio settimanale Laboratorio di grafica Discipline grafiche Totale ore Totale complessivo ore * con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienze della Terra *** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali N.B. È previsto l insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Nell A. S è attivo il BIENNIO COMUNE, il TERZO e QUARTO ANNO. 11

12 LICEO ARTISTICO indirizzo AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE 1 biennio 2 biennio 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Orario annuale 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Storia dell arte Discipline grafiche e pittoriche Discipline geometriche Discipline plastiche e scultoree Laboratorio artistico *** Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Orario medio settimanale Laboratorio audiovisivo e multimediale Discipline audiovisive e multimediali Totale ore Totale complessivo ore * con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienze della Terra *** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali N.B. È previsto l insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Nell A. S è attivo il BIENNIO COMUNE, il TERZO ANNO. 12

13 L'IPSIA G.GALILEI è un Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato. Fa parte a pieno titolo del sistema di istruzione assieme ai licei e agli istituti tecnici e si distingue nettamente da questi ultimi, perché caratterizzato dal riferimento a filiere produttive di rilevanza nazionale. Si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, i saperi e le competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica. L Istituto riconosce, coerentemente con le politiche nazionali ed europee, un ruolo centrale all innovazione e all adeguamento dei sistemi di istruzione, formazione e ricerca quali fattori di sviluppo, crescita economica, competitività ed occupazione. Persegue gli obiettivi della formazione iniziale e continua e della transizione scuola-lavoro e da tempo, nell ottica della formazione continua e permanente, favorisce ad un utenza adulta il rientro nei percorsi d istruzione per l acquisizione di una qualifica attraverso procedure di bilancio di competenze e riconoscimento crediti. La scuola, inoltre, nella convinzione che tutti hanno il diritto all istruzione, si è aperta alle differenze promuovendo inclusione e attenzione ai bisogni e alle aspettative dei singoli. L IPSIA G. Galilei, nel far proprie le linee guida della nuova Istruzione Professionale, propone un quadro degli insegnamenti totalmente rinnovato per struttura e per articolazione interna: area comune, area d indirizzo, area di integrazione e delle nuove tecnologie, modulo professionalizzante e fasi di alternanza scuola lavoro. Tale rinnovamento risponde alle crescenti esigenze formative e professionali dei tanti giovani che intendono acquisire competenze professionali facilmente spendibili nel mondo del lavoro, senza per altro precludere loro l accesso agli studi Universitari. La mission del G. Galilei è perfezionata ed arricchita da rapporti intessuti da decenni con aziende, imprese ed enti pubblici e privati attraverso l area professionalizzante, l alternanza scuola - lavoro e le varie iniziative di raccordo tra scuola e mondo del lavoro. La garanzia di una corretta formazione integrata scuola/lavoro è rafforzata dalla disponibilità di strumentazione e laboratori, da quelli tradizionali a quelli multimediali e a tecnologia avanzata. L Istituto è: 13

14 CTS della Provincia di Frosinone istituito con decreto dell'ufficio Scolastico Regionale per il Lazio del 6/2/2006, Test Center A. I. C. A. per le ECDL Local CISCO Networking Academy Sede di Ausilioteca Provinciale e Comunale di Frosinone L IPSIA dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l esame di Stato per il conseguimento del diploma di Istruzione Professionale. Dopo il completamento degli studi secondari i diplomati degli istituti professionali hanno ulteriori opportunità oltre all inserimento nel mondo del lavoro e all iscrizione all università: iscrizione a percorsi brevi di 800/1000 ore per conseguire una specializzazione tecnica superiore (IFTS) per rispondere ai fabbisogni formativi del territorio; iscrizione a percorsi biennali per conseguire un diploma di tecnico superiore nelle aree tecnologiche più avanzate presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), in via di costituzione La formazione professionale viene attuata secondo i seguenti percorsi : Previgente Ordinamento ad indirizzo Elettronico, Elettrico, Meccanico, Telecomunicazione per gli alunni frequentanti l anno scolastico 2013/2014. Corsi di Ordinamento (classi V): Sede IPSIA (Via Casale Ricci snc, Frosinone): Tecnico delle Industrie Meccaniche Tecnico dei Sistemi Energetici Tecnico delle Industrie Elettriche Tecnico delle Industrie Elettroniche Casa Circondariale Frosinone (primi tre anni del corso ordinamentale con esame di qualifica al terzo anno): Operatore termico Operatore termico detenuti area comuni detenuti area alta sicurezza Corso serale: tecnico delle industrie elettriche <<Nell A. S le classi quinte proseguono secondo i piani di studio previgenti con un orario complessivo annuale delle lezioni di 1056 ore, di cui 990 (corrispondenti a 30 ore settimanali) per l area comune e l area d indirizzo, e 66 ore di Alternanza Scuola-lavoro.>> 14

15 OFFERTA FORMATIVA DIPLOMA DI QUALIFICA PROFESSIONALE Accanto ai percorsi di nuovo ordinamento quinquennali di Manutenzione e Assistenza tecnica e Produzioni industriali e artigianali, l IPSIA Galilei fornisce anche, nell ambito del sistema IeFP dell Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, al quale ha aderito con il sistema della Sussidiarietà integrativa, percorsi di qualifica professionale relative a figure professionali dell Accordo stesso. I percorsi di qualifica sono attivati tramite l utilizzo della quota di autonomia del 20% degli orari delle classi seconda e terza dell indirizzo MAT, per diversificare l offerta formativa dell indirizzo di studio con opportune curvature sulle finalità dell indirizzo stesso, così da connotare gli indirizzi di studio con il potenziamento dei contenuti di talune discipline orientandole alle attività previste dall accordo Stato-Regioni. Gli studenti possono dunque conseguire una qualifica professionale triennale, regionale, valida sull intero territorio nazionale e riconosciuta a livello europeo al terzo livello EQF, dopo la quale possono continuare gli studi nei corsi quinquennali offerti dall istituto e, superato l esame di Stato, accedere all Università oppure decidere per il sistema degli Istituti Tecnici superiori (ITS) o negli IFTS. La frequenza dei percorsi di qualifica di istruzione e formazione professionale (IeFP) consente ai ragazzi di assolvere al diritto-dovere di istruzione e formazione previsto dal decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76. Le qualifiche previste dal nostro istituto, tra le quali lo studente potrà optare, sono: 1. Operatore elettrico 2. Operatore elettronico 3. Operatore meccanico 4. Operatore di impianti termoidraulici ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Dall anno scolastico 2010/2011, in seguito all approvazione del DPR 87/2010 (regolamento di riordino degli istituti professionali), l area di professionalizzazione (terza area) prevista dagli ordinamenti del 94, è stata sostituita dall Alternanza Scuola-Lavoro. Ancora per l a.s le classi V del previgente ordinamento svolgeranno le 66 ore di attività di Alternanza previste dall art. 8 del DPR 87/2010. I nuovi ordinamenti prevedono, sempre secondo quanto disposto con le linee guida del DPR 87/2010, che l Alternanza Scuola-Lavoro sia una scelta metodologica di progettazione dei percorsi che facilita il collegamento con il territorio e il mondo del lavoro. Con la sua esperienza (quasi ventennale) ormai consolidata nel campo, l IPSIA Galilei anche nel corrente anno scolastico darà l opportunità a tutti gli studenti delle classi III, IV e V di accedere alla metodica dei tirocini formativi di alternanza scuola lavoro nelle decine di aziende del territorio con le quali da anni si definiscono accordi e convenzioni. Dopo un periodo di formazione in aula su problematiche legate alla sicurezza sul lavoro e volte alla preparazione all inserimento in azienda, gli studenti parteciperanno a tirocini formativi di durata variabile tra le 40 e le 80 ore nell ordinario, seguiti e sostenuti da un tutor scolastico e da un tutor aziendale che li assisteranno durante tutte le fasi dell attività. 15

16 I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI I nuovi istituti professionali sono divisi in due settori: "Servizi" ed "Industria ed Artigianato". Gli istituti professionali sono considerati come percorsi quinquennali che offrono una solida base di istruzione generale e tecnico professionale per acquisire la cultura del settore produttivo di riferimento in una visione sistemica. Nello specifico i nuovi istituti offrono più saperi e competenze coerenti con le esigenze formative delle filiere di riferimento (produzione di beni e/o servizi); più capacità di rispondere alle richieste di personalizzazione dei prodotti e dei servizi; più competenze nell'uso di tecnologie e metodologie innovative in contesti applicativi. Gli istituti professionali durano 5 anni e sono suddivisi in due bienni e un quinto anno, al termine del quale gli studenti conseguono il diploma di istruzione professionale, utile anche ai fini della continuazione degli studi in qualsiasi facoltà universitaria. Il quinto anno è inoltre finalizzato ad un migliore raccordo tra scuola e istruzione superiore e alla preparazione all inserimento nella vita lavorativa. Sono previste 1056 ore annuali, pari a 32 ore settimanali. Sono previsti 2 settori (Settore dei servizi e Settore industria e artigianato) e 6 indirizzi. Settore dei servizi: o Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale; o Servizi socio-sanitari; o Servizi per l enogastronomia e l ospitalità alberghiera; o Servizi commerciali; - Settore industria e artigianato: o Produzioni industriali e artigianali; o Manutenzione e assistenza tecnica. Nell'Ipsia G.Galilei sono attivi tutti e due i settori con i rispettivi servizi: SETTORE DEI SERVIZI: o SERVIZI SOCIO-SANITARI; ODONTOTECNICO SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO: o PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI; o MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Nel piano di dimensionamento per l'a.s. 2014/2015 è stato richiesto l'attivazione: nel settore "servizi" dell'indirizzo "OTTICO". nel settore "Industria e artigianato" delle seguenti opzioni: IPAI (Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili); IPMM (Manutenzione mezzi trasporto); 16

17 Articolazione dei piani di studio 17

18 Nuovo Ordinamento (D.P.R. del 15 marzo 2010 n 87 ) INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO C1 indirizzo Produzioni industriali e artigianali PROFILO Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Produzioni industriali e artigianali interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione,assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (economia del mare, abbigliamento, industria del mobile e dell arredamento, grafica industriale, edilizia, industria chimico-biologica, produzioni multimediali, cinematografiche e televisive ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei processi in cui è coinvolto; intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati; applicare le normative vigenti sulla tutela dell ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori; osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all uso dei prodotti di interesse; programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi; supportare l amministrazione e la commercializzazione dei prodotti. L indirizzo prevede le articolazioni Industria e Artigianato, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell articolazione Industria, vengono applicate e approfondite le metodiche tipiche della produzione e dell organizzazione industriale, per intervenire nei diversi segmenti che la caratterizzano, avvalendosi dell innovazione tecnologica. 18

19 Nell articolazione Artigianato, vengono sviluppati e approfonditi gli aspetti relativi all ideazione, progettazione, realizzazione e commercializzazione di oggetti e sistemi di oggetti, prodotti anche su commissione, con attenzione agli aspetti connessi all innovazione, sotto il profilo creativo e tecnico e alle produzioni tipiche locali. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nelle Produzioni industriali e artigianali consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali. 2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. 1. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell ambiente e del territorio. 2. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio. 3. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controlloqualità nella propria attività lavorativa. 4. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali. 5. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica. 19

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21 C2 - indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica PROFILO Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell ambiente; osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l economicità degli interventi. 21

22 A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze. 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. 2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. 1. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. 2. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 3. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti. 3. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione. 4. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell indirizzo «Manutenzione e assistenza tecnica» sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. 22

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24 INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE SERVIZI Servizi socio-sanitari Articolazioni : Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico L ODONTOTECNICO ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI INDIRIZZO 1 biennio 2 biennio 5 anno Scienza integrata (fisica) Scienza integrata Anatomia,Fisiologia, Igiene Gnatologia Rappresentazione e * 132* Modellazione odontotecnica di cui in compresenza 132* 132* Diritto e pratica commerciale, 66 legislazione socio-sanitaria Esercitazione di laboratorio di 132** 132** 231** 231** 264** odontotecnica Scienza dei materiali dentali e laboratorio di cui in compresenza 66* 66* 66* Ore totali di cui in compresenza 198* 198* 66* ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL AREA GENERALE Discipline 1 biennio 2 biennio 5 anno Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive RC o attività alternative Totale ore * L attività didattica di laboratorio caratterizza l area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. 24

25 Profilo Il Diplomato di istruzione professionale dell indirizzo Servizi socio-sanitari, nell articolazione Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico, possiede le competenze necessarie per predisporre, nel laboratorio odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati. È in grado di: 1. applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo; 2. osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l esercizio della professione; 3. dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti; 4. aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme giuridiche e sanitarie che regolano il settore. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi: provvisoria, fissa e mobile; 2. Applicare le conoscenze di anatomia dell apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di chimica per la realizzazione di un manufatto protesico. 3. Eseguire tutte le lavorazione del gesso sviluppando le impronte e collocare i relativi modelli sui dispositivi di registrazione occlusale. 4. Correlare lo spazio reale con la relativa rappresentazione grafica e convertire la rappresentazione grafica bidimensionale in un modello a tre dimensioni. 5. Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire le protesi. 6. Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igiene e sicurezza del lavoro e di prevenzione degli infortuni. 7. Interagire con lo specialista odontoiatra. 8. Aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche nel rispetto della vigente normativa. 25

26 LE SCELTE ORGANIZZATIVE 26

27 GLI ORGANI GESTIONALI PER L AUTONOMIA FUNZIONALE DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA POTERE DELEGATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO COMPETENZE E FUNZIONI Sostituisce il Dirigente scolastico svolgendo tutte le sue funzioni in caso di assenza. Collabora con il DS per la gestione organizzativa dell Istituto. PRIMO COLLABORATORE SECONDO COLLABORATORE Organizzazione dell orario e degli adattamenti di orario Supervisione delle sostituzione dei docenti assenti; Esame in prima istanza delle richieste di permesso/ferie dei docenti; Collaborazione con i coordinatori di classe nei rapporti con le famiglie; Formulazione dell ordine del giorno e verbalizzazione delle sedute del Collegio dei Docenti; Coordinamento tra Dirigente e docenti, nonché fra scuola ed enti locali; Presidenza di riunioni interne e partecipazione ad incontri con organismi esterni con delega del Dirigente Scolastico; Assistenza nella predisposizione di circolari ed ordini di servizio Relazioni con il personale scolastico, con le famiglie degli alunni e comunicazione al DS delle problematiche emerse; Fornitura ai docenti di documentazione e materiali inerenti la gestione interna dell istituto; Supporto nella gestione del sito Web; Assistenza al DSGA per quanto di sua competenza nelle scelte di carattere operativo riguardanti la conduzione economicofinanziaria dell Istituto. Collabora con il DS e con il primo collaboratore per la gestione organizzativa dell Istituto. Sostituzione dei docenti assenti con particolare riguardo al LAS; Controllo delle uscite anticipate o delle entrate posticipate degli alunni di tutto l Istituto sia giornaliere che permanenti; Collaborazione con i coordinatori di classe nei rapporti con le famiglie con particolare riguardo al LAS; Collaborazione nelle attività di orientamento con particolare riguardo al LAS; Relazioni con il personale scolastico, con le famiglie degli alunni e comunicazione al DS delle problematiche emerse con particolare riguardo al LAS: Raccolta dei materiali relativi alle programmazioni, ai progetti formativi e alla relativa documentazione. 27

28 COLLABORATORE FIDUCIARIO DELLA CASA CIRCONDARIALE E DEL CORSO SERALE Studio/ricerca/sperimentazione/ progettazione di modelli di programmazione didattica modulare - produzione report schede valutazione autentica modello certificazione competenze. Ed. adulti -accoglienza-orientamento adulti gestione adulti rientro in formazione. Collaborazione con il D.S., il Direttore della Casa Circondariale e il Servizio dell Area Educativa per la gestione organizzativa dell Istituto della Sezione Ipsia Casa Circondariale. Collaborazione con il DS per la gestione organizzativa del corso serale. Verifica giornaliera delle assenze dei docenti e sostituzioni degli stessi. Controllo firme docenti alle attività collegiali programmate. Segnalazione tempestiva delle emergenze. Coordinamento didattico ed educativo. 28

29 POTERE DELEGATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI COMITATO DI VALUTAZIONE FUNZIONI STRUMENTALI COMPETENZE E FUNZIONI Ha le competenze previste dagli artt. 440 e 501 del D. Lgs 297/94 per quanto riguarda l anno di formazione dei docenti Le funzioni strumentali rispondono all esigenza di dedicare specifiche risorse umane al rinforzo di alcuni punti critici del funzionamento della scuola. Ai fini dell efficacia dell organizzazione delle sezioni, in cui è strutturato l Istituto, si individuano le seguenti funzioni strumentali all interno delle aree previste dal CCNL. 29

30 POTERE DELEGATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Sono individuate le seguenti aree di competenza Area dei Linguaggi Referenti: Mancini Lia (Las) Viccaro Carmela (Ipsia) Area delle Scienze applicate: Avagliano Gennaro (Las) Porreca Stefania (Ipsia) Area di indirizzo: Ritarossi Mario (Las) Minotti Massimo (Ipsia) COMMISSIONI IIS BRAGAGLIA 2013/2014 Le Commissioni formulano proposte al Collegio dei docenti in relazione all ambito di competenza (ampliamento dell Offerta formativa, attività integrative, aggiuntive, extracurricolari). Sono istituite dal Collegio dei Docenti e svolgono la loro attività in collaborazione con le Funzioni Strumentali dell Area di riferimento. Nel C.D. del 15 ottobre 2013 sono state individuate le seguenti Commissioni: RESPONSABILI COORDINAMENTO DIDATTICO Docenti che Intervengono in caso di assenza dei Collaboratori Fiduciari, in particolare nella sostituzione dei docenti assenti; collaborano nella predisposizione degli orari Scolastici, in particolare quello dei laboratori e dei progetti. DOCENTI: D ARPINO ALESSANDRA BONAVIRI EMANUELE ACCOGLIENZA ORIENTAMENTO Studia le iniziative volte a realizzare progetti di orientamento in entrata e in uscita; Elabora programmi di continuità con la Scuola di base in relazione a prerequisiti,competenze e conoscenze REFERENTE: VICCARO CARMELA DOCENTI SEZIONE IPSIA: D ARPINO ALESSANDRA NOBILI SABINA- TRUINI GIUSEPPE- PORRECA STEFANIA- FAUSTINI LISENA-BONAVIRI EMANUELE - MINOTTI MASSIMO-CASSANO ENRICO-FULCO FELICE-VIGNAROLI GIANPIETRO DOCENTI SEZIONE LAS: CECCONI MARIA TERESA- RACIS PAOLA- ROSSINI CARLA- PETRARCA ALBA- - SCACCIA BRUNA-RITAROSSI MARIO-SEVERI ALESSIA BATTISTA CLETO 30

31 ORARIO Collabora,con il D.S. nell organizzazione dell orario scolastico REFERENTE: VILLANI MARIA ROSARIA DOCENTI : ACITO IMMACOLATA D ARPINO ALESSANDRA- VICCARO CARMELA RICONOSCIMENTO CREDITI SEZIONE IPSIA Esamina e certifica i percorsi scolastici e formativi degli alunni in ingresso e degli adulti in formazione. REFERENTE: VICCARO CARMELA DOCENTI : VILLANI MARIA ROSARIA; BONAVIRI EMANUELE; TURRIZIANI COLONNA FEDERICO; DE RUBEIS M.ENZINA; RUGGIERO PASQUALE; MORGIA M.CRISTINA; MARSIGLIESI EDOARDO; VIGLIANTI GIOVANNI; VALENTE MARCO; SOSTEGNO AGLI STUDENTI DISABILI Cura i rapporti con le strutture socio-sanitarie, con le famiglie e con i docenti di sostegno. Organizza GLHI e GLHO. Formula proposte per il miglioramento della qualità dell inclusione. REFERENTE: PROF.SSA VILLANI MARIA ROSARIA DOCENTI: D ARPINO ALESSANDRA (ORGANIZZAZIONE GLHO GLHI) ALUNNI DSA Esamina la documentazione in ingresso degli alunni con DSA. Collabora con i C.di C. nella predisposizione del PdP. REFERENTE: PROF.SSA NOBILI SABINA DOCENTI: DIANA MARIANGELA-VICCARO CARMELA- VILLANI MARIA ROSARIA - D ARPINO ALESSANDRA VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Raccoglie e coordina le proposte formulate dai C.d.C.( nell osservanza dei criteri generali deliberati dal Consiglio d Istituto);Cura la calendarizzazione, funzionalità, autorizzazioni, automezzi. SEZIONE IPSIA : PROF. MARCO VALENTE SEZIONE LAS: PROF.SSA LAURETTI MARILENA 31

32 EDUCAZIONE ALLA LEGALITA Formula proposte per favorire la Cultura della Legalità. Cura la progettazione, realizzazione di interventi formativi per favorire negli Studenti la Cultura della Legalità. Cura i rapporti con le strutture preposte a favorire la formazione della Cultura della Legalità. REFERENTE: ROSSINI CARLA DOCENTI: PALITTO DONATELLA, NOBILI SABINA, MOSCATO SERGIO (EDUCAZIONE STRADALE) EDUCAZIONE ALLA SALUTE Interagisce con gli allievi mediante lo sportello di consulenza, informazione e raccolta dati (C.I.C) e con A.S.L., S.E.R.T.,Centri sociali, Centri di volontariato. REFERENTE: FLORIO MARIANNA DOCENTI: NOBILI SABINA PORRECA STEFANIA ACQUISTI E COLLAUDI Esamina le richieste di acquisto di materiali. Determina i criteri di priorità negli acquisti. REFERENTE: MARRA LAURA (RESPONSABILE UFFICIO TECNICO) DOCENTI: MINOTTI MASSIMO - VALENTE MARCO BONAVIRI EMAUELE (MAT) FULCO FELICE (ODONTOTECNICO) CULLA PAOLO (LAS) VILLANI MARIA ROSARIA (CTS/AUSILIOTECHE) ELETTORALE Coordina le procedure per le elezioni degli OO. CC. REFERENTE: CRETARO IGNAZIO DOCENTI: CERRONE ENZO VALENTE MARCO 50 ANNIVERSARIO SEZIONE IPSIA Coordina le attività per realizzare la manifestazione culturale celebrativa dell'istituzione dell IPSIA REFERENTE: VICCARO CARMELA DOCENTI: CRISTINI, FAUSTINI, VILLANI, MINOTTI, BONAVIRI, VIGNAROLI, FIASCHETTI, RICCIARDI, CRETARO, VALENTE,VIGLIANTI 32

33 GRUPPO DI LAVORO PER L INCLUSIONE Compiti del GLI: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell Amministrazione; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). REFERENTE: VILLANI MARIA ROSARIA DOCENTI: FUNZIONI STRUMENTALI COMMISSIONE DSA COMMISSIONE SOSTEGNO STUDENTI DISABILI COORDINATORI DIPARTIMENTI CONSIGLIO DI CLASSE Con la sola presenza dei docenti ha il potere deliberante in merito alla realizzazione del coordinamento didattico, alla programmazione, alla valutazione. Con la presenza dei rappresentanti dei genitori e degli studenti ha le competenze previste dall art. 5 del D. Lgs 16 Aprile n

34 LE FIGURE GESTIONALI INTERMEDIE LIVELLI DI AUTONOMIA DECISIONALE Agisce come delegato del Dirigente Scolastico Svolge funzione di verbalizzatore delle riunioni collegiali Ha facoltà di convocazione del Consiglio di Classe LIVELLI DI AUTONOMIA DECISIONALE Convoca le riunioni del Dipartimento e le presiede COORDINATORE DI CLASSE Rispetto al Dirigente Scolastico Può presiedere le riunioni del Consiglio di classe dedicate alla programmazione didattica e alla verifica dei risultati della programmazione stessa; È garante della continuità del progetto formativo della classe, soprattutto quando ci sono stati cambiamenti di docenti del Consiglio; Garantisce che le verbalizzazioni delle riunioni del Consiglio siano corrette, chiare ed esaustive; È tenuto informato dai colleghi sull andamento didattico e comportamentale della classe o di singoli studenti; Tiene informato il D. S. sulle situazioni degli studenti che si caratterizzano come non regolari. Rispetto agli Studenti È il docente della classe referente per i problemi sollevati dagli studenti in riferimento all andamento generale didattico o comportamentale e quindi svolge, in un certo senso, il ruolo di Tutor degli studenti; effettua il controllo mensile delle assenze degli studenti convoca i genitori interessati nel caso si siano verificate situazioni non regolari. Rispetto ai Genitori E il docente referente per le richieste dei genitori che riguardano l andamento generale della classe; è garante della tempestività delle comunicazioni alle famiglie nel caso di profitto gravemente insufficiente degli studenti. COORDINATORE DI DIPARTIMENTO E eletto dal Dipartimento e ha il compito di coordinare l attività programmata dal Dipartimento. Ha il compito di raccogliere e promuovere progetti e iniziative. Costituisce insieme agli altri coordinatori di Dipartimento la Commissione che, presieduta dal Dirigente Scolastico, si occupa periodicamente della revisione del POF. LIVELLI DI AUTONOMIA DECISIONALE RESPONSABILE/REFERENTE DI COMMISSIONE Convoca le riunioni della E eletto dai componenti della Commissione (a sua volta designata Commissione e le presiede dal Collegio dei Docenti). Collabora con le FF. SS. di Riferisce sulle proposte formulate dalla Commissione al Dirigente riferimento Scolastico e al Collegio. 34

35 LIVELLI DI AUTONOMIA DECISIONALE RESPONSABILE DI LABORATORIO Convoca le riunioni della Il responsabile di Laboratorio cura l inventario; stila il preventivo degli Commissione e le presiede acquisti, che deve presentare al DSGA; organizza il funzionamento Collabora con le FF. SS. di del laboratorio; è il consegnatario del materiale per il funzionamento riferimento del Laboratorio. LIVELLI DI AUTONOMIA DECISIONALE Convoca conferenze di servizio RESPONSABILE Servizio prevenzione e protezione (RSPP) Predispone piani d intervento e di prevenzione per garantire la sicurezza nella scuola. Cura i monitoraggi periodici del sistema di sicurezza scolastico. Cura periodicamente l'addestramento degli Studenti e del Personale della Scuola ai fini della prevenzione e della protezione. Può presentare e realizzare progetti di formazione e aggiornamento sul tema della sicurezza. 35

36 SCANSIONE ORARIA SEZIONE IPSIA Per l A. S è stata deliberata la seguente scansione oraria giornaliera: ora di lezione Orario Riduzione Delibera I min. CdI CdI II CdI III INTERVALLO È inserita nella Pausa di III ora di socializzazione lezione CdI IV CdI V min. CdI VI min. SEZIONE LICEO ARTISTICO Per l A. S è stata deliberata la seguente scansione oraria giornaliera: ora di lezione Orario Riduzione Delibera CdI I min. CdI II ===== CdI III INTERVALLO È inserita nella Pausa di III ora di socializzazione lezione CdI IV ===== CdI V min. CdI VI min. CdI VII min. CdI VIII min. 36

37 L'OFFERTA FORMATIVA LA PROGETTAZIONE DIDATTICA E L OFFERTA FORMATIVA Per sua natura la scuola ha come compito specifico lo sviluppo globale della persona dello studente. Perché ciò possa verificarsi occorre partire dal bisogno di crescita umana e culturale, di acquisizione da parte dello Studente di abilità e competenze, di progettazione didattica ed educativa. Ciò appare attualmente compito di difficile realizzazione per la costante incertezza e complessità che caratterizzano la realtà sociale sia nella dimensione culturale sia in quella economica. Sotto il profilo educativo si rileva che tra i giovani d'oggi prevalgono alcuni atteggiamenti che costituiscono la spia di un disagio sempre più diffuso: la difficoltà nella comunicazione, principalmente nella comunicazione con gli adulti, che viene considerata superflua l'abitudine a non avere una stabile gerarchia di valori la deresponsabilizzazione nei comportamenti individuali il rifiuto, più o meno consapevole, della dimensione storica con il conseguente svuotamento del significato del tempo e la mancanza di prospettiva in cui collocare anche la propria vicenda personale la difficoltà nel collegare i singoli fenomeni in un più ampio quadro sintetico che li renda dotati di significato e di finalità l'assenza di motivazione ossia la fruizione passiva o il rifiuto di fruire di un'offerta spesso considerata come imposizione. Sotto il profilo socio-economico si rileva, invece, che il mondo del lavoro richiede una buona conoscenza culturale di base una concreta attitudine all'apprendimento-formazione permanente lavoratori competenti da un punto di vista professionale, capaci di adattamento e flessibili Nello scenario culturale ed economico odierno si assiste alla profonda trasformazione e a volte alla scomparsa di mansioni e di figure professionali tradizionali acquistano importanza, accanto alle competenze tecniche, le capacità relazionali, di cooperazione, di iniziativa, di continuare ad apprendere la formazione continua e l'aggiornamento dei dipendenti diventano per le imprese più cruciali che non la formazione professionale che precede l'ingresso nel mercato del lavoro 37

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